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Racconti Erotici Etero

Il lavoro in TV e il direttore della rete

By 17 Settembre 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Mary e ho compiuto 24 anni da sette mesi. Studio all’università e sono fidanzata da 5 anni e mezzo con un ragazzo trentenne. Sono molto innamorata e anche lui di me, lui &egrave stato il mio primo e unico fidanzato. Prima ho sempre preferito restare single piuttosto che mettermi con qualcuno che pur piacendomi come tipo non mi facesse scattare la scintilla vera e propria. Sono piccolina di statura, sono alta 1,59. Sono mora, capelli lunghi e scuri anche gli occhi. Sono magra e dicono che ho un bel viso, delle belle gambe e delle belle cosce. Ho una seconda di seno. Tra aprile e giugno scorsi ho avuto un’esperienza di lavoro, sono entrata grazie ad una conoscenza di un mio parente in una piccola emittente televisiva locale come valletta/ragazza immagine. Io penso di non essere così bella ma quando si &egrave presentata l’occasione l’ho colta sia perché volevo alzare qualche soldo, sia perché poteva essere un’esperienza interessante. In pratica il mio lavoro consisteva nel non fare altro che essere vestita femminile e sorridere, stando accanto al conduttore durante le registrazioni dei programmi. Mi davano 100 euro a registrazione e siccome di registrazioni ne facevo 7 o 8 al mese la cifra era molto buona. Da subito però il direttore della rete, un uomo sopra i 50 anni, quello che mi ha fatto il colloquio e che decide tutto, mi &egrave sembrato un po’ un porco e tale si &egrave rivelato. Già al colloquio mi ha detto che la televisione dove entravo non era il classico ambiente dove vanno avanti le ragazze che la danno, ma che però lui essendo il direttore e dovendo fare il bene dei suoi ascolti doveva avere voce in capitolo su tutto quello che mi riguardava, cio&egrave l’abbigliamento completo da indossare per le registrazioni, scarpe e intimo compresi, e il comportamento da tenere, cio&egrave che dovevo essere sempre sorridente e alla mano e fare poche domande. E poi mi ha specificato che prima di ogni registrazione, dopo che mi ero vestita, lui doveva entrare nel mio camerino per vedermi e dirmi la sua appunto sul mio abbigliamento, sulle mie scarpe e sul mio intimo e che se qualcosa non gli andava bene dovevo cambiarmi e mettermi ciò che diceva lui. Insomma, l’idea dell’uomo un po’ porco e approfittatore della sua posizione me l’ha data subito. Però ha detto che potevo iniziare a lavorare e che mi dava appunto 100 euro a registrazione, quindi ho pensato di accettare, di cominciare e di vedere come andava. Sono sempre stata una ragazza molto per bene e quindi il suo approccio non mi lasciava tranquilla, ma ho deciso di intraprendere comunque quella strada perché molto interessante e remunerativa. Anche perché in qualche modo era arrivato il momento di contribuire alle spese che i miei sostengono per farmi studiare e mantenermi. Il giorno della prima registrazione mi presento con largo anticipo, accompagnata dal mio fidanzato. Il direttore ci accoglie, il mio ragazzo lo fa accomodare nelle sale d’attesa e porta me nel camerino, dicendo di cambiarmi e di mettermi quello che avevo pensato di indossare per l’occasione. Poi esce e io rimasta sola mi sono cambiata. Ho messo una gonna nera al ginocchio, una maglia tipo camicetta con scollatura profonda ma stretta, cio&egrave in pratica lo spacco della scollatura arrivava fino alla base del seno ma era uno spacco stretto quindi non scopriva le tettine. Ero molto elegante e fine e anche le scarpe rimanevano su quello stile, essendo un paio di decolleté nere con tacco a spillo e punta. Quando il direttore &egrave rientrato mi ha squadrata dalla testa ai piedi. Io ho chiesto come andavo e lui mi ha detto che la strada era quella giusta, perché dovevo appunto risultare elegante e fine e non volgare. Però ha aggiunto che ora doveva verificare un paio di dettagli importanti. Il primo era se avevo messo il reggiseno. Io gli ho detto di si e lui ha risposto ‘Mary qui siamo in televisione vai in onda nelle case e non possiamo permetterci che con questa bella e fine scollatura si intravedano pezzi di reggiseno sarebbe antiestetico al massimo, toglilo dai’. Io sono rimasta impietrita, e lui deciso ‘Te lo devo togliere io? Dai Mary forza’. Mi sono slacciata il reggiseno e l’ho sfilato via da sotto la maglia. Lui allora con una mano mi ha scostato un po’ la maglia all’altezza della scollatura e ha guardato dentro. Avevo le tettine nude ora, lui me le stava fissando e io ero di nuovo impietrita. Poi mi ha risistemato la maglia e facendolo mi ha strizzato con garbo prima una tettina e poi l’altra, da sopra la stoffa. Mi &egrave venuto istintivo dire ‘Ma cosa fa?’, e lui duro ‘Mary ti avevo detto che devi sempre essere sorridente qui e fare poche domande! Io sto facendo il mio lavoro, ti sto rendendo il più presentabile possibile e per farlo devo guardare e anche toccare a volte quindi zitta e lasciami fare’. Io ero sempre più impietrita, senza parole e senza forze mentali di reazione. Il direttore mi ha messo una mano su una coscia, palpeggiandola un po’ e dicendomi ‘Mary adesso alzati la gonna devo vedere che mutandina hai messo! Sai dovrai stare seduta su uno sgabello alto in vari momenti dentro lo studio e quindi per metterti comoda dovrai di sicuro accavallare le gambe e si potrebbe intravedere la mutandina, se &egrave una mutandina antiestetica va cambiata’. Non so bene il motivo, la mente umana &egrave complicata, ma mi sentivo talmente intimorita da quell’uomo che avevo paura a contraddirlo. Ho alzato la gonna mostrandogli le mie mutandine, avevo messo un paio di slip semplici. Che ovviamente non gli sono andati bene, tanto che ha preso dall’armadietto un perizomino veramente poco coprente, con dietro solo un filino sottile sottile, e mi ha detto ‘Metti questo avanti’. Io ho risistemato prima la gonna, facendola scendere di nuovo al ginocchio, poi mi sono sfilata le mutandine e o ho indossato quel perizomino. Il tutto con lui presente, che ovviamente non ha potuto vedermi le zone intime nude perché la gonna copriva bene tutto, ma &egrave comunque rimasto lì ad aspettare che mi cambiassi. Una volta che avevo fatto stavolta &egrave stato lui ad alzarmi la gonna, dicendo ‘Brava Mary adesso va molto meglio davanti, vediamo dietro invece’. Mi ha fatta girare e mi ha alzato di nuovo la gonna. Avevo in pratica il sederino tutto scoperto con quell’invisibile filino di stoffa che mi ci si perdeva in mezzo. Il direttore mi ha detto ‘Perfetto anche dietro complimenti Mary &egrave questo l’intimo che devi indossare’, e appena finita la frase mi sono sentita una sua mano sul sedere che mi stringeva per bene prima una natica e poi l’altra. Ma non riuscivo più a proferire parola dopo che mi aveva ripresa duramente quella prima volta. Avevo un’espressione intimorita però, tanto che lui continuando a palparmi il sedere ha aggiunto ‘Sorridi Mary che vai veramente alla grande’. Io ho sorriso più che potevo mentre lui mi dava un altro paio di strizzate alle natiche. Poi mi ha detto ‘Ok ora vai e ci rivediamo qui nel tuo camerino dopo la registrazione’. E infatti terminata la registrazione me lo sono ritrovato nel camerino. Mi ha fatta sedere sopra le sue ginocchia dandogli un fianco. Con una mano mi abbracciava stretta e con l’altra mi accarezzava e palpeggiava le cosce, salendo ogni tanto con le dita fin quasi alla mia zona più intima. E intanto mi ha detto ‘Mary sei stata molto brava oggi tornerai molte volte da qui a fine giugno perché mi sei piaciuta proprio! Dai un bacino al tuo zietto direttore che ti vuole tanto bene e ti considera davvero perfetta’, e dopo aver concluso di parlare ha sporto le labbra della bocca in avanti come ad aspettare un bacio. Io ero titubante ma lui mi ha preso la testa spingendomela verso di sé e mi ha baciata a stampo sulla bocca. Poi ha aggiunto ‘Mary quando ti chiedo un bacino tu me lo devi dare! Mica ti ho detto di pomiciare non sono pazzo, ti ho chiesto solo un bacino affettuoso come tra zio e nipotina’, e detto ciò ha sporto di nuovo le labbra in avanti aspettando. Stavolta per non contraddirlo gli ho dato di mia iniziativa un bacio a stampo, ma lui mi ha tenuto invece la testa ferma ancora per qualche istante dandomi qualche altro bacio. Poi &egrave andato via. Io mi sono cambiata di nuovo e sono tornata dal mio fidanzato per andarcene. Da quel giorno fino a fine giugno ogni volta che sono andata a fare le registrazioni sono accadute le stesse cose. Prima della registrazione il direttore nel mio camerino a guardarmi, giudicarmi, alzarmi le gonne o i vestitini, scostarmi le maglie o i toppini, toccarmi le tettine e il sedere. Dopo la registrazione di nuovo nel mio camerino con lui a mettermi seduta sulle sue ginocchia, a palparmi le cosce e a darmi baci sulla bocca. Qualcuno mi prenderà per una poco di buono, ma vi assicuro che sono una ragazza serissima e per benissimo. Non ho mai fatto nulla con nessuno che non fosse il mio fidanzato. Ma quell’uomo mi metteva talmente in imbarazzo e in soggezione che non avevo la forza mentale e il coraggio di contraddirlo. Non ho mai detto niente di questa storia ma avevo troppo bisogno di esternare l’accaduto e quindi ho scritto questo racconto. Vi invito a dirmi la vostra opinione e a farmi le vostre domande scrivendo a marycucciolotta89@yahoo.it

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