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Racconti Erotici Etero

Dentro Amrisha

By 29 Maggio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Fuori c’erano minimo 30 gradi, non soffiava nemmeno un filo di vento ma per fortuna io ero comodamente seduta alla mia scrivania cercando un modo per passare il tempo..
Era Agosto, l’ufficio era quasi deserto, e io avevo il tempo, la voglia, e la possibilità di affacciarmi sul mondo e interloquire tranquillamente.
Mi collego ad Internet, scelgo una chat che frequento spesso e comincio a leggermi i messaggi ricevuti in privato..
Non sono moltissimi, ma le persone che mi scrivono sono tutte noiose e prevedibili, mentre io in quel giorno d’Agosto avevo voglia di brio e provocazione.
I messaggi e i nick si susseguono alla mia attenzione.. io rispondo senza voglia.. cercando la scintilla ma senza alcuna fortuna.!
Tutti quei ragazzi sbavanti davanti ad un video in attesa che nella loro posta il mio nick appaia non mi provoca nessuna emozione.
Tra i miei nick lampeggianti leggo una nuova persona.. MORSO è il suo nick’ Mi piace, mi stuzzica.. ma l’ironia fa parte di me ancor prima della provocazione..
Iniziamo a chiacchierare amabilmente, di cibo, di viaggi, di uomini e donne, e io inizio delicatamente a stuzzicarlo ma senza risposta da parte sua.. Morso mi piace ancora di più!
Dopo un paio d’ore a chiacchierare noto che la sua scheda è priva di foto’ Mi faccio coraggio mettendo da parte il pensiero del suo essermi sconosciuto, mi fido e gli chiedo se ha una sua foto da mandarmi’
Quando il mio pc mi segnala l’arrivo di una nuova email quasi tremo x l’emozione ..speravo che l’aspetto fisico di Morso mi piacesse almeno quanto mi piaceva il fatto che non rispondeva alle mie sottilissime provocazioni.
Mi si apre una foto in bianco e nero del suo viso sorridente e pulito. Mi piace!
Continuiamo a scherzare e lui mi invita a cena x approfondire la nostra conoscenza. Il mio ragazzo era fuori città per lavoro e io di impeto accetto. Ci lasciamo i numeri di telefono e confermiamo l’appuntamento per la sera!
Mentre torno a casa la mia mente è un turbine di pensieri impuri verso quella persona che conoscevo da un pomeriggio.. Certo il feeling era palpabile ma il fatto di non svelare i nostri nomi al momento non mi sembrava più una buona idea.
Io avevo la mia vita, un lavoro, un fidanzato’Morso chi era??????
Arrivo a casa, mi spoglio e lascio scorrere l’acqua tiepida sulla mia pelle bollente ..e li decido di non uscire ancora con Morso ma di prolungare l’attesa’ mando un sms e mi godo la serata casalinga, consapevole del fatto che probabilmente un’occasione del genere non sarebbe più capitata.
Dal giorno successivo un susseguirsi di chattate caldissime e sensuali, scrivendo delle nostre fantasie e delle nostre perversioni più recondite.. parlare con lui era come parlare a me stessa ma al maschile’ Lui era caldissimo, e in certi momenti eravamo talmente eccitati che contemporaneamente ci siamo toccati in ufficio. Il gusto della perversione, e il gusto di sapere che lui stava facendo la stessa cosa, il gusto dell’essere scoperti rendeva il tutto un cocktail travolgente!
Stupende le emozioni e.. stupendo lui’Questo essere che in poche ore si è impadronito delle mie fantasie più calde’era fantastico e lo volevo al più presto tra le mie gambe!
Troviamo chat più veloci e immediate per poter parlare più velocemente, ma per tutto il giorno l’argomento era sempre quello’ lui voleva me ed io volevo lui, in ogni luogo, in ogni posizione, e in ogni buco!
Passano i giorni ed i mesi, e finalmente trovo la forza di fissare un vero appuntamento consapevole che con Morso io avrei tradito il mio fidanzato.
Il giorno dell’appuntamento ci siamo ritrovati sulla solita chat’ lui per me era sempre Morso e io per lui ero sempre Penelope’ Ci piaceva il fatto di essere così intimi da fare e dire ogni porcata pur rimanendo estranei.
Decide che devo raggiungerlo in ufficio’ lui si occupa di pubblicità per una grande azienda, e descrivendomi il suo ufficio incalza sulla grande scrivania in ciliegio laccata e su quel divano bianco, compagno di mille seghe dedicate a me e alla mia figa!
Quante volte ho fantasticato di trovarmi a gambe spalancate su quella scrivania con la sua faccia conficcata tra le mie labbra’..

La mattina scelsi al volo l’abbigliamento ..ero perennemente in ritardo.. e optai su un tailleur grigio con i pantaloni’anche per rendere la svestizione più sensuale..
Tutto il giorno in ufficio lo passo collegata con lui sulla chat veloce portando la nostra eccitazione ai massimi livelli mai raggiunti davanti ad un pc.. Volevo le sue mani, volevo la sua bocca, e volevo che la sua lingua prendesse tutto ciò che mi stava colando dal perizoma nero.!!
Arrivo davanti al suo ufficio’ le indicazioni erano state precisissime, mi faccio annunciare dalla segretaria che stava chiudendo il suo pc e mentre lei si incammina verso la porta d’uscita io mi dirigo verso la porta dell’ufficio della persona che ha tormentato la mia mente e il mio corpo per due mesi.
Ero emozionatissima.. da li a poco tempo avrei visto tutte le sfumature del viso di morso e finalmente sarebbe stato mio.

Entro senza bussare, non ne ho bisogno lui sa della mia presenza, l’ufficio è lievemente illuminato dal sole che filtra dalle tende in colore naturale, l’arredamento è di classe, legno caldo e profumato, sul lato della finestra vedo il famoso divano bianco, mentre centrale la famosa scrivania, mi avvicino, metto a fuoco lo sguardo e lo vedo seduto sulla poltrona di pelle nera che mi guarda serio’
Lui rimane seduto, e io senza parlare mi avvicino a lui seguendo il corso della sua mano, che come da previsione era sul suo cazzo e lo stava menando’
Gli sorrido, mi avvicino e lui mi sussurra : ‘ leccami’.
Quel suo ordine mi dà una vampata di calore improvviso’. Lui rimane seduto’con le braccia a penzoloni, mentre si gode la mia bocca caldissima e la mia lingua che si gusta quel pisello così tanto desiderato!
Mentre ho il suo stupendo arnese nella mia bocca lo guardo’voglio vederlo godere, ma lui comincia a sbottonarmi i pantaloni e insinuando la sua mano tra le mie gambe’. Non so nemmeno quante volte ho immaginato quella scena.
Arriva subito a toccare il mio clito sentendolo turgido e desideroso di essere torturato dalle sue dita, o dalla sua lingua o da qualsiasi cosa appartenesse a lui!
Mi tocca delicatamente, mi stringe e mi tortura con una calma inaudita mentre io volevo solo che mi scopasse furiosamente.
Lo sento duro e prima che il suo liquido tocchi la mia lingua lui mi stacca si asciuga con due dita e me le ficca in bocca facendomele leccare per ripulirlo tutto.
Lui si eccita contorcendosi sulla poltrona, mi leva la mano fradicia dalle mie gambe mi sfila completamente i pantaloni e un secondo dopo avermi sposato il perizoma mi trovo la punta del suo bellissimo cazzo puntato contro il mio buchetto più umido di voglia! Ero pronta ad accoglierlo nel migliore dei modi’ero pronta a godermelo fino in fondo, quando lui mi gira di schiena mi mette a 90 sulla scrivania e finalmente in un solo colpo me lo infila dentro’
Inizia muovendosi velocemente, facendomelo sentire fino in fondo, con le mani appoggiate sui miei fianchi mi tiene in modo da farmi aderire completamente al suo corpo, nella mia mente solo la soddisfazione di sentirmi riempita da una persona di cui non so nulla. Il suo corpo sbatte contro il mio, lo sento ansimare veloce, e voglio che il mio orgasmo sia contemporaneo al suo’ così insinuo una mano sul mio clito e inizio a tirarlo con le dita provocandomi un piacere completo e inaspettato’.. il mio orgasmo esplode in un fragoroso urlo di piacere’.. Lui si ferma, mi gira tenendomi a due cm dalla sua bocca e mi dice : ‘ sei una puttana’! Adoro sentirmi trattare così’ mi stendo sulla sua scrivania infilo due dita nella figa ormai gocciolante mentre con l’altra gli accarezzo le palle’ Lo prendo nuovamente in bocca e comincio a spompinarlo senza sosta’. Voglio che lui esploda riempiendomi ovunque ‘
Lui mi guarda.. sapevo di soddisfare una sua fantasia erotica’sapevo che da quel momento in avanti ogni volta che guarderà la sua scrivania e la toccherà penserà al mio corpo nudo pieno della sua sborra”
Finalmente sento riempirmi la bocca di liquido caldissimo.. mi stacco e guido il suo pisello sul mio corpo facendomi gocciolare quel ben di dio ovunque.!
Rimango immobile sulla scrivania, lui mi prende in braccio, e mi accompagna sul divano stendendosi vicino a me mi bacia teneramente.
Non parliamo, non ci guardiamo, ma l’emozione che aleggia nella stanza è pari ad una coltre di nebbia che rende tutto sfumato ai miei occhi.
Il respiro torna regolare’e la mia pelle aiutata dall’aria condizionata torna fresca.
Tutto sembra diverso, tutto sembra sconosciuto , quei mobili, quel divano, quel corpo vicino al mio’tutto estraneo!! Il mio sogno è finito e io mi sono svegliata gustandomi la realtà.
Senza dire una parola cerco di sistemarmi alla buona, mi rivesto con calma non staccando il mio sguardo da quel corpo steso sul divano. Una domanda affiora nella mia mente.. ‘Morso chi è?’
In quel momento non mi sento più la sua Penelope ma un barlume di lucidità riaffiora nella mia mente lasciandomi distaccata a quella favolosa scopata con il mio sconosciuto.
Mi avvicino al divano, e come ultimo segno di complicità gli sfioro le labbra con un lieve bacio,
Salutando il mio sogno erotico e mi dirigo verso la porta lasciando Morso e ogni cosa abbia significato per me alle mie spalle dietro la porta del suo ufficio. Forse per sempre’..

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