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Racconti Erotici Etero

Desideri notturni

By 21 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

L’estate era già arrivata, ma la città sembrava ancora non recepire la voglia di divertimento che si respirava nell’aria. Dopo esserci intrufolati in un paio di feste, io e Jud decidemmo di cambiare aria, avventurandoci in macchina lungo la tangenziale alla ricerca di qualche posto carino dopo poterci divertire e trascorrere una serata alcolica. Ma più che all’alcool, le nostre fantasie erano rivolte entrambe al desiderio dei nostri corpi, e a quel gioco di attese, seduzione ed erotismo che da qualche tempo ci vedeva complici.
La mia maglietta per nulla scollata, ma completamente aperta sul retro a scoprire la sinuosa linea della schiena, fu il pretesto per Jud per far scivolare la sua mano su di me alla ricerca dei miei capezzoli, accarezzandoli, stuzzicandoli fino a renderli turgidi e irresistibilmente attraenti per le sue meravigliose labbra.
Il desiderio di lui correva, come la voglia primordiale di carne che in quel momento mi assalì, fino ad arrivare a slacciargli i jeans, per impossessarmi del suo pene. Mi fermai ad un distributore di benzina, chiedendogli di guidare, e non appena scambiato il posto di guida, la mia bocca si impossessò del suo cazzo duro, pulsante, in un vorticoso gioco tra la mia lingua e quella meraviglia crescente. Jud continuava a guidare, l’intensità del suo respiro aumentava, e i suoi gemiti non facevano altro che accrescere le mie voglie di possederlo, di farlo godere.
Ci fermammo in un parcheggio, sotto la luce di un lampione. Jud si calò ancora di più i jeans, e io non esitai a sprofondare ancora di più tra le sue gambe, facendo scivolare le mie labbra sempre più in basso, desiderose di esplorare ogni centimetro del suo corpo. Jud mi prese per i capelli, sollevandomi la testa alla ricerca della mia bocca grondante di saliva. I suoi occhi di ghiaccio incontrarono i miei, e le nostre bocche si unirono in una violenta passione, mentre la mia mano scivolava in basso, sul quel corpo terribilmente sexy e voglioso.
Volevo scoparlo, scoparlo con la bocca. Mi inginocchiai davanti a lui, prendendoglielo in mano e succhiandoglielo con forza, con desiderio, fino ad accoglierlo tutto, mentre Jud me lo spingeva sempre più in gola, e le mie dita ad esplorare il suo fantastico fondoschiena.
Alzai lo sguardo, lo fissai negli occhi, mentre con la lingua iniziai a leccargli la cappella, e poi sempre più giù, lungo il suo cazzo marmoreo, per arrivare a quel piccolo buco che tanto accendeva le mie fantasie più porche, e dentro al quale feci sprofondare la mia lingua, roteandola dentro al suo corpo, e spingendola sempre più in alto. Jud impazziva dal piacere, bello come un dio, sensuale come non mai. Volevo sentirlo venire, bevendo il suo piacere. Mi impadronii ancora del suo splendido cazzo, menandolo con forza nella mia bocca, fino a farmi inondare di lui.
Ancora ansimanti ci guardammo, scoppiando a ridere nell’accorgerci che molto probabilmente qualcuno del parcheggio aveva approfittato per spiare il nostro spettacolo…e con ogni probabilità, non disdegnando.

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