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Racconti Erotici Etero

Dopo lo show

By 6 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono le 19 circa, ho appena finito di montare tutto l’armamentario per lo spettacolo del nostro gruppo, andiamo periodicamente a ripeterlo in quel locale che contiuna a chiamarci perchè lo show piace e il pubblico non manca mai. Per noi rischia di diventare ripetitivo, ma bisogna ammettere che il calore di tutti quei ragazzi e ragazze che cantano in coro le nostre canzoni è una sensazione di grande appagamento.
Il personale del locale è formato di gente giovane, penso nessuno arrivi ai trent’anni, il gestore forse ne ha una decina di più, io sono alla soglia dei 21 e l’atmosfera mi è sempre sembrata frizzante e allegra., loro sono sempre molto gentili con noi e non disdegnano di unirsi a qualche bevuta prima di chiudere (qualche anno fa una birretta era concessa…).
Questa sera c’è però qualcosa di diverso nell’aria: ci sono due cameriere nuove, una moretta alta e magra con una folta chioma vaporosa, ed una rossina, capelli lisci alle orecchie, naso un po’ pronunciato, occhi chiari tra il verde ed il grigio, labbra non molto pronunciate, ma sempre sorridenti, altezza media, gonna scura, camicetta bianca aperta fino al punto giusto da invitarti a seguire il profilo di quei seni fino alla giunzione e lasciarti con la voglia di proseguire… Si muove sicura tra i tavoli, è la prima volta in quel locale, ma sembra esserci da una vita, sicuramente ha già esperienza nel mestiere. Lascio il mio sguardo seguire il suo ancheggiamneto tra i tavoli, magari non visto, o magari lasciando che qualcuno se ne accorga anche, insomma, sto guardando un bel posteriore che si muove bene… non vedo cosa ci sia di male… Lei mi sgama un paio di volte, ma sembra apprezzare.
Durante la serata ci sono diversi scambi di sguardi in più, prima dello spettacolo… durante la cena… durante lo spettacolo…
Inizia lo show: io sono impegnato nell’esibizione ed i miei occhi sono sempre in movimento tra il pubblico, ma quella camicetta non mi molla la testa e ogni tanto la cerco là in mezzo e puntualmente ci trovo sopra un paio d’occhi che mi guardano di sottecchi.
Finito lo spettacolo mi prendo qualche minuto di relax prima di smontare tutto, l’adrenalina è ancora a mille… mi arriva lei da dietro le spalle con una fresca birra tra le mani “omaggio della casa” mi dice con un bel sorriso “grazie mille, sei davvero gentile” rispondo indugiando su quella camicetta un secondo di troppo. Lei se ne accorge, porta le mani quasi pudiche a contenere un attimo la scollatura, ma fissandomi dritta negli occhi finchè lo fa…
Stiamo chiudendo tutto, tra il personale sento che stanno organizzandosi per dividere le macchine, devono avere qualche problema, chiedo e scopro che la macchina della cameriera rossa non parte e ha bisogno di un passaggio fino a casa, non abita lontano e non sarebbe proprio “di strada” per me, ma perchè non offrirmi? “Ti accompagno io” mi lancio “posso allungare senza problemi”, un attimo di “finta” reticenza, uno sguardo, “va bene, grazie” ed un sorriso.
La mia auto è piena di roba, ma i sedili davanti sono liberi.
Ci accomodiamo e ingraniamo la marcia. Si chiacchiera del più e del meno, io guardo la strada ma con la coda dell’occhio non la mollo mai, è troppo intrigante! Lei ride e si rilassa scoprendo un po’ di quelle sue gambe toniche sotto la gonna corta, ma non troppo. Il dialogo si fa un po’ più sottovoce e con la mano le sfioro una la gamba sinistra sentendo la morbidezza della sua pelle chiara. Lei mi sfiora la mano e poi me la appoggia sulla coscia. Il mio membro comincia già ad irrigidirsi. Lei si avvicina e dalla coscia risale lungo i jeans, piano piano ma senza indugiare, mi sfiora il pacco e sento un brivido. Mi lancio “senti, facciamo una sosta, così ti fumi quell’ultima sigaretta di cui mi parlavi?” (odio il fumo e non amo vedere una donna fumare, ma è non mi è venuto in mente altro…), “perfetto” risonde lei tranquilla e mi lancia un’occhiata inequivocabile.
Lasciamo la strada principale e ci appartiamo a lato di un vecchio fabbricato al riparo da sguardi indiscreti. Spegno l’auto, mi giro verso di lei ed entrambi ci avviciniamo per un bacio, le nostre lingue si incrociano subito chiarendo le reciproche intenzioni. Le cingo i fianchi e le accarezzo la schiena. Vorrei fare le cose con calma, ma lei è molto vorace, le accarezzo i seni attraverso la camicia e lei mi massaggia l’evidente protuberanza stretta tra i jeans senza tanti complimenti, mentre con una mano mi afferra la nuca e si assicura la mia bocca sulla sua. Armeggio con i bottoni perchè voglio assolutamente scoprire cosa c’è dentro quella camicia… e appena finisco mi riempio le mani di una bella e soda 3a abbondante che mi riempie le mani. Ancora non le ho levato il reggiseno, ma il suo sospiro mi fa capire che ha apprezzato le mie mani… continuiamo a baciarci mentre le nostre mani frugano sui nostri corpi, lei si è insinuata sotto la mia maglia e cerca di sfilarmela accarezzandomi la pelle del petto, delle spalle, indugendo sui miei capezzoli, mi lascia a petto nudo qualche secondo, mi guarda sorridente, e si tuffa di nuovo su di me, sui miei capezzoli, questa volta, mordicchiandomi. Le mie mani intanto sono sulle sue cosce e risalgono lentamente saggiando ogni centimetro di pelle, sollevano la gonna giusto lo spazio per infilarvi le mani e risalire fino alle natiche … non sento alcun indumento intimo… proseguo e scopro un perizoma striminzito al limite del legale! Gioco un po’ col filetto del perizoma e la sento contorcersi al passare della mia mano sul suo sedere.
Si stacca un attimo e arretra per arrivare senza impedimenti al mio inguine.
Mi slaccia cintura e bottoni, io mi sollevo leggermente e lei con mossa abile mi sfila jeans e boxer in un solo colpo liberando finalmente tutta l’esuberanza della mia erezione nella sua paonazza e gonfia estasi. Mi osserva un attimo il sesso, lo prende in mano, si china, lo circonda con le labbra, alcuni passaggi tra labbra e lingua, poi lo ingoia tutto fino in gola… la ragazza è minuta, non pensavo ci sarebbe stato tutto… beh, mi sbagliavo! Mi arriva una scossa fino alla radice dei capelli. Con una mano mi accarezza i testicoli, con l’altra avvolge l’asta di carne mentre mi succhia il sesso con molta attenzione e desiderio. Io mi gusto il trattamento per qualche minuto, poi torno alla realtà ed armeggio con la cerniera della sua gonna, che si slaccia agevolmente, è una di quelle che corrono su tutta la lunghezza dell’indumento, fantastico! la lascio in mutande in pochi secondi… mutande? ah sì quel perizoma microscopico! Non è facile coordinare i miei movimenti con tutto quello che mi sta succedendo sotto la cintola, ma mi impegno e ci provo! L’auto in cui siamo non mi permette grandi acrobazie, quindi ho solo le mani… comincio ad accarezzarle il sedere, (quanto mi piace farlo!) tastandone bene la superficie e la morbidezza, raggiungo il filetto del perizoma e ci gioco, so che in questo modo le stringerà un po’ anche davanti, ma questo dovrebbe piacerle… e infatti in tutta risposta mi appoggia dolcemente i denti sul membro e si fa scappare una risatina strozzata… seguo il filetto sul dorso della mia mano così da avere dita e palmo nel verso giusto, accarezzo la zona intorno all’ano, raggiungo le labbra della sua vagina e le sfioro leggermente… azz! ancora i suoi denti sul mio membro, forse sto toccando i tasti giusti… sarebbe il momento giusto per un bel 69, ma dannata macchina non ce la si fa proprio tra la leva del cambio ed il carico nei sedili dietro, maledizione! Insisto con la mano destra ad esplorare il contenuto del suo perizoma, sfioro le grandi labbra su tutta la lunghezza del taglio, stuzzico un po’ il clitoride e torno indietro, appoggio un dito lungo il taglio con la punta sul clitoride e massaggio leggermente con movimenti circolari… le piace, le piace… la sento ansimare… provo ad infilare il dito medio, tocco un po’ le piccole labbra, poi affondo piano piano dentro di lei… la sento staccarsi un po’ da me, lasciarsi andare ad un ansimo intenso e si rilanciarsi sul mio membro in quel suo fantastico su e giù che mi avvolge di calda e umida morbidezza tutta la lunghezza… ormai sono dentro di lei con un dito nella vagina e con il pollice le accarezzo l’ano, vado avanti per un po’, poi senza dirci nulla ci stacchiamo. Lei si alza in ginocchio, io avevo lasciato la mia mano intrecciata al tessuto del suo perizoma, approfitto quindi per sfilare del tutto l’indumento e lasciarla così con addosso la sola camicetta aperta. Lei passa sopra di me una gamba, afferra l’asta del mio membro e se lo guida verso la vagina, appoggia dolcemente la punta sul clitoride, ci si strofina un po’, vogliamo entrambi goderci ogni secondo di questo incontro, quindi punta l’orifizio e pian piano si siede su di me. Sento la minima resistenza dei tessuti, ma è talmente bagnata dal mio “massaggio” di prima che dura solo un attimo, sento le labbra aprirsi e farmi strada, anche le piccole si fanno sentire, stiamo procedendo molto piano per assaporare ogni sensazione ed è tutto così intenso che faccio veramente fatica a trattenermi… Finalmente entra il glande, lei lascia scappare un urletto, poi scende ad inghiottire tutta l’asta fino a che non sento la pelle del suo sedere sul mio scroto. Lei ondeggia avanti e indietro tenendolo dentro ben saldo, avverto le contrazioni del suo orifizio che cerchiano la base della mia asta. Vuole condurre lei e a me sta bene. Punta le ginocchia e si solleva, approfitto per piazzarle le mani sui seni, me li porto alla bocca e succhio i capezzoli mentre lascio alle mia mani la gioia di riempirsi di tutto quel bene… Lei sale e scende, sale e scende, prima lentamente, poi gradualmente sempre più convinta. Lascio le sue mammelle un po’ arrossate e riporto le mani sulle sue natiche per assecondare il suo su e giù, lei porta le mani sulle mie spalle e mi bacia, rovescia la testa all’indietro e si lascia andare, aumenta il ritmo e l’intensità, la sento spingere sempre più e contrarre i muscoli del suo orifizio, la cosa ha un effetto devastante su di me, perdo completamente il controllo, mi aggrappo al suo sedere e la assecondo anche sollevandola con la forza delle braccia, ancora ancora e ancora… un suo grido estatico è il segnale anche per me, sento l’eruzione arrivare, la lascio esplodere dentro di lei con rara intensità, mi sembra di averne ettolitri, continuo a venire a fiotti, lei continua a cavalcarmi ancora per una ventina di secondi… rallentiamo, ci rilassiamo, siamo ancora uniti…
Un paio di minuti di totale silenzio, siamo esausti ma soddisfatti, ci guardiamo: abbiamo la pelle ricoperta di un velo di sudore, la camicetta le sta adesa alla pelle e quasi trasparente da tanto bagnata, sento i nostri umori colare dalla sua vagina su di me… Ci stacchiamo, asciughiamo e rivestiamo, ma lentamente continuando a guardarci piano piano sempre meno nudi e sempre più consci di quel che abbiamo passato insieme.
Ironia della sorte, dopo nemmeno 5 minuti da che ci siamo rivestiti, si è accostata una pattuglia dei carabinieri, controllo dei documenti e via… ah ah ah!
Ci siamo rivisti alcune altre volte, in concomitanza delle repliche dei miei spettacoli, magari racconterò qualcos’altro…

Come ho già detto nel precedente racconto, è una storia realmente accaduta, e se vi è piaciuta mi piacerebbe me lo diceste: paperino30@gmail.com
ciao!

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