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Racconti Erotici Etero

il mio primo vero uomo!

By 3 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

L ultima avventura era finita molto male iniziavo a non credere più negli uomini’ finchè non arrivò lui’ quella sera eravamo al carnevale del mio paese era tardi e l alcol scendeva bene con il freddo che faceva, mirco era sempre più ubriaco, inizio a star male, lo portai insieme al suo migliore amico al parco per fargli smaltire la sbornia’ e dopo poco arrivò lui’ ‘ciao ragazzi mi hanno detto che mirco sta male avete bisogno di una mano?’ si sedette vicino a me mentre tenevo la fronte al mio amico che stava male, mi girai a guardarlo meglio, aveva degli occhioni azzurri meravigliosi, era più grande ma non so di quanto’ dopo un po’ decidemmo di portarlo a casa,non si reggeva più in piedi, lo caricammo sulla macchina di andrea, si offrì di riportarmi a casa era l una di notte e non mi piaceva camminare da sola,avevo paura anche se non volevo ammetterlo’
Arrivati sotto casa mia mi inizio a guardare meglio e mi disse che non aveva notato quanto ero carina’ grazie’ inizio a baciarmi’ lo lasciai fare’ era davvero bellissimo’ la sua mano scivolava nella mia scollatura’ mi scoprì il seno, con forza lo stringeva, come se si stesse aggrappando ai miei capezzoli già belli duri, inizio a stringermi sempre più, la sua lingua era sempre più assetata di me, scese a mordermi il collo, sempre più giù, infilo la testa in mezzo alla mia splendida quinta, ero sempre più eccitata e stavo perdendo il controllo’ sentivo negli slip l umidità tra le cosce’ lo desideravo! Sempre più’ mi slacciai i jeans per fargli capire che poteva osare di più, capì cosa fare’ inizio ad accarezzarmi la figa depilata, intanto faceva scendere il sedile con la mano libera’ in poki secondi mi trovai nuda a gambe aperte con la sua testa tra le cosce’ era la prima volta che mi facevo leccare da un uomo’ era ingordo di me, leccava sempre più veloce a ogni mio ansimo’ arrivò il primo orgasmo’ portai la testa all indietro e mi lasciai andare a lui, ero sua ora poteva farmi quello che voleva!… Sali veloce a darmi un bacio sulle labbra’ ne approfittai per togliere anche i suoi pantaloni’ e li vedì quella meraviglia’ il suo cazzo era enorme, il piu grande che abbia mai visto, era duro e imponendo, lo volevo succhiare lo fissavo mangiandolo con gli occhi’ iniziai a farlgi una sega,mi muovevo veloce e lui mi lasciava fare.. mi chinai per prenderlo in bocca e di colpo mi fermò.. mi tirò su il viso e mi disse: ‘ragazzina qui comando io’ per ora non lo puoi avere’ sei la mia troietta e non meriti di assaggiare il mio nettare” non sapevo come reagire’ mi alzai a guardarlo negli occhi lo baciai e risposi: ‘si mio padrone, non merito così tanto..cosa vuoi che faccia?” ci mise poco a farmelo capire..
Si mise sopra di me e rimase qualche secondo a guardare la mia figa bagnata e disse :’ guarda che lago hai tra le cosce. Sei proprio una puttanella e devi essere punita.’
Abbassai lo sguardo e vidi la sua erezione sempre più gonfia, stava morendo dalla voglia di scoparmi, lo vedevo’ capì che stavo ammirando quello splendido cazzo e mi privò anche di questo, mi bendò con la sua sciarpa’
Senti il rumore del cassetto aprirsi e tirò fuori qualcosa ma non vedevo cosa, le emozioni si facevano sempre più forti’
E a un tratto sentì il suo dito scorrermi dentro la figa, urlò puttana non te la cavi con così poco, due dita dentro che si muovevano sempre più veloci’ e a un tratto qualcosa, qualcosa di grosso, era freddo e non grandissimo, non era il suo cazzo, non capivo, ma quella situazione mi faceva godere sempre di più’ fottimi urlavo, fottimi padrone, voglio godere’ mi tappò la bocca con la mano, taci troia! Mi legò i polsi alle maniglie delle portiere posteriori’ che situazione fantastica’ poteva farmi tutto quello che voleva e io avrei acconsentito’ continuava a fottermi la figa con quella cosa strana, oddio!, lo sentivo stava diventando più grande, si stava gonfiando dentro di me, urlai per il dolore, era troppo per me, faceva male, eppure non volevo che si fermasse era troppo eccitante’ con una mano spingeva quel coso nella mia figa fradicia e con l altra mi stimolava il buchino dietro (era ancora vergine e lui questo lo aveva capito)’
Non ti hanno mai fottuto dietro troietta?… no padrone sarai il primo’
Sputò! Aaah! Un dito profanò il mio culo, e poi due dita umide che entravano e uscivano smise per un secondo’ tirò fuori il giochino dalla mia figa ormai aperta e fradicia’ e li arrivò il male! Mi mise quel cazzo enorme nel culo, urlai così forte che lui si eccitò ancora di più e iniziò a spingere con più energia, il piacere mi percorreva la schiena e arrivò al mio cervello annebbiato’ avevo voglia di toccarmi la figa, il clito mi bruciava’ ma ci pensò lui’ infilo tutta la mano, fino al polso dentro la mia figa squartata ‘ ero in estasi arrivò così in terzo orgasmo più forte degli altri ma provati in vita mia’
Si fermò.. mi slegò le mani, tolse la sciarpa dagli occhi’ lo guardai’ era soddisfatto’ guardai il suo cazzo ancora bello duro, sporco del mio sangue e dei miei umori’ si accasciò sul sedile del guidatore, ero un po spaesata, mi guardo’ vieni qui piccola’ sei stata davvero un amore stasera, è stata una scopata stupenda, e ora avrai quello che tanto desideravi prima’ gli bacia il petto, il pube e presi in bocca quel cazzo fantastico che così tanto desideravo’ era bellissimo sentirlo godere per merito mio, intatno dolcemente mi accarezzava i capelli’ mi venne tra le labbra e quel suo sapore così forte, così buono, mi diede alla testa’ mi avvicinai a lui’ lo baciai’ appoggiai la mia testa al suo petto e lui mi abbracciò, era stato tutto così bello’ non dimenticherò mai LUI’ il mio primo vero uomo’

sis

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