Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Incontri casuali…e felici in aeroporto…

By 10 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi è sempre piaciuto viaggiare in aereo. Vuoi mettere il bello di partire ed arrivare dopo 1 ora macinando centinaia di chilometri che neanche hai tempo di pensarci? Tutto è più vicino, magari costa, ma è più bello così, no?
1 oretta circa e da Napoli sono qui a Milano. Il solito appuntamento di lavoro che alla fine sarà anche galvanizzante, ma che prima di partire quasi sempre è tremendamente noioso! Non ho imbarcato il bagaglio quindi appena esco dall’aeroporto devo solo attendere il collega che mi viene a prendere per poi andare dritti in albergo e prepararci per la cena. Atterrato…accendo lo smartphone e…
“Andrea perdonami, ho avuto un problemone con la macchina, come al solito la lascio spenta un giorno in più e la mattina non riparte. Sono dal meccanico, mi sta cambiando la batteria…”
Ecco, ti pareva! Lo chiamo e sta ancora in officina. Va beh, avrò a disposizione un’oretta buon di cazzeggio, meglio fare uno spuntino. A Malpensa ce ne sono di posti per ingannare il tempo…
Entro…ed eccola lì, una bella ragazza probabilmente ancora più incavolata di me perchè vedo che smanetta nervosamente sul proprio smartphone…impossibile non notarla: alta circa 1,70, non magrissima ma proporzionata, un vestito grigio, elegante, la copre dalle spalle fino a 3 dita sopra le ginocchia. Lìevidente nervosismo che mostra il suo viso non toglie nemmeno un decimo della sua bellezza. E anche lei sta per ordinare probabilmente un panino ed una cocacola. Devo ingannare il tempo…vogliamo provare a vedere se magari l’attesa è meno noiosa del previsto…?

Dannazione, è vero che sono nata in una città grande come Roma, ma quando ti trasferisci in una metropoli come Milano è sempre un gran casino. Specie quando sei costretta a rinunciare ai tuoi affetti…ah…il lavoro. Lo devi prendere, inutile indugiare, sennò rischi rimpianti e rimorsi.
Mi chiamo Sonia, ho 26 anni, ed in questo momento sono incazzata nera. A Roma ho lasciato un fidanzato, premuroso ma anche geloso, mi fa pesare ogni volta questa distanza, questo mio trasferimento.
A volte anche andare in un aeroporto è un toccasana…mi libero un po’ di tutti i pensieri, anche se c’è poi chi te li fa tornare, il brutto di whatsapp! Forse meglio che mangi qualcosa…ma noto che un ragazzo mi guarda…forse ha la mia stessa idea…vediamo…eh, alto sicuramente più di me, carino direi, capelli corti neri…aria un po’ smarrita col suo trolley. Ora noto che mi fissa, chissà lo avrà attratto il mio vestito che scopre un po’ delle mie cosce…o i miei occhi…Lo sguardo è sempre più insistente…sento che mi sta praticamente spogliando con gli occhi…ed in effetti non è male, e poi veste casual, non sembra uno di quegli odiosi uomini d’affari…vediamo se si avvicina…forse si…
Si, si avvicina! Ok, Sonia, dimentica tutto, vediamo che tipo è questo qui…! Ci siamo, quando uno sguardo magnetico come quello di questa ragazza punta verso la tua direzione non puoi esitare. E poi ribadisco che ho tempo da perdere e quindi speriamo che quest imprevisto possa rivelarsi piacevole…
Ha tutta l’aria di chi è contrariata da altri contesti…
“Ciao, ti va se mangiamo insieme?”
E lei, con uno sguardo innocente…ma che all’occhio esperto non nasconde un minimo di malizia:
“Certo, noto che anche tu sei alle prese con qualche ritardo o imprevisto!”
Cavoli, me l’ha letto in fronte che vorrei dirne 4 al mio collega?! Diciamo che ora gliene vorrei dire altre 4, ma più morbide:”Collega, ritarda quanto vuoi!”
Ci sediamo e ci presentiamo, si chiama Sonia, avrà sui 25 anni, vedendo il suo vestito noto che ha una bella scollatura che evidenzia una più che rispettabile terza, è molto fine, molto compita nei modi ma spesso succede proprio che queste ragazze così per bene sono le migliori sotto le lenzuola. In un attimo decido che della probabile cena di stasera coi colleghi me ne fregherà meno di zero. Magari la rimando, magari ad un certo punto andrò via. Cazzo che faccio, fantastico su una pur bella ragazza appena conosciuta?!
Parla anche bene, linguaggio preciso, accento romano ed infatti mi dice che è di Roma ma a Milano per lavoro. Fa una cosa che adoro: a parte avvicinarsi a me quando parla e quindi riesco a godere ulteriormente della sua scollatura intravedendo anche il suo reggiseno bianco di pizzo, ma poi quando mi parla mi guarda negli occhi, uno sguardo bello e fiero dritto nelle mie pupille, sinonimo di donna che sa quel che vuole. Continuiamo a parlare, dei nostri lavori, dei nostri hobby, ma ad un certo punto le chiedo così per caso se è soddisfatta della sua vita. In un attimo la Sonia sveglia, allegra e seducente con cui parlavo prima sparisce e subentra una ragazza che è prigioniera delle inevitabili paure di chi lascia una città per trasferirsi a così tanta distanza. Decide di confidarsi e mi confessa che ha lasciato a Roma la famiglia ed un fidanzato, con cui sta tuttora ma che evidentemente è geloso della sua nuova vita. Ah, ecco perchè prima smanettava nervosamente sul suo telefono! Decido di osare e le chiedo cos’è che le manca particolarmente: la sua risposta è tutto un programma:
“Andrea, da un lato mi manca la mamma, inutile negarlo e non prendermi per una mammona. Dall’altro mi manca soprattutto il sesso col mio ragazzo. E la cosa più negativa è che mi manca perchè con lui non mi sono mai sentita appagata totalmente, non ho quasi mai avuto un orgasmo, sembra frettoloso quando viene a letto con me e non penso sia giusto. Poi è parecchio che non ci vediamo, lui crede che nel frattempo io sia andata con qualcun altro…”
E poi conclude con una frase che automaticamente mi prepara il programma della serata…
“Una parte di me vorrebbe andare con qualcun altro, per provare emozioni nuove, ma so che non mi accontenterei ci uno qualunque, ne vorrei uno bello, alto, magari moro ed adoro le camicie, sai…?”
Praticamente aveva fatto il ritratto del tizio che aveva di fronte. Praticamente l’aveva fatto mentre aveva ulteriormente e non so quanto involontariamente fatto cadere un tovagliolo ed alzato ulteriormente il vestito. Mi chino a prendere quel tovagliolo e noto che il vestito era decisamente salito, al punto da vedere un perizoma di pizzo che sporgeva dal mezzo delle sue cosce.
A quel punto era obbligatorio osare…
“Che fai di bello stasera?”
“Non molto, a meno che non abbia qualche alternativa interessante…”
“Preferisci uscire presto ed andare a cena fuori oppure preferisci fare una follia con un ragazzo appena conosciuto? Senza pensieri e senza orari…”
“Ti aspetterò e voglio proprio vedere cosa mi proporrai per evadere dalla routine…”
Ci scambiamo quindi un bacio vorticoso, le lingue si intrecciano, mi avvicino a lei e inizio ad infilare la mano tra le cosce, raggiungo quel perizoma e lo sento tutto inzuppato. E’ fatta, ma lei mi frena…
“Andrea, avevo detto che le follie si fanno stasera…!”
“Ok Sonia, sarò tutto per te”
Ci scambiamo i numeri. La sera verrà presto. Questo soggiorno milanese si prospetta molto interessante…!
Ah, è venuto anche il collega a prendermi… ;) La cena tra i colleghi è la classica occasione per andare a mangiare cose che nel resto dell’anno non si mangiano che una decina di volte. Il piatto tipico, quasi sempre rigorosamente di pesce, accompagnato dal vino tipico del posto. Tutte cose a cui ero già abituato e che, in genere, scorrevano lentamente. Stavolta sembrava scorrere tutto ancor più lentamente, forse perchè ero con la mente proiettato a Sonia, ai suoi bei occhi, il suo seno non enorme ma molto proporzionato, le sue lunghe e belle cosce, la voglia ed il desiderio di affondare tutto me stesso dentro lei. Voglia che aumentava sempre più mentre a cena scambiavo con lei frequenti messaggi su whatsapp, e la signorina aveva deciso di buttarci dentro un bel po’ di sana provocazione: aveva deciso di mandarmi le foto di quello che avrebbe indossato, o almeno credevo: un paio di jeans nuovi, un top corto, un completo bianco di pizzo perizoma + reggiseno. Il suo ultimo messaggio:
“Preparati…”
La mia risposta non si fece attendere:
“Preparati tu che sto per liberarmi di questi qui, paghiamo ed usciamo…”
“Ok Andrea, scendo…”

Mi ha appena squillato, non vedevo l’ora! Ho passato un po’ di tempo a provocarlo durante la cena, immagino come il suo cazzo possa aver dato segni di risveglio, ma mi sono scoperta a desiderare di vedere quanto è grosso, di sentirlo dentro me, di giocarci, di sedurlo e farmi sedurre. Gli ho mandato quello che poteva essere il mio abbigliamento…ma già sapevo come vestirmi. Voglio farlo mio, e credo che un bel tanga nero abbinato ad un reggiseno a balconcino che valorizza la mia terza taglia ed un sontuoso paio di autoreggenti sempre nere possano metterlo per benino ko. Anche perchè indosserò un bel vestito nero, non troppo lungo…diciamo 3 dita sopra le ginocchia. Mi sento sexy, voglio farlo mio, deve prendermi e voglio prenderlo…
Sono indecisa se chiamare un taxi o prendere la mia macchina…ma ho un certo desiderio di esibizione stasera, faccio un po’ di prove generali con qualcuno ed un bel taxi può aiutarmi! Esco di casa e fortuna vuole che dopo 2 minuti si presenta una macchina bianca, abbastanza nuova, il tizio al volante mi pare abbastanza tranquillo.
“Hotel Hilton per piacere”
“Ok signorina, si accomodi”
Direi proprio che ho fatto colpo…appena salita in auto mi siedo al centro per vedere meglio la strada, non accavallo subito le gambe, anzi le apro leggermente proprio per verificare la reazione del mio tassista che non si fa attendere…vedo che sposta lo specchietto giusto al centro, lo inclina in modo da direzionarlo verso il centro delle mie cosce…e da come deglutisce credo che stia vedendo un gradito pezzo del mio tanga…
Il tempo di farlo eccitare un altro po’ e si arriva all’Hotel. Pago, ringrazio e scendo, è evidente che ha gradito.
Mi avvio alla reception, chiedo della stanza 304, la signorina con un sorriso di chi la sa lunga mi dice che è al 3′ piano e che qualcuno mi sta aspettando. Prendo immediatamente l’ascensore, decido di non squillare Andrea, voglio fargli una sorpresa. Arrivata dinanzi alla stanza…solo allora decido di bussare la porta, di farmi viva. Come se lui avesse previsto questo mio atteggiamento, noto che viene ad aprirmi con jeans e solo una magliettina leggera a mezze maniche: look che sembrerebbe trasandato ma so che così non è…
“Ciao Sonia, benvenuta!”
“Ciao Andrea…mi fai entrare?”
“Se entri sai cosa può succedere, vero?
“Sono qui per quello, tesoro…a meno che tu non abbia già soddisfatto la signorina giù alla reception!”
“Tranquilla, attendevo te…mi ha fatto più volte gli occhi dolci, ma avevo un impegno inderogabile stasera…!”
Mi trascina letteralmente dentro, mi sento letteralmente travolta dal suo impeto, mi bacia con una passione che raramente ho conosciuto prima, nel farlo mi mette le dita sul collo ele fa scendere giù, sul bordo del vestito e quindi sui miei seni.
Mi sta quasi venerando come una Dea, la sua lingua scende sul collo, mi toglie le spalline del vestito e mi strappa letteralmente il reggiseno, scoprendo 2 capezzoli durissimi. Me li morde, il vestito scende sempre più giù, arriva all’altezza della pancia e poi del bordo del mio tanga. Si ferma e mi conduce a letto, un bel matrimoniale ben preparato. Nel frattempo gli tolgo i jeans, si vede già dai suoi boxer che ha un cazzo di belle dimensioni, oltre che eccitato. Non voglio attendere oltre, lo voglio! Mi fa sedere sul letto, occasione invitante per me perchè mi ritrovo con la bocca sui suoi boxer, glieli sfilo e vedo un cazzone di almeno 20 centimetri, anche abbastanza largo. Impossibile resistergli…lo inizio a leccare, sulla cappella prima, poi lungo tutta l’asta, sento che spasima, sto facendo un bel lavoro!
Ci distendiamo, la mia figa inizia a bagnarsi tutta e Andrea se ne accorge perchè ci infila prima 1, poi 2 e poi 3 dita dentro, poi decide di fare un bel 69 così che ci ficca anche la sua lingua dentro. Cazzo, nessuno mi ha fatta mai godere così, si vede che ci sa fare questo stronzo!
Ora è il momento…non ce la faccio più, lui mi sta facendo godere, urlare come unamatta, ma ora lo voglio dentro. Capisce le mie intenzioni e, presa da un impeto mai conosciuto prima, lo metto giù e scendo pian piano ad impalarmi sul suo cazzo. Dio che sensazione, pian piano me lo infilo tutto dentro e lui mi aiuta dandoci dentro. Urliamo entrambi, la passione ci sta prendendo, la mia figa sembra attaccata a quel cazzone come fosse l’ultima cosa da fare in questo mondo e lui è appassionato ed eccitato allo stesso modo, mai provata una cosa simile. E mentre continuo ad andare su e giù…lui si accorge che sto per venire. Mi scaraventa giù, mi assesta colpi pesantissimi alla figa al punto che sta per spaccarmela. Fino al mio urlo liberatorio, un orgasmo mai provato prima, un Dio del sesso!
“Ora peròtocca a te godere caro Andrea”
“Ci puoi scommettere…e decido io come”
Mi mette a 90′, assesta ancora dei colpi incredibili alla mia figa, che è di nuovo bagnata, di nuovo eccitata, di nuovo voglio sa. Lui mi scopa come un forsennato, oddio, credo che stia per succedere una cosa incredibile…
“Sonia, sei magnifica, sto per venireeeeeeeeeeee”
“Vieni dentro che prendo la pillolaaaaaaa, dai che veniamo insieme, dai spingi, spaccami e godiamo insiemeeeeeeeeeee”
Ebbene si, siamo venuti insieme, i nostri umori si sono mescolati all’unisono nella mia figa, uno spettacolo praticamente mai provato prima.
E poi una cosa dolcissima: appena si sfila da me, mi prende e mi bacia con dolcezza, toccandomi ovunque ma baciandomi dolcemente.
Ci addormentiamo. Nel cuore della notte mi sveglio e mi accorgo che è tardissimo. Gli lascio semplicemente un biglietto:
“Grazie. Teniamoci in contatto, non voglio perderti”
La mattina dopo mi arriva un messaggio dall’aeroporto:
“Ti desidero anche io. A prestissimo”…

Leave a Reply