“Lucia era intenda a scrivere gli indirizzi sulle buste degli inviti. Chiamò il figlio Marco che accorse da lei. La madre lo osservò attentamente. Aveva una grande somiglianza con il padre. Non solo nell’aspetto fisico, ma anche nei gesti e nei modi di fare. Gli ordinò di andare ad imbucare tutte le lettere e di fare attenzione a non smarrirle. Osservò il figlio allontanarsi e ritorno con la mente alla notte che fu concepito.”
Lucia aveva indossato la maglietta che Filippo gli aveva dato poco prima. L’eccitazione aveva lasciato spazio alla rabbia. Uscì dal bagno e senza sapere in che direzione andare cercò Filippo. Dove sei urlò. In camera rispose lui. Seguendo il tono della voce di lui si avvicino a una stanza. Filippo era disteso sul letto tutto nudo con il cazzo in bella vista. Cosa c’è le chiese lui. C’è che sei uno stronzo figlio di P.
Lei gli saltò addosso e cercava di colpirlo. Lui la immobilizzò con un abbraccio. Calmati e dimmi cosa c’è. Mi sei venuto dentro brutto stronzo. Non prendo contraccettivi e non hai usato il preservativo. Se resto in cinta ti scordi gli stati uniti brutto scemo. Lui stringendola forte le disse che al massimo sarebbero andati in tre. Lei si calmo per un’istante. Lui lasciò la presa e lei ne approfittò per dargli una botta sui genitali. Tu non stai bene con il cervello gli urlò contro. Piegato in due dal dolore Filippo faceva fatica a respirare. Lucia lo guardava e si pentì di avergli fatto male. Si accascio su di lui e con voce dispiaciuta gli chiese scusa. Filippo si teneva i testicoli sofferenti. Cazzo, mi hai rotto le palle nel vero senso della parola. Dai fammi vedere. Lei gli scostò lentamente le mani e vide il suo uccello mezzo in tiro. Come poteva essere chiese lei. E una reazione al colpo subito. Dai rilassati ora. Prese in mano il suo cazzo e iniziò a massaggiarlo lentamente. A ogni movimento lo sentiva diventare più duro. Filippo respirava ancora a fatica, ma si stava rilassando. Non ti meriti il mio aiuto. Sono in collera con te. Lui non rispose subito. Le pose una mano sulla spalla e poi le giurò che si sarebbe risolo tutto.
“Lucia prese il cellulare e scrisse a un messaggio al marito. Ho mandato Marco ad imbucare le partecipazioni. Spero che tu sappia quello che fai. Marco non lo vedi da oltre venti anni. Speriamo che fili tutto liscio. Filippo rispose dopo poco. Tranquilla amore, andrà tutto bene, come sempre.”
Praticando quel massaggio anche Lucia si stava rilassando. Filippo infilò le mai sotto la maglietta e le afferrò una tetta. Iniziò a strizzarla e a stuzzicare il capezzolo. Lei si sfilò la maglietta restando completamente nuda. Era un bel vedere per Filippo. Aveva una pelle morbida e vellutata. Era un vero piacere scivolare su le sue forme ben definite. Filippo le disse di mettersi a cavalcioni sopra di lui. Lei gli sorrise dicendo ma cosa vuoi ancora fare questa notte. Vedrai rispose lui.
Iniziarono un sessantanove lento. Lei inizio con la lingua a leccare tutta la sua asta dritta. Dalla cappella fino alle palle, in parte ancora doloranti. Poi si spinse più giù e prese le palle in bocca. Dai rumori che emetteva Filippo si accorse che erano ancora molto sensibili. Torno a dedicarsi alla cappella. Prima la bagnò bene di saliva e poi la prese tutta in bocca. Movimenti lenti ma decisi. Filippo godeva alla grande di quel trattamento, ma non solo. Aveva a pochi centimetri dalla faccia tutta l’intimità di Lucia. Con una prima passata di lingua si accorse che la fica era già molto bagnata. Ci infilò dentro due dita e iniziò a scoparla lentamente. Con la lingua andò sul suo buchino. Prese a leccarlo e bagnarlo per bene. Anche Lucia stava gradendo molto quel trattamento e iniziò a godere sempre di più. Si sfilò il cazzo dalla bocca per ansimare meglio. Tra un mugolio e l’altro chiese cose le stesse facendo. Sentiva crescere l’orgasmo in profondità. Si muoveva da sola sotto gli affondi delle dita e i colpi di lingua di Filippo. Lucia si lasciò andare ad un orgasmo travolgente e si accasciò su di lui. Ancora una volta quel ragazzo l’aveva mandata in tilt. Ansimava sodisfatta sul letto ad occhi chiusi. Filippo nel frattempo si era sfilato da sotto di lei. Era sdraiata sulla pancia ancora a gambe aperte. Filippo si mise a cavalcioni sopra di lei e puntò la sua cappella sul buchino di lei. Al tatto Lucina sgranò gli occhi e si irrigidì. Non vorrai mica scoparmi il culo chiese lei. Come poteva entrare quel cazzo enorme li. Senti una pressione e il suo ano iniziò a cedere. La cappella era dentro. Lucia restò per un attimo senza fiato. Aveva ancora gli spasmi dell’orgasmo precedente e ora veniva infilzata da dietro. Non era nuova a quella pratica, ma non lo faceva da molto tempo. Filippo restò per un attimo fermo. Si sentiva avvolto e stretto, ma allo stesso tempo godeva. Dopo un po’ lasciò scivolare tutto il cazzo nel culo di Lucia. Lei gemete forte. Arrivato in fondo, lo estrasse lentamente e affondò di nuovo. Altro gemito. Flippo la tirò a sé e la posizionò a pecorina. Afferrò le sue tette e una volta stretta in quella morsa iniziò a spingere forte col bacino. Le stava scopando il culo e Lucia godeva insieme a lui. Sapeva di non resistere a lungo, ma strinse i denti e continuò a spingere. Anche Lucia sentiva che stava per arrivare un altro orgasmo, cosa insolita visto che la penetrazione era anale. Non aveva più nessun controllo del suo corpo e della mente. Ancora qualche istante e sentì un forte calore nel suo ventre. Filippo la stava riempiendo di sperma il culo. Sentiva il cazzo pulsare forte e anche lei venne all’istante. Stremato caddero su un fianco. Erano ancora abbracciato con lui dentro di lei. Lui le baciava il collo e le disse che aveva un culo fantastico. Lei si domandava per l’ennesima volta chi fosse quel ragazzo senza immaginare che un giorno sarebbe stato suo marito.
“Lucia sobbalzò quando si sentì toccare. Calma amore le disse Filippo alle sue spalle. Non ti ho sentito arrivare. Ero soprappensiero. Ho finito gli inviti per la nostra festa e ho mandato Marco ad imbucarle. Anche quella del tuo amico Marco e la moglie. Non sono tutt’ora convinta che sia una buona idea visto la presenza di Yoko. Filippo la guardò profondamente negli occhi le disse. Amore mio, se festeggiamo le nozze d’argento e pure grazie a lui, non trovi. Non essere agitata per questo. Va bene se lo dici tu.
Filippo bacio la moglie. Lo faceva ogni mattina e ogni sera. Lucia gli butto le mani al collo e lo bacio con passione. Lui non se lo aspettava e l’abbracciò a sua volta. Lei poi gli sussurrò nell’orecchio. Marco non c’è e io scrivendo gli inviti stavo pensando alla prima volta che ci siamo visti, oltre 25 anni fa. Filippo le sorrise, poi la sollevò sul tavolo della cucina e presero a fare l’amore facendo cadere tutti gli appunti per la festa. Ma questa è un’altra storia. “
Grazie per i commenti
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?