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Racconti Erotici Etero

IL FIGLIO DELLA COLLEGA

By 26 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Premesso che ho una collega di all’incirca 45 anni sposata con un figlio grandicello, con la quale ho un buon rapporto ci vogliamo abbastanza bene e ci scambiamo quando serve e quando &egrave possibile dei favori reciproci’.tra l’altro spesso sono loro ospite a cena o addirittura nel wekend’. Lei per giunta abita praticamente sopra al supermercato dove lavoriamo.

Circa 3 anni fa un giorno sono andata a casa sua, diciamo, di sorpresa, cio&egrave che non era preventivata la visita, lei un po’ imbarazzata si &egrave accorta di non avere caff&egrave in casa e mi dice che scende un attimo sotto al s.market dove lavoriamo noi a comprarlo e, nonostante la mia insistenza a non farlo decide di andare comunque”

Nemmeno dopo un minuto sento aprire la serratura di una porta e appare nel corridoio davanti al salotto dove ero seduta il figlio, che io ho visto quasi crescere, quando ho conosciuto la mia collega lui era piccolo intorno ai 5 anni, ma adesso un ragazzo ben formato ed essendo uscito dal bagno dove probabilmente aveva fatto la doccia, vestito solo di un asciugamano che a mala pena lo copriva, quando si &egrave reso conto della mia presenza ha fatto subito cenno di tornare indietro imbarazzatissimo ma io lo fermo e gli dico

‘Ciao Bruno (si chiama così)’..come va?’

Lui farfuglia qualcosa e mi dice ”.’Sai scusami ma non sapevo che tu fossi qui, mamma non mi aveva detto nulla che venivi, adesso vado subito a vestirmi’

‘non ti preoccupare’ gli dico ‘stai tranquillo non mi spavento, mica mi dispiace vedere un bell’uomo, anche se potresti essere mio figlio’ .

Lui si ferma e si gira verso di me (tra l’altro fra di noi c’era molta confidenza) ma il rigonfiamento dell’asciugamano dimostrava tutto quello che provava, io già mi pregustavo quel cazzo tra le mani, quando sento aprirsi il portone in basso, era la mia collega che rientrava da prendere il caff&egrave (l’avevo dimenticato completamente), allora dico a Bruno di andare subito in camera sua. Dopo aver preso il caff&egrave vado via non senza aver salutato Bruno con un bel bacino sulla guancia, come per dirgli ‘non mi scorderò di te”. Infatti torno a casa e vado in bagno a lavarmi e cambiarmi le mutandine e il pensiero di quel bel ragazzo nudo non mi va via dalla testa, tutta la notte me lo sono sognato in tutte le salse. Ho cominciato a pensare come avrei potuto fare, senza farlo accorgere alla mamma, per scoparmi quel ragazzo, per me, delizioso.

L’occasione &egrave arrivata dopo circa una settimana, al cambio turno delle 14, mentre la madre monta io finisco e quando esco lo trovo casualmente sulla strada che aspetta il pullman.

Lo saluto e gli chiedo se vuole un passaggio’accetta, sale in macchina, gli chiedo dove deve andare e mi dice che non ha una meta precisa’usciva per andare un po’ in giro a scaricarsi un po’ in quando aveva studiato tutta la mattinata”’..mi viene in mente subito una cosa e gli chiedo se mi da una mano a fare un lavoretto in casa, lui non si rifiuta e così andiamo a casa mia”.lo faccio sedere sul divanetto, gli dico di aspettarmi che mi cambio e, nel frattempo, gli offro una bibita.

Esco dopo due minuti con indosso una tutina pigiama da casa, molto comodo e allo stesso tempo molto provocante’.mi ero tolta il reggiseno quindi le mie se pur non grandi poppette si evidenziavano molto bene”’. mi prendo anch’io una bibita e mi siedo vicino a lui’.&egrave molto confuso e tutto rosso in volto

‘cosa succede Bruno?’ gli chiedo ‘non ti senti bene?’, ”.dai distenditi un po’ sul divano, si mette sul divano (naturalmente io avevo capito cosa aveva), gli sbottono alcuni bottoni della camicia, gli infilo una mano dentro alla camicia e comincio ad accarezzarlo, dicendogli

‘dai stai calmo ci sono qua io, non ti preoccupare’ ”

nel frattempo ho appoggiato una tetta sulla sua spalla e glie l’ho fatta sentire bene lui non dice nulla, rimane immobile, lo accarezzo, l’altra mano glie la appoggio sui pantaloni in mezzo alle gambe, ha un bel rigonfiamento (in sostanza ha già il cazzo duro) allora decido di entrare e infilo la mano sotto alla cintola dei pantaloni, incontro subito la testa di quel ben di dio, già tutto tirato, glie lo manipolo un po’ facendo roteare la mia mano sopra la capocchia, con l’altra mano gli tiro giù la zip e lo libero dalla prigionia dei vestiti. Era già fuori dalle mutandine, ho continuato per un attimo a roteare la mia mano quando emettendo un gemito Bruno non ha resistito ed &egrave venuto schizzando sperma da tute le parti, mi chiede scusa e io

‘ma che scusa, di che ti devi scusare, era quello che volevo, perciò, niente scuse’

gli chiedo se ha mai fatto all’amore e lui dice di no, gli chiedo, anche, se ha avuto contatti con una donna (cio&egrave se mai nessuna donna gli ha fatto una sega) e anche qui lui mi dice che io sono la prima donna che lo vede nudo, la sola donna che lo ha visto nudo &egrave stata sua madre (ma questo naturalmente non conta a livello sessuale) poi mi confessa

‘&egrave una settimana che mi sparo seghe per te, a dire il vero qualche volta lo avevo fatto anche prima ma dopo quel giorno a casa mia almeno 2 volte al giorno mi si rizzava pensandoti e mi dovevo masturbare”’.

Cazzo, penso, possibile che io sia così eccitante e desiderabile?…comunque la cosa, oltre a farmi piacere, mi ha eccitata ancora di più e, una delle poche volte che l’ho fatto, gli ho preso in bocca quel gustosissimo cazzo verginello verginello, ””.sapete! non &egrave che mi entusiasma prenderlo in bocca, però siccome si era un pochino afflosciato ho fatto di tutto per farlo tornare duro, pensando che prendendoglielo in bocca la cosa fosse facilitata’infatti!!!!!!

Quando l’opera di svegliamento era completata gli ho chiesto

‘e, naturalmente non hai mai visto una donna nuda’

lui ‘solo sui giornali, dal vero mai’

a quel punto mi ha preso una voglia irrefrenabile di farmi vedere nuda e mi sono spogliata in un baleno, anzi di più, mi sono sfilata il giacchino della tuta e sono rimasta con le tette al vento, lui ha granato gli occhi, mi sono quindi tolta il pantalone e immediatamente anche le mutandine, era in estasi a vedermi completamente nuda’. Mi sono messa in piedi davanti a lui con le gambe leggermente allargate; lui ha detto qualcosa tipo ‘mamma mia’ o cosa del genere, l’ho preso per mano (tremava come una foglia, tra l’altro il suo cazzo era talmente duro che stava dritto quasi a toccargli il ventre) ”. l’ho portato in camera da letto, dove mi sono coricata supina e gli ho chiesto di posizionarsi in mezzo alle mie gambe spalancate, non capiva più niente, ma io l’ho rassicurato e incitato a venirmi sopra dicendogli

‘dai fai il bravo e stai calmo, fra poco sarai un uomo e non dimenticherai mai la tua prima scopata’

Si &egrave rilassato un po’, l’ho fatto entrare nella mia tana accompagnandogli il cazzo con una mano verso la mia figa e una volta dentro, gli ho detto di fermarsi, non volevo che godesse subito, mi ha ascoltata, dopo un po’ (pochissimo a dire il vero) non ha resistito ed ha cominciato ad andare avanti e indietro, poi ha cominciato in pratica a a cavalcarmi, gli ho chiesto di andare piano e di farlo con delicatezza (per farglielo e per farmelo gustare meglio), fino a quando, penso almeno dopo 10/15 minuti, non ce l’ha fatta più e, anche io ero all’apice, gli ho detto di spingere forte, forte, più che poteva, l’ho abbrancato con le mie gambe attorno al suo sedere e l’ho bloccato dentro facendolo sborrare all’infinito fino all’ultima goccia di sperma’.tutto dentro la mia figa”bellissimo!!!!

Ci siamo rilassati un po’ e, avendomi detto che la mamma sapeva che era andato a trovare un amico e doveva tornare per cena, ho constatato che c’era ancora tempo, quindi dopo avergli fatto una spremuta d’arancia fresca ho ricominciato ad accarezzarlo, il suo cazzo non ci ha messo molto a tornare duro, a quel punto gli ho chiesto d distendersi, mi sono posizionata sopra di lui con le gambe larghe e l’ho montato io questa volta, mi sono fatto una cavalcata meglio che con qualsiasi puledro di razza.

L’ho mandato a casa soddisfatto come lo ero io d’altronde, sai farsi un ragazzo di 18/19 anni per giunta vergine non &egrave da tutti i giorni per una donna che ha superato i 30

Siamo stati insieme ancora parecchie volte, tra l’altro ogni volta che ci incontravamo (sempre a casa mia) come minimo era dalle 3 alle 4 scopate per volta”..quindi se la matematica non mi inganna, essendoci incontrati almeno tre/quattro volte al mese, per circa sei mesi/sette mesi, l’ho preso (cio&egrave scopato) un centinaio di volte

Gli ho insegnato alcune posizioni tra cui anche alla pecorina, dopodiché lui &egrave andato in città per l’università, quando &egrave tornato (per un periodo di vacanze) io avevo in piedi un altro rapporto, però non mi &egrave mancata la forza e la voglia (come d’altronde anche a lui) di incontrarci ancora una volta’..poi dopo quest’ultimo combattimento la storia &egrave finita’..

Adesso quando ci vediamo ci salutiamo molto carinamente anche perché lui si &egrave fatto la ragazza con la quale, sono sicura, applica tutta l’esperienza che si &egrave fatto con me’.sapete io sono una brava professoressa”””’ahahahahahahahahaahh

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