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Racconti Erotici Etero

IBIZA estate 2010

By 30 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Bergamo, agosto 2010 quattro amiche, quattro belle ragazze , le valige, i classici trollei , si, stanno partendo’.La sessione degli esami era terminata. ed ora, almeno una settimana di tregua, i prossimi sarebbero stati in settembre ‘si va a Ibiza, per divertirsi’.una settimana di sole, di mare e soprattutto discoteche , si vive di notte, musica assordante, alcool e ..maschietti con cui”notte che diventa giorno, spiagge e lo sballo. Sono tutte eccitate , ma’ne manca una , la solita Lucia , Anna sbuffando: ‘ La solita imbranata, di lei non ci si può fidare, sempre in ritardo con la testa fra le nuvole, anche questa volta no , avevamo detto di essere qui alle 9 ma lei dove diavolo si sarà cacciata?’ Così la stavano aspettando . Aveva parlato la precisina del gruppo , Anna una che aveva in testa orari e tempistiche e guardava il mondo attraverso i suoi occhialetti . ‘ Ma lasciala in pace vedrai che arriva in tempo non preoccuparti e poi la conosci non la potrai mai cambiare e tu precisina sono sicura che per scopare tiri le lenzuola con il righello, deve essere tutto perfetto per te’. La misero così a tacere e finalmente mentre parlavano ecco Lucia che arrivava: finalmente, la videro. Portava un paio di scarpe basse con pantaloni corti che mettevano in risalto le sue belle gambe, sembrava una ragazzina del liceo, considerando poi il minivestito che indossava il tutto le stava da urlo . La guardarono , si anche la gente la guardava ma la partenza era prossima . Così tutte e cinque superarono le pratiche di imbarco e alla fine decollo . Come furono in volo, Lucia per un momento pensò a casa, alle raccomandazioni del papà e alla battuta sotto vice della mamma, non fare cretinate . Ora erano in bus, il caldo di Ibiza, un caldo secco e un mare splendido di un blu color zaffiro, si guardavano attorno ormai stavano accostando al marciapiede dell’albergo e lo vide’.’ Figo, figo, niente altro che figo, guardalo sgomitò il fianco di Anna” era alto con una testa di capelli ricci e un paio di spalle larghe, fianchi stretti che gli mettevano i bicipiti ancora più in risalto . Erano in due, due amici per la strada ”Chissà se sono spagnoli o turisti’ ‘ ma va la cosa ti sogni’..’ ma lei imperterrita : ‘devo conoscere quel figo’, Anna ‘ ma siamo a Ibiza è come cercare l’ago in un pagliaio non sognartelo nemmeno dai siamo qui per divertirci e tu ti sballi di già sei la solita’ Non era la solita non conosceva la testardaggine di Lucia . Albergo, la stanza era normale, un mare di valige aperte si cambiarono, Lucia si mise una camicione con i bottoni. Era più una camicia da uomo, portava una cinghia ai fianchi sotto un magnifico costume bianco tipo brasiliano che le metteva in risalto le forme, uscì con Anna, si diressero verso il bar sulla spiaggia, volevano vedere chi era in spiaggia, le altre tre erano partite per negozi e aver notizie su una discoteca di cui avevano trovato la pubblicità. Ed ecco che sedute tranquillamente nel bar sulla spiaggia videro davanti a loro leggermente più in basso lui, il Figo’ Ti ho detto che lo avrei trovato, eccolo”’ ‘ e ti sta guardando le gambe e altro, credo che tu abbia tutto in mostra’ Così rispose Anna ‘ si mi sono accorta ora mi voglio divertire’ Lucia era lanciata, con estrema malizia allargò le gambe per accavallarle, i due ragazzi di fonte si scossero, non sapevano come guardare, non potevano dare nell’occhio e nello stesso tempo ‘.si lei era una femmina e loro due, maschi in calore. Capirono che erano italiani ‘.’sta al gioco Anna io sono rossa e tu bionda, facciamo le inglesi così ci gustiamo i loro commenti”’ E che commenti”’ora li sballo’, Lucia si alzò un momento e andò in bagno, quando ritornò aveva un sorriso strano sulle labbra chiese a Anna la mano e ‘.le mise in mano il perizoma del costume”..si sedette di nuovo e tirò su la gonna con estrema lentezza ‘nessuno si accorse, la gente passava, erano su una spiaggia dove tette e culi erano a perdere, ma ‘ora erano solo loro quattro. Due maschi, una donna seduta che osserva e un’altra che da spettacolo, e che spettacolo, mostrava le ninfe, erano lucide, i due maschi erano eccitati , c’erano battute in italiano erano letteralmente’colpiti e affondati”chi dirigeva il gioco era Lucia, se li gustava, li aveva in pugno, con non curanza portò la mano sotto quella micro gonna che aveva , spostò la tovaglia del tavolino da spiaggia, loro erano sotto e vedevano tutto’corsero le sue dita; si accarezzava solo leggermente , le stavano partendo brividi dal suo ventre e una piacevole confusione le faceva girare la testa, l’orgasmo arrivava’.chiuse gli occhi per la goduria, non poteva gridare ma un leggero mugolio le uscì dalle labbra ‘Anna guardandola’ Tu sei matta, ma matta’.’ Si scosse così leggermente, poi si ricompose, era rossa in volto i ragazzi sotto di loro avevano capito o quasi’e cercarono di attaccare discorso’: Fu un inglese scolastico farcito di frasi in italiano, le invitarono ad andare con loro. Erano anche loro studenti ma si fermavano a Ibiza di più, avevano preso un appartamento in affitto’e se poi volevano vedere dove abitassero”le invitavano. Facero finta di non capire, invece’..invece pensava Lucia si sarebbe divertita’.andarono così in spiaggia con i due ragazzi. Ora però sorgeva un problema, la sua amica era sulle spine per lei’.’ Come farai con il costume?’ le bisbigliò Anna sotto voce, la parte bassa del costume non c’era, il camicione che portava le arrivava a filo natiche . Si sentiva porca , li in mezzo alla gente era praticamente con le ninfe al vento e chiunque al minimo passo che faceva se ne poteva accorgere ”.Si girò un attimo e vide la faccia della sua amica che gli bisbigliò nuovamente..’Tu sei matta, matta da legare’. Non si perse d’animo’avevano i teli da spiaggia e li distesero sulla sabbia e chiacchierando con i due baldi giovani leoni camminarono per un tratto verso l’acqua, la sabbia era di un bianco abbagliante che ricordava i tropici, poi dopo aver messo i piedi in acqua, ritornarono ai teli’e in quel momento Lucia disse alla sua amica’ sta a vedere ora scateno tutta la mia troiaggine, ‘Mi sento in vena, sta a vedere come tiro matti questi due’ Anna rimase interdetta e divenne rossa, senza che gli altri si accorgessero infilò il perizoma del costume nella sua borsa. I maschi, si vedeva lontano un miglio che erano su di giri. E lei cosa fece? Stando in piedi sempre parlando si aprì i bottoni del camicione che indossava mostrandosi tutta e guardandolo in faccia, prese gli slip dalla borsa e se li infilò. Mostrò di nuovo il suo pube depilato in tutta la sua bellezza’..l’amico di Alessandro ebbe un attacco di tosse improvvisa. Lei con il suo visino ornato dai capelli rossi era una formidabile giocatrice di poker. Nessun fremito sul suo viso nessun rossore di vergogna’lui invece divenne rosso’.Anna guardava dall’altra parte soffocando una ridarola”..Poi continuarono a chiacchierare , Lucia tra se e se ‘Per questa sera dopo la discoteca ti faccio un servizio che te lo ricorderai per tutta la vita” I due maschi credevano di averle in pugno, ma erano loro due che conducevano le danze. Li sui teli con naturalezza mise i suoi seni al vento, a quelli ci teneva, aveva due tette perfette con le punte rivolte verso l’alto dall’aria impertinente che sembrava dicessero, accarezzatemi, palpatemi’.senza problemi si mise la crema poi chiese a lui di spalmarla sulla sua schiena. Si girò così sulla pancia , la sua schiena che finiva nelle fossette delle natiche che il suo costume bianco tipo brasiliano metteva ancora più in risalto lasciando solo in alto un triangolino e per il resto si infilava in mezzo a loro’.Era letteralmente da rivista per soli uomini. Sentì così le sue mani sul suo corpo ed ebbe un brivido, che dava inizio a quel pizzicorio strano al suo basso ventre; si accorse che si stava bagnando’sentiva i suoi polpastrelli che scendevano lungo la sua colonna vertebrale quasi a volerla massaggiare ‘.lei era in trance ma non gli poteva dare il gusto di eccitarla così. Anche lui era eccitato, con la coda dell’occhio guardò il suo cazzo sotto il costume ed era bello allegro. Strinse leggermente la gambe , le sue mani continuavano a correre sul suo corpo, si inarcò leggermente ”brividi si stavano susseguendo , chiuse gli occhi e venne nuovamente. Li sotto il sole, accarezzata tra la gente , godeva e come godeva, per la situazione di estremo esibizionismo, per lui, per le sue mani che la stavano eccitando alla follia”.lei stava letteralmente godendo era persa e Alessandro continuava a massaggiarla . Quel figlio di puttana si era accorto del suo stato , ormai le ondate di piacere le devastavano i sensi e non capiva più niente , disteso vicino a lei avvicinò il suo viso al suo. Senti il suo profumo. Le due bocche furono vicine e iniziarono quel gioco antico come il mondo, le labbra si toccarono per un momento poi le due lingue guizzarono si attorcigliarono , sentiva il suo alito . Era come se fosse in trance persa nel suo mondo. In quel momento il suo ventre voleva essere riempito, aveva voglia di un cazzo turgido che entrasse lentamente in lei e iniziasse ad andare su e giù. Quel movimento tra le sue ninfe che le avrebbe provocato ondate di piacere fino a farla partire in un’altra dimensione”’.La sua felicità era alle stelle Anna e il suo amico li guardavano affascinati , li in mezzo alla gente per loro non esisteva nessuno. Baci lievi come battito d’ali di farfalla inframezzati da succhiotti furibondi , le bisbigliò sotto voce nel suo inglese approssimativo . ‘Dove?’ nonostante fosse travolta dal piacere e il suo ventre urlasse per le contrazioni gli rispose di non ora, ma ‘.’ Questa sera dopo la discoteca mi gusterò il tuo cazzo, non avere fretta avremo tutta la notte per divertirci, conto di vedere l’alba con te ‘.’. Ma la voglia stava crescendo, anche a lei. La sua amica Anna la precisina che si stava gustando la scena prese un asciugamano e alzandosi lo buttò addosso a loro, cadde esattamente sui fianchi, la frase’ noi andiamo a fare quattro passi’ Rimasero soli, . Con un arte degna di una straccia uomini Lucia allora infilò la mano sotto l’asciugamano e raggiunse il suo costume, si infilò dentro e iniziò a solleticargli la punta dell’uccello con l’unghia. Lui ormai lo aveva duro e quel servizio gli provocò scosse elettriche da lasciarlo annichilito, non riusciva neanche a respirare, venne tra le sue dita, sentì le convulsioni del suo cazzo. Gli uscì un ‘porca’ e la risposta di Lucia da perfetta ingenua ‘Why porca ?’ gli scappò una risata argentina e girandosi, portò le dita sporche del suo piacere alla bocca’. Poi lo prese per mano e fecero una corsa in acqua per mascherare il finimondo di bagnato dei loro slip. In acqua furono come due gatti in amore, baci, carezze, un andirivieni di giochi” Poi stesi sull’asciugamano mentre il sole riscaldava i loro corpi iniziarono nuovamente a baciarsi, giusto in tempo per ritrovare l’altra coppia che si avvicinava a loro tenendosi per mano’Qualcosa era successo anche alla sua a mica e tra se e se Lucia si promise di farselo raccontare quando sarebbero state da sole . Così fece mentre rientravano in albergo”’ Erano in ascensore. ‘cosa avete fatto mentre noi ci sbaciucchiavamo?’ Fu una risposta franca che la colpì come la mannaia del boia ‘ scopato’ ‘ Tu la precisina scopato? Tu che devi avere il letto perfetto per scopare ma come hai fatto? Lo disse guardandola in faccia e ridendo, lei seria guardandola fissa con i suoi occhialetti da intellettuale ‘ semplicemente scopato niente altro’e ha un bel cazzo ‘ Robbe da matti proprio quella del gruppo a cui nessuno avrebbe dato due soldi perché era acida peggio di una zitella, tutta numeri, citazioni e riprese della serie così non si fa , quella che all’università faceva scappare i colleghi di corso proprio lei . Vedi continuò mi ha preso la mano poi parlando siamo finiti dove ci sono le docce e li’..gli ho fatto un pompino con i fiocchi e poi mi ha preso contro il muro, mi ha schiacciato sono finita letteralmente in braccio a lui mentre lo facevamo, ero appesa al suo cazzo e ho chiuso le mie gambe attorno ai suoi fianchi, ci voleva e devo dire che ci sa fare”Così entrarono in camera, le amiche erano già arrivate con le notizie della discoteca’.sarebbero uscite, l’appuntamento era per mezzanotte e poi”’Fu tutto un prepararsi, prove allo specchio , ombretto’.’ Questo si, questo no, ah lo smalto, si, si così va bene mi piace’ sguardo critico a cui non sfugge nulla, peggio di un ‘ art director’ in una sfilata di moda . Si analizzano le aderenze del vestito, le pieghe e come stava sui fianchi. Insomma, i classici preparativi per andare fuori in discoteca essere guardata da lui e fargli venire voglia. Come se non bastasse Alessandro dopo il numero della spiaggia era cotto a puntino e la notte si preparava folle . Optò per un minivestito aderente che le stava’.come sta una seconda pelle, aderiva” , un tubino rosa con una profonda scollatura che si fermava pochi centimetri sotto le sue natiche . Un paio di scarpe con il tacco da dodici che allungavano le sue belle gambe. Si guardò allo specchio con aria critica, il reggiseno faceva un brutto segno e allora via, le sue tette spiccarono in tutta la loro bellezza e i capezzoli si videro subito impertinenti e eccitati. La sua amica Anna la guardava, lei aveva optato per una mini cattiva e aderente e una maglietta dalle trasparenze assassine’..Si guardarono, si presero a braccetto e uscirono, la notte era loro” baraonda, musica a tutto volume e tanta gioventù con la voglia di vivere . Lucia e Anna avevano spiegato al situazione alle loro amiche che erano rimaste a bocca aperta, la ritardataria e la precisina, le due imbranate, non ci potevano credere ma per quella sera stavano al gioco e le avrebbero lasciate da sole. Così, tirate a lucido si presentarono all’appuntamento con i due amici. Li lasciarono letteralmente di sasso, erano tirate da far paura e la notte si annunciava da sballo , musica, alcool e altro in discoteca la facevano da padroni; si buttarono sulla pista e subito le due ragazze si fecero notare, tutta la loro ginnastica yazz che avevano fatto durante l’inverno, rendeva i loro corpi perfetti sia per le movenze che seguivano il ritmo sia per le forme’erano da guardare’..Il minivestito che portava ormai era salito vertiginosamente e niente più lasciava all’immaginazione del suo fondo schiena , la parte bassa lasciava intravvedere il candore del perizoma che portava e attirava gli occhi di Alessandro come una calamita , mentre la sua amica ormai era persa sul divanetto del locale con l’altro ragazzo, erano nella parte della sala in penombra. Anche loro arrivarono, Lucia era eccitata all’inverosimile, ; Alessandro si sedette dicendo in italiano sicuro di non essere capito’Stasera ti chiavo’ ma gli arrivò una risposta bruciante nella sua lingua ‘ No bello perché ti chiavo io, ne ho voglia!’Lo lasciò di stucco, divenne rosso poi si mise a ridere ‘ colpito e affondato ‘ rispose, aveva il senso dell’umorismo”’. Lei era piazzata in piedi davanti a lui seduto,la sua figura era perfetta e il candore del perizoma che le copriva il pube si vedeva causa la risalita del vestito, lo aveva davanti a gli occhi. Lei con aria da gatta senza battere ciglio si tolse quel minuscolo straccetto bianco lo pose sulla sua mano dicendogli: tira fuori il cazzo ne ho voglia’.Non se lo fece ripetere , lo aveva duro, non ne poteva più i suoi sfregamenti e le visioni di lei durante il ballo lo avevano tramortito, lei ormai era lanciata, si calò sul suo uccello bisbigliandogli ‘ ti ho ora, sei mio’ fece un lento spegni candela, li tra la gente nessuno se ne accorse, lo fece godere, lo sentì che si gonfiava dentro di lei per poi esplodere, il piacere raggiunse anche lei, ne fu felice, lo sentiva colare misto al suo seme lungo le cosce, li sulla moquette della discoteca, portò la mano tra le gambe e estrasse le dita lucide, glie le mostrò e le fece scorrere sulle sue labbra ‘.godi’.godi”..e godi la notte è tutta nostra questo è solo l’inizio’La sua risposta: ho fuori la moto a lei si illuminarono gli occhi’ corsero fuori, tra la gente, la moto era li ferma’.voglio godermela ‘salirono si sentì il rombo del motore della vecchia Norton’era quasi nuda ma ‘si tolse il vestito, si mise il casco integrale e su nel traffico, non tutti la notarono ma le persone che videro passare quella moto rimasero a bocca aperta corsero in riva al mare dove su una coperta si amarono come un uomo ama una donna, a lungo, il suo corpo vibrò e si cibò del suo piacere’poi videro l’alba”’..

Nota. Il racconto mi è stato chiesto da una lettrice e mi sono state date delle dritte poi l’ho visto così.

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