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Racconti Erotici Etero

Il mio capo uffucio

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono oramai settimane che non sopporto più il mio lavoro ogni giorno devo presentarmi in ufficio prima dell’orario consono e devo uscire un’ora dopo dell’orario stabilito. Questo solo perché da circa tre settimane ci sono stati dei cambiamenti all’organico della società in cui lavoro. E al posto del docile capoufficio che avevo prima &egrave arrivata, in sostituzione, una tiranna assoluta che esige dai suoi impiegati massima ubbidienza. Oramai in ufficio non si può neppure parlare con il collega accanto senza ricevere un rimprovero; pensate poi quello che &egrave successo quando mi ha scovato nello sgabuzzino mentre stavo ‘corteggiando’ la fattorina che si occupa di consegnare i messaggi interni. Quella volta si era veramente agitata, penso che le sue grida siano arrivate fino a dieci piani sotto e da quel giorno non mi lascia rifiatare un attimo e devo sempre sottostare ai suoi ordini. Dato che la mia pazienza ha un limite ho deciso che se stasera farò ancora tardi per colpa sua dovrà vedersela con me. Passano le ore ed io come un cane al guinzaglio eseguo tutti i suoi ordini mentre osservo che tutti i miei colleghi se ne vanno e l’unico a rimanere sono io. Quindi a questo punto basta ho deciso e con fare minaccioso mi dirigo verso il suo ufficio, ma appena arrivo dinnanzi alla porta noto che &egrave socchiusa e vedo la mia ‘padrona’ che si sta masturbando dolcemente sussurrando parole che non riesco a capire anche se all’improvviso credo di sentire il mio nome. Senza dire nulla busso alla porta e lei si ricompone immediatamente e mi invita ad entrare. Una volta varcata la soglia mi avvicino a lei e con un tono calmo le domando: ‘come mai sono sempre l’unico ad arrivare per primo ed a uscire per l’ultimo?’. Lei senza battere ciglio si alza e mi risponde dicendomi una cosa inaspettata : ‘ma caro semplicemente perché qui dentro sei il migliore ed io ho bisogno di te come nessuno altro’ e mentre dice questo noto che si sta mordicchia il labbro. Io allora non sapendo più cosa rispondere rimando li in cerca di una replica adatta e mentre la cerco noto che sul bracciolo della sua sedia ci sono appese le sue mutandine, sorrido e non curante del fatto che &egrave il mio capo con una mano indico il suo indumento intimo e faccio osservare che forse dovrebbe rimettersi un po’ in ordine. Poi ritorno sui miei passi e le dico ‘la ringrazio vivamente di quello che mi ha detto ma mi deve scusare io non la trovo una buona ragione, io ho diritto di essere trattato come tutti gli altri. Me lo deve dire. C’&egrave l’ha con me per qualche motivo?’. Lei come se avesse appena presa una scossa mi si avvicina ancora di più e abbassando il capo mi dice a bassa voce: ‘lo so che a voi tutti non sembra, ma anch’io sono una donna e a dire la verità mi sei piaciuto dalla prima volta che ti ho visto &egrave per quello che ti trattengo più degli altri solo per godere della tua vista e con la speranza che un giorno ti accorgi di me’ dopo all’improvviso mi bacia sulla bocca. Io cercando di capire cosa stava succedendo mi rivolgo ancora a lei ‘allora fammi capire bene in poche parole tu mi ami’ lei mi risponde facendo cenno con la testa ‘questo spiegherebbe quella volta dello sgabuzzino, ma scusa perché non me l’hai detto prima non ti capisco molto probabilmente sarebbe giovato sia a te sia a me’ ‘sai penso che mi consideri come la una padrona da sopportare poi vedo che ogni giorno vai dietro a ogni sottana e non a me’. I miei sentimenti cambiavano di continuo e dalla rabbia che provavo prima, passarono a sentimenti di pena verso quella donna ad arrivare fino a una certa eccitazione che provavo adesso e senza pensarci due volte ‘senti allora eri me che pensavi mentre ti masturbavi’ lei rialza la testa di scatto ed arrossi all’improvviso ‘mi hai visto? O che figura pensavo che non mi potesse vedere nessuno, sono una povera sciocca, ma dato che non ci posso fare niente ti dico che hai ragione stavo proprio pensando a te’. Devo ammettere che questo mi ha reso orgoglioso e che, nonostante i sentimenti che provavo per lei, avevo notato già da diverso tempo che bella donna fosse. Ha dei bellissimi oggi verdi per di più ha dei capelli rosso scuro deliziosi e una bocca carnosa. E il suo fisico, nonostante indossi sempre abiti da manager, sembra quello di una giovincella. A questo punto il mio desiderio più forte &egrave quello di fare l’amore con lei cosi senza dire nulla mi avvicino a lei e la bacio sulla bocca. Lei incredula si scosta quasi subito e mi dice ‘ &egrave da tanto tempo che aspettavo questo momento’ e senza aggiungere altro si toglie l’elastico dai capelli facendoli ricadere sul suo viso e ricambia il bacio, ma questa volta insinua la sua lingua dentro la mia bocca. Dio come bacia bene nello stesso tempo dolce e violento. Senza che io le dica nulla fa scendere la sua mano destra dal mio viso fino alla lampo dei pantaloni la apre ed inizia a toccarmelo. Inutile dire che mi diventa subito duro e che non riesco più a trattenerlo nei mie jeans. Ma per fortuna mi viene in aiuto lei che inginocchiandosi toglie anche l’unico bottone che teneva insieme le mie braghe e come una molla fuori esce il mio pene che schizza immediatamente davanti alla bocca di lei, che senza farsi pregare, me lo scappella con le dita ed inizia a leccarmi la cappella molto dolcemente, poi lo fa entrare piano a piano dentro la sua bocca sentendomi immediatamente circondato da un calore improvviso, dopo un po’ decido che non &egrave giusto che a godere sia solo io quindi la faccio rialzare e gli slaccio la giacca e subito una sorpresa sotto non aveva reggiseno, ma la cosa che mi fece di più meravigliare fu il fatto che mai e poi mai potevo immaginare che avesse un seno cosi stupendo e cosi sodo. Così getto la giacca ed inizio a leccargli i capezzoli che gli erano diventati duri mentre con la mano tasto le sue gambe e, sapendo ovviamente che non indossava le sue mutandine, mi dirigo diritto verso la sua figa che a quanto pare era gia bagnata da parecchio. Poi mi inginocchio io questa volta e infilo la mia testa sotto la sua gonna ed inizio e leccare quella fessura deliziosa. Una volta che la sentivo abbastanza bagnata la faccio girare con le mani appoggiate alla scrivania e poi mettendola a 90 la penetro molto dolcemente i nostri corpi si muovono a tutt’uno ed io impazzisco a vedere il suo seno che balla sulla la mia pressione. La nostra fortuna &egrave che nell’ufficio non ci sia nessuno dato che i nostri gemiti di piacere raggiungerebbero ogni collega anche se il solo pensiero di essere scoperto mi eccita ancora di più. Ora la faccio girare verso di me mi avvicino e la bacio sulla bocca poi le prendo le sue gambe tra le mie braccia e spingendola verso il muro la penetro in piedi ammetto che la posizione richiede uno certo sforzo fisico, ma il godimento che se trae &egrave insuperabile dopo circa un quarto d’ora di scopata il mio capo emette le sue prime parole: ‘perché non sei venuto prima nel mio ufficio, cosi abbiamo perso del tempo prezioso ed ora ti voglio godere tutto’ io non rispondo e la faccio scendere da quella posizione e dato che oramai e in mio potere decido di fare una cosa che non ho mai fatto la faccio girare un’altra volta e senza chiedere nulla inizio a infilare le mie dita nel suo buco del culo, dopo averlo allargato abbastanza decido di penetrarla proprio li subito lei si volta verso di me e sentendo quella strana sensazione di dolore mi dice: ‘ma che vai sei impazzito cosi mi fai male’ io la guardo e le dico ‘ora stai zitta questa e la punizione per avermi fatto lavorare troppo’ e con un gesto secco lo infilo tutto lei subito emette un gemito di dolore ma questo subito passa e vengono sostituiti da sospiri di godimento e cambiando idea mi dice ‘ si dai continua mi fai impazzire’ e non sazia del mio pene allunga la sua mano destra verso la sua figa ed inizia ad masturbarsela. Dalla mia posizione vedo nettamente uscire dal suo organo riproduttivo molte goccioline da li capisco che &egrave eccitata. E dopo un po’ viene emettendo un grido di piacere. Dato che sto per venire pure io faccio uscire il mio pene dal suo culo la faccio girare e gli lo metto in mezzo alle sue tette lei se le stringe attorno il mio cazzo e con la lingua mi lecca la cappella. Poi si alza mi prende il pene con la mano destra me lo masturba per un po’ poi se lo infila in bocca dicendomi ‘dai voglio tutto il tuo seme in bocca’ io non mi faccio pregare e dopo 10 secondi gli vengo in bocca e lei inghiotte tutto. Una volta terminato il nostro atto sessuale io mi seggo sulla sua poltrona e lei mi si siede sopra e rimaniamo li per circa 10 minuti sfiorandoci a vicenda. Dopo un po’ io mi rialzo e mi rimetto i pantaloni ammirando di nuovo il suo corpo nudo e gli getto i suoi vestiti. Una volta che ci siamo rimessi a posto ci guardiamo ci mettiamo a ridere poi prendo la parola io per primo: ‘ehi Sara siamo sposati oramai da 5 anni e dobbiamo fare queste scene per scopare’ lei ride e mi risponde ‘certo se no il nostro rapporto sarebbe monotono, sai che facciamo la prossima volta invitiamo la tua fattorina se vuoi. Ha proprio un bel seno’ ‘se lo dici tu lo possiamo fare. Ora invece perché non andiamo a casa mi &egrave venuta una certa fame’ ‘fa bene’ lei mi risponde. Ok vi ho preso in giro lei in realtà &egrave mia moglie ma sentitemi bene che gusto c’era se vi dicevo tutto dall’inizio non vi pare. Ok ora vi saluto ciao.

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