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Racconti Erotici Etero

Informatica del sesso

By 19 Marzo 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mattina. Mattina presto. &egrave appena passato un grande acquazzone, le nuvole si diradano lentamente, scoprendo un cielo blu, limpido e lucido come una vagina appena depilata. In un anonimo palazzo non troppo lontano dal centro storico, un ragazzo un po’ timido e sfigatello, con il suo timido pisello in mano, si tira una sega, mentre, su un 50 pollici, si guarda una bionda gracile ma con due belle tettone, che si impala come un kebab su diversi cazzi di grandi stalloni arrapati. Diciamo che i prono di gruppo, dove vi erano belle ragazzine con l’aria innocente che venivano letteralmente sventrate da maschioni con cazzi ardenti e svettosi, erano i suoi preferiti.
ll nostro protagonista &egrave il tipico nerd sfortunato in amore, che ha visto una figa solamente su grande schermo. Nessuna aspirazione nella vita, se non quella di provare l’esperienza di vedere una figa con gli HoloLens. Eppure, &egrave una persona molto intelligente, ma sembra più interessato alla profondità del Deep Web piuttosto che quella di una bella vagina odorosa.
Genitori imprenditori, ricchi, sfondati (questo perché ad entrambi piace la varra carnosa), e ovviamente sempre assenti. Il massimo della goduria, per lui, era quella di gustarsi tutti giorni una trafila di porno. Abbonato a tutti i siti porno, incluse video-chat e anche telefoni erotici.

Nello stesso tempo, dall’altra parte della città, in un anonimo palazzo di periferia, una ragazza tutto sommato normale, si lamenta per l’ennesima sgridata dei genitori riguardo il suo andamento scolastico, specialmente matematica. Infatti, la viziosetta, pensava un po’ troppo alla verga maschile piuttosto che a studiare. Non si ricordava mai una formula matematica, ma in compenso conosceva a memoria la taglia delle mutande di tutti i suoi compagni di classe (ovviamente perché si era fatta sfragnare la figa da tutti). Si dice addirittura che una volta, mentre era pecorizzata contro la tazza del cesso della sua scuola ed un suo compagno la stava montando, sia entrato il bidello, e che lei lo abbia invitato ad unirsi al suo amichetto.
Insomma, una cosa tira l’altra, la madre decide di mandarla a ripetizioni da un ragazzo reputato da tutti bravissimo. Ed era proprio il nostro sfigatello segaiolo pornodipendente.

Arrivata a casa dell’ingenuo verginello, informato più sul funzionamento di Windows 10 che di quello dell’orgasmo femminile, la ragazza, vestita succintamente, si accomoda sul divano. Ovviamente l’occhialuto nerd, se la spizza con gli occhi; una bella fregna, vera, in carne e probabilmente già spolletrata, sedeva sul suo divano. Alla sua vista, lui sudava, fremeva, provando una sensazione di piacere mai provata prima. Più eccitante di quando aveva aggiornato il suo computer da Windows Vista a Windows 7, più intrigante di qualunque minidump. Vagava con i suoi pensieri fra le cosce lisce e depilate di quella dea del pompino, immaginando di fottersela violentemente contro lo schermo del suo iMac Pro. Lei, procace, maliziosa e viziosa, fa di tutto per provocarlo; gli appoggia le gambe sopra le ginocchia, le si struscia talmente vicino che potrebbe perfino odorarla, e lui, imbarazzatissimo, cerca di sviare il discorso. Per stemperare la tensione, ormai diventata insostenibile, lui propone di mostrarle la sua stanza privata, la sua stanza proibita. La porta nella sua stanza, che più che una stanza assomiglia ad un laboratorio informatico. Computer, tablet e dispositivi elettronici tutti accesi e perfettamente funzionanti. Lei, continua a masticare maliziosamente la sua gomma americana, come se non le importasse.
Stufa di quel coglionotto che spiega con fare da maestrino, lei prende in mano la situazione; se vogliamo essere più precisi, prende in mano direttamente il suo cazzo.
Infatti, lo sprovveduto segaiolo, si era fatto venire un’erezione grande come una workstation, e lei ovviamente se ne era accorta. Lo schiaffa contro una scrivania e gli sbottona i pantaloni. La verghina imbarazzante del piccolo aspirante informatico, fa capolino dai pantaloni. Non di certo grande come quelli che la nostra studentessa in pompinologia applicata aveva visto fino a quel momento, ma pur di non studiare, se lo sarebbe fatto mettere anche nel culo ( e infatti così sarà).
Lei, con gli occhi da cerbiatta, inizia a spompinarlo; prima lentamente lo bagna con la lingua dando leggeri bacetti sul glande pallido e timido, poi dopo, inizia ad ingoiarselo fino in gola, guardandolo profondamente negli occhi mentre compie il lavoro. Succhia, aspira, ingoia, arrivando mettersi in gola cazzo e scroto allo stesso tempo, gemendo come foca ingravidata. Lui &egrave totalmente spaesato: non era mai successa una cosa del genere. Il massimo che aveva fatto fino ad allora era sborrare sullo schermo del suo Surface durante l’ennesima masturbazione (quella sborrata addirittura aveva provocato anche un “Blue Screen Of Death” tanto era potente il fiotto).
Ci prende gusto; le accarezza i capelli, poi più violentemente le affonda la faccia sul pube , la schiaffeggia con il cazzo, le immerge le palle in bocca delicatamente come si farebbe per preparare una tazza di thé. Il nostro nerd comincia a svezzarsi.

Lei si alza, lo stende, e con una forza sovrumana, le sbatte la sua fica fradicia in faccia (d’altronde, la vagina non avrebbe le labbra, se non volesse alcun bacio). Se la fa leccare in profondità, gliela struscia sugli occhi, poi si fa leccare anche il culo. A lui sembra un’esperienza celestiale; le guarda la vagina, ormai già schiusa, esattamente come guarderebbe uno dei suoi porno. Più reale di un film guardato in Mixed Reality, più perfetta ed allo stesso tempo indecifrabile di un messaggio di errore, più goduriosa e soddisfacente dell’abbonamento Gold a YouPorn.
Si passa all’azione: lei si mette a novanta contro il muro e lui, con fare da stallone imbranato, cerca di infilarglielo dentro, fallendo miseramente ai primi tentativi, finché lei, con mano ferma e decisa, glielo prende e se lo infilza dentro. Lei gode di tenue piacere (dovuto più al fatto di non dover studiare) mentre lui, da quella vista si gode la più bella visuale del mondo: una figa penetrata, con accanto il suo Surface Pro 4, intento a fare l’aggiornamento del firmware.
Lei decide di prendere il controllo: lo sdraia a pancia all’aria e si impala su quel cazzo ormai duro come il diamante, mentre lui, in estasi, le infila disordinatamente qualche dito nel culo. Le loro urla di piacere mandano il tilt tutti computer della stanza, che segnalano diversi messaggi di errore, schermate nere e verdi, aggiornamenti falliti e crash di sistema.
La dea del sesso aveva scombussolato il suo mondo. Improvvisamente, la cavallerizza, stanca e sazia dopo la cavalcata, si alza e infilandosi un dito in fregna, gli spara addosso fiotti caldi di umori direttamente in faccia.
Ma lei non &egrave ancora sazia.
Accovacciandosi come una gatta, si allarga il culo, invitandolo a cavalcarla, e lui accetta.
La troietta si fa montare da quell’aspirante cavaliera, che le schiaffeggia le chiappe e la tira leggermente per i capelli, come a dimostrare di avere il controllo. Finita la cavalcata. Lei si inginocchia, e lui torna a sondarle la gola fino in fondo, fino a farla quasi strozzare, riversandole sul viso una quantità di sperma sufficiente a ingravidare quattro donne. Avida, lo ingoia tutto, e poi, senza dire niente, se ne va, lasciandolo unto di umori e sperma, in un mare di schermate blu.

Lo sfigatello, ormai uscito dal suo tunnel di sega compulsiva, si guarda intorno. Il suo mondo di tecnologia perfetta &egrave fuori controllo, ma almeno il suo cazzo &egrave uscito dalla scatola ed &egrave stato finalmente usato, superando le sue porno-aspettative da guardone compulsivo. Il nostro piccolo espertino, dopo la sverginazione, giaceva come troia morta in terra, con un’espressione ebete e la bava alla bocca. Vivide e nitide, davanti ai suoi occhi, scorrevano le immagini della perfetta vagina schiusa di quella valchiria indomita che a lui si era concessa. Immaginava il suo culo, così perfetto, così tondo e morbido, che gli sembrava quasi di toccarlo, come se stesse indossando uno dei suoi visori per la realtà virtuale. I driver del suo cervello, fino ad allora sempre funzionanti e metodici, avevano riscontrato un errore che, nella sua mente, si configurava come una schermata blu il cui messaggio di errore riportava UNEXPECTED_PUSSY_POWER.
Era tempo di aggiornare la sua vita ad una nuova build; era finita l’era delle seghe in Mixed Reality e dei video porno in Miracast su grande schermo, era iniziata l’era di chiavare.
Già! La figa può cambiare il mondo.
Dal canto suo invece, la bella valchiria, dopo essere stata domata, si riposava le gambe, in attesa di aprirle nuovamente e presto. Non avrebbe mai pensato che l’avrebbe data a uno sfigatello cazzo-moscio come quello, ma dovette ammettere di essersi divertita, e quindi, viziosa, decise di richiamarlo. I due si diedero nuovamente appuntamento a casa di lui per un’altra sessione, Il nostro nerd sverginato non poteva credere di star organizzando un vero appuntamento; stava parlando davvero al telefono con una che avrebbe fottuto di li a poco. Fino a quel momento, le sue conversazioni più erotiche erano state quelle con Cortana, la quale rispondeva “Scusa, ma temo di non aver capito”.
Suonano alla porta. Lui, cazzo già duro e mani sudate, apre la porta; lei appoggiata contro lo stipite della porta, ciancica la sua gomma americana. Tacco 10, minigonna e top rosso, se lo guarda e ride.
Lei, capendo che lui &egrave imbarazzato, lo guarda e dice:” Ehi bello, mi devi scopare, mica decifrare”. Lui &egrave perso; finalmente si sta rendendo conto che le build insider non sono le uniche a farglielo venire duro.
Lui la guarda tentando di fare uno sguardo più macho possibile e le dice:” Informatica e figa me l’hanno sempre fatto venire duro. Oggi, finalmente, unirò le due cose”.
Lei, perplessa, lo guarda e dice:” Ma quindi si scopa oppure continui a farti le seghe?”. Lui le risponde:”Vieni con me”.
Arrivano davanti ad una stanza con la porta chiusae iniziano a baciarsi; la lingua di lei invade la bocca di quel nerdazzo che ancora non aveva imparato a baciare. Lei lo capisce e da brava nave scuola, lo istruisce sull’arte del bacio, profondo e sensuale, mentre nel frattempo gli prende una mano e se la infila in mezzo alle gambe. Al tocco della sua figa appena depilata, liscia e bagnata, la sua erezione schizza alle stelle ed il cazzo, già bagnato in cima, fa capolino dai suoi pantaloni oversize.
Lu, a cazzo duro, la mette da parte dicendole :”Andiamo in camera mia”. Detto ciò, appoggia il suo cazzo turgido su una specie lettore digitale e sulla porta si illumina uno schermo sul quale appare un messaggio che recita “Windows (Pis)Hello sta riconoscendo il tuo pre-sperma”, e poi “Riconoscimento riuscito. Buona scopata”.
Entrano nella stanza del piacere del nostro nerd; un letto al centro ed intorno allo stesso, &egrave disposta una telecamera, la quale riprende l’amplesso per trametterlo ad un Surface Laptop che, utilizzando una nuova funzione chiamata “Chiavata in prossimità” trasmette la scopata nei 6 schermi disposti in cerchio intorno al letto.
Lei, alla vista di tutto quel armamentario, si eccita ancora di più, e lo getta sul letto fiondandosi sul suo cazzo che ormai sembra esplodere. Lecca la cappella, soffermandosi sul buchino, scendendo poi lussuriosa lungo l’asta e circumnavigando le palle, per poi tornare su, senza mai perdere il contatto visivo. Immerge quel palo carnoso nella gola e lui, dotto di film porno, inizia sbadatamente a scoparle la gola, togliendolo di tanto in tanto per darglielo in faccia. Sazia di cazzo (si fa per dire), la vogliosa porca si alza e gli sbatte la sua figa in faccia, affondandogliela in bocca, e muovendo il bacino avanti e indietro, in modo da fargli leccare anche il buco del culo. Mentre lui affoga nella bontà degli umori vaginali, lei divertita e arrapata, si guarda la sua pisella spalmata in HDMI ad alta risoluzione su grande schermo.
&egrave lei a comandare: si mette a pecorina e con le mani si allarga le natiche. Lui, sbadatamente, la infila e dopo un po’ inizia a prenderci gusto. Le schiaffeggia le chiappe mentre le affonda nella figa, per poi passare al buco del culo, montandola come fosse una puledra da ingravidare. La sente gemere, strillare, graffiargli le chiappe e le gambe e allora si eccita ancora di più. Con una mano la afferra per una spalla e con l’altra si afferra il cazzo, ormai più duro di una Surface Pen, e lo alternanei due orifizi, ormai talmente larghi da sembrare uno solo. Dopo una bella montata, la cavalla si alza in tutta la sua bellezza. Calda, porca e con la figa che gocciava umori e saliva.
“Cosa sono quelli”, chiede, indicando qualcosa nell’angolo della stanza. Lui, con fare saccente, rispone:” Sono visori per la realtà vituale”. Nemmeno il tempo di dirlo. Indossano un visore per uno e lei si impala allo spiedo sul cazzo del nerd, ormai sulla strada per diventare un piccolo e chiavoso pornostar. Inizia ad infilzarsi a ritmo regolare, in una regolare armonia di velocità e decelerazione; con il visore sul viso, vedeva quello che lei voleva vedere. Una montagna di cazzoni tutti intorno a lei, pronti a fotterla all’inverosimile fino a farle avere più buchi di uno scolapasta. E lui? Anche lui vedeva ciò che aveva semrpe voluto vedere: una mandria di fighe in calore pretenziose di essere soddisfatte.
Ad un tratto tutto si annebbia, le immagini diventano sfocate mentre loro gemono e gridano. Lui le stringe le tette, lei gli graffia il petto. Messaggio di errore “CRITICAL_VIRGINITY_DIED”. Tutto si ferma. Tornano alla realtà. La porca ormai riempita come un’involtino primavera, si alza e si sieded sulla faccia della sua vittima, lasciandogli la faccia smerdata di sborra. Lei si alza e se ne va. Lui rimane li, accasciato al sul letto con lo sguardo fisso sul suo Surface Laptop che riporta la scritta “Hardware Incompatibile. Ritorna alla versione precedente”. Quasi se ne sbatte, perché, effettivamente, aveva già sbattuto quella che voleva sbattersi.

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