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Racconti Erotici Etero

Katia, una nuova “amica”

By 30 Marzo 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Le scopate con Mary procedevano alla grande, sempre con grande furia ed impeto. Avevo trovato una specie di equilibrio interiore tra studio e sesso, riuscendo a compensare quello che Rita non riusciva a darmi.
Una sera ero a casa della mia strepitosa ‘compagna di giochi’ e la stavo inculando di brutto; lei era mestruata e quindi facevamo solo sesso anale (la cosa capitava anche in altre occasioni, ma qua diciamo che era abbastanza forzata); d’altronde, Mary aveva ormai un ano talmente dilatato che avrebbe potuto girare tranquillamente un film porno con dei negri superdotati. Dopo averle inondato il culo andammo a fare una doccia assieme; mentre le lavavo la schiena e il culo non seppi ovviamente resistere a infilarle un dito, poi due, tre e tutta la mano…. Insomma, non so perché ma ad un certo punto decisi di andare su il più possibile con il braccio

‘Stasera mi fai impazzire, Chris’ Cazzo come godo!’
‘Ti voglio rompere il culo Mary, stringi i denti tesoro perché adesso entro davvero’
‘Cosa? Oddio’ Cazzo, fermati!’

Iniziai a spingere il più possibile, ma riuscii ad entrare solamente di altri 5 cm (anche perché avevo veramente paura di rovinarla). Lei però doveva essere venuta molto forte perché, urla a parte, quando uscimmo dalla doccia dovetti aiutarla a reggersi in piedi.. Ci avvolgemmo in due grossi asciugamani e ci buttammo assieme sul letto matrimoniale.

‘Hai un culo e una figa da porno star, Mary. Hai mai pensato di non accontentarti di un solo cazzo alla volta?’
‘Devo essere sincera?’
‘Assolutamente, ci mancherebbe altro’
‘Sì, ci ho pensato. E mi piacerebbe da impazzire’ Ma ho paura’
‘Di cosa? Delle malattie?’
‘No’ non solo’ di un insieme di cose. Delle malattie, di essere scoperta ed essere nominata come la puttana di Reggio Emilia e provincia’ ma anche di quella che può essere la tua reazione’
‘In che senso?’
‘Va beh, ma se mi faccio scopare anche da altri assieme a te, non &egrave che dopo cambia la tua opinione su di me?’
‘No, perché dovrebbe? TI voglio bene e mi fai impazzire’ Sai anche tu che vorrei essere qualcosa di più per te, ma vorrei esserlo anche se diventassi ancora più ninfomane e ingorda’
‘Quindi per te non cambierebbe nulla?’
‘Guarda’ Io sto con una ragazza che a letto &egrave frigida e, a quanto pare, non credo di essere io il problema. Se tu senti di voler provare un’orgia, per me non c’&egrave problema ma non ci sarebbe nemmeno dal momento in cui tu fossi la mia ragazza, anzi. Preferisco stare con una ninfomane che non con una frigida’ a patto che le cose si facciano con la testa, chiaro’.

Continuammo la discussione per qualche minuto, quando suonò il telefono di Mary. Era la sua amica Katia, in perenne lite col moroso: avevano litigato e si erano mollati, pare definitivamente. Katia era l’unica amica di Mary che sapeva della sua relazione con me e che probabilmente ne conosceva i più profondi desideri sessuali, le sue perversioni più profonde. Era una ragazza meno appariscente di Mary; più fine e magra, meno esplosiva, castana chiara e con una pelle bianco latte, una seconda di reggiseno. Una volta finita la telefonata, Mary iniziò a raccontarmi di tutti i problemi sessuali di Katia e capii che, grossomodo, erano gli stessi che aveva lei col suo ragazzo. Ero sorpreso dalla quantità di handicappati a letto ma decisi di tenere questa considerazione per me; mi venne però da fare una battuta:
‘Beh, diciamo che i tuoi problemi sessuali li ho risolti io. Potrei fare lo stesso per la tua amica”

Sì, insomma, una di quelle classiche frasi alle quali solitamente segue una protesta o anche una sberla’ Quello che invece seguì fu invece uno sguardo come d’intesa ed un ‘glielo proporrò’. Poi Mary mi si avvicinò, mi tolse l’asciugamano di dosso e prese il mio cazzo semi-duro in bocca. Nel giro di due minuti era a smorzacandela sul mio cazzo; scopammo per una decina di minuti abbondante e venimmo quasi in contemporanea. Non tornammo sull’argomento ‘Katia’ e pensai che forse Mary non si era arrabbiata perché non aveva preso sul serio la mia provocazione. Dovevo tornare a casa perché il giorno seguente avevo lezione e quindi presi le mie cose e me ne andai.

Arrivato a casa accesi il mio PC, giusto per controllare la posta elettronica. All’epoca non usavo ancora Facebook ma ero sempre su MSN messenger, anche per avere accesso immediato alla posta elettronica al mio vecchio indirizzo. Poco dopo che ero on-line mi arrivò una richiesta di contatto da parte di Katia. Ci conoscevamo di vista e non credo che fossimo mai andati oltre al ‘ciao’ nei nostri discorsi. La conversazione in chat si aprì con un messaggio di questo tipo:

‘Ciao’ So dei giochi che fate tu e Mary’ Diciamo che nessun uomo mi ha mai fatto sentire veramente puttana e diciamo anche che ne ho una gran voglia’ Tu che dici?’

Ecco, diciamo che Mary il mio discorso lo aveva preso molto sul serio. E che io non avevo nessuna voglia di tirarmi indietro ‘ (Continua)

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