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Racconti Erotici Etero

Il terrazzo

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ci conoscevamo da appena un mese e decisi di preparagli una bella sorpresa in occasione della ricorrrenza del nostro primo incontro .

La mia casa &egrave un piccolo attico e possiede un terrazzo enorme e anche ……. nn ve lo dico … nn voglio rovinarvi la sorpresa.

Avevo in mente una serata memorabile.

Apparecchiai con una tovaglia bianca damascata di lino il piccolo tavolino rotondo.

Gli avevo dato appuntamento per le sette di sera e mi mancava solo qualche piccolo dettaglio per rendere tutto perfetto.

Presi dalla credenza dei calici di cristallo e dal frigo lo spumante.

Andai in camera a vestirmi (?????????) …….

Nn misi biancheria intima …… e indossai un vestito nero, molto elegante … con degli strass al decolt&egrave.

Lui arrivò e lo feci accomodare fuori sul terrazzo ….. e mi fece i complimenti per come ero “vestita”.

Avevo messo in sotto fondo un pò di musica e lo invitai a ballare .

Mi strinse a s&egrave e mi sussurrò al orecchio…… “frà sei bellissima stasera….. nn oso pensare….. sapessi cosa ti farei ora … lo so che sei eccitata altrimenti nn ti saresti vestita ( per modo di dire) così.”

Risposi:” Amore, mi conosci bene ma anche tu sei eccitato ….. ti faccio gli auguri per il nostro anniversario. Dai avviciniamoci al tavolo e stappiamo lo spumante”.

Mentre lui era occupato ad aprire la bottiglia, mi sfilai il vestito e mi misi a sedere sul bordo del tavolino.

“Omamma…. ma cosa fai ” disse lui ridendo.

” tesoro mio adesso ti farò bere lo spumante, dobbiamo festeggiare alla grande”.

Presi la bottiglia che aveva aperta e iniziai lentamente a versarlo sul petto .

Si formò un rivolo di spumante sul mio corpo e gli dissi : “Amore , bevi. Non farne sprecare neanche una goccia !!!!”

Non se lo fece ripetere e iniziò a leccarmi il corpo bagnato di spumante.

Prima un seno, poi l’altro. I miei capezzoli diventarono dritti e durissimi.

Poi il ventre indugiando sull’ombelico e infine ancora più giù al centro della mia passione.

E da lì leccò succhiò tutto lo spumante che nel frattempo di era mescolato al mio dolce sapore di passione per lui.

Inarcai la schiena … ero eccitatissima e lui anche ….

Con voluttà continuava a procurarmi un piacere incredibile mentre lo spumante scorreva ancora .

Lui lo sapeva … sapeva cofme farmi eccitare fino a farmi esplodere …

Ma lui si fermò, mi guarò negli occhi e mi diede un bacio leggero facendomi sentire il mio sapore sulle labbra.

Mi prese in braccio e mi portò nel posto che io all’inizio non vi ho voluto dire: un giardino pensile .

Mi fece sdraiare e sentii la frescura dell’erba sulla mia schiena che mi fece rabbrividire.

Lui si distese sopra di me, tra le mie gambe.

Sapeste quanto mi piace sentirlo tra le mie gambe…

Lo spogliai e lui iniziò a baciarmi sulla bocca con una tenerezza incredibile e io ricambiai il bacio.

Le mie mani gli accarezzavano la schiena e io sentivo contro il mio ventre che il suo desiderio per me cresceva di minuto in minuto.

Mi sussurrava parole d’amore , mi fece sentire speciale per lui e sapeva come farmi stare bene, come farmi rilassare per poter così entrare nell’intimità del mio cuore ma anche del mio fisico.

Il suo membro era duro come il marmo e trovò da solo la strada per procurarci il piacere agognato .

Scivolò dentro lentamente facendoci ansimare e mugolare …….pronunciammo i nostri nomi … era tutto fantastico, meraviglioso.

I nostri movimenti all’unisono, la sua bocca sui miei senti .

Eravamo eccitati all’inverosimile ma cercammo di gustarci ogni momento che trascorrevamo insieme.

La passione ci travolse, i movimenti si fecero più veloci … lui inarcò la schiena e io feci lo stesso . Fummo pervasi da un calore intenso …….e stretti stretti lui riversò dentro di me la sua mascolinità e io urlai di un piacere infinito ..

Mi disse:” Frà sono tuo, sono solo per te , il mio cuore batte per te. Ti appartengo come tu appartieni a me. Non ho mai desiderato un’altra donna come desidero te”.

A quelle parole mi vennero i lucciconi agli occhi e una lacrima rigò il mio viso . Ebbi solo la forza di dirgli :” il mio cuore &egrave accanto al tuo traboccante di felicità.”

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