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Racconti Erotici Etero

il prof di educazione fisica

By 31 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Insegno ed. Fisica in un liceo sperimentale Tecnologico/Sportivo, ho 35 anni fisico giovanile e mi piace stare tra i ragazzi.
Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico, ho diverse classi ma quella in cui preferisco stare &egrave una 4 che ho dalla prima.
Fin dall’inizio mi son trovato subito bene con i ragazzi, particolarmente con le ragazze dalle quali ho ricevuto anche apprezzamenti a quali ho sempre dovuto tenere a freno per ovvi motivi.
Con la 4 superiore, le ragazze incominciano però ad osare di più e resistere diventa sempre più difficile soprattutto con alcune di loro che fanno di tutto per mettersi in mostra. Insegnando ed. Fisica poi il loro fisico &egrave sempre in bella mostra e non fanno certo molto per nasconderlo.

Frequento la quarta superiore e sono una ragazza decisamente sveglia.. ho ripetuto un anno e sono più grande, anche fisicamente, delle mie coetanee.. sono mora, con la carnagione scura.. ho una bella terza di seno’ e faccio sbavare più di qualche compagno di classe che vorrebbe allungare le mani’ i miei coetanei però, con i loro acerbi peli pubici e così tanta voglia da venire subito, mi interessano poco’ punto agli uomini’ quelli che sanno durare a letto, che sanno muoversi, quelli che sanno cosa fare con le mie tette’ anche quelli che mi possono sbattere in un angolo e poi non si innamorano’ ora che madre natura mi ha dotato delle giuste armi di seduzione voglio divertirmi’ e da un po’ di tempo mi stuzzica molto il prof di educazione fisica’ &egrave giovane, ha un bel fisico che ha tonificato facendo diversi sport’ le mie compagne di classe fanno risolini infantile e commenti scemi pensando a lui negli spogliatoi, io avrei solo voglia di farmelo’ e penso giorno dopo giorno come potrei agganciarlo.. durante le ore di lezione non perdo tempo nel farmi notare ma non voglio che anche i miei compagni brufolosi mi sbavino addosso.. un giorno arriva un’opportunità che mi sembra la migliore occasione per mettermi in mostra.. il prof organizza dei corsi specifici pomeridiani.. poche persone.. scelgo un corso di attività aerobica.. ho una gran voglia di far impazzire quel giovane uomo biondo’ credo che il prof abbia scelto di proporre questo corso sperando di rifarsi gli occhi’ scelgo spudoratamente di indossare un body da ginnastica artistica per avere libertà di movimento’ &egrave molto sgambato e mi fascia bene le forme’ &egrave praticamente un costume intero’ non indosso calze e farò di tutto per farmi notare, noncurante delle mie compagne che ancora pensano alle bambole’ loro sono vestite con tutone o pantaloncini informi’ siamo in poche in palestra’ il prof strabuzza subito gli occhi appena mi vede’ il mio seno prosperoso &egrave ben valorizzato dalla compressione del tessuto’ i capezzoli sono già dritti e duri il culetto &egrave bello alto, incorniciato dal poco tessuto che lo ricopre.. la mia preda ha dei pantaloncini corti e una maglietta attillata bianca’ vediamo se lascerà trasparire qualche reazione il suo corpo’ mi metto in prima fila sotto di lui’ comincia una lunga fase di esercizi di stretching e poi di riscaldamento’ sembra quasi voglia mettere alla prova la tenuta del mio costume’ lancia occhiate furtive ma la sua professionalità non viene meno’ anche se ad un certo punto ci fa divaricare le gambe in un esercizio dinamico e ci fa tenere a lungo questo esercizio’ sono a un metro da lui e senza che lo volessi il poco tessuto che mi copre la fica si tende ed entra tra le mie grandi labbra’ continuo a divaricare le gambe e ad ogni movimento sembra entrare sempre più a fondo’ si struscia sul clitoride che &egrave bello gonfio’
Tra tutte le ragazze del gruppo della classe sola una di loro attira veramente la mia attenzione, le altre rimangono sempre delle ragazzine; decido che per Lei posso fare tutto anche uscire dalle regole professionali che mi son sempre imposto. Da diverso tempo sto cercando l’occasione di poterla avvicinare, organizzo così dei corsi pomeridiani cercando di coinvolgere le ragazze in gruppi ristretti e spingendo lei verso un corso di attività aerobica che può mettere in evidenza il suo corpo lineare, le curve dei suoi seni e quel suo fantastico culetto.
Quel giorno si presenta con un body aderente che mette in mostra ogni suo movimento e non solo, si mette in prima fila posizione migliore da cui ammirarla nel suo splendore e scambiandoci occhiate furtive che mi portano ad un eccitazione tale da far fatica a controllare e nascondere il mio membro nei boxer sotto i calzoncini.
Dopo una serie di esercizi di stretching, voglio portare all’estremo la mia eccitazione, permettendomi di immaginare le mie mani che scivolano sul suo corpo, la terza di seno &egrave una meraviglia tra le mie mani, i capezzoli diventano duri nel momento in cui li massaggio e li prendo tra pollice e indice, con il suo viso che fa trasparire l’eccitazione del momento… mi riprendo dal mio sogno ad occhi aperti rimanendo a guardarla mentre divarica le gambe permettendo così al costume di diventare sempre più sottile.
Mi riprendo alzandomi e girando tra tutte le ragazze per non far capire l’eccitazione che cresce nei boxer e per non dare modo alle altre ragazze di capire cosa sta succedendo.
Faccio continuare l’esercizio correggendo ad ogni passaggio i movimenti delle ragazze, cogliendo l’occasione di avvicinarmi a lei. l’esercizio continua, sempre sedute a gambe divaricate, portando il corpo in avanti con le braccia tese fronte alla testa fino a appoggiarsi al parquet della palestra.
Decido di provare ad avvicinarla per vedere la sua reazione e con la scusa mi avvicino da dietro, il suo culetto &egrave un visione meravigliosa, essendo tutta protesa in avanti, appoggio le mani sulla schiena, con la scusa di tenerla giù, permettendomi di accarezzarla dal basso collo sulle spalle e percorrendo la spina corsale arrivare alla parte alta del suo culetto. Apro le mani che rifanno il percorso inverso a palmo aperto. La sua risposta… gira la testa sul fianco, sempre con la testa bassa sul parquet, uno sguardo furtivo, un sorriso ammiccate e due parole “mi piace”.
La mia voglia cresce e non solo quella, il membro scoppia e lei se ne accorge… dicendomi “posso fare qualcosa?”
Sono eccitatissimo il desiderio mi assale, voglio che sia mia… sentirla godere tra le mie mani…

Il professore &egrave vicinissimo a me’ sento il suo calore.. le sue mani morbide mi accarezzano’ il suo buon profumo di pulito e di maschio’ di sudore’ sentirà l’odore della mia fica cotta al punto giusto? Vedo il suo grosso cazzo muoversi nei boxer’ entro con una mano da sotto una manica del pantaloncino e lo afferro con forza. Lo muovo un po’.. e vedo l’estasi nei suoi occhi’ ma la lezione deve continuare.. tutto &egrave veloce’ non mi rendo nemmeno conto se le altre hanno visto’ ora l’imbarazzo del prof &egrave palese’ stare in piedi mette in mostra la sua asta tesa’ non molto professionale’ prova a nasconderla con un maglioncino che si fissa in vita e prosegue la lezione’ io continuo a guardarlo’ ad un certo punto, a mezz’ora dal termine, chiede alle ragazze di poter concludere prima per un suo problema non meglio precisato, promettendo che la prossima lezione avrebbe recuperato’ si eclissa nel suo spogliatoio e noncurante della fuga delle altre lo seguo’

Preso dall’eccitazione, lascio andare tutte a farsi la doccia ed io vado verso il mio spogliatoio aspettando che tutte vadano via… quella puttanella mi aveva letteralmente in pugno’ eppure non mi ha seguito’ le donne! Non si capisce mai cosa vogliano veramente!.. eppure’ stavo per venirle in mano quasi’ toccherà farmi l’ennesima sega pensando a questa pazza’ Dopo una mezz’oretta di chiacchiericcio non sento più parlare negli spogliatori così esco e giro per controllare che siano vuoi per chiudere la palestra’
Nel silenzio sento l’acqua di una doccia scorrere e sulla panca dello spogliatoio il body di lei, mi avvicino lo prendo tra le mani e lo porto suo mio viso. Sento il profumo delicato della sua pelle e quello della sua fica eccitata… lo ha bagnato con gli umori della sua fichetta depilata’ ha un odore pungente e dolce.. gocciola anche il mio uccello.. Sento l’acqua scorrere ancora, pensando così di poter essere tranquillo da occhi indiscreti.
Il profumo del body &egrave forte e la mia eccitazione sale, con la mano sui miei pantaloncini sento il membro esplodere dall’eccitazione, il desiderio di possederla &egrave forte, tanto da spingermi verso le docce, a volerla spiare. Entro nel bagno e la vedo di spalle sotto la doccia’ il suo corpo sinuoso sotto la doccia aperta &egrave uno spettacolo’
L’acqua scivola sulla sua pelle, il sapone sui suoi seni tondi e i capezzoli duri sotto la sua mano mentre l’altra &egrave tra le sue gambe sembra entrare nelle labbra della sua fica ed esplorare il suo desiderio… Sento la sua voce ansimare di piacere… vado verso l’ingresso per assicurarmi che la porta sia chiusa a chiave’ mi giro per raggiungerla e me la ritrovo davanti a me con l’asciugamano all’altezza del seno tenuto solo da una mano.
i nostri sguardi si incrociano, un attimo di silenzio e si avvicina, allunga le mani verso il mio viso lasciando cadere l’asciugamano che la copriva, il suo corpo &egrave bellissimo, bagnato e insaponato.
Ci baciamo senza dire nulla, le nostre lingue si legano, le mie mani sulla sua schiena scendono verso il suo culetto stringendolo a me facendolo così sentire il mio membro, ancora in gabbia, sulla sua fighetta.
le nostre bocche si staccano, le sue mani scendono verso i miei pantaloncini, li toglie insieme ai boxer con un gesto veloce, facendoli scivolare giù’ con la lingua scende sul mio torace libero dalla maglietta che nel frattempo ho sfilato. Accarezza i pettorali, mordicchia i capezzoli con le sue labbra’ scende fino al pube’
la sua bocca raggiunge la mai asta tesa, in ginocchio davanti me la vedo sparire nella sua bocca in gesto immediato e vorace… dopo qualche colpo in cui sono in estasi ad ogni colpo della sua lingua bollente’ non resisto… mi siedo sulla panchina dietro di me, le avvicino il bacino con forza e la spingo verso la mia asta’ lei non si fa pregare’ il mio pene entra scivolando nella sua fichetta bagnatissima’ si infila per bene il mio uccello dentro la fica con dei gemiti da gattina e mi mette il suo bellissimo seno in faccia’ si regge sulla spalliera della panchina dello spogliatoio’ va su e giù con movimenti sinuosi.. le afferro i seni a piene mani’ comincio a succhiarglieli uno alla volta… tirando bene quei suoi piccoli capezzoli carnosi’

Il sogno di scoparmi il prof di educazione fisica finalmente &egrave realtà’ i peli biondi del suo cazzo mi solleticano la fica mentre mi muovo su e giù’i suoi muscoli sono tesi’ le sue braccia forti mi afferrano i seni e li strizzano’ sento la sua asta dentro di me’ a volte mi alzo fino a farla uscire quasi tutta.. lasciando dentro solo la cappella che viene ‘abbracciata’ dai miei umori e dalla mia carne’ sento che ha voglia e muove il suo giovane corpo sodo su di me’ il suo cazzo &egrave durissimo’ sembra un grosso bastone di legno dentro di me’ la sua voglia &egrave tanta e la mia energia pure’ mi muovo veloce sulla sua asta’ sento i suoi muscoli fremere’ stacca la bocca dai miei capezzoli per un attimo e lo sento ansimare sempre più forte.. &egrave un grido strozzato’ ‘mi fai venire! Sto per venire..’ un grosso fiume caldo mi riempie all’istante con sussulti forti’ sollevo il mio bacino sfilando piano la sua asta’ una colla calda e densa scende copiosa dalla mia passerina..

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