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Racconti Erotici Etero

Fantasia in ufficio

By 22 Maggio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Silvia aveva iniziato questa relazione in chat con Max… gli incontri in chat
si erano tramutati in telefonate bollenti e ormai quasi come una malattia non
faceva che pensare al piacere che quella voce le dava ogni volta…. Non si
sentivano da una settimana ma Max si preoccupava spesso di tenerla “sulla corda
con fantasie e racconti a lei dedicati e inviati per mail….. Silvia, quel
giorno,decise di fargli un regalo donandogli poche righe cosi’ come lui spesso
faceva con lei:

“Max come al solito quello che mi scrivi mi fa andar fuori di testa,In un
momento di pausa ho riletto qualche tuo racconto, nel mentre aspettavo l’inizio
di una riunione.
Molti racconti, parole immagini, suoni e sapori riemergono da quel che
scrivi.

Mi sono eccitata Max, mi sono eccitata a tal punto da avere un piccolo orgasmo
seduta sulla sedia, senza nemmeno sfiorarmi con un dito.
Umore che bagna i miei jeans, le labbra gonfie e pulsanti e i capezzoli
duri..
Sono andata in riunione così, senza riuscire ad ascoltare una parola ma solo
pensando a come ti avrei potuto far godere sul tavolo di fronte a me. Amo
essere l’oggetto del tuo desiderio, fare qualsiasi cosa ti ecciti,adoro essere
in grado di farti godere ogni volta sempre di più…

Dopo la riunione sono corsa al bagno…
mi sono levata i jeans e ti ho pensato… ho immaginato che tu mi chiamassi e
con la tua calda voce, mi dicessi come mettermi, come toccarmi, mi dessi il
ritmo per penetrarmi. Mi sono slacciata la camicia, ho appoggiato il seno al
muro e mi sono fottuta così con le labbra aperte, le gambe divaricate… e ho
goduto pensando che avrei ubbidito alla tua voce, qualsiasi cosa mi avessi
detto…

Spossata mi sono appoggiata alla parete, qualcuno ha bussato ma la porta era
chiusa ed io non ho risposto. Ho immaginato fossi tu…
ti ho immaginato mentre entrando nel bagno chiudevi la porta dentro di te…
Mi facevi sedere sul lavandino e leccandomi iniziavi a pulirmi… il clitoride
gonfio, il miele che sgorgava, senza staccare la lingua da li…e poi
mentre con due dita ricominciavi a massaggiarmi, con la lingua salivi su seno
a mordere e tirare, fino al collo, più su fino all’orecchio.
Hai iniziato a sussurrarmi com’ero stata brava e ubbidiente, com’ero solo la
tua troietta, come ti avevo eccitato al solo pensare che io mi stessi fottendo
per te.
Mentre ti mi accarezzavi con una mano il clitoride, con l’altra spingevi le
mie natiche fin sul bordo del lavandino e le nostre lingue di intrecciavano…
Con una mano prendevo il tuo cazzo e iniziavo a pomparlo un pochino, mentre mi
baci mi dici di non fermarmi… mi chiedi se vorrei averti dentro, rispondo di
si, mi chiedi se mi ecciti e ti dico di sì … mi chiedi se ho voglia di
leccartelo e ti dico si …

Ti faccio un pompino Max, accovacciata ti faccio affondare in bocca e
succhiare, lecco la cappella e sento come diventi duro … mi dici di
toccarmi… vuoi vedermi mentre mi sbatto riflessa nello specchio con la bocca
piena di te e la fighetta piena delle mie dita… ti sento ansimare e ti ansimo
sul cazzo, ti eccito e me lo dici, mi parli e quando sei pronto mi fai alzare,
mi rimetti sul lavandino e mi penetri, di colpo a fondo. Son così bagnata che
scivoli dentro con agio…

Inizi a pompar e a farmi eccitare ed ansimare… mi parli all’orecchio e mi
dici ogni cosa che vuoi farmi, ogni cosa che ti passa per la testa…poi mi fai
voltare e mi penetri da dietro, mentre mi guardi allo specchio e pompi, veloce
e a fondo, con vigore e violenza, ti sento venire dentro, sento le tue unghie
sul seno e le dosate sberle che mi dai sul culetto, ti piace vedere il dolore e
il godimento che mi dai… ti piace vedere che io muoio ed è solo merito
tuo…

Vuoi che io poi lecchi bene e che pulisca il tuo cazzo… e vuoi assaggiare
di nuovo il mio miele dalla mia fighetta…

Questo è quanto ho immaginato, sono venuta per la terza volta e questo non è
un racconto …”

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