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Racconti Erotici Etero

I primi venticinque anni

By 28 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

L’ESPERIENZA A LONDRA
V Capitolo

All’università, partecipai e vinsi un soggiorno studio a Londra, per approfondire la lingua inglese, di tre mesi. All’inizio ho passato quindici giorni in una casa privata, poi, sono andata via, perchè non mi trovavo bene, mi trattavano male e soprattutto mi facevano lavorare molto, specialmente le cose più umili. Mi cercai un lavoro in un pub, e con i soldi mi pagavo il posto letto in un ostello per studenti. Facendo la cameriera di sera, avevo conosciuto molte persone, ragazzi e ragazze, una mia collega inglese, Dorothy, mi aveva introdotto nel suo giro di amicizie, che mi permise di conoscere Jeremy, giovane di colore. Con Jeremy, non fù un colpo di fulmine, ma una mia morbosa curiosità, inoltre era un bel ragazzo, palestrato, e soprattutto faceva un lavoro intrigante, il porno-modello. Faceva servizi fotografici e videoclip, per adulti, dove chiaramente il sesso la faceva da padrone, in una occasione mi permise di assistere alle sue perfomance in uno studio apposito. La prima volta che baciai Jeremy, mi colpirono le sue grandi labbra, molto pronunciate e non fù, per me piacevole, dovetti adattarmi, mentalmente, poi m’accorsi che tutta quella carnosità, mi trasmetteva lo stesso tutte le emozioni e le eccitazioni al pari di altri, non di colore. A letto ci sapeva fare, mi scopava con calma senza trascurare nulla, il suo cazzone nero, che si stagliava netto, con il colorito roseo del mio corpo, mi sollazzava e mi riempiva tutta, facendomi sempre uscire di casa soddisfatta e appagata. Ma, anche qui, insorgono piccoli problemi, quando lui deve girare scene di sesso, per tre giorni, prima, non scopa per avere a disposizione sulla scena, una abbondante eiaculazione, questo se capita spesso, significa che io rimango a bocca asciutta. Bee, non lavorava tanto, e la cosa era sopportabile, mi disse che il porno tirava ancora, ma i produttori preferivano, situazioni da girare, fuori dalla tranquilla e consueta normalità, insomma lavorava di più, sicuramente le donne, ma chi si proponeva in situazioni, molto trasgressive, tipo sado-maso, amatoriali, voyeurismo, incesti ecc. ecc.! Parlandone mi chiese cosa ne pensassi del suo lavoro, io, non pensavo a lui come l’uomo della mia vita, e neanche come fidanzato vero e proprio, molte diversità tra noi, perciò potei dirgli immune dalla gelosia, che non ci vedevo nulla di strano. Mi chiese anche se io fossi interessata a fare qualcosa in quel contesto, espressi alcune mie perplessità che riguardavano anche l’essere riconosciuta, visto che i filmati venivano distribuiti dappertutto. Un problema questo che si poteva ovviare, secondo lui, alla fine mi feci convincere, e girai una scena hard con lui, con parrucca verde e trucco pesante che mi rendevano quasi irriconoscibile. Era solo un provino e mi diedero cento sterline, a lui non so. Il video venne esaminato e dopo una settimana, tramite Jeremy, mi fecero sapere che andavo bene come attrice, ma bisognava che mi esibissi in qualcosa di più forte, se ero interessata mi avrebbero fatto sapere. Da quel momento Jeremy cominciò un lavorio di convincimento su di me, proponendomi un copione davvero trasgressivo…, molto.! Ne parlò col produttore, che si rese disponibile anche a pagare bene se si fosse realizzato, bisognava convincere solo me che titubavo, quando mi disse che potevo guadagnare duemila sterline, accettai, pensando, tanto tra qualche mese me ne torno in Italia, e chi s’è visto s’è visto..! Il copione semplice e breve, prevedeva che io dovevo fare sesso, orale, e anale compreso, con tre uomini di colore che rappresentavano tre generazioni, un giovane, un anziano e un vecchio. Il giorno stabilito, io Jeremy, il regista, l’operatore e una assistente andammo fuori Londra, in una casetta, dove vivevano gli altri due protagonisti. Non vollero ingannarmi, e mi dissero tutta la verità, i due nella casetta erano rispettivamente il padre e il nonno di Jeremy, ci rimasi un pò freddina, se ne accorsero, e mentre il mio fidanzato o presunto tale, mi diceva che dovevo prenderlo solo come un lavoro, il regista mi disse che la storia era forte sull’immaginario, e che se veniva bene certamente mi sarebbe entrata qualche sterlina in più del pattuito. Cosa fare? Il ballo era iniziato e mi decisi di andare fino in fondo. Mi dissero che dovevo essere naturale e farlo come se lo desiderassi realmente, non mi conoscevano…., io sono naturale per l’appunto…, per natura…! In casa, ebbe inizio la scena, con solo una parrucca rossa e senza trucco eccessivo, una gonna corta e una canotta, senza reggiseno, calze autoreggenti e perizoma. Seduta sul divano pomiciavo con Jeremy, poi con le ginocchia a terra, tra le sue cosce gli tiravo un pompino, il regista mi disse brava, continua come se noi non ci fossimo, infatti me ne ero già dimenticata di loro. Spompinavo golosa e eccitata, il giovane mentre venivo spiata dagli altri due, il perizoma perso tra le mie natiche, il culetto ben a vista per eccitare i vecchietti, col cazzo in bocca, mi venne tolto il perizoma, e con le mani Jeremy mi allargò tutta dietro, fica e buchetto del culo a tutto campo…! Due dita nere nella vagina, a rovistarmi dentro, impegnata nel lungo pompino, mi sentii pure un’altro dito nel buco del culo, il tutto ben visibile, poi mi alzo, il ragazzo si toglie tutto, rimanendo nudo con quel randello svettante, si siede di nuovo ed io mi ci impalo sopra. In fica, comincio a godere davvero, dimenticando la finzione scenica, Jeremy mi morde i capezzoli e rimettendomi il dito in culo, mi dai dei colpi micidiali come se volesse scassarmi la passera, a me piace il suo agitarsi, lo accolgo dentro tutto attenuando i colpi con il sedere che mi ripara da una più profonda introduzione. Mi toglie il ditone dall’ano, sento una mano di donna che mi spalma qualcosa di fresco e viscido sul buchetto, mi alza con le mani sui fianchi, mi ridiscende, tenendomi da sola le chiappe aperte con le mani, il negro me lo indirizza sullo sfintere e mi incula facilmente. Inizia il frenetico e capace adarivieni della mazza nera nello splendido e bianco culetto della sottoscritta, ripreso nitidamente dalla telecamera. Dopo un po che mi ha indolenzito il retto, cambia posizione, io alla pecorina per terra, lui sopra che me lo rimette nel culo, se lo tiene in mano alla radice, lo estrae mostrando il buco bello aperto e squarciato, lo rimette, e così per una decina di volte. Mettendomi le mani sotto la pancia, mi alza da terra senza farmelo uscire dal culo, mi posiziona sul divano, e mi chiava anche in fica, alternando con il buco del culo, stà per venire, ci stacchiamo, glielo riprendo in bocca masturbandolo, finchè non sborra. Il primo schizzo mi arriva nella narice del naso, tutto il resto, molto abbondante, sulla bocca sugli occhi e sulla faccia, prendo la sborra densa, un po me la metto in bocca, altra me la spalmo sulle labbra della fica e sul clitoride. Jeremy, che gli si stà ammosciando, si scosta e esce fuori scena, arriva il suo papà, un uomo brizzolato sui cinquanta anni, si siede accanto a me, mi guarda in faccia, lorda di sperma e col dito ne prende un po e me la imbocca, dicendo: ti piace ehhh…, puttanella..! Io, siii…, è tanto buona..! Mi bacia sulle gote, incurante dello sperma del figlio, tenta di infilarmi la lingua in bocca, serro le labbra e lo rifiuto, capisce e si sposta sul seno, baciandomi avidamente le mie mammelle bianche. Infine si mette tra le mie cosce oscenamente aperte, e comincia a leccarmi tutti i genitali, buco del culo compreso, quella lingua cresposa, spazia dall’interno della vagina, al clitoride, dall’inguine e fin dentro l’ano, che è rimasto socchiuso. Mi sono di nuovo eccitata con quella spennellata di lingua, è il mio momento, ritto davanti a me si abbassa i pantaloni e mostra la nerchia in erezione, nera, nodosa e consistente, questi neri sono tutti ben dotati, lo maneggio guardandolo sul viso rugoso e felice, lo prendo in bocca e lo spompo. Al papà del mio fidanzato glielo succhio con più dolcezza, lui mi mette le mani callose sulla testolina, insinuo la punta della lingua nel buco della pipì, sciogliendolo in estasiato gemito di piacere. Si spoglia pure lui completamente, ancora vigoroso nel fisico, lo accolgo sopra di me, e mi prende nella classica posizione del missionario, tutto dentro a pomparmi per alcuni minuti, dopo di che mi giro a pancia sotto, mi apro le natiche e mi faccio inculare. Ma come mi fa bene il cazzo in culo a me…, che mi rilasso completamente e mi estranea anche pensando ad altro e magari facendo pure altre cose contemporaneamente. E’ il momento di farmi sborrare in faccia, anche lui con una abbondante colata, trattenuta da settimane, mi inonda il viso di viscido sperma, con la punta del cazzo me lo spalma fin sulle orecchie e sulle palpebre, maliziosa gli rimetto la linguetta in quel buco della pipì esageratamente largo, facendogli venire i brividi, da come freme. Il tempo di pulirmi gli occhi e il viso dallo sperma, mi si presenta il nonno, mi dicono settantuno anni, capelli tutti bianchi, fisico curvo dalla fatica e rughe dappertutto. Solo un bacino sulla guancia, poi giù sul seno e il ventre a leccarmi come un cagnolino, gli do la fica e me la lecca meglio di suo figlio e suo nipote, il nonno non si abbassa i pantaloni perchè teme una brutta figura, però tira fuori una “sberla” fuori misura. Lo prendo in bocca per raddrizzarlo, un cazzone oltre venti centimetri e gonfio come un braccio, viene sù abbastanza duro, l’età si vede…, pronto e gagliardo, mi stendo e il nonno mi viene sopra. Me lo guido io in fica per non farmi male, mi entra con forte attrito contro la vagina, comunque lo alloggio agevolmente, mi stantuffa lentamente e questo mi fa godere, mi eccito di nuovo, è troppo bello questo cazzone un po morbido nella fica. Al nonno gli puzza l’alito, stò con il viso girato, per evitarlo, dopo un po, arriva l’ordine “anale”, chiedo al vecchio se vuole metterlo nel mio culo, subito dice di sì, per contratto non posso rifiutare, se no perdo molti soldi, quindi devo sacrificarmi. E’ costretto a togliersi i pantaloni, le gambe storte e venose, più che schifo mi fanno tenerezza, l’assistente alla regia mi mette in mano una dose di gel lubrificante, mi metto a terra alla pecorina e arcuisco il bacino al massimo, mi spalmo il gel tra le chiappe e anche dentro il buco. Lo guido io per aiutarlo, mentre mi mette le mani sui fianchi, lo punto sull’ano e gli dico: nonno spingi…, spingi forte forte…! Preme forte, ma non entra si piega, tento io di introdurmi dentro almeno la cappella, niente da fare…, ho bisogno di aiuto, in soccorso arriva la donna, non ripresa, mi dice di allargarmi le natiche, al resto pensa lei. Prende il cazzone a metà, stringe forte, il sangue sotto pressione si sposta avanti conferendo una durezza accettabile, la donna esperta, lo guida nel buco spingendo con l’altra mano dietro al sedere del vecchio. Sento che mi stà entrando, prima stringo i denti, poi mi mordicchio le labbra, il mio ano si allarga a dismisura e lascia passare la cappella, sento un forte bruciore, ma rido…, l’assistente si allontana e dice al nonno: dai rompile il culo a questa troia.., non vedi come gode…, mettilo tutto dentro…, spingi.., fin dentro il ventre dai nonno…! Sebbene dolorante sono contenta, aiuto spingendo anch’io indietro e credo di aver digerito gran parte del cazzone, dico al nonno per eccitarlo di più, che non me lo sento.., forse c’è l’ha troppo piccolo…! Il povero vecchio, non ha il vigore di una volta, ha il suo ritmo lento, costante, è già troppo che è riuscito ad incularmi, vengo ripresa dal basso e credo, immagino il contrasto del bastone nero, con la carne rosea e dilatata del mio culetto, mi si avvicina Jeremy, si stende sotto di me senza disturbare il nonno, riesce a mettermelo nella fica..! Sento, quando mi penetra che i due cazzi si toccano dentro di me, sebbene divisi da una membrana di carne, sono piena oltre il limite.., non riesco a gestirli, non posso muovermi, solo subire la duplice penetrazione, credo che il nonno me lo ha messo tutto dentro, avverto i testicoli penzolanti sulle natiche. Di nuovo rido.., per la mia e la gioia di tutti i presenti, anche il papà di Jeremy, si avvicina, c’è l’ha duro di nuovo e lo metto nell’unico posto rimasto, la bocca…! Tutti e tre, godono del mio corpo, trovando gioia e piacere, quando stantuffa il nonno, si ferma Jeremy, al contrario quando si ferma il vecchio, il giovane spinge sù come se volesse entrare nell’utero, tanto è la potenza, intanto il papà non mi fa mancare il grosso boccone..! Ad un ordine del regista, il nonno me lo tira dal culo, ed un primo piano riprende il buco oscenamente allargato con la carne viva e pulsante all’interno, poi è la volta di Jeremy che mi lascia la fica talmente aperta da poter ispezionare la vagina senza lo speculum, altro primo piano sui genitali massacrati e dilatati. Mi fanno mettere seduta a terra con i tre maschi in piedi attorno a me, si masturbano per arrivare all’orgasmo, mi viene anche detto di tenere la bocca aperta fino alla fine, e così prima il giovane Jeremy, mi sborra in bocca pulendosi la cappella sulle labbra, poi il papà che aggiunge il suo sperma a quello del figlio, ed infine il nonno. Con quella del nonno la sborra nella mia bocca è tanta che tracima ai lati della bocca scorrendo giù sul seno, mentre vengo ripresa con primi piani da schifo, finita la scena, sputo fuori tutto quello sperma pulendomi le labbra con il dorso del braccio. Ricevo cinquecento sterline in più perchè sono stata brava, naturale e collaborativa, andando via non posso non pensare che in un solo colpo mi sono fatta tre generazioni di uomini, uniti per dalla parentela e neri come il carbone. Dopo una settimana Jeremy mi mostra il video, pur sorridendo al ragazzo, vedendo quelle scene, dentro mi faccio schifo da sola, non ci pensi, quando lo fai, ma poi vengono fuori queste cose orrende che a freddo mai farei, rifiuto la cassetta e non la voglio più vedere. Terminato il programma studio me ne torno a casa in Italia, con un bel gruzzoletto di sterline, tanti ricordi e tante porcherie che nessuno mai saprà. Norma fiordinorma@virgilio.it

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