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Racconti Erotici Etero

Il diavolo si presenta alle 3…

By 26 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Sentivo i suoi passi ogni tarda notte, allo scoccare delle 3 percorrere il vicolo dove la finestra della mia camera,certe volte restavo ad osservarlo mentre rientrava,avvolto dal suo mantello nero e accompagnato dal suo inseparabile orologio dorato.
Non mi ero mai posta domande su chi fosse veramente, n&egrave ero mai stata curiosa di farlo parlare o avvicinarmi direttamente a lui.
Sin quando una notte buia e piovosa lo sentii camminare a passo deciso e fermarsi,mi suonò ed io aprii il portone ,bussò tre volte alla mia porta,come uno che sapeva di essere sempre stato guardato, pregandomi di aprirgli e fare presto. Accesi una candela e velocemente,senza chiedere chi fosse e volesse tolsi il catenaccio e aprii la porta, lo feci entrare,lasciando alle nostre spalle le urla minacciose di qualcuno che lo stava rincorrendo. Contemporaneamente mi mise una mano alla bocca per farmi capire di non parlare e spense la candela e quando quei passi si fermarono davanti alla mia porta sentì il cuore balzarmi in gola ed il suo corpo sovrapporsi al mio, spingendomi con le spalle contro al muro,poi quando sentì quei passi allontanarsi,si scostò. Mi ringraziò per averlo salvato da un tizio che tentò di rapinarlo e scomparve sulla strada con la stessa velocità con cui era entrato in casa mia, riguardoso come uno che non voleva compromettere la mia rispettabilità,incosciente come un amante in fuga. Lungo la notte mi ritrovai sotto le coperte a pensarlo non riuscendo più a prendere sonno rigirandomi tra le lenzuola. Il suo corpo virile e possente che mi aveva premuto e l’odore della sua pelle da ‘Uomo’ mi erano rimasti appiccicati sulla pelle e nulla riusciva ad allontanare quelle sensazioni da me. Mi feci così il segno della croce,nell’intento di chiedere perdono di peccare un bramoso desiderio carnale per un semi sconosciuto. Ma il mio fervore non era di lussuria e sfogo,era una passione che provavo immensamente per lui.
Trascorsi la giornata con la testa confusa, pregando arrivasse la sera e sperando di rivederlo. Cenai e alle 23 crollai sulla poltrona davanti alla tv e per ore nulla fu in grado di
svegliarmi. Nulla tranne quando i rintocchi del mio pendolo segnarono le 3 della mattina,mescolati ai suoi passi. Balzai dalla poltrona, andai verso la porta,lasciandola socchiusa,poco dopo i suoi passi si fermarono davanti alla mia entrata di casa, rimase
immobile interminabili secondi per poi riprendere il suo cammino. Pensai di essere
stata una stupida incosciente, di essermi posta da donna facile e leggera .Improvvisamente vidi la porta aprirsi e chiudersi e il suo corpo incollarsi al mio, non voleva questa volta
tacessi, nemmeno aveva paura che qualcuno sulla strada ci avesse sentiti,entrò in casa e mi spinse contro al muro,aveva due occhi bellissimi colmi di desiderio. Mi guardò negli occhi e mi disse: ‘Grazie per ieri sera,se non c’eri tu avrei fatto una brutta fine,sono venuto a ringraziarti’.Emozionata dalla sua presenza risposi: ‘Prego,&egrave stato un piacere aiutarti.’ e arrossii. Avvicinò il suo viso al mio e mi infilò ardentemente la lingua in bocca,toccandomi avidamente il seno e stringendo forte le mammelle nelle sue mani grosse e possenti. Ero un fiume in piena,pervasa da profonda passione e felicità del mio desiderio che si stava realizzando,lo abbracciai e feci per sbottonargli la camicia sotto il mantello,lui mi fermò e si scostò da me dicendo: ‘Adesso non &egrave il momento,un passo alla volta,alla prossima’ e fulmineo come era arrivato se ne andò.
(prosegue..)

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