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Oggi mi è venuto in mente di iniziare a raccontare una serie di mie esperienze, esperienze nate sulla rete e che spesso con qualche rammarico non si sono concretizzate in un incontro.
Come da buon “What if” la narrazione prenderà una via alternativa rispetto a quanto accaduto realmente, un po’ per gioco, un po’ per liberarmi dal peso di cosa mi sia perso.

Mi presento, in questi racconti mi chiamerò Alex, in questo momento più che trentenne, ho iniziato a navigare tra siti porno e chat erotiche sin dall’adolescenza ed in tanti anni ho conosciuto tante persone, conoscenze fugaci, altre più durature.

Oggi racconterò di Sara e di come sarebbe potuta andare.

È il 2016, non ho un impiego fisso e spesa mi capita di spendere il tempo libero tra chat ed applicazioni per conoscere nuove persone online. Conosco Sara su una app di chat casuali, apro una nuova chat e la mia prima domanda è sempre “Ti piacciono gli anime?”, sono abbastanza nerd ed in quel periodo volevo trovare un po’ di compagnia per chiacchierare in modo spensierato.
Tante sono le chat che si chiudono senza successo, c’è chi non risponde, a chi non piacciono, una serie interminabile di profili finti e altre in cui gli argomenti di cui parlare si chiudono troppo presto.
Premendo per l’ennesima volta il bottone di ricerca finalmente un profilo attira la mia attenzione, un nickname anonimo e una foto profilo tratta dal personaggio di un anime, capelli argentati e delle cicatrici che appaiono come cuciture sul volto, un personaggio androgino di un anime che non conoscevo, così inizia lo scambio tra di noi.

Alex: “Ciao! Bella foto profilo, ti piacciono anime e manga?”

Sarà: “Si, a te?”

Da qui inizia un lungo scambio in cui non vi annoierò riguardo preferenze sui generi, anime preferiti e cosa si stia guardando in quel periodo.

Sara è timida, non è mai propositiva nei nostri scambi ma riesce ad essere molto spigliata nelle sue risposte.

Alex: “Comunque piacere io sono Alex”
Sara: “Piacere Sara”
Alex: “la tua età?”
Sara: “18”
Alex: “Ah io ne ho 10 di più, è un problema?”
Sara: “No…”
Alex: “Ti piacciono quelli più grandi?”
Sara: “…”
Alex: “Lo devo prendere per un sì?”
Sara: “Si…”
Alex: “Fai le superiori?”
Sara: “Si faccio il classico”
Alex: “E non ti attira nessuno dei tuoi compagni?”
Sara: “Più o meno, ma non mi vedono in quel modo”
Alex: “Non hai ancora avuto un ragazzo?”
Sara: “No”

Dalla nostra chiacchierata capisco che Sara ha difficoltà a rapportarsi con i ragazzi da un punto di vista sentimentale, anche se non ha difficoltà nel stringerci un rapporto di amicizia. Decido alla fine di provocarla e capire la sua reazione.

Alex: “Oltre agli anime normali, gli hentai ti piacciono?”
Sara: “Si mi piacciono”
Alex: “Che generi ti piace guardare?”
Sara: “…”
Alex: “Ti imbarazza dirlo?”
Sara: “Si”
Alex: “Va bene, allora inizio io. Mi piacciono i generi Dom/Sub, umiliazione, esibizionismo. Ora ti va di dire i tuoi?”
Sara: “Anche i miei, e…”
Alex: “E cos’altro?”
Sara: “Stupro…”
Alex: “Aaaahh, non me lo sarei aspettato da una ragazzetta appena diciottenne, ti piace sentirti una cagna?”

In certe ammissioni Sara risulterà sempre convinta e lapidaria nelle sue risposte.

Sara: “Si”
Alex: “Potremmo guardare assieme in chiamata vocale qualche hentai se ti va”

Pensavo che qua si sarebbe conclusa la nostra chat, ma in gran parte dei casi questo è lo spartiacque per capire se una persona stia fingendo di essere una ragazza.

Sara: “Va bene”
Alex: “Dici che sei libera anche ora?”
Sara: “Si”

Mai mi sarei aspettato tanta decisione da una ragazza timida come lei. Da lì a poco ci scambiamo i contatti di una applicazione che ci permetta di fare una chiamata.
Il telefono squilla e subito arriva la sua risposta. Sara mi saluta, la sua voce è insicura ma sembra molto contenta di sentirsi. -ciao- esordisce Sara, -ciao Sara, strano trovarsi così con uno sconosciuto vero?-. Sara è titubante ma risponde sempre senza aspettare un silenzio imbarazzante -Un po’-.

-Ti piace il genere fantasy? Conosco un hentai con delle animazioni molto belle a base di stupri- Incalzo la ragazza appena conosciuta.

-Si mi piace, come si chiama-

Le indico il nome dell’anime e il sito da cui poterlo vedere.

-Uno, due, tre… Via- Indico a Sara il momento in cui far partire la riproduzione.

Una musica profonda, dai toni cupi presenta la breve trama del cartone animato, in un pacifico regno è diviso in regioni comandate da una principessa, un guerriero e conquistatore decide di plagiare il regno utilizzando possenti guerrieri, incantesimi e riti sessuali. Non certo una trama da premio Oscar, ma le animazioni, delle scene singole molto particolari rendono il tutto molto piacevole da seguire.

Si parte con la prima scena, due Elfe oscure vengono catturate dal comandante, sono fiere ed altezzose, una è una principessa e l’altra la sua sottoposta, indossano dei completini che non lasciano spazio all’immaginazione e coprono appena le forme abbondanti.

-Ti piace come sono vestite?- Incalzo con una prima domanda Sara.

-Sono praticamente nude…- Sara elude la domanda, ma facendo capire che l’abbigliamento e la situazione le sta piacendo.

La scena prosegue, un manipolo di enormi orchi circonda la sottoposta, il comandante da l’ordine di abusare di lei. Nelle immagini che scorrono, gli orchi iniziano ad approfittare dell’elfa in ogni modo, con questa che da un iniziale completo rifiuto inizia a godere senza tregua di quel duro trattamento.

-Guarda come la stanno riducendo, lei non resiste più e gode- Provoco Sara.

Mentre lei non riesce facilmente a replicare, sento il suo respiro leggermente affannoso mentre accenna solamente un -Si…-

-Che fai? Non ti starai già masturbando cagnetta?- Continuo a provocarla sapendo che inizia ad essere molto presa dal gioco.

Sara sta in silenzio.

-Puoi pure continuare, non te lo impedisco di certo… anzi strofina per bene le tue dita sul clitoride-

-Siiii…- La risposta di Sara diventa un lungo mugugnio, mentre ha evidentemente iniziato a stimolare con più decisione il suo corpo dopo le mie parole.

La scena dell’ hentai arriva alla conclusione, l’elfa è finita vittima di un bukakke e viene trascinata via, tremolante per l’ennesimo orgasmo e ricoperta di sperma.

-Allora cosa ti è piaciuto sino ad ora?- Chiedo.

-come la bloccavano…- Sara riesce a rispondere a fatica, il fiato le si spezza ad ogni parola.

-Hai il cuore che batte sino in gola?- Chiedo mentre l’hentai prosegue con una scena di intermezzo.

-Si…-

-Continuiamo?-

-Si, si-

Parte la seconda scena dell’episodio, la principessa elfa oscura viene richiamata di fronte al generale, rifiutando sprezzante di sottomettersi, il generale dà ordine ai suoi sottoposti di abusare di lei.
La scena prosegue e come prima io continuo ad incalzare Sara con le mie domande e provocazioni, il suo rispondere diventa sempre più difficoltoso e il suo a somare sempre più evidente.
La scena arriva al momento in cui il generale, decide di rompere un sigillo magico posto sul pube della principessa, questo lo fa infilando il suo grosso arnese dentro di lei, la principessa cerca di resistere, per poi cedere al generale ed al piacere.

-Hai visto? Alla fine ha ceduto anche lei… Diceva che sarebbe stato impossibile e invece ora guarda come gode- Commento così la scena che abbiamo davanti.

Sara riesce solo a rispondere con una serie di mugugnii e degli assensi accennati.

-Sarebbe proprio umiliante venire in questo momento, proprio da puttanella godere pensando a questa elfa che ha ceduto così…- Quasi non riesco a finire la frase.

Sara inizia ad emettere dei forti e incontrollati versi di piacere, sono secondi interminabili.

-Ed eccola qua che invece la cagnetta è venuta. Così da brava fammi sentire-

Sara continua ad ansimare persa nel suo orgasmo, che scema lentamente prima che io le dica di continuare.

-Continua, su muovi le dita ancora più veloce-

L’orgasmo di Sara sale nuovamente, ancora diversi secondi passano, con lei che quasi piagnucola, sino a scemare e tornare ad avere un respiro controllato e rilassato.

In questo momento pensavo che avrebbe chiuso la chiamata e mi avrebbe bloccato per poi sparire per sempre, come tante altre ragazze hanno fatto durante le mie avventure online.

-Ci sei?- Chiedo dopo esserci stato un attimo di silenzio nel momento in cui Sara si riprendeva.

-Si- Risponde lei.

-L’orgasmo migliore della tua vita vero?- La provoco facendo lo stronzo.

-Era fortissimo…- Risponde.

-Vuoi staccare e riprenderti?- Immaginavo aspettasse solo un mio accenno per poter abbandonare la chiamata.

-No, non c’è bisogno- Mi dice. Io resto abbastanza stupito e decido così di continuare i giochi.

-Va bene, guardiamo pure il secondo episodio-

La seconda puntata inizia, oltre le solite provocazioni, dopo il primo orgasmo inizio ad andarci più pesante nei suoi confronti. “Cagna”, “Puttanella” sono solo alcuni dei modi in cui la chiamo, le indico cosa fare mentre le scene dell’ hentai scorrono, come torturare il clitoride, toccare il seno e i capezzoli. Le sue reazioni mi eccitano veramente tanto, non indugia un secondo nel subire le umiliazioni che impartisco, il suo ansimare si fa sempre più evidente come accaduto poco prima.

La sento sempre più in difficoltà. -Non provare a venire- Con un tono minaccioso le impartisco di non godere nonostante ci sia nuovamente così vicina.

-Va bene Signore- Si rivolge a me come avevamo concordato poco prima. Continua il concerto di suoi mugugnii, respiri profondi ed ansimi.

Arriva una scena molto forte nel hentai, una giovane guerriera viene imprigionata dal suo anziano mentore, plagiato dalla magia del comandante. In questa scena la guerriera verrà abusata dal mentore davanti agli occhi del marito incatenato.
È un taboo che ha un effetto immediato su Sara, inizia a non capirci più molto mentre lotta tra il continuare a premere le sue dita sul clitoride e cercare di non avere un altro orgasmo.

-Che succede? Non starai mica per venire- Sara non riesce a rispondere, in una interminabile sofferenza.

-Vorresti il permesso di venire vero?-

-S… Sh… SIiii…- riesce a balbettare.

Le scene dell’anime proseguono e proprio in quel momento la protagonista delle scena si perde nel piacere.

-Ora puoi venire cagnetta- Con queste parole libero Sara dal suo doversi trattenere.

Il suo piacere è nuovamente forte e intenso nelle mie orecchie, il cervello è sconvolto dalle scosse di piacere.

-Cosa sei? Allora cosa sei?- Le chiedo ij modo secco di rispondere.

-Un… a… cagnaaa. La sua cagnaaa Padro… Neeehh- L’orgasmo continua più forte, è stremata.

-Dovrei andare in bagno- Chiede dopo che la sua figa è stata sovrastimolata per un’ora.

-Vai pure e resta al telefono con me-

-Va bene Padrone- Risponde diligente la ragazzetta.

In bagno si sofferma a liberare la sua vescica ed a fare il bidet. Mentre si lava sento la sua bocca emettere qualche altro lamento di piacere.

-Hai la fichetta ancora sensibile vero?-

-Si, come la tocco mi vengono i brividi- Risponde quasi divertita.

-Riesci a godere ancora?- Chiedo immaginando già la risposta.

-Si- Risponde con un tono sommesso e umiliato.

-Bene, bene, lurida cagnetta. Ora ascoltami bene ed esegui ciò che ti dico. Voglio che ti spogli del tutto, che ti metta ginocchia a terra, boccuccia aperta, lingua di fuori e ti metta a leccare la tavoletta del cesso-
Ci siamo appena conosciuti, ma sento già che la sua fiducia è totale nei miei confronti, la sua risposta non si fa attendere.

-Si padrone-

-Brava la mia piccola puttanella, stai leccando?-

-Si Padrone-

-Molto bene, ora inizia a masturbarti, voglio che vieni il prima possibile-

È evidente il momento in cui inizia nuovamente a toccarsi, inizia un grugnito di piacere strozzato dalla sua bocca bloccata sulla tavoletta del cesso.

-Continua così lurida cagna, lustra la tavoletta per bene. Ti trovi bene a ripulire il casso con la tua lingua vero?-

Sara sta impazzendo, il suo respiro è senza controllo, nonostante i due orgasmi appena avuti anche il terzo arriva in pochissimo tempo, esplosivo.

-Brava così cagna, sbava e godi sulla tavoletta-

Sara continua a godere, non riesce a parlare mentre io continuo ad infierire con le umiliazioni.

-Senti come gode ad essere usata da inutile cagna-

Gode e gode ancora sino a scemare e riuscire a riprendersi.

-Come va signorina? Tutto bene?-

-Si, tutto bene-

-Ti vuoi riprendere un po’ e continuiamo a chiacchierare in chat?-

-si Padrone, grazie-

Dopo un intero pomeriggio passato a farla masturbare decido di darle tregua, continueremo le nostre chiacchierate in chat.

Finisce qua la prima parte del racconto, la parte due riprenderà con il proseguimento della mia conoscenza con Sara.

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