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Racconti Erotici Etero

in disco al mare

By 27 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una calda serata di luglio avanzato, c’era stato un tramonto di eccezionale bellezza ed era sces una fresca sera.
Martina si è preparata per andare in disco, camiciola svolazzante, mini mozzafiato, trucco adeguato alla serata, intimo virginale (bianco in tinta con abbigliamento9 ballerine ai piedi.
La disco era quasi in riva al mare ed ogni tanto arrivava quel dolce profumo come un messaggio che solo il mare sa mandare.
Solita gente all’interno, amici di qualche bisboccia, gente nuova che ti squadrava dalla test ai piedi.
Martina fa qualche ballo, poi va a prendersi da bere e, zac’ come in un romanzo sbuca fuori un tipo di quelli che puoi solo disegnare e sognare’capelli neri, abbronzatura doc, vio perfetto con denti abbaglianti, due spalle così ed un torace possente sotto ad una camicia che a malapena riusciva a contenere il guizzare dei muscoli’Ciao, sono Rocco e tu? Martina, trasecolata risponde un po’ impacciata al saluto’parlano, ballano e bevono’improvvisamente a notte inoltrata, Martina si sente strana, come un’altra persona e si accorge che non riesce che a spiaccicare qualche ‘sì”la sua mente non ragiona ed è molto confusa’stordita da non capire neanche cosa sta facendo.
Di colpo emerge dal torpore e si ritrova distesa sulla sabbia bianca della spiaggia e ‘vede Rocco,, pantaloni aperti con un cazzo lungo e grosso come un salame a pochi centimetri dal suo viso’il suo corpo e scosso da brividi di paura ma anche di piacere alla vista di tale randello.
Senza quasi che Lei se ne accorga, Rocco la prende per i capelli e gli struscia il pene sul viso’Lei apre le labbra ed inizia a baciare e succhiare il cazzo di Rocco con lui che le da il ritmo tirandola per i capelli.
Lo sciabordio del mare fa da eco a quello della bocca di Martina. Inizia a realizzare che sta facendo un pompino ad uno sconosciuto con un cazzo così, mai viso, grosso da far paura. Si eccita tremendamente immaginando il piacere che potrebbe sentire se le strappasse il perizoma e glielo sbattesse dentro la figa. Stantuffandola brutalmente. Per un attimo pensa a cosa potrebbe succedere se cercasse di metterglielo dentro il culo.’un po’ rabbrividisce, ma il piacere è troppo grande.
Gli slip sono fradici degli umori che colano dalla sua vagina, la camicia è spalancata, il reggiseno sulla sabbia e le mani di Rocco torturano i capezzoli di Martina induriti dall’eccitazione selvaggia che sente dentro. Non sente il dolore che le mani di Rocco strette sui bottoncini e sulle sue tette provocano, sente solo un grande calore che dalla sua figa si irradia su tutto il corpo. Gli accarezza le palle, toglie la bocca dalla cappella e comincia succhiargliele, scorre con la lingua sull’asta per poi giocare con il filetto’e poi lo riprende tutto in bocca fino in gola, fin quasi a soffocare ed ad avere spinte di vomito per la profondità raggiunta’ Rocco ansima come una vecchia locomotiva a vapore, ha il viso stravolto dal piacere, la mano di Martina scende sulle mani di Rocco che gli stringono i capezzoli, le sfiora, continua a scendere, passa il ventre piatto e teso dal piacere che sta provando, slaccia con un colpo la gonna, alza l’elastico del perizoma bagnato dal suo piacere e finalmente trova la sua fighetta che, impazzita e fiammeggiante di desiderio, attende di essere soddisfatta.
Le dita tormentano il suo chicco di riso che è dritto come l’asta di una bandiera e di un gonfiore pazzesco, entrano nella vagina cercando di portare un po’ di sollievo al desiderio che la sta distruggendo e facendola impazzire. Il suo gnoccone (punto G) è così turgido che quasi non riesce ad entrare con le dita’il ritmo della mano aumenta insieme a quello della testa che sta ingoiando centimetri e centimetri del cazzo di Rocco’Martina sente che la tensione dei seni è insopportabile, sente le farfalle nello stomaco che cominciano a volare, Rocco ha un sussulto, estrae il cazzo dalla bocca di Martina e viene sussultando come colpito da una scarica elettrica uno’due’tre’cinque schizzi’Una quantità incredibile di sborra densa viene sparata sulle tette di Martina che sente finalmente giunto il momento di esplodere in una serie di orgasmi megagalattici consecutivi, due, tre, quattro, cinque’ sfinita copre la sua passerina esausta con la mano’come a proteggerla e finalmente, appagata, sente anche che la sabbia le dà fastidio ai piedi

DIMMI CO VUOI CHE LO FINISCA E SE DEVO CONTINUARLO
(BUONI ORGASMI MULTIPLI)

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