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Racconti Erotici EteroTradimento

Desiderando mia cognata Jana

By 22 Settembre 2023No Comments

Storia vera. Ho modificato solo i nomi per ovvie ragioni.
Era stata una notte di sesso fra me e Ukra, Jana ormai compagna di giochi erotici in un rapporto consolidato era andata a passare il fine settimana a casa di Sveta, la cuginetta, e già Ukra scherzava su come sarebbe ritornata arrapata e piena di voglie la sorellina… si fa per dire essendo una donna di oltre 180 cm. Il lunedì mattina è sempre un giorno molto impegnativo e Ukra dopo avermi fatto un pompino si era preparata di tutta fretta. Oggi doveva giungere prima del solito a lavoro. Dopo aver fatto la doccia mi diede un bacio e mi disse che la colazione era sul tavolo. Rimasi un attimo a risvegliarmi in quiete toccandomi il cazzo che iniziava a inturgidirsi… ero indeciso se masturbarmi o andare in bagno; proprio in quel momento sentii le chavi girare nella serratura e aprirsi… Era ovviamente Jana che senza mezzi termini si infilò nella camera da letto e con una sonora risata si avvicinò baciandomi con la lingua. Aveva notato il mio cazzo in tiro e aveva continuato a sorridere. Aveva detto qualche cosa in ucraino ma io non avevo capito, e quindi avevo solo sorriso. Jana senza alcun pudore si era denudata e nuda era andata in bagno, aveva fatto la doccia e in men che non si dica era nel letto al posto di Ukra. Non potei fare a meno di pensare che era splendidamente in carne con il seno enorme e un culo notevole….Pensai subito che ero fortunato e aspettai la sua mossa. Arrivò…mi guardò sorrise e iniziò a masturbarmi… sembrava di rivivere il sesso con Ukra, ma Jana non era Ukra, si girò quasi immediatamente e mi fece comprendere che io avrei dovuto conquistarla…era molto chiaro, iniziai a baciarla e a leccarla sulla nuca, i lobi delle orecchie, poi fu la volta delle spalle, le ascelle, la schiena, in una sinfonia di piaceri. Jana era uno strumento pieno di zone erogene e vibrava ad ogni bacio, ad ogni slinguata, ad ogni carezza, scesi sul suo culo con le sue natiche poderose che volevano essere leccate, mordicchiate mentre con la lingua entravo in profondità e la saliva svolgeva il suo compito nel bel buchetto dell’ano. Infilai progressivamente tutto il mio volto nel suo incavo anale e il mio naso era dentro le due natiche. Sentivo il profumo di donna misto a quello del bagnoschiuma e scoprii che lei cosi grande e eccitante era pronta, bagnata a puntino. I suoi gemiti erano per me segnali di piacere incontrollabili come incontrollabile era la sua mano scivolata sul clitoride a darsi piacere. Mentre io stavo vincendo ogni sua resistenza. Ormai aveva inarcato la schiena si era posizionata a pecorina e mi incitava nella sua lingua favolosa, Invitandomi ad entrare, mentre io continuavo a torturarla, questa volta leccandole tutta la zona perianale e arrivando da dietro a leccare la figa che io avevo voluto depilata e che era un oceano, in cui la mia lingua faceva il suo mestiere eccitandola ancora di più. Le urlai che la volevo, che desideravo ogni parte di sé e lei sembrò comprendermi…Si dava senza limiti. Ormai la penetravo da dietro in maniera selvaggia mungendo i suoi seni e i suoi capezzoli grossi e duri, mentre i suoi gemiti erano ormai urla…. E io la lasciavo urlare in quella lingua che ormai conoscevo abbastanza bene per comprendere che voleva essere sbattuta sempre più forte, voleva essere posseduta, spaccata, penetrata, aperta. Il mio pene entrava prepotente e sicuro nel suo culone. Jana era desiderosa di cazzo, ne aveva un bisogno continuo, era come Ukra golosa di cazzo, ma i capezzoli erano preda per le mie mani, per le mie dita. Volevo venirle dentro con tutta l’anima e Jana non si poneva altri problemi se non quello di godere. Ormai ero entrato tutto nel suo buco e ogni colpo era sempre più profondo mentre lei roteava il culo alla perfezione. La cosa fantastica e che lei non sapendo parlare molto l’Italiano godeva in ucraino e io sentendo il suo piacere spingevo ancora di più e sentii cheJana che ebbe un amplesso anale che la travolse, mentre con le dita si sditalinava anche il clitoride. La mia cognatona era fantastica e con grande esperienza come aveva già notato. Pensavo fosse sazia e io che non avevo raggiunto l’orgasmo ricominciai a baciarla mentre lei si era distesa sul letto…mi sorrise con lo sguardo un po’ appagato e io mi stavo rassegnando, ma a quel punto fu lei che salì sopra di me e senza problemi infilò il mio cazzo grosso e duro nella sua figona. Sorrise ancora e iniziò una galoppata velocissima, mentre io la guardavo in volto ammirato e nungevo le sue tette con tutta la forza che sentivo nelle mie mani. Mia cognata saltava sul mio cazzo e ogni penetrazione erano urla e gemiti….Sentivo la forza e l’irruenza di quella donna mastodontica che non dava scampo, mentre il mio pene entrava nella sua figa. Saltava senza sosta, fino a quando lei non aumentò ancora e a quel punto il mio cazzo sborrò dentro. In quello stesso momento si sollevò inondandomi del suo squirt, urlando di un urlo che sembrava liberatorio per poi accasciarsi su di me in un attimo e sfinita sussurrarmi parole dolci baciandomi in viso. Era forte il sapore del sesso, l’odore dei nostri corpi sudati, misto a quello degli umori e degli orgasmi. Ci baciammo ancora, ci leccammo e poi andammo a fare l’amore in doccia… desideravo mia cognata e lei desiderava me…

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