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Racconti Erotici Etero

Classmates – Michelle

By 2 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Le vacanze del ponte del 1′ Maggio erano sempre una manna dal cielo per noi studenti dell’ultimo anno di liceo. Io avevo in programma di riposarmi in vista dell’impegno successivo per la fine dell’anno scolastico. La mattina del primo giorno di vacanza mi arrivò però una telefonata. Era Michelle, una mia compagna di scuola che mi chiese se potevo andare da lei quel pomeriggio per aiutarla a studiare: infatti Michelle non era una cima a scuola, per cui sperava che io, visto che me la cavavo bene, potessi darle una mano. Nonostante avessi organizzato altro per il pomeriggio accettai,sia spinto dal dovere di aiutare una mia compagna in difficoltà, ma anche (e soprattutto) perché essendo Michelle una bellissima ragazza speravo potesse capitare qualcosa di particolarmente interessante.
Mi presentai a casa sua nel pomeriggio sotto una caldo pazzesco, vestito in stile estivo con bermuda e camicia dalle maniche corte. Suonato il campanello mi ricevette la sorella più grande e mi chiese tra me e me come era possibile che avesse una sorella così brutta, dal momento che lei era una gran figa. La sorella mi disse di raggiungerla sul retro della casa, dove si affacciava su un giardino. La trovai distesa su uno sdraio a prendere il sole e non potei fare altro che ammirarla. Era alta circa 1,65 m, aveva lunghi capelli biondi leggermente ondulati, una carnagione chiara dalla pelle senza imperfezioni. Il viso era dominato da luminosi occhi azzurri e da qualche lentiggine che le davano un’aria assai maliziosa. Aveva un corpo piuttosto atletico con due cosce polpose e toniche, una gran bel culo e un seno che, anche se non era molto grande (credo una seconda) era bello sodo. Era vestita con degli attillati short bianchi e il reggiseno del costume.
Appena si accorse del mio arrivo mi salutò: – Ciao! Grazie per essere venuto, te ne sono molto grata.
Al che io ridestatomi dall’osservazione estatica di quella gran figa che era Michelle risposi: Ciao, stai tranquilla, non c’&egrave nessun problema.
– In attesa del tuo arrivo mi sono messa a prendere un po’ di sole. Ma non devo esagerare visto che la mia pelle &egrave molto chiara.
Notando sul tavolino vicino a lei, la crema solare le dissi: Non l’hai messa la crema solare? Non &egrave salutare prendere il sole senza protezione. ‘ poi azzardai ‘ Se vuoi te la spalmo io.
Avevo pronunciato queste ultime parole con un tono tra il serio e il faceto, aspettandomi in risposta o una risata o uno schiaffo, ma invece Michelle mi sorprese: – Grazie, inizia pure dalla schiena, ma non tralasciare le cosce’, non vorrei mai scottarmi in punti delicati’
E così incominciai a spalmarle la crema iniziando dalla schiena per poi proseguire con le cosce. Palpando quel corpo fantastico mi venne ben presto un erezione, che raggiunse il culmine quando dovetti passare alla pancia e al petto. Notavo che però anche lei stava godendo delle mie attenzioni, con un espressione maliziosa.
Iniziammo poi a chiacchierare del più e del meno, in barba allo studio, finché il tema si spostò su argomenti piccanti, in particolare di sesso orale e lei mi confessò di non aver mai fatto un pompino (anche perché in generale non aveva ancora molta esperienza in fatto di sesso), non perché le facesse schifo, ma perché aveva paura di essere goffa. Io allora dissi, in tono un po’ malizioso un po’ scherzoso: – Non preoccuparti, per fare dei pompini perfetti basta solo un po’ di allenamento!
Al che lei mi domandò: – Ti offriresti come volontario?
E senza attendere la risposta mi slacciò la cintura e mi tirò giù in un colpo solo sia i pantaloni sia i boxer, mostrando il mio cazzo che svettava per l’erezione iniziata con lo spalmare la creme e proseguita per i discorsi piccanti di poco prima.
– Devo iniziare a leccarlo, vero?- e fece quel che aveva detto dedicandosi con la sua lingua calda alla mia virilità. ‘ E adesso lo prendo in bocca, giusto? ‘ e ripeté l’azione, arrivando anche a lambire con la lingue i testicoli.
– Si stai andando benissimo, ah..
– Se sto sbagliando qualcosa correggimi.
– Non stai andando benissimo’.per essere il tuo primo pompino sei bravissima! Continua così, sì!
Infine Michelle accelerò il ritmo della pompata fino a farmi venire: le sborrai in parte in bocca e in parte sul viso. Lei, non perse nemmeno una goccia ma da vera porca leccò via tutto e dopo di che si dedicò alla pulizia del mio cazzo. Non credevo fosse così porca, mi era sempre sembrata una ragazza simpatica ma anche piuttosto timida e pudica: come mi sbagliavo!
Glielo feci notare: – Non ti credevo così avida di sesso’sei proprio arrapata’e arrapante!
Però all’improvviso, mentre stava per rispondermi con un sorriso malizioso e provocatorio,
la voce della sorella di Michelle si fece sobbalzare. Subito Michelle si rialzò e andò dalla sorella e io mi tirai su boxer e pantaloni in fretta e furia preparandomi al peggio, ma per fortuna stava chiamando dall’interno della casa, per cui non poteva di sicuro averci visti. La sfortuna di quell’interruzione si trasformò in fortuna quando la sorella disse che sarebbe dovuta uscire; quindi saremme stati soli in casa senza alcun ostacolo alle nostre voglie.
Allora le proposi: – Che ne dici di finire completamente quello che abbiamo incamiciato?
Fu entusiasta della proposta e mi portò nella sua camera, dove vi era un letto davvero spazioso.
Le dissi: Prima sei stata bravissima, ogni volta che vuoi fare pratiche sappi che per te io sono sempre a disposizione’.ma ora &egrave il tuo turno.
Detto questo, le sfilai gli short e poi il perizoma completamente fradicio dai suoi umori. Mi si aprì una fantastica visione: una bella figa dalle labbra rosee, umida di umori, assolutamente invitante, con un piccolo ciuffo di peli pubici biondi, che la rendevano ancora più eccitante. Inizia a baciarle l’interno della coscia fino a risalire a quel bocciolo del piacere, su cui mi fiondai senza esitazione, baciando e leccando, inebriato dall’odore di femmina che emanava. Dedicandomi soprattutto a stimolare il clitoride. In poco tempo i suoi ansimi di piacere diventarono gemiti di goduria pura, fino a che sopraggiunse un orgasmo travolgente accompagnato da grida di lussuria.
– Nessuno mi aveva mai fatto venire così intensamente leccandomi la patatina- disse.
Poi saliti sul letto, ci inginocchiammo uno di fronte all’altro, e dopo averle liberato del tette, ci baciammo lungamente, poi incomincia a baciarle il collo e le tette, non molto grosse ma veramente sode, con due piccoli ma eretti capezzoli. Deliziosi! Nel frattempo che io mi dedicavo con premura al suo seno, le mi masturbava con la sua mano delicata,finché disse: – Mi sembra che sei pronto a completare il lavoro- dopodiché si coricò sulla schiena, divaricando le gambe dandomi la totale visione della sua vagina; io mi avvicinai strusciando il mio cazzo in piena erezione contro le sue labbra vaginali; Michelle mi mise le gambe appoggiate alle spalle e finalmente la penetrai.
– Wow, Michelle hai una figa magnifica, &egrave un piacere divino scoparti!- In effetti la sua figa era piuttosto stretta, segno che non doveva averne presi molti, ma proprio per questo mi dava un piacere intenso.
– Si, si fottimi, dai continua,mi piace’il tuo cazzo’si, ahh, lo sento bene dentro, dai, ah,!
La penetravo fino in fondo per poi tornare indietro fino quasi a uscire e poi nuovamente in profondità ed era estremamente eccitante la visione del suo piccolo ciuffo di peli biondi che veniva quasi in contatto con i miei peli pubici scuri.
Dopo un po’ decisi di cambiare posizione: – Mettiii a carponi, voglio prenderti da dietro!
– Si scopani a pecorina, pompami forte.
Dopo che si mise nella nuova posizione la visione della sua figa e del culo fu troppo eccitante, non resistetti a palpare e baciare quelle natiche sode come l’avorio e poi incomincia a leccare, partendo dalla figa fino ad arrivare all’ano.
Quindi la penetrai nuovamente con una foga quasi animalesca, strizzandole le tette.
– E’ fantastico scoparti da dietro, mi infoia da matti sentire il contatto con le tue chiappe- dissi tra un gemito di piacere e l’altro.
– Sì, ah, si, sei bravissimo, mi riempi tutta, si, ah, ah,..
Continuavo a dare colpi sempre più forti, penetrando sempre più in profondità; sentivo che stava quasi per godere, allora volendo ancora cambiare posiziona le chiesi: – Ti piacerebbe cavalcare il mio cazzo?
Infatti era un’appassionata di equitazione, sport che praticava anche a livello agonistico.
– Come prevedevo accettò entusiasta; mi sdraiai e le si impalò immediatamente, cominciando a muovere il bacino, mentre le tette oscillavano di qua e di là, e guardandomi negli occhi con voluttà. I suoi gemiti si facevano sempre più forti: – Ah, ah, ah si’sei un porco’ io sono la tua troia, dai si veniamo insieme dai!
A quelle parole aumentò il ritmo, il mio cazzo era nella morsa stretta della sua figa.
A quel punto dissi: – si sto per venire, oh sì!. Nello stesso momento lei fu percorsa da un orgasmo che la sconquassò tutta; io le venni dentro riversando fiumi di sborro nel suo ventre.
Poi, Michelle si adagiò su di me e mi baciò appassionatamente, proseguendo poi leccandomi i miei pettorali, mentre io ero ancora dentro di lei. L’odore di sesso permeava tutta l’aria circostante.
Mentre eravamo così abbracciati e avvinghiati sudati ma appagati mi venne alla mente un dubbio terribile: – Merda, ti sono venuto dentro’la prendi la pillola?
Vedendo la mia espressione preoccupata, sorrise e dopo avermi nuovamente baciato nuovamente mi rassicurò: – Stai tranquillo, non sono solita prenderla, ma l’ho fatto in vista di quest’incontro.
– Michelle, quindi il tuo obbiettivo era scopare con me
– Esatto, fin dall’inizio, altrimenti non avrei predisposto tutto in modo che tu mi spalmassi la crema perpoi proseguire con ‘tutto il resto. Spero non ti sia dispiaciuto.
– No, affatto’anzi, se ti va di ripetere l’esperienza mi troverai sempre disponibile’&egrave stato fantastico fotterti!
– Stanne certo. Ti voglio fare una confidenza: io e tutte le compagne di classe abbiamo fatto una scommessa: ognuna di noi deve scopare con te!
Dopodiché si adagiò nuovamente abbracciandosi a me; nel frattempo io pensavo alle lussuriose opportunità che mi si aprivano, compresa quella di una maxi-orgia con tutte quelle assatanate ‘ninfomani’ mie compagne.

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