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Racconti Erotici Etero

Fantasie per due

By 12 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

A QUATTRO MANI

Per la pausa pranzo di solito vado in un bar del centro, &egrave carino e mai proprio pieno.
Ci sono anche parecchie belle donne che non guasta.
In particolare ce n’&egrave una che mi ha preso.
Alta, mora mediterranea, capelli lunghi, gambe chilometriche e tette da sballo.
Sta un po’ sulle sue ma dopo quasi un mese almeno risponde al mio saluto con un cenno del capo.
Devo decidermi e tentare l’approccio.
L’opportunità capita un martedì, io arrivo più tardi del solito e non c’&egrave quasi nessuno.
Ma Lei c’&egrave!
E fortuna vuole che non sia ad un tavolino normale ma ad uno di quelli alti, con gli sgabelli e, considerato che indossa una gonna di pelle nera con piccolo spacco laterale decido di non perdermi quello spettacolo.
Mi siedo di fronte a lei, un po’ più in là ad un altro tavolo una splendida bionda, ma il mio obiettivo &egrave lei.
La saluto e stavolta mi risponde:
“Ciao” mi sembra la musica più dolce che ho mai sentito.
Ordino qualcosa ma sono calamitato da lei, anzi ho gli occhi che non si staccano dai suoi, dalle sue tette e dallo spacchetto della gonna di pelle.
Ovviamente se ne accorge, non si scompone ed anzi sostiene lo sguardo.
Andiamo avanti così per dieci minuti finch&egrave la vedo cambiare espressione e muoversi sullo sgabello.
Ripunto gli occhi sulle sue gambe e…poco poco, quasi in maniera impercettibile, le allarga!
Ci guardiamo ed io abbasso di nuovo lo sguardo, mi schiude il suo paradiso ancora di qualche centimetro: autoreggenti e perizoma nero!
Ma di nuovo si muove sullo sgabello e cambia espressione sembra quasi in preda a delle convulsioni.
Gira la testa verso la bionda che sta giocherellando con un cellulare, credo, e sorride da sola, forse starà messaggiando con qualcuno.
Decido di agire e dal mio tavolo faccio il gesto della tazzina portata alla bocca.
Lei mi fa di si con la testa e mi invita al suo tavolo.
“Laura” dice asciutta.
“Mauro” replico quasi farfugliando.
Ha un profumo inebriante e, cosa che non avevo notato dal mio tavolo, due capezzoli che sembrano lì lì per bucarle la maglia.
Riesco comunque a intavolare un minimo di conversazione ma non riesco a pensare ad altro che al suo corpo nudo…
Dopo un sacco di banalità le chiedo se ci possiamo rivedere, magari la sera e lei, senza esitazione acconsente., ci scambiamo i numeri di telefono.

Se c’&egrave una cosa che odio &egrave mangiare nei bar,anche se si possono sempre fare piacevoli incontri.
Però c’&egrave uno che mi sembra quasi scemo,mi saluta sempre,ma non va più in là.
Magari sarà timido,ma proprio non lo capisco.
Finch&egrave un giorno non decido di capire se gli interesso o meno, fra l’altro sono messa bene in tiro perch&egrave dopo devo vedermi con Carlo e sicuramente ci divertiremo.
Siamo in pochi quel giorno e posso dedicarmi a lui in tutta tranquillità.
Inizio a stuzzicarlo muovendo poco le gambe, ma sempre mettendole in risalto grazie allo spacco laterale. Lui non mi toglie gli occhi di dosso,mentre io decido di giocare pesante.
Con calma gli apro piano le gambe fino a fargli vedere cosa porto sotto,lui &egrave quasi paonazzo, poi come in quel film con Meg Ryan inizio a simulare in silenzio un orgasmo (veramente nel film lei fa un casino incredibile,ma non oso tanto).
Alla fine come un automa mi fa il cenno di una tazzina di caff&egrave e accetto volentieri,in fondo me la sono proprio meritata.
Dopo le presentazioni di rito iniziamo una “discussione” quasi irreale per le assurdità che dice,ma almeno &egrave simpatico. Quando mi chiede un appuntamento glielo concedo volentieri però per la sera dopo, a cena, lui &egrave contento come un bambino in un negozio di giocattoli e ci salutiamo scambiandoci i biglietti da visita.
La sera dopo passa a prendermi puntualissimo e si stupisce quasi di trovarmi già pronta.
Ma forse si stupisce di più per il mio vestito blu, lungo e con due spacchi di lato che esaltano ancora di più il mio seno.
Arriviamo al ristorante,un locale molto chic devo dire,e inizia a parlarmi di lui, ma senza farmi un elmetto. Però mi piace stuzzicarlo e non posso certo non farlo anche qui.
Mi sfilo un sandalo e da sotto il tavolo gli metto un piede sulla patta,lui si blocca subito arrossendo come un’aragosta.
“Allora Mauro,tua figlia sta prendendo la patente,ma poi una macchinina gliela vuoi prendere ?”
Glielo chiedo con un sorriso ironico,mentre sento il suo pacco gonfiarsi sotto il piede.

Laura mi ha dato un appuntamento, a cena, la sera dopo.
Vado a prenderla e, strano per una splendida donna come lei, &egrave puntuale, mi piace, segno che &egrave abituata a farsi rispettare ed a rispettare gli altri.
E’ stupenda, vestito blu, spacchi laterali che ti invogliano a metterle le mani sulle sue splendide tette.
Credo che lo abbia indossato a pelle al massimo un perizoma di quelli inesistenti.
Il ristorante che ho scelto &egrave di quelli alla moda, dove però si può stare tranquilli.
Ci sediamo ed iniziamo a chiacchierare…sento il suo piede, nudo, in mezzo alle mie gambe, non riesco a non arrossire…
Sono a cena, con una ragazza che tutti i presenti mi invidiano e che mi sta facendo delle avances.
Mi sta diventando duro.
Lei mi sta chiedendo qualcosa a proposito di mia figlia….non connetto.
Ho gli occhi fissi sulle sue tette e sui suoi capezzoli eretti.
Il suo piede inizia ad andare su &egrave giù sulla mia patta, ora l’erezione &egrave di quelle toste, da non sprecare.
Immediatamente il dialogo finisce sul sesso.
Scopro con piacere che la bella Laura &egrave una ragazza che lo vive a 360 gradi e che, anzi, &egrave bisex.
La cosa mi affascina, sono da sempre convinto che vedere due donne che si amano sia uno degli spettacoli più sensuali che esistano.
Mi racconta che vive assieme ad una ragazza da qualche tempo e che &egrave indecisa tra gli uomini e le donne anche se, a me, sembra più propensa per le seconde…quando parla della sua coinquilina le si illuminano gli occhi.
Comunque la cosa si fa interessante, il suo piede non si sposta e continua a muoversi….:
“Laura, fermati, o mi farai venire!!”
A questo punto lei sbotta:
“Mi par di capire che &egrave meglio andare. da me o da te?”
“Credo sia meglio da te” dico io.
“Ok, se non ti formalizzi…”
La guardo con aria interrogativa.
“Non so se la mia amica &egrave in casa oppure &egrave uscita…”

Per me questo non scopa da un pezzo,però dev’essere messo bene ad arnese o vuol dire che la sensibilità del mio piede &egrave andata a farsi benedire.
Iniziamo a parlare apertamente di sesso,gli confido i miei gusti e andiamo avanti finch&egrave non sta per esplodere.
Vorrebbe venire da me,ma non voglio correre il rischio di dividerlo con Daniela,e quindi andiamo da lui.
In macchina mi mette subito la mano sulla coscia,&egrave forte ma delicata allo stesso tempo. Lo spacco della gonna inevitabilmente sale sempre di più fino a fargli vedere le mutandine. Quando le vede rimane quasi sorpreso,poi mi confessa che si aspettava un micro perizoma e non quel capolavoro di pizzo che indosso. Lo rassicuro che da dietro il risultato &egrave uguale,mentre lui tocca gli short inizio a bagnarli e sento salire l’eccitazione in entrambi.
Per fortuna non abita molto lontano,sennò ho come l’impressione che ci saremmo fermati a farlo per strada.
Come richiude la porta dell’ascensore mi stringe a se e mi bacia.
Non so come ma la sua mano &egrave già sulla mia chiappa nuda.
Io gliene metto una in mezzo ai capelli per spingergli la bocca con ancora più forza contro la mia fino a quando l’ascensore non si ferma al suo piano.

“Allora mi sa che &egrave meglio se andiamo da me,” dico senza indugio, sono troppo arrapato per rischiare un ‘bianco’,
In macchina le metto una mano sulla gamba, alzando la gonna, voglio vedere cosa indossa sotto.
Sorpresa!, niente perizoma microscopico ma un paio di short di pizzo, ho il cazzo che sta per esplodermi.
Ingresso, ascensore, la bacio con tutta la passione che ho in corpo da quando l’ho vista.
Lei risponde al bacio con forza sembra quasi risucchiarmi nella sua bocca.
Arriviamo al piano, faccio casino con le chiavi mentre Laura mi tiene una mano tra le gambe e mi struscia le tette sulla schiena.
Finalmente dentro.
Ci spogliamo in ingresso, in piedi.
Lei &egrave completamente depilata come piace a me, ha un corpo da sballo, desidero questo splendore oltre me stesso.
Non mi ritengo un fenomeno ma le donne che mi hanno visto sono sempre state piacevolmente sorprese.
Anche Laura, che me lo prende in mano e si dirige sul divano in soggiorno.
“Stenditi, voglio che me la lecchi mentre ti succhio.”
Il suo fare &egrave perentorio, quasi da dominatrice, mi intriga.
Appena ho la sua fica a portata di lingua mi ci ficco dentro, sembra di entrare in un vasetto di miele caldo, &egrave bagnata oltre ogni misura &egrave comincia già ad avere delle contrazioni sempre più intense.
Il suo clitoride sembra un piccolo cazzo duro, lo succhio lo mordo, lo tiro ascoltando le sue reazioni, ma presto mi perdo, la sua bocca mi sta facendo perdere il senso di me.
Ho solo due cose in testa, il suo sapore che mi fisso nel cervello come il sapore del piacere e la sua bocca che mi sta facendo impazzire.
Sto per venire ma &egrave troppo presto.
Mi sposto in modo da averla davanti a me, in ginocchio sul divano, il suo splendido culo &egrave un richiamo primordiale..
Mi inginocchio ed inizio a leccarle l’ano, e lei subito geme di piacere.
Lecco e piano piano entro con la lingua, il suo sapore, di nuovo, mi fa impazzire.
Ora però deve condividere con me i suoi umori: raccolgo con la lingua il miele che le cola dalla fica in fiamme e la bacio.
Si scatena, probabilmente sentirsi la manda fuori di sé mi succhia la lingua che per un po’ non me la stacca.
Torno dietro di lei e, dopo averle leccato di nuovo il buchino entro prima con uno e poi con due dita e mentre la masturbo dietro le lecco il clitoride che si contrae sempre più velocemente ed intensamente.

I preamboli li lasciamo per un’altra volta.
Ci ritroviamo nudi su un divano quasi senza accorgercene.
Gli ordino la prima posizione che mi viene in mente e siamo subito una sopra l’altro nel più classico dei sessantanove.
Ha un bel bastone e inizio a leccarlo da cima a fondo,gustandone il sapore di maschio. Lo sento vibrare sotto di me ogni volta che la mia bocca lascia il suo cazzo.
Però anche lui non &egrave niente male.
O ha una lingua lunghissima o la sa usare davvero bene,perch&egrave mi sta facendo godere e anche tanto. E’ un continua alternarsi di piccoli morsi, slinguate,baci,succhiate.
Sento che sta per venire quando mi scivola da sotto.
Mi bacia il buchetto e ci ficca la lingua dentro.
Urlo di piacere,sto impazzendo di voglia,ma lui &egrave quasi sadico nel non concedersi totalmente.
Quando si allunga per baciarmi mi vendico succhiandogli con forza la lingua,e lui per risposta torna con la bocca dietro di me.
Prende il clito con le labbra e mi mette un dito nel culo,quando un altro fa la stessa fine ho un sobbalzo,poi l’orgasmo mi prende in pieno.
Mordo un cuscino per non urlare e svegliare tutto il palazzo tanto &egrave forte e violento il piacere che provo mentre lui beve i miei umori.
Alla fine mi giro e lo spingo a terra,lui cade con le gambe larghe offrendomi il suo cazzo in piena vista.
Mi inginocchio di fianco e inizio a succhiarlo,stringendo bene le labbra sul cazzo e facendoci girare la lingua intorno. Ormai non capisce più niente,farfuglia frasi senza senso mentre pompa sangue verso la cappella.
Prima che venga mi diverto a stimolargli il buchetto con un dito,ma senza metterlo dentro,solo per fargli capire che &egrave in mio potere.
Quando sta arrivando prendo il cazzo e lo metto in mezzo alle tette,non faccio in tempo a fargli fare un paio di corse,che mi inonda il seno di sperma. Viene a lungo,riesco abbassando la testa a prendere qualche schizzo con la punta della lingua,ma voglia sia lui a farmelo bere.
Mi allungo su di lui fino a mettergli le tette in faccia,lo vedo raccogliere il suo seme e lo bacio subito per gustarlo insieme. Continuiamo così fino a che non ne ho più addosso,ma siamo pronti per un altro rapporto e questa volta non certo solo orale.

Credo di aver goduto come poche volte. Quando poi ha iniziato a toccarmi l’ano non ho capito più nulla anche se, mi sarebbe piaciuto che ci avesse infilato un dito o due, tanto era il piacere.
E poi quando mi ha fatto leccare il mio piacere per assaporarlo dalla mia lingua, una cosa che non avevo mai fatto ma quel miscelarsi di umori e sapori…sensazioni primordiali, animali, sublimi!!
Ma non faccio in tempo a riprendermi che lei si alza:
“Ora ti faccio vedere un nuovo gioco.”
Mentre lo dice fruga nella sua borsetta, se ne esce con un filo di palline di legno:
“Non esco mai senza.” dice con un sorriso che &egrave tutto un programma
“Adesso bagnale per bene con la lingua e poi fai lo stesso con il mio buchino.”
Obbedisco, sono in suo potere ormai, lecco e succhio quel giocattolo e poi mi dedico al suo ano che risponde immediatamente cominciando ad contrarsi ed a rilasciarsi, entro con la lingua.
Lei si inginocchia sul divano, allargando le gambe in modo osceno e sempre senza mollare il mio sguardo si infila le sei palline una ad una, gemendo sempre più forte, si alza mi prende per il cazzo che ormai &egrave tornato duro da scoppiare:
“Adesso mi devi scopare, ma comodi, sul letto!!”
Mentre cammina verso la camera il suo viso splendido cambia violentemente espressione, credo siano le palline che si muovono dentro di lei.
Mi sbatte giù ed in un secondo mi &egrave sopra e si infila il mio bastone.
Posso sentire le palline dentro di lei, come comincio a pompare Laura comincia ad inarcare la schiena e ad urlare.
E’ una corsa senza freni e senza limiti, più pompo dentro di lei più lei mi asseconda e goda le prendo i capezzoli tra le dita glieli stringo, si piega su di me ed ho le sue tette sulla mia faccia le bagno di saliva, lecco e succhio, sto per arrivare al punto di non ritorno.
Non capisco cosa stia facendo ma passa un braccio dietro la schiena e comincia a godere: si sta tirando le palline da sola, mollo anch’io i miei freni e mi lascio andare ad un orgasmo semmai più intenso e violento del primo, vorrei che durasse all’infinito, sento scorrere sul mio cazzo le palline che le stanno uscendo dal culo, sta sussultando in maniera violenta, sfocia in un urlo che credo abbiano sentito fino in piazza.
Quando ritroviamo un po’ noi stessi e lei &egrave ancora sopra di me mette le palline in mezzo alle nostre labbra e cominciamo a leccarle ed a assaporarne l’aroma, profumo di piacere, profumo di Laura.
Mi chiedo solo a quale limite possa arrivare questa stupenda porcellina, sono proprio curioso di vedere…

Come diceva mio nonno se vuoi la bici da corsa devi correrci.
Ora vediamo quanto sa correre Mauro.
Dalla borsa prendo delle palline anali che avevo fatto per un’amica,vorrà dire che domani le rifarò nuove per lei.
Sembra quasi che non ne abbia mai viste prima,quindi &egrave meglio essere chiare fin da subito.
Gliele faccio leccare per bene e poi gli dico di fare lo stesso col mio buchetto,e qui si scatena di nuovo.
La sua lingua &egrave una serpente impazzito,entra e esce senza sosta,sembra quasi che gli basti questo per mandarmi in estasi. Rincomincia a gemere come prima,avrei voglia di lasciarlo li per avere un nuovo orgasmo,ma ho anche tanta voglia di cazzo.
Solo ho paura che mi faccia male e lo allontano per mettermele dentro da sola.
Ogni pallina che entra &egrave uno schiaffo di piacere,una dopo l’altra mi entrano nello sfintere facendomi vedere l’orgasmo sempre più vicino.
Alla fine mi alzo,sono sconvolta e lui lo vede,lo prendo per il cazzo e andiamo in camera da letto. Ogni passo &egrave una tortura,vorrei piegarmi in due e darmi sollievo con due dita,ma per fortuna non dobbiamo camminare troppo.
Una volta visto il letto lo spingo con forza facendolo cadere a pancia all’aria. Gli riprendo l’asta in mano e la faccio entrare in me.
Com’&egrave tutta dentro ho l’agognato orgasmo,ma non mi basta ne voglio ancora.
Lo cavalco come una selvaggia mentre lui spinge dal basso in preda al piacere più puro. Sembra una gara a chi goda di più,i respiri sono sempre più affannosi,le urla sempre più alte,l’inibizione non esiste più.
Per un attimo sento le sue mani sul mio seno,ma &egrave quasi un di più in mezzo a quel groviglio di sensazioni che provo.
Lo vedo che si avvicina all’apice del piacere,ma prima di venire insieme devo fare una cosa.
Mi porto una mano dietro e subito trovo la cordicella delle palline.
Inizio a tirare,la prima &egrave sempre quella che mi fa urlare di più,e anche questa non sfugge alla regola. Quando esce mi fermo un attimo,ma lui continua a spingere come un indemoniato e io riprendo a far uscire le palline.
Seconda,terza,quarta,quinta e finalmente sesta.
Non faccio in tempo a riprendermi che lui mi viene dentro riempiendomi ogni oltre immaginazione di sperma.
Tiro un ultimo urlo,il più forte di tutti e gli crollo addosso esausta.
Quando siamo tornati un po’ in noi prendo le palline e le porto in mezzo alle nostre bocche,sanno di me,hanno il gusto del piacere e insieme le lecchiamo a lungo.
Non gli chiedo neanche se voglia continuare,&egrave troppo evidente il suo si.
Mi giro e torniamo al sessantanove di prima,io gli lecco il cazzo che ora &egrave ancora più gustoso,pieno com’&egrave dei nostri piaceri riuniti nel più libidinoso dei cocktail.
Lui sotto non &egrave da meno, sembra quasi che me lo voglia succhiare del tutto dentro la sua bocca tanto &egrave avido di bere il nostro orgasmo.
Scivolo in avanti togliendogli il giocattolo dalla bocca.
Con una mano mi allargo la fica,con l’altra gli faccio segno di venire dietro di me mentre gli mostro la lingua beffarda.

Laura &egrave un animale in calore, dopo essersi messa a 69 ed avermi ripulito l’uccello, mentre io facevo lo stesso con tutto il piacere che colava dalla fica, si stacca da me e, mentre con una mano si apre grandi labbra con l’altra mi fa segno di mettermi dietro di lei e, in segno di sfida, mi fa la classica linguaccia.
Non mi tiro indietro:
“Adesso voglio entrare nel tuo splendido culo” le dico
“Però anche tu devi fare qualcosa per me” aggiungo tenendo con il dito indice le palline per l’anello…
mi guarda interdetta.
“Non a te, a me…” le dico con un mezzo sorriso.
La piccola porcella non si fa ripetere, mi passa dietro e comincia ad accarezzarmi, il cazzo mi &egrave tornato duro, avrei quasi la tentazione di farmi due o tre passaggi di mano giusto per attenuare la tensione erotica ma voglio conservare tutto per l’assalto finale.
Si infila sotto di me e comincia a leccarmi dall’ano alle palle e poi su su fino alla punta, torna indietro e ricomincia, va avanti così per un tempo indefinibile poi inizia ad inserirmi le palline, mi ha talmente preparato che quasi non le sento provo solo piacere, l’atmosfera &egrave composta solo di erotismo allo stato puro e dall’odore dei nostri corpi accaldati, quello di Laura poi ha un profumo indescrivibile.
“Fatto, ora tocca a me” si mette bocconi sul letto, alza il culo e dice
”Ora fammi godere come si conviene”
Come mi muovo sento le palline, ora capisco cosa provava lei prima.
Mi metto dietro di lei ed inizio a leccarle la fica ed il culo, vorrei essere solo una grande unica lingua per poterla leccare tutta, ad ogni passaggio gene e si dimena, “Dentro, lo voglio dentro.” continua a ripetere quasi in trance.
Mi metto in ginocchio e le faccio sentire la punta sull’ano, la risposta &egrave un rantolo, provo a spingere piano, delicatamente ma lei di colpo rincula verso di me e si prende tutto il cazzo in un colpo solo con un urlo strozzato.
Sono entrato senza difficoltà, tanto &egrave eccitata, cominciamo a muoverci con sincronia cerco con una mano il suo clitoride ma c’&egrave già la sua con la quale si sta masturbando quasi con violenza, tento di raggiungere il suo cazzettino gonfio a dismisura ma non me lo permette.
Poi, improvvisamente si sfila da me si gira e prende a leccarmi il cazzo fradicio dei suoi umori, si raddrizza e mi bacia, passandomi quel nettare direttamente in bocca, contemporaneamente mi passa un braccio dietro ed inizia a sfilarmi le palline, quando esce la prima &egrave come una fucilata, piacere, puro, dritto al cervello, Laura sa benissimo cosa sto provando e tira anche la seconda, poi si rinfila il cazzo nel culo.
“Scopami!, ora !”
Ricomincio a pompare sento una suo mano solleticarmi le palle, sta cercando la cordicella delle palline, ne approfitto per cercare il su clito, libero duro completamente allo scoperto, lo stringo tra i polpastrelli, lei sussulta e continua ad estrarre il suo gioco dal mio culo.
Ho perso il conto di quante ne ha tirate fuori, ora ho solo in mente di riempirle il culo, però voglio vedere se riesce ad andare oltre.
“Ok, dovrà essere memorabile.” le dico.
“Come ?”
“Dovrà essere memorabile quest’orgasmo, però mi devi far vedere di cosa sei capace”
“E’ una sfida?” mi dice Laura con un sorriso che &egrave tutto un programma.
“Certo” rispondo senza smettere di muovermi dentro il suo culo da antologia.

Lo so che mi vuole dietro,ma non glielo darò senza una contropartita.
Non so chi fra noi si stia più lasciando andare,varcando ogni limite,ma di certo nessuno si sta lamentando.
Gli passo dietro,ora &egrave mio,lo voglio io e lo vuole anche lui.
Con una mano gli accarezzo il cazzo mentre gli scivolo sotto e inizio a leccargli le palle per poi risalire sull’ano.
Il buco del culo di un uomo ha sempre un sapore strano e non solo all’olfatto,sa di tabù,d’inviolabile di qualcosa che quasi non esiste.
Mi ci butto dentro con tutta la malizia che ho,inizio a girarci intorno con lunghe leccate,lo bacio,lo succhio piano prima di entrarci con la lingua fino in fondo. Lo sento gemere,mi dice che nessuna ha mai fatto niente del genere,ma io sono unica,lo so.
Prendo le palline e le faccio entrare piano,quasi non incontrato attrito e in breve tempo sono tutte e sei dentro di lui.
Ora &egrave pronto come lo sono io.
Mi metto a carponi un po’ lontano da lui che come si muove si contorce per il piacere che gli danno le palline.
Arriva dietro e inizia a mettermelo dietro,lui lo vuole fare con dolcezza,ma sono io a dare un spinta forte all’indietro fino a prenderlo tutto dentro. Mi masturbo subito,il clito sembra esplodermi fra le dita mentre lui inizia a darci dentro.
Siamo due cani in calore,ma voglio di più.
Mi sfilo e gli lecco il cazzo,poi lo bacio in bocca stringendogli una natica.
Trovo subito la cordicella delle palline e ne sfilo uno,il rantolo che gli esce dalla bocca &egrave quasi un orgasmo e subito ne tolgo un’altra.
Però non &egrave così che voglio che finisca e mi rimetto come prima invitandolo a riprendere quello che faceva.
Questa volta mi entra dentro il culo deciso,mi afferra con due dita il clito e inizia a incularmi come una troia da porto,ma io non voglio altro che sentirmi porca come non mai.
Riprendo la cordicella e tiro fuori un’altra pallina,il cazzo si gonfia ancora di più,sembra quasi che invece che pompare sangue si riempa d’aria tanto &egrave diventato grosso.
Nonostante goda tantissimo non perdo il conto delle palline,ne tiro fuori altre due e sento che sta per venire.
Solo che vengo prima di lui che da grande amante si ferma per farmi godere fino in fondo il mio orgasmo.
Mi alzo poco per permettergli di toccarmi meglio la fica che mi massaggia con fare sapiente fino a che non mi rilasso completamente.
Mi sfilo il suo cazzo e mi giro verso di lui.
Non posso non baciarlo anche solo per dimostrargli la mia gratitudine,non &egrave stato un cane e adesso merita il meglio.
Lo faccio sdraiare con le gambe per aperte e mi metto al suo fianco.
Lo prendo in bocca stringendolo con le labbra e con le dita prendo la cordicella delle palline. Mentre lo succhio facendo girare la lingua intorno al cazzo,sfilo solo per metà l’ultima pallina. Come fa per uscire la rimetto dentro quel che basta per non toglierla dallo sfintere.
E’ un gioco lungo,il dolore gli impedisce di venire in fretta e io rallento il mio pompino ogni volta che sta avendo l’orgasmo.
Alla fine mi supplica di smettere e io l’accontento anche se a malincuore.
Stringo la cappella coi denti mentre glielo meno con forza,la pallina &egrave dentro,ma non &egrave questo il suo momento.
Sento un primo schizzo in bocca,poi un secondo,alla fine il fiume.
Solo quando ha finito di riempirmi la bocca di sperma e si sta lasciando andare tiro fuori con un gesto brusco l’ultima pallina.
Il cazzo ha un momento in cui torna duro e rilascia le ultime gocce del suo orgasmo.
Mi sdraio al suo fianco sapendo che non aspetta altro che la mia lingua.
Ci baciamo di nuovo con passione,anche se sfiniti mescoliamo per l’ultima volta le nostre salive cariche di piacere.
Non mi accorgo quasi d’addormentarmi,al risveglio trovo una tazzina di caff&egrave caldo con una rosa.
E’ forse il miglior risveglio che potessi avere dopo una notte di passione.

Ci siamo, ho mollato i freni, sono in balia di Laura che però mi anticipa con un urlo ed un orgasmo che definire infinito &egrave poco sento le sue contrazioni stringermi l’uccello, la sua fica sta gocciolando e lei si dimena come un’ossessa con il mio cazzo piantato nel culo.
Mio fermo e aspetto che suo culmine si plachi , le accarezzo il clitoride che palpita incessantemente.
Si sfila da me, si gira e mi bacia con la passione che solo una Grande Donna sa trasmettere, &egrave un bacio lungo, indefinito, pregno di erotismo, passione, sapori ed odori, &egrave un bacio che solo Laura sa dare.
“Adesso tocca a te.” mi dice con un fare da gatta sorniona, mi fa sdraiare ed aprire le gambe, si mette di fianco ed inizia a spompinarmi come mai mi era capitato, si capisce che lo fa per me, ma non solo, &egrave un’animale in calore, l’essenza della Femmina !
Mentre la sua lingua avvolge il mio cazzo tira l’ultima pallina che però non fa uscire, la tiene lì, sospesa in un limbo di dolore e piacere, poi la rimette dentro e riprende a lavorare di lingua….
Non so per quanto porti avanti questo gioco ma alla fine la supplico di smettere:
“Fammi venire, ti prego.” le dico in preda a spasmi di piacere..
Sento i suoi denti stringersi sulla cappella mentre mi masturba, non esisto più.
“Laura.” riesco solo ad urlare.
Le riempio la bocca sento la sua fica, che non ho mai abbandonato, pulsare intensamente, mi sembra di perdermi in una nebbia densa dal profumo inebriante, il profumo di lei.
Che mi risveglia tirando bruscamente l’ultima pallina, ho un sussulto, una specie di secondo orgasmo subito dopo il precedente, il cazzo si rizza di nuovo e riesce ad emettere ancora qualche goccia di godimento.
Laura si stende al mio fianco e mi bacia, con la bocca ancora piena del mio sperma, sono sensazioni che se non si provano &egrave difficile descrivere.
Lo fa con naturalezza e passione e l’abbraccio.
Voglio sentire il suo profumo di donna appagata.
Ci addormentiamo, sfiniti.
Mi sveglio io per primo, lei sta dormendo, bellissima, il suo corpo nudo &egrave sensualità all’ennesima potenza, i suoi seni si muovono lentamente, il suo viso bellissimo.
Mi alzo piano e le preparo un caff&egrave che lo porto assieme ad una rosa, al sveglio solo passandole la lingua sul collo, apre gli occhi e si stira con un’eleganza che lascia senza fiato…
Vede il caff&egrave e la rosa.
“Grazie” sussurra.
“Grazie a te, dolce Laura”

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