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Questo racconto è una storia vera, la mia speranza è che questa mia confessione riesco a far capire che anche noi ragazzi disabili abbiamo le stesse voglie di una persona normodotata , ne seguiranno altre , i Nomi sono di fantasia per la privacy.

Mi chiamo Matteo, all’età di 16 anni ho avuto un grave incidente in motorino, purtroppo ho perso l’uso delle gambe.
E’ stato un duro colpo , ho passato 3 anni tra ospedali e cliniche , con il tempo ho accettato la mia nuova vita, grazie alla mia famiglia e gli amici, ho perso qualche anno di scuola.
Veniamo all’episodio che vi voglio raccontare, per aiutarmi negli studi veniva un’amica , il suo nome è Sonia 18 anni carina e gentile, quasi tutti i pomeriggi veniva a casa mia e mi aiutava, ma il mio interesse era scarso verso lo studio, tanto che lei mi richiamava spesso, mi diceva guarda che non ho tempo da perdere.
A volte veniva un po’ scollata, il mio sguardo andava li , mi suscitava desiderio nonostante la mia disabilità.
Un pomeriggio…
Sonia: Matteo cosa guardi?
io: nulla nulla…
Sonia: Come nulla, se 10 minuti che mi fissi le tette.
Io rosso in viso, gli dico eh le cose belle si guardano, lei cerca di coprirsi, e gli dico ma dai mica te le consumo, lei mi ribatte studia Matteo.
Nei pomeriggi successivi io torno alla carica, approfittando dell’assenza di mia mamma..
Gli dico dai Sonia ti prego fammi dare un occhiata alle tue tette…
Lei mi dice ma sei matto, non se ne parla proprio.
Ma io non demordo ,comincio a fargli un po’ di complimenti e vedo che lei comincia un po’ ammorbidissi, allora premo ancora di più.
Mi fa Matteo se mi prometti che non dici nulla e poi ci impegniamo nello studio, ti faccio contento, gli dico subito si si .
Si toglie la felpa , e dopo il reggiseno , vedo il suo meraviglioso seno , allungo la mano tremante per poterlo toccarlo, lei me lo lascia fare.
Sono eccitato allora abbasso lo schienale della sedia a rotelle e tiro fuori il mio pene eretto e comincio a masturbarmi davanti a lei mezza nuda.
Lei mi dice Matteo ma sei matto se torna tua mamma sono guai, gli dico stai tranquilla non torna prima delle 18, ti prego aiutami , si avvicina me lo prende, in mano e comincia a segarlo con dolcezza, ma non riesco a resistere tanto che esplodo nelle sue mani in pochissimi minuti, tiro un sospiro di piacere.
Si dimostra ancora gentile e premurosa che prende le salviette umide e pulisce il mio pene dallo sperma, dopo di che lei va in bagno a lavarsi le mani…

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