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Io, Claudia e il mio amico Alessandro

By 19 Luglio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo tre anni circa torno con un racconto, ho iniziato a scrivere due righe e mi ha preso un sacco.

Era iniziato tutto per caso… Un giorno che claudia era un po’ scollata, e alessandro senza peli sulla lingua mi disse scherzando: “oh &egrave proprio tettona claudia, non ci avevo mai fatto caso!”
Lì per lì si concluse con una risata, ma nella mia mente si insinu’ un tarlo, e a vedere come inizi’ a guardarla ale, probabilmente si insinu’ anche nella sua testa…
Ora dovrei passare alle presentazioni, ci sono io Riccardo, alto nella media, bel ragazzo ma non di sicuro un modello, all’ epoca dei fatti 27 anni,
Claudia la mia fidanzata di allora 26 anni, occhi azzurri, capelli castano chiari, non altissima, 160 cm, una bella quarta di seno con due bei capezzoli rosa con delle belle aureole, un sedere un po’ in fuori, bello da sculacciare, Alessandro il mio amico che all’epoca aveva 28anni, alto 178 capelli corti neri, fisico nella norma…

Notavo come dal giorno fosse più “affettuoso”, tipo abbracci più confidenziali o braccia dietro la schiena nel salutarla… Niente di particolare, tanto che lei neanche si accorse di questo suo cambiamento. Un pomeriggio in spiaggia gli dissi a bruciapelo “e quindi ti piacciono le tettone di claudia?”
A “beh scusa, a chi non piacerebbero?!”
R “concordo… E scommetto che ti piacerebbe toccarle o almeno vedergliele…”
A “rick che cazzo di domande fai?!”
R ” e dai che siamo tra amici, mica mi offendo!”
A “ok, te lo dico, mi piacerebbe un casino vedergliele e ancora di più toccargliele!”
R “ci avevo pensato, ho visto come la guardi… Ti sei segato pensando a lei da quando hai fatto caso che ha quelle bombe?? Sincero… ”
A “….. Si…… ”
R “e a cosa pensi? Parla senza freni”
A ” penso a lei sotto di me con quelle tettone che ballano mentre la scopo…”
Ci fi un momento di silenzio, e alla fine tagliai corto
“andiamo al mare insieme tutti e tre questo week end, vediamo se riesco a fartele vedere almeno…”
A “ok! Sei un amico rick cazzo!”

Detto fatto, la settimana successiva io e claudia programmammo di andare per il week end nella casa al mare dei suoi in Versilia, e le dissi se potevo invitare anche Ale che ultimamente era un po’ solo dopo essere stato lasciato dalla sua ex… Lei acconsentì senza problemi, e lì inizi’ il mio gioco perverso: dovevo riuscire a combinare qualcosa nel fine settimana… Le feci portare i costumi un poco pi’ audaci, con la scusa che li non ci conosceva nessuno, e lei accettò… Una volta arrivati a casa ci sistemammo io e lei nella matrimobiale e ale nel soggiorno che aveva il divano letto grande, ci cambiammo e andammo subito in spiaggia… Mentre mettevamo i costumi dissi a Claudia “gioca un po’ con ale, fallo impazzire con il costume!” lei fece una faccia un po’ strana e io uscii subito dalla stanza… Arrivammo in spiaggia dopo pochi passi, la sua casa era forse a 50mt dal mare. Lei aveva un vestitino traforato bianco e sotto il costume, con il
reggiseno che sembrava volerle far esplodere quelle tettone, e una mutanda brasiliana che mi viene ancora duro solo a pensarci…
Alessandro strabuzz’ gli occhi, ma fece finta quasi di non notare… Lei dopo i primi minuti sembrò accettare la mia richiesta, e iniziandosi a spalmare la crema giocò un poco con il reggiseno, contenendo il seno a fatica, poi chiese ad ale “Ale mi aiuteresti a
Mettere la crema sulle gambe dietro e sulla schiena? Rick si &egrave già dileguato!”
In effetti, appena avevo colto la situazione mi ero un poco spostato dagli asciugamani…
Lui accett’ di buon grado, e lei girandosi a pancia in giù si infilò ancora un po’ la mutanda nelle chiappe… Slacci’ il reggiseno e lui iniziò a spalmarle la crema, fece schiena e gambe, poi lei lo mise alle strette “non ti vergognerai di spalmarmela sul sedere?!”
A lui quasi ferito nell’orgoglio cominci’ a spalmarle la crema come se stesse impastando una pizza… Io in tutto questo ero in riva, dentro l’acqua per coprire un erezione devastante… Il pomeriggi’ proseguì relativamente tranquillo, tra qualche sbirciata e il mio pisello in tiro (e penso anche quello di ale!)… Io ero un poco deluso perch&egrave speravo che lei togliesse il reggiseno ma non avvenne… Poi decise di farci una sorpresa: quando stavamo andando via ci fermammo al chiosco a prendere una bibita, lei ne approfitt’ per andare al bagno, e quando uscì sotto il vestitino traforato non aveva reggiseno, e si vedeva chiaramente perch&egrave i fori della maglia erano larghi… Esordì tagliente “siete contenti ora? Tanto lo so che stavate aspettando questo momento tutto il giorno!” e nel mentre vedevo i suoi capezzoli indurirsi… Noi non replicammo neanche, ale era letteralmente rapito… E io ero eccitatissimo, soprattutto dal fatto che lei dicendo
quella frase avesse messo me e ale sullo stesso piano… Forse davvero sarei riuscito a combinare

Qualcosa di eccitante… Durante i pochi metri che ci separavano dalla spiaggia a casa tutti quelli che incrociavamo non riuscivano a fare a meno di guardare le tettone di claudia muoversi libere sotto quel vestito da mare trasparente… Io ero perennennte eccitato e alessandro uguale, e lei sempre con i capezzoli turgidi.
Entrammo a casa e lei si fiond’ in bagno, dopodich&egrave uscì completamente nuda e disse “ale facciamo la doccia insieme? Ma non farti strane idee!”

CONTINUA…
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Ale rimase scioccato, e si voltò verso di me come per cercare la mia autorizzazione… Io, sotto shock quanto lui, gli feci cenno di andare con lo sguardo, e lui non se lo fece ripetere due volte. Alzandosi notai il suo costume che a fatica conteneva un’erezione spaventosa, come la mia! Claudia indicandogli la patta disse “guarda che ti ho detto di non farti strane idee eh!” ma dicendolo aveva una faccia che prometteva il contrario… Entrarono nel bagno e lei lasci’, presumo volutamente, la porta semi aperta in modo che io potessi sbirciare. Era una situazione surreale, la mia fidanzata che si chiudeva in bagno per fare la doccia (e non solo) con un mio amico, e tutto questo grazie alle situazioni che avevo creato ad hoc. Ero eccitatissimo, non stavo nella pelle, e neanche nelle palle!

Appena entrati in bagno lui era ancora molto bloccato, nonostante fosse eccitatissimo, e allora lei gli si avvicinò e abbassandogli il costume si abbassò anche lei, fino a portare il viso davanti al suo cazzo in tiro. Rimase ferma così un secondo, poi si tirò su e gli disse “non pensare di combinare granch&egrave, giocheremo un po’ e basta, se ti va bene &egrave così altrimenti sei sempre in tempo a non entrare…”
Ale rispose “ok per me va benissimo, dai entriamo in doccia!” ; lei lo prese per il pisello e lo port’ dentro la doccia, aprì l’acqua e si mise dietro le spalle di Ale, gli strusciava le tettone sulla schiena, e nel mentre giocava con il suo pisello, glie lo scappellava e lo richiudeva piano,
C “ti piace?”
A “si &egrave bellissimo continua…”
C “cosa &egrave bellissimo?”
A “sentire le tue tettone sopra di me e la tua mano sul mio cazzo”
C “vorresti toccarle?”
A “direi proprio di si!”
C “e allora girati e giocaci, &egrave il tuo parco giochi!”
Ale si avventò su quel seno grande e bellissimo, che reso lucido dall’acqua era ancora più eccitante, e inizi’ a strizzargliele e baciarle, le succhiava i capezzoli avidamente, e nel mentre lei continuava a segarlo piano… Ad un certo punto lei si girò in direzione della porta, mi guardò e mi vide con il pisello in mano, allora senza smettere di guardarmi si abbassò e gli prese il pisello in bocca, diede tre quattro pompate che sembrava un’idrovora, e si risollevò; tutto questo senza smettere di guardarmi neanche per un secondo.

Dopo essersi rialzata si girò appoggiando le mani al muro e divaricando le gambe con il sedere in fuori disse ad Ale “insaponami il mio buchetto”, lui prese il bagnoschiuma, e iniziò ad insaponarla, ma in meno di dieci secondi divenne chiaramente una vera e propria masturbazione anale, con lei che emetteva dei gridolini che non facevano altro che aumentare la mia eccitazione.
C “ooh si, continua, sei un porco infilalo questo dito dai cazzo”
A “sei una zoccola lo sai?” e nel mentre la sculacciava forte
C “si cazzo sculacciami, sculaccia questa tettona!”

Ale la sculacciava sempre più forte, poi si abbass’, le allarg’ le natiche e inizi’ a leccarle il buco del culo, vedevo che riusciva ad infilare la punta della lingua dentro, e lei che urlava come una pazza, lo tirava per i capelli, poi lo blocc’ e si gir’ di fronte a lui, allarg’ le gambe dicendogli “mi sembra che con la lingua ci sai fare, fammi godere!” e lo prese per la testa portandola sulla sua figa rasata e già piena di umori.

Alessandro si mise la gambe di lei sulle spalle e la appoggi’ con la schiena sul muro, iniziò leccandole il clitoride, le dava dei colpi di lingua ai quali alternava dei veri e proprio affondi tra le labbra carnose; la guardavo, era in estasi, conoscevo quello sguardo eccitato che aveva lei quando impazziva dal piacere, lo tirava per i capelli mentre lui sempre più porco le infilava anche un dito nel culo oltre infilarle tutta la lingua nella figa. Lei era veramente a mille, e nel giro di un paio di minuti raggiunse l’orgasmo tenendo stretta la testa di Ale tra le sue gambe e urlando “oh mio dio siiii, siiii cazzo daiiii” ; lo inondò con i suoi umori, e rimase ‘appesa’ su di lui in estasi qualche secondo, dopodich&egrave lui la spost’, si mise in piedi e prendendola per le spalle e abbassandola le disse “ora tocca a me godere, troia…” . Lei sorrise “se continui a chiamarmi così vengo di nuovo… Mi piace essere trattata da puttana…”
E dicendo così inizi’ a leccare il cazzo di Alessandro, poi poco a poco iniziò a prenderlo in bocca, sforzandosi, perch&egrave potevo notare che aveva un diametro abbastanza importante, come poco dopo confermò lei “é bello grosso, mi riempi tutta la bocca… Hai un bel cazzone!” e cominci’ a pompare di più e parlare di meno, ale era in trance e le spingeva la testa, le stava praticamente scopando la bocca, avevo l’impressione che potesse sborrare da un momento all’altro, un po’ come me (infatti io rallentai la mia masturbazione) , e lei lo tolse dalla
bocca e se lo infil’ tra le tettone “chiss’ quante seghe ti sei sparato pensando a questa scena!” … Io stavo veramente impazzendo dall’eccitazione, lui lo stesso, ormai non parlava neanche più, aveva gli occhi socchiusi, le sue tettone che stringevano il cazzo sembravano diventare ancora più grandi, e quando si accorse che era davvero al culmine lo puntò verso la faccia e lui le sborrò in faccia, tre spruzzi considerevoli, con i quali le imbianc’ la faccia e il seno… Lei continuò a leccare il suo cazzo per un minuto circa, mentre lui esausto si accasciava al muro. Inutile dire che nel momento in cui la inond’ di sperma sborrai anche io, eccitato come poche volte nella mia vita… Era davvero una porca, tutta imbrattata di sperma sul viso e su quelle tettone…

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In un paio di minuti si lavarono ed uscirono dalla doccia, io aspettai lei in camera, ero ancora eccitato, anche se ora avevo un retrogusto amaro: avevo spinto la mia donna tra le braccia, anzi tra le gambe di un mio amico, e ora ero un po’ geloso… Ma la scena era stata fantastica, chissà se avrei assistito a nuovi episodi… Claudia entrò in camera e mi guardò, sorrise e mi chiese “mi avevi chiesto di giocare un po’ con il tuo amico, intendevi così?”
Io le risposi di si, e lei proseguì “io mi sono divertita molto, avevo voglia di scoparmelo, ma ho deciso di fargliela sospirare un pochino, in compenso come hai potuto vedere mi ha fatto una bella doccia di sperma… Aveva anche un buon sapore…”
Con questa frase mi era tornato duro come se non mi fossi neanche masturbato, praticamente mi aveva appena detto che si sarebbe fatta scopare da Alessandro; battei una mano sul letto come per chiamarla vicino a me, e lei come la peggiore delle puttane lasci’ cadere l’asciugamano per terra rimanendo nuda, si mise sul letto a quattro zampe e gattonò verso di me, mi si strusciò addosso (avevo solo il costume, dal quale spuntava fuori la punta del mio pisello in piena erezione) e si mise sopra di me, sempre a quattro zampe, sussurrandomi all’orecchio “a me &egrave rimasta voglia di scopare, cosa ne diresti di sfondare di cazzo la tua troia?”… Io non ci pensai due volte, la presi per la testa e la portai sul mio membro, e lei inizi’ un pompino fantastico, uno dei migliori che mi ricordi…

Si vedeva che aveva una carica erotica diversa dal solito, mi pompava il cazzo con una voglia incredibile, sembrava che lo volesse mangiare… Mi feci spompinare per un paio di minuti, poi la presi per i capelli dicendole “girati che ora ti spacco” e lei mi sorrise guardandomi con aria di sfida, si attaccò alla testata del letto a quattro zampe e con le gambe spalancate mi disse “prego, la tua puttana non aspetta altro che essere sfondata!” ; per me quella frase fu un’ulteriore spinta, la tirai per i capelli, misi due dita dentro la sua figa, e constatando che era un lago la infilai tutto il cazzo in un colpo solo, senza troppi complimenti. “aia cazzo! Così mi fai male!” ma io non avevo voglia di andare per il sottile, pompavo con forza come se la dovessi sfondare per davvero, e dopo un poco iniziai a sculacciarla, sempre pi’ forte, era una cosa che eccitava sia me che lei…
C “si sculacciami, sculaccia quella troia della tua fidanzata che lo ha preso in bocca dal tuo amico e si &egrave fatta spruzzare tutta, davanti a te!”
R “si, sei una zoccola, ti &egrave piaciuto eh? Ti riempiva bene la bocca?”
C “eccome se me la riempiva, non sai quanto volevo farmelo sbattere dentro!”
R “e perch&egrave non lo hai fatto?”
C “volevo fargliela desiderare, ma mi &egrave rimasta la voglia di sentirlo dentro, come te ora, quindi a breve mi far’ scopare da quel porco del tuo amico!”

L’ultima frase la disse con un tono di voce più alto, come a volersi far sentire da Alessandro, che avrei scommesso fosse dietro la porta della nostra camera… Tutte queste cose non facevano altro che aumentare la mia eccitazione, la pompavo sempre più forte, lei urlava come una forsennata, era palese che voleva farsi sentire, si stava lasciando andare come mai prima, sentivo che stava per venire, la presi per le tette e le dissi “ti mungo come una vacca, sei la mia vacca tettona!”, glie lo dicevo sempre quando le strizzavo quelle mammellone grandi e dure; lei per tutta risposta dopo due tre colpi urlò “siii, mungila la tua vacca, la tua puttana tettona, sssssiiiiiiiii vengooooo riempimi tuttaaaa”, ed io, dopo un minuto scarso venni con due tre fiotti riempendole tutta la figa, e continuando ad aggrapparmi al suo seno… Ci girammo sul letto, ci baciammo e ci mettemmo un po’ a riposare; nel frattempo, fuori dalla nostra stanza si sentì un rumore di
passi che si allontanavano… Probabilmente Ale aveva fatto il mio percorso inverso, si era masturbato vedendoci scopare, ma ora era ben consapevole che Claudia voleva farsi fottere da lui.

Quando mi svegliai iniziammo a prepararci, incrociai Ale in soggiorno e gli dissi che alla fine gli era andata anche meglio di quanto avessimo preventivato, e lui mi rispose che era felicissimo e che era proprio figa, con due tette pazzesche, grandi e dure…
Ci preparammo, e lei si present’ con un vestitino bianco da infarto: senza bretelle, molto corto ma soprattutto senza intimo… Io quasi svenni, capii immediatamente che avrei passato la serata perennemente con il cazzo duro, anche perch&egrave sotto il vestito si intuivano i capezzoli di Claudia, sarebbe stata uno spettacolo per tutti quelli che ci avrebbero incrociati…
Il vestito la fasciava bene, metteva ancora più in risalto quelle tette fantastiche, e le fasciava bene anche le sue belle chiappe, tutte da sculacciare, e che venivano messe in risalto da una zeppa estiva che la slanciava un po’. Io e Ale faticavamo a non fissarla, era proprio vestita da porca, e infatti uscendo di casa lei ci disse “mi sono vestita come una puttana perch&egrave ho scoperto che mi piace essere guardata, e poi perch&egrave così rimarrete eccitati tutta la sera, finch&egrave non torniamo a casa… ” e con questa frase lasciata a met’ ci stava facendo capire che avrebbe voluto scopare in tre al rientro. Sulle scale incrociammo un signore sui 60 anni, amico di villeggiatura del padre di Claudia, che sgran’ gli occhi salutandoci…
Lei sorrise soddisfatta, aveva regalato un’erezione ad un nuovo “spasimante” ! In giro fu una serata assurda, vedevamo ragazzi farsi di gomito per dirsi tra loro di guardarla, coppie litigare perch&egrave le ragazze erano gelose, signori intorno ai 50/60 anni rimanere quasi imbambolati a fissarla…
Ora, non era sicuramente miss Versilia, ma con il tacco arrivava circa a 170 cm, immaginate una ragazza con un bellissimo viso, fasciata in un vestito mozzafiato con il seno che si muoveva libero sotto la stoffa, che lasciava intuire le aureole grandi…

Io e il mio amico avevamo il cazzo duro tutta la sera, e anche lei probabilmente era bagnata in mezzo alle gambe… Decidemmo di rientrare a casa dopo meno di un’ora, non lo aveva detto nessuno dei tre ma stavamo rientrando perch&egrave avevamo troppa voglia di sesso, e Claudia non faceva niente per calmarci, anzi, ammiccava quando trovava sguardi più interessati; ma lo spettacolo più grande cd lo riserv’ quando eravamo quasi sotto casa, nel tratto tra la spiaggia e il palazzo incrociammo un gruppo di tre ragazzini, avranno avuto forse 18 anni, che la squadrarono e con la sfrontatezza degli adolescenti uno dei tre disse incrociandoci “che meloni enormi!” … Li Claudia ci stupì davvero, mai pensavo che avrebbe fatto una cosa del genere: si girò verso di loro e gli disse “ragazzino parlavi di queste?” e abbassando il vestito scoprì quel ben di dio, lasciandoli tutti e tre senza parole… Io acciecato dall’eccitazione le andai dietro, la avvicinai ai
ragazzi e gli dissi “ragazzi toccate pure, ma fate in fretta…” la assalirono, lei ridacchiava e poi li stacc’, salutandoli e dando un bacio a stampo al ragazzino che aveva urlato dei meloni, “bravo, sei stato audace e ti ho ricompensato! ” buona serata! Facemmo le scale quasi di corsa, entrammo dentro casa e la spogliammo in un secondo, Ale si mise a sedere sul divano e sbottonatosi i pantaloni la prese per le testa e inizi’ a farsi fare un bel pompino, mentre io mi inginocchiai e iniziai e leccarle la figa: avevo pensato bene prima, era zuppa… la leccai per un paio di minuti, poi mi sbottonai i pantaloni e quando lei capì le mie intenzioni si gir’ dicendomi “no tu dovrai avere pazienza” , e sollevandosi in piedi and’ a posizionarsi a cavalcioni su ale, iniziò un breve strusciamento e poi lei gli disse “dai, mettimelo dentro questo cazzone” e lo baciò in bocca, addirittura con la lingua! Questa scena mi fece davvero impazzire, non stavo più nella pelle, mi sembrava di sborrare da un momento all’altro senza neanche masturbarmi… Il loro bacio durò parecchio, dopodich&egrave lei alz’ un po’ le gambe e si impal’ su di lui “oooohhh ssssiii… Non sai da quanto aspettavo di farmi scopare da te… Ti ho sempre guardato in mezzo alle gambe e vedevo che c’era un bel pacco, era ora che lo
usassi per riempirmi!”
Lui la scopava prendendola per le spalle e abbassandola sul suo cazzo ad ogni affondo, le sue tettone ballavano libere e io stringevo il cazzo tra le mani, mi eccitava da morire vederla scopata da un mio amico, lei mi guardava e sorrideva, mentre gemeva sotto i colpi di Ale… Poco dopo lo fece sdraiare di lungo sul divano, lei si mise sopra e disse guardandomi “adesso sfondami il culo amore, voglio provare l’ebbrezza di sentire due cazzi dentro di me!”
Mi catapultai sul divano, mentre loro scopavano io le sputavo sul culo e glie lo massaggiavo, infilai prima un dito, poi dopo poco puntai la cappella e iniziai a spingere, poco a poco… “ahi, fai piano mi fai male!”
R ” ti faccio male? Te lo meriti, sei solo una puttana!” e facendo così diedi un colpo secco, lei con un urlo strozzato mi diede del bastardo, e io iniziai piano ad uscire e rientrare, sputando sulla mia asta per far scorrere meglio senza attrito; in meno di un minuto la stavamo fottendo in due alla grande, lei aveva dimenticato il dolore e godeva come una matta, io la tiravo per i capelli e ale le strizzava le tettone, la insultavamo dicendole di tutto, che era una troia, che in giro era vestita come la peggiore delle puttane, e che era solo una zoccola che voleva farso sfondare da due cazzi. Pochi minuti e lei raggiunse l’orgasmo che penso venne sentito da tutto il palazzo, io e Ale ci mettemmo in piedi, lui si fece fare una spagnola e venne in pochi secondi sulle tettone, e io invece le sborrai in faccia. Presi il telefono dal tavolo e le feci una foto tutta piena di sperma. Lei non disse niente. Dopo una doccia veloce andammo tutti a letto senza
affrontare il discorso; la mattina dopo mi svegliai e trovai il letto vuoto, entrai in soggiorno e lei era alla pecorina che si faceva scopare da Alessandro, con la finestra spalancata verso le stanze dell’Hotel “la Riviera” … Avevo di nuovo il cazzo duro…

CONTINUA,
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