Skip to main content
Racconti Erotici Etero

La Collega Universitaria

By 10 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Primo anno di Università, come mie tanti coetanei scelsi di intraprendere questa nuova avventura in una grande città distante da casa! Si sa nelle grandi metropoli lo stile di vita &egrave diverso rispetto alle piccole realtà di provincia, e di conseguenza diverso &egrave anche il modo di fare delle ragazze che in molti casi sono più disinibite e trasgressive. Sin dai primi giorni capii subito che quello sarebbe stato un anno speciale ma soprattutto eccitante.

Nei primi mesi di lezioni in aula conobbi una ragazza di nome Selenia, mulatta metà italiana e metà marocchina, fui subito rapito dal suo corpo giunonico, era alta quanto me (io sono alto 1,80) forme sinuose e accattivanti, sembrava davvero una pantera, labbra carnose tipiche della gente di colore che ispiravano inevitabilmente pompini, ricordo che non aveva un bel seno ma compensava questa mancanza con un culo marmorea e perfettamente delineato, indossava sempre dei leggings di pelle neri o dei jeans a vita bassa dai quali si intravedeva spesso il perizoma che indossava rigorosamente ogni giorno. Senza ombra di dubbio era la più bella di tutto il corso poiché era davvero particolare ed unica. Abbiamo stretto subito amicizia, era una ragazza intraprendete ed oltre a studiare faceva anche la foto modella! Purtroppo aveva un unico difetto: era fedelmente fidanzata da anni, e a quanto lei decantava era soddisfattissima dal punto di vista sessuale. Con il passare dei mesi mi abituai all’idea di esserle solamente amico, nonostante il mio istinto maschile cercava sempre di farle capire quanta voglia avessi di portarmela a letto!

Un giorno però Selenia soddisfò indirettamente le mie voglie sessuali. In quel periodo scopavo con una ragazza che però non mi soddisfava totalmente, ero costantemente alla ricerca di qualcosa in più’e quel qualcosa arrivò grazie a Selenia.
Una mattina in aula Selenia mi venne incontro sorridente e mi disse:

‘Ciao bello, devo presentarti una persona, mi raccomando non fare l’antipatico scazzato e socializza con lei’

Io ancora insonnolito le risposi con uno svogliato ‘va bene’.

Poco dopo la vidi arrivare con una ragazza che aveva un viso solare ed un sorriso che ancora oggi ricordo perfettamente, da subito capii che era una ragazza piena di vita e non solo. Si chiamava Anna, aveva origini meridionali ma abitava da anni in un paese vicino la città in cui frequentavamo l’Università. Non era certamente una bomba di sensualità come la mia amica Selenia, ma aveva quel mix tra femminilità e mascolinità che a me fa impazzire, i suoi modi di fare emancipati mi eccitarono da morire, il suo modo di parlare e di scherzare mi affondarono sin dalle prime battute, mi ha colpito subito e dopo qualche sguardo mi misi in testa che dovevo portarmela a letto costi quel che costi.
Finita la lezione invitai Anna al bar dell’università per una pausa.Dopo le solite frasi di rito calcai un pò la mano e le chiesi se fosse fidanzata

‘Attualmente no, ho chiuso da qualche mese con il mio ex che però ancora continua a pressarmi’ Rispose

La consolai e cercai di capire cosa realmente voleva dal nostro incontro. Furono 10 minuti di continue provocazioni e di giochi psicologici fatti per capire cosa frullava nella testa dell’altro, ma il risultato era chiaro: c’era un’attrazione tra di noi, una sorta di colpo di fulmine estremamente sessuale che ci colpì da subito! Preso atto di questa consapevolezza feci il primo passo e la invitai a passare da me per un caff&egrave a fine lezione. Lei con un sorriso provocatorio accettò.
Arrivati a casa lei prese subito confidenza con l’ambiente e si sdraiò sul divano assumendo una posa che dire fosse provocatrice &egrave poco.

‘Scusami se mi sono gettata sul divano ma sono stanchissima’

mi disse di certo non dispiaciuta di aver fatto questa astuta mossa. Cercai di gestire la situazione e iniziai a giocare anche io rischiando subito il tutto per tutto senza aspettare. Sedutomi accanto a lei iniziai ad accarezzarla con dei massaggi alle gambe rilassanti, lei gradì molto e alzò la posta in palio dicendomi:

‘Adesso avvicinati che a te ci penso io’

Scivolai lentamente tra le sue braccia che mi accolsero in una dolce ma intensa morsa, le sue gambe si intrecciarono con le mie io inevitabilmente iniziai ad eccitarmi perdendo i freni inibitori, quindi partii all’attacco dicendole:
‘e se ti dicessi di fermarci perché non voglio andare oltre?’
Lei mi afferrò la faccia con entrambe le mani e sussurrando mi disse:

‘Vedrai che saprò essere molto persuasiva’

Un bacio animalesco e passionale ci unì per svariati minuti, i nostri cuori iniziarono a battere velocemente e iniziammo a spogliarci con foga, la conoscevo da poche ore e la stavo per possedere sul divano. In pochi attimi ci ritrovammo in intimo e per via dei bruschi movimenti cademmo per terra ridendo dall’imbarazzo. Finalmente Anna decise di dimostrarmi di cosa fosse capace: Si mise a cavalcioni su di me e con la lingua scese sensualmente tracciando una verticale perfetta lungo il mio petto, si fermò nel basso ventre e inizio a mordicchiare le parti sensibili, giocò per qualche istante poi di botto afferrò le mutande con i denti io alzai il bacino e lei mi sfilò le mutande solo con la bocca. Non vi nascondo che questo gesto animalesco mi mandò in visibilio, fu una visione incredibile. Il mio cazzo ormai talmente eretto da farmi male e lei era li a 5 centimetri dalla sua bocca che adesso era libera e bramava la mia asta venosa e pulsante. Di colpò Anna però si placò, passò alle maniere dolci, accarezzò con le sue tenere mani il mio membro, lo fece con maestria, decise di tirarmi una lenta ma ritmata sega. Io chiusi gli occhi ormai,la mia mente aveva lasciato la stanza, lei si accorse del mio godere e rincarò la dose affondando repentinamente il mio cazzo dentro la sua bocca, le arrivò in gola e mentre era dentro la sua lingua vorticava introno alla mia asta. Le presi la faccia tra le mani e inizia a scoparla dritto in gola mentre lei fece volar via il suo reggiseno di pizzo nero.
Decisi che il tempo dei preliminari era finito, giusto una leccata alla sua figa curatissima e poi mi portai le sue gambe strette sul mio petto e la penetrai alzando subito il ritmo, non resistevo, non mi andava di far le cose passo passo, e non importava nemmeno del dolore che il pavimento mi recava alle ginocchia, questa volta volevo subito esagerare.

‘Spingiiii spingiiii,daiiii daiiii, scopamiii scopamiiii che cazzo che hai!’

Parlava tantissimo, era un suo pregio, sfogava tutta la sua passione in parole e a me questo piaceva tantissimo. La feci alzare e la appoggia faccia al muro, lei divarico le gambe e mi porse la sua figa inarcando la schiena.

‘Certo che per darmela al primo giorno avevi una gran voglia di cazzo!?’ le dissi mentre glielo buttavo dentro tenendola per i fianchi

‘Se avessi saputo che scopavi così bene te la davo anche prima’ Rispose con una sublime voce da troia

Dopo aver udito una risposta del genere aumentai il ritmo e lei urlò:

‘aaaaaaah,siiiii,si si si si si,sbattimi sempre così non rallentare’

Faceva caldo e le finestre erano aperte e senza dubbio , essendo un appartamento al secondo piano , i passanti di sotto avranno sentito tutto quanto.
Eravamo sfrenati e la passione travolse le nostre menti ma volevamo ancora di più’.lei voleva di più
Mentre la cavalcavo in quella che ormai era diventata una pecorina in piedi con le sue mani che quasi graffiavano il muro lei si girò verso di me e con uno sguardo di fuoco mi disse:

‘Mettimelo nel culo’

Rimasi un po’ spiazzato ma la proposta mi fece eccitare, allora mi fermai e glielo piazzai dritto verso il suo buchetto, lo entrai pian piano, alternando leggeri movimenti a brevi scatti, finch&egrave non entro tutto quanto
‘Adesso sbattimi forte come stavi facendo poco fa’

Non me lo feci ripetere e senza nemmeno aspettare che il suo culo si abituasse alla presenza del mio cazzo pulsante aumentai il ritmo fino allo sfinimento.

‘Adesso riposati’faccio io’ mi disse interrompendo la mia cavalcata, e con il mio cazzo ancora dentro il culo indietreggiò fino a farmi sedere sul divano. Su e giù, su e giù come una professionista, faceva entrare ed uscire il mio cazzo da dentro la sua figa mentre io non potevo far altro che ammirare la sua meravigliosa schiena e i suoi capelli corti che si poggiavano appena ad essa. Iniziò a massaggiarsi la figa mentre lo prendeva nel culo. Io non avevo mai visto una così tanta veemenza nel far sesso. La feci girai e lei si mise a cavalcioni su di me, il ritmo era rallentato e adesso ero immerso tra i suoi piccoli ma gustosi seni che prima per la troppa voglia di scoparla avevo trascurato. Lei ridacchiava soddisfatta mentre si muoveva su di me.
‘Domai ci rivediamo vero?’ mi disse lei ridendo
‘Ovviamente si’ le risposi io senza tanti giri di parole
Contenta della mia risposta riprese a cavalcarmi e ad urlare di piacere, ripeteva il mio nome in continuazione

‘Scopami ti prego scopamiiiiii’

venne svariate volte in quella posizione, il mio cazzo la stimolava talmente tanto che venne almeno tre volte mentre la impalavo.
Anche io ormai ero al capolinea e sentivo la sborra risalire lentamente verso l’uscita, iniziai ad aumentare i colpi e anche io ormai urlavo di piacere, proprio mentre io stavo per venire lei se ne accorse e con un movimento da acrobata si spostò e prese il mio cazzo in bocca. Io rimasi esterrefatto da quella mossa diabolica e le svuotai immensi spruzzi di sborra in viso, mentre lei a bocca spalancata si gustava quelli che le finirono in bocca. Aveva la faccia totalmente ricoperta di sborra calda e densa
Appena anche l’ultima goccia di sborra colpì il suo angelico viso lo riprese in bocca e lo ripulì, dopo di che ingoiò tutto quanto.

‘mmmm &egrave un po’ amaro dovresti mangiare più zuccheri, prova con l’ananas’

questa fu la prima frase che mi disse dopo aver fatto sesso sfrenato con me per almeno due ore.
Io rimasi per l’ennesima volta sbalordito da tanta disinibizione e da tanto essere femmina e porca allo stesso momento.

Io e Anna il giorno dopo ci rivedemmo e anche nei giorni successivi, infatti tra di noi ci fu una storia d’amore che durò per mesi fin quando non decisi di trasferirmi in un’altra Università. Lontano da quella città. Furono mesi di amore ma anche di gran sesso, senza limiti concettuali, senza tabù e soprattutto senza sosta!

Leave a Reply