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Racconti Erotici Etero

Consuelo scopre chi comanda a letto

By 21 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Dal giorno lei divento in automatico la mia ragazza, ne ero pure parecchio geloso. Capitava che per via dei orari di lavoro talvolta non ci vedevamo per giorni, ci sentivamo solo per telefono. Poi appena ci incontravamo era sesso puro. Una volta ci incontramo nel mio locale, era quasi ora di chiudere dunque ero solo, indossava un vestitino leggero quasi trasparente, e un paio di sandali con tacco. Mi saluta con la mano venendomi incontro. Allunga le braccia e mi abbraccia mentre mi bacia sulle labbra poggio le mani sul suo sedere lo stringo attirandola a me. ‘Sei bellissima’ le dico tra un bacio e l’atro. Le afferro il seni mentre la bacio sul collo. Lei mi slaccia i pantaloni facendoli cadere ai miei piedi, poi fu la volta degli slip iniziò a segarmi lentamente, il mio cazzo lentamente prendeva vigore. La feci sedere sul bancone, poggiai le su gambe sulle mia spalle. La sua fica era completamente esposta e indifesa, lentamente iniziai a penetrarle due dita, le muovevo lentamente avanti e indietro le facevo roteare. A lei piaceva, quando decisi che era abbastanza bagnata puntai il cazzo all’ingresso, mi fermò ‘no aspetta, allargala di più. Mi hai fatto molto male l’altra volta!’ Le leccai la fica, succhiandole il clito, lei spingeva la testa sulla fica quasi volesse soffocarmi. Penetrai 2 dita le spingevo affondo, allargandole e facendole roteare, lei si teneva la fica aperta ‘Succhia più forte il clito’ è bellissimo non ti fermare’.’ Penetrai 4 dita mentre le succhiavo il clito come aveva chiesto, mi esplose in bocca. Continuai a muovere le dita ‘Quante ne hai messo? Mi sento tutta aperta.’ Mi chiese sollevando la testa per guardare la fica ‘ne hai messe 4, sei un porco, mi vuoi slabbrare la fica?’ Non risposi, ma sorrisi. Baciai il clito, lo succhiavo e mordicchiavo, mentre spingevo tutta la mano dentro, Consuelo avrebbe sentito dolore ma non avrebbe distinto il dolore della fica che si apriva o il clito mordicchiato. Quando la mano fu tutta dentro, smisi di mordicchiarle il clito, lo stuzzicai un po’ con la lingua. Poi esclamai ‘Fa tanto la timorosa per un cazzo, e nessun lamento per tutta la mano dentro!’ lei sollevo la testa incredula ‘Cosa hai fatto?’ vide solo il braccio, la mano era dentro lei, iniziai a muoverla lentamente, carezzando le pareti. Iniziai a baciarle il seno, mentre lentamente andavo avanti e indietro con la mano. Ora era piena veramente, ma non sembrava dispiacerle, anzi mi incitava a spingere ad aprirla di più. Quando una donna gode è capace di dire e farsi fare qualsiasi cosa, ma non era mia intenzione farle del male. Aveva goduto parecchio, era esausta. Ci rivestimo la portai a casa sua, le diedi la buonanotte promettendole che sarei andato a scuola a prenderla. Poi rientraia casa, e mi feci una bella sega pensando alla mia ragazza nuda, mi feci la doccia poi mi misi a dormire. Mi svegliai che era quasi l’una e mancava pochissimo che Consuelo uscisse da scuola, mi feci una doccia e veloce mi vesti. Arrivai giusto in tempo, le amiche la guardono con disprezzo, mentre si avvia verso la mia macchina. Le saluta senza darle alcuna soddisfazione, appena si sedette mi diede un bacio. ‘Hai fame?’ le chiesi guardola negli occhi e baciandole delicatamente una mano. ‘Si parecchia, ma prima voglio te’ mi sussurra ad un orecchio. Andiamo a casa mi siedo sul divano davanti allo specchio, abbassandomi i pantaloni e gli slip, nel fratempo lei si spoglia, la faccio sedere sulle mie gambe, le porto le sue sul seno , dallo specchio ci possiamo guardare entrambe. Nel vedere la sua fica bagnata e esposta il mio cazzo subito reagisce, lo punto all’ingresso mi fermo e guardo la sua espressione allo specchio ‘Dai non farmi soffrire, fammi sentire tua, prendimi!’ struscio la punta ancora un paio di colte all’ingresso, lei segue i movimenti allo specchio desiderosa. Poi lentamente la penetro, fino alla base, Consuelo sospira e per un attimo chiude gli occhi, mi inizio a muovere lentamente affondandolo per bene, aumento il movimento le sue tette iniziano a ballare, ne afferro uno inizio a strizzarla torturo il capezzolo. Consuelo dalla posizione non può fare niente, solo subire, gli affondi diventano sempre più violenti, siamo entrambe molto sudati. Consuelo con i suoi succhi mi ha completamente bagnata viene un paio di volte, io non sono ancora venuto, continuo a martellarla, dopo l’ennesimo orgasmo lei mi implora di venire. ‘Mettiti a 90, voglio che ti guardi godere mentre ti sfondo!’ Si mette a pecora con la faccia a pochi centimetri dallo specchio, mi sistemo dietro di lei, le allargo il sedere, penetro un dito nella fica, poi glielo porto alla bocca ‘Lecca, senti che sapore hai!’ mentre succhia il dito avidamente la penetro nella fica poi l’afferro per i fianchi e inizio a stantufarla con vigore, ha l’espressione del viso contrata dal piacere, sta per venire ancora sento il suo respiro corto, attraverso lo specchio mi guarda negli occhi mentre gode. ‘Ti piace umiliarmi così? Farmi guardare mentre godo? Sei un porco e anche uno stronzo!’ Aumento il ritmo sto per venire finalmente. ‘Adesso per farti capire che non ti devi rivolgere più così al tuo padrone, ti vengo dentro. Poi se rimani incinta sono cazzi tuoi. Visto che sono stronzo!’ sento il cazzo gonfiarsi, spingo ancora dentro, poi lo sfilo appena in tempo. Le vengo sulla schiena. Consuelo è diventata bianca come un lenzuolo ma non si è opposta, è rimasta ferma in posizione. ‘Stavo scherzando. Ma non ti rivolgere più così nei miei confronti. Non mi piace. Adesso vado a farmi la doccia, vuoi venire con me? Poi andiamo a mangiare’ Consuelo mi segue in silenzio, ma anche ciò che doveva essere una semplice doccia, si protrae in qualcosa di più’.

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