Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Fiori appassiti

By 13 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

La prima esperienza

……………………………

Tu sei mai stato con una donna? Poi esclamò tutto d’un fiato. Come un quesito che preme fin dal principio del dialogo.-

Pensai che intendesse appurare se avevo la ‘ragazza del cuore’. L’amichetta a cui rivolgere le effusioni lecite per prammatica.-

Naturalmente la cosa si portava su un piano che coinvolgeva il mio decoro.

Nessun maschio in un frangente simile dichiarerebbe che ha donne a bizzeffe. Io non n’avevo a bizzeffe, ma non ero neppure ridotto a soddisfarmi da solo come aveva presagito nelle sue peregrinazioni mentali

Ma a questo punto, risaltava evidente che la ninfetta si stava candidando di propria iniziativa ad

esserlo lei. Aggiungendo in un trafiletto anche il beneplacito della madre.-

Allora una scarna vanteria avrebbe deposto a tutto sfavore del progetto in sul nascere

L’incedere improvviso della temuta Cerbero troncò immediatamente la conversazione

S’e’ fatto tardi. Disse senza venature di rimprovero

Se avete finito, Rina dovrebbe venire a tavola. Manifestò col solito tono di ordine

Domani ho la traduzione dal latino. Si premuni’ con un sorriso invitante la solerte pulzella.

Verresti ad aiutarmi? La madre avallo’ con grazia la richiesta. Con l’aggiunta di trasferirmi nel loro possesso stabilmente con armi e bagagli miei in modo da restar vicini durante tutta la durata dei compiti miei intanto che accudivo anche ai suoi.-

Puoi venire presto. Annunciò sostituendo il LEI con un più affabile TU

Appena avete finito di mangiare. Ti porti quà i tuoi libri e state assieme a fare i compiti

La scrivania di Rina &egrave bella grande. Ostentò con moderata esuberanza

Ci state bene tutt’eddue e i tutti libri che vi servono. La stanza e’ bella calda così non soffri il freddo

So che mia figlia si trova in affidabile compagnia e può accorrere a chiederti aiuto se incontra qualche piccola difficoltà. Sei contento? Poi soggiunse da buona madre ruffiana

Mi sembrava quasi l’approvazione familiare per gettare le basi che preludono al fidanzamento

L’aveva accennato lei stessa che sua madre non avrebbe visto con avversione la nascita d’una tenerezza fra noi due; ma non immaginavo fin a tal punto. Assentii convinto di non desiderare di meglio

Se mia madre avesse subodorato che stavo aspirando a far comunella nientedimeno che colla figlia del sorvegliante, m’avrebbe sicuramente escluso dal recarmici; temendo che avessi congegnato io tutta la montatura al solo scopo di trovare l’agio di insidiarla

Capitolo 2′

La terza visita a Rina

L’indomani appena finito di masticare l’ultimo boccone, annunciai che dovevo andare a casa di Rina per svolgere assieme a lei i compiti

Mia madre ritenne balorda la spontanea offerta d’aiuto dato che non avevo ricevuto nessun invito

Mio padre trovò che mi stavo facendo esagerate illusioni; e raccomandò pertanto di non credere che la luna si trova nel pozzo facilmente raggiungibile. Mentre mia madre presagì la speranza che non fosse il principio che poi doveva sfociare nel solito mare di lagrime

Anche mio fratello volle aggiungere la sua suggerendo che farei meglio a crearmi allucinazioni meno stravaganti rivolgendo interesse a qualcuna più plausibile a farsi addolcire.

Al ch&egrave mio padre mi aggredì ritenendo la calunnia fraterna a guisa di conoscenza di qualche proposta che progettavo di proporre all’intoccabile Entità. Si fece severo e mi spronò a ragionare da uomo adulto.

Per tutta risposta, accumulai il pacco di libri già pronto sul piano del mio tavolo e mi diressi alla porta che aspettava il mio ingresso. Bussai alla porta ormai familiare.

Un solo secondo dopo si chiuse lasciando apparire il sorriso che schiude il cuore

Ero dietro la porta ad aspettare che bussassi. Pronunciò accogliendomi.- Presi il posto che ormai reputavo mio di diritto e

Il compito.. disse accostandosi giuliva alla mia guancia

L’ho gia’ fatto io.. Annuncio’ rendendo evidente la sua complicita’ nel voler trascorrere il tempo affrontando ben altri problemi

non voglio che mi reputi una sciocchina che non sa fare nulla da sola. E poich&egrave era nei paraggi, approfittò per offrire un morsetto all’orecchio quale sprone ad aumentare la familiarità fra di noi

Semmai dopo ci diamo un’occhiata assieme! Specifico’ con tal ardimento da farmi rifiorire la speranza in merito allo spunto di tenerezza nascente da me a lei.-

Ora son impaziente che risponda alla domanda che t’ho fatto ieri.-

Erano tante le domande ch’erano assurte ‘ieri’.- E la mia mente così confusa da ricordare solo che s’era parlato di COSE PROIBITE o quantomeno sconce se sortono dalle labbra di una ragazza per bene.- Tanto da temere che l’inatteso intervento della madre fosse mirato appunto a far svanire il colloquio saturo di turpidudini che nulla hanno a che spartire con le tenerezze che avrebbe accettato; né cogli argomenti prettamente scolastici

Ma fra tutto questo, il quid più rilevante investiva la probabilità di far fiorire del tenero tra noi

Si. infatti, poco prima del commiato, m’aveva chiesto se avevo la ragazza. E la stessa sua madre aveva accennato l’offerta di venire a fare i miei compiti stabilmente in quella stanza

Forse era da ciò che voleva far ripartire l’argomento.

E aspettasse perciò che avallassi con chiara dicitura che anch’io ero felice di far debordare l’inizio della simpatia in un sentimento più profondo e viscerale

Ma non trovai il coraggio di renderlo noto, temendo d’aver preso un abbaglio, sovreccitato da quei discorsi sibillini e provocanti

Hai mai avuto una donna? Esordì non appena l’austera madre s’era allontanata

Pronta a rinfrescarmi la memoria; nel chiaro intento di scavalcare l’imbarazzo di tergiversare nella ricerca mentale di ciò che intendeva.- Ecco: Era normale che volesse premunirsi della certezza che il mio cuore fosse libero da altri legami prima di sbilanciarsi troppo, immaginai brillante di evidenza

Non ebbi difficoltà a rispondere. Poich&egrave nel contesto in cui vivevamo, una ragazza non era così propensa ad impegolarsi con uno che &egrave ricco di sole speranze. Lei era la prima che si offriva a favorire spontaneamente l’aspirazione maschile di trovare una ragazza.

Per giunta di ceto elevato

Non la scagnozetta dei bassifondi che si offre colma di spavalderia nell’intento di accaparrarsi un marito di solide prospettive

E queste sibilline perifrasi mi concitavano dandomi speranza di cullare il sogno di far breccia proprio nel cuore della ragazza più ambita del quartiere!

Anzi.. Mi venne incontro esplicando inequivocabilmente il senso. Mi colpì come una pugnalata

hai mai chiavato con una donna ? Puntualizzò con tale schiettezza da farmi trasalire.-

La cosa ebbe in me un effetto sconvolgente.- Ieri s’era lasciata andare il casino, le porcherie che suo padre impone a sua madre, le mie impressioni in merito all’argomento; oggi con questo chiavare che puntualizza il massimo degrado di linguaggio per una ragazza inappuntabilmente pudica, offriva la sua vulnerabilità al parossismo, in forma verbale e, forse, anche empirica

Dopo aver condannato le sconcezze verbali che i bruti maschi non risparmiano alle ragazze nel tentativo di rendersi interessanti o tastare quanto questa cede assimilandosi, pareva evidente che m’offrisse in tal maniera di non blandire i termini facendomi invece più audace, più pretenzioso in fatto di confidenze. Forse, oltre che nei termini, anche sui fatti

Lo avallava il discorso delle cosce poste spontaneamente in bellavista perch&egrave le guardassi, il suo apprezzamento dell’interesse mio per le grazie femminili, il sondaggio alle vaghe occhiate timide e riguardose rimaste senza quel seguito che sicuramente avrebbe gradito

L’aveva precisato lei stessa che avrebbe risposto che m’ero comportato irreprensibilmente anche se invece mi fossi preso qualche piccola libertà forzando l’intimità fra noi.

Ora con questo istigarmi a vincere la riluttanza pareva esprimere il palese invito a farmi ardito da travolgere ogni forma di timidezza da avventurare senza complimenti le mani addosso a lei; frugarla come stavo vaneggiando di fare anche nei posti più reconditi delle cosce; fino all’intimità suprema

Quasi volermi spronare dimmelo chiaro che vorresti chiavare con me. Proponilo almeno. Per mostrarmi che ti piaccio, anche come femmina

No. Era impossibile che, dopo la chiara condanna alle nefandezze di suo padre, ora si offrisse così spudoratamente a me, malgrado il profondo anelito di non perdersi l’innamorato previsto.

Anche solo a tratteggi verbali.- Ribaltando il senso dell’aspetto esibito appena un giorno avanti

Probabilmente, sapendo di porre in tavola un argomento ben scabroso, s’era offerta lei stessa ad aprire il dialogo con una parola particolarmente cruda per far sì d’evitare di arzigogolare attorno al tema con perifrasi di possibile equivoco nell’intento di censurare la cruda realtà.

Dando con l’avvio di lei stessa approvazione a ‘parlare senza peli sulla lingua’, mi cavava dal normale impaccio di essere il primo a sfoggiare parole sconce al suo cospetto. Restai allibito da una progressione così repentina verso una serie d’inusitate confidenze

No. Risposi cercando di celare ch’ero rimasto sconcertato dalla crudezza verbale come mai avrei immaginato da una ragazza così compita. Pur lasciando trapelare che non me la sentivo di ostentare espressioni triviali al cospetto di questa birbantella per cui il cuore aveva cominciato a palpitare sommossamente

Non ho una ragazza a cui son legato sentimentalmente. Precisai limpido, a scanso d’eliminare il ripristino della domanda

N&egrave.. mai guardato una ragazza con interesse uguale a quando guardavo te. Proponendomi di apparire incensurato da quel punto di vista

Non dico ragazza.. Perseverò imperterrita troncando la mia precisazione

intendevo rapporti con una DONNA CHE SI FREQUENTA SOLO PER FOTTERE

Allora risultava evidente che la procace ninfetta pretendeva sapere se avevo assaporato il Piacere nel senso più torbido dell’espressione. Naturalmente ..con donnine a pagamento.

Allo scopo d’appurare se &egrave una prassi che ho conosciuto e mostro di prediligere; o il contrario

Per cui emergeva la connessione con lo zio Omar che si reca in casino.

Avendomi già designato quale futuro marito, stava scandagliando se facessi parte della schiera dei puttanieri ovvero dei profanatori del pudore muliebre alla guisa di suo padre

Ora tutto appariva chiaro: Predilezione del comportamento dello zietto a scapito della soverchia pretenziosità paterna oppure uguale intransigenza a volere da lei ogni soddisfazione dei sensi

Per cui ne conseguiva l’apprezzamento all’interesse per le sue cosce pur contentandomi di guardarle per concitarmi e empirla di gaudio precisando che sono ammalianti; esosa bramosia di conoscere la sua passera per renderla tronfia col confessare che ne muoio di passione, tuttavia rispettare il pudore che il contegno femminile non permette di oltraggiare, la descrizione del poderoso anelito di chiavarla ma restando tuttavia entro i limiti verbali. Evitar di apportare oltraggio all’illustre tesorino che dev’essere rispettato in un candido amore soffuso di cupidigia che si consuma nella sola venerazione e ammirazione. Cercando poi l’appagamento del dileggio, dell’estorsione del mio godimento entro uno uguale ma più concessivo

Mi parve sventato lasciar trasparire fin dall’esordio delle prime svenevolezze che ero d’accordo a insozzare la fica d’una sciagurata piuttosto che quella della fanciulla che amo

Avremmo avuto tanto di quel tempo quando saremmo arrivati al traguardo della congiunzione intima per dirle che piuttosto che vederla avvilita come capitava a sua madre, preferivo lambirla in una casta carezza, incensarne la splendida bellezza, confessare candido gli istinti che mi mette in subbuglio, ma deciso ad astenermi di lordare il sacro. E senza ricorrere al profano

Ci sarei andato lo stesso ma, a differenza di quello, avrei procurato di non farlo mai trapelare

Scossi la testa a diniego. Cercando d’evitar di confessare che la visita al casino era il sogno nel cassetto per |non appena compiuto i diciotto anni|. Unica restrizione che negava l’ingresso in quelle case che infervoravano i sogni di quasi tutti noi maschi in età.

I miei amici più grandi che avevano avuto occasione di recarcisi, ne avevano riportato commenti da far sognare ad occhi aperti noi ..che ancora ne eravamo preclusi. Raccontando, spesso condite da iperboliche esagerazioni, le usanze che in quelle stupende Case erano ammesse e concesse:

I casini

Ragazze da sogno, giovanissime e bellissime che si presentavano in costume succinto o abbigliate di soli veli trasparenti che permettevano ai frequentatori di rivolger loro ogni quesito sul sesso senza scandalizzarsi; in modo particolare cosa avrebbero permesso per dar godimento al cliente.. come tolleravano di esser palpate anche nei posti più allettanti. Invogliandoli anzi, con arti magicamente suadenti a condurle in camera.

E lì giunte, assecondavano i desideri senza apporre alcuna ritrosia. Anche i più perversi!

Lasciarsi allordare il viso, le guance, il petto e anche la bocca da quei famigerati schizzi di sborra; permettere al felice privilegiato di allagare quel pudico buchino con la sozzeria che sgorga da noi maschi; offrire anche il buco del culo alla violenta percussione che il cazzo impetuoso pretende per trovare l’empio godimento di cui ogni uomo non sa far a meno

Mostrando deferenza ed esaltazione ..più che rassegnata docilità.. In modo da far pensare che le sconcezze che ci piaceva rivolger a loro risultassero gradite come a noi maschi.-

Con una cifra poco più che irrisoria per un godimento che tutti ritenevamo non meno che eccelso!

Nulla a che spartire con la sega, unico rimedio per calmare le poderose insorgenze dei sensi

Lo stesso Alberto m’aveva più volte spronato ad andarci assieme.

Le avevamo provate tutte. Senza tralasciarne una, quelle sospirate Case!

Da quelle di lusso, elegantissime e costosissime ai bordelli popolari di miti pretese; sperando che almeno là, chiudessero un occhio. Almeno per l’anno che mancava a me.

Ma il tentativo di svicolare dal controllo della vecchia che presenziava la cassa era infruttuoso per via del documento che non potevamo esibire, se non col risultato di esser allontanati

Così, per noi, tutto il godimento vagheggiato, s’esauriva a sbirciare finch&egrave non venivamo sorpresi, le appariscenti sirenette del salone, intente a confabulare con gli eletti cui era concesso persino il benestare di portarle in camera e godersele a loro piacimento.

Per realizzare la mia aspirazione mancava molto meno d’un anno. Mentre per Alberto, l’aspettativa si sarebbe protratta ancora un bel pò!

Avrebbe dovuto contentarsi di seghe per molto di più. Rassegnato ad ascoltare quello che a me sarebbe stato concesso finalmente .

Allora m’aveva spronato a dirigere i passi sull’unica alternativa:

Quelle che operavano lo stesso lavoro in case private.

Ma si trattava perloppiù di befane consumate dall’età.

Ormai incapaci di reggere il paragone colle ragazze giovani, per cui infruttifere, erano allontanate dal Casino. Reggia destinata unicamente alle ninfette di fresca età e appariscente leggiadria

Allora, per illudersi d’essere ancora utili al genere maschile, e appetibili come ai tempi del miglior lustro, continuavano la missione in privato cercando d’adescare sull’uscio d’una misera stamberga, i meno frettolosi di quelli che si recavano alla Casa del Piacere.-

Il vanto che facevano di loro, era spesso invogliante assai più della carenza d’un effettivo fascino femminile. Come anche il prezzo assai più modesto dello stesso casino popolare, promettendo a dispetto della concorrenza un’effusione vivace e prolungata che le ragazze di casino non potevano dare; per via del controllo del tempo durante il quale offrivano il fugace rapporto

Tutte promettevano una scopata protratta fino a quando il cliente diceva d’esserne sazio

Sotto questi auspici pareva che dovessero concludere numerosi e ottimi affari.- In effetti invece era facile constatare quanto tempo stavano immobili sull’uscio; aspettando invano il cliente che si lasciasse abbindolare

L’ostacolo più consistente era costituito dal terrore di restare infetti da recondite malattie di cui tutti eravamo convinti che la puttana di casa fosse sicuramente foriera. Per cui erano disposte a fare salti mortali per cercar di convincere lo sporadico passante che si soffermava ad ascoltarle che

‘non perdeva proprio niente’ se si lasciava convincere ad abbandonarsi alle premurose cure!

Anzi.. ci avrebbe sicuramente guadagnato in goduria. Promettendo cose che lasciavano sbalorditi al solo sentirle menzionare

Mentre la Casa conforme alla legge assicurava con Giornaliero Editto Medico posto in bellavista nel locale d’ingresso, che le ragazze del Bordello erano state nel dì odierno accuratamente visitate e nessuna di loro risultava affetta da malattie infettive. Datata, timbrata e firmata dall’Ufficiale sanitario

Mentre la signora che c’invitava a gustar i prelibati suoi favori dava solo assicurazione verbale di ‘esser sana come un pesce’.

E si scalmanava con tutte le sue forze per mostrare che l’asserzione era veritiera; mostrando senza riluttanza l’epidermide dal collo al petto, dall’addome all’inguine e anche più giù per mostrare al cliente che, oltre alle trascurabili grinze, non era tarata da alcuna bolla che induce a diagnosticare indizi di malattie veneree.-

Ma la gente aveva un terrore sacrosanto di restare turlupinata dall’esoso spauracchio che, a quei tempi, era la sifilide.

Bastava anche meno come un semplice scolo, piattole o appena un’infiammazione passeggera.

Per cui ci accorgemmo che, data la refrattarietà della maggiore a lasciarsi abbindolare, molte di quelle erano disposte a chiudere un occhio sul crudele editto che impedisce d’accordare il piacere a noi giovani così avidi di attingere al sospirato piacere

Forte di tale transeat e scoraggiato dall’aspettativa troppo lunga da sopportare, Alberto s’era rivelato propenso a aggirarci per i vicoletti invece di perder tempo in quegli inespugnabili fortini.

E, nella sequela di portine presenziate dalla classica falena, avevamo scovato una signora che conquistò la nostra simpatia per i modi cortesi e l’inusitata versatilità al dialogo. Che sciorinava vivacemente nella graziosa quanto silente aspettativa che ci decidessimo a provare le voluttà del suo corpo

In verità non era eccessivamente vecchia, ma mortificata da una tremenda cicatrice sul viso che, come ci palesò nel suo racconto, le fu inferta dal marito al momento che aveva scoperto la relazione coll’amante.

Aveva ucciso l’uomo che la disonorava e sfregiato per sempre sua moglie.

E per lui non era rimasta che la galera.

Rimasta sola e senza alcun aiuto, alla povera Sara, ancora ventenne, non era rimasto che cercare ospizio nella Casa di tolleranza più prossima alla sortita dalla stazione di Catania

Il primo periodo trascorso in una di quelle Case che a noi avevano negato l’ingresso, inebbriata dai ripetuti inviti di uomini sempre diversi che si precipitavano a lei come api attorno al fiore appena sbocciato. Florido di piaceri e di incassi. Finch&egrave, non costituendo più l’attraente novità, il tremendo sfregio aveva prevalso sul fascino e ridotto considerevolmente il numero dei suoi clienti ..fino a non poter più esibire il minimo delle marchette per essere convalidata nella nuova stagione

Sicch&egrave non l’era rimasta alternativa che lavorare in maniera indipendente, sicura che non avrebbe perso il guadagno che la casa le aveva negato, poich&egrave quanto a bellezza sotto la veste n’aveva tanta da sfoggiare e voglia d’esaudire le follie maschili n’aveva da vendere.

Talmente sicura dell’effetto che avrebbe fatto nella totale nudità, se ne stava abbigliata di tutto punto. Sicura di risultare sconvolgente a chiunque le chiedesse di serrare i battenti per cogliere la fragranza del fiore recondito

Questa signora ci soggiogava con conturbanti discorsi vividi del ricordo degli incontri col suo amante, dal quale aveva appreso a uscire dall’infida soggezione a cui la sottoponeva un marito di arcaiche vedute da ritenere che la donna ha tutto da perderci anche a solo guardare il cazzo d’un maschio; mentre sosteneva che non c’&egrave nulla di più appetitoso per una femmina di un cazzo dritto che pretende d’essere esaudito

Librandosi in un cielo che sognava fin dalla fanciullezza; colorato della voglia di esprimere ed appagare in ogni maniera i propri istinti sensuali, asseriva che non c’&egrave nulla di più divino per la donna che dar gioia al cazzo!

Ce l’eravamo discussa e censurata portandola dai cieli di una cara ragazza colpita da un destino crudele ai meandri di epiteti malevoli di troiona nata per soddisfare gli istinti più empi, di cui non temeva bassezze.

Concordi solo nel deliberare che senza quello sfregio in viso sarebbe stata davvero bella.

Addirittura formidabile. Pronti a chiuder un occhio sulla malevola sua condanna; oltre all’età, stimata intorno ai 35-40anni che, dal nostro punto di vista appariva il limite massimo di piacevolezza per una donna.

Contendedoci il privilegio di per chi portasse maggior simpatia

Giungendo fin’anco a litigare per averne la supremazia. Alla conclusione della quale trovavamo saggio recarci in città per stabilire a chi dei due mostrava maggior affetto

Ma Sara badava bene di non lusingare mai l’uno a detrimento dell’altro e si mostrava egualmente aperta.

Alle mie indagini sulle sensazioni che le dava il suo lavoro sia ai torbidi quesiti che le rivolgeva Alberto, per avere delucidazioni sui modi di cavar un godimento sempre più succoso dal rapporto colla femmina

Ci trattava come se provasse una particolare predilezione per ambedue.

Quasi fossimo suoi congiunti, e si sentisse perciò in dovere di metter la sua esperienza di vita a nostra difesa. Raccomandandoci sopratutto di star attenti a chi affidavamo il ‘nostro prezioso virgulto’ diffidando dalle donnacce di pochi scrupoli che badano al loro incasso, più che preoccuparsi se il cliente sia rimasto soddisfatto.

Evitare d’incorrere nell’errore in cui molti vanno incontro: Innamorarsi della ragazza che si va a trovare, che invece dev’essere considerata soltanto uno strumento atto a dar piacere.

Perch&egrave la prostituta non può mai ricambiare l’affetto che le si mostra. Neppure se lo volesse: dovendo mostrarsi egualmente espansiva con chiunque l’accosta per ricavarne piacere, deve esprimere passione esuberante al verso di ogni maschio che si ritrova al momento nel letto

Perciò ci spronava a non disputare fra noi per chi lei sentiva affetto più intenso; assicurava che ci voleva bene entrambi e era felice di portare al settimo cielo sia l’uno che l’altro quando ci saremmo decisi di assaporare il diletto della sua fica

Ci preveniva, data la nostra immatura età, dai pericoli che incorrevamo aggirandoci per i luoghi malfamati e ci metteva minuziosamente in guardia delle più frequenti infezioni che si rischia di prendere esponendo il nostro ‘ancor tenero pisello’ al contagio.-

E per i motivi che lei presentava oltremodo validi:

La ragazza poteva aver contratto l’infezione dal cliente capitatole immediatamente dopo la visita, propagandola poi a tutti i visitatori facendola franca fino alla prossima visita.

Il medico, affascinato dalle moine che le donne del bordello non lesinano al dottoruzzo, poteva aver chiuso un occhio per evitare alla paziente la perdita d’incasso nei giorni durante la cura.

Poich&egrave sapeva che spesso un dottorino ardente, si lascia affascinare dall’avvenenza della giovane visitata al punto da preferire di visitarla col cazzo che cercare i sintomi d’un malanno che accetta di evitare usando il preservativo pur di goderla nell’immediato possesso.

E da tal spunto ce ne raccontò di belle, capitate sotto i suoi occhi nell’epoca che elargiva il godimento all’egida della casa Berenice

Infine illustrava quali sono i sintomi che possono sfuggire al medico frettoloso; mentre non sfuggono al perspicace controllo della persona interessata, raccomandandoci a pretendere di verificare ANCHE nella visita al bordello, prima dell’intimità con la ragazza prescelta, tutta una serie di indizi che ci descrisse con minuziosa accuratezza.

Raccomandandoci di stornar l’eventuale pericolo chiedendo SEMPRE l’uso del profilattico. Anche se la gestione della Casa lo ritiene superfluo ritenendo questo, con le direttive del Mantegazza

uno scudo contro il piacere e gracile scampo per le malattie

Lasciandoci constatare invece l’assoluta assenza di bolle, piaghe e eruzioni sul suo corpo; dal collo alle ascelle, alle cosce; e fino alle pieguzze dell’organo sessuale per renderci tranquilli che con lei ..si possono avere contatti anche senza l’uso del preservativo. Che dimezza barbaramente il godimento.

Che invece dev’essere succulento di smaniose emozioni dal primo contatto fino alla conclusione

Si mostrò profondamente addolorata per noi quando fu messa al corrente che, malgrado le frequenti visite in quelle zone, non avevamo ancora avuto modo di soddisfare i nostri istinti maschili.

Ci raccomandò di non rimandare ancora l’indispensabile esperienza.

Imperiosamente; quasi a volerci convincere che senza aver assaporato la SUPREMA EMOZIONE, rischiavamo di far dissipare buona parte della virilità

Candidò senza preamboli la sua persona a satollarci com’era necessario perch&egrave trovassimo il primo sollazzo colla femmina. Perch&egrave apprezzando l’incomparabile godimento che da’ il sesso femminile, travolgessimo i progressi di un’eventuale omosessualità incipiente per la quale non lesinò parole d’accanito e manifesto disprezzo.-

Come un severo censore volle sapere se adoperavamo la manifesta amicizia per cogliere il piacere dall’altro; persino se ci masturbavamo a vicenda

Rincarò la dose esponendo le innumerevoli insidie a cui si va incontro in età acerba limitando lo sfogo dei sensi alla sola masturbazione o, ancor peggio, a sollazzi fra maschio e maschio infrangendo così le leggi naturali dell’edonismo che assegna SOLO ALLA DONNA il diritto di procurare il dovuto piacere all’uomo

Protesa a convincerci che, senza un regolare godimento assaporato nel corpo della donna, rischiavamo l’atrofia del cazzo che prevede una gretta esistenza; normale solo all’appariscenza.

Favorendo invece una nutrita schiera di aberrazioni decisamente deleterie

Che la masturbazione serve solo ad acquietare l’insorgere d’una voglia improvvisa e pertanto inattuabile

Ma se la voglia é sublimarla nel solo ricetto creato da Dio per il Piacere; produce la vera gioia della vita; mentre la sega effetti deleteri se ripetuta con ostinata frequenza.

Ci spiegò che il godimento che sgorga dal corpo femminile &egrave benefico, naturale e tonificante; oltre che necessario a rilassare ogni uomo dalle amarezze giornaliere e dai sovvertimenti psichici.

E la missione delle puttane vuole assicurare proprio ciò al maschio privo d’una compagna nel momento di necessità o unito a donna frigida che di femmina ha solamente l’aspetto. Mentre la puttana non ha remore a esaudire anche i desideri più esosi del maschio accalorato, con la dovuta arte; raffinata nel corso di mille incontri con uomini che ostentano le più disparate esigenze.

Come una DONNA PERBENE non potrebbe mai vantarne uguale specializzazione. Spesso incapace di far contento anche l’unico uomo con cui ha da fare

Insistette perch&egrave entrassimo a visitare la sua camera, mostrando orgogliosa con quanta accurata premura lei badava alla pulizia. Fondamentale baluardo contro ogni infezione: La bacinella con cui detergeva il suo sesso e quello del cliente ..sia prima che dopo l’incontro; unguenti e pomate da suggerire al visitatore che pare affetto da un inizio d’infezione, e una buona scorta di preservativi per soddisfare anche lo sfortunato che mostrasse dei focolai inquietanti.

E dopodiciò, il letto; sul quale tenne a far risaltare che ci riponeva sempre un nuovo candido lenzuolo, scrupolosamente lavato con varechina, per ogni cliente che ci veniva a contatto

E quale conclusione dell’invogliante documento, la passera sua che troneggiava splendidamente nel bel mezzo delle cosce dischiuse nella maniera più stuzzicante che si possa sognare

Infine ci chiese di lasciarci visitare l’uccello.

Alberto fu il primo ad estrarlo dall’alloggiamento, fiero di mostrare il suo tozzo vanto.-

L’esaminò scrupolosamente come fosse un luminare, prima il suo e, dopo essersi lavata le mani, anche il mio.-

Dall’inizio d’appendice alla cappella scappucciata energicamente, strizzandola coi polpastrelli. Diagnosticando alla fine dell’analisi che sia il mio che quello dell’amico, erano puri come acqua di sorgente

Briosamente contenta come una ragazzina, che fossimo casti come avevamo affermato d’essere, ci attizzò alla velleità di passare all’azione canticchiando un ritornello popolare che inneggia all’avvenenza del cazzo turgido e nerboruto e incita con parole significative ma decisamente scurrili all’incanto che trova quando s’immerge dentro la fessa che si lascia martoriare di buon grado, festosa di dare goduria perch&egrave fatta da Dio per quel solo scopo

Offerse il suo corpo, proteggendoci con patetica tenerezza dal pericolo che avremmo corso affidando il nostro sesso inesperto ad ‘una che pensa solo al suo tornaconto’

Alberto sentenziò che.. provare non costa nulla

E il compenso richiesto non era neanche esagerato per le nostre tasche!

Il giorno, anzi la sera del mio compleanno m’accorsi che i miei s’affaccendavano a prepararsi come in previsione d’una festa di cui non ero stato messo al corrente. Peraltro non nutrivo dubbi che stavano preparando la cerimonia per il figlio che compie diciott’anni

Mi assimilai pertanto gioiosamente; certo che a un bel momento se ne fossero usciti col regalo, le acclamazioni e il bacio della mia mamma

Quando tutto parve pronto ricevetti ulteriori sollecitazioni a sbrigarmi perché i signori Xxxxxx ci aspettavano e si faceva tardi. La festeggiata era la loro figlioletta che compiva un anno.- Altro che io!

Non mostrai la rivolta che mi sobillava; dissi semplicemente che ero stato invitato dagli amici per solennizzare il mio compleanno. Parve che a nessuno fregasse che compissi diciotto anni

Cercai nel vocabolario di greco i bigliettoni accumulati da parecchi mesi per l’attesa ricorrenza li contai e li disposi accuratamente nel portafogli. Duemila e cinquecento trenta lire. Una cifra!

L’84 si presentò in perfetto orario. Ci saltai sopra e mi lasciai trascinare ai programmi organizzati da tempo immemorabile.-

Erano appena le tre quando diedi il via alla mia ‘escursione a Catania’, deciso fin dall’inizio a godermela interamente.

Consegnando all’R53 l’onere di riportarmi al letto paterno

Il primo obbiettivo fu La Stellina d’oro, il più grandioso dei Casini di Catania.

Si erigeva su un palazzone di tre piani, che il piano -RISANATORE- degli anni ’60 distrusse assieme a tutte le altre analoghe costruzioni per la moralizzazione del quartiere San Berillo.

Nel primo piano una porta a vetri con la scritta della denominazione della casa a caratteri dorati immetteva in un ambiente angusto ove dietro uno sgabuzzino dimorava la vecchia che svariate volte ci aveva spento il sogno di valicare la soglia che immetteva nel maestoso salone ove,

allungando lo sguardo, si potevano già contemplare le ninfette intente all’opera di seduzione.

Stavolta estrassi la carta d’identità e la posi spavaldo sopra il piano dello sportello come l’aperta sfida alla vecchia che mi guardava sorniona.

Questa prese il documento e lo rigirò nelle mani. Per accertarsi che non fosse falsificato. Poi me lo restituì guardandomi fremere all’attesa del beneplacito

Prima visita al casino, eh..! Commentò giuliva

Ora puoi entrare. Noi facciamo le cose in regola

Quà ti trovi bene.. Disse orgogliosa del complesso che la ospitava

Trovi ragazze di fresca età. Di bellezza selezionata e specialiste a dar piacere

Non ti resta che l’imbarazzo della scelta.. ch&egrave sono una più bella dell’altra

E non corri pericolo di beccarti malattie.- Guarda.. Accennò indicando l’editto che notificava che anche in data odierna le ragazze erano state visitate e trovate ‘sane e di florido aspetto’.-

E’ posto per avvertire che tutte le nostre ragazze non conoscono cosa significhi malattie.-

Mai &egrave capitato nel nostro ambiente di doverne allontanare una perch&egrave infetta..!

Vuoi prenotarti per una doppia? Propose staccando uno scontrino rosso invece che dall’altro carnet dal colore giallo pallido

No. Risposi celando l’esagitazione che mi travolgeva, dato che ora ero io a potere scegliere le condizioni; non più profittare dell’occasione

Solo l’ingresso, per il momento. Voglio guardarne mille da vicino prima di decidere da chi prendere il mio primo piacere

Fa 50 lire. Rispose seccata.- E mi porse un biglietto azzurro

Feci tintinnare la moneta sul piano e raccolsi il biglietto che dava libero ingresso al sospirato salone

Con quelle 50 lire benedette.. potevo ammirare uno spettacolo che nessun cinema avrebbe mai fatto vedere. Nell’apprensione di scegliere quella che mi piaceva di più.

Per non spendere vanamente le mie prime 500 lire offerte all’altare di Afrodite.-

Una per una era valevole da invitare. Nessuna esclusa.

Se avessi avuto diecimila lire, invece di poco più di duemila me le sarei fatte tutte!..

Ma nessuno mi proibiva di farmele con la fantasia intanto che le vedevo incamminare verso la porta del piacere al fianco del fortunato che aveva il privilegio di portarsele in privato.

Eccole le sirenette che avevo sempre sognato.

Fin’allora intraviste solo dallo spiraglio, confuso in mezzo alla folla alla quale ci accodavamo per restare gli ultimi evitando di presentarci alla megera che mi domandava immancabilmente quel ‘documento’.-

Tutte giovani come le ricordavo, belle da far perdere la testa e.. provocanti da far resuscitare un morto

L’aspetto da ragazza per bene rendeva inconcepibile che potessero rendersi disponibili alla richiesta di qualsiasi maschio, lasciarsi fare anche le cose più oscene, permettere le turpitudini che la moglie rifiuta di fare, soccombere volentieri a qualsiasi capriccio prospettato

Dopo averle esaminate tutte m’accostai a una che aveva un visino da ‘fanciulla dei miei sogni’

‘Io.. vorrei ..chiavare con te. Ti dispiace?’ Domandai intimidito da tanta bellezza

‘Certo che no. sono quì per questo’ Rispose impulsiva

‘Ti spogli nuda?’ Accennai immaginandola colla fantasia priva dell’abbigliamento

‘Ma certo che mi spoglio, tenerone..’ Replicò sorridendo

‘a meno che tu non voglia imbrattarmi l’abito. Ma &egrave un capriccio che si paga.’

‘E che piacere c’&egrave?’ Domandai reputando insensato sporcare l’abito della ragazza

‘Non &egrave che fa piacere a me’ Rispose asciutta ‘Siete voi che ci provate.. non capisco che gusto’.

Capii in un’esplosione d’intelligenza che si trattava di sporcarle l’abito non col fango ma cogli schizzi della sborra. Povera ragazza Quando Rina mi raccontava di angherie, immaginavo ben altro; ma non certo queste stramberie

‘Certo’ M’illuminò canzonatoria sorpresa dalla mia ignoranza ‘vogliono chiavare con me in piedi col vestito addosso, appena appoggiata al muro.. Credo per ricordare una scopata fatta o anche immaginata in condizioni poco opportune

‘ah..’ Osservai.-

Quante volte con la fantasia mentre Rina stava illuminandomi su particolari che ignoravo mi beavo a vagheggiare di goderla poggiandomi appena su di lei seduta com’era; divaricando le gambe per rifilargliela sollevando alla buona il lembo della sua veste. O alla porta, quando mi accoglieva con quello stuzzicante sorriso che fa arroventare le palle, costringendola contro la parete o l’uscio

E questa era più bella. Magnificamente più bella di Rina; mi spiace ammetterlo

E per giunta mentre con Rina non so come sarebbe andata a finire se avessi osato realizzare la velleità, con questa era cosa scontata ottenerlo. Bastava semplicemente dichiarare che era così che volevo assaporarla.

Ero divenuto così enfatico che l’immaginazione già correva a desiderar d’iniziare la conoscenza così vestita e in piedi come mi si parava dinanzi

Quando una ragazza &egrave così bella mi pare che accenda in maniera fenomenale più da vestita che tutta nuda.

Immagino persino che la Lily che stavo sognando di amare perdesse in attrattiva appena priva del leggiadro indumento che le fasciava il sinuoso corpo; appaiandosi a un animale inerme a cui puoi fare qualsiasi sorta di prepotenze; la cagna che s’accinge a farsi montare per poi proseguire impassibile per i fattacci suoi

In quella maniera mi parve che desse appieno in senso della conquista

‘Ma talvolta lo schizzo &egrave così prepotente’ Continuò a sciorinare, quasi che avesse pronosticato le blandizie che mi conturbavano la mente ‘da imbrattare irrimediabilmente ogni parte. Questo vestito costa, sai! E non credo che tu abbia il denaro per permettertelo. Ti si legge negli occhi che ha risparmiato da anni per entrare la prima volta al casino’

Improvvisamente a quella precisazione mi apparve sfrontata e gretta

‘Vuoi che andiamo?’

‘Lasciami tempo per pensarci’ Perciò conclusi. Non attese che precisassi il perché della revoca

Me n’andai, si. Ma deciso a tornarci per impiastricciarle non solo il vestito, ma anche le cosce, i capelli, la faccia

Peraltro la più grande brama era di avere sott’occhio un rilevante numero di fanciulle

Per decidere a chi assegnare il trofeo della mia verginità

Si fa presto a dire che &egrave la più bella se &egrave ancora l’unica su cui hai posato lo sguardo

E volevo pascermene l’occhio di nude a profusione

…continua
Appena poco distante si ergeva maestoso il Fuoco dell’Etna

I preliminari d’ingresso non molto dissimili da quello che avevo sperimentato. Sola differenza il prezzo d’ingresso che si riduceva a dieci lire

La ninfetta più vestita aveva lo slippino addosso. Ma era talmente piccolo e trasparente che ci si potevano contare attraverso i peli che vantava

Le altre mostravano candidamente tutte le doti che le aveva fatto sua madre

Ero col respiro sospeso. Incapace di parlare e persino di deglutire tante donne nude e privo del timore che qualcuno sorprendendomi incantato mi facesse tornare alla normalità con due sonori scapaccioni

Me ne empii gli occhi e il cuore. Non c’é che dire. Se vero &egrave che vestita una donna esibisce il meglio del suo fascino nuda fa arrapare in maniera considerevole

Anche il prezzo era più abbordabile. Quì non si trattava di 500 lire con a sovrappiù il consiglio d’acquistare la doppia; con trecento avevi diritto di chiavare la prescelta

Dovevo osservare quello che usciva con aspetto soddisfatto e ricordare con chi era andato.

Per dare un punteggio esclusivo alla ragazza. Trarre i dovuti apprezzamenti e scegliere quella che dalla faccia pasciuta del cliente affiorava l’estasi che aveva cavato dal godimento.

Unico mezzo per scegliere la migliore, visto che quanto a bellezza erano tutte sullo stesso piano!

Manco tanto vero.- Ce n’era una che spiccava sulle altre, tutte impeccabili ma altezzosamente indifferenti agli sguardi invitanti dei clienti, che stuzzicava con fare provocante ogni maschio che cadeva alla sua attenzione.

Gli toccava i pantaloni e lo istigava ad andare con lei con parole perverse e ingiunzioni. diciamo piccanti; per non dire lascive, oscene e anche offensive.

I prescelti sorridevano divertiti a tal genere d’invito; e molti degli eletti si lasciavano irretire dal singolare modo di sentirsi stuzzicare e se la portavano via.

Attesi che si rivolgesse anche a me. Ma aspettai invano tre turni di seguito

Provai a farle l’occhiolino mentre stava strofinando il pube sulla mano di uno che pareva restio a lasciarsi convincere, ma ottenni scarso successo.

L’altro, abbandonata l’imperturbabilità, mi mostrò uno sguardo severo come se stessi ostentando proposte oscene a sua moglie e la condusse per mano al posto dove non sarei più stato in grado d’insidiare l’onorabilità della vivace ninfetta

Mi stufai pertanto di candidarmi a quella zoccola con la fica ininterrottamente in funzione e diressi l’attenzione altrove

Una biondina dal pelo pubico etereo, quasi trasparente, mi fece sognare per un faccino delicato e angelico. Quasi innocente con quei meravigliosi boccoli che le scendevano leggeri sugli omeri nudi fin a sfiorarle il seno piccolo ma appuntito. M’accorsi ch’era oggetto di numerose richieste.

E, quando si dileguava col cliente, riappariva al salone dopo pochissimo tempo. Per restare sola come l’avevo notata

Mi ci avvicinai e le chiesi il nome. Rispose che si chiamava Luisa. Ma non ottenni altro tipo di confidenze che la preghiera di lasciarla in pace. Mi sentii persino offeso e insistetti per venire a capo di tale resistenza

Rivelò che era lampante che ero entrato di nascosto eludendo la sorveglianza all’ingresso; e lei non aveva alcun piacere di farsi pescare con un minore in camera

Sapevo di dimostrare un paio d’anni in meno dell’età effettiva.- Ma era la prima volta che mi risultava quant’era deleterio

Le mostrai il talloncino d’ingresso e anche lo stesso documento che m’aveva permesso il libero accesso. Ciò valse ad acquietarla

Insistetti a interrogarla per sapere come mai s’intratteneva così poco in camera. Rispose senza impaccio che i clienti la trovavano così gradevole da venire subito senza star tanto a perdersi in preamboli. Ch&egrave quello che i maschi cercano &egrave chiavare una bella ragazza, non perdere tempo a corteggiarla

Non ero certo partito da casa per godermi una ragazza anche se bella col tempo contato.

Di tempo io n’avevo. E nessuno mi correva dietro. Uno più deciso di me m’impose il sopruso di portarsela in camera

Fu quì che m’accorsi di un’altra biondina che dimorava lontana da dove ero io.

All’opposta estremità del salone, era seduta su una comune seggiola invece di occupare uno dei tanti sofà a due piazze, collocati appositamente per accoglierci accanto pretendente di turno.

Non ostentava il corpo nudo, ma era ammaliante lo stesso. Almeno per me

Una lieve frangetta caparbia sopra la fronte e occhiali sul nasino le conferivano una sofisticata espressione tipica da intellettuale d’alto rango, intenta a tutt’altre faccende che la norma a cui era adibita

Con la mano sorreggeva un rispettabile volume pomposamente rilegato, mentre con l’altra, supina sopra l’addome, s’arricciolava sbadatamente un ciuffetto dai capelli dorati

Mi accostai a lei cercando di attaccar bottone

Ciao Dissi non trovando nulla di più espressivo per suscitare la sua attenzione che pareva non mettere al servizio per il normale adescamento

Che fai?… tu che sembri un angioletto con quei boccoli dorati.

E tu che ci fai quà? Invece di poppare il biberon prima d’appisolarti. Memore del rimbrotto dell’altra le sciorinai sotto il naso il biglietto d’ingresso

Uno di quei cherubini che empiono di prestigio le chiese di Firenze? Perseverai imperterrito

Empio di lustro questo casino di Catania. Rispose con dignitosa acidità

Su ciò non c’&egrave dubbio. Confermai decisamente persuaso

Sei una delle più belle.. E poi ancor più deliberato

Direi decisamente la più affascinante di tutte quelle che ho ammirato fin’ora.

Non t’interessa?.. metterti in evidenza agli occhi del cliente?

Normalmente &egrave il cliente che ce la mette tutta per notare me. Appose con tono sprezzante

Non mi occorre cercare disperatamente di mettermi in evidenza. I clienti di questi posti sono un pò come i mariti; più cerchi d’attirarli più se ne fuggono altrove

Non mi scomodo per apparire più appetibile di quel che sono. Se ti piaccio m’inviti. E senza star tanto a menare il can per l’aia. Altrimenti lasciami stare

Ti stai facendo una cultura? Sentenziai con fare provocatorio. Accorgendomi che attingeva sapere da un austero volume di Diritto Ecclesiastico

Te l’ho detto.. Ripropose un tantino più austera

Sono interessata a quello che leggo.

Se vuoi puoi guardarmi e decidere con comodo se risulto di tuo gradimento.

Son quà apposta per esaudire ogni desiderio dell’avventore. Guardami ma senza parlare. Fin a ché ti convinci sul cosa fare.

Se trovi che ti piaccio mi inviti e io vengo, se invece preferisci un’altra non c’&egrave problema; non mi offusco. So che ce ne sono tante molto più belle di me

Ma a te ..ti piace? Insistetti opprimente sapendo che una di loro non può mostrarsi sgarbata verso l’avventore

Cosa? Quello che sto leggendo?

No. Chiavare

Io non chiavo Rispose permalosa

Mi limito a farmi chiavare. Ovunque lo voglia

Il cliente che ha pagato la marchetta che mi porge ha diritto di chiavarmi, ma non ha diritto di disturbarmi se non intende cedermi il corrispettivo. I perditempo non sono apprezzati neppure dalla signora

Ti prego! Replicai scusandomi per il contegno importuno e irritante

non ti sarai mica offesa. Insistevo a darti corda per sentire la tua vocina; che pare d’un angelo; deliziosa, ammaliante almeno quanto bella sei tu

Sono talmente affascinato che non ho problemi di ripensamento. La mia prescelta sei tu

Quando hai terminato il capitolo e sei disposta, puoi considerarti invitata. Non occorre che ti chieda se vuoi venire con me. Se.. e quando lo gradisci ..io sono quì

No. Non lo gradisco. Preferisco continuare a leggere. Se &egrave ciò che intendevi sapere. Rispose apparendo altezzosa come non l’avrei immaginata

Sei tu che devi decidere se mi vuoi portare in camera e lo dici chiaro e tondo.

Ed io lascio qualunque cosa che sto facendo e mi rendo disponibile ai tuoi voleri.

Ma devi chiederlo esplicitamente. Senza aggirare aggirare l’ostacolo. E’ la fidanzata che deve essere invogliata.- Alla puttana si comunica semplicemente l’intenzione di chiavarla

Non obbligo nessuno ..io. Precisai assumendo un tono più amichevole di quanto esibiva lei

Con i soldi si compra la locazione della parte femminile che il maschio agogna. Ma mai la benevolenza che &egrave indispensabile per attingere al supremo piacere

Piuttosto che rivolgermi a te facendomi forte dell’obbligo che hai di soddisfare la mia pretesa, preferisco imprimere nella mente la tua immagine per sognarti ogni notte

Se ti fa piacere portarmi in Paradiso, mi fai felice, altrimenti non ti disturbo più.-

Non ebbe alcuna reazione che significasse l’adesione alla proposta o la refrattarietà di cedere a un importuno com’ero apparso con le battute fuori ordinanza

Io resto quà.. intento a contemplare quanto sei incantevole. Soggiunsi dopo parecchi minuti di balordo silenzio

Anelo d’accarezzarti come la ragazza di cui sono appassionatamente invaghito. Sottolineai per accrescere il suo interesse

Non utilizzarti come uno straccio come presenti il convegno tu

Una donna &egrave un Essere umano. E come tale ha diritto alla libertà di scelta. Accettare l’invito se risulta di suo gradimento, negarlo se le appare ripugnante

Non certo in un casino. Oppugnò decisamente più remissiva

Tu lavori o studi?

Studio. Precisai senza aggiungere altro. Era la voce sua che m’illuminava il cuore; non certo la mia.

Nel caso tuo &egrave come che ti rifiutassi quando vieni invitato all’interrogazione

Come non é concorde con le mansioni di una puttana.- La puttana Cominciò a sciorinare

&egrave quà per esaudire le richieste del maschio. Dalle più usuali fino alle paradossali; come dar l’impressione d’approvare col sorriso sulle labbra d’esser aggredita e goduta contronatura

E’ un’istituzione creata per sopperire a ciò che le vostre mogli o fidanzate si rifiutano di eseguire; i capricci più sconci, gli istinti primordiali, le esigenze più bislacche

Perciò ti prego di non assumere quel tono moralistico perch&egrave troveresti pane per i tuoi denti

Non &egrave mia intenzione Le dissi apertamente come aperta era stata nella sua esposizione

usare te come oggetto d’egoistico sollazzo per mie brame infami, quanto accostarti con quella uguale delicatezza che userei verso una fanciulla della quale mi sento innamorato.

Sotto l’aspetto che tu dici sarebbe esecrabile ordinarti di soddisfare le mie pretese

Piuttosto che fara qualcosa che a te risulti ripugnante preferisco tenerti nella mia mente come l’immagine di una evanescente chimera

Allora.. là c’&egrave il cesso Osservò con pochissimo garbo

a te la vai a menare

Mi parrebbe di compiere un sacrilegio. Rintuzzai

Sei d’una bellezza così emozionante che non m’ispiri affatto gesta così meschine. Solo amore. Mi rammarica constatare che l’amore che sento per te induce ineluttabilmente al desiderio; ma &egrave cosa istituita dalla natura non da me. Tuttavia mi contenterei di portarti in camera solo per baciare le tue leggiadre grazie. Risparmiandoti quelle cose che hanno a che fare con l’osceno

Davvero?.. ti piaccio così tanto? Pronunciò sollevando gli occhi dal detestato librone

Da stare ore a contemplarti. Confermai

Baciarti, venerarti. Ignorando qualsiasi altra emozione.

Mi piace che ti piaccio. Commentò leggermente meno acidula

Normalmente l’avventore si esime dal far presente che la ragazza &egrave bella. Preferisce rimandar il commento a cosa fatta. E neppur tutti hanno la delicatezza di renderlo noto. Ignorando con sadica insensibilità quanto la gratificherebbe sentirsi dire ‘sei molto bella, grazie!’

Io ne sono incantato della tua bellezza. Accorsi a precisare

Rapito da temere di sognarti semplicemente

Beh.. Andiamo allora. Concordò

Ti mostro tangibilmente che non sono la visione effimera che stai sognando

Che leggi? Insistetti per cercare di ritardare l’inizio del sospirato incontro che, come tutte le cose belle, appena inizia, s’esaurisce troppo presto; per dilungare il tempo di goderla appieno collo sguardo

Fammi capire. Che ti stai preparando a un concorso? Variai considerato che dall’austerità del libro si trattava di nozioni a livello superiore

Senza accorgermi di risultare uno di quei perditempo che mettono a dura prova la pazienza di chi deve vendere e non trova nella perdita di tempo l’utile ricavo

Diciamo che preparo la sessione di febbraio. Rispose evitando di mettere in soggezione la mia ignoranza in materia

Cosa te ne fai di tutti questi studi, se fai.. Ma mi fermai comprendendo che stavo esagerando in fatto di provocazione

..la puttana..! Volevi dire, vero? Finì la frase per conto mio. Ben mi stava. M’affannavo per trovare dei nuovi argomenti per dilungare l’incanto di star vicino a lei per acquisire la simpatia ed avevo ottenuto lo stesso, il risultato di molestarla

Eserciterò in America. Esaudì la curiosità dando poco peso alla molestia involontaria

Là nessuno mi verrà a chiedere cosa ho fatto in gioventù per mantenermi gli studi.

E’ un paese libero e civile. Ben lontano da questo assurdo puritanesimo che aleggia nel vostro paese che spera di esser considerato importante solo per la luce dei classici ormai estinti

Pare che prediligi l’America. La suzzicai ritrattando le iniziali premesse per darle spunto di tratteggiare il nuovo argomento

Ci sono nata. E ci ho vissuto almeno 15 anni. Poi mia madre mi ha riportato alle sue origini, dopo essere stata abbandonata da mio padre.

Oh.. mi spiace. Dissi sentitamente dispiaciuto

E ti sei trovata a disagio. Immagino

Ho abbandonato mia madre appena messo piede in Italia. Era l’unico sistema per evitare d’affrontare una vita di stenti come si proponeva lei

Secondo lei avrei potuto contentarmi di fare la cameriera finch&egrave avessi trovato un lavoro o un marito che si preoccupa di sostentarmi

Io invece ho sempre avuto la passione realizzare progetti di più vasto respiro che vivere alla giornata alle dipendenze di uno che mi tiene in servitù per il fatto che mi dà una casa e mi nutre

E per arrivare a questo non esiti a consegnarti alla merc&egrave di chiunque vuole portarti a letto

Per aspera ad astra. Ribadì secca

Non so quanto pesante sia il fio della tua escalation. Annotai piuttosto contrariato

A te sembra insano. A me invece appare quantomai umano. Rimarcò con destrezza

costruttivo. Renditi conto quanto utile, magnanima &egrave la nostra missione: dare gioia a chi la desidera ardentemente: a uno sbarbatello come te che magari ha la fidanzatina che lo ama da morire ma sente ancora infamante offrire la sua bocca per regalarti un pompino; a un operaio che lavora quì ma ha casa e moglie troppo lontani per offrirsi quand’&egrave sera i piaceri della vita coniugale; e, come questi, il soldato, il marinaio, il rappresentante di commercio..

Ma vogliamo considerare anche quelli che?.. hanno anche la moglie disponibile ma si sente vivamente onesta. Che accetta di prenderla in fica solo per assicurare al casato la discendenza con nutrita figliolanza come le ha raccomandato il prete al momento del matrimonio..?

Vogliamo aggiunger anche il vecchietto? Ormai fuori dal diritto di provare, prima di rendere le ossa alla terra, un sollazzo decisamente eccelso con una bella figliola di giovane età, che non ha ritegno di mettergli a disposizione una fichetta smagliante come non gli appare più possibile da parecchi anni..

L’ufficio di un medico &egrave utile all’occorrenza di vivere sani; risanare una frattura accidentale o debellare una fastidiosa malattia. E’ utile anche la prestazione d’un calciatore, dell’artista, della starlette di cinema, di teatro, di circo a integrare le esigenze d’una vita gradevolmente edonistica

Necessaria e’ l’opera del fornaio, del pasticciere, del contadino, dell’operaio..

Ma tu, inzaccherato da quel desiderio che ti scintilla negli occhi.. quanto felice continueresti a vivere se io e le ragazze quì presenti ti negassimo di placarlo con la ..nostra infame opera..?

Se ti dicessimo concordi che ce ne stiamo nude perché ci aggrada così ma non permettiamo che ci metta in imbarazzo appiccicandoci addosso quegli occhi stralunati, che la fica ci &egrave stata data da Dio per pisciare non per lasciarcela imbrattare della tua sozza sborra; che la boccuccia &egrave avida di leccornie come le apprezza la tua mentre lo sperma &egrave schifido e nauseante; che il mio culetto &egrave una cosa sacra per sentirsi oltraggiato come stai bramando che ..ti lasci fare

Alzeresti i tacchi e ti rivolgeresti a un’altra casa, vero?

Immagina ora che anche le puttane di qualsiasi altro bordello di Catania. E ogni altra donna si rifiuti di farsi calpestare il pudore per consentire al tuo cazzo di ritrovare la quiete alterata

C’&egrave gente che ha perso il lume della ragione, che si &egrave ammazzata, che ha dissipato patrimoni d’ingente valore riducendosi al lastrico a causa di questa strisciolina di pelle nascosta dal lieve sbuffo di peluria da cui i tuoi occhi non riescono a discostarsi per la visibile brama

Siete voi maschi che, inzaccherati da quell’atavico odio per tutto il genere femminile rilegate la nostra missione all’infimo posto delle categorie sociali.

Ma non solo noi.. Rassodò adirata

La stessa ragazza che dite di amare, la donna che avete sposato, la ragazza che suscita in voi un desiderio momentaneo, passeggero o duraturo, la ragazza spigliata che assente a menartela o senza farsi troppo pregare consente di farsi fottere. Quella &egrave una poco di buono. Una troia. Vero?

Spasimate per la sua bellezza fino a incensarla come non &egrave possibile immaginare un più spregevole servilismo, promettete la luna, disposti ad affrontare rischi anche di lauta entità, vi fate piccini e miserevoli, pronti a implorare come hai fatto sin’ora tu. Accettate di consegnarle il frutto del vostro lavoro pur d’avere cosa? Il possesso d’un corpo in uno stato pregno di briosa acclamazione che dura un tempo così fugace da non avere la forza di giustificare tanta dovizia

Ripagandola dopo esservi svuotati dello spruzzo che vi sobillava con un Troiaccia!

Tu! Disse accusando col dito puntato

disposto a privarti delle trecento lire che, per uno che non lavora ancora rappresentano una cifra racimolata con chissà quali peripezie, per pavoneggiarti della sola vanteria di essere stato appena un pò di minuti dentro questa fica per coglierne un piacere che non &egrave troppo eloquente dire Supremo. Ma solo per il breve lasso di tempo che risplendette

Alla fine quando vi riallacciate i pantaloni, la donna che ha placato quelle esigenze che fino a una manciata di minuti addietro vi facevano farneticare esaudendo anche il più infame dei vostri istinti diventa l’essere spregevole, la creatura immonda, l’entità che ispira solamente ribrezzo

Vigliacchi, miserabili! Come ripagare uno che s’&egrave gettato nel mare in tempesta, incurante del suo abbigliamento di pregevole valore, per salvare la vostra vita e, dopo essere tornati al mondo rigogliosi di vigoria, come gratitudine lo biasimate per la sua dissennatezza

Non credere. Apposi stupefatto

Io non ci credo che tutti i maschi appartengano alla risma in cui tu li hai catalogati

Penso che ce ne siano anche molti disposti a riconoscere la gioia che hai dato loro. Tu stessa n’hai nominato le categorie. Ed eri lusingata della soddisfazione che gli hai concesso

Purtroppo esistono anche gli altri che hai citato. Ma mi rifiuto di credere che tutti, proprio tutti ti affibbino quel malevolo epiteto

Per la deficienza di quelli io ti chiedo perdono

Sei incantevole.. Veramente.. Dissi ammaliato dalla sua versatilità. Al pari della sua bellezza

Come Angiolo in terra a sua beltà mostrare. Aggiunsi parafrasando una strofa di Dante

E come tale ti ricorderò per tutta la vita..

più lieve legno convien che mi porti. Soggiunse lei parafrasando la mia dizione.

invece di ..marcire tutta la vita in un bordello, vero?

Vieni anche tu dal classico? Mi chiese poi di rimando. Annuii cercando di occultare che ero ancora al primo anno, malgrado l’età avanzata.

Anch’io. E’ la vera elite degli studi. Insegna a ragionare e criticare

Mi chiamo Silvia. Disse sorridente porgendomi la mano in segno di leale amicizia

Io Paolo. Risposi stringendo la sua con effervescente trasporto

Vuoi che andiamo? Riproposi sicuro che era lei la ragazza per cui bramavo di accedere al nuovo tipo di piacere ottenuto con la sola facilità del pagamento

No. Mi rispose secca.

Come? Reagii mostrando vivo stupore per l’inatteso voltafaccia. Deluso come un bambino a cui si nega il giocattolo che si &egrave appena scartato dall’involucro

Prima pareva che non aspettassi che te lo dicessi senza preamboli

Perch&egrave ora hai mutato idea? Non ha più.. la voglia d’esaudire quelle effusioni che prospetto incantevoli solo se sei tu a colorarle di splendore?

No. Mi sei simpatico. Non mi parve un buon motivo per scansare l’invito

Ti deluderei. Aggiunse. Lasciandomi perplesso anzichenò

Far l’amore dev’essere un’aspirazione sentita. Non un obbligo com’&egrave previsto in questa sede

Come tu ti rifiutavi di chiavarmi con indolenza ora io non accetto di sentirmi chiavata da te

Far l’amore dev’essere un’aspirazione sentita. Non un obbligo com’&egrave previsto in questa sede

Come tu ti rifiutavi di chiavarmi con indolenza ora io non accetto di sentirmi chiavata da te

……………………………………………………………….

Mi hai eccitata con quel fare da pulcinotto innamorato che.. non so quello che darei per fare l’amore

Sono quà per questo. Per fare all’amore. Non per..

No. Rispose ancora. E lo diceva con aria che non ha nulla da far temere che lo dicesse per ischerzo

Mi parve uno sparo in fronte avvertire che una puttana si nega. Non c’ero mai stato, ma ciò non significa che avessi lacune in merito. Una puttana che viene invitata non ha il diritto di negarsi.

Neppure se si trattava d’un vecchiaccio repellente. E io vecchio non ero. E neppure repellente

Ma perché..? Insistetti prima di trascorrere alle maniere coercitive

Non riuscirei a concentrarmi, a estranearmi dall’atmosfera che ci pesa sopra. Dichiarò

E quando so d’esser costretta a esprimere quel che non sento di dare, mi chiudo in me come un riccio. Mi spiacerebbe deludere la spontanea aspettativa d’un collega.. quasi coetaneo

E perdippiù così invaghito, come risulta evidente, di me

Vuoi che .. restiamo ancora un pò a dialogare? Proposi nell’intento di accrescere il tempo da trascorrere assieme all’immagine che mi faceva spappolare il cuor

per accrescere una più tenera confidenza

Tu eri a Catania, vero? Al Verga? Io sono stato a Catania fino alle medie; ma il ginnasio e il liceo l’ho fatto in provincia. Mio padre &egrave stato trasferito e.. M’affrettai a rivelare stornando la diramazione che pareva inceppare nel fiasco

No. Rispose la tipa, accantonando momentaneamente l’interesse dal librone

L’ho fatto a Padova. In mezzo a ristrettezze che non auguro a nessuna. Precisò con leggiadra distinzione anche se parlava dei momenti più infelici della sua vita

Ottenuto il diploma sono fuggita di casa e ho fatto la commessa a Abano.

Ma per mantenersi colà un misero appartamentino ciò che guadagnavo non bastava. Pensa se era sufficiente per le spese universitarie!

Allora mi sono trasferita a Bologna. Precisò simulando la cadenza del parlare emiliano

Bella scrufetta de Bulogn’ .. L’aggredì un balordo rompiscatole poco curandosi ch’era intenta a conversare con me

vieni, che sto morendo dalla voglia di romperti la fica..

Devo andare. Disse asciutta alzandosi per concedere maggior attenzione al volgare importuno

Mi aspetti? M’invitò mentre s’allontanava al seguito di quello.- Accennai col capo che l’avrei aspettata anche fino a notte inoltrata

Ritenni che se lo sbarazzasse in quattro e quattr’otto, come aveva illustrato

Invece dovetti aspettare un bel pò prima di vederla riapparire. Durante il quale non ebbi altro da pensare che a lei; a cosa significasse esser obbligati a soccombere alle sconce voglie del libertino importuno senza il necessario entusiasmo

Struggendomi di saperla in balia a quel famigerato essere che ora le stava proponendo chissà che genere di sconcezze.- Mi pareva d’esser io stesso a dover dare con sdegno la mia dignità al fine di renderlo soddisfatto.

I pochi minuti di rito trascorso interminabili come quando sei appeso a dei rami sporgenti sopra un baratro. Pareva non finissero mai. Controllavo all’orologio; lo scadere del nono minuto e poi del decimo che era il limite di intrattenimento per le altre che avevo controllato. Ma l’allettante amica non appariva. Vidi passare anche il sedicesimo. La Luisa che m’aveva tacciato di minore entrato di soppiatto era già uscita tre volte e s’involava già col quarto spasimante

Pensai che si fosse addormentata giusto per escludere più infausta probabilità che avesse avuto attriti col suo profanatore. O che durante il convegno si fosse sentita male. La più attendibile delle circostanze

Accorsi perciò ad informarmi presso una che dimorava priva di inviti circa la preoccupante assenza di Silvia; se fosse stata colta da un improvviso malore. Rispose che era da escludere; tuttavia accolse la richiesta d’andar a vedere. Fu molto gentile. E anche fin troppo svelta nella indagine per il tempo che impiegò a tornare

E’ in camera col cliente. Tornò a riferire senza particolare brio

Vuoi provare con me? Non mancò d’invogliarmi

Non dò meno di Silvia, anzi. Lei &egrave un pò svagata durante il ricevimento; io invece mi applico con più entusiasmo.

Sei già stato con lei? Risposi emozionato che ero un suo fedele ed appassionato cliente ed ero contento di aspettarla

Mah.. Io non lo capisco come siete fatti voi maschi. Esaminò scettica

C’&egrave da credere che bisogna proprio trattarvi male per legarvi al guinzaglio.

Tutti quelli che sono stati con Silvia e hanno voluto provare anche me dicono di lei d’averla trovata fredda come un ghiacciolo, entusiasmati di come io so elettrizzare un maschio.

Però poi, la volta a venire, tornano a cercare lei.- Insomma se vuoi me io son quà.. sennò aspettati la tua Silvia. E se n’andò come se l’avessi importunata

Finalmente fece ritorno

L’ho visto uscire. Rimarcai avvilito al vederla tornare a me, troppo poco avvilita dal misfatto d’avermi fatto aspettare tanto

Ma non te lo sei sbarazzato in quattro e quattr’otto.. L’accusai quasi a rimbrotto

Non l’ho detto questo io. Produco il mio lavoro in maniera onesta. E poi mi ha pagato due doppie. Già per la doppia non posso farlo sfollare appena &egrave venuto; mi &egrave d’obbligo lasciargli assaporare i postumi del piacere senza fargli fretta. Per giunta, quando tentavo di scrollarmelo di dosso, m’ha consegnato un altro tagliando uguale; che gli consente di ricominciare daccapo

E’ la sola maniera per dirmi quanto gli piacevo. Per me il modo per ringraziarlo per essere stato tanto liberale.- Infatti non mi parve che avesse un aspetto deluso come mi sarei aspettato dalla presentazione che aveva voluto esporre a merito della ripugnanza

Ha avuto rispetto per te?.. Diagnosticai sprovveduto

O era un cliente assiduo davanti al quale non provi imbarazzo o un caro amico per cui covi segreta tenerezza? Tentai di diagnosticare nella speranza che lo stesso capitasse a me a seguito della familiarità che pareva instaurarsi fra me e lei

Nessuna delle due ipotesi. Rimarcò premurosa

Senti gelosia per me?..

Un poco. Accennai senza sbilanciarmi eccessivamente

Le solite cose. Tenne a tranquillizzarmi carezzandomi soavemente le guance

Nulla di eccezionale. Era uno che non ho mai visto prima d’ora. M’ha vista colloquiare con te e s’&egrave acceso di voglia. Non fu difficile constatare che bruciava davvero di passione

Non ho fatto niente per esagitarlo fuori dalla normale prestazione. Te l’assicuro.

Sono fatti così i maschi che frequentano i casini. Basta loro trovare la scintilla con l’oggetto che suscita la loro libido perché non badino a spese pur di ottenere il piacere a trecentosessanta gradi. Non ho mica detto che li lascio scontenti. Questo l’hai pensato tu. Propugnò con estrema schiettezza. Mi limito solo a restare assente. Non saprei esprimermi meglio verso uno per cui so che son tenuta a esaudire. Sarò anche strana. Mi blocco appena sguaina la sciabola e, anche se fossi propensa a venirgli incontro, mi si frena l’istinto di condividere il piacere che do di dover dare solamente a lui. Come succedeva nei numerosi approcci che mi sono concessa a Bologna

Ma ora vattene. Impose quasi pur adornando il dire d’una inconsueta gentilezza

Fra poco &egrave sera e c’&egrave la sortita di quelli che escono di casa colla precisa intenzione di chiavare

Ti rattristerebbe, se &egrave vero che ti piaccio così tanto, vedermi portare in camera con frequenza vertiginosa. Fin’ora &egrave stato il turno dei sbarbatelli che vengono quì sopratutto per guardare per scegliere con calma quella a cui votarsi la prossima volta; informarsi quanto viene a costare la piacevole bravata indi calcolare quanto ci vuole per racimolare la somma sufficiente.

Ma in serata giungono quelli che posseggono la disponibilità per placare l’ira funesta. Per quell’ora non avrò più il tempo di darti retta.

E’ tutt’un continuo scendi con uno e risali con un altro

Lì c’&egrave un bagno riservato ai visitatori. Disse additandomi un corridoio poco visitato

Vai là e ti masturbi pensando a me. M’hai guardata abbastanza per sognarmi mentre godi; e fantastica che t’abbia esaudito io ..tangibilmente

No. Risposi testardo

Non &egrave la mia brama che voglio appagare. Quanto piuttosto sentire vibrare te per il calore che ti trasmetto. Perch&egrave la smetta di pensare che sto bollendo dalla voglia di mettertela in culo

Se quello t’ha dato due doppie io te ne dò tre. Anzi ..quattro Soggiunsi dopo aver fatto un rapido calcolo mentale di quanto mi sarebbe costato

Te ne renderai conto quando mi vedrai più bramoso di leccartela che proporre questo balordo attributo alla tua boccuccia, che preferisco baciare che avvilire, respirare il tuo profumo come un fiore dall’ammaliante fragranza

Guarda che questa boccuccia, Rilevò ridimensionando compassata i miei termini

&egrave avvezza ad ospitare i cazzi, non le labbra del maschio.

Non ha facoltà di ribellarsi se viene inondata dallo spruzzo maschile. L’ultimo l’ho accolto pochi minuti fa. E’ parte integrante del mio lavoro

Perch&egrave non lo lasci? Caldeggiai avvilito

Che piacere ci provi a farti umiliare in questa maniera?.. da gente ignobile

Si. E poi?.. Ripristinò sorniona

che faccio? Cerco un lavoro onesto, vero?

Me n’ero illusa ancora tre anni addietro, quando pensai che a Bologna avessi trovato il tanto che mi bastasse a sopravvivere

Pareva che trovasse un suffragante benessere a raccontare di s&egrave.

Forse perch&egrave reagivo trasognato all’ascoltare qualsiasi cosa che usciva dalle sue labbra.

Se m’avesse raccontato la fiaba di Cappuccetto Rosso ci avrei prestato altrettanta attenzione

Sbalordito come se criticasse le Cinque Antinomie di Kant

Ma anche lei ora pareva di trovare suffragio a colloquiare collo stupidone che le stava dinanzi

Scemo.. m’hai messo addosso una tal brama di fare l’amore che rischio di rivoltarmi al sentirmi di nuovo chiavata. Già non capisco come facciano a cercare me quando ci sono tante e così fulgenti ragazze che si profondono con estro per lasciare l’avventore gongolante. Preferii non approfondire l’argomento

Motivo in più.. Sopravanzai

per venire con me.. piuttosto che doverti arrendere a un altro. Se vado a comprare le quattro doppie quanto tempo puoi trascorrere con me?

Molto più di un’ora. Quasi due. Asserì che sfavillavano di festosità

Dai.. vacci! Mi sollecitò ansimante

M’hai fatto svaporare il cuore.. da desiderare più di te di fare l’amore. Guai a te se non mi tratti come se fossi la tua innamoratina… Insomma la tua ragazza che s’&egrave decisa a dartela dopo averti fatto tanto sospirare

Ma forse ..non hai con te tanto denaro. Mi diede l’imbeccata richiamandomi

Prendi solo una doppia; giustifico io il tempo in più che siamo stati assieme; m’invento un malore occorso all’improvviso. Denunzio che son inciampata sulle scale e mi faceva così male da non potermi dedicare al servizio che &egrave tuo diritto

Obbedii partendo alacre come un cerbiatto.

Ma fu un errore. Al ritorno di lei non c’era che il librone sulla sedia. Chiaramente invitata da qualcuno che la stava adocchiando e aveva profittato della momentanea mia sparizione per fare affiorare il suo diritto

Fortunatamente non la trattenne a lungo come il brutto ceffo di prima

La vidi ricomparire dopo una manciata di minuti. Addolorato da una parte, ma gioioso all’idea che ora avrei potuto trattenerla solo per me

Dovresti pazientare ancora un poco.. Incalzò mentre altri due ragazzotti accorrevano verso di lei

Sono tre amici.. Spiegava come se si trattasse di due nuovi clienti per i quali doveva pesare un etto di mortadella e due di formaggio. Due clienti da servire prima sol perché avevo perso il turno con l’ imprudente allontanarmi

me li faccio e poi sono tutta per te

Volete venire tutt’eddue assieme? Propose di getto ai baldi giovinastri. Uno di essi parve non gradire molto la strana prospettiva; mentre l’altro si rivelò frizzante d’entusiasmo nell’accogliere l’allettante proposta. E si prodigò con convincente loquela ad ammonire l’altro che é un evento quanto mai esaltante fottere una puttana in due, elencando ogni modello per mortificarla con più tecniche

Le rivolsi uno sguardo che sapeva fin troppo di discordante

Ho bisogno di denaro. Mi confidò piano all’orecchio carezzandomi la guancia

Altre due marchette mi risultano giovevoli. Se resto con te come ho promesso, stasera non accumulerò granché. E ho da pagare le tasse fra poco. Scusami

Si pose fra i due scagnozzi e si diresse al famigerato traguardo, lasciando che il più mascalzone dei due le manifestasse le oscene prospettive che paiono essere state coniate giusto per rivolgerle ad una prostituta

Non rimase tempo breve come era accaduto col primo

Quando si ripresentò congedò con eguale cortesia sia l’uno che l’altro che perseverava ancora diabolicamente a ingiuriarla, quasi che non fosse ancor pago degli epiteti ch’era evidente avesse rifilato al verso della stupenda creatura

Ho perso tutto l’estro. Perdonami. Esclamò spoetizzata

Non mi sono mai sentita puttana sordida come ora. A causa di quella peste. Purtroppo devi accettare ogni effervescenza che ti viene rivolta; sia materiale che verbale. Non ti dico neppure quel che mi ha fatto e fatto fare anche dall’amico che dapprincipio pareva tanto compito

A certi elementi dovrebbero inibire l’accesso in una casa decorosa; non conceder loro persino il tiket per la doppia. Mandarli a sfogarsi esclusivamente alle zone portuali. Tacqui addolorato per lei, mortificato all’immaginare le manifestazioni indecenti che l’odioso individuo aveva potuto concepire per umiliarla. L’accostai e la baciai teneramente colla tenerezza che si prova per la fidanzatina che &egrave stata umiliata e picchiata dal padre che ha scoperto che &egrave stata sfrontata oltre il limite consentito

Avevo così tanta brama ..di fare l’amore. Tartagliò

Me l’hanno dissipata come passa l’appetito di cose buone dopo che hai attraversato una cloaca

Te l’ho detto; questo &egrave un casino. Le turpitudini subite non si riescono a cancellare. Restano a imbrattare prepotenti anche l’aria

La rassicurai che avrei collaborato per disperderli con la forza dell’amore che sentivo per lei

Non ce la faresti. Rincarò

Sono io che sono mutata radicalmente. Potresti adorarmi come una deità ma resterei fredda e insensibile. Mortificata da quello che ho dovuto subire, troveresti solo la puttana che divarica le cosce per farsi montare, la bocca se le chiedi il pompino e si sistema a pecora se s’accorge che vuoi incularla

Il sogno che carezzavamo si &egrave evaporato. Lasciami continuar a fare la puttana

In effetti sento di esserlo Affiora in me a periodi questo senso di tenero languore, la voglia di un bene sincero, delicato e romantico

Non sono un angelo come ti stai illudendo; in fondo sono una troia come le altre

Vattene e ..lasciami al mio mestiere, ti prego

No. Tu non sei una puttana. Insistetti incapace di capitolare

Sei una poveretta condannata da quel Dio selvaggio a pagare il fio dei peccati degli altri. E io non ricuso l’amore che ho sfoggiato per te. Lascia questo lavoro; ti prometto il mio appoggio e spirituale che materiale.. Sfoggiai pomposo come se avessi alla spalle un lavoro redditizio che bramavo d’avere come per incantesimo

Quà lavoro non ce n’&egrave.- Era inutile che mi consigli di sprecare tempo e energie nella vana ricerca di una occupazione che permetta di sovvenzionare gli studi senza consumare il capitale che ho

Per una donna c’&egrave guadagno solo nell’industria del sesso.- Ormai ci sono rassegnata

Mi va bene perch&egrave sono alloggiata e nutrita, per cui i proventi posso devolverli per intero al mantenimento degli studi. Fare di più non ha senso. M’accontento di pochi pretendenti scelti dalla mia selezione. Lasciavo volentieri i cafoni e gli scorbutici alle altre

In questo periodo di pre-laurea si presentano parecchie spese extra. Ecco perché mi sobbarco anche a certi zoticoni tipo quelli che hai visti

In altri tempi li avrei dissuasi restando distaccata e insensibile come ho fatto sin’ora con te

Ma se ti comporti così.. Propugnai avversando le teorie che aveva rese note

Ti allontaneranno. Appena i tuoi pretendenti scemeranno di numero. E ti ritrovi ancora in una strada.. sola e senza neppure il conforto degli amici che t’apprezzavano

Ora m’importa molto relativamente. Rispose senza ombra di astio per la sollecitazione a una meno intensa produzione

A febbraio presento gli ultimi esami

A giugno spero di presentare la laurea. Ho il gruzzoletto sufficiente per tornare nella mia terra appena conclusi gli studi. Come vedi posso lasciare io il posto prima del decreto d’allontanarmi.

Mi mostrai visibilmente sollevato per lei, apprendendo che smetteva di praticare un’occupazione che mostrava di gradire ben poco. La vidi lieta di vedermi angustiato del suo destino

Tu hai iniziato come squallido disturbatore della mia quiete, a livello di qualsiasi altro. Ma sei progredito senza interferenza della mia volontà a persona amica. Da partecipare ad episodi della mia esistenza che non ho mai potuto contare a nessuno

Una persona amica che non mi sento di mortificare con l’indifferenza appena soli in camera

Commossa ora mi trovo nella condizione di desiderare io stessa le tue effusioni.

Allora.. vieni? Mi accinsi incoraggiato a proporle per la seconda volta di appartarsi con me

No. Rispose senza un briciolo di durezza

Non pensare che dentro una puttana il sentimento sia svanito del tutto solo perch&egrave &egrave costretta a concedersi a chiunque la sospinge al letto.

E’ da due anni che mi lascio scopare con indifferenza; ma non &egrave detto che per questo si sia acquietata la mia sete d’amore. Da tre anni sogno di andare a letto con un maschio che mi ama davvero e teneramente. Per farci l’amore con corresponsione di trasporto

Voi di Sicilia siete assai più umani; &egrave doveroso ammetterlo.

Al confronto degli aridi nordici guadagnate in nobiltà per le dolcezze che esprimete anche alla femmina che non può esibire proteste se non adeguarsi assoggettata alle loro esigenze

Ecco che ho risposto perch&egrave hai visto uscire il cliente di poc’anzi col sorriso incantato.-

Quel lascivo di poc’anzi era l’eccezione che conferma la regola

Con quelli della vostra terra non mi mostro entusiasta; ma neppure totalmente assente.

Concedo che prendano il godimento che li esalta. E questo basta a farli felici

Gli altri restano soddisfatti per aver sbrodolato in fica a una puttana particolarmente bella

Proprio perch&egrave sento di desiderare intensamente di aprirmi totalmente, mi esimo di farlo con te in quell’ambiente che mi vuole costretta a ‘concedere a chiunque’ il piacere del mio corpo senza la distinzione se si tratta d’un bel giovane aitante e piacevole o un deprimente individuo aizzato dai soli sensi.

Appena soli in camera appariresti il cliente che deve violentarmi, e a cui io devo soccombere. Non c’&egrave modo di rivoltarmi a questo dato di fatto; pur volendo apparire l’amante tenerissima

Travolgerei la mia esaltazione, ribellandomi anche al desiderio di cederti con entusiasmo

Vienimi a trovare il giorno dei miei esami. Propose giuliva

La tua apparenza m’incoraggerà da farmi divenire un leone

Libera da questa ossessione, m’offrirò io stessa; avida dei piaceri del vero amore. In ambiente lontano da quì, senza la consapevolezza che ottieni i miei favori per intercessione del denaro.- Allora apparirà diverso ad ambedue

Provaci. Insistetti penosamente fin a diventare ridicolo

Accontentami.. ora.- Sto bruciando di te. Rincalzai estatico

Farò io in modo da intenerirti. Non ti chiederò nulla.

Mi limiterò a stimolare la tua sensibilità edonistica. Come se fossimo due ragazzi che, fuori.. si sentono avvampare dello stesso istinto

Non ci riuscirai. Ribatt&egrave convinta nella sua persuasione

E’ l’ambiente che influisce sfavorevolmente. Tutte le imposizioni soggiogano sia me che te

Quì si deve fare sotto condizioni ben determinate a cui nessuno sfugge. Più onerosa delle quali &egrave la rigorosa osservazione del tempo in cui ti godi la mia persona, l’obbligo mio di richiedere il corrispettivo talloncino, la consapevolezza che tanti hanno trovato godimento su di me sul letto

Dentro quella abietta camera vedresti la Silva che ha ingoiato litri di sborra, la Silvia che s’&egrave fatta chiavare da un centinaio di maschi, la Silvia che ami inculata da quella bestia mentre si prodiga docile a rendere il pompino all’altro più mansueto

Proveresti più piacere masturbandoti poco lontano da quì, al mio ricordo.

E ti ritrovi ancora in tasca il denaro che serve per portare in camera in un altro casino una ragazza che ti sta stimolando solo i sensi.

Non &egrave questione di risparmio.. Recriminai esibendo dolosa ostentazione in merito ai miei averi

Quanto qualcosa che mi sospinge a te ineluttabilmente. Non riuscirei a concitarmi per un’altra con l’immagine tua davanti agli occhi

I desideri appagati immediatamente danno esigua soddisfazione. Sentenziò da vera saccente

E dimorano poco nell’archivio dei ricordi.

Mentre far l’amore con visibile tenerezza mi riporterebbe in tempo reale in Paradiso.

E l’oblio delle mie vicissitudini.

Son così certa che con te accadrebbe da concederti, come hai potuto constatare, una familiarità che non si accorda a chiunque, entusiasmata per l’imbarazzo che t’ho visto trapelare cercando di contattarmi. L’impaccio &egrave sintomo di rispetto.

Come l’arroganza lo &egrave del contrario

Aspetta. Vedrai quanto sarà incantevole se m’incontri nelle aule dell’Università e mi accosti senza la prevenzione che m’hai conosciuta in un casino

Son daccordo… Confutò insperabilmente la stupenda visione ammaliatrice

che se ti sei rifugiato in quest’ambiente per sfuggire al solito dispiacere d’amore, e ti serve un appagamento immediato della sensualità, da immaginare che non puoi resistere fino alla data che io ho designata..

Io.. sono avido di te! Dissi imperiosamente. Quasi nell’impeto di obbligarla a assentire, forte del ruolo di CLIENTE che rende lecita ogni velleità sulla donna prescelta.

Ancor più attizzato di quando mi sei apparsa la più desiderabile di quelle che ho viste, e mi sono avvicinato a te, cercando timidamente di proporti di esaudirmi.

Ti desidero con un amore uguale alla passione che mi rende schiavo di te

Ho bisogno del tuo amore.. di chiavarti!.. Ora. Proruppi al limite del parossismo

Non ce la faccio ad aspettare ancora tre mesi

Ti capisco, caro..! Pronunciò comprensiva come non mi sarei aspettato da una meretrice

Se non ce la fai a contenerti, invita Francesca. Rispose con suadente comprensione per la mia visibile esagitazione

Quella..! E m’indicò una briosa ninfetta dalla lunga chioma fluente, proprio nel momento che, sollevandosi dal canap&egrave ove aveva intrattenuto il suo interlocutore, s’apprestava a precederlo al sentiero della gioia

E’ una ragazza simpaticissima. Aperta agli inviti maschili, ha una sensualità prorompente ed accoglie ogni profferta con incredibile entusiasmo. Peccato che &egrave andata. Commentò con vivo rammarico

Insomma.. Concluse

Appena torna in sala puoi andar a invitarla. Non modificherò il ricordo che ho di te sapendo che hai calmati con lei i bollori che non riuscivi a trattenere

Però dopo ..te ne vai.- Impose con straordinaria dolcezza.

Non serve al tuo stato contingente vedere la ragazza per la quale ti senti intenerito continuare a prostituirsi

Sarebbe un’inutile mortificazione al tenero sentimento risorto in me, e per te un’improduttiva dissacrazione del nuovo ideale di fanciulla

Vedrò di organizzare un incontro con te prima di una data così lontana

Fin a sabato.. siamo impegnate da non poter neppur respirare. Espose

E domenica anche peggio. Soggiunse dispiaciuta alla mortificazione che esibivo afflitto

Ma lunedì c’&egrave un normale calo. Se si chiede un giorno di libertà, lo si ottiene con facilità.-

Ti va ..d’incontrarci alla centrale?.. Nei pressi della segreteria?

Colà.. Disse illuminando anche i suoi occhi incantevoli

sarai un collega per cui ricordo di nutrire solo stima e simpatia

Non un potenziale cliente affamato di portarmi a letto. Programmeremo lo svolgimento della giornata assieme. Possiamo dialogare senza che l’importuno di turno ci disturbi e quando saremo concitati da desiderarlo vigorosamente troveremo un albergo ove darci alla pazza gioia

Mi troverai sensuale come l’innamorata di cui senti deprecabile nostalgia.

Farà bene sia a te come a me. Anch’io ho tanta nostalgia dell’amico che amai a Bologna

Francesca &egrave una mia collega di corso.

Ed &egrave anche più giovane di me. Continuò nell’esposizione sul curriculum dell’amica.

Si &egrave affiliata a me da qualche settimana, apprendendo da quale fonte procuravo il necessario per dar lustro alla mia persona e sostentare gli studi, dopo aver fatto lavori umili e massacranti.

Non &egrave meno bella di me. Puoi dirle che sei mio amico, se vuoi. Ma non ti tratterà meglio solo per questo. E’ indulgente con chiunque l’abbia gratificata preferendola a un’altra

Se vuoi, Propose ad avallo della primitiva proposta

la chiamo io appena torna in sala. E t’affido a lei raccomandandole d’essere tenera con te.. come lo sarei stata io. Propose con eccessiva semplicità

Per apporre un immediato rammendo alla tua temporanea demoralizzazione.

Io poi.. Continuava infausta

provvederò a ricostruire per me quel sentimento a cui anch’io anelo

Sarei felice di poter dire ancora ‘Amo anch’io !’ mentre corriamo verso le eccelse vette a cui solo le vivaci gioie delle effervescenze fatte con amore sanno condurre!

Vieni?.. La invitò un altro di quei attentatori all’incantevole sua effige di fanciulla per bene

No. Mi opposi categorico

L’ho invitata prima io. Addussi vigorosamente annichilito dal pensiero di vederla trascinare in camera sotto ai miei occhi, impotente di contrastare quel turpe viavai

Stavamo per andare. Sostenni vigorosamente arrabbiato

Credo d’avere il diritto di precedenza

E’ un mio assiduo cliente. Mormorò prima di rendersi disponibile alla petizione dell’intruso

Non posso esentarmi a lungo dal mio dovere.- Disse spiaciuta avviandosi verso il compito da eseguire

Aspettami ancora un poco. Ti presento a Francesca. E si lasciò condurre alle scale, incurante del turbinio a cui mi lasciava preda

Della Francesca non me ne fregava proprio un accidenti. Capivo che sono troppo vulnerabile alla bellezza esteriore per non accalorarmi per una ragazza che si presentasse almeno piacevole. E Francesca lo era con largo margine. Avrei esibito a lei gli stessi salamelecchi rivolti a Silvia rischiando di far sapere alla ragazza che s’era illusa di poter amare ancora al fittizio turbamento

E non gradivo tradire il sentimento che prometteva di nascere fornicando colla sua amica

O anche la tipa a cui m’ero rivolto che vantava di trattare il cliente con dedizione superiore

Se chiavare volevo; e lo bramavo imperiosamente, volevo che lo sapesse solo io e il corpo mio. In un bordello sono quattro gatte, facile che i pettegolezzi circolino senza intoppo

E poi, cazzo!.. ero venuto a Catania per >chiavare< mica per innamorarmi. Perciò me n'allontanai colla mente in rivoluzione Vedi se &egrave il caso di rovinarsi la serata per una bellimbusta incontrata in un casino.. Ci avrei provato. A tempo debito.- Avere una ragazza a Catania esperta nelle arti edonistiche e allo stesso tempo propensa ad affrontare la vicenda con sentimento non era affatto una perdita E poi poteva influire sulla mia carriera. Nel senso di chiamarmi in America appena vi si fosse stabilita.. Appena svoltato l'angolo, quasi apposto con imperizia, offriva i suoi battenti aperti fin dal primo mattino 'Il momento buono' Ci entrai rigorosamente per niente risoluto a scegliere là, l'oggetto di concupiscenza; semmai guardare per avere la pietra di paragone. Se qualcuna valeva la pena, approfittare del momento buono per insozzarla di sborra con modica spesa, dato che togliersi lo sfizio costava una spesa irrilevante Si trattava di un nugolo di donne ormai inaridite dall'empio mestiere. Messe in mostra come una merce senza provare soggezione n&egrave avvilimento o ardore. Quasi che dessero l'opportunità di stare il tempo consentito in loro innocente compagnia. E null'altro. Anche i volti di chi sortiva non era alterato dall'espressione compiaciuta; direi piuttosto sedata, acquietata. Alla pari di chi &egrave uscito da un cesso dopo aver lasciato il naturale escremento Le donne erano stipate là. Nell'indifferente attesa che qualcuno le trovasse degne di svegliare nella loro irrequietezza l'impeto del sesso. Mentre la matrona condannava l'improduttiva stasi col ritornello 'Ragazze in camera!..' seguito da un suggestivo battimani 'che ..ogni minuto che restate coi piedi per terra &egrave un minuto sprecato!' Appena una scandalosa parvenza di sensualità. Il resto era licenzioso come accudire al normale bisogno corporale che preme all'inizio e rende più leggeri appena dopo essersene scaricati. Veramente nauseante. Gremito di ragazzi dalle tasche vuote, portuali, straccioni, tipi inaffidabili e gente taccagna al punto che, per non spendere oltre alle cinque lire dell'ingresso, preferivano masturbarsi alla presenza del folto pubblico Al contrario del raffinato club appena abbandonato, le poche risorse apparivano una ricchezza immensa; colla quale avrei potuto saggiare ben più d'una dozzina di femmine Risorsa eccellente per certi momenti in cui il bollore giovanile pretenderebbe un esercito di donne per sfinirle tutte ma era la prima volta, e non avevo intenzione di sciuparla con una parvenza del prototipo femminile; su un corpo di bellezza fin troppo dozzinale Persino il capriccio d'insozzarle l'abito era inattuabile; nude com'erano, cosa avrei potuto lordarle?.. i peli della fica o i capelli... o la faccia.- Ce n'erano due o tre dall'aspetto non proprio ripugnante ma la calca presente non permetteva loro neanche di fiatare; manco apparivano che già disparivano col nuovo Evidentemente era l'ultimo gradino da sperimentare. Come ci aveva illustrato la cara Sara Quelle che alla fine della stage non riuscivano a totalizzare il sufficiente numero di marchette venivano allontanate dal luogo protetto; abbandonate al loro triste destino Ma anche per quelle che riuscivano a superare lo scoglio il periodo era agli sgoccioli Me ne sortii pomposo per dirigere i miei passi alla vicina R O S A D ' O R I E N T E Di questo non conoscevo che l'aspetto esteriore. Poich&egrave l'ambiente ove risiedeva la cassa non comunicava direttamente col salone. E io, oltre la cassa non avevo mai potuto spingermi Stavolta pagai l'ingresso ed ottenni il beneplacito per avviarmi alla scalinata che portava al vasto salone del primo piano. Era brulicante di gente. Ancor più del precedente. Segno che, malgrado la fama, questo godeva di maggior prestigio di quell'altro. C'era un caldo da stare in camicia, malgrado il vento gelido che imperversava all'esterno Le Signorine erano coperte elegantemente; da veli multicolori trasparenti da non celar nulla di ciò che la velatura tendeva a far risaltare piuttosto che nascondere. Curata la raffinatezza del particolare. Il trucco sobrio ma significativo. D'altronde si trattava di ragazze che non avevano bisogno di particolari accorgimenti per mostrare un aspetto limpido e luminoso M'accorsi osservandole, della ragione del nome. Erano tutte straniere. Ragazze orientali. Il regno delle mille e una notte! Superbe. Da non poter apporre un minimo appunto sulla loro bellezza. Ne restai incantato osservandole una ad una con la bocca aperta. La favola della mia avventura continuava sotto i migliori auspici. Ero certo che bastava sceglierne una a caso senza rischiare di pentirsi. La Francesca a cui avrebbe voluto relegarmi temporaneamente l'amica prediletta dall'esecrabile occupazione era già deteriorata nel mondo dei ricordi svaporati Rincantucciato in un angolo, non perdevo occasione di mirare ognuna che faceva il suo ingresso dal portale a egida. Osservandola con sguardo ammirato finch&egrave spariva imboccando la sontuosa arcata finemente decorata con doviziosi stili orientali. A differenza dell'altro, la ragazza tornava al fianco del suo accompagnatore che la riconsegnava formalmente al pubblico, praticamente sempre entusiasta, chinandosi a lei nel commiato come si conviene dopo un giro di danza Mi parve più rispettoso verso la donna che ti &egrave stata, anche per il breve lasso di tempo, alleata, confidente e complice efficace nell'appagamento delle esigenze sensuali. Al paragone la modalità dell'altro mi parve arida. Pareva emergere la nullità dell'amplesso il veder tornare la complice sola, come se si fosse momentaneamente allontanata per dar sfogo ad un'esigenza fisiologica Reputai più affascinante che la ricomparsa della Divina avvenisse assieme al maschio che l'ha libata. Suscita simpatia nello spettatore ed aizza la fervida immaginazione a vagheggiare come si comporterebbe con lui accanto Offre un delizioso senso di soddisfazione a chi aspettando vorrebbe avere un'idea di come si comporta a letto, leggendo sul viso del fortunato l'esultanza che ha trovato nella femmina di sicuro dissoluta come s'aspira di trovarla; indi essere invogliato a sua volta a cogliere lo stesso gaudio Il maschio che sgaiattola direttamente all'uscita per ecclissarsi vergognoso dal riverbero della sconcia azione, permette che la Divina ricompaia da sola come per offrirsi casta e illibata a chiunque la pretende, ma non fornisce alcuna indicazione sulle prerogative della stessa Mentre in questo caso si tendeva a rendere palese il risultato della conoscenza effettuata con vantaggio promozionale per la donna; a palese soddisfazione della merce acquisita Mi parve più onesto che favorire la fuga per il decoro leso al personaggio maschile. La sirenetta non parlava per evidenti motivi; ma esibiva un istrionico sorriso di approvazione; mentre il suo cavaliere la ringraziava compìto. Qualcuno si soffermava ad incensare la bellezza della ragazza, esaltarne la bravura esibita, elogiare certe particolari espressioni che la ninfetta gli aveva dato modo di apprezzare.- E la cedeva compiaciuto al pretendente che avanzava galvanizzato ansioso di prenotare per s&egrave l'ineccepibile ebbrezza Mi struggevo all'ascoltare i variopinti vanti a onore del merito della complice di lussurie Da ritenere che ognuna fosse meritevole di usufruire dalla mia marchetta Una rappresentazione da assimilare più coerentemente ad una raffinata festa da ballo fastosa di compiti cavalieri azzurri e celestiali principessine che al luogo ove la dicitura 'casino' sonava proprio come un contrassegno poco armonizzato Vicino a me che me ne stavo lontano dai pretendenti più sfegatati, due signori avevano attaccato bottone fra di loro. Commentando la mia presenza com'&egrave solito ai perditempo Vadda sti picciotti ..chhi primura ca anu d'ammularisi a cedda.. Disse all'altro, rivolgendosi al mio aspetto spaurito anziché infervorarsi allo spettacolo della cessione della divina al nuovo spasimante; come a me appariva perfino più elettrizzante dello stesso godimento colla ragazza Poverini.. Disse l'altro compassionato per me. Evidentemente l'oggetto della discussione ero io. Col mio aspetto da 'prima volta.. colla lingua di fuori'. Quando la fica manca.. tormenta un pò tutti. Sentenziò comprensivo Noi perch&egrave siamo lontani dalle nostre famiglie. A loro perch&egrave son troppo giovani perch&egrave una ragazza gliela dia gratuitamente Io lontano non sono. Annunciò quello che doveva essere aborigeno Abito a Alcantara. Ma vengo a insegnare a Aci. Il fatto &egrave che mia moglie s'&egrave fatta una balla di grasso da quando ci siamo sposati. Allora.. capisce! Mi scostai un pò; al fine di non dare loro il sospetto che ascoltassi i loro discorsi; restando tuttavia camuffato per timore che qualcuno fra il pubblico ravvisasse in me il figlio dell'amico Di tanto in tanto Sciorinava il messinese ci si viene a rinfrescare la mente per vedere com'&egrave fatta una ragazza giovane e bella. Io vengo in città una volta la settimana. Approfittando dell'assemblea degli insegnanti, Non me la perdo l'occasione di rinfrancarmi la vista con queste esemplari di sirene da incanto No la mia &egrave ancora un bel pezzo di fica. Rintuzzava l'altro Ma abito a Cesano Maderno. Troppo lontano per rimediare con lei. Allora m'accontento della visitina quì. Precisò con nitido accento lombardo Peccato che stanno pensando di chiuderle. Sarebbe una vera cantonata se lo facessero. Ma nel dubbio &egrave meglio usufruirne senza risparmio.. fin quando che &egrave possibile E' un'ottima istituzione per quelli che son costretti a vivere lontano da casa per motivi di lavoro E anche per quelli che hanno una moglie che fa spaventare. Aggiunse il siculo Utile anche per i poveri studenti, operai, militari. Gente che non trova facilmente una ragazza che gli dia la serenità del fine giornata. E una donna permissiva &egrave sempre utile a tutti. Senza il naturale sfogo si diventerebbe nevrastenici. Concluse ieratico Insegna anche lei..? S'informo' quello ch'era della zona No. Stiamo eseguendo dei lavori all'areoporto. Dormo a Bicocca in una pensioncina. C'&egrave qualcosina anche la'. Ma &egrave robetta da poco. Signore anziane e sfruttate. Quà invece non si può dire che non ci sia scelta di prim'ordine. Ragazze giovani e incantevoli. Veramente. E costa anche meno che a Milano. La scelta &egrave più vasta, &egrave vero. Di case come questa ce ne saranno 15 o venti. Ma una marchetta per 500 lire te la sogni! Quà ti fai quasi una doppia col prezzo che lì chiedono per la semplice.- Allora non me la lascio scappare davvero l'occasione. Intanto che son costretto a stare quà.. Si. Non costa caro. Convenne quello. Che dava a intendere che Milano l'aveva visto solo sulle pagine dell'Atlante. Ma al continente tutta la roba &egrave più cara ..mi pare. Lattughe patate cipolle E anche la fica quà &egrave di prima categoria. Ragazze belle e giovani. E sopratutto straniere. Che chiavano anche meglio delle nostre italiane Si. Piace anche a me questo nonsoch&egrave d'esotico. Commentò quello di Cesano Non ne vado pazzo, ma la trovo un'attraente novità. Però non sono d'accordo che le italiane sieno da meno. Io, a Milano, sono cliente affezionato di una ragazza barese da più di due mesi; e non ne posso dir male.- Chiava con sentimento e ci mette un trasporto encomiabile.- Non ti lascia andare se non &egrave sicura che sei rimasto entusiasta di lei. Ogni mese, quando torno a Milano, vado a trovarla. Così.. per illudersi di avere un'amante in più Non &egrave che mia moglie sia da meno! Giusto per passarmi la bocca con la novità E.. fa le corna a sua moglie? Si rivoltò con aria da irreprensibile Non ha detto che &egrave un bel pezzo di fica?.. O ho capito male? No. Non ha capito male. Ribadì il continentale per nulla offuscato Ha ventitre anni e si mantiene fresca e piacente. Sa che la prima attrattiva del matrimonio &egrave la bellezza per la donna come per l'uomo &egrave la posizione sociale. Frequenta assidua la palestra, i corsi di danza classica e d'inverno va a sciare; che mantiene i muscoli elastici e le cosce tornite. Io per le cosce ci vado pazzo. Beato lei..! Appose mogio l'insegnante La mia .. Ma non ne parliamo. Beati voi continentali...! Le nostre mogli, appena si sposano, perdono ogni cura per se stesse. 'Quello a cui piacevo' dicono 's'&egrave sposato'. Si lasciano andare.. che a 30anni ne mostrano 50. Pare che non abbiano nessun rispetto per suo marito. E dire che tanto vecchia ..non &egrave. Ce n'ha trentadue Ma almeno ..scopa? S'informò interessato il nordico Eh.. lei vorrebbe scopare. Sono io che provo un certo risentimento.. a vederla così grassa La ragazza che avevo adocchiato era comparsa ancora dal portale; accompagnata dal seduttore che l'aveva assaporata. Anche questo si rivelò complimentoso come il precedente; aggiungendo a esagerati convenevoli verbali la ciliegina di baciarla prima di accomiatarsi definitivamente da ella. Segno che offriva in maniera sorprendente il Dono che scaturiva dalle sue grazie Non feci a tempo ad appressarmi per prenotarla che aveva già trovato la mano incline a chiedere per s&egrave la maliarda prestazione. Allora me ne tornai al mio disparte in attesa del seguente turno col proposito di pormi in evidenza prima che riapparisse Quei due avevano ancora la chiacchiera in sospeso Se passa da Milano, mi venga a trovare. Gliela faccio conoscere. Gli propose il nordico; che mostrava maggior interesse alla conversazione che ai stupendi avvicendamenti Si. Così resto cogli occhi strabuzzati 'cull' occhi chini e i manu vacanti..' dicono dalle nostre parti. Almeno quà vedi... ma anche tocchi. Eccome tocchi..! Gliela faccio anche toccare, non si preoccupi. Precisò esibendo un'affermazione che mi parve davvero scandalosa Lei mi &egrave simpatico In cambio lei mi farà toccare la sua. Vuole? Ammiccò diabolicamente tentatore. Che ci piacerebbe ..mia moglie?.. S'inalberò offuscato l'insegnante Guardi che non ha niente di piacevole. Gliel'assicuro. Non &egrave una bella donna come la sua Chiavare una che non riceve più godimenti da suo marito . Replicava l'altro sprizzando la più spregiudicata tentazione &egrave sempre una cosa emozionante. E per l'uomo che la vede bella assurta al ruolo di novità che per la donna che si sente ringiovanita alla concupiscenza scoperta Vedrà che ci guadagna anche lei. Ci vuole un'amante per risvegliare l'istinto di seduzione nella donna che ormai non vede nel marito che quello a cui concedersi. Perdippiù senza la foga necessaria Quì intravidi in mezzo alla folla in attesa Turi Pizzocco. Cercai d'occultarmi meglio per evitare d'esser visto. Non che mi vergognassi. Ma mi faceva ancora un certo senso farsi vedere da uno che conosci in un ambiente che non lascia adito a dubbi sul movente della visita Una cosa era raccontare d'esserci stato; ma farsi trovare là, imbambolato come sentivo d'avere l'aspetto era tutt'altro affare. Specie sapendo che espressione intimidita dovevo mostrare nell'ambiente che bazzicavo per la prima volta Procurai perciò di rintuzzarmi nell'angolo profittando della copertura degli accaniti conversatori Ci pensi Lo stimolava l'adescatore. E cavò dal portafogli una foto, del tutto incurante della ravvicinata mia presenza Guardi che bel pezzo di gnocca. Non le viene da fare un pensierino? Lo stimolava fraudolento Ma lei.. che fa vedere sua moglie nuda a chiunque? Si oppose frastornato Non a tutti. Ma lei mi &egrave simpatico; gliel'ho detto. Mi piacerebbe che diventassimo amici Se lei mi lascia avere l'approccio con sua moglie io le garantisco di ospitarlo a casa mia colla libertà di chiavarla.. Erano le cose più insensate che avrei potuto sentire da un marito Io vado matto per le donne in carne. Quà sono belle.. Sostentò a tornaconto della tesi esposta ma tutte sottili come un giunco. Ma diamoci del tu.. Lo sollecitò tendendogli la mano Io mi chiamo Libero Io Rosario, per servirla. Concesse il tapino. Ero così scombussolato dall'incredibile dibattito da accantonare il primo motivo della visita alla casa Vuoi mettere la smania che ti mette addosso accostare un culo di superbe proporzioni? La tua immagino che l'abbia mastodontico Si, in effetti ha un culo enorme.. Assentì il povero cristo Ma non capisco come faccia a piacerti Tu fammela conoscere e ti mostro io se la lascio appagata! L'altro dalla mente offuscata dall'immagine che non riusciva a staccare dagli occhi era visibilmente incapace di respingere il molesto insidiatore M'inviti a casa tua e al resto ci penso io.. S'accaniva ad arrogarsi vedendomi chiavare con tua moglie.. ti spunta un tal assillo che.. per una settimana ti pare la donna più bella del mondo. Anche noi del continente facciamo così quando siamo infiacchiti della solita minestra. Se a noi maschi piace assaggiare una fica nuova non credere che per le donne sia diverso. Tu scegli sempre la solita?.. quando vieni quà Eh no. Manco per sogno. Ribatté con foggia sornione Visto che pago voglio quella che in quel momento mi fa arrapare Pensa quanto felice &egrave la femmina se potesse godersi un cazzo che non &egrave il solito. Se la tua.. Giovanna. Precisò l'incline a lasciarsi abbindolare Giovanna trovasse l'opportunità di godersi un cazzo nuovo senza il terrore che la castighi.. Allora io.. dovrei stare lì davanti a guardare come un cornuto..? Replicò davvero irritato. Mentre tu fotti mia moglie? Ma l'hai detto tu stesso che te ne frega niente di lei. Dichiarò negligente almeno quanto io ero interessato Se Giovanna ha la certezza che tu sei consenziente, si libera e s'abbandona al piacere che io le dò.- E' tutt'altra faccenda che farlo nel timore di essere scoperte e castigate, picchiate Giovanna &egrave fedele. Replicò paonazzo E' una santa. Non lo farebbe nemmeno se.. S'impuntò sentendosi spuntare inaspettatamente le corna Là ti sbagli. Lo rimbeccò il contendente Questo &egrave quello che credi tu.- Imperversava intanto che guadagnava in credibilità Puoi star sicuro che qualcun altro l'ha già chiavata. Una femmina resiste meno del maschio al richiamo della fica. ma non viene certamente a raccontarlo a te. Tu ce lo racconti quanto impazzisci per sentirti sotto una fica che non &egrave la sua? Se lei ripugna a te stà sicuro che non diversamente tu appari a lei. Se non &egrave diventata ancora nevrastenica &egrave segno che trova ove sfogarsi. Vedrai che, appena si sente sicura che tu non ti arrabbi mentre io la circuisco di premure, se n'esce dall'imperturbabilità e si lascia blandire come si conviene.- Allora si.. che, a valle della sicurezza che tu glielo consenti, ti conterà da quanti e quante volte s'&egrave lasciata fottere. Prova e vedrai. Povero illuso.. Ritenne utile replicare Pazzo! Alle donne.. Sentenziò il contendente con tanta di quella foga da parer che recitasse chiavare piace più che a noi maschi! Toglietevele queste idee che se la fanno ficcare solo per compiacere alle esigenze del marito Te lo mostro io come la faccio guizzare di libidine, come mi chiederà lei di ricominciare, di farglielo sentire in culo, in bocca. Al marito tutto questo non lo possono mostrare per la paura d'essere tacciate di puttana libertina. Mia moglie pareva una collegiale prima che le accordassi di farsi chiavare col mio consenso Da allora &egrave cambiata da così a cosà Più ne ha fatte durante la mia assenza più accalorata me la ritrovo. La tua ti stuzzica quando torni a casa? Te lo tira fuori per imboccarlo? No. Queste cose non le fa. Lo imbocca si; ma solo se glielo impongo io Bella complicità! Lo sentii osservare La moglie deve favorire il suo istinto; non assecondare quello che le viene imposto Diventa il suo amante! Dopo sarà lei a disporsi alla pecorina per farsi inculare Giovanna &egrave restia a prenderla in culo. In culo la prendono le troie Balle! Alle donne sentirsi il cazzo in culo piace più che a noi rifilarglielo. Tutte sono troie le donne. Sta a noi metterle in condizione di vantarsene invece di sentirsene denigrate. Vantarsene come noi ci inorgogliamo di essere dei gran porconi a letto Tu assenti alla prova e ti mostro che a me.. lo chiederà come una prova di simpatia Con l'amante sanno di non aver niente da perdere mostrando il naturale temperamento; anzi incalzano a mostrare la loro indole più perversa. E' con l'amante che si ottiene il piacere, non col marito. Quando hai passato l'esame diventerai tu l'amante suo e t'accorgerai di trovare in Giovanna più lussuria che colla puttana che sei andato a visitare. E la troverai persino assai più piacente. Solo quando nella femmina imperversa la lussuria diventa smagliante di bellezza come mai prima aveva potuto ostentare A questo punto distratto dall'inconcepibile disputa, non riuscii a sottrarmi all'ispezione del fastidioso amico indagatore. S'avvicinò a me e 'Finalmente t'anu fattu trasiri?.. O t'anfilasti i' sgalecciu. Mi chiese . (o ti sei infilato di contrabbando) Ora posso entrare.. Dissi a tutta risposta. Imbarazzato ma fiero di non essere più minorenne &egrave il mio compleanno proprio oggi. Precisai orgoglioso d'aver sotterrato l'epiteto di 'piccirillo'. Voglio vedere se ne trovo una che mi piace. Per imparare da chi la sà lunga i trucchetti per far godere meglio la mia ragazza, quando si offre piena di brio.- A questo punto distratto dall'inconcepibile disputa, non riuscii a sottrarmi all'ispezione del fastidioso amico indagatore. S'avvicinò a me e 'Finalmente t'anu fattu trasiri?.. O t'anfilasti i' sgalecciu. Mi chiese . (t'hanno fatto entrare o ti sei infilato di contrabbando) Ora posso entrare.. Dissi a tutta risposta. Imbarazzato ma fiero di non essere più minorenne &egrave il mio compleanno proprio oggi. Precisai orgoglioso d'aver sotterrato l'epiteto di 'piccirillo'. Voglio vedere se ne trovo una che mi piace. Per imparare da chi la sà lunga i trucchetti per far godere meglio la mia ragazza, quando si offre piena di brio.- Si. Ora a tia ta rununu. Si burlò subito della vanteria apposta 'O paisi nostru ammenu à travagghiari. O aviri na posizioni pi cummincilla a futtiri' Figurati.. Ora la danno proprio a te! Al paese nostro devi almeno lavorare O avere una posizione per indurla a chiavare A me no!.. Recriminò pieno d'alterigia per la sua posizione che gli consentiva di recarsi a Catania con l'Automobile! Che sono quasi indipendente 'Si ma bocciunu n'atra vota i mannu a tutti a fa 'nculu e mi mettu a travaghiari ccu me' patri. Già mi ll'à dittu Pi maniari l'oru nun c'&egrave bisognu di canuscir'u grecu Ma se mi bocciano ancora una volta li mando tutti affan'culo e mi metto a lavorare con mio padre. Già me lo ripete spesso che per lavorare l'oro non &egrave necessario conoscere il greco 'Ta fanu taliar'i luntanu e poi futtunu cu ccu cci'avi na posizioni. Accusò con spietatezza la prassi delle ragazze dell'epoca 'O paisi nostru futti cchiù unu ca fa u muraturi ca un'i nuautri ca va a scola 'Vir' a ttia ca sta sturiannu. Ci wolunu du' anni ammenu prima ca finisci. Si nun wai all'univessità 'A'ffari u suddatu, poi ta ciccari n'travaggjiu e ta mettiri quattru soddi i patti. Minimu minimu si nn'uwanu sei anni. Cu &egrave c'aspetta se anni a uno ca nun cunta 'ncazzu? A te la fanno sospirare da lontano ma chiavano con chi ha già un'attività redditizia Al paese nostro chiava con più facilità un muratore che uno che, come noi, perde tempo a scuola Vedi tu che studi. Ci vorranno due anni almeno prima di finire. Se non t'iscrivi all'università Devi adempiere al servizio militare e poi cercare un lavoro, mettere un gruzzolo da parte. Come minimo trascorrono sei anni. Chi &egrave quella che aspetta uno che ha così misera prospettiva ? 'Di unu ca travagjia si fanu futtiri fin'aqquannu arrestunu 'ncinti. Poi si fanu maritari e chiddu à finut'i futtiri. Ca cj'anu sempre dulur'a testa e prioccupazioni a non finiri mai Ju quann'aiu pitittu vegnu cca. Ta sbrighi cu nnenti e ffai chiddu ca woi Unn'a a trovi 'na buttanella ca si fa npacchiari pi' cincu mila liri? Da uno che lavora si fanno chiavare fin a quando restano incinte. Allora pretendono di essere sposate. E quel poveretto ha finito lo spasso. Poiché hanno sempre l'emicrania e un sacco di preoccupazioni Io quando mi scoppia la voglia vengo quà. Te la cavi con poco e fai quello che ti frulla per la testa Dove la trovi una che si fa chiavare per cinque mila lire...? Si rivoltava chiedendolo a me. 'Ti nni fanu spenniri soddi fin'a quannu nunn'ai cchiù ea'appoi n'volunu ca talii all'autri ca ti fanu peddir'a testa 'Kuannu n'attrouno ann'nautru ca avi kiù soddi'i tia ti riciunu ca nun ci piaci. E tti mannunu a faritilla mettiri 'nculu! Ti fanno spendere un mucchio di soldi fin a ridurti al lastrico; non permettono che guardi le altre e quando trovano uno che si mostra più dispendioso ti dicono che non le piaci più e non si fanno scrupolo di mandarti a quel paese 'Ancora fin'a du'anni fa.. ppi na' puttanella cc'java pess'a testa. Continuava a soggiogarmi con le sue storie di cui non m'importava proprio nulla ci fici cchiù riali a idda ca a sant'Aita. N'a wota ci resi na fedina di 32mila liri. Spiciali ti ricu. Cu 'nu rubbinu russu e brillantini 'ncapu. Petri veri. Tenne a precisare Ti ricu. No imitazioni Ma sappi sulu minari Tutta pessa ca non si puteva lavar'i manu. L'accusò risentito U cessu ci faceva fet'i pisciazza n'cera l'acqua caura. N'gnaveva appressu u profumu, n'puteva irisinni cu tutta da puzz 'e ncoddu. Cc'iappa g'jiri'a ccattari ju.. na bocettin'e ciauru pi falla iri. Spinnii n'atri du mila liri. E 'appoi n'na visti cchiù' A' canusci puru tu. Yvonne, 'a figgja do kiankeri.. Ancora due anni fa avevo perso la testa per una puttanella. Le ho fatto più regali di quanti ce n' ha sant'Agata. Una volta le regalai una fedina da 32mila lire. Una cosa eccezionale; con un bel rubino e brillantini attorno. Pietr vere, sai! Non imitazioni. A ringraziamento non seppe farmi che una sega Irritata perché alla fine non poteva lavarsi le mani. Poiché il cesso che abbiamo in laboratorio le odorava di orina e non poteva andarsene pregna di quella puzza. Ho dovuto uscire per comprarle una boccettina di profumo.- E ho speso altre due mila lire. Dopo di ché non l'ho vista più. La conoscerai di certo: Yvonne la figlia del macellaio 'Ca ccu cincu mila liri t'accatti deci macchetti e a una ta sminchii fin'aqquannu si saziu. Poi quannu ti isi i causi ti ni futti si ll'à'struppiatu, s'a svegginatu, s'arresta 'ncinta..!.. Cazzi soi'. A' pajatu e ti nnu wai pa to strata. A wota ' viniri ti potti a'mica so'. E un po' ddiri nenti Quì con cinque mila lire compri dieci marchette e te la godi a sazietà. Poi quando ti alzi i pantaloni te ne puoi fregare se le hai fatto male, se l'hai sverginata, se resta incinta. Fattacci suoi. L'hai pagata e sei libero di andartene per la tua strada. La volta a venire inviti la sua amica e lei non può dir nulla Caspita! Questo parlava di 5mila. Io ne avevo preventivato 500 com'era affisso davanti alla cassa... Sicuro che con i miei duemila e passa avrei potuto ripetere la gradita esperienza almeno tre volte.- Mi parve una delle solite sue esagerazioni Mi era parso che qualcuna fosse rimasta più breve tempo rispetto alle altre I megghiu fimmini ppi futtiri si trowunu ccà.. Imperversava verso di me ancora neofita Tutti picciutteddi puliti, frischi e sani. N'c'&egrave periculu d'ampistariti. Visitati ogn'a jionnu a' vistu u cattellinu dd'affora. E tti fanu chiddu ca cc'iaddumanni. Disse mostrando con ampio gesto del braccio la turba di avvenenti fanciulle che affioravano al portale Le migliori ragazze per chiavare si trovano quà. Tutte fanciulle fresche e sane. Non c'&egrave pericolo di infezioni. Visitate ogni giorno come dichiara il cartellone alla cassa. Ti fanno tutto quel che vuoi E chisti su pezzi!... Continuava sprezzante i' nenti. Fisse ca l'anu futtutu milli e passa. Bboni pe' vecchi. Annunziò con sufficienza Cca ..&egrave l'unicu postu n'tutta Catania cci'anu u ciuri ro 'nnacchiu. Ma i' fanu viriri sulu a cu j canusciunu. A ccu si fa viriri o' spissu E queste sono cose da niente. Fiche già chiavate da mille maschi e passa. Questo &egrave l'unico posto in tutta Catania che trovi il fior fiore della fica. Ma la offrono solo agli avventori conosciuti. A chi &egrave assiduo Ai clienti assidui. Concretai mostrando d'afferrare al volo Certo. Se sei conosciuto e fidato e hai dato la sicurezza di poter spendere, ti mettono a disposizione cose che tu non immagini neppure Questa &egrave l'unica casa dove ci puoi trovare ragazzine di primo pelo. Ma soltanto in privato Sto aspettando che viene la vecchia. Dichiarò ostentando tracotanza oltre ogni limite Guardare questi scarti non &egrave che mi commuova. Mi pareva oltraggioso che chiamasse scarti quelle stupende creature che io avevo reputato quantomeno eccezionali Finalmente l'attesa apparizione sortì da una porticina non eccessivamente appariscente, posta fra una colonna e un armadio S'accostò alla matrona e confabulò con lei. Era evidente fin dalle prime battute che era conosciuto a livello di abitué. La donna l'invitò ad immettersi allo spiraglio da cui era apparsa Mi chiamò e la vecchia lasciò passare anche me per sua intercessione. Ci condusse per un corridoio ad una porta più sontuosa ov'era scritto RISERVATO e ci lasciò accomodare nello stanzino finemente arredato E' un amico mio. Mi raccomandò Lo tratti bene anche se viene da solo. L'anziana matrona annuì soddisfatta; poi premette un campanello e s'allontanò Scese una ragazzina dagli occhi a mandorla e l'aspetto vivace sotto un manto bianco intonato alle sue origini Chista ti spinna. Questa &egrave carissima. Annunciò pavoneggiandosi per le conoscenze che poteva vantare A breve tempo se n'aggiunse un'altra che si pose sul divano prospiciente a noi. Mute entrambe, pronte ad adoperarsi al primo segnale recepito Era visibilmente più giovane ma non si poteva dire più bella di quelle che avevo ammirato alla sede di prima. Vestita di tutto punto come una normale ragazza che sta recandosi a scuola Unico inconveniente un senso di pudicizia, le guance adorne di rossore come non si conviene a una che il rossore deve eliminarlo dal vocabolario suo Queste sono ancora alle prime pratiche. Mi spiegava l'improvvisato cicerone J'an'u pacchiu ancor' angustiatu da prima futtuta Hanno la fica ancora dolorante per la prima immissione Questa &egrave giunta la settimana scorsa ancora vergine. Costa sai.. quand'&egrave ancora vergine Io me la sono fatta due giorni dopo; ma gridava ancora per il dolore mentre la penetravo Sapessi che piacere si prova al sentirle lamentare mentre le chiavi. Quando l'ho lasciata aveva la fica che sanguinava Con quelle di là dovresti avere a minchia ri Miciu Tempiu (Commediante e autore siciliano che vantava di avere un membro sproporzionato NdA) La signora non le esamina nemmeno se non sono ancora vergini.- Devono cominciare quà il mestiere. Io ne ho sverginate due fin'ora. Ma costa un occhio della testa. Però meno di quello che ho speso per quella puttanella.. da cui non ho avuto che una sega C'&egrave chi ne va pazzo a chiavarla la prima volta. Ma non &egrave niente di speciale.. te l'assicuro Chi mi nni fazzu? ca j&egrave veggini? Ci runp'u pacchiu, ma ti fracass'a minchia puru tu.. Ti roli ca non po futtiri pi tri gjionna. Ru' woti u fici stu sbaggjiu. Ma non mi virurunu cchiù. Mi custau sittanta mila liri. Che me ne faccio che &egrave vergine? Sai che le rompi la fica, ma s'indolenzisce anche a te il cazzo. Ti fa tanto male che per tre giorni non ne puoi fare uso Due volte ho fatto lo sbaglio. ma non ci casco più. Mi costò settantamila lire Certo infervora sentirla lamentare per la sofferenza; però ti scortichi la cappella pure tu La prima volta l'ho fatto per avere a vanto il pregio d'averne sverginata una; la seconda volta perché era così bella da far innamorare. Ora la prima e anche l'altra sono di là a fottere in pubblico Dopo la prima volta il prezzo diventa abbordabile fino a che vengono passate al salone delle feste. Diciamo dopo un anno due Ora mi attizzo di più assaporandole a cosa fatta. Mi rallegro alla stessa maniera sentendola lamentare mentre ci sfondo il culo. E spendo il giusto Io vado Chiarì ad un certo punto con quella la' che &egrave scesa prima. ma, se vuoi, la lascio a te se non ti pare una spesa troppo cara. Yuhaa costa meno. Forse per il fatto che &egrave scema. Non sa fare proprio niente. Ed &egrave quasi un mese che lavora quà. Ma se ne vuoi vedere altre.. Aggiunse con la sufficienza del navigato Faccio scendere la vecchia e ti accordi con lei. Chiesi a titolo informativo quanto mi sarebbe costata la bravata con faccino timido. Rispose una cifra per me impensabile Effettivamente li vale. Ammisi costernato dall'ostentata beltà del soave bocciolo di fior di loto o reci pi mittiriccilla n'to culu. O dieci se la sodomizzi. Attestò incurante del mio apprezzamento Ma nun ti runa soffisfazzioni picchì nun si lamenta mancu si cci'nfili n'ferru cauru Ma non ti dà soddisfazione perché non si lamenta neppure se le infili dentro uno spiedo rovente Non cercavo affatto come appagamento sentir lamentare la mia vittima. Mi sarebbe bastato aver la licenza di entrare entro una fichetta sicuramente alle prime scaramucce. Illudermi affiorando quel rossore di far l'amore con la ragazza dei miei sogni che me la stesse dando per la prima volta entrando in un buchino non ancora dilatato come asseriva Turi. Ma cinquemila lire era un'utopia per me. Inarrivabile anche se tornavo a casa a mani vuote e col disegno di risparmiare all'osso Aspetta. Mi trattenne credendo che stessi precipitandomi a invitarla Ora ni scinni n'autra. Mi avvertì incurante di mostrarsi offensivo. La fanciulla era avvolta da un velo roseo che difendeva le sue grazie dagli sguardi troppo cupidi Arrivò frisca frisca da' Russia. Ancora profumata com'a na rosa! La lodò appena quella si pose al suo cospetto mostrando di riconoscere il cliente assiduo. I russi su n'amuri ppi futtiri. Ti suca tuttu Le russe sono una cannonata per scopare. Ti mangia vivo. Cu deci mila liri.. chi cci 'accatti a na fimmina pi fari fuura?.. E 'nsai chiddu ca ti runa. Per diecimila lire che ci compri a una ragazza per conquistarla? E non sai cosa ne ottieni in cambio Pottiti chista a futtiri. Poi m'aspetti a machina e mi dici quantu t'ha fattu allisaniri Porta in camera questa e poi quando siamo in macchina mi dici che effetto ti ha fatto Ti fa squajiari do' piaciri. Ti mann'a casa ca lingju 'e fora Ti farà struggere dal piacere. Ti rimanda a casa colla lingua penzoloni Poi se n'andò con la tizia che aveva così ampliamente lodato 'Vergogna..' Rimuginavo amareggiato 'con tutto il dispendio che vanta, poteva offrirmela lui a titolo di riconoscenza per i compiti che gli avevo passato in classe 'Considerando altresì che era il mio compleanno offrirmi lui la succulenta esperienza a titolo di regalo. 'Sicuramente benaccetto Le ragazza sono veramente belle, complimenti! Dissi alla vecchia, reputando miseramente che il compromesso non era alla portata delle mie tasche.- Ma non sono convinto abbastanza. Io.. Soggiunsi pomposo per celare la carenza delle facoltà finanziarie cercavo qualcosa di più suggestivo, ecco.. di veramente straordinario. La donna non mi degnò neppure di mettermi al corrente dei continui aggiornamenti Me ne fregò il giusto; sapevo di non essere in grado di spendere dieci marchette tutte in un sol colpo La figuraccia incassata davanti alla tenutaria dissipò persino il progetto di tornare alle soglie dell'arcata per non farmi soffiare ancora la ragazza che avevo mentalmente prescelto Mi aggiunsi ai passi di uno che era stato appena appagato facendo assieme il cammino che ci conduceva all'uscita Davvero la ragazza che ha lasciato lei &egrave stata tanto brillante? Oppure &egrave soltanto un criterio voluto dalla casa per fare pubblicità alla puttana? Rispose come sentendosi diffamato che non avrebbe dato tanto spicco alla cosa se non fosse rimasto pienamente appagato Perché a te non t'ha soddisfatto? Domandò quasi irritato. Risposi cauto che non ero rimasto così tanto entusiasta come mi sarei aspettato Fallo presente a madame ti rimborsa la cifra spesa. Ostentò mostrandosene coinvolto Perché non l'hai reso noto quando sei uscito? Chi &egrave questa? Mi parve da vigliacchi tentar di riversare l'ammanco mio a una ragazza che non n'aveva affatto colpa Mi sono presentato con una semplice non con la doppia come m'aveva consigliato la cassiera Non significa. Replicò bellicoso La doppia permette che puoi starci con più comodo. Ma non autorizza la signorina a dare un piacere dimezzato O forse per il fatto che non ero tanto propenso all'amplesso. Direi indisposto. Ribadii lesto Mi pareva quasi di trovarmi davanti la mia cugina Chiavare le cugine &egrave splendido. Per niente ripugnante. Celebrò credendo ben poco alla nuova versione Io faccio anche di più, quando mi capita l'occasione. E non sono rimasto mai imbarazzato Questo ne stava facendo un affare di stato. Pretendendo di smascherare e mettere all'indice la povera ragazza ingiustamente accusata. Dovetti scrollarmelo di dosso asserendo che gran parte della colpa era da ricercare in me, nella mia momentanea indisposizione. E non avevo alcuna intenzione di riversarla alla cara ragazza. Che invece s'era comportata in maniera encomiabile Però ora avevo la certezza che in quel paradiso i miei risparmi non sarebbero stati spesi invano L' avversione a rientrare era dovuta al fatto che volevo vederle tutte prima di passare al vero dispendio Avrei invitato la soave Alisya che m'aveva infatuato e sicuramente un'altra che al momento mi avrebbe alterato i sensi Poco m'importava di penetrare il pioniere mio entro un ricetto già visitato da parecchi altri e non in uno ancora inesperto a ricevere e offrire l'emozione nell'amplesso; se quelle già rodate si rivelavano così foriere di piacere continua.. Il Casino più famoso della città era e restava sempre il Diana Mascali Pur non accedendo al lusso dei primi due, l'avevo trovato sempre brulicante di gente. Enorme e affollatissimo. Ma ciò che conta sopratutto &egrave che la marea dei maschi in uscita ostentava aspetto querulo, lieto, soddisfatto. Alcuni anche trasognato.- Segno che il rapporto godimento/spesa era per moltissimi di costoro entità considerevolmente favorevole. Non solo era stato il primo a lasciarsi visitare quand'ero ancora nelle condizioni di dovermi contentare a sbirciare solamente senza poter ottenere il nulla osta per l'ingresso, ma era anche quello dove avevo scoperto le prime ragazze che avevano colpito la mia fantasia Si pagava 10 lire per l'ingresso e 200 per il servizio. Completo e senza riserve! La fastidiosa operazione del biglietto giallo o rosso era inesistente Chi comperava due o più biglietti non lo faceva per ottenere trattamenti particolari ma quale forma d'abbonamento. Che precludeva il fastidio di temporeggiare alla cassa quando c'era coda al botteghino. O andare subito con un'altra se dopo averne fatta una s'accorgeva d'una presenza che gli sollecitava un nuovo impeto C'era tanto di regolamento affisso alla parete del corridoio che portava alla sala degli incontri Me l'avevo letto con scrupolosa attenzione da ricordarlo a memoria quando, non più soggetto alla malefica limitazione, mi sarei guarnito d'un blocchetto da dieci tagliandi La donna che riceve la cedola accompagna il cliente in camera e resta a sua disposizione finche' l'ospite dichiara di essere pienamente soddisfatto e propenso ad andarsene L'avventore che vuole munirsi d'una scorta di scontrini puo' farlo poiche' gli scontrini non perdono di validita' all'uscita del locale. Il blocchetto acquistato ha validita' di un anno.- Ogni tagliando puo' essere ususfruito nell'ambito della Casa in qualunque giorno entro il vigente anno L'avventore che non si ritiene soddisfatto puo' pretendere il rimborso della marchetta se produce giusti e credibili motivi che la ragazza non sia in grado di confutare Cio' perche' resti assiduo e compiaciuto frequentatore della nostra Casa Queste erano offerte chiare! La migliore garanzia di spendere bene: Soddisfatti o rimborsati. Non &egrave possibile che uno che sceglie una donna debba avere la palpitazione di chiedersi quanto gli costerà ..se vuole godersela più intensamente. Sicuro che uscirà esaltato. Oppure non avrà speso denaro vanamente A meno che non si tratti di uno che sia disposto a sacrificare tutta la busta paga per ottenere un godimento maggiormente prolungato.- Roba da nababbi. Acquistai tre tessere per la modica spesa di 600 lire. Deciso a utilizzarne almeno due se avessi incontrato qualcuna delle donne che m'avevano fatto perdere la testa fino a qualche settimana addietro Quì c'era un oceano di donne. Presumibilmente più di trentacinque. Forse anche cinquanta, disperse nell'enorme palazzo di sei piani tutti adibiti alla congrega Bastava aver pazienza per contarle man mano che si alternavano dalla camera al salone Una marea di donne. Dall'età variabile dai quaranta ai trenta circa nelle più giovani Era un'impresa esaminarle una per una, talmente sconfinata era la gamma messa a disposizione. Donne belle e meno belle, appetibili o anche meno, smilze o formosette o addirittura grasse; ma esenti da quell'istrionismo delle altre case per accendere per s&egrave il cliente. Tanto nel dirompente affollamento tutte trovavano l'avventore propensi a portarle in camera; anche senza rimarchevole esuberanza. Una specie di enorme bottega del sesso In una grande bottega di calzature dozzine di commesse s'avvicendano per farti provare quale tipo di scarpa ti calza meglio, senza particolare entusiasmo per dirottare la tua scelta; là quella che avevi scelto ti portava in privato e ti lasciava libero di provare in quale maniera preferivi versare la sborra che ti preme, libero persino di riprovare l'operazione nel ricetto della signora della porta accanto se la dose appena corrisposta pareva spesa malamente Di originale trovai Camilla. Una ragazzotta pacioccona dall'aria dinoccolata, dalla presumibile età di 25-30 anni. Era alle prese con una pagina che assorbiva pienamente la sua attenzione. Assai meno conturbante delle altre che vestivano minuscoli slip o un accenno di gonnellino da non sognarsi neppure di portare fuori dell'ambiente, questa era la sola che vagava vestita dalle calze al maglione. Pareva che la premura d'accaparrarsi un congruo numero di avventori la incitasse molto poco Mi ci accostai e la tempestai di domande. Ne venni a capo che aveva meno di vent'anni ed era follemente innamorata del suo ragazzo che, al momento era impegnato col servizio militare. Sicch&egrave aveva deciso di adattarsi a questo lavoro per racimolare il gruzzoletto che le avrebbe consentito di sposarsi non appena il Romeo suo diletto fosse tornato dalle 'stellette' Era per questo che evitava di sputtaneggiare come fanno le altre. Temeva di tradire smisuratamente l'uomo ..che amava con tutto il cuore Che in ogni lettera le raccomandava vivamente di ..comportarsi bene e conservargli integro tutto l'amore che intercorreva tra di loro.- Per qualche attimo vagheggiai d'aggiungere anche il nome mio alla lista di quelli che vanno matti per cornificare chi non controlla sufficientemente l'amata di cui deve avere miglior controllo di ciò che fa. ' E lui lo sà ..che fai questo mestiere? Le chiesi sbalordito ' Si. Lo sa. Rispose senza scomporsi troppo. La meraviglia mia andava alle stelle Una cosa &egrave l'amore tutt'altro farsi chiavare. Io non m'innamoro mica del cliente. Gli offro solo il piacere che ha pagato. Il cuore mio &egrave di Alfonso, e nessuno mai me lo farà dimenticare ' Ma non sei troppo giovane?... Incastrai perplesso per accettare di perderti in una casa ove le donne sono perloppiù signore mature. Addirittura vecchie ' Ci ho provato. Rispose senza troppo sentirsi offesa In un altro casino non consentivano che mi rifiutassi di dare la fica. Quì prendo meno ma posso riservare la fica solamente al solo mio ragazzo ' Scusa fammi capire Chiesi costernato Se ti porto in camera ..non mi dai la fica? ' No. L'ho detto. Ci sono tanti altri modi per godere una femmina; te la posso menare, la prendo in bocca, la succhio.. Sai quante se ne possono fare! S'accorse che stava perdendo il cliente e pareva che la cosa non le andasse a genio Se proprio mi vuoi entrare dentro ti posso dare il culo. Perciò ostentò ' E non &egrave lo stesso..? Recriminai ' No. Il mio ragazzo mi raccomanda sempre di non dare la fica a nessuno. Tenere in serbo almeno la gnocca per lui solo ' E per tutto il resto &egrave compiaciuto che tu lo faccia? ' Per la verità no. Rispose schietta Che do il culo non lo sa. E' una mia iniziativa; che però non gli faccio sapere. Se non accettavo almeno questa postilla non m'avrebbe accettata nemmeno la signora Ada . E.. dove andavo a racimolare i soldi che servono per sposarci? A fare la cameriera? ' E i tuoi sono contenti?.. anche loro che fai la puttana? ' Ma che dici! Rintuzzò annoiata I miei sanno che a Catania lavoro presso uno studio legale dove batto i documenti a macchina e sbrigo le pratiche in pretura. Da Gorizia a quì c'&egrave una vita di treno.. ' Alfonso invece lo sa e &egrave d'accordo Si. Rispose divertita Ma sa che mi adopero esclusivamente a fare seghe e pompini Tanto lo sa che anche lui non può stare tanto tempo a contentarsi di sole seghe. A Casale dove si trova quando ci viene la voglia va anche lui in un casino ' E te lo dice oppure lo supponi tu ' No no me lo dice. Noi ci amiamo. E non ci nascondiamo niente di quello che facciamo Allora che amore &egrave...? Sentenziava seria e compita Che può stare... altri quindici mesi a menarsela ogni sera?.. povero amore mio! Almeno di tanto in tanto va là e se la fa fare dalla bocca d'una donna. Se avesse me vicina, >non ci fosse< il problema ' Per questo i soldi li trova... ' Si ce li mando io. Ribatt&egrave per niente angustiata Ogni fine mese gli mando un vaglia di tre mila lire. Almeno povero cocco può andar a mangiare una pizza cogli amici e, se gli viene duro, può andare a farsela succhiare da una puttana nel casino che hanno proprio lì accanto alla caserma ' Cio&egrave quello che tu guadagni li spende lui Rintuzzai sbigottito ' No. Tremila lire io le guadagno in una settimana. Anche meno. Ora sono un pò imbambolata, come tutte al pomeriggio; ma quando si fa sera, sai come si lavora! Le nostre stanze sono tutte un continuo esci-e-entra. Di pomeriggio &egrave sempre così. C'&egrave una calma che.. la puoi vedere. Vieni mai di notte tu? In effetti era uno spettacolo che ancora ignoravo. Mi pareva già rissa quella che avevo visto, ma doveva esser vero poiché anche Silvia m'aveva accennato la comparsa di gente non troppo propensa a star a guardare. Non diedi molto peso all'irrilevante particolare ' Dai.. che ..se vieni ti faccio provare anche dentro la fica. Abbuonò complimentosa Se &egrave un vecchiaccio mi ripugna anche vederlo sborrare; ma tu ..sei un bel ragazzo. Tanto.. Osservò Se l'occhio non vede il cuore non duole. E a me la fica non &egrave che se ne stia sempre calma..! Mi fece venir voglia. Con lei avrei potuto fare quello che mi sarebbe costato troppo colla scrofa impettita; la Lily della prima visita; chiavarla appena passato l'uscio, in piedi, dando a vedere una brama che le avrei lasciato credere incontenibile Già ritto per le esperienze avvicendate mi si rizzava ancor più al disegno di aggiungere un altro corno al soldato scimunito Chissà perché un maschio trova elettrizzante far spuntare le corna a un suo simile in maniera così grandiosa; quasi che questa soddisfazione sopravvalga persino sull'emozione già per s&egrave considerevole della scopata Mi sarebbe piaciuto abbeverarmi in questa scalcinata troia di vent'anni per l'esiguo compenso che la tariffa permetteva; ma mi ripugnava sprecare una cartuccia, la prima quindi la più preziosa con una tizia di livello dozzinale anziché con una delle deità che m'avevano sin'ora fatto entusiasmare Me l'ero promesso: LA PRIMA DEV'ESSERE AMMALIANTE ALMENO COME VENERE Per cui m'allontanai pur promettendomi, nel corso di una delle prossime scappatelle, di ricordarmi di esaminare con quanto impegno soddisfa il cliente una donna che &egrave vivamente innamorata. Per il momento la ringraziai per l'intervista e passai ad esaminare anche le altre Teresa era una mulatta dal carattere provocante. L'avevo notata quand'ero costretto a guardarla da lontano oltre il limite dell'ingresso Sicura di riuscir ad ammaliare anche il più disinteressato dei maschi, non faceva nulla per metter in risalto la sua persona, consapevole che basta mostrare per vendere.- Esibiva un pube tremendamente peloso che lasciava libero alla vista sollevando saltuariamente il gonnellino che lo celava, attrazione magica per lo sguardo e la fantasia. Infatti non riusciva a apparire dala soglia del salone, che già trovava un nuovo acquirente avido di portarla al tendone di velluto rosso. E coloro che tornavano assieme a lei mostravano un aspetto gaio e giulivo; spumeggianti dell'esperienza vissuta Le feci la posta due volte per riuscire a sapere il suo nome. Alla terza ebbi la soddisfazione ben magra d'infilare al mano ardita in mezzo alle tornite cosce ma, nell'indugio all'invito da parte mia, me la vidi soffiare da sotto al naso da qualcuno ben più deciso di me. Avevo sempre vagheggiato di scopare una negra, e il sogno s'era acuito vedendo l'esile tipina dalla faccia di Aida. Ma pareva troppo frettolosa nel suo mestiere. Probabilmente avida di denaro come pronosticava la cara amica Sara, si dava da fare per esaurire il cliente in meno d'un battibaleno. Non potevo tollerare che la prima volta andasse in un blitz. Magari in una prossima passata avrei acquietato la mia brama di troiette di colore.- Tutte bellocce, ma nessuna in grado di sopraffare il ricordo della fanciulla intellettuale che avevo notato fin dal primo ingresso alla Stellina d'oro. E avevo bisogno di seppellirla sotto una spessa coltre di godimento O.. sarei rimasto a solo sognare la proposta stipulata per la giornata della settimana a venire La stessa Francesca a cui m'aveva indirizzato, mi sarebbe rimasta impressa come il surrogato della notabile. Che doveva invece scomparire dai miei ricordi ..almeno fino al convegno da lei prospettato E anche l'allettante Alisya con cui avevo fatto mentalmente sesso tutte le volte che spariva dal mio sguardo La vidi mentre usciva dalla portina a vetri smerigliati e le corsi incontro prima che qualcuno se la portasse via ' Rita.. Acclamai a gran voce come fosse una delle compagne di scuola. La vidi mentre usciva dalla portina a vetri smerigliati e le corsi incontro prima che qualcuno se la portasse via Rita.. Acclamai a gran voce come fosse una delle compagne di scuola. La donna s'appressò a me. Non fece fatica a riconoscermi e mi adagiò una carezza sul viso Dai non arrischiare così. Fai rischiare anche noi. E noi.. un pò tutte noi abbiamo bisogno di lavorare.. Era evidente che ricordava l'episodio povera gioia. O non saremmo quà a fare questo mestieraccio. L'altra volta ti avevo.. Io lo ricordavo perché per me era stata una pietra miliare, ma per lei io ero uno dei tanti che cerca di farla franca per avere la sua fetta di torta anzitempo. E non credo che in un baccanale talmente vasto ce ne fossero pochi a tentare la ventura Era facile infatti penetrare dall'atrio, alla saletta che immette nel salone degli incontri; poiché quà non eri tenuto a passare al botteghino per acquistare il biglietto d'entrata. Un altro ragazzo m'aveva fatto diventare furbo consigliandomi di accodarsi a lui. Ed eravamo rimasti a lustrarci lo sguardo nell'oceano di donne. Poi, adocchiata una che m'aveva incantato m'ero perso da quello Quante volte ero stato allontanato malamente dalla puttana ligia alle direttive che, accorgendosi che avevo una faccia troppo fanciullesca per essere un abitué, m'aveva costretto alla porta con tal chiasso da farmi vergognare, schiamazzando a squarciagola la scorretta iniziativa di questi facinorosi delinquenti Si chiamava Rita e fu gentilissima a rispondere ad ogni domanda che le avevo posto Poi però s'era accorta che non avevo il biglietto per portarla al regno del piacere; e, trovandomi disarmato alle domande che mi poneva, m'aveva ammonito di allontanarmi. Ma con tale amorevolezza da non aver riscontro colle altre sguaiate che avevano fatto l'uguale cosa L'avevo supplicata di farmi provare l'emozione che anelavo, avrei pagato a lei il piacerino, di nascosto in camera; disponibile a pagare anche qualcosa di più di quello che la tariffa impone 'Tanto nessuno, una volta chiusi in camera' L'avevo implorata 'sa con chi sei' 'Non mi mettere nei guai, ti prego' M'aveva sollecitato accompagnandomi verso l'uscio; ma senza il tono minaccioso delle altre che, altre volte m'avevano scortato fin a vedermi scendere le scale 'Non &egrave come pensi tu. Quando irrompe la buoncostume dobbiamo restare immobili nella nostra camera finch&egrave il controllo non &egrave finito. Se mi pescano a sollazzare un minore son proprio guai. Sopratutto per me. Ho due bambini ancora piccoli da mantenere 'E questa &egrave l'unica maniera per racimolare i soldi per noi donne 'Non capita spesso; ma se succede per me sarebbe finita S'era rincantucciata in uno scanso ai pressi della porta e lasciata palpare assecondando l'esosa bramosia che vedeva gorgogliare in me e dopo qualche minuto di sollazzo gratuito mi aveva additato l'uscio. Manifestando la raccomandazione di masturbarmi solo dopo esser uscito dal locale Ora posso entrare tesoro! Acclamai e le mostrai le tre tessere acquistate al botteghino ed anche il non più famigerato documento che ora invece garantiva che avevo l'età per entrare e persino ...chiavare Non ti metto più in pericolo. Quasi strepitai elettrizzato Sono venuto a festeggiare la lieta ricorrenza con te. Oggi ho i diciott'anni indispensabili..! Davvero? Mostra.. Accennò quasi che non avesse fiducia a quello che stavo asserendo In concomitanza colla sua asserzione mi si fece luce nel cervello che qualcosa di sistematico ci doveva pur essere Quando l'avventore &egrave sospetto &egrave nostro compito rilevare se ha soltanto il faccino da minore oppure lo &egrave davvero. Sai la responsabilità &egrave nostra. Qualcuna ha passato dei guai rilevanti. Poiché di picciotti che s'infiltrano ce ne sono a bizzeffe. Per analogia mi venne alla mente il furbo Alfio Xxxxxx che ci tacciava di buoni a nulla, ch&egrave per lui entrare al bordello era cosa semplice come bere un bicchier d'acqua. Ci credo col fisico da scaricatore di porto che poteva ostentare gli sarebbe bastato far acquistare il blocchetto da un amico di maggiore età e nessuna avrebbe messo in dubbio la legalità della cosa.- Altro che me.. che, alla data designata, mi sentivo ancora richiedere il documento per ottenere il passo L'amica poté appurare che non stavo mentendo rilevando che il giorno di nascita era analogo alla la giornata in corso Oh ti ringrazio per la preferenza pulcinotto caro, vieni. Sei stato tanto carino a ricordarti di questa vecchietta Appuntò commossa Tu vecchietta? La rimbrottai Sei la signora più affascinante di tutte queste quà.. Proclamai non sapendo trovare parole più aggraziate per esprimere la gratitudine che m'affiorava alla mente Quando ti sei lasciata toccare in mezzo alle cosce quello che ho sentito al tatto m'&egrave rimasto a bruciare il cuore, il sangue, i sensi. Ho vissuto tutti questi pochi giorni assaporando l'emozione che m'hai dato; aspettando questo momento per potertela toccare senza la veste Ora te la lascio assaporare come vuoi. Assentì felice della preferenza Fammi sentire tu invece il tuo pisellino. Esclamò corrispondendo la confidenza concessami nel primo incontro. Trascorse lentamente la mano sopra lo gnocco che sollevava visibilmente la zona pertinente nei pantaloni Ti sei fatto grande anche di minchia Osservò compiaciuta Andiamo.. Oh scusa..! Si ritenne momentaneamente al vociare d'una consocia che stava ad avvisarla: 'controllagli il documento che quello.. ha una faccia da perfido!..' L'imminente mia amante la rassicurò che era tutto in regola Io ti ci porto; ma non &egrave detto che &egrave con me che vuoi venire. E' davvero con me che... Ma ..vuoi metterlo in dubbio?.. Sollevai istintivo &egrave la seconda volta che mi salvi. Che t'aspetti? ..che voglia andare con quella troia? Poverina! Soppesò prendendo le difese della collega Sapessi quante ce ne capitano specie in questa fascia..! Voi ve la cavate col rimprovero da vostro padre quando viene a prelevarvi al commissariato. Ma per noi c'&egrave la galera.- Mi baciò e prendendomi la mano si mosse ondeggiando le natiche per dirigerci assieme alla porta oltre la quale avevo sognato di passare ma non avevo mai potuto se non colla fantasia. Ora potevo finalmente sapere quanto avevo azzeccato Un corridoio fiocamente illuminato; alle due bande del quale una sequela di porte; da ognuna di queste trapelavano distinti quei rantoli che lasciavano intuire che al di là del muro, sul letto c'era un maschio sopra una di quelle femmine Ora puoi entrare al casino. S'informò interessata Ma, ..prima di venire quà.. andavi per le case private? Sai.. con quelle là c'&egrave poco da fidarsi. Molte di loro sono state allontanate perché affette da malattie incurabili. Affiorava latente il gioco a scarica barili dall'una all'altra parte Spero che non sia anche tu vittima di quelle disgraziate che pensano soltanto al guadagno loro. Scrollai la testa a segno d'assicurazione che la prima a cogliere la mia verginità era lei Niente, proprio niente mai ..prima d'ora hai fatto? Domandò dopo aver abbozzato l'iniziale confidenza. Reputai non fruttuoso confessare a un'estranea che se non ero colpevole la causa era da cercare nella riluttanza di montare la puttana se non dopo che il presuntuoso mio amico se l'era goduta a piacimento N&egrave mi parve giusto metterla al corrente che la generosa nostra amica Angelina le seghe serali non ce le faceva desiderare. D'altronde quello era il succedaneo mentre ora andavo a incontrare il piacere propriamente detto Abbiamo da fare due piani. Mi mormorò all'orecchio mentre c'immettevamo ai gradini della prima rampa. Non era molto bella a dir la verità; sul volto le si leggevano chiare le sofferenze patite che lasciano tracce indelebili sotto forma di rughe. Però era minuta come il tipo che piace a me. Con una folta chioma morbida e vaporosa, uno sguardo maliardo che fa struggere i sensi a dispetto di quel cerchio di adipe attorno ai fianchi e il pò di pancetta prominente che condanna tutti quelli che hanno passato i quaranta. Per di contro l'essenza sua così cordiale, remissiva, mite, conciliante, faceva in modo da farle perdonare i sobri difetti che una donna che non &egrave più ventenne non può più tenere celati La mia camera &egrave al secondo piano. Gli ultimi secondi di attesa per te.. Promise briosa quanto lusingata. Io procedevo accostato a lei in religioso silenzio, emozionato dal sogno che in quel frangente stavo finalmente andando a tradurre in realtà ora la passera di Rita ti appaga come vuoi, cuccioletto. Ma proprio niente? Insistette a chiedere meravigliata. E io insistevo a negare con il dondolio del capo Solo seghe fin ad ora? Perseveravo ad appagare l'indagine pur restando nel mutismo più cupo Io pare che abbia la specialità di attirare i ragazzini di primo pelo. Ma tu lo sai che in questo mese ne ho iniziati tre? Tu sei il quarto. Due mi sono rimasti affezionati clienti. Da venir a cercarmi quasi ogni sera Hanno visto con quanta passione mi prodigo per erudirli e non possono più vedere festosa la settimana che inizia se non festeggiano la domenica con me. Ma nel caso tuo mi pare di capire che bisogna partire dall'abbecedario. Menarsela non causa istruzione. Mi limitai a far dondolare il capo Qualcuno.. Ebbe a contemplare quasi a rompere il silenzio da parte mia; evidenziando la sua di presenza intanto che ci si appressava al sospirato traguardo ..qualcosa l'ha fatta con la mamma, colla sorella maggiore, con la cugina. Tu proprio niente? Cercava di farmi sbottonare quando indicò la porta ove saremmo entrati. Ribadii che era cosa fuori dai miei canoni pensare a mia cugina come un'occasione di gratuita lussuria.- E di sorelle non ne avevo Ti sei offeso per questo? Si schermì temendo d'essere stata troppo invadente entro i pensieri reconditi miei. No, affatto. Ma non mi pare corretto rivolgersi ad una cugina. Alla fine mi risolsi a proferire E' il nostro stesso sangue; la figlia della sorella di mia madre. Vedi se cerco di placare i miei bollori con una ragazza che &egrave come se fosse mia sorella. A mia cugina io.. le voglio bene Ma figurati...! Proruppe briosa ritornando al giubilo di prima. E accostò la porta quasi a delimitare il discorso entro il vincolo di noi due soli La cugina anzi dirò &egrave uno degli obbiettivi tradizionali per voi maschietti; ma anche la sorella non resta indietro; specie se &egrave più grande e sposata. Lasciatelo dire da me che di confessioni di tal fatta ne ospito a dozzine E.. anche la mamma, Soggiunse poco curante della castroneria che stava dicendo forte dell'amore per l'adorato figliolo, non tralascia di fornirgli le prime istruzioni, anche se alcune solamente in linea teorica, pur senza farsi penetrare; illuminano il ragazzo su direttive riguardo a come condurre la pratica quando s'&egrave fatto l'innamorata. La tua non l'ha mai fatto? Stavo diventando furente al sentir parlare di mia madre come una donna di facili costumi. Se n'accorse e tentò di rimediare Che male c'é? ..a parlarne. Moderò giudiziosamente Io non so chi sei, dove abiti, chi &egrave tua madre.. n&egrave mi ricorderò le rivelazioni che m'hai fatto. Ritengo per me la percentuale che l'ha fatto senza inibizione o &egrave propensa a farlo contro quelli che, come te, lo considerano un episodio immorale, peccaminoso, perverso Con noi &egrave come parlare col confessore.- Tu perciò.. non hai mai sognato di far l'amore con la tua madre? E, se ti capitassi l'occasione favorevole, ti scanseresti reputando criminosa la progressione o.. Non so come sia andata la cosa ma mi sentii inaspettatamente incline a trattare l'argomento. Uno di quegli argomenti che mettono in imbarazzo anche se lo stai esaminando con te stesso. In effetti quel segno di depravazione era fra i miei sogni più ricorrenti Specie da quando avevo sbirciato dalla porta socchiusa mio padre che la stava chiavando E i muggiti che emetteva m'avevano lasciato l'impressione d'una sofferenza che non riusciva a dominare. Da allora avevo preso a invitarla nei miei sogni per farle io le angherie di cui non ero ignorante; ma con più delicata clemenza Impossibile da credere.. quella donna m'infondeva tanta franchezza da travolgere persino quel tipo di soggezione verso la persona estranea; di sesso opposto per giunta. Manco al prete avevo mai osato confessare dettagli tanto scabrosi Si, cioé no.. Con mia cugina no... Tartagliai impaperandomi Ma mia mamma l'ho sognata. E anche più d'una volta. E proprio nel senso che dicevi tu.. Riuscii a dichiarare con spontaneità inusitata Eh lo so. La mamma &egrave il primo amore. La prima donna che si ama. E nel si ama &egrave incluso anche l'amore sensuale. Ho anch'io figli; il maggiore ha già passato l'età tua. Ma &egrave da quando aveva quindici anni che gli impartivo io le lezioni necessarie. Ora i frutti dell'insegnamento mio li gode sua moglie; che lo ama allo spasimo. Prima d'ogni cosa deferente alla maniera ineccepibile di trovare il piacere a letto. Ora mi rivolgo ai due più piccoli. Io non ho marito, sai! Allora i miei grandi amori sono i miei figlioletti. Ma se vuoi ..adotto anche te. Prometteva accostandosi al letto, primo autore dell'amplesso Fingi che sia io la tua mamma. Ti istruisco io evitandoti comunque di lasciarti stravolto per il congenito senso di peccato. Un ragazzo alle prime armi necessita di un'istruttrice in tal senso Non vi scende dal cielo la competenza su come si coglie il piacere. E allo stesso tempo come si offre alla moglie. La donna quando dà la fica vuole cogliere la sua parte di godimento anche lei. Lo sapevi? E, se non sei ferrato su questi dettami, ti limiti a fotterla E tua moglie dopo le prime fasi di continenza delibera di cercare da un altro il piacere che le viene negato dal marito. Un buon maritino deve saper donare alla donna che sposa un ponderato quoziente di lussuria, saper cavare dall'infantile verecondia il grado di lascivia che dimora in ogni femmina. Scovarlo nel suo recondito, farlo acutizzare fin a renderla una puttana Solo così ti conservi l'amore di tua moglie. Che credi che l'amore si risolva nei soli bacini casti e puri che vi scambiate voi ragazzini? Nelle lievi carezze che la fanciullina vi concede a patto che non fate straripare la mano entro la camicetta? Credi che sia onesta quando si mette a urlare se le cacci la mano in mezzo le cosce? No. Proprio no. La femmina quando dice NO, significa riprovaci! Ho bisogno d'aver l'alibi che ci sono stata costretta. Nessuna t'invoglierebbe come fa la puttana. Si sentirebbe puttana anzitempo. E alla ragazza per bene suona come il più grande oltraggio. Nessuna madre &egrave propensa ad ammonire il tenero germoglio che la femmina deve ostentare la sua libidine in uguale misura del maschio.- Anzi la raccomandazione più ricorrente &egrave: tenersi cara la purezza. I sacerdoti concorrono ad accentuare la direttiva; e contribuiscono a mantenere vigorosa la guerra dei sessi; predicando astinenza e la zelante mortificazione del corpo fregandosene delle conseguenze che ciò genera; mettendo a modello di santità la Maria Goretti che preferì lasciarsi pugnalare che chiavare Raccomandano di non andare con le donnacce, le uniche che possono istruire il maschio sul comportamento a letto; anche con la stessa moglie. Arginando l'atto di chiavare al sol fine della procreazione. Come se fossimo animali; che si sentono invadere dall'istinto in un determinato periodo dell'anno Mentre sarebbe giusto che i casini siano accessibili anche per informare le ragazze, stanno a chiudere anche questi. Vorrei sapere come ve la cavate se ottengono di far passare il progetto Era di una logica che lasciava stecchiti.- La stessa Rina non avrebbe avuto di quelle perplessità se qualcuno si fosse presa la briga per aprirle gli occhi circa il rapporto maschio-femmina. Non dico necessariamente recarsi al luogo malfamato per farsi chiavare, ma almeno apprendere quei dettami che io per la prima volta mi sentivo ragguagliato 'Senza un'adeguata istruzione si procede a tentoni come i ciechi.' Infieriva scontrosa E nessuno &egrave in grado di accorgersi se sta errando o procede nel giusto Unico arbitro della cosa resta la chiesa; buona a sobillare l'umanità ai soli canoni che reputa sacrosanti. Che a me per la prima volta, apparivano di parte Madre natura, pur nella sua malevolenza ci ha offerto un bene gratuito, da poter scambiare noi femmine coi maschi. NO. Loro ce lo vietano. L'amplesso &egrave consentito a valle del matrimonio ma nella sola prospettiva di fare figli La stessa sega &egrave condannata perché valida solo a sciupare lo sperma Accordarsi fra i due sessi &egrave orrendo solo a pensarlo 'Il rapporto col consanguineo &egrave condannato perché immorale; non riesco a capirne il significato se loro stessi sono pronti ad ammonire che i primi e soli indigeni furono Adamo ed Eva. 'Come poté continuare la generazione se non col figlio che s'adattò a chiavare sua madre, sua sorella, la cugina. Adamo la figlia, le nipotine e tutte le discendenti che un vincolo di sangue di grado ancora troppo contiguo s'opponeva per esser considerate estranei 'Su questo mistero la Chiesa pone un consistente pietoso velo 'Allora non &egrave meglio fidarsi delle puttane?.. che, incuranti della perdizione dell'anima loro, vi danno tutto il benessere che agognate Tu.. vuoi chiavare la tua mamma? Mi lasciava sgomento, disorientato, frastornato ad ogni nuovo argomento della serie che poneva sul tavolo nell'aumento di sonorità delle sperequazioni Eccola; sono io Una buona mamma deve istruire i suoi piccoli.. Contemplava come se l'istruzione di cui era intenta a parlare trattasse come rifarsi i letti, mangiare osservando le buone maniere, applicarsi allo studio, non essere crudele cogli animali né aggressivi coi compagni o, nella più spinta delle ipotesi, come cercarsi una ragazza, mettersi in evidenza agli occhi della fanciulla che comincia a farti palpitare il cuore, consigliare coll'esperienza di donna quali tasti far suonare per rendersi simpatico all'amata. Non pareva predicare il falso ma esagerava in tutto Per non essere, quando hai una ragazza che ti ama, il pappamolla che non sà neppure da dove cominciare quando la ragazzina si mostra propensa a lasciarsi fare. Tutt'a un tratto, come per un blasfemo incantesimo, mi rendevo conto che la direttiva usata da mia madre non era fra le più lodevoli Piuttosto sentivo di convenire con le esposizioni dell'estranea; e non più a livello di dissolute turpitudini come reputavo pochi minuti addietro Nel senso che una mamma può impartire al suo figliolo in crescita le prime istruzioni; invece di mantenere un atteggiamento distaccato, convenzionale a tenere le distanze com'era in auge in seno all'ambiente in cui vivevo.- Non dico proprio farsi chiavare come questa riteneva lecito fino all'eccesso; ma quantomeno un senso d'affiatamento col figlio in età di sviluppo; di modo ché invece di andar a cercare quelle cognizioni presso fonti di dubbia competenza le apprendessimo da una persona fidata Neppure un cara mamma mi permetteva. N&egrave il bacio sulla guancia che altre consentivano ai loro figli la mia non accettava. Aveva un'innata repulsione per tutto ciò che ha attinenza con relazioni fra maschio e femmina da biasimare quelle che annunciavano l'imminente matrimonio Una volta m'aveva sorpreso a trastullarme il pipino colle mani. Finse di non aver visto e se ne uscì senza alcun commento. Ma quando ci reincontrammo, pochi minuti dopo che m'ero rimesso in ordine, dopo avere immediatamente troncato la pratica in corso, mi mollò un paio di ceffoni con l'annuncio che me l'avrebbe fatte suonare di santa ragione la sera al rientro di mio padre N&egrave posso credere che potesse aver letto nella mia mente che stavo fantasticando di fare le cose proibite con lei come invece corrispondeva alla veridicità Avrebbe potuto mostrare sul suo corpo tutte quelle particolarità che a 18'anni ancora ignoravo come un inetto Non dico giungere alle esagerazioni che questa annetteva come normalità; non l'avrei preteso neanch'io. Ma almeno mostrare le tette, il sesso femminile illustrando quali sono le parti più sensibili, le prime indicazioni sul come si compie l'atto amoroso, tutte quelle sottigliezze che doveva aver appreso in vent'anni di matrimonio Ma ora le avrei accettate senza la parvenza di peccaminoso crimine Mi parve onesto persino che, invece di farmi bastonare come se avessi commesso chissà quale efferato crimine, si fosse offerta spontaneamente a lasciarsi contemplare mentre continuavo ad esaudirmi col noto surrogato della masturbazione O addirittura la operasse lei stessa. Ricalcò l'ardimentosa finta-madre Non si perdeva in un mare di fango se ti lasciava godere sulle tette.. o anche colla bocca Io &egrave stata la prima cosa che ho offerto ai miei pargoletti; piuttosto che vederli reprimere gli istinti contentandosi della sega serale. N&egrave ho mai celato loro nulla del corpo mio Oh Rita, mammina mia.. La invocai adeguandomi alla prospettiva illecitamente suggerita ho sempre sognato di guardarti mentre fai la pipì. Ti fai guardare..? Certo tesorino Rispose amorevole ancor più che se fosse lei la madre che avevo da sempre vagheggiato Non mi scappa. ..però ..fingo di farla. E si accucciò sul cesso procurando di divaricare le gambe in modo che potessi bearmi appieno della visione Peccato che non ti scappa. Dissi accorato Sai.. ho sempre desiderato sapere da dove vi esce a voi donne Da quì tesoruccio mio. Acclamò arcuandosi per mostrare meglio l'agognata fessura mentre indicava col dito il punto da cui sprizza lo zampillo Ma ora che mi metto a letto te la lascio ispezionare come vuoi. Non voglio che il cucciolotto mio esca da questa stanza portandosi dietro ancora lacune sulla conformazione della femmina Avvicinati dai.. Accusò in seguito, qualche istante dopo essersi concentrata per esaudire la balzana richiesta che un goccio riesco a fartelo. Si levò sulle gambe perché non perdessi un sol dettaglio di ciò che bramavo osservare Il gentil boccioletto di cui ignoravo l'esistenza s'inturgidì, fremette un paio di volte poi lasciò sgorgare un rivoletto. L'adorato rivoletto che avevo sempre sognato di vedere sgorgare dalla sospirata fonte di mia madre Protesi le mani per inzupparle a quell'acqua benedetta e me ne cosparsi il viso Figlio porcellino! Deplorò. Ma era lampante che si trattava di un finto rimprovero Aspetta un poco che, se riesco a spingerla, te ne faccio un'altra stilla La posso bere mamma? Chiesi ormai fuori dal controllo razionale Certo amore, ma solo se lo vuoi, ..se lo desideri intensamente Non mi fa male, vero?.. Accennai mentre mi deliziavo a fantasticarla nella veste di madre mia No no. Non preoccuparti. Poi quando ti viene bevo anch'io la tua. Sai quanto n'ho bevuta dai miei figlioletti? Anche tu ora sei mio figlio. Lo sai? Mi vuoi? Si mammina cara. Approvavo lieto accostando la guancia all'una e poi all'altra coscia Mi prese il capo e lo sospinse fino a far coincidere la bocca alla caldeggiata sorgente Succhia amore, che te ne lascio sgorgare un poco. M'aggrappai ai suoi fianchi per assicurare la perfetta adesione delle mie labbra all'orifizio Non la sento arrivare mamma! M'affannai a invocare. Manco se avessi calcolato il momento con meticolosa precisione! All'istante che le mie labbra s'erano scostate, irruppe generoso lo schizzetto che m'inzaccherò il maglione e tutto il resto fin ai calzoni Amore mio.. e ora ..come fai? Si rammaricò sentendosi colpevole E' la tua piscia, mamma porcellina. Intuivo che aveva arrestato il flusso E' il battesimo di maschio che m'hai dato. Non me ne vergogno affatto; anzi ne sono fiero e mi sento gratificato di sentire la tua pipì che mi rinfresca la pelle. Ma non l'ho neanche assaggiata. E lo voglio Ma &egrave la piscia di una puttana... Tentò di dissuadermi lascia perdere.. No &egrave la pipì della mia mammina. Tu sei la mia vera mamma. Che fà.. ora, ti neghi? No cucciolotto. Non sia mai. Da me troverai l'appagamento ad ogni effetto che desideri A meno che ..non ti faccia danno. Questa non produce inconvenienti, te lo posso assicurare. Non l'avrei bevuta dai miei figli se.. Io sono pronto.. dammi quello che ti resta.. Quella troia me ne versò dentro un flusso da litri Non immaginavo neppure che una donna potesse tenere una scorta così cospicua pur dando a intendere che non n'avesse più. Non avevo mai bevuto una bevanda così squisita e inquietante Ero pieno di venerazione per quella mamma adottiva ; una puttana trovata in un casino contro la mia che giunse alla distrazione da dimenticare che suo figlio compiva i diciotto anni di fronte alle premure di costei. Che mi aiutava a cavarmi i vestiti inzuppati per sistemarli distesi davanti alla stufetta elettrica perché si asciugassero La vuoi chiavare la tua mammina, amore..? Propose appena rimasi completamente nudo Così la punisci Punire te?.. mamma mia.. Mi sentivo struggere per lei come se fosse la ragazza verso cui ti senti esplodere dentro un improvviso e impensato languore da desiderare di lambire colla lingua quella morbida meravigliosa fessurina come avevo aspirato mille volte di farlo a mia madre.- Una puttana dall'età presumibile di quarant'anni circa, coi capelli in qualche parte brizzolati, un primo accenno di rughe sul viso, la voce non più cinguettante ma cortese, squisita, coinvolgente come ogni maschio sogna la donna per cui sta erigendo i 'pensieri cattivi', una donna da amare al pari della prima innamorata O vuoi giocarci ancora un poco? Ero al parossismo delle svenevolezze per quest'estranea che sentivo veramente la mamma che avevo sempre fantasticato. Si mamma giocarci.. voglio. Lasciamela guardare fino a imprimerla nella mente questa.. si.. questo bel gioiello che avete voi femmine. E' la prima volta che vedo una fica così senza che abbia davanti nessun impedimento; nuda e senza lei che s'affanna a nasconderla La contemplavo trasognato da non trovare riscontro che regga il paragone, leccavo la pellicina ancora bagnata e ne succhiavo i residui rimasti fra le pieguzze o impigliati fra i peli come gocce di rugiada che brillano sui rovi in un mattino d'inverno. Sicuro che se la piscia fosse stata cosa che poteva ritorcersi a danno della mia salute la mia nuova mamma m'avrebbe amorevolmente avvertito Mamma, amore. Io non so niente. Sei tu che mi devi insegnare. Come hai fatto con Giorgio Marcello si chiama. Quando siamo entrati in confidenza la prima volta gli ho mostrato tutte le zone erogene della femmina Il servizio iniziale &egrave la sega. Mi ammoniva mentre dava il benvenuto colla mano delicata al membro ancora memore della sega che operava Angelina. Ma con quanta differenza: Quella lo afferrava con una tal ruvidezza quasi che avesse per le mani un gambo di sedano da scorticare e continuava solerte fino al compiacimento suo di vedere lo schizzo che la suggestionava Diventa più sontuoso se operato colle labbra e la lingua. Continuava facendomi delirare per la novella esaltazione vagheggiata ma mai concretizzata Quante volte nell'opera della birichina amica avevo sperato che sospendesse un attimo quel lesto viavai della mano per addolcirlo colle labbra.- Ormai sapevo la sua risposta: 'poi si sporcava la bocca'. Ci faceva questo piacere perché eravamo cari amici; occultando il vero motivo che era costituito dal piacere di vedere il cazzo che sborra prepotente Eravamo i suoi amici più fidati ed allora come ci utilizzava come cavie Si. Risposi; malgrado non fossi proprio digiuno in linea teorica Ma &egrave più bello se il maschio restituisce alla femmina le moine che riceve Sai quante volte ho vagheggiato di farlo con mia madre il sessantanove? Lo conosci? Allora tanto ingenuo non sei.. Ebbe a protestare ironica come vorresti far credere. Dai! Sputa la verità. Pareva che mi leggesse nella mente che era la maliziosa amichetta il perno dominante nel frangente No non sto mentendo. So come di fa per averlo letto su libri che si trovano 'di scapocchio' (sottobanco) Ma.. di farlo l'ho fatto solo colla fantasia Con tua mamma.. vero? Si. Facciamolo mamma! Ora la mia vera madre sei tu Sei sicuro di.. Addusse indulgente voler dedicare la prima sborrata con una donna alla bocca?.. invece che alla fica. Sappi che &egrave una pietra miliare. Te la ricorderai tutta la vita, come la donna ricorda sempre il momento in cui ha perso la verginità Si amore. Risposi senza tentennare Non dire che ne so più di te. Ma so che chiavandoti non so se riuscirei a portare te al pieno godimento. Invece voglio che tu abbia lo stesso fremito che stai dando a me. A farti fottere ci pensiamo dopo. E' un regalo che voglio farti dopo mamma cara E' pulita piccino mio. La risciacquo sempre accuratamente dopo essere stata col cliente. Ma ora questa fetente ha pisciato. Mi avvertì illanguidita Ma se hai pazienza ci dò una passata; io avrei continuato a leccarla anche se l'avessi trovata putrida Sta zitta mamma! Lasciamela godere questa gioia di passerina. E' la prima che vedo dopo tanti anni che la sogno Con tante sirene da chimera mi ero sprofondato in questa donna di quarant'anni e forse passa, dalla bellezza certamente non superlativa; ..eppure ora ero felice d'aver prediletto lei Solamente per la sconvolgente illusione che stessi realizzando l'ambito sogno di esaudire la mia mamma. E la donna si prestava con entusiasmo ad assecondare la delirante allucinazione Se ti sborro in bocca mamma ..t'incazzi? Che.. lo dici a papà? No amore mio. Dichiarava la magnifica portavoce del bene più caro Non lo dico a nessuno. Resta un segreto fra me e te. Sborra pure in bocca alla tua mammina. Versane tanta quanto io te n'ho data di piscia. Ma non darmi da parlare.. sennò non posso usare le labbra come gradisco Che insuccesso! Le lancette dei secondi non ebbero il tempo di fare un giro completo che già mi sentii aggredire dalla esigenza di schizzare quella fuoriuscita che mi premeva da ore.- Ma così tanto impetuosa da non saperla reprimere emanata in una sequela di getti che parve non potessi calmarne l'irruenza. Ero venuto anche quattro o cinque volte quando era la cortese Angelina a portarmi al culmine; ma stavolta pareva che volesse a sprizzare sborra senza dar cenni di arresto Maiale! Mi aggredì da farmi temere che facesse sul serio Così si riduce la mamma che &egrave stata tanto comprensiva con te..? Sacramentò mostrandomi il volto pasticciato dalle molteplici colate del viscido liquame Un pò di rispetto, cazzo! Sono tua madre. All'improvviso parve che per un empio sortilegio mi fossi di nuovo ritrovata la madre che la natura m'aveva assegnata. Quella madre che m'aveva picchiato e fatto picchiare sol perché sorpreso colle mani sul cazzo Mi parve persino che avesse assunto le sembianze di lei. Col surplus della sborra che soffocava il suo viso. Un attimo di artificiosa inclemenza che a me non parve più congeniale con quelle sconcezze a cui m'ero diabolicamente allineato Scusami Rita cara... Dichiarai mortificato Ma scusa un cazzo. Mi rincuorò ritornando nelle vesti adottate fin a poc'anzi E' così dovevi fare colla tua. Altro che lasciarla uscire! La trattenevi per la mano e l'innaffiavi come hai fatto con me. Se t'ha picchiato, sono sicura che l'ha fatto per punirti del piacere che non le hai saputo concederle e anche lei desiderava. Chissà da quanti anni non accoglie una simile gratifica da tuo padre. E' da vent'anni che sono sposati, vero? Annuii rinfrancato dalla ricomparsa giocondità Quando un maschio si trova davanti al cazzo la stessa donna da vent'anni, anche se si applica di buon grado emette uno spruzzetto da commiserazione.- Una sborrata imperiosa come questa l'avrebbe mandata al mondo delle favole. Sarebbe stata lei ad invitarti di stuzzicarla in futuro Dopo tale euforia l'avvicendamento alla scopata &egrave impercettibile; quasi spontaneo Il sogno più allettante della donna &egrave sentirsi avvilita Anche per il maschio, mamma. Io ho goduto tanto quando mi sentivo pisciare addosso, sugli occhi che mi bruciavano, entro la bocca, M'incantava che tu mi avvilissi. Non siamo poi diversi Anch'io amore! Credi che la sborra che mi sento ancora negli occhi mi bruci poco? Eppure se ci vuoi sborrare ancora son felice di accoglierla. Se invece vuoi pisciarci, trovi la tua mamma egualmente remissiva No mamma; ora si che voglio chiavarti. Ti lasci chiavare? Certo porcellino mio. Dopo una manifestazione simile come vuoi che non arda dal desiderio? Questo me lo devi insegnare tu mamma. Sospirai Tutto quello che so &egrave che il cazzo si deve infilare entro il tuo buco.- E poi? Non era manco vero che ero cosi sprovveduto; ma m'entusiasmava lasciarmi insegnare dall'adorabile maestra.- L'insegnante mi ripropose lo studio dell'apparato anatomicamente visto; indicandomi, alla fine dell'equipaggiamento, la vagina come obbiettivo da trivellare senza tregua Oh mamma, &egrave un buchino così piccolo.. Feci rilevare quando m'accorsi per la prima volta che non &egrave tutto lo spacco a ricevere la verga che ci deve sprofondare; ma quell'occultato, angusto, e tenero buchino mimetizzato da parere che non esista.- E, a guardarlo con attenzione, mi pareva proprio miserello per poter far fronte ad una siffatta prepotenza se ce la entro... ti faccio male. Ma no caro. Mi rasserenò disinvolta mandando due dita per estendere il birbante buco dalle timide sembianze &egrave tanto elastico che si adatta facilmente appena si sente stuzzicare. Infatti era facile accorgersi che da un ammasso di pellicine raggrinzate era affiorata una cavità talmente ampia che reputavo adeguata ad accogliere l'ospite che aveva aspettato da anni di ricoverarsi in quel rifugio Sapessi quanti n'ha lasciati gozzovigliare prima di te! ..e di più grossi. Puttana! E lo diceva pure! Misi perciò da parte tutte le esitazioni e glielo cacciai dentro senza altri indugi Non ero certo un esperto; ma neppur così incolto da misconoscere che appena preso il possesso occorre pompare smaniosamente. E lo feci lasciandomi guidare dal naturale istinto Ci si sta divinamente entro la fica * Fu la sola cosa che m'affiorò alla mente fin dall'inizio dell'incantevole esperienza. E la baciai sulel labbra ancora olezzanti della sborra mia Rita, oh scusa se ti disturbo Pronunciò una donna dopo aver socchiuso la porta, incurante di rompere i coglioni importunando la prima scopata della mia vita Un cliente cerca di te.- Ha aspettato un poco poi &egrave venuto con me. Però &egrave te che vuole Lo faccio aspettare o gli dico che ..torni un'altra volta? E' un ragazzo o.. S'informò distraendosi sgraziatamente No. &egrave un ragazzo. Come quello che hai per le mani Digli che aspetti davanti alla porta. Grazie. Quella richiuse la porta Sicuramente &egrave uno dei ragazzi di cui ti parlavo. Infatti l'aspettavo per stasera. Precisò con esaltazione da mandare in rovina la mia prima scopata Te la senti di dividermi con lui? Risposi con un ghigno mesto che avrebbe dovuto significare 'se sei con me non mi pare delicato che ti faccia chiavare da un altro. E.. in presenza mia, per giunta' Ma parve non cogliere la lieve sfumatura Tu sei il cliente che decide cosa fare con la sua puttana. Ma Rita.. tu non sei la puttana ora, sei la madre che si sta facendo chiavare da suo figlio Sempre lo stesso &egrave... Ti piacerebbe guardarmi mentre mi offro a tuo fratello? Risposi senza camuffare lo sdegno germogliato Io non me la sento di farlo aspettare troppo. Ribadì mostrando visibile la decisione adottata Mi &egrave caro almeno quanto te Ma.. &egrave cosa possibile ricevere due clienti contemporaneamente? Indagai fiocamente sperando che dicesse di no Possibile.. Ribadì quella poco amareggiata Se chiudi un occhio tu e uno ne chiude lui.. quantomeno &egrave fattibile E' una nuova esperienza che acquisti. Sconfiggi l'ossessione maschile di sentire la donna che ami possesso tuo esclusivo; e impari da lui che &egrave già più esperto altre suggestive innovazioni da collaudare dopo col cazzo tuo. Non &egrave che lascio te, semplicemente mi fottete assieme, un colpo lui e un colpo tu. Aveva una maniera di vincere da non poterle negare nulla Osvaldo, caro!.. Lo accolse schiudendo la porta e un sorriso che m'ero illuso che riservasse soltanto a me Stavo facendo l'amore con tuo fratello. Vuoi accomunarti a lui? L'altro annuì come se non ci trovasse nulla di sacrilego Ma così mamma ..non guadagni niente stasera. Mi rivoltai connettendo che l'avventore ha diritto a pretenderne un'altra se la prima non l'ha soddisfatto abbastanza C'&egrave un tempo per il lavoro e un tempo per lo svago. Questo per me &egrave diletto Come t'ha trattato, piccino mio la Irene? Chiese rivolgendo tutta l'attenzione sua al nuovo piccino, come se io fossi stato retrocesso in serie B Irreprensibile Rita; ma tu sei sempre la più gagliarda. Tieni.- E poggiò sul comodino un bigliettone da 500 lire.- Quel gesto mi fece render conto che tanto particolare affetto aveva le sue buone ragioni per sostenersi. Il dio denaro riesce a aprire anche le porte insolite. Poco male che si trattava di una cifra che potevo accordarmi Fà tanto che aspetti? Domandò impensierita No. Manco tanto. Quando ho chiesto di te, Irene m'ha detto d'averti vista ritirare da poco. Poi &egrave andata in camera. Ma, quando &egrave tornata, di te non c'era l'ombra. Allora ho deciso di fottere lei. Però non ce la facevo a andarmene se non assaggiavo il culo che m'hai promesso la volta scorsa. Rammenti? Ma certo.. diletto mio. La volta scorsa te l'eri ridotto boccheggiante per entrare in un buco ostile come il culo. Al pensiero di vedere la donna che ormai consideravo madre pronta a farsi inculare da quell'estraneo avevo perso ogni lecita voglia diventando il necessario arnese fiacco addirittura penzoloni. Mentre per l'altro la sequenza recepita contribuiva a renderlo ancora più famelico Irene.. l'hai pagata? S'informò con tono benigno verso la collega Si mà; tutto regolare. L'ho chiavata una volta e le ho lasciato la sua marchetta Hai dato tutto a lei o hai lasciato un pò di sborra anche per la tua mammina? Vediamo chi dei due ce l'ha più tosto. Tu vedo. Constatò toccandoglielo come aveva fatto a me sulle scale Paolo sta ancora recuperando! Allora &egrave meglio che mi dedico a te. Quello si tolse gli abiti in un lampo. La fece adagiare di petto sul letto e l'aggredì da dietro. Esperiente di quel che avevo visto deposi altre cinquecento lire accanto a quelli del nuovo ospite A tal gesto che avevo reputato inavvertibile, la gentil-donna prese a trastullare colle mani il mio membro del tutto svigorito Allora resti, vero? Ti sta piacendo?.. Birbone! Fece echeggiare Si. Voglio guardare come fa. Precisai Non ha mai chiavato una donna Paolo.. Confidò al sozzo estraneo Fagli vedere tu.. come inculi la mamma. Ma non fu arduo comprendere che neanche lui era un chiavatore navigato No quella dove stai entrando &egrave la fica. Lo corresse infatti Va più su'.. Puntalo col dito e coll'altra mano ci porti la cappella. M'accorsi che era più inesperto di quanto si potesse pensare. Allora intervenni Mi posi a cavaliere del corpo ancora inesplorato e colle mani divaricai le due mele appiattendo così il vallone che ora rendeva ben visibile il meato da insidiare Quì gliela devi infilare. Lo ammonii allargando colle due dita lo sfintere Che bel culetto hai.. mamma! Però la elogiai altero d'essere stato il primo ad averlo scoperto. Per lo meno nel corso di quel frangente. Mi chinai per apporre un bacio al buco che non avevo ancora avuto modo d'ammirare. Al tocco della trepidante carne del dorso per incanto l'uccello mi si rizzò spedito e la semplice voglia di baciare divenne smania di lambire la discutibile parte Incurante di avere sotto la lingua il lembo più fetido del corpo, presi a leccare tutto il tragitto del solco, soffermandomi per offrire particolare riverenza al buchino con ripetuti guizzi della lingua appuntita Ma che fà..? Lecchi il culo a una puttana? Inorridì quello. Non mi curai neppur di rispondere perseverando caparbio nell'ignobile operazione; e m'accorgevo per giunta che il temuto buco aveva un saporino afrodisiaco che manda fuor di cervello M'arrestai un attimo per dar riposo alla lingua già provata; ma c'infilati dentro un dito; l'indice M'accorsi che c'entrava senza incontrare eccessivo intoppo; mentre prima, quand'ero intento a goderla in fica lo stesso dito, aveva incontrato maggior resistenza Me ne meravigliai. Era evidente che la mona linguale aveva dato come risultato l'addolcimento del passaggio che ora diventava più disposto a lasciarsi penetrare. Incuriosito dal portento lo sfilai per infilarlo subito dopo. Straordinariamente ora il malagevole condotto opponeva meno resistenza. Mi piacque perseverare nella melensa pratica dello sfila e rientra come avevo fatto col cazzo nella visita alla fica Più volte ripetevo la manovra più quello si dilatava. Tanto che reputai corroborante appaiarci anche il dito contiguo. Che ci si immerse giulivo. Pareva che lo stesso meato se l'aspirasse con l'uguale frenesia della bocca nell'antefatto di pochi minuti addietro E al seguitare dell'andrivieni ci aggiunsi anche il terzo. I tre sprofondarono assieme senza dar sintomo di produrre sofferenza Ti faccio male.. mamma? Ma m'accorsi quanto il quesito fu pleonastico; più che sofferenza i muggiti che la porcella emetteva sapevano di limpido godimento. Allora ci aggiunsi anche il quarto al fine di dilatarlo a misura d'un cazzo basta amore. Voglio il cazzo ora! Implorò infoiata come una cagna Uno o l'altro ma voglio dentro un vero cazzo. Mi distanziai facendo cenno all'attonito rivale che s'accomodasse pure. Quello avvicinò la punta scappucciata al passaggio da riempire mentre io glielo tenevo dilatato perché non sgarrasse anche stavolta No voglio che mi entri tu Paolo. Però replicò subito dopo. L'amicone restò male anzichenò. Prese a protestare per il subito smacco ma la femmina fu irremovibile.- A quel punto il falso figlio rimise l'affare entro i calzoni e, dopo essersi ripreso la banconota dal comodino, se n'uscì sbattendo la porta S'&egrave ripreso i soldi. Non mancai di farle notare perché non le restasse l'impressione che non m'ero adeguato io all'armonica convenzione Se la faccia mettere in culo lui. Ostentò vigorosamente concitata In culo fa male. Dovreste provarlo voi per capire quanta sofferenza prova la donna per quei quattro soldi in più.- Non intendevo più i suoi commenti. La primitiva atmosfera era mutata ed io divenuto astioso verso quella che era tornata ad essere la puttana che si fa fottere per il guadagno che le viene in borsa. E solo per quello. Restando posticce tutte le altre suggestioni che ti ci costruisce attorno Avevo orrore di quella schifida piscia che ancora sentivo appiccicata al palato, del lezzo di fica che evaporava dalla faccia, dal sapore di merda che ora infestava la mia bocca, delle confessioni rivelate riguardo a mia madre.- L'unica aspirazione che mi premeva era portare a termine la certezza di averla inculata per poi darmela a gambe dal quel luogo agghiacciante

Leave a Reply