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Racconti Erotici Etero

La battaglia

By 8 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ buio, non ti vedo, ma sento il tuo odore vicino a me. Il cuore mi batte forte, cerco disperatamente di vedere il tuo volto ma il buio &egrave totale. Il tuo odore &egrave sempre più forte e vicino. Eccoti, mi sfiori: forse con una mano, forse con una gamba. Non lo so, potrebbe essere qualsiasi parte del tuo corpo.
Il mio cuore pulsa sempre più forte, sento fluire il mio sangue sempre più velocemente, la pressione arteriosa aumenta, tutto il mio corpo si prepara, il sangue arriva velocemente in basso e riempie i corpi cavernosi del mio membro che velocemente si erge e diventa duro come la pietra. Si ora sono pronto alla battaglia, ti aspetto. Sento il tuo odore di donna eccitata avvicinarsi nuovamente, mi giri intorno poi improvvisamente mi cingi da dietro. Mi hai colto di sorpresa. Mi baci il collo da dietro e la tua mano scivola velocemente a cercare lui. Sto cedendo, sono in tua balia, mi tremano le gambe poi improvvisamente sento in te un attimo di esitazione quando con la mano raggiungi il mio membro e ne constati l’erezione. Colgo l’attimo e con uno sforzo sovrumano mi libero dei tuoi baci, mi giro ti afferro i polsi e ti stendo. Si sei mia, la mia presa non ti permette di muoverti. Mi avvicino alla tua bocca e ci infilo la lingua dentro, ti bacio. Anche tu mi baci, avvolgi la tua lingua alla mia cercando di avere il sopravvento, ma ora sono io che comando e tu sei in mia balia. Tolgo la lingua dalla tua bocca ed incomincio a baciarti: la fronte, le palpebre, le guance, le labbra, poi scendo verso il collo lentamente. Sento i tuoi sospiri e il tuo corpo che si lascia andare, ti stai arrendendo. Continuo a baciarti sul collo tenendoti ben saldi i polsi per non farti muovere, poi decido di attaccare ed avvicino le mie labbra e la mia lingua ai tuoi seni, per un momento provi a ribellarti ma non puoi. Incomincio a baciare i tuoi seni morbidi e turgidi, sotto gli affondi della mia lingua sento aumentare i tuoi sospiri e mi rendo conto che i capezzoli si stanno gonfiando li prendo in bocca e li succhio come un neonato affamato, ma non esce latte solo piacere. Mi soffermo sui tuoi seni straziandoti e ascoltando i tuoi gemiti, poi improvvisamente decido che &egrave arrivato il momento di dare il colpo di grazia, ti lascio liberi i polsi ed appoggio le mani sui tuoi seni, ogni volta mi stupisco di quanto siano belli al tatto, mentre velocemente con la bocca scivolo verso il tuo monte di venere, l’ultimo ostacolo tra me e la vittoria. Mi faccio spazio tra il pelo che circonda l’obiettivo della mia spedizione ed incomincio a baciare le tue grandi labbra, sento il sapore dei tuoi umori che escono da dentro. Sei totalmente bagnata, ho una scarica di adrenalina sento la vittoria vicina. Mi abbevero a quella fonte e con un gesto veloce vi affondo la lingua dentro, hai un sussulto poi ti lasci andare, la lecco e la scopo con la lingua. Ho tutto il viso bagnato. Volutamente sto lasciando per ultima la tua parte più delicata. Le mani lasciano i tuoi seni e raggiungono la mia bocca, ho bisogno di tutte le armi possibili per annientarti. Allargo le tue grandi labbra ed incomincio a solleticare il tuo clitoride eretto con la lingua, poi pian piano lo succhio. Le mie dita, nel frattempo, stanno entrando dentro di te esplorando le tua cavità, prima una, poi due infine tre dita ti scopano in profondità. Tu con le mani mi prendi la testa ed incominci a dettarmi il ritmo con cui devo leccarti e succhiarti il clitoride, &egrave la tua resa. I tuoi gemiti si fanno sempre più forti, poi improvvisamente ti irrigidisci tutta ed urli di piacere ed io mi abbevero del tuo orgasmo. Sfinita resti li immobile ed io mi godo quella che credevo essere la mia vittoria baciandoti dolcemente il pube ed il basso ventre. Ma tu improvvisamente come un gatto dalle nove vite resusciti e con un movimento felino balzi sul mio membro con la tua bocca calda e famelica e lo inghiotti fino in fondo. Sorpreso da questo attacco, rimango senza difese mentre tu incominci a succhiarmelo con ritmo crescente stringendone la base con una mano. Sento la tua saliva scivolare sulle palle ed il risucchio della tua bocca. Il colpo &egrave mortale, le forze mi abbandonano, ogni resistenza &egrave vana ed in poco tempo esalo l’ultimo sospiro con un getto di sperma con il quale ti disseti e ti gusti la tua vittoria vera. Perché io al contrario di te, non ho nove vite e mi ci vorrà un po’ di tempo per riprendermi da questa sconfitta. Però, non alzo bandiera bianca e prima o poi vincerò questa guerra ho già migliaia di piani e strategie con cui distruggerti. Per adesso ti abbraccio e mi addormento coccolato dal tuo odore e sognando la prossima battaglia.

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