Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Il servizio fotografico

By 3 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo risposto a un annuncio su internet di un fotografo, che si definiva amatoriale, il quale cercava una modella anche alle prima armi per delle foto a tema esibizionistico, sembrava scritto apposta per me…e così dopo aver mandato una mail a Luca, il fotografo, iniziai con lui un fitto e simpatico scambio di mail su ciò che avremmo fatto, sul dove e il quando, ma anche su di noi e su chi eravamo.

 

Ci trovammo un primo pomeriggio di un paio di settimane fa, in un paesino non troppo lontano da casa mia; prima di uscire mi ero fatta una doccia, mi ero truccata, profumata, anche se in foto il profumo non si sente, e mi ero vestita come mi era stato richiesto; scarpa nera con tacco, autoreggenti nere ricamate, perizoma e reggiseno di pizzo coordinati e sopra un cappottino aderente che arrivasse poco sopra il ginocchio.

 

Sì, ero in intimo sotto il cappotto, e già questo mi dava una eccitazione e una tensione incredibile, poi andare al luogo dell’appuntamento e lasciare in chi mi incrociava il dubbio su cosa avessi sotto, poiché non si vedevano indumenti fra la gamba e il cappotto, mi diede un ulteriore scarica di adrenalina.

 

Arrivai al luogo concordato e Luca era già lì ad aspettarmi, stretta di mano, bacino sulla guancia, e sorridendomi mi chiese se mi ero vestita come mi aveva chiesto; poiché non passava nessuno, slacciai i due bottoni del cappotto e lo aprii, lasciandolo per un attimo senza parole.

 

In effetti lo spettacolo non era male, poiché l’intimo era molto sexy, con un pizzo leggero che lasciava molto poco all’immaginazione.

 

Mi propose di cominciare subito a scattare, e così iniziammo a camminare per il paese, scattando foto pudiche in presenza di persone, ma aprendo invece il cappottino non appena la vista era libera.

 

Col passare del tempo inizia ad osare un po’ di più, rischiando diverse volte di essere beccata con la giacca aperta o addirittura abbassata, ma proprio questo rischio mi stava eccitando…inoltre Luca mi fotografava e mi riempiva di complimenti, e si vedeva dal colore del suo viso che ciò che immortalava non gli dispiaceva affatto.

 

Dopo un’oretta di scatti, mi propose di spostarci lungo un fiume lì vicino, facendo una passeggiata e continuando a scattare nel frattempo; così ci avviammo verso l’esterno del paese, lui davanti a immortalare me che camminando mi divertivo a prendere varie pose, appoggiandomi a una panchina, giocando coi lembi del cappotto o fingendo di toglierlo.

 

Fu proprio all’arrivo nel parco fluviale che mi propose di levarlo del tutto, non passava nessuno in effetti, e poi sarebbe potuto sembrare davvero un servizio fotografico, magari per una pubblicità di intimo.

 

Così me lo sfilai e glielo porsi, ero in scarpe col tacco e intimo sexy in un parco, sentivo che l’eccitazione in me era schizzata a livelli altissimi, e credo che i miei capezzoli duri come chiodi lo avessero fatto capire anche a lui chiaro e tondo.

 

Continuai a camminare, in maniera sensuale ora, girandomi in modo da far apprezzare anche il lato b nascosto solo dal filo del perizoma a Luca, e notai come i jeans fossero davvero gonfi all’altezza del cavallo…era ancora più eccitante sapere che si stava eccitando quanto me.

 

Stavamo scattando alcune foto mentre mi appoggiavo languidamente a un albero quando passarono due signori in mountain bike, credo che non persero l’equilibrio per poco; infatti rallentarono e mi mangiarono con gli occhi, uno dei due disse anche un “complimenti” che mi fece sorridere, nonostante l’inevitabile imbarazzo per essere stata beccata mezza nuda.

 

Arrivati poi al fiume, ci addentrammo in una specie di caletta, un’ansa coperta alla vista dagli alberi, che Luca  disse essere a volte frequentata da naturisti durante la bella stagione…mi sdraiai su un enorme masso, prima a pancia in su, con la schiena a contatto con la pietra, mentre con le mani mi accarezzavo il corpo, le gambe, passavo una mano fra i seni…poi mi girai con la pancia appoggiata al masso, mettendo in evidenza il mio sedere.

 

Ero davvero calda, eccitata, avrei voluto accarezzarmi per darmi un po’ di sollievo, per scaricare la tensione accumulata in quell’ultima ora, ma optai per un’altra scelta, molto più stimolante…mi alzai in piedi, sempre dando le spalle a Luca, portai le mani ai gancetti del reggiseno e lo aprii, lasciando che lentamente scivolasse verso il basso, fino a cadere ai miei piedi. Intanto sentivo dietro di me gli scatti e lui che mi diceva bravissima, sei fantastica, continua…lentamente mi voltai, lasciando che fotografasse i miei seni nudi, liberi, mentre li accarezzavo, li stringevo, con Luca che a un paio di metri da me era decisamente preso dalla situazione, scattava ma si leggeva nel suo volto che avrebbe voluto saltarmi addosso.

 

Ero ormai fuori controllo per quello che stavo facendo, con le mani presi i seni e mi strinsi forte i capezzoli, tirandoli, quasi facendomi male…pensai di essere sul punto di avere un orgasmo tanta era l’eccitazione che mi attraversava…e così mi appoggiai nuovamente sul masso mentre le mie mani si abbassarono verso i lati del perizoma, presero i lembi e iniziarono ad abbassarlo, un centimetro alla volta…fino a scoprire la mia vagina fradicia, totalmente depilata e quindi esposta all’obbiettivo che non perdeva nemmeno un secondo di quello strip improvvisato.

 

Il perizoma cadde a terra, andando a fare compagnia al reggiseno, ed io alzai le gambe e appoggiai i piedi al masso, restando così a gambe aperte davanti a Luca che scattava, scattava, scattava…con una mano scesi ed arrivai all’inguine, col medio passai nel mezzo e sentii come le labbra fossero aperte, gonfie, bagnate, il clitoride sporgeva ed era duro, il solo passarci un polpastrello mi diede una scarica lungo tutta la schiena.

 

Non resistevo più, così alzai la testa verso Luca e gli dissi “scopami, ti prego”, non credo si aspettasse questa mia richiesta, ma in pochi secondi, mentre io continuavo a martoriarmi i capezzoli, sentii la sua zip aprirsi e i pantaloni abbassarsi.

 

Ero lì, sdraiata su un masso a gambe aperte, che stavo per fare sesso con un ragazzo conosciuto due ore prima, e non desideravo altro…sentii la punta del suo pene appoggiarsi all’entrata della mia vagina ed entrare in un solo colpo, senza alcuna resistenza tanto era bagnata…iniziò subito a scoparmi forte, il suo pube picchiava contro il mio facendomi sobbalzare, la schiena sulla dura pietra mi faceva male ma mi piaceva…mise le sue mani sulle mie tette, stringendole, leccandone una, succhiandomi un capezzolo con forza, come a volerlo strappare via.

 

Ebbi un primo orgasmo dopo pochi colpi, ero al limite e mi ci volle poco per venire, fu una liberazione, lui continuava a scoparmi con forza, facendomi venire altre volte, una , due, tre…persi il conto…finchè non lo sentii uscire…stava per venire, si masturbò alcuni secondi e finalmente venne anche lui, i primi schizzi arrivarono sul seno, gli altri, più deboli si spensero sulla pancia.

 

Eravamo esausti entrambi, sudati, ma soddisfatti…fece alcune altre foto di me nuda coperta dal suo sperma, poi per non rischiare di essere denunciati lui si rimise i pantaloni, io mi pulii e indossai il cappotto, mentre l’intimo andò nella mia borsa…volevo tornare a casa così, completamente nuda…

 

Giorni dopo mi ha mandato alcune foto per mail, dicendomi che non aveva mai avuto una modella come me…e che aveva altri scatti da farmi fare.

 

Come sempre i commenti sono graditi, scrivetemi a : p.impiegata@hotmail.it

Leave a Reply