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FRANCESCA E IL POTENZIALE CHE IL MARITO NON SFRUTTA

By 28 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti/e,
questa &egrave la prima volta che scrivo sul sito e spero che il racconto che verrà possa essere di vostro gradimento.
Premetto che quello che sto per raccontare &egrave un fatto realmente accaduto dal quale ho distorto soltanto i nomi.
Sono Paolo, 28 anni, agente di commercio nel centro nord Italia( bergamo milano brescia)
Poco tempo fa ho avuto il piacere di realizzare una delle mie fantasie sessuali più accese’
Lei &egrave Francesca 37 anni, sposata da 14 con un uomo di 4 anni più grande ed &egrave l impiegata all ufficio commerciale nell azienda per cui lavoro.
Sono ormai 3 anni che ci conosciamo e direi che il mio desiderio nei suoi confronti &egrave scattato quasi subito portandomi più volte a fantasticare di possederla in ufficio piuttosto che in altre parti.
Francesca &egrave mora, capelli lisci fino alle spalle, occhi verdi, labbra carnose, un bel culetto e due gambe snelle ma soprattutto una terza di seno molto soda che mette spesso in mostra con canottiere, camicette aperte al punto giusto o vestitini scollati.
Quando solitamente al venerdi pomeriggio rientro in ufficio per gestire la parte delle offerte, abbiamo modo di parlare un po’ di tutto e di scherzare insieme.
Francesca non ha figli nonostante abbia provato per parecchio tempo ad averne, e diciamo che questa situazione gli permette di essere ancora molto giovanile sia fisicamente che di testa dimostrando almeno 4/5 anni in meno.
Ha un carattere molto espansivo ed &egrave sempre pronta alla chiacchierata, inoltre quando ci parliamo ed essendo praticamente gomito a gomito se non addirittura spesso sullo stesso computer cerca spesso il contatto magari appoggiandomi una mano sulla spalla,sfiorando la sua mano con la mia e tutta questa serie di gesti che creano complicità’
Con il tempo questi piccoli contatti diventarono più frequenti e notai anche che spesso quando eravamo vicini si mordicchiava il labbro inferiore come se fosse attratta dalla situazione e fosse eccitata. Ha sempre sostenuto di essere felice del suo matrimonio anche se a volte si lasciava andare in battute del tipo”ma chi me l ha fatto fare di fidanzarmi a 18 anni e sposarmi a 23!” Suo marito fino ad allora era stato praticamente il solo e unico uomo al di fuori di qualche storiella quando aveva 16-17 anni, ed era evidente che ogni tanto fantasticasse dentro di sé’

Col passare dei mesi arrivai alla decisione che dovevo provare a vedere se si riusciva a fare qualcosa pur sapendo che in caso di rifiuto avrei rischiato di rovinare anche il rapporto lavorativo.
Ma era un rischio che ero pronto a correre’
In ufficio purtroppo erano frequenti le visite improvvise del titolare quindi era veramente difficile creare una situazione ideale visto che l ufficio &egrave piccolo.
Prima del ponte di Pasqua di quest anno decidemmo di organizzare una cena tra colleghi all’insaputa del capo.
Essendo io quello che abita più vicino a lei mi offrii di passare a prenderla a casa per poi andare insieme al ristorante dove avremmo trovato gli altri colleghi. Invito che accettò con piacere vista anche la sua paura di guidare la sera.
Mangiammo, andammo a bere qualcosa e poi decidemmo di prolungare la serata in una nota discoteca della zona. Rimanemmo solamente in 5 perché il resto dei colleghi preferì tornare a casa. Andammo con due macchine diverse in quanto gli altri 3 colleeghi abitavano da tutt altra parte.
Francesca quella sera indossava un abito corto e scollato che metteva in vista il suo splendido seno, con delle scarpe tacco 10 che slanciavano ancora di più la sua figura e le sue belle gambe.
In macchina mi lasciai andare a degli apprezzamenti sulla sua tenuta e la vidi arrossire notando anche che dopo qualche minuto la cominciò a mordicchiarsi il labbro.
Era un buon segnale, ma la strada dal pub alla discoteca era poca e non si potevano fare deviazioni ‘particolari’ senza dare nell’occhio visto che ci aspettavano.
Entrati in discoteca andammo subito a bere il free drink per poi iniziare a ballare.
Vedevo che Francesca aveva gli occhi di tanti addosso in pista tant &egrave vero che dovetti spacciarmi più volte per il suo ragazzo per allontanare i ragazzi che le si avvicinavano.
Senza farsi notare dagli altri colleghi mi accarezzò e mi disse che le piaceva il mio atteggiamento protettivo nei suoi confronti. I segnali positivi aumentavano…
Bisognava però dare una sterzata alla serata, quindi andai a farmi fare altri 2 cocktail e poi ancora altri 2 mentre si ballava tutti insieme.
Verso le 3.30 decidemmo di salutarci tutti visto che c era un po di strada da fare.
Francesca era euforica, segno evidente che i cocktail avevano fatto il suo dovere.
A metà strada mi chiese se poteva fumare una sigaretta ma le dissi di no perché sulla mia macchina non si fuma però le proposi di fermarci in un parcheggio di una zona industriale li vicino che le avrei fatto compagnia.
Era il momento di agire’
Scendemmo dalla maccchina e mi avvicinai fuori dalla sua portiera dove era appoggiata,e mentre fumava mi guardava con un espressione a metà tra il divertito e l’ eccitato ripetendomi che era contenta che le avessi fatto da fidanzato per allontanare gli avvoltoi.
Dovevo agire, quindi mi avvicinai ulteriormente a lei dicendole che ora avrei voluto farle da amante e senza darle la possibilità di replica cominciai a baciarle e mordicchiarle il collo sfiorandole l’orecchio il collo e le spalle.
Ridendo ebbe un minimo accenno di rifiuto ma per nulla convinto cercando di allontanarmi e dicendomi di smetterla che lei era una donna sposata, ma si vedeva che non aspettava altro che essere presa in quel momento.
Così continuai insinuando la mia mano dapprima sulle sue gambe per poi passare a quelle tette che tanto avevo desiderato in tutto quel tempo. Le scoprii il seno dal vestito e fuoruscirono due bocce fantastiche con dei capezzoli non molto grandi ma turgidissimi e puntualmente cominciai a mordicchiarli e leccarli provocando in lei dei brividi e dei versetti di apprezzamento. Da quel momento si lasciò andare gettando la testa all indietro.
La toccai dappertutto con foga e vigore facendole sentire quanto la desiderassi.
Aprii la portiera del sedile posteriore ed entrammo insieme in macchina. Le tolsi il vestito e le sfilai il perizoma nero in un attimo e vidi il suo corpo dalle braccia ai piedi cosparso di un brivido continuo. Sempre baciandola pian piano scesi dal collo fino alla sua fighetta molto ben tenuta e con una leggera peluria…… la trovai un lago.
Allargò al massimo delle sue possibilità le gambe appoggiando i piedi sui due poggiatesta dei sedili anteriori. Aveva una fighetta spettacolare e cominciando dalle grandi labbra, feci un lavoretto alternato di lappate succhiate e morsetti. Godeva e mugolava continuamente mentre mi stringeva i capelli tra le sue mani quasi volesse strapparmeli. In pochi minuti la vidi sussultare e vibrare e la portai a raggiungere un orgasmo intenso e duraturo.

A quel punto stavo scoppiando,e mentre mi slacciavo i jeans, in un batter d’occhio era in ginocchio sul sedile ad aspettare il mio cazzo che sembrava scoppiasse da quanto ero eccitato. Iniziò così un favoloso pompino; cominciando a leccarmi tutta l asta per poi scendere sulle palle e tornare con la lingua sul frenulo roteandola continuamente sulla mia cappella gonfia e succhiandomelo maestosamente.
Non sarei durato a lungo a quel trattamento, quindi dopo qualche minuto la presi di peso e la impalai sopra di me. Il mio cazzo non ebbe il minimo problema ad entrare talmente era bagnata. Si muoveva sopra di me prima con foga poi rallentava il ritmo e roteava il bacino facendolo aderire su ogni punto delle sue pareti belle strette.
Era come in estasi… ansimava continuamente e mi baciava il collo mentre continuava la sua cavalcata.
Vedevo le sue tette ballonzolarmi davanti e non potevo fare a meno di succhiarle e strizzarle..
Quando raggiunse il secondo orgasmo fu percossa da una scarica di brividi e quegli splendidi capezzoli si rizzarono come fossero due chiodi.
Cominciai ad incitarla dicendole che era fantastica che erano anni che sognavo di impalarmela in quel modo. Lei sorrise e riprese la sua cavalcata come se non fosse mai sazia, dicendomi che avevo un bel cazzo e che la stavo facendo impazzire. La macchina ballava e i vetri erano totalmente appannati dalla nostra passione.
Sentivo il mio cazzo nella sua carne bollente e morbida andare su e giù in continuazione immerso in una valle di umori.
Le nostre lingue si intrecciavano continuamente come fossero una cosa sola mentre il sedile sotto a noi era totalmente impregnato dei suoi umori. Le misi due dita in bocca che lei sapientemente accolse cominciando a succhiarle come fosse un secondo cazzo.
Mentre saltava sul mio cazzo e la incitavo a godere, le tolsi le dita dalla bocca avvicinandole al suo buchetto anch esso ben lubrificato a causa degli umori colati dalla figa e cominciai a farle un massaggio prima roteando e facendo una leggera pressione con un dito sul suo buchetto per poi aumentare la pressione entrando poco alla volta.
Questo trattamento la mand’ completamente fuori di testa e più lei aumentava il ritmo della cavalcata, ansimando scandalosamente e farfugliando qualcosa, più io facevo pressione fino ad entrare quasi completamente. Cominciò ad incitarmi di infilargli tutto il dito in culo mentre galoppava a più non posso e quando dopo poco le infilai anche il secondo dito, perse completamente il controllo scoppiando dopo pochi secondi in un fragoroso orgasmo che la portò persino alle lacrime da quanto stava godendo.
A quella scena non resistetti neanche io e scaricai tutto il mio caldo succo nelle sue viscere. Non ho idea di quanto sperma le abbia scaricato in figa quella sera!

Rimanemmo un attimo abbracciati e completamente sudati. Mi disse che le si erano informicate mani e piedi probabilmente a causa dell intensità degli orgasmi avuti.
Passati 5 minuti ci ricomponemmo e la accompagnai a casa.
Non parlammo durante il viaggio ma eravamo entrambi soddisfatti dalla bellissima scopata appena fatta!
Alle 5 arrivammo sotto casa sua, scese dalla macchina dandomi un bacio sulla guancia e sussurrandomi nell orecchio un “grazie!”.
Era la cosa più bella che potesse dirmi.
Mi avviai anche io verso casa e nella mia testa si fece strada l idea che era parecchio che nn provava emozioni così intense e ne fui felicissimo di avergliele fatte provare!
La reazione che aveva avuto quando le infilai il secondo dito in culo stuzzic’ parecchio la mia fantasia…

Passarono i 3 giorni del ponte pasquale e non ci sentimmo. Avevo deciso di nn sentirla fino a quando nn l avrei rivista il venerdi successivo in ufficio anche per rispettare la sua situazione con suo marito.

Ma il giovedì verso metà pomeriggio ricevetti una mail…
Era lei… Faccio un copia-incolla delle successive mail che ci scambiammo:
“ciao..
Senti lo so che non devo, mi sento una stupida e probabilmente sto sbagliando…
Ma nn riesco a fare a meno di ripensare all altra notte! Ho passato un ponte di merda, invasa dal senso di colpa per il tradimento a mio marito ma allo stesso tempo ero terribilmente eccitata per le emozioni che mi hai fatto provare.
Sabato sera mi sono concessa a lui che mi ha trovata incredibilmente bagnata facendomelo notare, ma mentre lui mi prendeva la mia testa pensava a te e alla situazione dell altra sera.
Il tuo pisello mi ha pervaso ogni punto facendomi provare emozioni e sensazioni che nn ricordo di aver mai provato.
( CI TENGO A DIRE CHE NON SONO UN SUPERDOTATO… PERò MI DIFENDO ABBASTANZA BENE DAI.. 19 CM X 5.3)

“Lo so sono una stupida e nn avrei dovuto scriverti ma nn mi esci dalla testa.”

La mia risposta non tard’ ad arrivare:
” Ciao, non ti nascondo che sono contento che ti sia piaciuto xke anche io sono stato bene. Ti desideravo da parecchio tempo!
Ripenso al momento in cui avevi le mie due dita in bocca simulando di avere un altro cazzo e subito dopo quando mentre mi cavalcai ti infilavo due dita dietro…
sei letteralmente impazzita e mi hai fatto esplodere di piacere. Credo di aver trovato un lato erotico nascosto di te. ;)
Spero che tuo marito abbia soddisfatto questa tua fantasia in questi anni”

“Devo essere sincera… l idea di essere posseduta in piu parti o cmq di avere a che fare con due uomini o altri oggetti mi eccita e vedo che sei riuscito ad intuirlo da subito.
Non l ho mai fatto e in tutti questi anni nn sono mai riuscita a dirlo a mio marito n&egrave tantomeno lui non ha mai cercato di stimolarmi in quel senso. Aver provato qualcosa subito con te la prima volta senza che te lo dicessi io mi &egrave piaciuto.”

“Capisco… Sappi che stai stimolando la mia fantasia e non poco!”

La sua risposta fu:” e allora chissà magari le realizzeremo queste fantasie..”

Era un’apertura notevole e ne fui felice.

Ora si trattava solo di trovare una situazione per divertirci ancora insieme.
Pensai che magari cooscendo suo marito ci sarebbero stati i presupposti, con il tempo, di provare a vedere se si riusciva a fare una cosa a tre…
Ma dovevo andare per gradi…
Avevo però le idee già abbastanza delineate e avevo una voglia matta di scoparmela ancora.

Ciao a tutti/e
Ringrazio innanzitutto chi ha apprezzato e commentato la prima parte del mio racconto, ed il fatto che sia piaciuto anche a varie donne che mi hanno scritto in pvt mi rende felice.
Questa parte sarà ricca di discorsi diretti in quanto &egrave la trascrizione dei messaggi che ci siamo scambiati.

Il giorno dopo esserci sentiti via mail ovvero il venerdì, rientrai in ufficio come al solito.
Quel pomeriggio c’ erano anche il titolare e l impiegata amministrativa oltre a Francesca.
Durante il viaggio che mi portava all’ufficio,pensavo a come avremmo dovuto e potuto continuare questa avventura…
Avevo il cazzo duro e mi tornavano davanti agli occhi le sue espressioni di godimento e i suoi versetti di piacere,mentre infoiata a più non posso, saltava su di me con tutte le sue forze per raggiungere il piacere estremo.
Non appena entrai in ufficio salutai tutti, ma il mio sguardo e quello di Francesca si incrociarono subito.
Vidi che arrossì vistosamente e distogliendomi subito i suoi occhi abbassò la testa verso la tastiera del pc.
Era fantastica…
Indossava una camicetta a quadrettoni stile country,abbinata ad un paio di jeans stretti e scuri; ai piedi un paio di scarpe nike sportive.
Sentivoi il suo profumo dolce ed inebriante gi’ dall ingresso dell’ufficio.
Era la prima volta che ci rivedavamo dopo la serata ante-ponte…
La presenza dei colleghi in ufficio fece si che nn ci furono problemi ad allacciare il discorso e a parlare del lavoro come se nulla fosse successo.
Senza farmi notare dagli altri, la sbirciavo con la coda degli occhi mentre scriveva una lettera al pc; e lei se ne accorse dopo poco…
Le portai un offerta alla sua postazione da inviare ad un cliente e le attaccai sopra un bigiiettino: SEI SPLENDIDA! TI VORREI RIAVERE… QUI! ORA! e dopo aver dato un occhiata ai miei colleghi che erano di spalle,con le labbra le sfiorai il collo nella zona vicino all orecchio provocandogli un brivido che notai subito sulla sua pelle.
Lesse il bigliettino, mi guard’,sorrise e continuò a scrivere al pc anche se ogni due parole si fermava perché perdeva il filo…
Capii che la mia presenza, il mio guardarla mentre lavorava ed il mio sfiorarla la eccitava e me lo confermò anche il fatto che continuava a toccarsi e arrotolare al dito i suoi lunghi capelli.( grazie al mio lavoro ho potuto fare un corso sul linguaggio del corpo e questo in una ragazza &egrave il classico comportamento che indica eccitazione! Almeno a qualcosa i corsi servono dai! Ahahah)

…La giornata lavorativa andava verso la conclusione, e il mio sguardo continuava a cadere nell apertura della sua camicetta, regalandomi la vista di quelle fantastiche tette che solo una settimana prima mordicchiavo,titillavo e tastavo per bene mentre me la trombavo sulla mia macchina.
Ero eccitato: andai in bagno e calandomi i jeans fotografai il mio cazzo fottutamente in tiro che alla vista di Francesca, da metà pomeriggio non ne voleva sapere di stare buono.
Subito le inviai la foto in whatsapp mettendo sotto come commento: LO VEDI? &egrave TUTTO PER TE, VORREBBE ENTRARE IN OGNI TUO BUCO…
Nemmeno il tempo di pisciare e lavarmi le mani che rispose: SMETTILA TI PREGO! NON POSSIAMO!
Uscii dal bagno e le feci l’occhiolino sorridendole…
Il pomeriggio pass’ cosi tra una provocazione e l altra ma nn successe niente di che. A fine giornata, ci salutammo tutti augurandoci un buon week end.
La sera, verso mezzanotte, mentre ero al pub con gli amici a bermi qualche pinta ricevo un messaggio in whatsapp……

Era lei.. : CIAO CHE FAI DI BELLO? IO SN A CASA NEL LETTO A GUARDARE LA TV… MIO MARITO DORME GI’ DA QUASI UN ORA…
Lessi il messaggio e mi illuminai… : CIAO! IO SN AL PUB CN DEGLI AMICI… la provocai… TI CREDO CHE DORME GI’; L’AVRAI SVUOTATO STASERA! :)
la sua risposta non mi sorprese più di tanto: EH ALMENO.. é TRE GIORNI CHE NON LO FACCIAMO E SE DEVO ESSERE SINCERA NON NE HO NEMMENO VOGLIA…………… CON LUI
Subito dopo mi inviò la foto del mio cazzo che le avevo mandato al pomeriggio e la commentò dicendo: CI VORREBBE LUI ADESSO! ;)
Ero entusiasta dalla lettura dell ultima frase e mi isolai per un momento dagli altri… messaggiammo ancora un p’…
VORRESTI CHE FOSSI LI CON TE? MMMM NN SAI COSA TI FAREI… TI PRENDEREI DA DIETRO STASERA! TI FAREI SENTIRE TUTTO IL MIO CAZZO!
le piaceva:MMM SI DAI CONTINUA CHE MI ECCITI! E POI COSA MI FARESTI? io partii per la tangente: TI GIREREI TI RIGIREREI E TI POSSEDEREI! TI FAREI SENTIRE OGNI CM DEL MIO CAZZO, TI PORTEREI VICINA ALL ORGASMO PI’ VOLTE E MI FERMEREI, PER POI RIPARTIRE A STANTUFFARTI E MENTRE INIZIA A RIMONTARE IN TE IL PIACERE MI RIFERMEREI.. VORREI VEDERTI SUPPLICARMI DI FARTI GODERE!

POI DI COLPO TI POMPEREI CON FORZA E VIGORE FINO A SCOPPIARE DENTRO DI TE E REGALARTI UN ORGASMO DA FAVOLA! VORREI RIEMPIRTI DAPPERTUTTO!
Lei: Ti PREGO FERMATI! STO IMPAZZENDO! VIENI QUI!
A quella frase decisi di cominciare ad abituarla all idea di godere davanti a suo marito, ma non con lui..
NON POSSO VENIRE LI STASERA MA VOGLIO CHE FAI UN GIOCHETTO PER ME.. TI VA?
Lei: MMM VEDIAMO..
Dopo qualche minuto di convincimento accett’..
VOGLIO CHE ORA SPEGNI LA TV, TI TOGLI TUTTO QUELLO CHE HAI ADDOSSO…

VOGLIO CHE PRENDI IL TELEFONO E DOPO AVER GUARDATO IL MIO CAZZO IMMAGINI DI AVERLO LI, DI SUCCHIARLO COME MAESTOSAMENTE HAI FATTO SETTIMANA SCORSA.

VOGLIO CHE IMMAGINI CHE TI STIA POMPANDO E TI STIA INFILANDO UN ALTRO CAZZO DIETRO CHE TI APRE TUTTA. VERO O FINTO ME LO DIRAI TU…
RIPRENDITI MENTRE TI TOCCHI… VOGLIO VEDERTI VENIRE IN PARTE AL CORNUTO CHE DORME E QUANDO SARAI VENUTA DEVI ASCIUGARE LE TUE DITA INZUPPATE DEI TUOI UMORI SULLA SUA SCHIENA!
SE DOVESSE SVEGLIARSI GLI DICI CHE NON RESISTEVI PIù E CHE LUI NON E IN GRADO DI SODDISFARTI A PIENO!

Non mi rispose a quel messaggio,quindi tornai al bancone del pub dai miei amici…
Dopo circa un quarto d’ora ricevetti il video che aspettavo..
Vedevo lei nel letto completamente nuda a gambe spalancate che si toccava con una mano le tette e con l altra si masturbava, prima piano, poi roteando le dita sul clitoride e ogni tanto si penetrava con due dita. Sentivo il suo respiro crescere e farsi più affannoso…
Dopo 2 minuti così, vidi lei che cominciava a sussultare e ad agitare le gambe nel letto, tremava sempre più fino a quando non la vidi mettersi un pezzo di cuscino in bocca per soffocare le grida di piacere e agitare sempre più velocemente la sua mano destra sul grilletto.

Stava venendo!! Stava godendo in parte a suo marito che dormiva! Era un momento magico da vedere!
Pian piano mollò la presa del cuscino e si accarezz’ sempre più lentamente la sua fighetta che le aveva regalato un orgasmo “silenzioso” ma da come si poteva vedere nel video molto molto intenso.
Subito dopo la vidi sfregare le tre dita bagnate del suo piacere sulla schiena del marito che impassibile continuò a russare senza accorgersi di nulla.
Le risposi appena finii di vedere il video: CAZZO SEI FANTASTICA! MI STA SCOPPIANDO NEI PANTALONI!
MAMMA MIA CHE BELLA FIGA CHE HAI!
La sua risposta fu: GRAZIE! &egrave STATO BELLIISSIMO! NON IMMAGINAVO DI PROVARE TUTTO QUESTO PIACERE DA SOLA! E QUESTO CRETINO IN PARTE NON SI é ACCORTO DI NULLA! CONTINUA A RUSSARE! POTEVANO ANCHE VIOLENTARMI CHE STO COGLIONE NON SI SAREBBE SVEGLIATO!

Era la prima volta da quando la conoscevo che dava del
coglione e del cretino a suo marito.

Qualcosa nella sua testa stava cambiando…
Era il momento di rincalare la dose vista la sua frustrazione…
Le scrissi: TI &egrave PIACIUTO COSì TANTO PERCHé STAVI GODENDO E IN PARTE A TE C ERA LUI CHE POTEVA SVEGLIARSI E TROVARTI LI A GAMBE APERTE, NUDA E SCANDALOSAMENTE BAGNATA ED ECCITATA! INCONSAPEVOLMENTE TI ECCITA PENSARE DI TRADIRLO E STASERA NE HAI AVUTO LA PROVA!
Lei: BOH NON SAPREI.. FORSE HAI RAGIONE! PRIMA DI SCOPARE CON TE PENSAVO FOSSE SODDISFACENTE IL SESSO CON LUI E CHE ERO FORTUNATA… MA PROBABILMENTE MI SBAGLIAVO..
Prima di salutarci le risposi: FiDATI &egrave COSI! FAR’ IL POSSIBILE PER DIMOSTRARTELO E SE AVR’ RAGIONE VEDRAI CHE LUI SE TI AMA DAVVERO TI ASSECONDER’ CON IL TEMPO…
PRIMA PERò IO E TE ABBIAMO ANCORA QUALCOSA DA FARE… MA SOLO IO E TE!
Lei: MMM ALLORA NON VEDO L’ORA CHE RICAPITI L OCCASIONE PER RIAVERTI DENTRO DI ME! BUONANOTTE BEL PISELLONE ;)
CI salutammo così…
Dopo questa serata la svolta era dietro l angolo.
La settimana successiva le cose avrebbero preso una bella piega…
ll lunedì mattina seguente arrivò in copia a tutti i dipendenti dell’azienda una mail in cui ci veniva comunicato che l’ ultimo week end del mese ci sarebbero stati i promessi tre giorni premio come d’abitudine per ogni anno chiuso in attivo. Saremmo partiti per la Toscana il mercoledì mattina per tornare il venerdì nel tardo pomeriggio.
Il programma prevedeva il pernottamento in un’ agriturismo immerso nelle colline fiorentine che aveva anche camere per dormire, mentre di giorno erano previste escursioni a tema per fare gruppo tra i dipendenti. Insieme a noi ci sarebbero stati anche alcuni venditori e impiegati dell’ azienda nostra consociata di Parma.
Fummo tutti entusiasti della location e del programma proposto, ma era curioso notare che le più euforiche erano le donne già sposate peraltro la maggior parte di esse già con figli. Probabilmente l’idea di staccare qualche giorno dalla solita routine quotidiana le rendeva felici.

A distanza di qualche minuto ricevetti l’ sms da Francesca che mi chiedeva se avessi letto la mail del capo e che era contentissima di farsi tre giorni lontana da casa. Mi fece intendere tra le righe anche se non esplicitamente che ci sarebbe stata possibilità di rifare qualcosa…
Sembrava non avere rimorsi né sensi di colpa per quello che era successo tra noi e per come si era divertita toccandosi e venendo in parte al marito che dormiva profondamente.
Ovviamente assecondai il suo entusiasmo’
Le due settimane che portavano al viaggio passarono tranquille e non successe niente tra noi a parte qualche messaggino che ci scambiammo ma sempre in orari lavorativi.
Arrivò quindi il giorno della partenza e il titolare aveva dato proprio a Francesca l’ordine di assegnare i posti in macchina di ciascuno. Ogni venditore,con l’auto aziendale avrebbe avuto con se un impiegata per poi fermarsi a Parma e caricare un altra persona dell’ altra azienda.
Francesca si autoassegnò il posto sulla mia macchina e distribuì equamente anche i posti degli altri colleghi.
Partimmo quindi dalla sede io e lei con la mia macchina in direzione Cremona. Ci accordammo con le altre macchine per trovarci al casello di Parma a bere un caff&egrave in autogrill,caricare gli altri e ripartire verso la meta stabilita.
Il viaggio fino a Parma filò via tranquillo e dopo qualche parola Francesca si addormentò sul sedile in parte a me. Arrivammo quindi in autogrill dopo un oretta e mezza e scendemmo per il caff&egrave. Li ci comunicarono che la persona che sarebbe dovuta salire in macchina con noi era stata poco bene nella notte e quindi non poteva esserci per il weekend. Ciò significava che avremmo proseguito il viaggio soli in macchina. Poco dopo ripartimmo verso l’ agriturismo e Francesca dopo qualche chilometro cominciò a guardarmi con aria maliziosa e con un’ espressione che era un misto tra il divertito e l’eccitato. Sorrideva e si mordicchiava continuamente il labbro inferiore.
L’autostrada non era molto trafficata in quel tratto e non avevamo macchiine né dietro né in parte da qualche minuto. Improvvisamente Francesca mi mise una mano sulla gamba per salire lentamente ma in modo molto deciso fino all’ apertura dei miei jeans. Sempre con un sorriso provocante cominciò a massaggiarmi lentamente il pacco dall’esterno dei jeans mentre io eccitato e con il cazzo già durissimo cercavo di stare concentrato alla guida. Passò poco e i miei pantaloni erano completamente slacciati, lei si sdraiò sul sedile e con molta calma fece uscire il mio cazzo dalle mutande che svettò fuori come una molla. Cominciò a leccarmi l’asta lentamente su e giù per arrivare al frenulo e roteare la sua caldissima lingua su tutta la cappella. Quando la sua bocca cominciò ad avvolgere tutto il mio cazzo ebbi un sussulto di piacere mentre con l’ altra mano mi massaggiava lentamente le palle che fuoriuscivano dalle mutande. Era davvero dura restare concentrato alla guida infatti a quel lavoretto non resistetti molto. Il suo succhiare,leccare e massaggiare mi mandò completamente in estasi fino a che le scaricai tutto il mio piacere in quella stupenda bocca. Non so se fosse la tensione accumulata per tenermi concentrato alla guida o altro, ma quel pompino mi fece godere veramente tanto. Sono certo di avergli dato una notevole quantità del mio seme che lei ha prontamente ingoiato.

Si era davvero risvegliato qualcosa in lei dalla prima volta che scopammo, e lo capii dal modo e la passione con cui ripulì il mio cazzo’ sembrava la prima volta che ne vedeva uno. Continuò comunque per qualche minuto a tenerlo in mano e a leccarmi l asta che nel frattempo era tornata incredibilmente dura. Ricordo che mi guardò, sorrise, e dopo avermi dato del porco si riprese in bocca la mia asta e ripartì con un altro pompino stellare. Succhiava avidamente, leccava, baciava menava con una maestria tale che poco dopo cominciai ad incitarla di farmi venire ancora. Stavolta venni mentre mi leccava il frenulo e misegava velocemente mentre mi guardava negli occhi con il suo sorrisetto da troietta.
Schizzai un’ ulteriore quantità di sborra sul volante e sul cruscotto della macchina prima di essere nuovamente ripulito in maniera esemplare.
Due pompini consecutivi in macchina erano un perfetto inizio per quello che sarebbe stato un week end memorabile.

‘ L autostrada filò via liscia e finalmente arrivammo a destinazione poco dopo le 13.
Subito fummo accolti dal personale dell’ agriturismo che ci aiutò a scaricare i bagagli e consegnò le rispettive chiavi delle stanze ad ognuno di noi. Subito dopo il personale ci invitò per l’aperitivo di benvenuto e dopo averci mostrato il locale ed essersi presentati velocemente ci servirono il pranzo. Il posto era a conduzione familiare gestito da madre padre e due figli pressapoco miei coetanei. Marco, un po’ grassottello e dall’aspetto simpaticissimo era lo chef, mentre Luca, praticamente l’esatto opposto del fratello; molto tenuto e con un fisico decisamente sportivo si occupava del bar e della reception. Si vedeva che ci sapeva fare perché riuscì ad intrattenere tutto il nostro gruppo catturando da subito l’interesse delle donne presenti che si scambiarono le solite battutine di apprezzamento tra di loro.

Il pomeriggio passò con una noiosa riunione di due orette scarse e poi fummo liberi di goderci i vari svaghi del posto. Io optai per una doccia rigenerante e una pennichella mentre altri andarono a fare una passeggiata o un bagno in piscina. Per l’ ora dell’ aperitivo scesi nella hole e vidi che Francesca e altre due colleghe erano già li e si erano gia bevute qualche spritz intrattenute dalla piacevole compagnia di Luca.
Quando scesi ordinai anche io uno spritz e feci compagnia alle donne, le quali non appena finirono quello che era già il terzo cocktail a testa uscirono a fumare. Parlai un p’ con Luca e subito capimmo di andare molto d’ accordo in quanto avevamo praticamente gli stessi interessi sopratutto per il calcio e lo sport in generale.
Si lasci’ anche andare a degli apprezzamenti su Francesca che era senza dubbio la più figa tra le altre colleghe. Mi chiese se era sposata e capii che avrebbe voluto provarci anche lui! Daltronde &egrave veramente una bella donna e quella sera era particolarmente tirata con un trucco provocante che ti faceva venir voglia di prenderla e scoparla li contro un muro davanti a tutti.
Mi sentivo un p’ orgoglioso, ripensai al gran pompino della mattina nonostante non fosse la mia donna, e con un sorriso malizioso feci capire a Luca che c’ era qualcosa tra me e lei. Si mise a ridere e per complimentarsi offrì un altro giro di spritz. Le donne rientrarono dalla loro sigaretta e dopo qualche minuto i camerieri ci chiamarono per andare a cena. La sera dopocena decidemmo di uscire a fare un giretto nel paesino ma sapevamo che non c’era molto in giro visto che eravamo praticamente dispersi sulla collina e a parte qualche barettino che tra l altro alle 10 chiudeva non c’era nient’ altro. Così poco dopo rientrammo in hotel e ci fu chi andò subito a coricarsi visto che l ‘indomani mattina saremmo partiti presto per l’escursione in montagna e un p’ di rafting. Io Francesca e altri due colleghi ci fermammo invece nella hole per bere ancora qualcosa. Luca e Marco avevano una stanza e dormivano li insieme agli ospiti. Vedevo che Francesca parlava spesso con lui mentre beveva del vino bianco. Era brilla perché ad ogni battuta di Luca lei rideva continuamente. Si era creato un bel rapporto tra loro e io assistevo divertito ai complimenti sempre più audaci del ragazzo nei confronti di Francesca.
Ci salutammo tutti intorno all’ una e andammo rispettivamente nelle nostre stanze. Io e Francesca salimmo in ascensore e non appena le porte si chiusero mi si fiond’ addosso con un entusiasmo e una passione notevoli. Ci baciammo appassionatamente e le nostre lingue si incrociarono per più volte. Le tastavo il culo con vigore mentre ci baciavamo e la sollevai sulle mie braccia per affondare il mio viso nelle sue fantastiche tette. L ascensore si fermò e le dissi di far finta di rientrare in camera sua e poi venire da me che l’ aspettavo. Passarono dieci minuti e decisi di denudarmi ed aspettarla sul letto con il cazzo duro in mano. Non si fece attendere molto e quando entrò tolse la vestaglia di seta da notte e mi lasci’ senza fiato… indossava un completino intimo nero per la maggior parte in pizzo e con delle vistose trasparenze sulle tette, delle calze autoreggenti in tinta abbinate ad una scarpa nero lucido con tacco 10/11 cm. Era una bomba e non potei fare a meno di dirglielo. Sorrise e in un attimo la scaraventai di peso sul letto. Quella tenuta mi mandò fuori di testa e cominciai a baciarla ovunque, le sfilai le mutandine e cominciai a leccargliela con gusto e tanta passione. Gemeva in continuazione incitandomi a farla godere e mentre la leccavo le infilai prima una poi due dita nella fighetta fradicia. Passò qualche minuto e scoppi’ in un fragoroso orgasmo che cosparse il suo corpo di brividi e le rizz’ i capezzoli come fossero due chiodi. Era eccitatissima e mi supplic’ di scoparla, così non me lo feci chiedere due volte e le presi le gambe mettendole sulle mie spalle. Le affondavo i miei colpi prima lentamente per poi dare colpi più profondi e vigorosi. Questo trattamento la fece impazzire, era senza freni e gridava senza ritegno:” si così scopami forte si fammi andare sulla luna, fammi godere come una troia mmmm si così bravo godooooo”. Cominci’ a tremare e venne ancora. Non ne avevo abbastanza e la feci girare a pecorina. Me la stavo scopando con una foga incredibile da quasi 20 minuti e lei lo apprezzava molto. La inpecorai per qualche minuto : ” Oh si sei la mia troia guarda come ti pompo! Hai un culo pazzesco e amo vederti a 90. Nel frattempo la sculacciavo e lei mi assecondava in tutto e per tutto. Continuava ad incitarmi:” si scopami così, fammelo sentire tuttooo siiii mmmm sto impazzendo siii “.
Era un orgasmo dietro l altro e quando le presi i capelli da dietro tirandola verso di me impazz’ totalmente. Tremava e la vedevo abbandonata ai miei colpi e a raggiungere il suo piacere intenso. Prima di venire volevo per’ tastarle il culo. Uscii dalla sua figa grondante e feci scivolare un po di saliva sul suo buchetto anche se non ce n’era molto bisogno vista la notevole quantità di umori che le erano colati dalla figa. Mi disse di fare piano visto che ce l avevo molto più grosso di suo marito ma allo stesso tempo si apr’ completamente, si rilass’ e assecond’ l’ entrata del mio cazzo. Cominciai a pomparla prima lentamente e con delicatezza per abituare il suo buchetto al mio cazzo poi quando le sue pareti cominciarono ad adattarsi al mio cazzo e sentii che cominciava di nuovo a mugolare aumentai il ritmo. “Mmmm Paolo così divento matta, sfondami così si, lo sento tutto dentro si, sbattimelo dentro tutto ti prego!”
Sentivo che stavo venendo anche io e cominciai ad aumentare ulteriormente le pompate” La stimolai ulteriormente:” si troia guarda come te lo do nel culo, senti come godi! Ti piacerebbe vero che ci fosse qui sotto anche Luca che ti trapana la figa mentre io ti sfondo il culo?! Sono sicuro che godresti come una cavalla e non ne potresti più fare a meno!” A quelle parole cominci’ a farfugliare qualcosa sul cuscino e a roteare il culo e spingerlo verso il mio cazzo. :” si così brava, ti piace vero? Lo vorresti anche Luca vero?! Adesso ti scarico tutto qui dentro!” “Mmmm si scopatemi tutta fatemi impazzire sssiiii” Rispondeva bene alla mia provocazione tant’ &egrave che si stava già immaginando la scena di avere due cazzi vero dentro di lei! A quel punto accelerai il ritmo e diedi gli ultimi colpi prima di venire copiosamente nel suo culetto! Venne anche lei intensamente e vidi affondare la sua testa nel cuscino mentre sbiascicava il suo godimento e le gambe le tremarono fino a quando le cedettero e cadde completamente sdraiata sul letto! Restai sopra di lei per qualche minuto a riprendere fiato a vicenda.
Fu una scopata che ricorderò per molto tempo…..
Ci addormentammo poco dopo e ci svegliammo la mattina pronti per l’ escursione in programma.
Doccia rapida e scendemmo a fare colazione. Scendemdo le scale incontrai Luca:” Ehi Paolo sei un grande! Ho sentito tutto stanotte…! Io dormo nella stanza in parte alla tua e l hai fatta gridare per bene quella troia! Non ho resistito e ti confesso che mi sono fatto due seghe consecutive nel sentirvi scopare! Immaginavo di essere li con voi e di scoparcela insieme!” scoppiammo a ridere entrambi..
:”Luca tieniti pronto che stasera se va come dico io ci divertiamo…” gli feci l occhiolino e lo salutai per andare a fare colazione. Mentre scendevo le scale mi grid’ di nuovo sei grande cazzo! Ahahah
Era l inizio di una giornata da ricordare, che avrebbe cambiato Francesca e l’ avrebbe resa consapevole della sua rinascita sessuale e di quello che in questi anni si era persa con il marito.

Partimmo tutti entusiasti per la giornata che ci attendeva.
…se volete ve la racconter’….

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