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Racconti Erotici Etero

Io, il giardiniere maracchino e mio marito

By 25 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Mary, questo è un periodo particolarmente fortunato per me, ho mio marito che inaspettatamente passa ora molto più tempo a casa rispetto agli anni passati, e mio figlio Marco che ha ripreso a vivere da single nel suo mini appartamento vicino casa nostra. Beh,’ certo, dopo tanto tempo passato da sola in casa con una noia indescrivibile, ora ho una vita un po’ più movimentata e più piacevole dal punto di vista sociale. Ora ci concediamo molti più svaghi e faccio insieme a Carlo, mio marito, frequenti viaggi di piacere oltre ad accompagnarlo ora abbastanza spesso nelle sue trasferte. Certo un po’ rimpiango anche la grande libertà che avevo prima quando incontravo qualche bel ragazzo che mi faceva i complimenti! … e poi ‘ succedeva che ‘ ma tutto nella vita non si può avere!. Di recente avevamo affidato la manutenzione del giardino della nostra casa ad una ditta specializzata che ci aveva promesso però di mandarci sempre lo stesso giardiniere per una volta alla settimana alfine di curare le piante, fare la relativa disinfestazione e i lavori inerenti la concimazione, l’irrigazione ecc. ecc. La persona che veniva sempre da noi era un giovane marocchino che era in Italia già da tanto tempo e parlava sufficientemente bene l’Italiano. Quel ragazzo però, con la sua gentilezza ed i suoi modi, stuzzicava un po’ il mio istinto erotico ‘ ma per il momento avevo accantonato ogni mia idea al riguardo. Lui è un giovane di circa 23/24 anni con una robusta corporatura da atleta che lavora presso un vivaio della zona. Una mattina, mentre facevo ancora la colazione, mio marito già in piedi da tempo, mi dice che doveva uscire di buon ora per un impegno di lavoro e mi ricorda che di li a momenti sarebbe arrivato il giardiniere per i consueti lavori settimanali. Esce di casa, mi saluta con un bacio, e se ne va. Dopo un po’ sento suonare alla porta, ‘ era senz’altro il giardiniere che arrivava, ‘ rispondo al citofono e gli apro il cancello della villa, ‘ lo vedo subito entrare ed iniziare a prepararsi per i lavori da fare, ‘..passa qualche minuto ed esco anch’io in giardino ‘ mi piace guardare il prato ed i fiori variopinti, oltre che interessarmi ai lavori di giardinaggio che lui si apprestava a fare. Indosso ancora la mia corta camicia da notte che riesce a coprire solo la parte più alta delle mie cosce, ma tranne me e lui non c’è più nessuno in giardino ‘ quindi nessun problema. Devo però ammettere in verità che, dopo aver apprezzato il sorriso con cui mi aveva salutato, la sua giovane bellezza di ragazzo di colore non poteva non passare inosservata agli occhi delle donne!!, ‘. é proprio un bel ragazzo bruno!! ‘ con bei lineamenti ed ovviamente con capelli ricci e folti. Nel tragitto che compio per i vialetti del giardino, procedo con un andamento lento ed armonioso che forse mette un po’ in risalto le forme del mio corpo e, considerata la sottile camicia da notte che indossavo, si potevano senz’altro intravedere le mie cosce illuminate in controluce dai raggi solari che, passando attraverso l’indumento, lasciavano ben intravedere la forma del microscopico slip nero che copriva a mala pena le mie intimità……Noto che il giovane marocchino, pur lavorando con le piante, mi segue nei movimenti con la coda dell’occhio e stenta a togliermi gli occhi di dosso. Ad un certo momento si fa strada nella mia mente un pensiero che prende sempre più consistenza: ‘ il desiderio di piacergli, ‘ la voglia di suscitare in lui un’attrazione erotica, ‘ in poche parole la voglia di farmi scopare ora che siamo soli in casa. E’ un chiodo che mi sta entrando lentamente nella testa e non riesco a pensare ad altro, ‘ l’atmosfera c’era, ‘ ma non volevo assolutamente prendere io l’iniziativa, ‘ dovevo ad ogni costo salvare le apparenze, ‘. e non so proprio se ci sarei riuscita! Mi fermo un attimo nel vialetto e dirigendomi proprio verso di lui, mi chino su di un cespuglio di lantane per guardarle da vicino passandomi contemporaneamente una mano nei capelli, ‘ in quel momento la mia camicetta, già corta, mi sale sui fianchi mettendo in chiara evidenza i miei glutei divisi dal filetto del perizoma affogato nel mio profondo solco anale. Mi volgo verso il giardiniere, che sicuramente non ha perso nulla della fantastica scena, e sorridendogli gli chiedo un po’ imbarazzata ma tuttavia contenta che abbia ammirato il mio lato B: ‘come và Rachid” questo è il suo nome, ‘ nel suo stentato Italiano mi risponde qualche cosa ma capisco decisamente che fa fatica a togliermi gli occhi di dosso. Continua perennemente a guardarmi nei movimenti con quegli occhi sbarrati ed avidi da marocchino che forse soffre per quello che vorrebbe fare, ma non può. Come se ciò non bastasse, mentre ero ancora china sul cespuglio, un leggero soffio di vento complica ancora le sofferenze del giovane di colore facendomi sollevare la camicetta quel tanto che basta da scoprire ancora per qualche attimo il mio posteriore nella sua integrale visione. Il ragazzo ha immediatamente un sussulto ed adesso comincia a fissarmi più attentamente, ‘ io nel frattempo, come per scusarmi dell’episodio, riassestandomi l’indumento gli rivolgo un sorriso di circostanza ma in cuor mio provo tanto piacere per le sue insistenti attenzioni. La situazione che stava venendosi a creare tra me ed il ragazzo in realtà mi cominciava ad eccitare e comunque mi incuriosiva molto, ‘ noto ancora che la camicia da notte era rimasta ancora un po’ alzata per modo che tutta la mia coscia sinistra era ancora completamente scoperta, come era ancora certamente ben visibile tutta la fessura che separa le mie due natiche. Faccio finta di non essermene accorta, ‘ vedo con la coda dell’occhio Rachid alzarsi lentamente e dirigersi verso di me ‘ appena giuntomi di dietro mi cinge con le sue braccia poderose e comincia ad accarezzarmi le spalle,’ le braccia,’ il collo,’ simulo di essere sorpresa, ‘ resto come inebetita,’ Il giovane marocchino di dietro mi spinge ora energicamente contro il tronco di un albero e, cingendomi il corpo con le sue braccia, non mi permette di girarmi o di divincolarmi. Io mi agitavo moltissimo e l’ho minacciato subito di denunciarlo se non m’avesse lasciata,,’..in realtà un po’ mentivo!,’.. infatti nel contempo non vi nascondo che cominciavo a provare una certa eccitazione. Lui mi diceva: ‘Signora Mary no paura di Rachid’,’ ‘Rachid no volere male a signora”.., ‘Rachid solo chiede di stare poco tempo con te’ ‘. e così dicendo comincia a baciarmi delicatamente sul collo e sulle spalle, mentre con la mano sinistra (la destra teneva ferme le mie due braccia) inizia ad accarezzarmi la gamba salendo fino alla mia coscia. Non potevo restare impassibile!!, ‘. quindi simulo di divincolarmi, ‘ continuo a dimenarmi ‘ e, ‘ cosa strana!, ‘. guardando per un attimo intorno a me, scorgo sulla destra un cespuglio di piante ad alto fusto i cui rami e le foglie si muovevano inspiegabilmente ‘ ‘C’è qualcuno tra i rami’, ‘. penso tra di me, ‘ ‘ ma chi è!’, ‘. ‘ma si!! non può essere che Carlo mio marito ‘ ancora lui!’ ‘. ‘certo che gli piace davvero tanto guardarmi quando sto con un uomo!!’ ‘ per la verità però anche a me fa un certo effetto sapere che lui sta li a spiarmi, ‘. mi sento già bagnata nelle mie intimità!!!… Rachid imperterrito continuava, ‘ ora aveva iniziato a baciarmi i lobi delle orecchie ed ad accarezzarmi i fianchi fino al seno, ‘ mi stringe il capezzolo tra le sue dita. I miei movimenti di difesa continuavano, ‘ però ora erano più attenuati, forse perché cominciavo a eccitarmi, ‘.. non so!, ‘ oppure avevo capito che combattere contro la sua corporatura era inutile!. Ora infatti lui mi stava alzando lentamente la camicetta accarezzandomi le cosce oramai completamente scoperte. La cosa è andata avanti così per qualche minuto fino a quando smetto di divincolarmi dalla morsa che mi immobilizzava e comincio a muovere le mie anche ritmicamente ed armoniosamente spingendo il mio posteriore verso il bacino di Rachid. Il ragazzo, standomi sempre di dietro, ora molla la morsa perché capisce che non è più necessario tenermi ferma,’.. comincia a baciare ed a leccarmi le spalle scendendo sino ai fianchi e soffermandosi sulle mie natiche. Mi alza decisamente la camicia da notte sino ai fianchi e lentamente scosta il filetto del mio perizoma dal solco delle mie natiche fino a scoprire completamente tutto il mio bel culetto. Io nel frattempo ero passata da movimenti divincolanti, a contorsioni lente e ritmiche del mio corpo … mi volto indietro per un attimo verso il cespuglio e capisco che mio marito e li dietro che ci sta guardando avidamente, ‘ l’eccitazione mi sale a dismisura ‘ anche lui sta godendo vedendomi palpare dal ragazzo!, ‘ inarco le spalle e spingo decisamente il mio sedere verso il giovane marocchino che nel frattempo mi aveva divaricato le gambe e infilato un dito nella mia figa già fradicia.
Ora decisamente non fingo più ‘ e comincio ad assecondare i movimenti della lingua di Rachid con continue contorsioni del mio bacino e qualche colpo di reni che spinge sempre più la mia figa verso la lingua del giovane di colore che ora mi sta sollecitando deliziosamente il clitoride. Il ragazzo mi sta succhiando il clitoride in un modo fantastico, ‘ ho una voglia matta di farmi chiavare immediatamente e mostrare questo spettacolo bellissimo a Carlo li dietro il cespuglio!… Non resisto più, mi giro verso Rachid e questa volta spingo verso il suo corpo il mio bacino muovendolo ritmicamente in avanti. Lui mi prende i capezzoli accarezzandoli, poi sposta le sue mani verso i miei fianchi massaggiandoli teneramente, ‘. quindi si abbassa lentamente verso le ginocchia e con la bocca inizia a baciare e leccare il mio basso ventre. La testa mi scoppia, ‘ il sangue mi ribolle, ‘ inarco la schiena e spingo ancor di più il bacino contro di lui. I movimenti e le contorsioni incontrollate delle mie anche davano l’impressione che da un momento a l’altro il mio minuscolo slip si sarebbe lacerato per liberare finalmente la mia figa avida oramai solo di sesso. ‘mmmhhh ‘ dai tesoro! ‘ forza scopami!, ‘ chiavami ma subitoo-ooohhh’ gli dico con voce alta e decisa, ‘. (volevo che sentisse anche mio marito!!). Sotto le sue carezze, comincio ad emettere lunghi gemiti tenendo la testa rivolta verso l’alto con gli occhi chiusi in una espressione di estasi. Poi ad un tratto, vedendo il giovane ancora inginocchiato verso di me, afferro con le mani il suo capo e lo me lo tiro verso il ventre con la chiara intenzione di farmi succhiare la figa. Ero oramai in preda a sentimenti di forti passioni e desideri di sesso, ‘ con una mossa successiva ora prendo con decisione i lembi del mio perizoma per abbassarmelo. Il giovane marocchino però mi ferma inspiegabilmente rimettendo a posto le mie mutandine con mio incredulo stupore.’ Rachid detto che no fa male a signora Mary!!’ ‘ esclama,’. sono eccitatissima!!, ‘ provo quindi ad allargare la gamba destra per posarla sulla spalla del giovane spingendo contemporaneamente la mia figa, ancora coperta dallo slip, verso la sua bocca. In quella posizione, e per le frenetiche contorsioni del bacino, il mio slippino non riesce più a contenere completamente il mio monte di Venere gonfio di desiderio e dal quale già fuoriesce un torrente di succhi vaginali,’. Ai lati delle minuscole mutandine resta infatti ora scoperta buona parte della folta peluria castana che avvolge le mie intimità, ‘ il giovane giardiniere lo nota subito e, intuendo forse che oramai ero nelle sue mani e non ce la faceva più dal desiderio, mi prende in braccio e girandosi su se stesso, mi posa con la schiena su di un tavolino da giardino li vicino e mi sfila finalmente le mutandine,’..si abbassa quindi su di me e per qualche minuto si ferma a contemplare il mio folto cespuglio che copre le mie intimità pubiche,’..i raggi del sole generano meravigliosi riflessi di luce sulla mia folta peluria. Sono stesa sul tavolino e continuo a contorcermi come una serpe, ‘ le mie cosce spalancate in direzione del cespuglio dove era nascosto Carlo che sicuramente stava sbavando di godimento notevolissimo ‘ ero oramai impaziente di fare sesso con lui. Rachid sapientemente comincia a sollecitarmi velocemente il clitoride e a leccarmi lentamente le cosce, ‘ tra gemiti e lamenti di piacere, inarco la schiena e muovo convulsamente il bacino verso di lui, ‘..la mia bocca è aperta in una espressione di estasi totale, ‘ ‘il giovane marocchino sa il fatto suo’ ‘ penso tra me, ‘ mi sta facendo impazzire dal desiderio, ‘ mi sta contemplando mentre mi dimeno come un’anguilla. Ora decisamente, forse preso da pietà verso di me, mi scosta delicatamente la folta peluria dalle labbra della mia figa, e vi appoggia delicatamente la punta della sua lingua che comincia a muovere sapientemente al suo interno. Lo guardo mentre me la lecca e gli sorrido teneramente in segno di ringraziamento, poi chiudo gli occhi e con rapidi movimenti di reni continuo a spingergliela nella bocca sempre di più. Oltre ai miei però, mi sembra di sentire anche alcuni altri lamenti e gemiti provenire però dal cespuglio di piante ad alto fusto, ‘. ‘si è senza dubbio Carlo che sta sborrando vedendomi in quella posizione!’ ‘ anche io credo di aver raggiunto almeno due orgasmi per quella favolosa leccata ”.
(continua)

per i vs. commenti “anno1954m@libero.it”
‘ Dopo che me l’ha leccata e succhiata a dovere scendo dal tavolo e mi avvinghio a lui prendendogli in mano il pene. Rachid scosta la mia mano e ripete: ‘se signora Mary vuole fare sesso deve dire a Rachid”.. ‘Io no volere male di signora Mary!” .Sono fuori di me dal desiderio, lo supplico di scoparmi come vuole lui e senza condizioni, … Il desiderio di essere chiavata è fortissimo e non resisto più. Il suo viso si illumina di gioia …, mi prende in braccio e mi rimette nuovamente sul tavolo in posizione supina e mentre mi toglie la sottoveste ed il reggiseno, tira fuori dai suoi pantaloni il suo pene immenso e nero, ‘ sono ora completamente nuda, ed in sua completa balia. Lui mi divarica le gambe,’ mi accarezza la folta peluria della figa scostandola dalle grandi labbra. Ho fremiti frequentissimi e spasimi notevoli con il basso ventre ‘. non ce la faccio più. Rachid mi poggia il suo cazzo enorme sulla figa e comincia lentamente a spingerglielo dentro. Sento il bastone del giovane entrare nella mia figa, man mano che intensifica il ritmo dei suoi colpi, il suo membro diventa sempre più duro e grosso. Spalanco le cosce e la figa guardando verso il cespuglio da dove ci guarda Carlo,’ starà godendo come un maiale vedendo quel grosso cazzo nero che mi entra prepotentemente nella pancia ‘ comincio ad ansimare e a gemere dal piacere, ‘ooohh, oooohhhh, siii, dentro, cosiiiiiihh’. Con colpi sempre più potenti e decisi sento adesso la sua verga nera e dura affondare totalmente nelle mie intimità, ‘ ho sul viso una smorfia di godimento e dolore al tempo stesso, ‘ la bocca aperta in una sensazione di meraviglia e la schiena sempre inarcata. Il ragazzo mi sta letteralmente sfondando la figa, ‘ il mio corpo è un vulcano in eruzione, le contorsioni del mio bacino si alternano ai movimenti pelvici frenetici contro il suo pene. Vedo la sagoma di mio marito li dietro il cespuglio che si sta massacrando il pene con le frequenti masturbazioni, ‘. simultaneamente al raggiungimento di un terzo intensissimo orgasmo mi avvinghio con le gambe ai fianchi di Rachid per tirarlo con forza verso il mio bacino emettendo contemporaneamente un grido di godimento estremo, seguito da lamenti di distensione, ‘ ‘ oooohhh ‘ siii ‘. dai cosiii-iiiih ‘. tutto dentro aaaahhh ‘. ooh ‘ ooh ‘ aaaaaaaahhhhhh ‘ Il ragazzo ora estrae dalla mia figa il suo pene nero e rigido, posa la schiena contro l’albero su cui mi aveva spinto prima e mi tira verso di se,’ mi apre le gambe facendomi appoggiare un piede sul tavolino; in questa posizione, e con l’altro piede per terra, ho le cosce divaricate al massimo ‘ Intuisco che mi vuole chiavare in piedi, e così è in effetti perché lui ora si flette leggermente sulle ginocchia mettendo il suo bacino, con il cazzo in completa erezione, sotto la mia vulva inzuppata di umori vaginali. Accompagna adesso con una mano il suo membro nero e duro sulle labbra della mia passera e con poderosi colpi di reni, assestati dal basso verso l’alto, entra prepotentemente nel mio monte venereo per chiavarmi senza sosta. Ad ogni colpo sento il rumore classico dello sbattere dei testicoli sul mio bacino, ‘ mi contorco come un’anguilla e sobbalzo letteralmente da terra ad ogni suo colpo di reni, ‘ ho la testa rivolta all’insù e la bocca aperta in una sensazione di estremo godimento. Ora, dopo avermi procurato un altro orgasmo, mi fa inginocchiare davanti a se e comincia ad accarezzarmi il viso e la bocca con il suo membro. Guardo verso mio marito quasi volessi cogliere le sue emozioni per quello che stava per farmi ‘ ma riesco solo a vedere a mala pena la sua sagoma dietro il cespuglio, ‘ dapprima sono un po’ riluttante, poi però con più coraggio, afferro con decisione il suo cazzo con tutte e due le mani e me lo mette in bocca con grande avidità iniziando un pompino frenetico che fa emettere al giovane un gemito di approvazione. Il cazzo mi era entrato in bocca per non più di un terzo, ma al giovane marocchino non bastava, ‘ me lo spinge dentro sempre di più tenendomi ferma per i capelli, ‘ la mia guancia si gonfia sistematicamente ogni volta che lui mi affonda il suo membro enorme nella bocca. Il mio volto è sicuramente una smorfia di stupore, ‘ continuo a succhiarglielo freneticamente fino a quando con un affondo deciso ora scompare del tutto nella bocca, ‘ sento la sua cappella che mi tocca la gola, ‘ impaurita da tanta potenza cerco di togliermelo, Rachid lo capisce e mi accontenta subito togliendomelo dalla cavità orale, ma non è ancora soddisfatto dell’amplesso. Mi prende di peso quindi e mi rimette faccia in giù sul tavolo con le gambe ben divaricate. Comincia ora ad accarezzarmi la profonda fessura che separa le natiche con il suo membro enorme e durissimo muovendolo in senso verticale per tutta la lunghezza del solco anale. Mi solleva adesso una gamba da terra, me la piega e mi fa capire che la devo mettere sul tavolino con il ginocchio appoggiato appunto sul tavolo, ‘ mi trovo ora di fronte alla postazione nascosta di Carlo, piegata a 90 gradi con le mani ed una gamba flessa ed appoggiata sul tavolino e l’altra che poggia per terra, ‘ ho le cosce completamente spalancate con i due buchetti invitanti dilatati al massimo ‘. Mio marito è alle prese con l’ennesima sega, ‘ sta già godendo freneticamente (lo capisco dal movimento dei rami e del suo corpo ‘ per quello che riesco ad intravedere). Il giovane, dopo essersi bagnate le mani con un po’ di schiuma di saponetta presa dal lavandino esterno del giardino, non si fa pregare davanti a tanta disponibilità, mi comincia ad aprire delicatamente l’ano con le sue dita sottilissime , me lo inumidisce sufficientemente con la schiuma per poi, con una mossa dolcissima, appoggiare il suo membro sul mio buchetto appena aperto. Comincia quindi a spingermelo dentro ed a muovere il suo bacino con potenza sempre crescente. Sento la sua tiepida cappella che ad ogni affondo penetra sempre più nel mio culetto, ‘ aderisce perfettamente alle pareti, entra con padronanza inaudita nel mio buchetto ormai lubrificato, ‘ comincio a gemere ed a mugolare come una pecorella continuando a contorcere il mio posteriore dall’estremo godimento. Rachid ora non ha più pietà, continua a spingermelo dentro fino a quando quel enorme bastone nero non scompare completamente nella mia cavità anale. Mi sta inculando energicamente senza sosta, ansimando dietro di me con un affanno sempre più intenso ‘. Sono sul tavolino a pancia in giù con la gamba destra piegata, le braccia distese con le mani aggrappate ai lembi del tavolo che si muove da tutte le parti per effetto dei poderosi colpi di reni che lui mi assesta sul culetto. Passano pochi minuti di frenetici movimenti di bacino e di anche, e sento il giovane marocchino che, accompagnato da un urlo di piacere raggiunge l’orgasmo riempiendomi il canale rettale con quattro o cinque spruzzi violenti della sua calda sborra , ‘ quindi comincia a rallentare il ritmo dei colpi del suo membro. Adesso lo estrae tutto lentamente, e mentre emetto un sospiro di sollievo e di profondo piacere, lui raccoglie con le mani il rivolo di crema biancastra che ora mi comincia ad uscire dall’ano. Mi aiuta ad alzarmi dal tavolo, mi bacia dolcemente sulla bocca, e mentre resta avvinghiato ancora al mio corpo per dar sfogo agli ultimi suoi fremiti di piacere, mi dice: ‘Io detto che no volere fare male a signora’ ‘ma quando capito che volevi scopare con me, io accettato,’ ‘signora Mary, tu sei bellissima donna e Rachid sborra solo quando scopa nel culo di donne bellissime!!’ “e culo di signora Rosa è molto bellissimo!! …….” (fine)
“anno1954m@libero.it”

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