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Racconti Erotici Etero

Il ragazzo della mia amica

By 20 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono perversa e cinica.
Dietro la mia facciata rispettabile, sono perversa, cinica e porca.
Una vita da brava ragazza’poco più che ventenne, una buona famiglia, un fidanzato , un lavoro regolare e un comportamento irreprensibile non riescono a far tacere i miei istinti di ladra.

Mi piace rubare. Non denaro o oggetti, ma sesso e passione.
E ancora meglio se il furto avviene ai danni di una persona amica….di una persona che mi ha dato la sua fiducia..
Non avevo ancora diciotto anni , quando mi accorsi di questa mia ‘vocazione’ e di quanto fosse elettrizzante trasgredire le regole.
Eravamo ad una festa, io, la mia amica e il suo nuovo ragazzo, che mi aveva presentato proprio quella sera.
Subito notai come mi guardava…sembrava che volesse spogliarmi con gli occhi….
Per tutta la durata della festa non mancò di farmi complimenti velati, di nascosto della mia amica.
Forse bevemmo tutti un po’ troppo a quella festa, e la mia amica stava veramente male….per questo il suo ragazzo accompagnò prima lei, chiedendomi di pazientare in auto mentre la faceva salire a casa sua.
Quando ritornò in macchina per riaccompagnare me, finsi di rovistare nella borsetta, con aria disperata,dicendo di avere perso le chiavi….e che quella notte i miei non erano a casa… recitai così bene che S. non seppe resistere all’impulso di consolarmi e di offrirmi ospitalità a casa sua , per quella notte, mentre lui avrebbe dormito sul divano..
E così fu.
Ma, nel cuore della notte, mi ritrovai sveglia e lucida…e terribilmente eccitata, nel letto di S, mentre lui dormiva in soggiorno…
Non riuscivo a togliermi dalla mente i suoi occhi che passavano in rassegna le mie giovani e prorompenti curve… le sue mani calde che mi sfioravano mentre avevamo ballato una volta insieme…il suo desiderio così visibile e trattenuto…per decenza..
Ma decenza non conoscevano le mie mani che, mentre questi pensieri attraversavano la mia mente, scendevano ad accarezzare le mie labbra gonfie e piene di voglia …
Mi masturbai furiosamente pensando a lui…a come mi avrebbe presa….a come mi avrebbe penetrata… ero in un lago di fluidi caldi… quando presi la mia decisione.
Con risolutezza mi alzai, entrai in soggiorno e mi misi di fronte a lui che dormiva.
Mi inginocchiai accanto al divano, con delicatezza gli scostai la coperta di dosso…
S continuava a dormire..
Gli abbassai gli slip e misi a nudo un sesso che, con mio grande stupore, non era affatto a riposo! Nella penombra della stanza sbirciavo il suo viso..ma lui ma lui non si mosse…
Avvicinai le labbra a quel sesso così bello, teso, turgido…non resistetti a prenderlo in bocca…
Mentre succhiavo il glande con sempre maggior avidità , lo guardavo in viso: possibile che continuasse a dormire?
Ormai la mia fellatio era giunta quasi a compimento…gocce di saliva uscivano dalla mia bocca e quel cazzo duro e pulsante continuava ad entrare e uscire dalle mie labbra senza che il proprietario facesse il minimo cenno…
All’improvviso mi arrestai…allora S aprì gli occhi, accennò ad un sorriso ironico e mi prese la testa tra le mani:
‘ continua tesoro… pensavo che fosse un sogno….sognavo di te che mi facevi uno splendido pompino …ed eccoti qua….i miei sogni che diventano realtà…’
La voce era dolce ma le sue mani erano dure e decise e mi spinsero la testa in basso, fino a che il suo fallo mi raggiunse la gola, fino a quasi soffocarmi…
‘ … e succhiami, troia, fallo bene questo pompino, visto che ti sei presa la briga di cominciare!’
Proseguì questa volta con tono prepotente.
Nel sentire queste parole sentii anche un getto di sperma riempirmi la bocca…era la prima volta che avevo un’esperienza del genere..quello che fino a quel momento sapevo era frutto di letture e film porno visti di sotterfugio.
Non dimenticherò mai quel sapore aspro… e la sensazione di vomito, che presto padroneggiai, ingoiando tutto: so quanto agli uomini piaccia che si ingurgiti il loro seme…e so anche che la mia amica era restia a farlo…
Quando S si fu liberato di tutto il suo sperma, io avevo ancora la fighetta in fiamme….ero eccitata come non mai…e glielo dissi…
S. fu splendido con la bocca, mi succhiò i seni, mi baciò il ventre….scese lentamente e inesorabilmente verso il mio fiore…impazzito di desiderio…
Ma siccome gli dissi che ero ancora vergine, non si volle farsi carico di deflorarmi…e con la bocca sul clitoride riuscì a farmi avere uno dei più intensi e prolungati orgasmi della mia vita.

In seguito mi fidanzai e con S. ebbi ancora degli incontri clandestini: sesso soddisfacente e rapporti completi, di nascosto naturalmente della mia amica e del mio fidanzato….ma l’intensità di quella notte, pur senza avere avuto una penetrazione, non l’ho più dimenticata.

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