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Racconti Erotici Etero

Il lungo viaggio per le vacanze

By 5 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Alessio e Federico erano amici da una vita abitavano in villette adiacenti e giocavano sempre insieme, un bel giorno la mamma di Federico,Olivia, invitò Alessio in una vacanza con loro in Francia, sarebbero partiti in macchina e comolto entusiasmo Alessio accettò.

Durante quella vacanza &egrave capitata un’altra situazione molto interessante.

La vacanza era durata 2 settimane ed avevano girato un po’ tutta la Francia. Come in tutti i viaggi di questo genere bisognava passare in macchina gran parte della giornata, certe volte.

.Di conseguenza bisognava trovare un modo per svuotare la vescica ogni tanto.

Alessio speravo sempre che Olivia si bagnasse (era un amante del wetting),Sperava che le capitasse un incidente,

Lei, aveva bisogno di far pipì ogni paio d’ore, così si fermarono nel primo autogrill ed andarono tutti a vuotarci la vescica.

Erano in 4 con la macchina.Alessio era dietro al sedile del passeggero (quello proprio dietro Olivia.) ed era facile sentire tutto quello che si dicevano i genitori di Federico.

Ogni tanto, per passare il tempo Alessio , si metteva a dormire; a “sonnecchiare” per esser precisi.

Una volta, infatti, sentii dire da Olivia a suo marito:”Facciamo una pausa tra poco? Giusto per sgranchirci un po’ le gambe. &egrave da ore che siamo in macchina”.

Appena sentii questa frase Alessio capii subito che il significato “tra le righe” era:”Devo far pipì, cii fermiamo?”.

Adorava quella donna anche per questo.

Era davvero “delicata”. Era pudica ed educata. Non era certo la prima volta che trovava “una scusa” per chieder di fermarsi.

Era capitato anche in mille altre situazioni che cercasse dei pretesti per non dire tutto in modo diretto.

Suo marito disse:”Ma non vedi che &egrave tardi? Siamo indietro rispetto alla tabella di marcia. Non arrivereno mai in tempo”

“Sì, &egrave vero, però mi sa che &egrave meglio fare una sosta. &egrave da così tanto tempo che non ci fermiamo. Non mi sento più le gambe” disse lei.

“Vabb&egrave, vediamo” le rispose Valerio. (suo marito).

Alessio faceva sempre finta di dormire (ma vide con la cosa dell’occhio se Olivia si girò verso i ragazzi dietro per vedere se stavano dormendo.

Federico ascoltava la musica e lei le chiese a bassa voce:”Hai mica bisogno di far pipì?”
“No” le disse lui.

Lei si rigirò verso la strada e non disse niente.

Dopo una mezz’ora Alessio si svegliò (anche se lo era già da un pezzo) e lei gli chiese:”Hai mica voglia di fermarti? Di fare una pausa? Come ti senti le gambe?”
la risposta fu:”No, mi sento benissimo, grazie” anche se anche Alessio aveva bisogno del bagno ma la voglia di vedere Olivia soffrire per una pipì era troppo gramde.

“Ah, ve bene, allora niente” rispose lei.

Sporgendosi in avanti da dove era seduto chiese:”Manca molto all’arrivo?”
In realtà non lo fece perch&egrave gli interessava davvero la risposta, ma solamente per vedere come stesse Olivia

Vide infatti che aveva le gambe accavallate strette e le mani entrambe sopra la fica. la tipica posizione che assume una donna quando non ce la fa più.

Si rimise seduto ma, prima di rimettersi a dormire, decise di fare ancora una cosa.

“Non sentite troppo caldo? Mettete qualche grado in meno nel climatizzatore, per favore? Sto morendo” disse.

In realtà non aveva affatto caldo (anzi) però il desiderio era quello di farle aumentare lo stimolo con il freddo (anche perch&egrave lei era nel sedile davanti; dove si sente molto di più).

“Si, anche secondo me c’&egrave troppo caldo” disse Federico.

Così suo madre diminuì la temperatura.

Fece finta di dormire, stando bene attento a tutto quello che succedeva.

Dopo un’altra mezz’ora sentii dire da Olivia:”Brrr, che freddo che fa. Mi sa che &egrave meglio che mi metta una maglia” (ed indossò con una felpa).

Passò ancora del tempo e sentii che bisbigliò a suo marito:”Possiamo fermarci al prossimo autogrill, per favore?”

In effetti anche Alessio adesso sentiva lo stimolo della pipì davvero forte.

Non so come mai ma sembrava che gli autogrill in quella zona della Francia non fossero frequenti come da noi.

L’autostrada che stavano percorrendo era un di quelle tipiche: corsie ampie, grandi coltivazioni da tutti e due i lati, non c’era traccia di autogrill.
…o almeno, non erano frequenti.

La macchina continuava a macinare chilometri su chilometri e la vescica continuava a riempirsi sempre di più. Sia quella di Alessio che quella di Olivia

Alessio faceva sempre finta di dormire.

E dopo un po’ sentii dirle:”Ecco, fermiamoci in questo autogrill”.
Valerio non disse niente continuanando a guardare la strada davanti a lui.

“Ecco, tra poco comincia a rallentare” le disse Olivia (visto che avevamo appena passato un cartello che indicava l’autogrill).

Alessio cominciava a pensare:”Uffa, non &egrave giusto, avrei voluto che succedesse qualcosa di più”.

Quando si accorse che Valerio continuò ad andare dritto!

Sentii dire da Olivia (sempre un po’ a bassa voce) “Dai, rallenta, rallenta. Fermati all’autogrill…devo fare pipì”

“Ehi, ma cosa fai! Come mai non ti sei fermato?! Devo far pipì non ce la faccio più!”

“Dai, che siamo quasi arrivati” le disse Valerio

Alessio era felicissimo! Finalmente Olivia aveva detto le cose come stessero! Aveva ammesso che le scappava da morire!

allora fece finta di svegliarsi e chiese cosa stesse succedendo.

“Niente, &egrave solo che ho bisogno di andare in bagno urgentemente” rispose Olivia con un sorriso.

le guardò ancora una volta le gambe accavallate. Si vedeva chiaramente che le mani stavano premendo sulla sua farfallina per evitare che le uscisse qualcosa.
Era in una posizione ridicola. Sarebbe stata da fotografia! Tutta rattrappita sul sedile.

E si rimise a “dormire”.

Dopo un po’ le sentii dire a bassa voce a Valerio “Non ce la faccio più! Se non ti fermi nella prossima area di servizio la faccio in macchina. Cosa ti costava fermarti prima”.

“Vabb&egrave, allora ci fermiamo il prima possibile” Rispose lui.

Da una parte quella risposta lo rese triste (perch&egrave stava davvero sperando che sarebbe successo qualcosa di più!), dall’altra era contento perch&egrave neanche lui sarebbe riuscito ancora a trattenerla a lungo!

Passò un po’ di tempo e disse:”Ecco, finalmente c’&egrave un’area di servizio. Accosta subito sennò ti ammazzo” (forse perch&egrave Olivia aveva visto il cartello di un’area).

“Dai, rallenta, che mi sto per bagnare tutta” gli bisbigliò.

Iui sperava ancora nel miracolo, nonostante fossero entrati nella’rea di servizio.

Olivia si girò per controllare che stesse ancora dormendo e disse a suo marito:”Per fortuna ho l’assorbente. Sennò ti avrei strozzato. Fammi ancora uno scherzo del genere e ti ammazzo”.

Senti una risatina (sicuramente di Olivia) che poi disse:”Sveglia, sveglia, siamo in un’area di servizio!”

Olivia appena la macchina si fermò aprì la portiera e corse (davvero) verso i bagni con un pacchetto di fazzoletti in una mano e l’altra fra le gambe per non farsela sotto.

Lui la vide entrare dentro al bagno e poté solo immaginare la mega pisciata che fece.

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