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Racconti Erotici Etero

corne e culo

By 14 Gennaio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa &egrave una storia vera, la racconto così, perch&egrave credo sia importante portare la mia testimonianza, su quanto può accadere ad un uomo, normale, con famiglia e figli … Sono sposato da circa 10 anni e sebbene la passione sia ancora viva, certamente &egrave una fiamma assai più fioca di un tempo. All’incirca sei mesi fa, ho avuto alcuni problemi lavorativi e dopo le 10 ore in ufficio, quando tornavo a casa non riuscivo a smettere di pensare a quel cliente, a quel fornitore e al socio, raggruppando tutti nella cartella dei problemi. Così, insieme ai miei silenzi casalinghi che aumentavano di giorno in giorno, diminuivano le mie prestazioni sessuali con mia moglie che per contro mi pareva attribuire scarsa importanza ad entrambe le situazioni. Poi una sera, tornando a casa un po prima del solito, non trovai a casa nessuno e senza particolari preoccupazioni mi misi a guardare la televisione nella speranza di ottenere un attimo di pausa mentale. Dopo circa un ora, finalmente sentii la chiave nella toppa e vidi comparire mia moglie, era elegantissima ; come mi vide mi parve molto sorpresa e leggermente imbarazzata ” … Sei già a casa ? ” mi chiese sgranando gli occhi ” … Si, sono uscito prima mi ero rotto di stare al telefono con i clienti ” risposi ma continuavo a osservare mia moglie che oltre all’eleganza insolita mi sembrava diversa ma non ne capivo il motivo. La seguii con lo sguardo cammianre lungo il corridoio ” lisa …?” chiesi alzando un po la voce ” … &egrave da mia madre” mi disse “… La porta a casa dopo cena “. Rimasi in ascolto e sentii che si toglieva le scarpe e poi la porta del bagno che si chiudeva e la chiave che girava nella toppa. Non so perch&egrave, me lo chiedo ancora oggi, ma mi alzai e a piedi nudi, senza far rumore andai verso il bagno e trattenedo il respiro mi abbassai a guardare attraverso il buco della serratura ; sandra, mia moglie, stava sedura sul vaso e se ne stava con la testa bassa guardando il pavimento ma quando si alzo per asciugarsi la figa vidi che indossava le autoreggenti, poi la vidi nuovamente chinarsi e accoccolarsi sul bidet, sentii l’acqua scrosciare. Sentii il caldo che dal petto mi saliva lungo il collo fino alla testa ; come mai aveva le autoreggenti e perch&egrave si faceva il bidet alle sette di sera ? Era molto strano, insolito. Tornai a sedermi davanti al televisore, quando la rividi aveva indossato una tuta da ginnastica. Quella sera, tanto per cambiare, non dissi una parola e anche quando atrrivo la mia bambina non riuscii a fare neppure quelll’unico sorriso della giornata. Il giorno dopo, in ufficio, nonostante i soliti prpoblemi, non riuscivo a distogliere i pensieri da quanto era successo la sera prima e mi ritrovai almeno un paio di volte a chiamare sandra al telefono con una scusa ; lei rispondeva con una voce piatta, mi pareva più distante del solito. Passarono alcuni giorni e io tentavo di convincermi che non stava succedendo nulla, che era solo la tensione del lavoro che mi portava a immaginare realtà inesistenti. Poi, un lunedì mattina, mentre ero già in auto per andare in ufficio, mi accorsi di aver lasciato a casa il cellulare, così ritornai a casa ma appena entrato nell’appartamento trovai mia moglie che vestita di tutto punto stava uscendo ” ho dimenticato il telefono…” dichiarai ” … Esci ? Dove stai andando ?…” le chiesi tentando di sembrare normale ma in realtà il cuore mi pulsava a mille ; ” … Devo andare in farmacia e poi a fare un paio di commissioni ….” mi disse leggermente imbarazzata. Tentai di uscire il più in fretta possibile e durante il tragitto in ascensore non riuscii a dire una parola. Quando fummo fuori dal portone, tentai di sembrare il più naturale possibile ” …ciao a stasera ” dissi mentre salivo in auto e nello specchietto la vidi allontanarsi verso la sua auto parcheggiato più indietro. Misi in moto ma alla prima traversa svoltai e tornai indietro giusto in tempo per vedere la sua auto che partiva ; fu così che mi ritrovai a seguirla, cercando di mantenermi il più distante possibile e nonostante i semafori che sembravano diventare rossi proprio mentre stavo arrivando riuscii a non farmi seminare. Dopo circa mezzora vidi la sua auto che si fermava e anche io mi fermai nascosto dietro ad un furgone parcheggiato. Viddi sandra scendere dall’auto e fatti pochi passi a piedi salire su una mercedes blu. Chi era ? Dove andava ? Devo confessare che in quei momenti i pensieri si susseguivano a migliaia e ricordo solo che sentivo un gran caldo alla testa e le tempie che pulsavano fortissime. La mercedes impoccò la tangfenziale e vidi chiaramente che sandra avvicinava la testa a quella dell’uomo alla guida, ad un tratto, nonostante la distanza tra me e quell’auto, ebbi la sensazione di vederla mentre lo abbracciva a lo bacioava su una guancia. Poi, il dramma, la testa di sandra non si vide più e l’anmdatura dell’auto che seguivo rallento progressivamente al punto di mettermi in difficoltà per evitare di avvicinarmi troppo. Come mai la testa di sandra non si vedeva più ?
Le mie deduzioni non potevano essere definite con facilità fantasie. Mentre ero in quello stato di confusione mi chiamarono dall’ufficio, dissi che stavo malissimo, che stavo andando dal medico e che mi sarei fatto risentire. Ad un tratto l’auto rallentò ancora e svoltò in una stradina laterale ; tenendomi sempre a debita distanza continuai a seguirli facendo sempre attenzione a non farmi avvicinarmi troppo. Ad un tratto imboccarono un’paltra strada, ancora più piccola … E la testa di sandra continuava a non vedersi. La mercedes arrivà in prossimità di una casa in costruzione e la vidi svoltare dietro di questa. Mi fermai con il cuore in gola, cercando di decidere cosa fare. Vidi che sull’altro lato della strada c’era un campo di granoturco ormai alto e senza rifletterci, svoltai lanciandomi con l’auto nel campo, mi trovai avvolto dalle piante che l’auto piegava e schiacciava, feci un ampia curva e quando capii che non vedevo più la strada spensi finalmente il motore. Scesi dall’auto e correndo ritornai sulla strada e da li andai verso la casa in costruzione. Pensavo a cosa sarebbe successo se la mercedes fosse ricomparsa improvvisamente e sandra mi avesse visto, lì … Arrivai alla casa e facendo molta attenzione mi avvicinai piano piano ; attraverso una delle finestre ancora senza infissi vidi la mercedes e come un ladro, rasente al muro e chinato quanto più possibile cercai di capire cosa succedeva.
Vidi la figura di un uomo che si muoveva all’interno dell’auto e da come si muovveva capii che le mie paure stavano per essere confermate. In uno stato di totale confusione mentale riuscii finalmente ad entrare nella casa e avvicinarmi alla finestra che stava proprio di fianco alla vettura parcheggiata e nascosto da un muro mi ritrovai ad osservare quella scena terribile : sandra, era sicuramente lei, riconoscevo le scarpe, stava sotto l’uomo che per quanto potevo capire le si agitava tra le cosce che si intravedevano dal finestrino dell’auto. Restai li non so per quantoi minuti, trattenendo il respiro e con gli occhi fissi su quello scorcio di scena. Poi vidi l’uomo sollevarsi e risedersi al posto di guida, lo vidi armeggiare per infilarsi una gamba dei pantaloni e poi vidi lentamente sorgere la testa di sandra, lentamente ( saranno stati i sedili elettrici …) Era un po spettinata, sorrideva e poi la vidi di nuovo spostarsi verso di lui. L’auto si rimise in moto e lentamente ripartii scivolando fuiori dalla mai vista. Io restai fermo, dietro quel muro senza sapere cosa fare. Tornai alla mia auto, restai un po seduto e li, pazzesco, nel ripensare a tutta la scena, sentii il cazzo che mi deventava duro. Mi ritrovai a pensare che la cosa che mi dava più fastidio non era il tradimento in se ma il fatto che un’altro si scopasse mia moglie e forse per colpa mia ; la rividi e la immaginai sotto di lui e prima mentre certamente gli faceva un pompino. Rimisi in moto l’auto e ad una velocità folle mi diressi verso la città. Non avevo le idee chiare ma sapevo che volevo scopare sandra e in qualche modo dovevo riuscire a farlo e subito. Le mandai un sms ” … Dove sei ? Devo vederti subito ” ” che succede ?” mi rispose quasi immediatamente ” poi ti spiego, ma devi venire subito da me in ufficio ”
Ad una velocità da ritiro della patente raggiunsi l’ufficio ” non ci sono per nessuno ” dissi alla mai segretaria ” deve venire mia moglie la faccia venire ” e mi ritrovai nel mio ufficio con la testa tra le mani. L’avevo persa ? Cosa potevo fare ? Sarei riuscito a scoparmela, subito ? Mentre pensavo a queste ed altre mille cose, squillò il telefono ” … C’&egrave sua moglie …” mi annunciò la mia segretaria ” … Mi raccomando, non voglio essere disturbato per nessun motivo ” riconfermai risoluto. Fu così che dopo un attimo la porta si aprì e vidi sandra, che con un’aria stupita e leggermente infastidita, mi chiedeva ” che succede ? ” siediti, le dissi e la osservai mentre si sedeva e accavallava le gambe scoprendo le cosce … Aveva di nuovo le autoreggenti ! Troia !
Cosa dovevo dire ? Cosa dovevo fare ?
Pensai di prenderla da lontano ” … &egrave un po di tempo che ti sento strana… Credo che sia colpa mia … Ma oggi ho sentito la necessità di vederti, subito e affrontare la questione ….” sandra mi guiardò con un aria stupita prima e incazzata subito dopo e in un attimo fu come una diga che esplode ” … Ma come ? Sono mesi che mi tratti come un estranea e ad un tratto ora … Mi chiami come se stessi morendo e decidi di parlarmi …?” tutto quello che venne dopo era un elenco infinito di assenze carenze, angherie che assuio dire l’avevo costrewtta subire. Lei continuava a parlare, in tono concitato e io mi ritrovai in piedi a camminare avanti e indietro per la stanza con lei che sembrava non dovesse più smettere. ,ma mentre lei continuava, io continuavo a immaginare lei china sul cazzo di quello sconosciuto intenta a succhiarglielo…. Farsi sborrare in bocca … Mentre si faceva scopare in macchina… Come una puttana di strada … E sentivo che il mio cazzo diventava sempre più duro. Ad un tratto, mentre lei continauva a parlare, mi avvicnai, tirari giù la lampo dei pantaloni e tenendola una mano dietro la nuca con l’altra le spingevo il cazzo in bocca. Le parole le si smorzarono in bocca e pur tentando di allantonarsi io la costringevo a tenerrsi il mio cazzo spinto nella sua bocca. ” stai zitta puttana !” le dissi mentre ora le tenevo la testa con tutt’e due le mani e nel frattempo mi muovevo come se me la stessi chiavando. “troia … Puttana ” continuavo a dirle ” ora mi succhi il cazzo e poi ti fai chiavare … Da me che sono tuo marito ” lei smise quasi di colpo di divincolarsi e si fece arrendevole fino a rilassarsi completamente. Mi prese il cazzo con una mano mentre con l’altra che mi teneva sul culo mi spingeva verso di lei fino ad infilarglielo fino in gola. “puttana … Succhiami il cazzo…. Dai ” non avevo mai parlato così a mia moglie ma lei sembava non farci caso, anzi … Ad un tratto la allontanai da me, la tirai su, la girai verso la scrivania le spinsi la testa verso il basso in modo da piegarla a novanta gradi, lei si poggio con le mani sul piano, poi le tirai su la gonna, non aveva le mutandine ! ” troia ! Dove vai senza mutande ? Puttana ! ” le ripetei e mentre le dicevo così le puntai il cazzo davanti al buco del culo e glielo spinsi dentro con tutta la forza che avevo ” si sono una tropia e tu un porco bastardo ” mi disse ” si …dai… Rompimi il culo sono una puttana ! ” continuai a sbattermela fino a quando non le sborrai nel culo ma fu come se non fosse successo perch&egrave il cazzo rimase duro e io ricominciai sempre nello stesso buco ma questa volta il cazzo entrava tutto, fino ai coglioni che le sbattevano contro la figa. Quando sentii che stavo pepr venire, lo tirai fuori, mla girai, la feci abbassare e mentre mi mevo il cazzo le sborrai in faccia, poi caddi a seduto sulla poltrona e lei sull’altra. Restammo in silenzio per qualche minuto, con gli occhi bassi. ” hai fame ” le chiedsi facebdo finta di nulla ” un po …” mi rispose ; ” ti porto a pranzo ” le dissi. Cercai di sembrare il più naturale possibile, anzi, tentai di mantenere la conversazione su ogni argiomento possibile. Al ristorante riuscii anche a ridere e lei lo stesso e verso la fine del pranzo, i miei pensieri corsero a quanto era successo al mattino e poi in ufficio e sentii il cazzo che diventava di nuovo duro. Le dissi di andare alla toilette e poi la raggiunsi, me la inculaii di nuovo e di nuovo la riempii di sborra nel culo e tra le cosce. Ora sono passati un po di mesi, ma tutti i giorni, almeno una volta al giorno mi ritrovo a pensare a quanto era successo quella mattina, così, a metà mattina, o a pranzo, insomma mnei momenti più improbabili, trovo il prtesto per tornare a casa e fottermi mia moglie, ma sempore soltanto da dietro, nel culo che ormai mi accolgie come e meglio di una figa. Lei non mi ha mai detto nulla, non si lamenta, non mi chiede spiegazioni.
Io non so bene perch&egrave non riesco più a chiavarla ma incularla quello si e … Me la faccio tutti i giorni .

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