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Racconti Erotici Etero

desiderio proibito

By 28 Settembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

E anche oggi vado a torturarmi sul lavoro.
La notte non dormo e il giorno non mi concentro.
Da quando siamo andati a lavorare nei nuovi uffici, la mia vita &egrave completamente stata stravolta.
Il motivo &egrave semplice e banale nello stesso tempo, il proprietario ha fatto uffici con tutti vetri trasparenti dove la privacy &egrave completamente sparita , ovviamente lo ha fatto per potere controllare tutti i suoi dipendenti;
il problema &egrave che davanti al mio ufficio lavora Milena.
Tutti gli uffici sono stati fatti con tavoli bianchi attorniati di alluminio e tutto l’arredamento &egrave bianco, direi un bianco maniacale, sedie di pelle bianca,computer,lampade, tutto incredibilmente bianco.
Il tavolo &egrave alto e non ha protezione sotto per cui Milena da quando arriva a quando esce ;&egrave completamente sotto i miei occhi come io per i suoi.
Milena &egrave una stupenda ragazza di 27 anni che ha cominciato a lavorare da noi da circa tre mesi, il suo arrivo non &egrave certo passato inosservato nell’azienda.
Sempre vestita con tailleur di gran classe,sempre perfetta in tutto, ben presto &egrave diventata la segretaria personale del gran capo e adesso &egrave lì davanti a me che ancora una volta accavalla le gambe con quel suo movimento estremamente sensuale.
Adoro guardarla di nascosto quando fa quel cambio di cosce—sembra un film al rallentatore che si imprime nella mia testa, mi sembra di sentire il collant che tira da una coscia all’altra e lo sfreghio che provoca quel contatto deve essere qualcosa sublime.
La guardo mentre si bagna leggermente le labbra con la lingua, come vorrei essere il suo rossetto per potere assaporare le pieghe infinitesimali della bocca.
Quando con quel movimento ondulatorio muove i suoi capelli lunghi lasciandoli ondeggiare; rimango estasiato, aspetto di vederli dolcemente tornare al loro posto e fremente aspetto che lei lo rifaccia.
Guardo le sue lunghe dita affusolate,con quel tocco di smalto che la rende particolarmente intrigante;alzare il telefono e guardando la sua bocca parlare, mi sembra che ogni volta mi dica ‘ti desidero’ mi perdo in quei movimenti labiali e penso a quanto sarebbe bello poterla baciare e potere avere una fellatio con lei.
Subito il mio corpo reagisce e a quel pensiero il mio eccitamento cresce mentre cala la voglia di lavorare.
Tutto quello che fa Milena &egrave erotismo puro, ci sono giorno che rimango eccitato per diverse decine di minuti e mi viene da pensare che spreco faccio della mia voglia di sesso.
Quando si alza per aprire un cassetto o prender un giornale,vedo la sua gonna contornare il suo sedere e quella giacca a copertura della camicetta di solito bianca .
E io sogno di averla in quel momento,vorrei che improvvisamente i vetri si oscurassero e io lì nel suo ufficio che la spoglio e piano accarezzo tutto di lei.
La sua giacca che vola sulla sedia ,la sua camicetta sbottonata dalle mie mani e il contatto del suo reggiseno tra le mie dita,accarezzare la sua pelle e poi metterla a nudo e sentire che lei mi desidera, i suoi capezzoli che puntano il cielo decisi e che mi fanno capire quanto mi desidera.
Le mie mani che scivolano sulla gonna e invece di levarla , la tirano su mostrando quelle calze autoreggenti che da sempre sogno.
La perfezione delle sue natiche fanno da contorno a quel piccolo perizoma che maliziosamente sparisce nei glutei lasciando pregustare il piacere di quell’intimo che accarezza quella parte nascosta e che per tutto il giorno può accarezzarla come nessun altro.
La guardo estasiato mentre con le dita scendo sul suo bacino e ammiro con cupidigia il suo ombelico, quel suo piccolo foro mi fa pensare a cosa troverò poco più sotto.
Mi fermo a giocare con quella pelle vellutata e vedo la reazione che le mie dita creano, per la prima volta lei divarica leggermente le cosce e si lascia andare a un piccolo gemito di piacere, vedo i suoi umori bagnare il suo perizoma bianco maliziosamente a ghirigori nei bordi,voluttuosamente guardo il rialzo del suo monte di venere e sento la mia pelle che ha un brivido di piacere estremo quando le mie dita spostando il perizoma ,trovano il niente.
&egrave completamente depilata e mentre guardo quelle sue labbra vaginali che come il canto delle sirene mi spingono a entrare in loro;
con la lingua scendo lasciando una leggera bava e arrivo suo suoi seni.
Il sapore del suo corpo &egrave inebriante come tutto il resto, penso che anche se mi metto a cercare con una lente di ingrandimento, in questo momento non riuscirei a trovare nessun difetto di Milena.
Le mie dita scivolano dentro la calde carne e si appropriano dei suoi umori, il movimento circolatorio che eseguo fa si che lei stringa le cose per assaporare il tutto e i suoi occhi fanno altrettanto..
Le sue mani hanno cominciato a reagire alle mie carezze, con un fremito che mi parte dal cervello, sento le sue mani che piano slacciano i miei calzoni e si impossessano del mio membro accarezzandolo con decisione.
Spero con tutto il cuore che nessuno venga a disturbare quel momento, che la luce rimanga tenue e che i vetri rimangano appannati dal nostro desiderio.
La prendo in braccio e la faccio mettere sul tavolo, disprezzante del pericolo e del rumore che posso fare, con una mano butto per terra tutti gli oggetti e poi piegandomi mi metto tra le sue cosce e lascio che la mia lingua vada a cercare il suo piacere .
Appena entrato cerco la sua clitoride e comincio a succhiare avido, lei reagisce stringendo forte le gambe e attanagliando la mia testa, mi grida il suo piacere a quel contatto .
La mia lingua rugosa si impregna del suo odore e accetta i suoi umori mentre lei per la prima volta lasciandosi scuotere gode.
&egrave una delizia tenerla con le mani per i fianchi e sentirla completamente mia, quello che le sto facendo &egrave quello che spero lei faccia a me in un secondo tempo.
Quel pensiero unito ai suoi gemiti mi fanno mettere ancora più passione (se questo &egrave possibile)
– Mi fai morire, non ti fermare.
Poche frasi ma giuste, quelle che ti fanno sentire un leone, il re della situazione ,consumo buona parte delle mie energie a accontentare Milena, la sento godere altre volte e io mi sento sempre più carico, quando sento che le sue gambe sono completamente svuotate di energia e cominciano a lasciarmi spazio di movimenti; esco e mi alzo fiero per farle intravedere il mio eccitamento che presto sarà dentro di lei.
Milena fa quel gesto che mi fa impazzire, apre la bocca e con la lingua si bagna tutte le labbra come a pregustare quello che sarà e io ormai perso nel suo potere di donna in calore ; le prendo i fianchi e deciso vado a cercare il caldo più profondo.
Il calore che sento legato alle pareti vaginali che accogliendomi si stringono sono un colpo violento alla mia resistenza, devo fermarmi e riprendere fiato per riuscire a stabilire una giusta equità tra piacere e dolore, vedo i suoi occhi che mi guardano lascivi e aspettano di vedere cosa farò.
Non &egrave facile stare in quell’inferno di piacere e riuscire a non esplodere, &egrave troppo tempo che la desidero, anche adesso che sono fermo dentro di lei,sadicamente le sue labbra vaginali mi stringono dandomi fitte lancinanti di piacere.
Quando capisco che sono sconfitto e non potrò resistere oltre,muovo con forza il mio nerbo in quel corpo e combatto la mia guerra dei sensi sino a scoppiare in lei irrorandola del mio piacere.
Indifferente del posto dove sono ,urlo il mio piacere e abbracciandola forte cado esausto sul suo corpo.
– Maurizio, Maurizio—sveglia !! ti sta cercando il capo.
Apro gli occhi tornando di colpo nel mio ufficio, vedo quel sogno erotico davanti a me che mi sta richiamando alla realtà.
La guardo girarsi e portare lontano il mio desiderio e alzandomi a fatica vado a sentire cosa vuole da me quel bastardo di proprietario che mi ha condotto all’inferno con i suoi nuovi uffici—

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