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Racconti Erotici Etero

Il paradiso delle Statue

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sei costata il lavoro di una vita, ti ho perduto per nulla. Adesso che non ho più te…sono vuoto. Voglio raggiungerti…

Verrò da te.

La regina di ogni mio risveglio al mattino, la voglia di vederti viva, durante le mie notti. Se solo tu fossi viva, vorrei vederti una sola volta muoverti, slegare i tuoi capelli al vento, lasciandomi ammirare tutto ciò che è imprigionato in una sola immagine. Fredda. Ferma.

Posso ammirare il calore del tuo corpo solo quando il Sole del mattino infligge i suoi raggi su tutta la tua superficie trasparente, creando un color ancora più meraviglioso dell’alba, ravvivando la mia stanza, ma tu…non ti muovi

La voglia di vederti viva, durante le mie notti. Se solo tu fossi viva, vorrei vederti una sola volta slacciare il tuo vestito, concederti a me e toccarmi, con quelle mani che non saranno mai calde, con quella bocca che non sarà mai rossa, con quella carne che non sarà mai rosea. Il sole muore ogni sera, per rinascere il giorno dopo. Tu, al mattino, non rinasci mai. La notte, dormi con me.

Saresti magnifica. Ti ho scolpito a mio volere, come ti vorrei. E contemplarti mi da gioia e tristezza. Gioia per aver avuto il dono di scolpire un tuo viso, per dare l’impressione di te che mi guardi, tristezza per l’intelligenza di aver compreso che quei tuoi occhi non saranno mai in grado di guardarmi. Cristallo… Solo Cristallo. Solo misero e prezioso Cristallo.

Gli unici rumori che emetti sono lo stridio delle mie dita che scorrono sulla tua superficie. Vorrei sentire una parola, solo un sussurro da te. Ma tu non parli.

Spalanco le porte per vedere i tuoi riflessi, mentre la luce raggiante del sole ti illumina e abbaglia la mia stanza.

Una notte sento il vento sbattere sul portone. Un magico aere irrompe nella mia stanza, respiro aria gelida e vedo le piante piegarsi al volere degli Dei. Cadi a terra, frantumantodi in schegge.

Mi sei costata il lavoro di una vita, ti ho perduto per nulla. Adesso che non ho più te…sono vuoto. Voglio raggiungerti nella purezza del tuo colore. Andiamo insieme dove nessun uomo è mai stato prima. Non tornerò più indietro; sto bene con te. Ormai posso solo rimembrarti, poichè non tornerai mai più ad essere la mia bella statua di cristallo… aspettami…

Verrò da te.

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