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Racconti Erotici Etero

In shopping…

By 19 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Entri con quell’aria da innocente, passo indeciso giri tra gli scaffali osservando i completini.
Un po’ imbarazzata per lo sguardo fisso che ti senti addosso ti avvicini a quelli un po’ più sexy, che ho saggiamente esposto in un angolo un po’ più nascosto del negozio. E’ quasi sera e non c’&egrave nessuno in giro a causa del freddo pungente.
Ho sempre provato un piacere particolare nel gestire un negozio di intimo femminile, consigliare sul capo migliore, suggerire la taglia migliore e
accompagnare le clienti nei camerini…

E così adesso sei lì dietro che ammiri uno slippino di quelli aperti, uno di quei capi da tripla X, al limite del sexy shop.
Tiro giù la serranda e mi avvicino per chiedere cosa stai cercando.
Sobbalzi imbarazzata stringendo in mano quel pezzetto di stoffa.
Hai in mano una seconda taglia, ti guardo con attenzione:

“La seconda non va bene, con quel corpicino che ti ritrovi ci vuole una terza”

“No, le assicuro che &egrave una seconda” ribatti un po’ rossa in viso….mentre ti fisso il seno.

“Vediamo, vai a provare questo nel camerino lì in fondo, &egrave una seconda, voglio proprio vedere se riesci a farci stare dentro tutto” mentre ti porgo un completino di quelli hot.

Un po’ infastidita dalla mia insistenza ti infili nel camerino e lo indossi. Sai che &egrave stretto, lo sapevi già da prima e ti stai guardando nello specchio cercando di infilare le tette nelle coppe troppo piccole, mentre apro la porta del camerino e ti dico di usare lo specchio che &egrave dietro il bancone.
Sei lì davanti adesso che ti guardi e ti giri. Ti sono dietro e mi vedi nello specchio che ti osservo il culo.

“Gli slip possono andare, ma te l’avevo detto che quelle tette non ci entrano lì dentro, lo vedi che ti vengono fuori?” mentre te le stringo con le mani.
Sei immobile ma invece di reagire inizi ad eccitarti, me ne accorgo da come inarchi la schiena e chiudi gli occhi.

Con una mano stretta sul seno inizio a salire lungo le cosce…”vedi, gli slip aperti permettono di poter accedere facilmente”
Sei fradicia ed eccitata mentre ti infilo un dito dentro, iniziando a muoverlo.
“Lo vedi come entrano bene le dita con questa spaccata sulla figa, puttana?” ti sussurro nell’orecchio mentre infilo anche il secondo dito e la
tua eccitazione diventa mugolio. Inizi a dimenarti muovendo i fianchi per agevolare le mie dita.

“Lo sapevo che eri una troia, l’ho visto da quando sei entrata” non reagisci mentre ti spingo verso il bancone e ti blocco le mani sul bordo piegandoti a 90.
“Adesso ti faccio vedere perch&egrave questi slip sono aperti puttana” ti afferro i fianchi e ti sbatto dentro il cazzo che entra di colpo.
Inizi ad ansimare mentre ti penetro sempre più a fondo e godi urlando.
“Sei una vacca, guarda quanto sei troia mentre ti sbatto” ti impongo sollevando la testa per farti guardare bello specchio mentre hai un orgasmo che ti scuote. Il mio cazzo di esplode nel ventre la mia sborra proprio mentre con occhi sgranati urli che stai venendo.

“Adesso rivestiti troia, e quel completino tienilo, &egrave così che pago la tua figa puttana”….rossa in viso, ancora scossa e mezza nuda, con la sborra che ti scorre tra le cosce fai in tempo a raccogliere le tue cose e fuggi fuori dal negozio per la vergogna.

Sei lì sul marciapiedi che tenti di rivestirti mentre ti guardo dalla vetrina. Sei proprio una puttana, mezza nuda su un marciapiedi di periferia alle 8 di sera.

Due ragazzi su uno scooter di vedono e si avvicinano. Uno di loro ti infila una mano tra le cosce e inizia a dirti che sei una sgualdrina chiedendo quanto vuoi per farti sbattere. Sei terrorizzata, e la paura ti paralizza, non riesci più a muoverti.

Esco dal negozio urlando “ehi puttana, vieni dentro che devo darti il resto”. Vedendomi uscire i ragazzi scappano e tu rientri un po’ rincuorata ma preoccupata per il resto….balbettando “grazie, ero terrorizzata, adesso mi rivesto e vado, non mi sono mai comportata così, non so cosa mi &egrave successo”.

“Te lo dico io cosa ti &egrave successo, adesso inginocchiati e succhiami il cazzo puttana”.

Non finisco di dirlo che sei già con la bocca sulla mia cappella a leccare. Istintivamente ti infili una mano tra le cosce ed inizi a gemere.

“Sei una vacca, mi stai succhiando il cazzo mentre godi come una troia, adesso ti riempio la bocca puttana, lo sapevo che saresti rientrata subito a raccogliere il resto e adesso ingolialo tutto sgualdrina, questo &egrave l’acconto per la prossima volta” ti urlo riempendoti la bocca.

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