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Racconti Erotici Etero

Dalla caserma con calore

By 21 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Febbraio 2002, sono in licenza durante la naja (eh sì, lo so: sono uno dei pochi ultimi sfigati che hanno dovuto indossare una divisa…). finalmente posso prendermi 5 giorni di licenza per tornare a casa e rilassarmi. E’ sabato mattina e mi telefona Sonia, una vera troia: già in passato me l’ero sbattuta e sinceramente non me n’ero affatto pentito! Lei mi dice che è da tanto che non mi vede (in effetti è dal giuramento, vale a dire i primi di novembre) e ci terrebbe a passare un pomeriggio in mia compagnia… Detto fatto, prendo il primo treno per sacile e la aspetto! Dopo circa 20 minuti di attesa, sorpresa! Ecco Sonia con la sua Mini nera ma… non è sola! In macchina con lei c’è un’altra ragazza (abbastanza bruttina), sua amica: sono uscite insieme per fare la spesa… Benchè già l’uccello mi pruda parecchio nei pantaloni per la voglia di sbattermi la mia amica puttanella, mi tocca passare 2 ore tra far la spesa in un supermercato, portare tutto a casa di Sonia (dove sua madre mi lancia un’occhiata famelica…), riportare a casa l’amica brutta della mia cara trojetta… Finalmente soli! Sono le 5 del pomeriggio, comincia a far buio: Sonia mi porta con la sua auto dietro i capannoni della zona industriale… Limoniamo come forsennati le strappo la camicetta di dosso le succhio i capezzoli mordicchiandoli… faccio per estrarre la mia verga quando lei mi ferma: “Ho il ciclo, mi dispiace: posso al massimo farti una pompa”. Mezzo incavolato, accetto il suo bocchino, mentre le palpo le tettone e gioco con i suoi capezzoli duri. Prima però che venga, la fermo: “L’hai mai preso nel culo, sgualdrina?” “No, ma non fa male?” “Se non provi, non puoi giudicare”. Scendiamo dall’auto, la faccio appoggiare al cofano, le abbasso jeans e mutandine. Le do una leccatina al buco del culo mentre me lo massaggio per tenermelo in tiro… “Sei pronta?” Glie lo infilo tutto. Lei urla. Mi muovo piano per dar modo ai muscoli del suo sfintere di abituarsi al mio cazzo. Spingo forte, la sbatto come una vacca. Lei continua di urlare, ma dice che le piace… Continuo a sbattermela per mezz’ora, palpandole le tettone e tirandola per i capelli… Quando sto per venire, la faccio voltare e le spruzzo la sborra in faccia e sulle poppe. Me lo succhia un po’, asciugandomelo bene: è piaciuto anche a lei, a quanto pare… Ci diamo una sistemata e ci rivestiamo: lei mi riaccompagna in stazione e torna a casa. Il mattino dopo, arriva un suo SMS: “bastardo! Il culo mi fa un male cane! non ti voglio più vedere!” Peccato che, 6 mesi dopo, il giorno del mio congedo… ma questa è un’altra storia!

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