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Racconti Erotici Etero

Io, Katia e mia zia.

By 8 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Katia, ai tempi dell’università, avevamo un bellissimo rapporto. L’avevo conosciuta il primo anno durante le lezioni di matematica e mi ero innamorato immediatamente. Tra di noi andava tutto a gonfie vele, tranne il sesso e non per colpa sua.
Lei era disinibita e porca quanto basta, il problema ero io: ero inesperto, intimorito, non sapevo controllare la mia eccitazione.
I nostri rapporti, a causa mia, erano veloci e maldestri ed io mi rendevo conto che in sei mesi che eravamo assieme non l’avevo mai fatta godere realmente.
Per me incominciò ad essere una ossessione, avevo paura di perderla. Lei era innamorata, lo sapevo, ma sarebbe potuta stare tutta la vita con un uomo che non la faceva godere?
Incominciai anche ad avere scarsi risultati agli esami, non riuscivo più a concentrarmi. Non sapevo neanche con chi parlarne, i miei amici erano troppo immaturi per darmi consigli, andare da un medico mi vergognavo.
La soluzione si presentò una sera che mi venne a trovare mia zia, la sorella piccola di mia madre (fra loro ci sono 14 anni di differenza). Io e mia zia siamo molto legati, per me &egrave sempre stata quasi una sorella maggiore (data la differenza di età non eccessiva), all’epoca io avevo venti anni e le trentaquattro. Mia zia era anche una bella donna, alta, gambe lunghe, carnagione scura, capelli mori, un bel culo sodo a pera, vita stretta ed una terza di seno ben fatta. Inoltre era una donna intelligente e solare, piena di vitalità. Quella sera mia zia era venuta a trovarmi a Bologna perché c’era un concerto jazz in una osteria in centro che voleva andare a vedere con alcune ex compagne bolognesi di università, mi aveva anche chiesto se potevo ospitarla per una notte perché il giorno successivo voleva fare acquisti in giro per la città.
La sera prima di andare al concerto si fermo a cena da me, preparando lei da mangiare. Durante la cena vedendomi cupo mi chiese se andava tutto bene. Colsi la palla al balzo ed incominciai a spiegargli i miei problemi sessuali con Katia, ero imbarazzato ma dovevo assolutamente parlarne con qualcuno. Lei ascoltò in silenzio il mio sfogo e quando terminai si lasciò andare in un sorriso contagioso: ‘Questi sono problemi normali alla tua età – mi disse ‘ con il tempo diventerai sicuramente più bravo, sei proprio un ragazzo in gamba’lo sai che il 90% degli uomini non sene accorge neanche di non far godere la propria donna’ci sono tutti i presupposti perché tu possa diventare uno stupendo amante.’ La cena finì tranquillamente, nessuno dei due accennò più al mio problema.
Avere parlato con mia zia mi aveva rilassato un po’ ma la mia angoscia rimaneva e le sue parole non mi avevano convinto. Uscimmo assieme, mia zia andò al suo concerto ed io andai a bere una birra con alcuni compagni di corso.
Quando rincasai lei non era ancora tornata, decisi di non aspettarla e di andare a dormire dato che le avevo dato un copia delle chiavi di casa. Mi ero appena steso quando la sentii rincasare ed entrare nella stanza degli ospiti. Dopo un po’ sentii bussare leggermente alla porta della mia stanza. ‘Sei sveglio?’ chiese dall’altra parte della porta.
‘Si – risposi ‘ sono appena rientrato anch’io’
‘Posso entrare?’
‘Certamente’ risposi.
Mia zia apri piano la porta, ed io rimasi un attimo senza fiato. La luce del corridoio la illuminava da dietro, era quasi completamente nuda coperta esclusivamente da una piccola sottoveste di raso bianco che sembrava di due taglie più piccola rispetto alla sua corporatura. Cercando di riprendermi mi misi a sedere sul letto ed accesi la luce sul comodino. Lei con passo veloce si avvicino e si sedette dalla parte opposta del letto vicino ai mie piedi. Tirò su le gambe incrociandole sul letto e per un momento vidi perfettamente che non aveva mutandine, deglutii e feci finta di niente ero eccitatissimo, alzai una gamba sotto le lenzuola per paura che lei potesse vedere la mie erezione.
‘Il concerto &egrave stato bellissimo, non ho per niente sonno ed avevo voglio di chiacchierare con te, ti dispiace?’ chiese.
Ipnotizzato dai suoi capezzoli turgidi che cercavano di bucare la sottoveste conquistando la libertà riuscii a balbettare solamente che non mi dispiaceva.
Con un piccolo movimento si avvicinò leggermente ed incominciò con una mano ad accarezzarmi la gamba. ‘Sai? – mi disse – ho pensato molto a quello che mi hai raccontato questa sera ed io avrei una soluzione per fare felici te e Katia.’
‘Una soluzione? Quale soluzione?’ farneticai io con il sangue che mi andava alla testa per colpa di quella mano che mi stava accarezzando la coscia e del corpo seminudo di mia zia.
‘Un corso accelerato di sesso, per insegnarti in pochi mesi tutto quello che un uomo impara in anni, lo sai che un uomo diventa un buon amante solitamente verso i trent’anni?’ Fece una pausa poi continuò: ‘Io sarò la tua maestra, ti insegnerò tutto quello che c’&egrave da sapere, ti insegnerò a controllarti ed a dare piacere ad una donna” Fece un’altra pausa, poi riprese a parlare: ‘Ad una sola condizione, tu dovrai essere un bravo allievo, seguire attentamente le lezioni, fare i compiti che ti darò ed obbedire sempre alla tua maestra’credi di potercela fare?’
Ero totalmente confuso, la testa mi girava, il mio pene mi sembrava esplodere, ma riuscii a rispondere: ‘Si, va bene. Lo prometto sarò un bravo allievo.’
Lei mi sorrise e mi disse ‘Bravo piccolo hai fatto la scelta giusta, vedrai che te e Katia in breve tempo sarete molto più felici. Allora incominciamo le lezioni subito, spogliati nudo che voglio vedere come sei fatto’
Ero completamente in trans, senza esitare mi spogliai completamente nudo, con il pene in completa erezione. Mia zia mi fece mettere in piedi davanti a lei che era rimasta seduta sul letto e con le mani incominciò a sfiorami la pancia, i fianchi, le cosce, le natiche infine prese il mio cazzo tra le sue mani e lo osservò attentamente da vicino, era esattamente all’altezza del suo viso, come se lo studiasse. Continuando a tenerlo in mano, alzo lo sguardo e mi disse: ‘Sei fatto proprio bene, qui non c’&egrave niente che non va, anzi direi che lui &egrave decisamente sopra la norma.’ Ero talmente eccitato che il mio cazzo pulsava come per esplodere e lei se ne accorse. Mi guardò ancora stringendolo con forza e con una faccia da troia che non gli avevo mai notato mi disse che non ero nelle condizioni per la prima lezione ero troppo eccitato, mi ordinò di rimanere completamente immobile che ci avrebbe pensato lei a rilassarmi.
Con una mano mi prese una natica e mi tiro verso di lei costringendomi a fare un passo in avanti, ero in piedi le gambe appoggiate al bordo del letto, lei era seduta davanti a me con le gambe mi cingeva i polpacci, la sua figa si appoggiava alle mie ginocchia, con una mano mi stringeva una chiappa, con l’altra teneva il mio cazzo ben stretto e le sue labbra erano a pochi millimetri dalla mia cappella. ‘Ora guai se vieni prima che ti dia il permesso’ mi disse con tono serioso guardandomi negli occhi. La vidi tirare fuori la lingua, con la mano mi alzo l’asta ed incominciò a leccarlo lentamente partendo dalle palle fin su la cappella. Una esplosione di piacere attraversò il mio corpo ero in estasi ed era solo l’inizio. Leccava piano, con precisione e maestria si soffermava nei punti più delicati. Si dedicò a leccare in eguale misura sia l’asta che le palle. Poi prese a mordicchiarlo piano ed a succhiarmi le palle facendole scomparire nella sua bocca. Ad un certo punto mi afferrò con la mano anche l’altra natica e mentre mi tirava a se vidi scomparire tutto il cazzo nella sua bocca. Incominciò a succhiarlo dando il ritmo con le mani che mi stringevano il culo e mi spingevano a scoparla in bocca. Mentre mi spompinava con uno sguardo da troia navigata mi guardava negli occhi per osservare il piacere che mi stava dando. Ma ancora non era finita, con le mani mi allargò le natiche ed incominciò con le dita a masturbarmi il buco del culo fino quando non ci infilò completamente dentro un dito. Le gambe stavano per cedermi, il piacere era troppo, la stavo scopando in bocca e mi stava inculando con un dito, sarei potuto venire immediatamente, ma lei sembrava saperlo ed ogni qualvolta stavo per venire rallentava il ritmo e toglieva il dito per farmi riprendere. Mi tenne sull’orlo dell’orgasmo per un tempo indefinito fino a quando non la pregai, la implorai di farmi venire. ‘Ti prego voglio sborrare, voglio sborrati in bocca!!!’ Urlaii. Non se lo fece ripetere due volte. “Ok vieni sborrami in bocca! Fammi sentire il tuo sapore!” E mentre finiva di dare il suo permesso mi mise un secondo dito in culo spingendo con forza e mi spompinò su e giù aumentando il ritmo. In pochi istanti senttii le gambe cedere ed un senzazione di caldo attraversarmi il corpo e le sborrai direttamente in gola. Con calma lei lecco e succhio ingoiando fino all’ultima goccia, tolse lentamente le dita dal mio ano (mi faceva anche un po’ male) e mi fece sdraiare con dolcezza sul letto e si coricò accanto a me. Ero sfinito, lei si girò dandomi la schiena. ‘Accarezza e coccolami – mi sussurrò ‘ per una donna &egrave importantissimo essere coccolata dopo un rapporto &egrave una cosa che devi imparare a fare molto bene.’
La abbracciai e la accarezzai dolcemente fino a quando non si addormentò.
Subito dopo mi addormentai anche io felice, avevo appena avuto la più bella esperienza sessuale della mia vita ed ero sicuro che mia zia sarebbe stata la cura ideale alle mie insicurezze. Mia zia sarebbe stata la mia maestra personale.

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