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Racconti Erotici Etero

I racconti di Luke

By 15 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments


Ormai sono passati giorni e giorni interminabili, dopo che ti ho aiutato a preparare quella splendida cena e poi mi hai mandato alla casa al mare senza più farti sentire. Non so nemmeno come sia andata. Sto impazzendo mia splendida Laureen. Mi manchi e come vuoi te sono giorni che non vengo. Mi sto coccolando, ma come mi avevi ordinato dal mio sesso non &egrave uscita neanche una goccia di me. Sono li sul divano che sto guardando la TV e mi squilla in cellulare. Come al solito ero li con il mio sesso in mano e lo stavo coccolando. Per cui mi ricompongo e senza guardare chi fosse, rispondo:
“Pronto.”
“Si risponde così alla tua Padrona.”
“Mi perdoni, ma erano giorni che non la sentivo e non immaginavo fosse lei. E non ho guardato chi fosse. Mi perdoni.”
“Non so se posso perdonarti, vedremo. vieni, domani mattina qua da me che ho appena sistemato il bagno e ho bisogno di una mano per pulire. Poi, in base a come ti comporti deciderò se posso perdonarti oppure no.”
“Come vuole lei, sensualissima splendida dolcissima Padrona, alle sette sarò li fuori da casa e le suono il campanello.”
“Bravo, ora ti riconosco allora a domani ma non suonare prima delle nove.”
“Si mia splendida sensualissima padrona a domani.”
Mi avevi preso le chiavi di casa per essere sicura che non sarei tornato sino a tuo ordine. E così riattacchi e io sto impazzendo di gioia. Non vedo l’ora che sia domani. Quindi mi corico presto nel letto anche se faccio fatica ad addormentarmi per l’eccitazione.

La mattina sono sveglio prestissimo. Mi alzo, faccio un bagno caldo, barba baffi e poi vengo fuori casa tua. Vado a prendere delle brioche e delle rose e poi aspetto le nove e suono.
Mi apri, sei splendida con la tuta da casa. Ti do subito le brioche e le rose che metti in un vaso e poi mi dici:
“In camera c’&egrave il tuo grembiulino e i guanti rosa. Oggi niente calze, cenerentolo. Muoviti.”
Io vado veloce in camera e poi torno,tu sei seduta in cucina a gustarti le brioche e un buon caff&egrave e subito mi dai un ordine.
“Sento i piedini freddi, scaldameli bene e poi muoviamoci che c’&egrave da pulire tutta la casa.”
Mentre tu gusti la colazione mi inginocchio sotto di te. Hai i piedi nelle tue ciabatte e nascosti da delle calze pesanti per riparati dal freddo. Io tolgo i guanti e poi piano ti sfilo prima la calza destra. E quando prendo in mano il piedino &egrave veramente freddo. Così con le mani lo massaggio e lo scaldo e poi lo bacio con la bocca. Nel frattempo tu finisci di mangiare e accendi la sigaretta. Così, rimetto la calza al piede destro e la sfilo al sinistro e scaldo anche quello. Sto massaggiandolo e baciandolo quando tu finisci la sigaretta e mi dici:
“Dai muoviti, metti i guanti e seguimi.”
Ti seguo e mi porti in bagno. E’ un disastro, si vedono che ci sono stati gli operai.
“Dai, muoviamoci, all’inizio ti do una mano anche io ma poi io voglio rilassarmi. Vedi le macchie di pittura tra le mattonelle, devi farle sparire tutte.”
Così iniziamo a togliere la polvere, ce n’&egrave ovunque. Mentre tu passi il lavandino e lo specchio io sono in ginocchio e mi allungo sotto il bid&egrave e il water. C’&egrave polvere ovunque,ma con tanta voglia di te continuo a pulire. Velocemente togliamo tutta la polvere dal bagno e poi iniziamo a disinfettare tutti i sanitari. Dopo circa un’oretta stiamo pulendo la vasca e finita quella rimane solo da pulire il pavimento e le piastrelle dalla pittura e passare lo straccio,ma sei stanca e si vede.
“Bene, mi sembra di aver fatto anche troppo oggi, ti ho aiutato veramente tanto. Avrei proprio voglia di rilassarmi.”
“Mia splendida sensualissima e meravigliosa padrona, so io cosa le serve un bel bagno caldo dopo queste fatiche.”
“Hai proprio ragione ma sono stanca per preparalo.”
“Sono qua per servirla si sieda li sul water un attimo, e poi si goda lo splendido bagno, che le preparo.”
Così, tu ti siedi, io mi alzo apro l’acqua e riempio la vasca con acqua calda, poi vado in cucina e prendo tre rose dal mazzo che ti ho portato e ritorno in bagno. Pian piano, strappo i petali delle rose e li lascio cadere sull’acqua calda. Appena in mano ho solo i tre steli, ti prendo per la mano e ti faccio alzare in piedi. Dolcemente ti sfilo la felpa e poi ti slaccio il reggiseno,poi faccio scivolare i pantaloni della tuta e le mutandine e infine sfilo anche le calze.
Sei completamente nuda davanti a me ti prendo tra le mie braccia. Tu ti attacchi con le tue braccia al mio collo e dolcemente ti sollevo e ti adagio sul fondo della vasca. Quando sei appoggiata sfilo le mani e mi alzo.
Il grembiule sporge davanti a me, il mio sesso sta impazzendo di gioia nel vederti così splendida e meravigliosa nella vasca.
Poi i petali che circondano il tuo corpo ti fanno ancora più bella ai miei occhi.
Apro l’armadietto del bagno e vedo dei sali che metto nella vasca con te.
Vedendoti così splendida vorrei averti prenderti stringerti forte tra di me.
Ma ti lascio a gustare il bagno tonificatore e,dopo essermi inginocchiato,prendo lo straccio per pulire ogni singola goccia di pittura.
Io sono girato e tu puoi vedere solo il mio culetto e il mio sesso. Inizio velocemente a pulire e sento il tuo respiro diventare lento e poi piano sempre più soffuso. So che ti stai toccando nascosta dall’acqua della vasca,ma &egrave un piacere per le mie orecchie e per il mio corpo.
Pulisco sempre più velocemente e sento il tuo respiro sempre più affannato,ma nello stesso tempo eccitante
Non riesco a resistere,sei splendida e mentre continuo a pulire appoggio il mio sesso sul pavimento e anche io inizio a godere con te.
E’ magnifico sentirti godere da sola finch&egrave non resisto e mi giro. Sei sdraiata, gli occhi chiusi e la testa appoggiata sul bordo.
Sei meravigliosa e non so cosa fare,sono eccitato ed impotente d’agire,ma so che tu mi vuoi così.
Mi tolgo i guanti e appoggio le mie mani sulle tue spalle che accarezzo mentre il tuo respiro &egrave sempre più ricco di piacere. Una mano ti massaggia il collo e l’altra piano si avvicina al tuo seno entrando sotto l’acqua coperta da petali di rosa fino a toccarlo
Io vedo la tua mano muoversi sotto l’acqua ed &egrave magnifico,sto impazzendo di piacere a vederti così. Vedo il tuo corpo sotto l’acqua muoversi veloce e poi lento e poi ancora più veloce.
Sento il tuo respiro di piacere che mi fa impazzire,continuo a toccare te mia splendida sensualissima e meravigliosa padrona. Ti massaggio e ti coccolo e godo di te fino a gemere di piacere.
E’ come se stessimo facendo l’amore.
Ad un certo punto emetti un gemito splendido meraviglioso e inclini di più la testa.,io non resisto e avvicino la mia bocca alla tua e lascio entrare la mia lingua nella tua bocca. Inizio a baciarti e anche tu contraccambi. ma poi dopo un attimo mi spingi via.
“Ma non dovevi finire di pulire. Muoviti, altrimenti oggi non ti possiamo divertirci. Poi passami il bagnoschiuma che &egrave li dentro.”
Così ti passo il bagnoschiuma ancora più eccitato di prima. Avrei voglia di toccarmi, di penetrarmi, ho voglia di te. Ma dal piacere non capisco niente così mi giro e velocemente pulisco il pavimento. Mentre tu giochi nella vasca di bagno schiuma io pulisco finch&egrave non &egrave tutto perfettamente lucido.
“Sei stato bravo, voglio premiarti. Vai a prendere lo strap-on in camera mia e poi torna.”
Tu nel frattempo fai uscire l’acqua dalla vasca e ti risciacqui dalla schiuma.
Quando arrivo mi dici di asciugarti. Prendo l’asciugamano lo avvolgo al tuo corpo e ti asciugo finch&egrave ante in te non esplode la voglia d’avermi.
“Dammi lo strap-on e inginocchiati davanti a me e inizia a baciarmi il sesso.”
Così io mi inginocchio e piano inizio a baciare e a coccolare con la mia lingua il tuo fiore. E’ meraviglioso sentire il tuo profumo mischiato a sapore dei sali da bagno e dai bagnoschiuma. Lasci che lo coccoli e poi con la mano sposti la mia testa e ti infili lo strap-on.
“Dai cenerentolo d’uno schiavetto che fai, non lo vedi com’&egrave grosso, fammi vedere come sei bravo a succhiarlo.”
Allora lo prendo in bocca e lo inizio a succhiare bene bene mentre tu muovi il bacino come se volessi fare l’amore con la mia bocca. E’ splendido finch&egrave non me lo togli dalle labbra.
“Appoggia la tua pancia sulla vasca con la mani dietro la schiena.”
Io ubbidisco tu mentre esci alla vasca e ti metti dietro di me,con la tua mano stringi le mie palle grossissime e piene di piacere. Sento un dolore incredibile,mi stanno quasi scoppiando ma poi il dolore viene superato dal piacere. Poi le lasci e avvicini il tuo strap-on al mio culetto e subito inizi ad entrare dentro di me. Lo sento entrare sempre più dentro sempre più in me ed &egrave meraviglioso. Non mi era mai capitato di sentire così tanto piacere.
Poi inizi a spingerlo dentro e fuori come non mai. Prima il mio sesso diventa piccolissimo poi sotto i tuoi s fantastici colpi torna a diventare duro.
Ma vedendoti così padrona di me non resisto,e anche se un po’ floscio,mi esce qualche goccia di sperma.
“Vedi, Luke, sei proprio un porcellone. Non sono riuscito a far niente che subito lasci andare il tuo seme.”
Continui con colpi sempre più forti,fai movimenti lenti ma molto lunghi e entri con tutto lo strap-on dentro di me. E da come spingi sembra tu voglia entrami sempre più dentro,anche quando &egrave ormai entrato del tutto. E’ talmente pazzesco che continuo a venire,e io godo come non mi era mai successo.
Dopo,quando ormai mi sono svuotato di ogni goccia di piacere,smetti e lasci uscire lo strap-on da me. Ti fermi un attimo, ma non lo togli,ma mi guardi divertita e perversa.
“Sei un vero schiavetto,davvero bravo. Ora pulisciti tutto che per oggi per te basta ed avanza e poi vieni in sala, che ho ancora voglia di godere.”

Io pulisco dove sono venuto e vengo in sala a te.
Tu sei li splendida appoggiata al divano con una mano sul tuo fiore. Appena arrivo li, mi fai inginocchiare davanti a te e poi prendi la mia testa e la spingi contro il tuo sesso. Io sono felicissimo e inizio a leccare piano piano dolcemente ed ad accarezzarlo &egrave meraviglioso il tuo profumo, il tuo sapore.
Poi prendi lo strap-on e lo fissi sulla mia bocca,lo userò per te, come fosse il mio sesso.
Inizio a fare l’amore con te,usando quel fallo finto invece del mio pene,ma poi mi fermo.
Voglio darti di più voglio che tu gridi di piacere di amore.
Così faccio uscire lo strap-on dal tuo splendido fiore e piano,con estrema dolcezza, lo faccio entrare nel tuo buchetto.
Quando &egrave quasi dentro tutto il mio naso &egrave vicino al tuo fiore e sento il tuo profumo. Poi mi allontano, ma lascio dentro di te parte strap-on. Poi appoggio le mani sulle tue labbra intime e inizio a tirarle verso l’esterno per aprirle meglio.
E’ fantastico sentire il tuo corpo muoversi sotto le mie mani mentre avvicino le dita e lentamente entro dentro di te.
Sentire il profumo del tuo sesso caldo e bagnato sulle mie dita mi fa impazzire.

Ma con quello fallo davanti alla bocca mi muovo male,so che ormai vuoi solo godere e quindi me lo tolgo dalla faccia,per poi rimetterlo dentro al tuo sesso sempre più voglioso. Ma voglio che questo momento sia magico,qualcosa da ricordare a lungo.
Avvicino di nuovo la bocca la tuo fiore e lo bacio intensamente. Poi tolgo la strap-on e lascio entrare in te due dita che diventano tre unite come se fossero una punta. Ti senti piena mentre appoggio la bocca sul tuo clito gonfio. Le tue gambe si aprono sempre di più e la mia mano piano piano entra in te,sino a quando riesco a farla entrare tutta.
E’ divino vederti mentre la mia bocca accarezza il tuo clitoride e la mia mano &egrave dentro di te che si muove dolcemente.
Non ero mai stato dentro una donna e piano inizio a scrutare ogni singola parte di te con le mie dita. Con il mio tatto mi muovo e ti sento urlare di piacere,non ti avevo mai sentito emettere dei suoni così forti e potenti.
Continuo con estrema cautela,ma sei uno splendore tale che non resisto più,chiudo la mano a pungo e inizio a muoverla dentro di te avanti e indietro.
Ti sento impazzire godere e godere ancora sino a quando capisco che non ce la fai più.
Allora sfilo la mano e la pulisco con la lingua appoggiandola al tuo sesso per bere il tuo piacere.
Ti sento stanca e felice nello stesso tempo per quello che ti ho dato. Così ti prendo in braccio, ti porto in camera per metterti la camicia da notte e rimboccarti le coperte e accarezzare i tuoi capelli mentre ti addormenti.

Dopo l’ultimo incontro sono passati giorni,io aspetto una tua chiamata che alla fine arriva.
“Ti aspetto domani mattina alle nove.”
Io come sempre alle otto sono fuori casa, impaziente.
Alle nove, vengo e suono alla tua porta.
Mi apri ed entro,ma mi guardi senza dire niente.
Io rimango li fermo ad aspettare una tua mossa,un tuo ordine.
Inaspettatamente tu ti avvicini a me e mi baci.
Con le mani prendi la mia testa e la tiri verso di te,avvicini la mia alla tua bocca e subito le nostre lingue si intrecciano.
Io non riesco a trattenermi e mi abbasso, prendo le tue gambe e ti sollevo da terra,così mentre ci baciamo ti accompagno sul divano.
Le nostre bocche, i nostri corpo,le nostre anime sono in sintonia perfetta.
Ormai sei appoggiata sul divano e la passione ti travolge,mi slacci la giacca e me la togli mentre le nostre bocche non si separano mai.
Mi sfili il maglione e solo per pochi attimi le nostre bocche rimangono lontane.
Poi li nostre lingue riprendono a fare l’amore tra di loro tu mi strappi la camicia mentre io mi slaccio i pantaloni
Tu indossi una splendida gonna e sopra una camicetta.,slaccio i bottoni e subito i tuoi seni sono liberi,infilo allora la mano sotto la gonna e subito tocco il tuo splendido fiore scoprendoti senza intimo.
Lascio scivolare via le mutande e lentamente ti penetro mentre tutto mi sembra fantastico,sto godendo come non mai e le nostre bocche sono un tutt’uno.
In pochi attimi infatti il mio sesso si libera dal mio seme e inonda il tuo fiore.
Tu ti fermi un attimo e poi metti una mano sul mio sedere come per non farmi uscire da te,così rimango dentro di te e le nostre bocche continuano a baciarsi.
Poi pian piano i nostri corpi ricomincia a muoversi,il mio sesso si rilassa un attimo ma subito ridiventa durissimo dentro di te.
Le nostre bocche si muovo e sto impazzendo di piacere,mi alzo e tu capisci che devi lasciarmi la bocca,e chiudi le gambe sopra il mio sedere.
Poi inarchi la schiena e ti lasci andare indietro,per la prima volta oggi a sento il tuo respiro affannato,chiaro segno che stai godendo.
Mi stai facendo impazzire,ti ritiri verso l’alto e aiutandoti con le gambe ti dimeni per fai si che il mio sesso si muova dentro di te.
Mentre lo fai prendi una mano e la metti dietro il mio collo e piano mi sussurri.
“Si fammi sentire una stallona.”
Così continuo a spingere dentro di te tu continui a godere in modo indescrivibile,sino a quando non emetti un urlo di piacere immenso,allora ti appoggio sul divano e lascio uscire il mio cazzo.
M’inginocchio davanti a te e inizio con la mia bocca ad accarezzare il tuo fiore,partendo vicino alle labbra e poi piano salgo sino al clitoride.
La mia bocca allora per prendere meglio il mio seme e coccolare il tuo clito,e solo quando sei pulita,t’infilo due dita dentro.
Poco dopo ti sento di nuovo gemere di piacere e rimango in quella posizione sino a quando non sento la mia mano che si inonda del tuo nettare.
Quando ti guardo negli occhi so che vuoi ancora godere meraviglia della mia vita.
Allora ti prendo e ti sdraio a pancia in giù sul divano,mentre lascio il tuo culetto appoggiato sul poggiamano.
Arrivo dietro di te e con la mano ancora umida del tuo nettare infilo un dito nel tuo culetto per prepararlo al meglio al mio sesso che entra accompagnato da un tuo piccolo gemito.
Inizio a muovermi avanti e indietro dentro di te mentre con le mani stringo a me le tue cosce,ti sento impazzire dal piacere e anch’io godo con te.
Nessuno di noi due ha fretta,andiamo avanti a lungo senza correre,finch&egrave non vengo di nuovo riempendoti il culetto col mio sperma caldo.
Siamo sfiniti,ma tu vuoi rimanere sola coi tuoi pensieri.
“Sei stato bravo mio schiavetto,ora va.”
“Come vuoi splendida Laureen”

La sera mi chiami di nuovo,questa volta la tua voce &egrave dolce come il miele.
“Mio divino maritino, oggi mi hai fatto sentire una passione intensa, vedi che a stare lontano da me t’aiuta!”
“Sei la mia mogliettina, e come tuo schiavetto, non voglio altro che la tua felicità. Voglio che ti senti riverita e adorata come una vera Dea. La Mia Dea”
“Ti aspetto domani qua da me alle nove come sempre…”
Io:
“Si come desideri. Mia Dea”

Come sempre la mattina esco presto di casa,mi piace tantissimo coccolarti,così e inizio a comprare un mazzo di fiori con delle rose rosse in mezzo.
Poi vado dal fornaio e prendo una decina di brioche,ma non sono ancora soddisfatto dei miei regali, vado in un negozio di scarpe e vedo delle splendide scarpe decolté nere e luccicanti che mi chiamano.
Hanno la punta tonda, poi lasciano libero il’ piede e dietro hanno una splendida copertura in pelle nera con un bracciale che chiude sulla caviglia.
Le compro non vedendo l’ora che le indossi, ma mancano delle splendide autoreggenti per farti ancora più bella.
Così, vado in un negozio di intimo e prendo delle meravigliose autoreggenti nere, velatissime, con la riga dietro.
Sono in anticipo e aspetto le nove per suonare,appena sono dentro ti do il mazzo di fiore che tu porti in cucina dopo avermi dato un bacio.
Vengo anche io in cucina, ti siedi sula sedia mentre io preparo un caff&egrave,te lo servo con lo zucchero come vuoi tu e porto una brioche alla tua bocca.
Ne mangi una mentre bevi il caff&egrave,quando hai finito prendo una sigaretta l’accendo e te la passo,poi finalmente prendo la borsa coi due pacchetti.
“Ho altri dure regali per te,eccoli.”
Tu li scarti velocemente,prima le calze e poi le scarpe.
“Sono bellissimi.”
Li prendi e ti allontani dalla stanza,io sono eccitatissimo e non resisto,mi spoglio nudo e mi appoggio sulla sedia e inizio a coccolare il mio sesso.
Dopo arrivi, tu, splendida con le sole calze e scarpe che ti ho regalate,nel vederti mi sento un verme e mi inginocchio davanti a te.
“Bravo, vedo che solo il pensiero ti fa impazzire. Ora rimettiti sulla sedia.”
Così mi risiedo e tu ti avvicini,prendi la mia mano e l’appoggi di nuovo sul mio sesso e la fai muovere su e giù,sto impazzendo di piacere.
“Si continua, fammi sentire desiderata da te, dal tuo sesso. Fammi vedere quanto resisti.”
Il tuo &egrave un sussurro mentre ti metti a cavalcioni sulla mia coscia e inizi a strusciarti,mentre la mia mano continua a muoverlo,non posso resistere e lo sai.
“Si, ti voglio,godo.”
E in quel momento il mio sesso esplode e lascia uscire due, tre schizzi che ti bagnano il tuo fiore e le nuove autoreggenti,allora ti alzi e mi gridi i faccia il tuo disappunto.
“Guarda come mi hai conciato, sembro una zoccola. Ti sembra giusto?”
“Perdonami mia Padrona, rimedio subito.”
E così m’inginocchio davanti a te e appoggio la mia lingua sulle tue autoreggenti per pulirle,lecco tutto il mio seme dalle calze e dal tuo sesso,ma tu non sei soddisfatta.
‘Sdraiati porco schifoso.’
Mi metto per terra e subito mi trovo una scarpa vicino alla bocca,la lecco come se fosse sporca,passando la lingua sulla poca pelle della punta e sulla suola.
‘Ora pulisci il tacco.’
Lo prendo fra le labbra e lo uso come se fosse un piccolo cazzo,facendogli un piccolo pompino,tu mi guardi soddisfatta,ma hai ancora altro per la testa.
Mi sfili il tacco di bocca e mi sali con tutte e due i piedi sul petto,anche se sei leggera sento il tuo peso schiacciarmi il torace,mentre mi torturi i capezzoli coi tacchi.
‘Allora sei pentito per avermi mancato di rispetto ?’
‘Si mia Signora,non succederà più,lo giuro.’
‘Vediamo se &egrave vero,se vieni di nuovo ti caccio per sempre.’
Prendi la mia cravatta e me la metti come un collare,poi mi tiri fino alla sedia dove t’accomodi con le gambe aperte.
‘Torna a leccarmi le scarpe e sali solo quando te lo dico io.’
Così mi ritrovo la scarpa in bocca,tu per essere sicura che non mi muova fai passare la cravatta intorno al tacco,ma vederti legato al tuo piede non soddisfa la tua sete di vendetta.
Così dopo un po’ sfili la cravatta dal tacco e mi porti contro il tavolo,non c’&egrave bisogno che dici niente,mi sistemo a novanta con le gambe aperte e aspetto.
‘Visto che ti piacciono queste scarpe te le farò conoscere meglio.
Te ne togli una e me la porti sul il sedere,sento il tacco contro il mio buchetto e la pianta che mi schiaccia le palle dure.
T’abbassi solo per sputare sul mio ano,poi fai entrare in tacco dentro di me,mente gemo di piacere.
Mi masturbi il culo in questa maniera,so che ti tocchi mentre lo fai,anche in te sta crescendo la voglia di sentirti donna,ma prima vuoi togliermi la dignità di maschio.
Quando mi lasci il tacco ben piantato dentro spero d’averti,ma tu vuoi che prima ti lecchi il sesso,così me lo metti davanti.
La mia lingua inizia ad accarezzare il tuo clitoride e poi giù sulle grandi labbra e ancora giù dentro di te,mentre faccio questo, le mie mani, accarezzano le tue gambe ricoperte da quelle splendide autoreggenti.
Ti sento impazzire e allora risalgo e con la bocca mi soffermo sul tuo clito,poi lascio entrare dentro di te una, due e poi tre dita,la mia bocca lo succhia dentro di se e poi la accarezza con la lingua e piano poi lo lascia uscire e lo bacia.
E’ splendido,sino a quando non ti sento impazzire di piacere e emettere gemiti meravigliosi,la mia mano si riempie del tuo nettare che bevo fino all’ultima goccia.
Con la bocca scendo, ti bacio le cosce e po le ginocchia e di nuovo giù sui tuoi piedi per risalire fino ad arrivare alla tua bocca,che bacio con tutta la passione che ho dentro.
Ti voglio e anche tu vuoi me,metto le mani dietro la tua schiena e tu le braccia al collo,sistemo meglio il tuo culetto sul tavolo e lascio entrare in te il mio sesso finch&egrave nostri corpi sono un tutt’uno. Le nostre bocche si baciano,ti stacchi per allungarti sul tavolo,ed io ti afferro per le caviglie per tornare a baciarti i piedi mentre facciamo l’amore.
Rimango dentro di te a lungo, ma quando capisco che sto per venire rallento e lascio uscire il mio sesso da te per lasciarlo cadere sul tuo culo.
“Si fammi tutta tua, fammi sentire completamente tua.”
Così lascio entrare nel tuo buchetto il mio sesso e iniziamo a muoverci,impazzendo entrambi di piacere,ma tu per farmi eccitare ancora di più prendi il piede che ancora ha la scarpa e lo poggi sul mio petto,come per dettarmi il ritmo.
Allungo la mano libera sul tuo fiore per massaggiarti il clito,anche tu devi avere il massimo che posso darti e infatti godi come non ti ho mai vista prima d’ora.
Sto per venire e così ti tolgo il pene dal buchino e schizzo sul tuo fiore,per poi inginocchiarmi e berlo tutto,ma anche tu lo vuoi,così ne raccolgo il più possibile con la lingua e ti bacio.
I nostri orgasmi si mescolano con le salive in un cocktail che vorremmo non finisse mai,ma come tutte le belle cose anche questa finisce e non mi rimane che portarti in bagno,per riempire la vasca,spogliarti delle calze e lasciarti riposare nell’acqua calda,mentre io mi rivesto e me ne vado via.

Ormai sono relegato alla casa al mare.
L’unica cosa che posso fare &egrave segarmi mentre bacio le tue splendide decolté che hai lasciato in quella casa,insieme a qualche capo d’intimo che annuso in continuazione.
Ma stasera non resisto, lo so che non posso chiamarti, perch&egrave non so cosa stai facendo.
Ma non resisto.
Ti chiamo, tu mi rispondi con aria scocciata. Mentre dici pronto ti scappa un urlo di piacere e sento il tuo stallone dirmi.
“Senti come si fa godere una donna”
Poi parli tu,e per me si apre il paradiso.
“Ora non posso vieni domani mattina alle nove”
La telefonata finisce li,ma io sono eccitato.
Giro nudo per tutta la casa,’vorrei godere’ era solo quello che speravo mi dicessi.
Ho le palle enormi gonfie e così mi faccio una doccia fredda e vado a letto sperando di dormire.

Alle nove sono fuori casa e suono.
Tu mi apri. indossi solo delle autoreggenti, rotte e sporche e degli splendidi sandali,nel vederti sento il mio cazzo schiacciarsi contro di me tanto &egrave diventato duro.
“Sei il solito porco, Paolo &egrave andato via 5 minuti fa e guarda come mi ha lasciata. Ti eccita brutto porco vedermi così.”
Io non resisto. Mi inginocchio e mentre appoggio la lingua sulle tue calze sporche del seme di Paolo ti dichiaro il mio amore.
“Si sei splendida bellissima.”
“Che fai porco, spogliati nudo e vai a sederi sulla quella sedia.”
Non volevo altro e subito mi spoglio velocemente e mi siedo,appena seduto mi guardi e prendendo un preservativo mi dici:
“Mettilo in fretta, non vorrei mai che mi sporcassi il pavimento godendo subito per l’eccitazione che hai in corpo. E comunque lo sai che non puoi altrimenti ti sbatto fuori casa così, nudo come un verme.”
Le tue parole sono un’eccitazione immensa, ma nello stesso tempo ho paura.
Per fortuna il profilattico che mi hai dato &egrave spesso e quando ho finito di infilarlo sento che l’eccitazione cala un po’.
Mi prendi le mani e le leghi dietro alla schiena,poi, prendendomi per la faccia, mi fai alzare e mi fai appoggiare con la pancia allo schienale che &egrave fatto da due aste laterali e una sopra che le unisce e vedi bene il mio sesso da li.
“Così vedo bene il tuo culetto.”
Prendendo in mano un frustino lo guardi,poi piano lo accarezzi facendomi sentire la piccola paletta che &egrave in fondo.
All’improvviso uno, due, tre, quattro colpi non forti,ma ben assestati che mi fanno sobbalzare avanti in un misto di dolore ed eccitazione.
‘Che fai porco non vorrei godere.’
“Certo Laureen ormai &egrave una settimana che non vengo più le mie palle sono gonfissime.”
Mentre parlo tu ti sei abbassata e mi leghi le caviglie alle gambe della sedia. Poi vai dietro la sedia e appoggi il frustino sul mio sesso.
“Brutto porco che non sei altro, ti piace esserlo”
“Si Laureen”
Ti vedo mentre indossi un paio di mutande da uomo,sono per forza di Paolo.
“Allora ora farai la puttana, la puttana di Paolo, fammi vedere come lo faresti godere”
Dal tavolo prendi una banana e te la infili tra le mutande e poi ti avvicini al mio viso. Le mutande hanno un odore fortissimo di pipì, di seme. le annuso e tu mi prendi la testa e la schiacci forte contro di te.
“Che fai, non lo senti l’odore di Paolo, le abbiamo preparate insieme apposta per te. Dai usa quella bocca fammi vedere come sei puttana.”
Nel frattempo hai di nuovo appoggiato il frustino sul mio sesso che non smette mai di rimanere durissimo. Io intanto sto baciando le mutande e appoggiando la bocca sulla banana.
Però resisto ben poco arrapato come sono.
“Paolo, non vedi che ho le mani legate, fai uscire dalle mutande quella splendida banana la voglio tutta per me.”
Mentre la fai scivolare fuori dalle mutandine mi guardi schifandomi.
“Ti piace la mia banana, brutto porco, lo sai che la tua Laureen non &egrave mai sazia di questa splendida banana.”
Io vorrei risponderti ma ne ho voglia, come se Paolo fosse li davvero e la prendo in bocca iniziando a spomparla come non mai. ma poi tu di colpo la togli dalla bocca e appoggi una tua scarpa sulla mia coscia.
“Sei un porco,succhi la banana come fosse un vero cazzo,stai diventando una zoccola.”
Mentre mi dici questo schiacci il tacco della scarpa sulla mia coscia e mi fai un po’ male e così alzo la testa chiudendo gli occhi. Tu mi prendi la mandibola,apri la mia bocca e mi dai un bacio. Ho un sussulto di piacere e anche se la tua scarpa schiaccia sulla mia coscia riesco a spingere il mio sesso fuori dallo schienale.
Come lo vedi ci poggi le dita sopra e le fai scorrere sul mio pene eccitandomi fino alla spasmo.
Riesco a sentirle anche con quel grosso preservativo mentre scivolano sulla mia cappella e sotto le palle.
‘Così mi fai impazzire,non posso resistere.’
Tu non dici niente e ti abbassi davanti a me.
Prendi un altro preservativo e usando la bocca,lo infili sopra l’altro e inizi a spompinarmi.
Non sento praticamente niente, perch&egrave i due preservativi non mi permettono di gustarmi bene la tua meravigliosa bocca,però mi muovo, per quel poco che basta per simulare una scopata.
Ti alzi e lasci scivolare le mutande,per poi abbassarti a novanta e mettere il tuo splendido culetto sulla mia faccia.
Vorrei godere, venire, segarmi,ma sono legato e con quei due preservativi sulla mia asta.
Allora mi allungo con la bocca per assaporare tutto il tuo culetto,che mi spingi contro la faccia ed io avidamente lo lecco.
Prima con le mani lo apri bene, come a volermi lasciare entrare in te,ma poi lo lasci,non capisco perch&egrave soprattutto perch&egrave vorrei leccarti dentro.
Ma subito dopo capisco.
Prendi con la mano il frustino e lo fai scivolare sotto le mie palle gonfissime e lo spingi dietro sino a toccare il mio buco. Emetto un gemito di piacere sul tuo di buchetto e allora inizi a muovere piano il frustino avanti e indietro, mentre ti sento godere del mio servizio con la lingua.
Continui così sino a quando non emetti un gemito.
Non me ne ero accorto, ma l’altra mano ti stavi masturbando fino a venire,con tre dita dentro te e la mia faccia che ti leccava il buchetto.
Poi ti sposti e mi mostri gli umori che colano dal tuo sesso,io allungo la lingua ma non ci arrivo sei lontana
“Lo vuoi, vuoi sentire assaggiare il mio nettare?”
“Si Laureen lo desidero lo voglio. Non aspetto altro da giorni, che il tuo piacere.”
Ti avvicini e quando sei vicina mi prendi con forza e e spingendomi la faccia contro il tuo sesso.
“Allora leccali e bevili tutti.”
Non aspettavo altro e mi sembra d’impazzire,ma con la lingua continuo a leccare come non mai, dopo un po mi spingi ancora più forte dentro di te come a volere che la mia testa entrasse in te e subito dopo capisco il motivo.
Mi vieni direttamente in faccia.
Ho voglia di segarmi ma non posso legato a quella sedia che odio con tutto me stesso.
Allora ti stacchi, sembri esausta, ma non &egrave così.,mi sleghi le mani e mi dici di sdraiarmi sul pavimento.
Io non’ capisco, ma eseguo con le caviglie legate ancora alla sedia.
Così finisco sul pavimento con mio cazzo che spunta come un campanile in una vallata,ma finalmente capisco cosa vuoi fare.
Tu ti metti a cavalcioni sopra di me e mi fissi beffarda come non mai.
“Vediamo quanto impieghi a godere così.”
In pochi istanti sono tutto dentro,on i due profilattici che ho sento a malapena il tuo sesso.
Mentre io con le poche forze che ho cerco di farti muovere su e giù.
Lo sai che ho una voglia matta,così alzi la gamba e appoggi il tacco alla mia bocca e mi ordini di leccarlo.
Lo faccio,ma così non riesco ad arrivare all’orgasmo che tanto desidero,mentre tu ridi di me.
“Allora, quanto ci impieghi a venire.”
“Con quei due preservativi ci vorrà una vita anche se ho le palle gonfissime.”
Così non dici niente e ti alzi,mi sleghi polsi e caviglie e ti metti alla pecora sul divano.
‘Fammi vedere come fai godere una puttana, la tua puttana. Voglio godere per almeno mezz’ora,sennò non mi vedi più.’
Io vengo dietro di te sei splendida, non ci penso due volte e ti infilo di colpo il mio cazzo nel culo.
Dalla tua bocca esce un piccolo urlo,ma ora sono io a tenere il gioco.
“Zitta troia, altrimenti, lo tolgo e godo subito”
Tu non mi rispondi e piano piano il dolere diventa piacere si sente da come inizi a godere.
Ansimi come non mai,incitandomi a sbatterti con più forza,ma dopo pochi colpi mi sembra di non essere nemmeno dentro di te. Quei due profilattici e Paolo che ti deve avere aperto a dovere stanotte e stamattina, non mi fanno quasi nemmeno sentire il tuo culo. Continuo in quella maniera sino a quando sono stanco e voglio cambiare posizione per riprendere fiato
“Che fai?” mi dici subito come se ti volessi togliere il tuo ‘giocattolo’.
“Zitta puttana vuoi godere oppure no.”
Così così ti giro di schiena sul divano e ti prendo le gambe le alzo verso l’alto, appoggiandole sulle mie spalle. Ti alzo sino a quando il mio sesso non &egrave vicino al tuo fica.
“Dai aiutami a centrare la passera.’
Tu non te lo fai dire due volte e lo fai entrare in te.
Rimango così,,fermo dentro di te,mentre le mie mani si appoggiano sul tuo fiore e la lingua lecca le tue gambe. La posizione per te &egrave scomoda ma inizio a muovermi e tu gemi sempre più forte. Ho voglia di godere anche io ma così non verrò mai,i due profilattici fanno proprio da barriera al mio sesso. E così vieni un’altra volta mentre io sono distrutto.
“Laureen, così non riuscirò mai a godere con questi due profilattici.”
‘Allora sdraiati di nuovo e taci.’
Così mi sdraio e tu sei subito spora di me che mi scopi con quella magnifica fica mai sazia di cazzo.
Sai che così non verrò mai e così inizi toglierti le autoreggenti che mi tiri in faccia.
“Lacca cornuto, lecca il mio piacere e il piacere di Paolo che mi ha fottuta tutta la notte. Lo senti il suo sapore.”
E nel sentire queste parole e leccando la calza sento il mio sesso diventare ancora più grande.
Poi con il mio cazzo dentro te ti giri e mi mostri il culetto,sento che sto per venire quando mi schiacci le palle.
“Paolo &egrave venuto dentro di me non so quante volte volte. Ed ogni volta era sempre più copioso il suo seme.”
Poi allarghi le mie gambe e mi infili un dito nel culo,ho un sobbalzo.
Così io te ne infilo due dentro di te.
Tu reagisci e così ne infili subito altri due.
Sto sentendo l’orgasmo arrivare ma tu non puoi sentire perch&egrave ho nella bocca la tue autoreggenti.
E poi ti infilo il terzo dito e anche tu fai lo stesso.
Poi all’improvviso ti alzi, di scatto tiri via i preservativi e subito giù di nuovo,a prendere il mio cazzo fra le cosce.
Mentre spingi forte le tue dita dentro di me,emetto un urlo di piacere fortissimo e inondo tutto il tuo sesso.
Tu sei sfinita e ti accasci a terra,il mio sesso &egrave ancora durissimo e ne avrei ancora voglia.
Ma ti vedo distrutta dal piacere,di certo con Paolo non ti sei annoiata.
Così inizio a leccare ogni parte del tuo corpo ripulendolo dal mio e dal seme e da quello che &egrave rimasto del tuo amante.
Quando ti senti pulita, ti alzi e senza nessuna pietà mi mandi via.
“Ora puoi andare,fra poco torna lui e tu sei di troppo.”
Quel pomeriggio Laureen era uscita per compere.
Io stranamente sono tornato a casa prima, seduto sul divano in attesa del suo arrivo.
Quando lei entra dalla porta &egrave un po’ tardi e non riesco a nascondere la mia ansia.
“Dove sei stata?”
“Te l’avevo detto a fare shopping, mi sono comprata delle belle cose le vuoi vedere?”
Tutto entusiasta le rispondo subito di si.
“Allora spettami qua che ti faccio una sorpresa.”
Va di corsa in camera a cambiarsi per uscire subito dopo con un vestito aderente che esalta le sue forme.
“E’ molto bello, mostra tutto il tuo splendido corpo.”
“Non hai ancora visto l’altro.”
E’ corre di nuovo a cambiarsi.
Quando torna rimango a bocca aperta, lei la mia mogliettina Laureen, così non l’avevo mai vista. Indossa un vestitino, anzi a chiamarlo vestitino &egrave un eufemismo, fatto con un gonnellino di seta trasparente che le copriva a malapena il culetto lasciando scoperto buona parte del perizoma. Sopra due lunghe spalline che partendo dal sedere arrivano fin sul davanti,coprendo a malapena i capezzoli. Oltre a quell’abito indossa il reggiseno di pizzo nero che aveva prima e sotto le autoreggenti che ha sotto la gonna da quando &egrave arrivata.
Quel vestitino non lo copre per niente, anche il pizzo delle calze &egrave in bella mostra come se il resto non bastasse. La mia faccia parla da se, non riesco a dire una parole, così lei per cercare di farmi parlare alza un gamba poggiandomela sulla spalla.
“Non ti piace, forse &egrave un po’ troppo provocante ?”
Al momento non so che rispondere ma lei continua.
“L’ho preso per te, ho visto come guardavi quella zoccola di ieri sera. Ti piaceva e allora eccomi qua.”
“Parli di troie, ma ti sei vista ? Con quel vestito sei uguale, anzi peggio. Allora vediamo se sei troia come dici.”
E mentre lo dico mi slaccio i pantaloni e lascio uscire il mio cazzo che &egrave giù durissimo. Laureen mi guarda stupita,ma ora sono io ad incalzarla.
“Non ti senti puttana dentro, non &egrave quello che volevi essere allora inginocchiati qua davanti a me e fammi vedere come usi la tua bocca da troia.”
“Ma che dici ! Sei pazzo ?”
“Ti sei voluta vestire così, ora ci penso io a farti sentire una zoccola, altrimenti non ti saresti mai conciata così.”
Laureen mi guarda con due occhi grandi come dire ma che stai dicendo ma continuo per la mia strada.
“Ora zitta e non guardarmi così, inginocchiati e appoggia la tua bocca su questa cappella e stai zitta.”
La guardo, lei non sa che dire, e allora con la mano le faccio chinare schiacciandola in basso.
“Muoviti, oggi ti sei fatta questo splendido regalo, ora usalo come va usato.”
Lei rimane impassibile, non si aspettava una reazione così da me, ma mi sfila pantaloni e mutande mentre mi tolgo la maglietta rimanendo in pochi istanti nudo. Lei mi guarda ancora allibita, così la alzo per toglierle reggiseno e perizoma, lasciandole solo quell’abito così indecente.
“Ora sei una perfetta troia. Vieni con me.”
La faccio sedere sul divano e la bacio in bocca e lei pian piano inizia a sciogliersi.
Non ero mai stato così brutale e duro con lei, anzi. di solito &egrave lei che conduce il gioco.
Ma oggi mi sento così voglioso che la voglio come non l’ho mai avuta, vestita così mi fa impazzire. Mentre la bacio prendo la sua mano e l’appoggio sul mio cazzo durissimo, le si lascia andare un po’ e inizia a segarmelo con calma, ma voglio di più.
Le abbasso la testa sul mio cazzo e prendo a scoparla in bocca mentre con una mano le prendo un seno che stringo piano fra le mie dita..
“Si, così Laureen, dimmi che lo vuoi, dimmi che stasera vuoi essere la mia troia.”
Le non dice niente, ma so che ne ha voglia, sento che sto per godere, &egrave ormai qualche giorno che Laureen si rifiuta di fare sesso con me e infatti in pochi istanti dopo le sborro in bocca.
‘Godo puttana,mi hai fatto venire subito.’
Lei con una mano mi schiaccia le palle per tirare fuori tutto il mio sperma che non ingoia, ma tiene in bocca, così si avvicina alla mia ancora aperta e ci deposita il mio piacere.
Quando si stacca ha un’espressione perversa e mi parla a bassa voce.
“Povero Luke, in pochi attimi la tua troia ti ha fatto godere, come pensi di riuscire a farla godere ?”
Le sue parole sono un fulmine a ciel sereno.
Non mi ha mai parlato così, almeno non da soli, inoltre vestita in quel modo osceno sembra proprio una cagna in calore.
So che la mattina ha scopato con Paolo, che ha un cazzone enorme, almeno il doppio del mio.
La voglio punire per quell’umiliazione, ma in maniera diversa da quello che pensa lei.
La faccio mettere in ginocchio sulla poltrona, a cosce aperte e ammiro il suo culo che il vestito non riesce neanche a coprire tanto &egrave corto.
Laureen non mi ha mai voluto dare il suo culo, li &egrave stata sverginata da uno dei suoi amanti, ma nonostante sia una gran maiala, non ha mai amato troppo i rapporti anali, preferendo prendere metri ci cazzo nella fica.
Ma ora &egrave mia.
Così gli appoggio la punta del mio cazzo ancora umida dalla sua saliva sul quel buco per me vietato, ma lei si irrigidisce e subito rendendo impossibile la penetrazione.
“Stasera, sei la mia troia. Stamattina ti sei scopata Paolo e hai ancora la tua figa larga. Vedrai come ti faccio godere zoccola.”
“Si fammi tua, voglio sentire il tuo cazzo nel culo. Fammi sentire la tua troia.”
Il suo culetto &egrave bellissimo, rotondo al punto giusto con un buco piccolo e stretto.
So che se spingo forte le farò solo del male, ma la voglio mia, voglio romperla come non ho mai osato fare.
Così le dò una pacca forse su una chiappa, la sua schiena si inarca e si sposta un po’ in avanti.
Le mollo un’altra pacca forte sull’altra chiappa e sento la mia cappella entrare, ma anche un gran male, il mio cazzo’ &egrave asciutto, ormai la sua saliva ha finito il suo effetto.
Così giro intorno alla poltrona e mi piazzo davanti a mia moglie.:
“Questa &egrave l’ultima possibilità che hai per bagnarlo bene, poi comunque sia te lo metto dietro. Non hai comprato questo vestitino per sentirti una troia rotta in culo ?”
Lei capisce e così lo succhia bene e lascia cadere rigoli di saliva sul mio sesso.
“Si ti prego, rompimi il culo lo voglio tutto dentro.”
La vedo mentre lo ricopre di saliva fino a bagnarlo del tutto, solo allora mi rimetto dietro di lei e le do due belle pacche sul sedere.
“Ahi così mi fai male.’
‘E non &egrave quello che vuoi troia ?’
‘Si brutto porco bastardo, fammi vedere quanto sei maschio.’
Così appoggio la cappella sul buchetto che apro con le dita e inizio ad entrare cercando di fare piano. Laureen geme di dolore,ma non si muove di un millimetro.
Poco dopo il mio cazzo &egrave dentro per metà. Inizio a tirarlo fuori e mentre sto uscendo piano lei emette un forte urlo di piacere.
‘Sii Luke scopami il culo, non sai quanto mi piace.’
“Vedi zoccola che godi.”
E così di nuovo spingo piano, entro un po’ di più e poi esco.
Quando capisco che il dolore &egrave più forte del piacere lascio uscire piano il mio sesso e poi di nuovo dentro,finch&egrave non &egrave tutto in lei.
“Brava la mia zoccola, ti piace ? Le senti le mie palle sbattere sulla tua fica?”
“Si sono tua, sfondami”
Le sue parole sono musica per me e così stringendo forte i fianchi inizio a pompare dentro e fuori velocemente. Laureen all’inizio emette degli urli misti a piacere e a dolore, ma poi man mano passa a mugolare sempre di più di piacere e anche lei inizia a prendere il ritmo.
Sono appena venuto nella sua bocca, così posso stare un po’ dentro quel culo così invitante.. Continuando a muovermi come non avevo mai fatto fino a che non vengo.
‘Si godo,ti riempo il culo di sborra.’
‘Anch’io vengo,ahh.’
Mentre la riempio le viscere sento spasmi del suo corpo che non avevo mai sentito e urlare di piacere.
Mi fermo e m’accorgo che ho ancora il cazzo duro, così riprendo a fotterla piano, ma ho anche voglia di cambiare posizione.
La prendo e la sdraio sul tavolo con la pancia all’aria, lascio che il suo culetto esca un po’ dal tavolo e appoggio le sue gambe sulle mie spalle.
Quando lo rimetto dentro entra senza fatica, il mio sperma &egrave un gran lubrificante e sono subito dentro il suo culo senza fatica.
Inizio a pomparla di nuovo più forte di prima,. dentro e fuori guardando ogni suo movimento e ammirando i suoi splendidi seni che sballottavano al mio ritmo. Continuo così, per dieci, quindici minuti, ma dopo le ultime due godute non riesco più a venire. Lei invece presa dal piacere continua a godere sempre di più avendo orgasmi a ripetizione. Quando sento che le mie gambe inizia ad abbandonarmi la guardo negli occhi e la incito per farmi venire.
“Troia, vediamo se riesci ancora a farmi godere con il tuo culo stasera.”
‘Vatti a sedere che ti faccio schizzare il cervello.’
‘Voglio proprio vedere che combina la mia puttana.’
Mi sistemo sul divano, Laureen mi mette prima il culo in faccia, poi mette i piedi vicino alle mie cosce e s’incula con un sol colpo.
‘Allora ti piace il mio culo ?’
‘Si &egrave divino.’
‘Aiutami a muovermi,io ho la fica che non ce la fa più.’
Capisco che si sta masturbando anche perch&egrave la sua mano mi sfiora le palle, così le afferro le tette e inizio a farla andare su e giù, stringendole con forza.
‘Cazzo quanto mi piace Luke,non venire ti prego.’
‘Vedi che sei una zoccola da culo, vorrei avere una altro cazzo per riempirti la fica.’
‘Mm che bello, com’&egrave duro e grosso, sei proprio un porco.’
Solo ora voglio vederla in faccia mentre gode la gran puttana.
‘Ora girati che do un po’ di sollievo alla tua fica.’
Laureen non se lo fa ripetere due volte, e in un attimo ha il mio cazzo ben dentro quel lago che si ritrova in mezzo alle gambe.
‘Si Luke fammi godere ancora, ti voglio.’
‘Eccotelo brutta porca, anzi ti riempo anche il culo.’
Le metto il medio della mano destra in bocca, lei lo succhia brevemente prima che glielo ficchi nel culo.
‘Ahh spaccami tutta, mettine ancora dentro.’
‘Certo troia che non sei altro.’
Così le ficco anche l’indice nel buco, ogni volta che scende sul mio cazzo anche le dita le entrano dentro, facendole provare un piacere sconvolgente.
Alla fine sembra che voglia far entrare in lei anche le mie palle, e si ferma solo quando le vengo dentro.
‘Sii vengo.’
‘Anch’io Luke, godoo.’
Ci fermiamo esausti, lei s’appoggia su di me e rimaniamo a lungo immobili.
Poi Laureen si alza, e un po’ barcollante mi prende per mano e mi porta in bagno.
Ci laviamo a vicenda, dandoci una grossa rinfrescata della quale abbiamo entrambi bisogno, poi le mi guarda maliziosa come sempre.
‘Ora ci vuole una cena leggera e veloce per dopo.’
‘Dopo cosa ?’
‘Dopo continuiamo non &egrave vero ?’
Le sorrido e penso che ho proprio sposato una gran puttana.

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