Il racconto è scritto di getto, rispecchia un evento successo… spero di averlo reso al meglio… anche se nulla potrà mai descrivere la fotografia che per sempre rimarrà dentro di me…
…sono sotto di te, mi hai preso quasi alla sprovvista, ma ti avevo fatto desiderare troppo…
mi sono proprio divertito fino ad ora, giocando con il tuo corpo, rimandando a lungo questo momento, facendoti desiderare fino in fondo…
ti ho spogliato piano, ti ho baciato dolcemente, con passione, il collo, il seno, mi sono avvicinato più e più volte alla tua femminilità, illudendoti ogni volta e ogni volta hai sospirato, riso, urlato perchè non ti prendevo…
ti sei stancata, e mi hai preso tu.. non ho opposto resistenza, perchè lo stesso desiderio che hai è la passione che vuole il mio corpo, la mia mente…
e ora sono qui, sotto di te, a godere uno spettacolo che forse ho contribuito a creare, per il solo fatto di essere li con te…
sei salita sopra di me con foga, ormai fradicia del desiderio che ho creato, mi hai fatto entrare in te con facilità, molta più di quanto tu stessa ti aspettassi, sono tutto dentro di te, e ti muovi con piccoli ondeggiamenti, che si fanno più profondi, vogliosi, guardo il tuo corpo sopra di me, e mi riesce difficile non arrivare immediatamente all’apice del mio piacere per quello che vedo, che tocco con passione e voglia…
e comincio a fantasticare, consapevole di quello che la mia voce riesce a farti, ti descrivo la situazione che più si addice al tuo aspetto ora… ti vedo come una amazzone, possente e delicata allo stesso tempo che cavalca il suo stallone senza sella, con solo un piccolo indumento che separa il tuo corpo dal dorso del possente cavallo. E quel piccolo tanga lascia passare il calore dell’animale, che sente lui stesso il tuo corpo muoversi sotto di lui, e si lancia in una folle corsa che accompagni con il tuo corpo… E ad ogni sobbalzo, ogni movimento, senti il tuo corpo che si lascia andare, e mentre la mia amazzone mi cavalca, le mie mani la sorreggono, la toccano, la fanno sentire donna…
E il tuo corpo si lascia andare in quella folle corsa su quel ripido pendio del piacere che stai percorrendo con quel cavallo, senti il suo corpo sempre più intensamente, quasi vorresti fermarti, ma non ci riesci perchè lui vuole farti terminare quella corsa, vuole farla durare molto più di quanto tu vorresti…
E raggiungi presto, in questo intenso, forte miscuglio di odori e sensazioni quello che per te è la fine della tua corsa, e provi ad accasciarti sul tuo cavallo… Ma proprio lui sa dove portarti, dove non sei ancora arrivata, sa che la strada che puoi percorrere è ancora tanta e ignorando i tuoi gemiti di piacere corre ancora, e ancora…
e ti sorreggo per il petto, impedendoti di accasciarti su di me e far finire questo momento, spingo ancora più dentro la mia virilità, muovendoti con le mani e con le gambe, forzando ancora di più il tuo orgasmo, che ti sembra irresistibile, infinito…
E il cavallo corre, corre, ti fa sentire sensazioni infinite, interminabili… quasi urli e impazzisci da quello che provi, ti copri il viso per trattenere un urlo, mordendoti le mani per non farti sentire, finchè il cavallo giunge in vetta a quella collina, e sentendoti stremata, si ferma si impenna un’ultima volta, e mi gusto il peso del tuo corpo, appoggiato al mio petto… il tuo sospiro affannato, il rossore del tuo viso, e il sorriso appagato della donna che amo…
dedicato a blues
Spero che oltre a peculiari li trovi anche piacevoli. Per quanto riguarda, sia Cali che Silente le anticipo che avranno…
Interessante. Mi piace come hai caratterizzato la MacGrannitt. Inoltre trovo molto bello che tu abbia voluto sfruttare il personaggio di…
sarebbe bello se Gianna continuasse a rimanere incinta di suo nonno portando alla luce una bella e numerosa famiglia. Come…
Sono d'accordo. Ninfadora ha potenzialità enormi. Prossimamente vedrò di dedicarle un altro racconto.
ci sono altri episodi ?