Tornò a casa, erano le sette, fuori ormai buio.
Si era dimenticata le chiavi, cosa alquanto strana; probabilmente il sonno della mattina l’aveva totalmente annebbiata da fargliele dimenticare a casa. Suonò, ed aprì Gregorio, il ragazzo di Carlotta.
-Buonasera Silvia- salutò lui.
-Gregorio, ciao’ mi ero dimenticata le chiavi, e quindi’-.
-Non preoccuparti; Carlotta mi aveva invitato a cena qui, lei è a prepararsi-.
-Sì’ sì, mi aveva accennato qualcosa’ preparo subito la cena, ti va bene un po’ di pasta al peperoncino?-
-Certamente’ adoro il piccante- rispose lui, sorridendo.
Gregorio aveva 22 anni, era alto, biondo e dagli occhi azzurri; gentile d’aspetto e di modi, aveva conosciuto da un anno Carlotta all’università; entrambi studiavano lettere.
Bello, senza dubbio, ed educato certamente; a Silvia però non aveva mai trasmesso niente, né capiva il perché della scelta della figlia.
Rosario, suo marito, tornò a casa; era ubriaco.
Non era la prima volta che succedeva, anche Gregorio l’aveva già visto in quello stato, ed in famiglia ormai non destava più sorpresa, né dolore o altro, soltanto un leggero fastidio; d’altrone, Rosario, in quello stato, non era violento, né volgare, ma soltanto più paonazzo nel viso ed incline alla sonnolenza. Silvia aveva provato troppe volte a fargli cambiare abitudini.
Aveva fallito.
Grazie infinite. Non vorrei essere scortese, ma direi di no.
L'inizio è davvero affascinante, i miei complimenti. Sono estremamente curioso di vedere come si svilupperà la trama e quali sorprese…
Notevole! Questo era davvero eccitante. Non che gli altri non lo fossero, ma qui stanno saltando fuori cose veramente stupefacenti!
Il più bel racconto di tutti i tempi, neppure Henry Miller o Anais Nin. Commentate gente commentate. Ovviamente scherzo
Grazie per il commento. Hai ragione ma ho paura di diventare troppo prolisso. In realtà sono un uomo, e se…