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Racconti Erotici Etero

Intesa di coppia

By 1 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Lei &egrave un insegnante di un liceo della città. Lui &egrave un dirigente di una nota azienda. Vivono in una villetta in campagna appena fuori città. La loro vita &egrave tranquilla, hanno 2 figli di 4 e 6 anni, sono sposati da quasi dieci anni e sono ancora belli e in forma. La loro intesa ha sempre funzionato, seppur con qualche litigio di routine. La loro vita sessuale &egrave sempre stata vivace anche se dopo la nascita dei figli &egrave diminuita molto.
E proprio di questo stavano parlando poco prima del loro decimo anniversario di matrimonio. Avevano appena messo a letto i figli e parlando del vicino anniversario ricordavano di quanto erano spensierati dieci anni prima.
‘ti ricordi tutti quei bei vestitini provocanti che mettevi..?’
‘b&egrave, sono cambiate un po’ di cose, perché ti mancano? E poi anche te non mi sembri che mi cerchi più così tanto come allora’
Si addormentarono, ma si sentivano punti nel vivo. Ora lei era madre e insegnante e magari vestiva più castigata. Lui preso dal lavoro e dagli impegni arrivava a casa stanco e le energie per cercare la compagna erano diminuite nel corso degli anni. La mattina, quando il marito se ne andò al lavoro portando i figli all’asilo, si guardo allo specchio. Ancora aveva un bel fisico e ancora si poteva ben permettere quei vestiti che tanto piacevano al suo uomo. Con quel pensiero guardò l’orologio e si precipitò al lavoro.
Lui in ufficio pensava a lei, a quanto ancora era piacente. Decise che per il loro anniversario si dovevano regalare una serata solo loro due, in fondo se una sera i figli restavano dai nonni o dagli zii non era il male di nessuno. Anche perché era tanto che non avevano tempo solo per loro. Così decise di prenotare in un bel ristorante in un paese poco distante, un posto molto romantico dove poter cenare a lume di candela. Quando glielo disse lei rimase molto contenta, anche se si riservò di non svelarle il posto dove andavano. Le disse solamente di prendersi un bel vestito.
Il giorno dell’anniversario veniva venerdì di un fine giugno piacevolmente caldo. Lei, insegnando, era già in vacanza e aveva tutto il giorno libero. Lui sarebbe stato a casa per le 7. Così lei decise di prendersi tutto il giorno per lei, portò i figli dai nonni dove sarebbero rimasti fino al giorno successivo e andò alla ricerca del vestito per la sera. Voleva sbalordire il marito, lasciarlo senza parole, quella sera voleva essere la sua donna. Tornò a casa con borse piene di acquisti, un bagno caldo e poi iniziò a prepararsi. Quell’abito era veramente corto e metteva bene in mostra il suo seno. I sandali con tacco 12 poi risaltavano le forme dei suoi glutei. Un fine perizoma e un leggero trucco completavano l’opera. Si guardò allo specchio ed era entusiasta, era tanto che non si sentiva veramente donna. Sentì suonare il campanello, prese la borsa e scese giù da lui.
Quando montò in macchina lui rimase meravigliato da sua moglie, non ricordando nemmeno lui da quanto tempo non la vedeva così sensuale. Sprigionava sesso da tutti i pori e il suo membro sussultò all’istante.
‘cos’&egrave non ti ricordi più di me?’ disse divertita
‘vedo che la serata inizia bene’ disse sornione lui allungando una mano sulle coscie lasciate ampiamente scoperte. Si baciarono come due adolescenti e poi partirono. Lungo il viaggio lei si divertiva a provocare il marito mettendo in mostra le gambe, allargandole, sfiorandolo dove più sensibile.
Arrivarono al ristorante con lui ampiamente eccitato e lei decisa a continuare quel gioco. Il loro tavolo era fuori all’aperto leggermente appartato con una bella vista sulla campagna. Per tutta la cena si stuzzicarono, e il vino aiutava l’atmosfera. Lei fece salire il suo piede tra le sue gambe trovandolo duro.
‘hai visto che effetto fai’ disse lui allungando una mano sulla coscia facendola salire fino al culo.
‘e se facessi così?’ disse lei togliendosi il reggiseno dopo essersi accertata che nessuno la guardava. Lui infilò una mano tra le gambe della moglie trovandola umida ed eccitata. Lei si morse un labbro mentre con il piede continuava il massaggio sul suo membro. Si ricomposero quando sentirono i passi del cameriere avvicinarsi. Mangiarono il dolce, pagarono e si diressero verso la macchina con la mani di lui che la circuivano in tutti i modi possibili. La carica erotica era altissima. Appena lui accese il motore per tornare a casa e concludere la serata nel migliore dei modi, lei alzò il culo e sfilò il piccolo perizoma ormai fradicio.
‘questo non credo che serva” allargando le gambe facendo salire il vestito lasciando intravedere la peluria ben curata del suo sesso. Lui allungò una mano su di lei iniziando a masturbarla. Appena arrivarono a casa lasciarono la macchina nel vialetto e si precipitarono in camera da letto.
Lui la gettò sul letto. A lei era rimasto il vestito che copriva ben poco ormai e i sandali. Era lì distesa nel letto con i seni che uscivano fuori e la fica aperta in bella mostra. Lui di fronte che l’ammirava in tutta la sua bellezza. Si inginocchiò portando la bocca al suo sesso e iniziando a baciarlo. Era fradicio e gonfio dall’eccitazione. Cominciò a leccarla e a lei scapparono i primi gemiti e il suo respiro si faceva sempre più affannoso. Infilò prima un dito, poi due e i gemiti si susseguivano sempre più veloci fino ad arrivare al piacere. Staccò la testa da lei e lo fece alzare. Lo spogliò prima della camicia, dei pantaloni, delle scarpe e dei calzini. Quando tirò giù gli slip il cazzo svettò verso di lei, a pochi centimetri dalla sua bocca. Lo segò un poco e poi lo prese tra le sue labbra, prima dolcemente poi con maggior foga. La staccò da lui, la distese sul letto, prese le gambe aprendole e la penetrò rubando un nuovo gemito a lei. Iniziò a pompare su lei, si muovevano ritmicamente l’uno con l’altro. Ad un certo punto lui si staccò, la girò a pecorina facendola appoggiare con le mani alla testata del letto e rientrò dentro lei riprendendo il ballo interrotto. Con una mano stringeva i seni mentre l’altra veniva succhiata dalla bocca di lei. I movimenti si facevano sempre più frenetici, i corpi erano tutt’uno fino alla scossa di piacere finale che si riversò su di lei. Si staccarono e si distesero l’uno accanto all’altro guardandosi con l’occhi pieni di felicità.
‘spero non dover aspettare altri dieci anni per una serata così”

L’occasione non si fece attendere. Il lunedì successivo lui torno dal lavoro dicendo a sua moglie che avrebbero dovuto partecipare ad un evento sponsorizzato dalla azienda dove lavoro. Più precisamente avrebbero dovuto vedere la rappresentazione teatrale della Carmen al teatro della città.
‘la nostra azienda ha prenotato un balcone e saremo noi e il direttore’ spiegò
‘non sono mai stata ad una serata di teatro, non ho nemmeno un vestito adatto!’
‘dai non ti preoccupare, la serata &egrave sabato ‘
Così la settimana passò veloce ed arrivarono alla serata. Lei aveva trovato un lungo abito con la schiena scoperta e uno spacco laterale che la rendeva molto sensuale. Lui in completo d’ordinanza. Arrivarono al teatro puntuali, e quando lei andava per scendere dalla macchina sentì uno strappo. Lo spacco si era allargato. In piedi non si vedeva e a sedere sarebbe stati nel balcone quindi decisero di andare senza farsi prendere dal panico.
‘e comunque ti preferisco così” disse maliziosamente lui facendola arrossire. Entrarono e salutarono i conoscenti, poi con il direttore e la rispettiva moglie salirono su nel balcone a loro riservato.
Alla fine del terzo atto il direttore con la moglie si alzarono e dissero che dovevano andare via perché la mattina successiva li aspettava un lungo viaggio. Quindi all’inizio del quarto atto le luci calarono, riprese la rappresentazione e loro rimasero soli nel balcone. Lui più che dall’opera era preso dalla bellezza della moglie. La schiena nuda, l’attaccatura del seno che si intravedeva data anche l’assenza del reggiseno, lo spacco che lasciava la gamba scoperta, specialmente ora che i coinquilini del balcone se ne erano andati e lei non se ne curava di tirarlo su. Così preso da quella visione sensuale si avvicinò alla moglie e le passò un braccio sulle spalle. Scese sulla schiena, passando sotto il braccio arrivò all’attaccatura del seno. Insinuò la mano dentro il vestito fino ad arrivare a stringere il seno. Con l’altra mano risalì la gamba lasciata libera dallo spacco fino ad arrivare all’interno coscia. Continuò lentamente fino ad arrivare alle sue mutande, un perizoma di pizzo nero mentre la baciava languidamente nel collo.
‘ma cosa fai, se ci vedono’ disse lei sorpresa da quell’attacco
‘non ci vede nessuno, ti voglio, mi ecciti da morire’
‘dai aspetta che arriviamo a casa’ lei poco convincente mentre si scioglieva a quel tocco.
‘non mi sembra che vuoi aspettare’ mentre infilava un dito su di lei sentendola bagnata.
Il balcone li riparava da qualsiasi occhio indiscreto in effetti. Lei divaricò leggermente le gambe facilitando la penetrazione. Si stava facendo masturbare da suo marito lì con tutta quella gente ignara intorno come nemmeno due adolescenti. Lei allungò una mano su di lui e sentiva il cazzo che tirava nei pantaloni. Lo massaggiò un po’ da sopra la stoffa, poi aprì la cerniera e lo liberò. Lo cinse nella mano e iniziò un lento movimento su e giù. Dovevano stare attenti a non fare molta confusione perché qualcuno si sarebbe potuto accorgere di loro in qualsiasi momento. La ragione li aveva abbandonati, nelle loro teste c’era solo la voglia di godere, la voglia di toccarsi. Lui ad un certo punto si staccò, alzò la sedia tirandola indietro per poter essere ancora più riparato dal balcone. La prese e mettendola in ginocchio la tirò a sé. Lei, ormai persa nei sensi, accolse nella sua bocca il cazzo pulsante di desiderio. Mentre faceva il pompino le mani di lui erano nel suo seno, tirandole fuori dal fascio del vestito. Sobbalzavano ritmicamente ad ogni boccata. La fece alzare, le scansò il vestito e la montò su di lui. Con una mano scostò la mutandina e la penetrò. Lei iniziò ad ondeggiare dolcemente su di lui. I seni ballavano sul viso duo. i labbri si mordevano per soffocare i gemiti. Continuarono così fino a quando lei si senti riempire da lui. A quel punto si fermò, si fissarono negli occhi e ancora con lui dentro si baciarono lungamente. Quando tornarono alla realtà si accorsero che erano quasi alla fine dell’atto, quindi si ricomposero..

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