Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Che bona la madre del mio amico! Parte 4

By 8 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattina seguente, mi risvegliai sentendo una piacevole sensazione.
Quando aprii bene gli occhi, mi accorsi che la madre del mio amico mi stava dando il buongiorno con un altro pompino: era in mezzo alle mie gambe, a pecorina, e me lo stava succhiando facendo strusciare le sue tettone sulle mie palle.

“Buongiorno, caro. Ti sei svegliato, finalmente. Spero che tu abbia passato una bella serata”, mi disse con uno sguardo da vera porca.
“Signora, ho passato una bellissima serata insieme a lei e credo che questa mattina sarà ancora più bella… mmmm… mi sta facendo impazzire con quella bocca”.

Mi azzittì subito succhiando più forte, facendolo entrare tutto nella bocca arrivando, con le sue labbra, fino alle mie palle che non vedevano l’ora di essere svuotate. Il pompino stava procedendo alla grande quando fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.
Era il mio amico e credevo che avrebbe rovinato, di nuovo, la pompa che mi stava facendo sua madre come la prima volta che prese il mio cazzo in bocca. Infatti, lei prese il telefono, ma attivò il vivavoce e lo appoggiò sul letto, così poteva continuare a succhiarmelo senza troppi intoppi.

“Mamma, sei in linea?” sentii la voce del mio amico.
“Tesoro… mmmpp… sì, sono qui. Come mai mi hai chiamata?”.
“Papà mi ha chiamato e voleva sapere da me perché non hai risposto alla sua telefonata, ieri!”.

Continuando a succhiare e con la bocca piena del mio cazzo, tra vari gemiti, gli disse che non aveva sentito il telefono e che lo avrebbe richiamato più tardi.

“Ma’, non ti sento bene”.
“Tesoro… mmmp… sarà la linea del telefono” rispose prontamente.
“Senti, ma il mio amico &egrave venuto a trovarti? Gli avevo detto di farti un po’ di compagnia, ma tanto stasera torno!”.
“No, non &egrave ancora venuto, ma sono sicuro che verrà” gli disse guardandomi negli occhi e sorridendomi.

A quel punto, arrapato per il fatto che stesse parlando con il mio amico tenendomelo in bocca, inarcai la schiena e, muovendo su e giù il bacino, glielo sbattei in bocca.
Presa alla sprovvista, cercò di giustificare al figlio quei rumori di risucchio dicendogli che stava mangiando un ghiacciolo perché faceva troppo caldo.

“Tesoro… mmmp… ora…”

Stavo per venire. Le presi la testa e, ficcandoglielo tutto in gola, sborrai una grandissima quantità di sborra tutta nella sua bocca.

“Ma’, ci sei ancora?”.
“Tesoro… mmmpp… sì… ora devo staccare… mmm… devo fare le pulizie di casa… devo pulire”.
“Ok, ci vediamo stasera!”.

Quando staccò il telefono, la madre del mio amico mi rimproverò dicendo che stavo quasi per farci scoprire, ma io pensai che il mio amico non poteva mai immaginare che glielo stessi ficcando in bocca a sua madre. Comunque, lei sputò tutta la sborra sul mio cazzo che si era ammosciato e, a colpi di lingua, me lo spalmò per bene facendomelo diventare di nuovo duro.

“Ora vieni con me”.

Prendendomi per il cazzo, mi trascinò in bagno e mi fece entrare nella doccia insieme a lei.

“Signora, posso aiutarla a lavarsi?”.
“Tesoro, devi”.

Presi il bagnoschiuma e lo versai sulle mani. Lei si girò dandomi le spalle in modo che potessi lavarle la schiena e quel culo sul quale mi ero segato tante volte. Le appoggiai il mio cazzo in mezzo ai glutei e le lavai le tettone strizzandole e muovendole su e giù. Mentre con la mano sinistra le massaggiavo una tetta, con la destra scesi più giù fino ad arrivare alla figa che cominciai a sgrillettare facendola godere. Era così eccitata che, con il suo culo, faceva pressione sul mio cazzo con movimenti circolari.
Arrapati e con la voglia di una nuova scopata, la girai verso di me in modo che avessi le sue tettone e la figa in bella vista; si appoggiò al muro con la schiena e, alzandole la gamba destra stretta al mio fianco, le misi il cazzo nella figa e cominciai a scoparla, facendola urlare dal piacere mentre le succhiavo le tette.
Arrivato al punto di non ritorno, la feci inginocchiare e le sborrai sulle tettone.
Ansimante, mi disse che toccava a lei pulirmi.
La madre del mio amico si versò il bagnoschiuma sulle mani e cominciò a spalmarmelo sul corpo palpandomi tutto, fino ad arrivare al cazzo che era ritto ancora per lei.

“Ah, ma non ti vuoi proprio fermare, eh?” mi disse con un gran sorriso sulle labbra.
“Signora, &egrave tutto merito suo. Lei mi fa eccitare tantissimo”.
“Sono così contenta che mio figlio sia tuo amico, così mi posso gustare questo bel cazzo giovane tutto per me”.

Detto questo, lo riprese in bocca e mi fece un altro grande pompino mentre me lo segava allo stesso tempo.
Non riuscendo più a trattenermi, sborrai sulla sua lingua quelle poche gocce di sborra che mi erano rimaste che lei ingoiò da grande pompinara quale era. Spalmò il resto della sborra che le era rimasta in bocca sulle sue labbra, usando il mio cazzo a mo’ di rossetto.

“Bene, credo che per oggi ci siamo divertiti abbastanza”.
“Signora, la ringrazio per avermi fatto godere così tanto”.
“&egrave stata una cosa reciproca, caro. Ora devi andare. Devo sbrigare delle commissioni”.

Mi rivestii e, sperando che le scopate con la madre del mio amico non fossero ancora finite, uscii dalla sua casa con il cazzo gonfio.

Continua…

Leave a Reply