Lucia era appena stata stravolta da un orgasmo tremendo. Stava cercando di mettere a fuco cosa fosse successo. Con la mente confusa cerco il bagno. Si sedette sul water e mise la testa fra le mani. All’improvviso riavvolse il nastro della sua mente. Era uscita di casa per andare da Filippo come concordato con Yoko. Doveva essere una serata tranquilla, forse anche noiosa. Non aveva alcuna aspettativa e pure ora si trovava seduta sul bagno di uno sconosciuto con la fica pulsante che rilasciava sperma e piscio. Cerco di andare per ordine. Si era vestita carina. Abitino estivo un po’ scollato, ma non troppo. Saldalo comodo e capelli legati per via del caldo. Un filo di rossetto ed era pronta. Si ammirò allo specchio ed era soddisfatta. In fondo era una bella donna si disse. Tette a posto, sedere pure andiamo. Non sapeva cosa aspettarsi una volta incontrato Filippo, non l’aveva mai visto prima e chissà che programma aveva in mente per la serata. Si augurava niente di noioso ovviamente. Una volta arrivata suonò il campanello. Le aprì la porta un ragazzo carino tutto sommato con l’aria impacciata. Era il classico ragazzo secchione. Camicia ben stirata, occhialoni. Mancava soltanto il papillon n per sembrare un nerd. Lui si presento garbatamente e la invitò ad entrare. La fece accomodare e le offrì un drink. Dopo le dovute presentazione e varia chiacchiere di circostanza Filippo e disse volerla portare e cena. Stabilito il posto, una allegra trattoria poco distante, Lucia disse a Filippo se non fosse il caso di cambiarsi. Era vestito troppo formale per una trattoria. Dai vai a cambiarti. A quella richiesta Filippo era un po’ imbarazzato. Si chiedeva cosa non andasse nel suo outfit. Cmq senza dire niente, andò di là e si cambio. Lucia nel frattempo disse di andare il bagno. Quando uscì dal bagno passò davanti la camera di Filippo. La porta era semi aperta. Filippo era guardare. A pare il boxer era nudo. Aveva un bel corpo il nerd, penso lei. Spalle larghe, braccia abbastanza muscolose, lo stesso vale per le gambe e un bel sedere sodo. Lucia pensò chissà se avrà pure un bell’uccellone. Si stavo mordendo il labbro e scaccio quella fantasia.
Quando tornò da lei era un altro ragazzo. Pantaloni corti, camicia di lino sbottonata e sneakers bianche. Aveva tolto gli occhialoni e messo le lenti a contatto. In quel momento si pentì di non essersi messa più in tiro anche lei. Lui le andò vicino e guardandola negli occhi disse, meglio ora? Lei fece cenno di si con il capo mentre prendeva un altro sorso del suo drink. Andiamo allora la incitò lui.
Lei ebbe una vampata di calore e si accorse che si stava bagnando. Lui si avviò verso l’uscita e lei lo seguì senza dire nulla.
Toc Toc, tutto bene li dentro? Lucia sobbalzò. Era Filippo che bussava alla porta del bagno. In un attimo si rese conto dove si trovasse. Si, rispose. Fra poco ho finito. Posso entrare disse lui. Devo fare la pipi. Si rese conto di essere completamente nuda e Filippo voleva entrare. Con voce imbarazzata disse, ok. Lui entrò in bagno e la vide sul water. Anche lui era nudo e aveva il cazzo a penzoloni. Anche così era un bel uccello. Mi fai fare la pipi disse lui. Lei provò ad alzarsi, ma le girava la testa.
Lucia si alzò dal water e si sedette sul bidet restando in silenzio. Filippo si sedette e fece pipì. Lei lo guarda e le sembrava tutto così surreale. Cosa ci faceva lì, continuava a chiedersi, soprattutto come ci fosse arrivata. Filippo notò il suo smarrimento e la invitò a farsi una doccia. Quando lui si alzò dal water lei aveva gli occhi puntati sul suo cazzo. Quando lui se ne accorse, lei arrossì e abbasso lo sguardo. Un brivido le scese lungo la schiena. Quel coso l‘aveva riempita poco prima. La cosa più che spaventarla, la stava eccitando. Si alzò e andò verso la doccia. Filippo uscì dal bagno e andò a preparare del tee. Lucia notò che c’erano solo dei bagnoschiuma da uomo, ma non se ne curò più di tanto. Aprì l’acqua calda, si mise sotto il getto e provò una sensazione di sollievo.
Stavano passeggiando per il centro parlando del più e del meno. Filippo le raccontava dei suoi progetti e che a breve si sarebbe trasferito negli Stati Uniti. Lucia raccontò che era rientrata qualche giorno prima. Poi Filippo la invito ad entrare in un bar per un aperitivo. Lei chiese se il suo intento fosse di farla ubriacare per poter approfittare di lei e poi scoppiò a ridere. Lui la guardava con aria seria e lei si sentì imbarazzata da quella battuta. Lui si avvicinò a lei e le disse. Tu sei già mia! Lei spalancò gli occhi e sentì un brivido lungo la schiena. Poi lui scoppiò a ridere e anche lei si rilassò. Lucia pensò che quel ragazzo era proprio una sorpresa. Nerd a prima vista, ma altrettanto pronto alle battute e ad avere la risposta pronta. Lucia si sentiva euforica. Sarà stata colpa dei due 2 drink a stomaco vuoto o forse la presenza del suo accompagnatore alquanto particolare.
Ormai la cena era un ricordo lontano. Dopo il quarto drink accompagnati da vari stuzzichini entrambi si sentivano leggeri e spensierati. Lucia lo interrogò sulla sua vita amorosa e Filippo le confessò di non essere proprio un Don Giovanni. Le ragazze non apprezzano molto il suo modo laborioso e preciso. Anzi lo trovano quasi noioso. Lucia gli confessò che non lo trovava affatto noioso, anzi si stava divertendo molto in sua compagnia. Lui ne fu lusingato. Poi fu la volta di Filippo chiedere a Lucia della sua vita amorosa. Lei confessò di avere avuto in passato una storia importante, almeno per lei. Il resto solo brevi avventure. Dopo quel discorso entrambi sembravano avere esaurito gli argomenti. Era sceso un certo imbarazzo fra di loro.
Per rimediare Filippo ordinò un altro giro di drink. Lucia gli diede del pazzo e gli disse che avrebbe dovuto accompagnarla a casa in braccio se continuavano a bere cosi. Arrivarono i drink e lei prese subito un bel sorso. Ora mi gira la testa disse con una grande risata, ma devo andare in bagno.
Lucia fece per alzarsi, ma era visibilmente traballante. Le mise una mano intorno alla vite e la accompagnò verso la toilette. Arrivati vicino al bagno lei lo ringraziò. Sei proprio un gentiluomo, ma ora fai il bravo e aspetta qui. Non vorrai mia entrare gli disse lei. No, ma se hai bisogno di qualcosa io sono qui. Seduta sul water Lucia si rese conto che era bagnata. Non si trattava di pipì. Già prima di uscire aveva avuto quella sensazione. Cosa le succedeva si chiese. Si pulì, ma si sfilo gli slip. Ormai era bagnato, tanto vale non averlo. Quando usi dal bagno trovo Filippo appoggiato alla parete. Gli andò vicino, lo abbracciò e lo ringrazio. Gli mise gli slip in mano e si avviò verso il tavolo. Filippo gli guardò, gli annusò velocemente e gli infilò in tasca. Osservava le sue forme mentre la seguiva al tavolo e il pensiero di lei senza mutande e calda li dava alla testa. Si stava eccitando pure lui.
Arrivati al tavolo Lucia gli chiese perché avesse quell’aria stupida. Pensavo che non le indossi nemmeno ad essere sincero. Terrò questo trofeo come ricordo di questa magnifica serata.
L’acqua continua a scendere sul suo corpo quando all’improvviso sentì una mano toccarle il fianco. Fece un lieve sussulto, ma rimase immobile. Anche l‘altra mano si poggiò sulla sua spalla e lentamente il movimento di quelle mani la avvolsero in un abbraccio. Sentiva il suo corpo appoggiarsi al suo. Il suo respiro sul collo e vicino all’orecchio. Lei chiuse gli occhi e si abbandonò a quelle coccole. Si chiedeva nuovamente chi fosse quel ragazzo, ma non aveva importanza in quel momento.
Filippo prese il bagnoschiuma e ne verso un po‘ nella mano. Poi prese a massaggiarle collo spalle e schiena con movimenti dolci ma decisi. Lucia si godeva quel massaggio lasciando scivolare le mani giù lungo i fianchi. Poi le sue mani passarono sui i fianchi di lei, sulla pancia e sulle tette. Al tatto di quel seno sodo, Filippo prese ad eccitarsi. Il suo cazzo premeva fra le natiche di lei. Lei se ne accorse e ogni tanto muoveva un po‘ il bacino. Filippo continuava ma massaggiare tette e capezzoli ormai diventati duri sotto le sue dita. Anche Lucia era eccitata da quel contatto. Si girò verso di lui e lo bacio. In quel era in balia di lui. Poteva farle quello che voleva. Non si sarebbe sottratta. La poteva sbatte lì nella doccia, appoggiata alla parete, aggrappata a lui, piegata a novanta, non le interessa. Rimase quasi delusa quando Filippo si staccò da lei e prese altro bagnoschiuma e per insaponare gambe e sedere di lei. Fece un’accurata pulizia della sua fica e del bucchino dietro. Quando ebbe finito, fu Lucia ad insaponare Filippo non tralasciando il cazzo duro del ragazzo. L’avrebbe preso volentieri in bocca e non solo, ma si limitò a lavarlo per bene. Usciti dalla doccia lui la asciugò dolcemente con più asciugamani. Si asciugò velocemente e disse di preparale qualche indumento per la notte. Poi le diede un bacio e scivolò fuori dal bagno. Che stupida disse Lucia a se stessa. a se stessa. Non posso tornare a casa. Non avevo pensato di dovere passare la notte qui. Rimase immobile davanti allo specchio a fissare la sua immagine.
Filippo era infastidito mentre rientravano a casa. Lucia e gli aveva versato una pinta di birra sui pantaloni, l’ultima delle tre che avevamo bevuto dopo i vari drink. Dai non fare quella faccia. Non l’ho fatto a posta. Lo so ribatté lui. Mi da fastidio che sono bagnato fino alle mutande e mi sento appiccicoso. Lei disse di non averle più le mutante con una grande risata. Perciò non fare i capricci, aggiunse. Lui sbuffo. Toglile disse lei. Io l’ho fatto. Non posso qui in mezzo alla strada. Quante storie. Non hai il coraggio lo provocò lei. Arrivati in una zona meno affollata lui girò l’angolo. Tirò giù i pantaloni e i boxer. Lanciò le mutande a lei e disse. Ora hai un trofeo anche tu. Lei era rimasta a bocca aperta. Si era spogliato li, in mezzo alla strada e lei aveva visto il suo cazzo e che cazzo. Mai visto uno gli disse lui. Infilato i pantaloni senza mutande riprese a camminare verso casa. Lucia era rimasta ferma, quando si sentì chiamare. Dai vieni.
La porta del bagno si aprì e Filippo le passo una maglietta. Usa questa per questa notte. Lei la prese e poi disse se poteva avere dei boxer per la notte. Visto che te le sei tolte, puoi fare a meno. Lucia arrossì. Doveva dormire senza mutante a casa di un uomo che conosceva da poche ore. Filippo la guardava con aria di sfida, quasi divertito. Sembrava diverso e pure poco prima era stato molto dolce sotto la doccia. Questo cambiamento improvviso le provocava una leggera ansia. Vado a preparare il letto. Ti aspetto di là. Era già deciso. Doveva dormire con lui. Si sentiva in balia delle onde. Doveva passare la notte li. Poco prima era pronta a farsi sbattere e ora aveva dei dubbi se dormire semi nuda vicino a lui. Fu come un colpò allo stomaco. All’improvviso si ricordò di tutto ciò che aveva fatto prima.
Arrivati a casa, Filippo si calò i pantaloni bagnati. Ho finalmente esclamò. Rimase col il cazzo in bella vista. Lucia non voleva guardare ma non riusciva a distogliere lo sguardo. Vado in bagno disse. Non penso proprio disse lui. L’hai bagnato e ora pulisci. Rimase stupefatta da quella affermazione. Era come immobilizzata. Quasi in automatico si inginocchiò e si avvicino con la faccia a l suo cazzo. Prese a baciarlo piano e poi a prenderlo il bocca. Stava diventando duro nelle sua bocca. Era grosso, non esagerato, ma abbastanza da fare godere una donna. Ora era tutto bello in trio e lei lo leccava tutto. Stava succhiando un cazzo che sapeva di birra. Iniziò ad aiutarsi con le mani, ma Filippo disse di no. Le afferrò la testa e iniziò a spingere. Non era più un pompino la lui che le scopava la bocca. Lei si sentiva sottomessa, un po’ sporca, anche troia, ma era eccitata da morire. Gli umori le colavano lungo le cosce. Il copro vibrava tutto. Filippo le sborrò in bocca e non si tirò indietro finché non ebbe finito e lei ingoiò tutto. Poi la tirò su, le sfilo il vestito e le strinse le tette. Lei si morse il labro un po’ per dolore un po’ per piacere. Portò la bocca sui capezzoli e li succhiò per bene uno alla volta. Sembravano esplodere da un momento all’altro. Poi la sollevò e la adagiò sul tavolo. Le aprì le gambe se si fiondò con la bocca sulla fica fradicia. Iniziò a leccarla avidamente. Sentiva Lucia godere e questo lo faceva impazzire. Il cazzo stava tornando duro. Dopo poco lei venne con un grido strozzato sotto i colpi della sua lingua. Lucia era ancora distesa sul tavolo, con le gambe aperte mentre cercava di riprendersi dall’orgasmo appena avuto. Non ne ebbe il tempo. Senti la sua fica aprirsi e qualcosa di caldo e liscio invaderla. Filippo l’aveva penetrata e iniziò subito a spingere forte. Lei lascio andare la testa all’indietro e si abbandonò a quei colpi che la stavano facendo godere. Non poteva resistere, non voleva resistere. Stava per esplodere e anche Filippo era al culmine. Due tre spinte forti e le sborrò tutto dentro. Mentre sentiva che lui la riempiva, Lucia esplose in un orgasmo lunghissimo. Era in trance. Non capiva più niente. La scena successiva era di lei seduta sul water mentre rilasciava sperma e piscio.
Continua…..
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?