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Racconti Erotici Etero

Gemiti agitati

By 14 Marzo 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Io sono davanti allo specchio, mi preparo con considerevole cura e con un’ approfondita precisione, perché devo approntarmi per un incontro circostanziato e altrettanto esclusivo, dove voglio fare finalmente colpo su di lui, sentire il suo sguardo attratto e interessato posarsi sulle curve del mio corpo. Per l’occasione, infatti, io indosso i pantaloni bianchi, la maglietta, gli stivali chiari, gli occhiali da sole e naturalmente il perizoma con il reggiseno bianco, alla fine un leggero velo di fondotinta e di mascara per far risaltare i miei grandi occhi verdi, il lucidalabbra rosa e i capelli lunghi sciolti sulle spalle. Mi guardo sennonché per l’ultima volta allo specchio prima d’uscire, giacché devo serenamente ammettere e quietamente confessare che sono proprio soddisfatta.

In quella circostanza, invero, con l’abile ed efficiente partecipazione del portiere io m’avvicino alla sua stanza, dato che ho una seconda copia delle chiavi, in quanto voglio fargli una felice e conveniente sorpresa. Entro perciò di nascosto dentro la sua stanza d’albergo e sento l’acqua della doccia aperta con la musica in sottofondo, sul letto sono appoggiati i pantaloni grigi e una camicia nera, giacché avverto nettamente su di loro il suo profumo di maschio, celermente mi richiudo la porta della stanza alle spalle e m’avvio lentamente verso il bagno spogliandomi del tutto ed entrando adagio. Tu sei dentro la doccia, le vetrate sono al momento interamente appannate dal vapore dell’acqua calda, perciò non mi senti né mi vedi arrivare, dato che sei voltato di spalle con la mente rivolta al nostro incontro imminente.

Io apro lentamente la porta della doccia e inizio a toccarti da dietro il collo, poi le spalle, mentre ti sfioro eccitata le braccia muscolose. Le mie mani attraversano ogni centimetro del tuo corpo, mentre osservo che sei percorso da intensi e violenti brividi, le mie dita captano i tuoi muscoli e la tua pelle vibrare, ti giri lentamente, i nostri sguardi a quel contatto insperato s’incrociano, le nostre bocche s’avvicinano, i nostri respiri si confondono e le nostre mani si cercano. Tu mi sfiori leggermente, per il fatto che anche la mia pelle vibra eccitata, tenuto conto che avverto anch’io la tua eccitazione, la vedo e ti desidero enormemente. Pigramente inizio a toccare il tuo torace, i tuoi capezzoli, e mentre tu chiudi l’acqua io m’abbasso e percorro il tuo corpo con le mie labbra, fino ad arrivare al tuo ombelico che inumidisco con dei leggeri colpi con la lingua.

Io gioco con il tuo corpo, alzo lo sguardo verso di te, le mie mani sfiorano i tuoi fianchi, le mie labbra sospirano sulla tua pelle bagnata e calda, improvvisamente m’alzo di scatto e agguanto le tue mani tra le mie, ti conduco verso la camera e ti spingo sul letto. Lì ti osservo, ti desidero, ti voglio, perché gradualmente mi dispongo sopra il tuo corpo, mi metto cavalcioni sopra di te, catturo le tue mani con le mie sopra la tua testa e inizio a muovere il mio bacino sopra il tuo, mentre con il mio sguardo caloroso catturo i tuoi occhi. I nostri respiri diventano esplicitamente più frenetici, i nostri corpi si muovono all’unisono, in quanto s’accarezzano esplorandosi in modo avido. Io scendo nuovamente sul tuo corpo e inizio a baciarti la guancia, le orecchie, la tua gola, dato che capto spiccatamente i tuoi fremiti i quali mi eccitano ancora di più. Finalmente arrivo ai capezzoli, li catturo, prima uno poi l’altro, in seguito li mordo, li aspiro, li succhio con golosità mentre il tuo respiro diviene più pesante, il tuo torace s’alza e s’abbassa con più decisione, le labbra della mia pelosissima e umida fica avvolgono delicatamente il tuo cazzo muovendosi ritmicamente e con forza: lo sento marcatamente ingrossarsi, visto che lo desidero dentro di me.

Onestamente mi piace sentirti sotto di me, preso da me, a un tratto con un colpo inverti le parti, giacché mi rigiri sulla schiena e vieni sopra di me. Io allargo le gambe invitanti, ti desidero, voglio accoglierti dentro di me per gioire delle intense emozioni che mi dai, dei brividi che mi percorrono la pelle. Dopo inizi ad accarezzare il mio corpo con la tua bocca, catturi con le mani i miei seni eccitati e gonfi, li palpeggi con cura, con dolcezza, ma anche con decisione e grinta. Tu catturi i miei capezzoli con dei piccoli morsi, li bagni con dei piccoli colpi di lingua, la mia pelle sudata t’aspetta e ti desidera. Noi ci guardiamo negli occhi calorosamente e vivamente, dal momento che i nostri respiri diventano di breve durata fondendosi, tu entri dentro di me inaspettatamente, i nostri bacini si muovono come un unico corpo e insieme gridiamo:

‘Ti voglio’.

In conclusione, entrambi godiamo e andiamo in completo visibilio, in globale estasi, perché i nostri piaceri si sciolgono, i nostri fluidi si fondono e si mescolano. Alla fine beati, contenti e sazi ci addormentiamo beatamente l’uno nelle braccia dell’altra totalmente inermi, nudi e sguarniti, ma prima di tutto giubilanti, spensierati e sorridenti.

{Idraulico anno 1999}

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