Pochi mesi dopo che Elisa ha trovato lavoro lei ed Alessandro hanno comunicato ai genitori la decisione di sposarsi. Per la primavera si sposeranno nel comune del Monferrato di cui Elisa è originaria, vi erano alcuni mesi per preparare tutto il necessario, il grosso del lavoro sarebbe stato a carico di Luciana, la mamma di Elisa.
Luciana è la copia di Elisa con vent’anni di più, una gran bella donna, alta un metro e settanta, con un fisico asciutto, gambe molto belle, una pelle ambrata, occhi e capelli scuri. Rispetto ad Elisa ha un seno più florido, forse a causa della gravidanza. Non ha mai frequentato molto Carlo, lei abita a quasi cento chilometri da Torino ed è responsabile di un negozio presso un outlet per cui molto spesso lavora nei fine settimana. Dopo il funerale della moglie di Carlo vi sono state solo due occasioni per incontrarsi, per dei pranzi di famiglia, non perché vi sia antipatia tra loro, ma lei è impegnata e Carlo ha trovato passatempi diversi.
Luciana ha avuto Elisa a vent’anni, da un uomo che è diventato suo marito ma la ha lasciata quando Elisa era piccolissima. Poco tempo dopo lui è morto, quindi Luciana è vedova, ha quarantaquattro anni e non ha mai dato motivo per parlare di legami sentimentali, strano perché è veramente bella e sicuramente corteggiata.
Quasi subito è emerso che si dovevano portare dei documenti di Ale dal parroco per le pubblicazioni e ovviamente se ne deve occupare Carlo, i ragazzi sono all’estero. Quindi organizzano per un lunedì mattina un appuntamento con il parroco, Carlo parte da casa ed in un’ora arriva sotto casa di Luciana, l’avvisa per telefono e lei scende. Indossa una gonna a tubino nera, che si ferma sopra il ginocchio abbinata ad una giacca e ad una camicia bianca. La giornata è fresca, minaccia pioggia ed indossa della calze velate, nere. E’ elegante e molto bella. Bacio sulle guance, e Carlo sente il suo profumo, un profumo di marca, forse ‘J’Adore’. Si prendono sotto braccio, e l’uomo sente il rigonfiamento del seno sotto il dorso della mano destra. Entrano in un bar, per un caffè, chiacchierando, lei è interessata alla vita dell’uomo dopo la vedovanza, forse un po’ troppo interessata. Arrivata l’ora dell’appuntamento, si dirigono verso la parrocchia, il parroco è fuori, per un’estrema unzione e devono ripassare nel pomeriggio. Luciana è irritata dal contrattempo, ma aveva già deciso di andare a pranzo nel locale scelto per il rinfresco di nozze, un castello sulle colline del Monferrato. Lo raggiungono in auto, posto bello, pranzo molto buono, bevono poco, ma almeno un bicchiere non si può rifiutare. Alle tre sono di nuovo dal parroco, che è ancora fuori, non è ben chiaro dove, il suo assistente non può semplicemente ritirare i documenti, devono parlare del corso pre-matrimoniale per gli sposi.
Devono tornare domani, Luciana è irritata, Carlo ancora di più, andata e ritorno a Torino comporta altri duecento chilometri.’Carlo, se vuoi posso ospitarti a casa mia. La camera di Elisa è vuota’ propone la donna.
‘Non voglio essere invadente! Grazie dell’offerta’ risponde Carlo, che però è tentato dall’offerta.
‘Ci tengo, accetta. Non ci siamo frequentati molto, non siamo in confidenza ma è l’occasione giusta. Questa sera ho combinato con tre mie amiche di andare ad un concerto jazz. Se non ti dispiace di essere l’unico uomo della serata, avrei piacere di averti con noi’. L’offerta lo stuzzica, da dopo Elisa ha avuto poche avventure e tutte deludenti. Donne poco disponibili o eccessivamente rigide, ormai la sua ricerca è orientata verso amanti che siano calde e coinvolgenti, e purtroppo non è facile. Magari tra Luciana e le sue amiche potrebbe saltar fuori qualcosa d’interessante’..dopo aver formulato questi pensieri Carlo accetta e ringrazia per l’offerta.
La serata si svolge in un pub, le amiche sono orribili ma lei, vestita in jeans e camicetta, con i capelli raccolti in una coda, sembra una ragazzina. Bevono parecchio, birra, limoncello, caffè corretto e poi di nuovo birra e ancora birra. A mezzanotte escono, Carlo accompagna le amiche a casa e si dirige verso l’appartamento di Luciana, arrivati a casa lei offre una tisana rilassante. Offerta accolta, è stata una bella serata, tra loro esiste un feeling istintivo. Lei si cambia, indossa una camicia da notte di cotone, piuttosto lunga e larga, ma non possono sfuggire allo sguardo i capezzoli che premono contro la stoffa, il seno dev’essere molto sodo, forse non è naturale. Carlo arrossisce, si sento osservato e teme si possano leggere i suoi pensieri. Si augurano la buona notte, mentre si salutano lui sfiora la rotondità di un seno e gli viene la pelle d’oca.
Si addormenta, ma dopo poco si sveglia nuovamente, deve assolutamente andare in bagno, la tisana, sommata alle birre, vuole uscire. Si alza silenzioso e, a piedi nudi, si dirige verso il bagno, non accende la luce per non disturbare ed entra aprendo la porta silenziosamente, la luce entra da una finestra. Si avvicina alla tazza quando avverte dei rumori, un respiro affannoso che gli è famigliare.
Si guardo intorno e nota che il bagno ha due accessi, uno verso il corridoio ed uno verso la camera da letto padronale, è da lì che arrivano i rumori. Si abbassa e gattona verso la porta, che è aperta. Guarda nella camera, la luce è spenta ma gli occhi si sono abituati all’oscurità ed il chiarore lunare che entra da una finestra nella camera è sufficiente per vedere cosa sta succedendo. Luciana è sul letto, ha tolto le lenzuola ed alzato la camicia. Con le gambe piegate ed aperte si masturba, si vede la mano muoversi veloce a sfregare il clitoride mentre con la mano destra si copre la bocca, per contenere gli ansiti che le sfuggono dalle labbra. Raggiunge l’orgasmo e per contenere il rumore si copre il volto con il cuscino, le gambe tremano, scuote la testa, sembra un orgasmo molto coinvolgente. Sembra calda la consuocera, Carlo si ritira in corridoio, incerto su cosa fare, poi decide, accende la luce del bagno ed entra per pisciare. Lei è ancora nella fase post orgasmica, lancia un urletto, sorpresa, lui si affaccia, osserva il suo corpo solo parzialmente coperto, si scusa e le chiede se va tutto bene. Lei cerca di coprirsi, intanto lui si avvicina, si siede sul bordo del letto e la bacia. Lei lo stringe a se e risponde con passione. Lui la spoglia e quando è nuda la tocca, la vagina è piena dei suoi umori, gonfia ed eccitata. Scende a leccarla portandola in pochi istanti ad un secondo orgasmo approfittando dell’eccitazione pre-esistente, al che lei prende in mano la situazione, si posiziona sopra l’uomo per un 69 nel corso del quale dimostra tutte le sue qualità amatorie. Ingoia totalmente l’uccello, lo succhia, lo lecca, un pompino degno di nota. Anche Carlo si sposta leccando l’ano, lei sembra gradire il trattamento, muove il bacino per agevolare l’operato dell’uomo, quando è ben lubrificata la penetra con un dito che muove velocemente dentro e fuori di lei, mentre riprende a leccare il clitoride. In breve Luciana raggiunge un terzo orgasmo, nel corso del quale Carlo le sfrega il punto G prolungando la sensazione di piacere. Luciana si stende per riprendersi, ma dopo un paio di minuti, mentre Carlo le è seduto accanto e le accarezza il seno e tutto il busto, si sporge a baciarlo. E’ uno scoprirsi reciproco, un’emozione nuova, Carlo è eccitato, lei sporge la mano a tastare la consistenza del suo uccello, lo estrae dal pigiama e, mentre lui resta seduto lei si porta sopra l’uomo ed introduce il pene dentro di se. Sono di fronte e continuano a baciarsi con passione e piacere. In questa posizione Carlo può fare dei movimenti minimi, comunque spinge affinché lei senta la penetrazione. Dopo alcuni istanti Luciana lo fa sdraiare e comincia a muoversi con più ampiezza. Contrae i muscoli pelvici affinché l’uomo senta lo sfregamento al massimo. I due amanti si muovono in sincronia, le spinte di lui ed il movimento di lei. Carlo si solleva a succhiare il seno della donna che tanto lo attrae, lei gode, mugola, lo incita a continuare, poi scende a leccare il collo dell’uomo, sale fino al padiglione auricolare. Questo provoca brividi molto forti a Carlo che accelera ulteriormente il ritmo e conclude il rapporto sborrando dentro Luciana che a sua volta gode. L’uomo ne è certo dalle forti contrazioni della figa che gli strizzano l’uccello, infine si stendono vicini, abbracciati e soddisfatti.
Al mattino Carlo si sveglia ed è solo nel letto, si alza e si dirige verso la cucina, Luciana stà preparando la colazione, indossa la camicia da notte della sera precedente.
C. ‘Buongiorno!!’ la saluta
L. ‘ Buongiorno, come colazione ti può andar bene del the o preferisci altro? Non ho moltissimo in casa, io mangio poco al mattino. Sono sempre di corsa.’ Risponde Luciana. L’atmosfera è fredda, imbarazzata, Carlo cerca di intavolare una conversazione che si scontra con il mutismo della donna.
Dopo alcuni minuti di silenzio Luciana intavola l’argomento che le sta a cuore: ‘Carlo, in merito a questa notte. Volevo dirti che è stato molto bello, piacevole, ma è stata un’occasione ‘una tantum’. Io sono sola ormai da molti anni. Ho avuto momenti veramente difficili quando Elisa era una bambina. Ora ho finalmente raggiunto una stabilità economica e non sono interessata ad una storia sentimentale che potrebbe complicare tutto. Scusami, ieri sera sono stata travolta dagli eventi ma non sono pronta ad un legame duraturo. Con te poi, con il padre di Ale, il marito di mia figlia!
Potrebbero spuntare pettegolezzi, maldicenze. Insomma non me la sento, scusami ancora, sei stato un ottimo amante, credimi, ma vi sono troppi aspetti correlati che mi spaventano. Mi riesci a capire?’
Carlo è basito, lo sta scaricando, e senza appello parrebbe. Risponde con delle banalità per cercare di non far trasparire la sorpresa ed un pizzico di delusione. Luciana sotto il profilo sessuale pareva un’amante passionale.
‘Non ti preoccupare, è sicuramente meglio non complicare la vita a nessuno, né a te, né a me e neanche ai ragazzi che magari sarebbero turbati da una situazione così inattesa. Vieni fatti abbracciare.’ Conclude Carlo.
‘Grazie, sei un uomo saggio ed affascinante’ risponde Luciana mentre lo abbraccia. Carlo sente la rotondità del seno della donna, il profumo di sesso che ancora emana ed è colto da un subitaneo rimpianto.
I mesi sono trascorsi rapidamente, arriva il giorno del matrimonio, Alessandro ed Elisa rientrano dal Lussemburgo mentre Giulia (sorella di Ale e figlia di Carlo) arriva da Parigi con il nuovo fidanzato. Carlo organizza gli arrivi all’aeroporto ed i trasferimenti in Monferrato, Ale ed Elisa utilizzeranno la sua seconda auto, partiranno il venerdì e dormiranno a casa di Luciana. Mentre Giulia e l’accompagnatore viaggeranno con lui sabato mattina partendo da casa.
In questo periodo i contatti con Luciana sono stati frequenti ed improntati ad una cortesia estrema ma piuttosto fredda. Carlo è contrariato dall’apprendere che il fidanzato di Giulia è un aspirante modello di colore, non tanto per la questione razziale quanto per la differenza di livello culturale e di reddito, deve ammettere che è un bellissimo ragazzo, alto, muscoloso, con profondi occhi neri, molto riservato, parla poco. Ma come diceva Max Pezzali ‘lo vedo che sa dove metterti le mani’.
Il giorno del matrimonio sono tutti molto eleganti, Carlo e Alessandro sono in smoking. Luciana si avvicina a Carlo e gli dice: ‘Ciao, ti trovo molto bene. Sei dimagrito’
C. ‘E’ vero, mi sono reso conto che stavo dedicando troppo tempo alla cucina. Ora ho limitato i pasti ed aumentato l’attività fisica, oggi non potevo sfigurare. Tu sei bellissima come sempre invece’ lei indossa un abito verde smeraldo, non troppo lungo, che fascia la figura e valorizza con una ampia scollatura il seno. Indossa una collana con un pendente che si appoggia proprio nella fessura tra le mammelle.
La sposa è bellissima e radiosa di felicità. La cerimonia inizia alle dodici ed è emozionante, come sempre, in chiesa oltre metà degli invitati è giovane e la cosa non è così comune.
Gli invitati si spostano al castello per il rinfresco, Carlo è in auto con Giulia, Luciana e il fidanzato della ragazza. Il rinfresco è organizzato in modo grandioso, oltre al pranzo vi è un gruppo musicale, giocolieri ed un intrattenitore. Si balla, si scherza e ci si diverte fino alle venti. Poi la sorpresa, con un pullman gli invitati che lo desiderano vengono trasferiti in una discoteca dove si potrà fruire dell’aperitivo e poi si ballerà fino a quando si vorrà, i giovani, inclusi gli sposi aderiscono in massa. Carlo declina ed anche Luciana dichiara di voler lasciare i giovani a divertirsi tra di loro. L’uomo si apparta con il figlio e gli chiede chi paghi per tutto questo festeggiamento e lui lo tranquillizza, la mamma di Eli pagherà solo il pranzo di nozze, il resto lo pagano i ragazzi, Carlo offre un contributo che è ben accetto.
Mentre salgono sul bus Elisa si allontana e raggiunge Carlo: ‘Ho saputo che hai dormito da mia mamma. Mi raccomando Carlo, lei ha avuto momenti veramente complicati dopo che è rimasta sola. Tu sei un seduttore, non giocare con lei. Mi raccomando a te!’
Carlo è sorpreso ed anche lievemente infastidito dall’intromissione di Elisa: ‘Guarda bella, tra noi non vi è nulla, e credo che non vi sarà nulla. In ogni caso io sono stato fedele alla mamma di Ale per venticinque anni. Quindi non sono così inaffidabile come tu mi dipingi. Inoltre io e tua mamma non siamo bambini, siamo in grado di valutare le nostre azioni! Stai tranquilla.’ La bacia sulle guance salutandola e ritorna nel salone.
Congedati gli ultimi invitati che non sono andati in discoteca i genitori degli sposi restano soli, sono ormai le ventuno.
C. ‘Ti accompagno a casa così rientro a Torino.’
L. ‘Dopo una giornata così intensa e con tutto quello che abbiamo mangiato e bevuto non è più sicuro se ti fermi qui? Puoi rientrare domani.’
C. ‘Ti ringrazio per l’offerta ma l’ultima volta che mi sono fermato non mi sembra che sia andato tutto bene. Non vorrei disturbare.’
L. ‘Come sei permaloso, non mi hai disturbato per nulla neanche l’altra volta. Non vorrei TU avessi impegni a Torino. Magari qualche appuntamento galante’ commenta Luciana con un tono tra l’ironico e lo speranzoso. Carlo ha un carattere permaloso, vorrebbe rispondere seccato ma il cervello gli dice ‘Non rovinare tutto, ricordati della scorsa volta a casa sua.’ Ecco che quindi, con il suo miglior sorriso, risponde: ‘Assolutamente nessun impegno Luciana. Se ti fa piacere sono a tua disposizione e con grande piacere’ sottolineando le ultime parole. Luciana si apre in un sorriso e prende l’uomo sotto braccio, dirigendosi verso l’auto. Nel corso del viaggio verso casa di Luciana lei si sfila la giacca, rimanendo con un sottogiacca nero che valorizza il décolleté. Il seno di Luciana attrae Carlo in modo quasi ipnotico e lei lo mostra proprio con questo fine, arrivati all’appartamento Luciana offre una tisana digestiva, che Carlo accetta. La donna traffica ai fornelli, si abbassa a prendere un pentolino, si alza in punta di piedi per prendere la confezione della tisana. Carlo la osserva, ammira il suo fisico provocante, il culo rotondo e fasciato dall’abito, il seno prorompente, le gambe snelle e le caviglie affusolate.
L. ‘Cosa stai osservando?’
C. ‘Tante belle cose. Sei ME-RA-VI-GLIO-SA!’
L. ‘Non è la prima volta che mi vedi. Sarà merito dell’abito’ risponde la donna con tono civettuolo
C. ‘E’ merito di quello che l’abito contiene. Te lo assicuro. Fa già caldo per essere Maggio! Come fai a sopportare le calze?!’
L. ‘Sono velate e sono corte’. Silenzio, i due si osservano mentre l’acqua inizia a bollire.
C. ‘Quanto corte?’ domanda lui, schiarendosi la voce.
L. ‘Così’ è la risposta. Nel mentre solleva la gonna mostrando le gambe inguinate da calze autoreggenti. La solleva fino a mostrare la fine delle calze e l’inizio della carne, ambrata. Lei resta in quella posizione. Carlo si toglie la giacca e le si avvicina. Iniziano a baciarsi. Lei spegne il fornello e apre i bottoni della camicia di lui che a sua volta le apre la gonna lasciandola cadere a terra. Lei lo abbraccia e lui la solleva, conducendola verso il divano, la posa delicatamente e con la mano si insinua fra le sue gambe. Lei è già umida nella sua intimità, Carlo scosta le mutandine e le accarezza le grandi labbra, introduce il dito dentro di lei e lo spinge fino al clitoride strappandole un sussulto.
L. ‘Toccami, leccami, forza leccami’ lo incoraggia lei.
Carlo non si fa pregare e scende tra le gambe di Luciana, che le spalanca, leccando l’interno delle cosce e risalendo fino alla vagina. La donna è molto bagnata, Carlo insiste sul clitoride leccandolo con un movimento rapido. Nel contempo introduce due dita dentro la vagina per stimolarla doppiamente, lei con le mani scende a stringere i capelli dell’uomo tirandolo verso di se ed incoraggiandolo: ‘Dai, così, così, forza, non fermarti, continua, leccami, leccami, fammi godere. Sbattimi più forte dai’ Carlo è eccitato dalla vena logorroica della donna, non ha mai avuto un’amante che fosse così esplicita nel richiedere le attenzioni che gradisce, e con un tono di voce piuttosto alto oltretutto. Mentre sta pensando queste cose lei scoppia in un urlo che indica il raggiungimento dell’orgasmo, il suo corpo è scosso da tremiti e chiude le gambe allontanando l’uomo.
Carlo la abbraccia, la bacia in bocca e poi sul seno, che ormai è libero dal sottogiacca ed è stato estratto dal reggiseno di pizzo che lo conteneva. Luciana ha dei capezzoli, scuri con l’areola molto grossa grossi e puntuti, Carlo li trova molto eccitanti e si perde a baciarli e leccarli a lungo. Dopo alcuni minuti la donna si alza e si dirige verso la camera da letto, ancheggiando sui tacchi. Lo spettacolo è eccitante, la donna è nuda, indossa solo le scarpe e le calze, Carlo la segue con lo sguardo.
L. ‘Vuoi che mi spogli o resto così?’ domanda provocatoriamente Luciana
C. ‘Così sei molto eccitante’ risponde l’uomo ‘Mi piaci così ‘..’
L. ‘Così porca, dillo pure non mi offendo. Vieni che voglio godere ancora di te. Non ti preoccupare dei rumori, nel palazzo abito solo io, al primo piano c’è l’ufficio del notaio che di sera è vuoto e di fianco c’è l’appartamento della madre del notaio che è vuoto da anni. Puoi gridare anche tu se ti fa piacere’ e dopo queste parole fa l’occhiolino a Carlo che si alza e si libera di pantaloni, calze e scarpe dirigendosi verso il letto. Quando è vicino al letto la donna allunga la mano verso il suo pene, lo libera dai boxer e lo infila in bocca iniziando a leccarlo e succhiarlo.
L. ‘Spengo lo luce?’
C. ‘No, mi piace così!’
L. ‘Ti piace vedere che ti pompo, che sono vestita da porca, che ho voglia di te?’ Luciana parla per provocare una reazione nel compagno, una eccitazione crescente, è un’amante esperta e raffinata, mentre esegue il pompino massaggia lo scroto di Carlo e scende a stimolare l’ano inserendo la falange dell’indice nel culo dell’uomo. Così stimolato sotto diversi aspetti, fisici e mentali, Carlo ha un’erezione imponente, il cazzo è duro come pietra.
L. ‘Bello duro, lo voglio così. Ora mettilo dentro, vieni’ così dicendo Luciana si stende e spalanca le gambe. La visione della donna con calze e scarpe e le gambe spalancate è veramente eccitante, Carlo si posiziona tra le gambe ed entra dentro la vagina, completamente depilata. Inizia a muoversi in lei che dopo un paio di minuti inizia a manifestare il suo piacere e ad incitarlo.
L. ‘SIIIIIIII, COSIIIIIII, MI PIACE DAI, DAI SPINGI, MUOVITI, MUOVITI ”’. DAI ANCORA SPINGI ”” FOTTIMI, FOTTIMI’ con le gambe cinge il corpo dell’uomo che accelera il ritmo, raggiunge l’orgasmo e, dietro l’esempio di Luciana lo manifesta rumorosamente.
C. ‘SIIIIIIIIII ””. GOOOODOOOO, VENGO, VENGO, VENGOOO’
Al che anche Luciana raggiunge l’apice, le contrazioni della vagina stringono il pene dell’uomo spremendolo dentro di lei. Carlo si sdraia al suo fianco, entrambi ansimano, appagati. Carlo bacia la donna e la abbraccia da dietro. Le accarezza la pancia piatta, il seno, le cosce, la coccola e si complimenta per la splendida forma. Lei si sfila le scarpe e si coprono con un lenzuolo, quindi scivolano nel sonno.
Al mattino Luciana si alza cercando di non svegliare il compagno che però percepisce i suoi movimenti, la lascia dirigere verso la cucina e dopo dieci minuti la segue:
C. ‘Buongiorno’ saluta con un sorriso
L. ‘Buongiorno a te’ è la risposta sorridente di lei. Carlo si avvicina, la abbraccia da dietro e le bacia il collo, lei fa le fusa strusciando la testa contro l’uomo, lei volta la testa e si baciano. Quindi, tenendola abbracciata, lui le chiede:
C. ‘Come stai? Dormito bene?’
L. ‘Molto bene, sono piena di energia e tu?’ lui le guarda dentro la camicia da notte, la visione dei suoi seni liberi è un richiamo irresistibile. Con una mano li accarezza attraverso il tessuto leggero, sentendo i capezzoli irrigidirsi rapidamente.
C. ‘Anche io sono pieno d’energia. Ed anche di desideri, considerando la vista che mi offri.’ Scherza l’uomo mentre la bacia e la conduce verso il soggiorno, la fa sedere sul divano.
L. ‘Ma cosa vuoi fare? Non facciamo colazione? Io ho fame, tu no?’ chiede lei con tono scherzoso, intuendo il desiderio di Carlo.
C. ‘Ora mi rifocillo alla fonte dell’eterna giovinezza, voglio bere i tuoi succhi’ afferma lui con voce arrochita dall’eccitazione. Ha visto che lei non indossa biancheria sotto la camicia e la cosa lo ha eccitato.
L. ‘Sappi che non ho ancora fatto la doccia, il sapore potrebbe essere forte’ lo avvisa lei.
Lui scende tra le sue gambe ed inizia a leccarla, le labbra della vagina si schiudono prontamente offrendogli la vista dell’interno e del clitoride che si sta indurendo. Effettivamente il sapore è particolare, aspro e salato insieme, ed anche l’odore di sesso è molto pronunciato.
L: ‘Ti rendi conto che ci sono anche dei residui dei tuoi umori vero? Scommetto che è quello che ti eccita, sentire il sapore e l’odore del sesso. Sei un porcellino’
C. ‘Si, hai ragione sono un porcellino, ma tra poco sarai completamente nettata dalla mia lingua’ risponde lui mentre accelera ed approfondisce le sue leccate. E’ così eccitato che trova il sapore buonissimo, lei gli appoggia una mano tra i capelli e si gode l’omaggio che l’uomo rivolge alla sua femmilità. L’eccitazione cresce fino ad arrivare ad un orgasmo insolitamente silenzioso, che si manifesta attraverso i brividi del corpo di Luciana, terminati i quali lo attira verso di sé, lo bacia e gli chiede:
L. ‘Ora voglio che mi scopi, sei bravo a leccare ma voglio essere scopata. Fottimi uomo’ Carlo entra in lei, poi le dice:
C. ‘Vorrei cambiare potrei provare ad entrarti dietro?’
L. ‘Vuoi incularmi? Porco, sei un porco, già vuoi farmi il culo. Dai fallo, fammi sentire come mi sfondi.’ La scurrilità per Luciana è uno strumento per eccitare il partner, per spingerlo a vincere i freni inibitori. Carlo le solleva le gambe ed appoggia il glande allo sfintere di lei, lo lubrifica con la saliva poi spinge, lei lo aiuta dilatando l’anello e favorendo la penetrazione. Dopo essere entrato Carlo inizia a muoversi in lei, tenendo in posizione sollevata le gambe. Lei gradisce il trattamento e lo incita:
L. ‘Dai, muoviti, forza fammi sentire come mi sfondi, porco,. Aprimi il culo. DAII, COSIIII, FORZAAA’ conclude gridando. Carlo eccitato ancor di più dall’atteggiamento della compagna gode dentro di lei, quindi si accascia sul divano mentre vede che lei con la mano si sfrega velocemente il clitoride prolungando il piacere fino al punto in cui un fiotto di liquido le esce dalla vagina, quindi anche lei si rilassa, totalmente appagata.
La storia tra Carlo e Luciana è partita sotto ottimi auspici, dopo il matrimonio dei figli Carlo ha dormito da lei e la sera successiva è tornato a Torino, ma la giornata è stata molto piacevole.Dopo la colazione molto movimentata hanno fatto una gita nel Monferrato scoprendo che lo stare insieme è piacevole, Carlo è entusiasmato dal carattere allegro e solare della donna, oltre ad essere molto passionale è una persona con cui trascorrere del tempo è estremamente gradevole ed interessante, tanto che già il mercoledì decide di farle una sorpresa. Lei lavora e lui vuole stupirla andando a trovarla, possono trascorreranno la pausa pranzo insieme. Così alle dodici si affaccia nel negozio.
L. ‘Amore!! Che bella sorpresa. Lorella ti presento Carlo, un mio caro amico, nonché il padre di Alessandro il marito di Elisa’ Luciana presenta a Carlo la commessa che è presente nel negozio, una bella ragazza di circa venticinque anni. Luciana è un vulcano, energica e coinvolgente.
Chiede a Lorella di andare per prima in pausa pranzo in modo tale da essere libera per l’una e poter pranzare con l’uomo, contemporaneamente propone a Carlo di visitare il centro, in modo da non annoiarsi, lei infatti è impegnata con dei clienti in negozio. Carlo inizia a girare per il centro soffermandosi su alcune vetrine quando Luciana lo chiama al telefono:
L. ‘Amore, pensavo che sarebbe carino se ti fai preparare un paio di panini al bar e li mangiamo insieme fuori. Così abbiamo più privacy e può sembrare un picnic.’ Carlo accoglie volentieri l’idea della donna e chiede che tipo di panino lei gradisca e cosa voglia da bere
Alle tredici, puntuale, Carlo è fuori dal negozio. Lei esce, indossa dei jeans ed una camicia, nella sua semplicità è molto carina, la mise valorizza il seno ed il sedere, inoltre la fa apparire più giovane dei suoi quaranta quattro anni.
C. ‘Amore volevo mostrarti una vetrina. C’è una cosa che vorrei regalarti’ la conduce verso un negozio di biancheria, il manichino in vetrina indossa una guepière nera che sostiene il seno lasciando i capezzoli scoperti ed è completato da un perizoma di pizzo trasparente. Molto sexy, Luciana sorride, prende la mano dell’uomo ed entrano nel negozio.
L. ‘Ciao Samantha sono venuta per vedere quel bel capo che hai in vetrina sul manichino. Me lo fai provare?’ Luciana saluta la commessa entrando nel negozio. La ragazza la bacia sulle guance e si dirige nel magazzino per prendere il capo da provare, lo porge alla donna che entra nel camerino. Dopo alcuni istanti chiama Carlo che si affaccia dalla tenda e la vede con il completo indossato, è provocante e valorizza i suoi punti forti, i capezzoli svettano ed il fondo schiena è valorizzato dal sottile filo che separa i glutei.
C. ‘Lo prendiamo, è molto bello!’
Commessa: ‘Lo abbiamo anche rosso, bianco e color melanzana. Se vuole.’
C. ‘D’accordo, prendiamolo anche rosso. Io amo il rosso.’
L. ‘Questo lo tengo addosso tesoro, l’altro prendilo della stessa taglia per favore’ esclama Luciana ad alta voce.
I due escono dal negozio, abbracciati, e si dirigono verso il parcheggio, salgono sull’auto dell’uomo e Luciana lo guida. Prendono la statale e dopo pochi metri girano su una strada poderale. Svoltano nuovamente fermandosi dietro dei cespugli. Sono a trenta metri dalla strada ma completamente isolati ed invisibili, Luciana bacia subito l’uomo e gli sfila la giacca:
L. ‘Amore mio, grazie della sorpresa e del regalo, sono molto felice di vederti.’
C. ‘Mi mancavi, mi sembra una vita dall’ultima volta che ci siamo visti.’ Risponde Carlo mentre apre i bottoni della camicetta di lei, rendendo visibile il completino appena regalato.
L. ‘Mi dona questo completo? Fa la figura che ti immaginavi?’
C. ‘Si, anche meglio di quello che immaginavo’ risponde lui succhiandole i capezzoli, lei geme piano, eccitata. Abbassa le mani ed apre i calzoni di Carlo che abbassa lo schienale del sedile ed alza il sedere per consentirle di portarli fino alle caviglie. A quel punto la temperatura erotica è altissima, lei si inginocchia sul sedile del passeggero e gli estrae l’uccello dalle mutande chinandosi a succhiarlo. Lui nel contempo cerca di abbassare i jeans della donna arrivando a contatto delle sue intimità che trova già inumidite per l’eccitazione. Scosta il perizoma e le accarezza le grandi labbra e, quando si aprono, arriva fino al clitoride che emerge dal suo riparo, nel mentre Luciana aumenta il ritmo del pompino infilando il cazzo in bocca fino alla radice.
Carlo si spinge fino allo sfintere e, con un dito umido degli umori della donna lo penetra senza incontrare resistenza e provocando in lei un ulteriore mugolio di piacere, muove il dito dentro e fuori il culo di Luciana velocemente, provocandole una forte sensazione di piacere. Con l’altra mano guida il movimento della testa di lei che comprende come lui stia per arrivare all’orgasmo. Avvicina un dito allo sfintere dell’uomo, lo bagna con la saliva e lo penetra muovendolo anche lei rapidamente.
A quel punto Carlo raggiunge l’apice del piacere e gode nella bocca dell’amante che solleva leggermente la testa per evitare che i getti le strozzino il respiro. Accoglie in bocca tutti i getti quindi si solleva e, aprendo la bocca, mostra all’amante come sia piena di sborra che ingoia fissandolo negli occhi e leccandosi le labbra. Carlo a quel punto spinge la donna a sedersi con la schiena appoggiata alla porta dell’auto le solleva ed allarga le gambe ed inizia a leccarla, parte dal clitoride e scende fino allo sfintere per poi risalire. Infila l’indice destro dentro il culo di Luciana, che manifesta come la cosa la ecciti lanciando un urlo di approvazione:
L. ‘Siiiiiiii, così, fottimi, fottimi il culo che mi piace da morire’
Carlo è sempre sorpreso ed eccitato da quanto Luciana esterni i suoi desideri ed il suo piacere senza nessuna remora, in modo anche volgare.
L’uomo continua a leccare in modo particolare il clitoride, stimolandolo con la lingua, e a muovere con rapidità e delicatezza il dito dentro la donna. La donna raggiunge l’orgasmo gratificandolo con i suoi commenti.
L. ‘GODOOOO, Dio mio come mi fai godere, lecchi in modo divino” e come mi eccita quando mi lavori il culo così ‘.. Una vera goduria. Ti amo, vieni qui, baciami.’ I due amanti si baciano con una passione fortissima mentre lei trema in preda all’orgasmo.
L. ‘Amore mi hai fatto godere tantissimo’ continua Luciana che ha ripreso a respirare normalmente
C. ‘Se vuoi aspetto che tu finisca di lavorare e riprendiamo il discorso interrotto.’
L. ‘Lo vorrei tanto, amore mio, ma ho fissato con il personal trainer, alle nove dopo il lavoro vado in palestra, questa settimana è la prima volta. Facciamo per venerdì, io finisco alle cinque e possiamo stare insieme con calma. Così ti faccio vedere se la guepière è più eccitante rossa o nera’ e dopo questa frase riprende a baciare l’uomo. In pochi minuti sono rivestiti e Carlo la riaccompagna al centro commerciale, lei è sempre allegra e felice e trasmette queste sensazioni anche a Carlo. Si salutano e Carlo riparte in direzione di casa, a Torino. Mentre percorre la statale nota una palestra con uno striscione che recita: ‘Nuovo orario esteso dalle 10 alle 21. Come il centro commerciale, viene ad allenarti da noi’. Ma se l’orario è quello Luciana non può andare in palestra. Sarà un’altra palestra pensa l’uomo.
Rientrato a Torino, saluta la donna con un messaggio e lei risponde: ‘Peccato che non possiamo proseguire quello che abbiamo iniziato. Ti amo’. Ma un pensiero continua a tormentare l’uomo: ‘La palestra più vicina al centro è quella, ed alle nove chiude. Come fa ad andare in palestra Luciana?’. Alle otto, agitatissimo, Carlo chiama la donna:
C. ‘Amore, ciao volevo ringraziarti per la pausa pranzo. Ti amo e ti desidero. Sei pronta per la palestra? Non stancarti troppo, mi raccomando’
L. ‘Ciao amore, scusa ma ho gente in negozio. Non mi stanco è qui vicina e per le dieci, dieci e trenta ho finito. Una bella doccia e per le undici, undici e trenta sono a nanna. Ti scrivo quando entro nel letto. Un bacio.’
C. ‘Ciao e scusa’. Carlo è sempre più agitato, alla fine decide, scende in garage e sale in macchina, direzione il Monferrato. Vuole controllare quella cazzo di palestra. Alle nove e venti è davanti alla palestra, il parcheggio, che è ampio, contiene solo quattro vetture, una è la Panda di Luciana, Carlo parcheggia la sua vettura in un angolo, nel mentre due ragazzi appaiono da dietro il locale e si dirigono verso le loro auto. Carlo si abbassa sul sedile in modo da non essere visto e, con il finestrino aperto, percepisce i loro discorsi:
‘Hai chiuso la porta?’
‘Quella davanti si, quella dietro la chiude Tommy quando ha finito’
‘Allora mi sa che ne avrà per un bel po’. Quella porcona non mi sembra una che si accontenta di una sveltina’ dice uno dei due ridendo.
‘Vorrei averlo io quel problema, è veramente una bella maiala. Me la farei molto volentieri. Beato Tommy, ciao a domani’
‘A domani’ si chiudono le portiere di due auto che si allontanano. Carlo è gelato, la porcona è Luciana? Si rifiuta di credere che lei sia dentro la palestra con un uomo, probabilmente è il suo personal trainer, in fondo gli ha detto che aveva appuntamento con lui. Vuole con tutto se stesso che esista una giustificazione, la curiosità lo attanaglia, esce e segue il perimetro del capannone, sul lato vi è una porta, prova la maniglia, è aperta. Entra nel locale. Segue un corridoio e sbuca nella palestra, è tutto buio salvo una luce che proviene da una sala al piano superiore, da cui proviene della musica latino americana. Che stiano ballando ecco, potrebbe essere una spiegazione. Cerca le scale silenziosamente e sale al primo piano, il corridoio è buio, vi è una sola sala illuminata. Da li proviene anche la musica, il volume non è molto alto, è più un sottofondo. Strano, si avvicina, la porta è socchiusa, riconosce la voce di Luciana:
L. ‘SIIII, COSI’, SBATTIMI PIU’ FORTE. FAMMI GODERE DAI, SCOPAMI, SCOPAMI.’ Carlo si posiziona in modo da poter sbirciare, su un tappeto Luciana è stesa con indosso il completo di lingerie che lui le ha regalato, le tette ballano per effetto dei colpi dell’amante che la sta scopando. Lui riesce a vedere la scena riflessa nello specchio che riveste una parete. L’uomo è muscoloso e tatuato, con lunghi capelli. Ed è sopra di lei che si aggrappa alle sue spalle e ne segue i movimenti del bacino, enfatizzando la sua penetrazione, come sempre incita il suo uomo a dare il massimo, a farla godere.
Carlo è ipnotizzato dalla scena, i due amanti raggiungono l’orgasmo insieme tra mugolii, ansiti e esclamazioni di piacere. Luciana gira la testa verso lo specchio e vede l’immagine del volto di Carlo, riflessa nello specchio. Si fissano un attimo negli occhi, poi Carlo si ritrae. Si allontana e sente la voce di Luciana:
L. ‘Forza stallone, non sarai mica già stanco? Ci penso io a farti riprendere vigore’
Carlo esce e risale in auto, la accende e si sposta, fa’ per andarsene, poi ha un ripensamento e la parcheggia vicino alla Panda, quindi la spegne. Non riesce ad allontanarsi, la scena che ha visto è dentro i suoi occhi. Perché Luciana lo tradisce così? Che troia è? Non è in grado di andarsene e così alle dieci e mezza circa la vede uscire dalla palestra. E’ sorridente, lo vede e gli si avvicina:
L. ‘Ciao, non pensavo di trovarti qui. Come va?’ gli chiede sorridendo, Carlo è terreo.
C. ‘Ciao, anch’io non pensavo di trovarti in quel modo, pensavo facessi ginnastica.’ Lei sospira.
L. ‘Aprimi l’auto che parliamo’ e così dicendo sale dal lato del passeggero. ‘Amore ti ho detto subito che ho avuto anni difficili, sono stata lasciata dal papà di Elisa e mi sono costruita una mia vita, con grandi difficoltà. Ad un certo punto, Elisa aveva cinque o sei anni, ero disoccupata, vedova e sono morti anche i miei genitori. Ero letteralmente disperata. Un amico di papà, Savino, mi ha offerto un appartamento nella casa in cui lui viveva con la moglie, Anna. L’affitto lo avrei pagato quando avrei potuto. Mi ha salvato dalla strada. Con Anna siamo diventate molto amiche, tanto amiche. Ad un certo punto lei mi ha sedotto, mi ha fatto scoprire l’amore lesbico. E mi ha fatto scoprire che fino a quel momento non avevo mai avuto un orgasmo. E’ stato bellissimo. Dopo un mesetto abbiamo fatto partecipare Savino ai nostri incontri, Anna non era gelosa, anzi dato che Savino era molto dotato e molto esigente era ben lieta di avere un’amica che la aiutasse a soddisfare le esigenze del marito senza puntare a rimpiazzarla.
Savino era un amante eccezionale ed un porco pazzesco. Sono stata per due anni la loro amica ed amante, in questo periodo ho imparato ad apprezzare il sesso, a godere di esso appieno e senza remore o falsi pudori. Grazie a loro ho compreso come il piacere sia frutto di aspetti fisici ed aspetti mentali, e come solo stimolando entrambi gli ambiti si arrivi ad un piacere completo. Purtroppo Savino è morto, un infarto mentre era all’estero. Anna mi ha aiutato a trovare un lavoro ma non poteva più mantenermi lei. Da allora non ho più avuto fidanzati o conviventi, ma ho cercato il piacere senza sputtanarmi eccessivamente. Per questo, la prima volta che siamo stati insieme non volevo legarmi. Poi la tua personalità mi ha colpito ed affascinato, puoi non credermi ma stasera sono venuta per salutare Tommy, per dirgli che quella di stasera era l’ultima scopata, che non ero più disponibile, volevo partire da zero con te, senza altri coinvolgimenti.’ Luciana tace, con la mano saluta Tommy che è uscito dalla palestra per tornare a casa, gli fa cenno di avvicinarsi, abbassa il finestrino dalla sua parte:
L. ‘Tommy ti presento Carlo, il mio amico di cui ti ho parlato.’
T: ‘Piacere, sei fortunato ad aver conquistato una donna come Luciana, è unica! Ti invidio.’ I due uomini si salutano freddamente e Tommy parte con la sua auto.
Carlo si attendeva scuse, pianti, giuramenti: nulla di tutto questo, Luciana ha spiegato la sua posizione pacatamente ed ora sta a lui reagire, decidere se accettare gli eventi della serata o meno. Una donna come Luciana la cerca da tanto, forse da sempre, non vuole perderla. Vuole trovare il modo di salvare il rapporto senza capitolare totalmente. Oltretutto vedere Luciana posseduta da quel ragazzo lo ha eccitato. E’ incredibile, non ha mai avuto atteggiamenti da guardone, ma vedere la sua donna scopata da quel ragazzo muscoloso gli ha prodotto un’erezione. Ed anche ora, il ricordo dell’immagine di Luciana scossa dagli affondi dell’amante gli stà facendo indurire l’uccello.
C. ‘Amore, io sto molto bene con te, ma non sono disposto ad accettare di condividerti con altri uomini. Se vuoi che la nostra storia continui devi essere esclusivamente mia’
L. ‘Amore, io ti prometto che cercherò di farlo e, se dovessi mancare alla promessa sarò io a dirtelo. Non farò le cose di nascosto.’ Risponde Luciana prontamente, prendendo tra le sue mani quella di Carlo ed accarezzandola. Con fare sensuale, al suo occhio esperto non sfugge che il pacco dell’uomo è visibilmente ingrossato. Carlo tace, ha la sensazione che la concessione di Luciana sia il massimo che può ottenere. Luciana riprende a parlare senza lasciarlo pensare oltre:
L. ‘Amore andiamo a casa? Cosa facciamo in un parcheggio buio, andiamo da me, domattina io lavoro dalle dieci, mi porti a riprendere l’auto per quell’ora. Andiamo a casa, così facciamo pace per bene’ conclude con uno sguardo carico di sottintesi. Carlo è eccitato dalla proposta. Ormai le immagini di Luciana scopata da Tommy sono superate dalle prospettive di piacere che lo attendono.
Arrivano sotto casa della donna che apre il portone, lei sale le scale davanti a lui che ammira il suo culo che ondeggia.
L. ‘Cosa stai guardando con tanto interesse? Ti piace il panorama? Maialino’ in quel momento la luce temporizzata si spegne. Luciana si gira e lo bacia, appassionatamente, profondamente. Le lingue si rincorrono, scende a baciarlo sul collo mentre Carlo le accarezza il seno attraverso la camicia.
L. ‘Non accendere la luce, ho scoperto che per certi discorsi, discorsi sinceri, discorsi eccitanti, il buio è amico della verità’ Luciana ha una voce sorprendentemente roca, sembra eccitata.
L. ‘Dimmi amore, che effetto ti ha fatto vedermi con Tommy, vedere che mi sbatteva. Voglio la verità!’
C. ‘Mi sono trovato sorpreso’
L. ‘E poi? Perché non sei andato via gridando che sono una troia infedele?’ insiste Luciana aprendo la camicia dell’uomo e scendendo a leccare i capezzoli.
C. ‘Non volevo perderti, tu mi piaci, sei una donna unica e non volevo perderti. Ti amo.’ ammette Carlo, che si sta eccitando. Luciana lo bacia nuovamente in bocca e gli prende la mano.
L. ‘Amore mio, vieni andiamo a casa. Anche io ti amo tanto.’
Entrano nell’appartamento e Luciana gli apre la camicia, gli ultimi due bottoni saltano via, quindi gli apre i calzoni e li abbassa, insieme alle mutande. Il cazzo di Carlo è già turgido ed eccitato, lei lo stringe in mano e lo sega. Carlo la spoglia a sua volta, lei resta con la guepière regalo del giorno. I capezzoli esposti, turgidi e provocanti. Si spostano sul divano Luciana infila in bocca l’uccello di Carlo, che la spinge a posizionarsi per un sessantanove, lei esegue con uno sguardo malizioso. Inizia a succhiare l’uccello con abilità, infilandolo in bocca fino alla radice, strappando degli ansiti d’eccitazione all’uomo.
L. ‘Amore, ti piace come ti lecco, sono brava, lo so. Volevo dirti che non ho ancora fatto la doccia, mi sono pulita con dei fazzolettini ma potresti trovare un sapore particolare se mi lecchi. Tu vuoi leccarmi?’
Carlo è vicino all’orgasmo, Luciana rallenta la pompa per non farlo godere e così lo tiene sulla corda, accrescendo il suo potere sull’uomo, intanto muove il bacino non consentendogli un accesso agevole alle sue intimità. Allora Carlo cede, in preda ad un’eccitazione incontenibile:
C. ‘Si, voglio leccarti, lecchiamoci insieme, non fermarti continua a leccarmi, fammi godere.’ Grida Carlo ansimando, Luciana si lecca il dito medio e lo introduce nel culo del compagna, accrescendo ulteriormente la sua eccitazione.
L. ‘Amore ma hai capito che potresti leccarti i residui della sborra di Tommy?’ insiste maligna Luciana.
C. ‘Si, ho capito, ho capito. Voglio godere, fammi godere porca, non ne posso più’
L. ‘Porco, ti faccio sborrare come una fontana se me la lecchi per bene. Voglio sentire la lingua dentro voglio che ti bevi tutti i resti del Tommy. Fammi sentire che mi ami, che hai voglia di me!’
Carlo è ormai pronto a tutte le richieste dell’amante che lo stimola sia con la bocca che con le mani le ferma il proprio bacino e lo offre alla lingua dell’uomo che la lecca con passione. Il sapore è aspro ma in breve si mescola agli umori di Luciana che si bagna abbondantemente. Con la lingua entra più in profondità possibile dentro la figa di lei che ha un orgasmo improvviso. Si alza di colpo e si gira infilando l’uccello dell’uomo dentro di lei.
L. ‘Amore mio, scopami ora, fottimi alla massima velocità, voglio godere con te. SBORRAMI DENTRO!!’
Carlo penetra la donna con colpi veloci e rapidi mentre lei asseconda il suo movimento enfatizzandolo. Dopo pochi colpi Carlo è prossimo all’orgasmo.
C. ‘Luci, sto per godere, tra poco sborro!!’
L. ‘Si, dai porcone riempimi della tua sborra, vienimi dentro. SIIIIIIIIIIII ‘anche Luciana prorompe in un orgasmo travolgente, il suo corpo trema e i muscoli si contraggono per il piacere stringendo il cazzo di Carlo ed aumentando il suo piacere ulteriormente. Travolti da queste sensazioni si abbracciano mentre lei si accascia sull’uomo. Entrambi ansimano ma dopo pochi minuti lei si è ripresa.
L. ‘Amore mio, siamo simili, anche tu ami il sesso, vuoi godere come me. Insieme vedrai che ci divertiremo immensamente. Sono sicura che il vedermi scopata da Tommy non ha fatto altro che stimolare la tua libido, vero maialino mio?’
C. ‘Forse si, avevo un desiderio di possederti incredibile, è stato un orgasmo molto forte, coinvolgente.’ Carlo ammette. Non nota lo sguardo trionfante di Luciana, lei ora è convinta che l’uomo sia completamente in suo potere, lo riteneva un uomo sicuro dei propri mezzi e che mai avrebbe accettato compromessi, invece ora sembra molto meno più disponibile e malleabile.
La storia tra Luciana e Carlo procede molto bene. Sono trascorsi alcuni mesi, i due hanno trascorso anche le vacanze estive insieme, due settimane a Spotorno nella casa di Carlo con anche i ragazzi ed una settimana in Grecia, da soli, come fidanzatini. Carlo è entusiasta della donna, è sorridente, vivace e sessualmente attiva. Molto attiva. Per evitare defaillance si è fatto prescrivere il Viagra dal suo urologo ed in tal modo è tranquillo sulla sua capacità di soddisfare le richieste della compagna. Che a sua volta è felice di come il rapporto si sta consolidando.In fondo desiderava da tanto un rapporto stabile, purché non scadesse nella routine o, peggio, nella monotonia.
Terminate le ferie Luciana ha ripreso il lavoro, oggi riceve la visita di un rappresentante. Lavorando per una catena sono pochi i rappresentanti che si recano nel negozio, anche questo, in effetti, si limita a raccogliere le richieste di Luciana che devono essere accettate dalla direzione ed i cui prezzi sono decisi a livello di accordo generale per tutti i negozi. Oggi Mario, questo il nome del rappresentante, ha come finalità principale di presentare il figlio che lo sostituirà in una parte del giro. Il ragazzo si chiama Denis, è giovane ma non ha più voglia di studiare ed il padre gli ha imposto di iniziare a lavorare, non intende mantenerlo a vita. E’ un ragazzo bellissimo, alto oltre un metro e novanta, occhi verdi, mascella volitiva, fisico scolpito dalla pratica sportiva. Gioca a rugby in serie b. Luciana e Lorella sono colpite, appare subito gentile e cordiale. Quando padre e figlio se ne sono andati Lorella ammette di conoscerlo di vista, non sapeva fosse il figlio del rappresentante, ma è uno dei ragazzi più belli della zona.
Denis prende l’abitudine di passare al negozio di Luciana, tutti i mercoledì, anche solo per fare quattro chiacchiere. Flirta educatamente con Luciana che, quando gli pare lui stia eccedendo gli dice:
L. ‘Denis, ricordati che potrei essere tua madre’ La risposta di Denis è ormai standard
D. ‘Ma non lo sei!!’
Luciana è lusingata dall’interessamento di un ragazzo tanto più giovane di lei, ma non vuole rischiare di compromettere la sua relazione con Carlo. Quindi, nonostante le insistenze del ragazzo per uscire una sera ed andare a ballare insieme, ha sempre declinato gli inviti con cortesia, in fondo Denis non fa nulla di male. Ma oggi:
D. ‘Lucy, non puoi dirmi di no anche questa volta. Il ‘Giardino delle delizie’ venerdì chiude la stagione estiva. Devi venire con me, è una serata speciale’
L. ‘Ma sono decisamente over, non mi troverei bene tra tutti i tuoi coetanei’ risponde Luciana ridendo
D. ‘Chiedi a Lorella, metà degli avventori sono tuoi coetanei o più maturi. E’ un bel posto, elegante e con bella musica, non ti piace ballare?’ Effettivamente Luciana adora la musica. Venerdì Carlo è impegnato a Parigi, dalla figlia. E poi un ragazzo così giovane è sicuramente gestibile per Luciana che decide di accettare l’invito.
D. ‘Magnifico, io faccio allenamento fino alle dieci, per le undici sono a casa tua ed andiamo a ballare!! Che bello, grazie Lucy!!’
L. ‘Io sabato lavoro, non posso stare sveglia fino alle sei. Ricordati’
D. ‘Figurati, io sabato pomeriggio ho una partita. Alle due andiamo a casa.’
Venerdì alle quattordici Denis ricorda l’appuntamento a Luciana. Sembra un ragazzo al primo appuntamento, Luciana è sorpresa di tanto entusiasmo, Lorella gli ha detto che lui ha molto successo presso le coetanee. E’ anche lusingata. Deve decidere come vestirsi, apre la pagina facebook del locale per individuare l’abbigliamento più adatto. Dalle foto constata che effettivamente vi sono uomini e donne di tutte le età, le sue coetanee vestono in modo molto variegato. Qualcuna è in jeans e maglietta, qualcuna in minigonna, qualcuna con il classico tubino nero. Qualcuna sembra una MILF in caccia di cazzo. Meglio, qualunque cosa decida di indossare sarà adatta.
Alle ventidue e trenta Denis scrive un messaggio: ‘Sono sotto casa tua tra dieci minuti, ti spiace se facciamo aperitivo?Devo ancora cenare’ Luciana risponde: ‘Sali. Devo ancora finire di prepararmi, qualcosa da mangiare lo trovo così hai meno fretta. Bacio’
E così Denis sale in casa della donna, lei è ancora in accappatoio. Si è truccata molto bene, con cura, il viso sembra di una trent’enne. Offre al ragazzo del formaggio e dei salumi.
D. ‘Non hai del tonno in scatola? Io a cena devo mangiare solo proteine. O fagioli anche.’
Mentre Denis cena lei lo osserva, indossa jeans neri ed una maglietta anch’essa nera, che pare dover scoppiare sotto la pressione dei muscoli. Il viso è molto maschio e lei adora i capelli corti.
Decide di indossare una minigonna nera, di pelle, con una camicia bianca, traforata e sciancrata che valorizza il seno prorompente e la pancia piatta. Indossata senza reggiseno è molto sexy, per le mutandine opta per un tanga in pizzo, trasparente. Si sente molto sicura di se mentre si presenta dal ragazzo. Denis strabuzza gli occhi vedendola:
D. ‘Sei sempre bella, ma stasera sarai la regina del locale. E sarai con me. Sono un uomo fortunato’ le offre il braccio ma mancano ancora le scarpe. Dopo alcune prove opta, su suggerimento del ragazzo, per delle scarpe con plateau e tacco altissimo. Ornate di strass. Probabilmente erano di Elisa, sono un poco volgari ma la slanciano fino ad un metro ed ottanta, quindi al braccio di Denis fanno un figurone, sembrano una coppia di modelli tanto sono belli ed eleganti. Luciana è felice di aver accettato l’invito.
Arrivati al locale, trovato un parcheggio nel piazzale, Luciana deve attaccarsi al braccio di Denis per camminare tra l’erba ed il pietrisco che pavimentano il parcheggio. All’ingresso c’è la selezione ma Denis si avvicina, tranquillo:
D. ‘Ciao, c’è Pietro?’ arriva un ragazzo, vestito di nero, tatuato, alto, anzi basso, un metro e sessanta ma decisamente robusto. Si abbracciano con Denis
D. ‘Ciao fra. Come te la passi? Sempre al lavoro vedo’
‘Ciao Denis, si sono sempre qui. Ora ti segno in lista così entri subito. Non chiamare mai prima, mi raccomando. La signora è con te?’
D. ‘Si’
‘ Le fai provare il white mamba?’ conclude ridendo Pietro, facendoli accomodare.
Denis spiega i suoi rapporti con il ragazzo: ‘Ha giocato con me a rugby fino all’anno scorso, è buono come un pezzo di pane’
Entrati nel locale si accomodano su dei divani dove si trovano altri amici di Denis, presenta Luciana e lei percepisce i commenti ammirati dei maschi e le frecciatine delle ragazze. Dopo un brindisi iniziano le danze. L’atmosfera è simpatica, vi sono molti coetanei di Luciana, qualcuno lo conosce di vista. Denis a volte balla con lei, a volte la lascia per parlare con qualcuno. Luciana nota che molte ragazze si rivolgono a Denis con occhi sognanti e manifestando un chiaro interesse ed una evidente disponibilità. Anche un paio di signore più mature lo salutano e si attardano a parlargli insieme, una delle due è una delle MILF che ha visto nelle foto. Le attenzioni che Denis riserva solo a lei la lusingano. Ritorna ai divani, beve ancora dello spumante e le offrono un tiro di spinello, non lo ha più provato da quando era ragazzina prova un tiro, cercando di trattenere il fumo, poi ne fa un secondo. Si sente rilassata, in pace con il mondo, ritorna a ballare ed è molto sciolta, alcuni uomini e ragazzi si avvicinano ma Denis si palesa chiarendo che è proprietà privata. Il fatto le trasmette un’eccitazione infantile.
L. ‘Devo andare in bagno. Dov’è?’
D. ‘Ti accompagno io, quello delle donne è lì dietro.’
Arrivati ai bagni Luciana capisce perché ha voluto accompagnarla, in un angolo una coppia di ragazzi si bacia, altre due donne si stanno rifacendo il trucco, dai gabinetti arrivano rumori inequivocabili, qualcuno sta scopando. Per fortuna un bagno è libero, la porta non si chiude ma Denis si piazza davanti. Luciana si siede ed inizia ad orinare, fa attenzione a dirigere il getto verso l’acqua, vuole che Denis senta, vuole provocarlo. Si guarda intorno, la carta è finita ma nota dei buchi nel muro. Si mette ad osservare, nel bagno a destra una ragazza di trent’anni sta facendo un pompino ad un coetaneo. A sinistra una ragazzina sta cavalcando un uomo seduto sulla tazza che le succhia i piccoli seni. Luciana prova un brivido d’eccitazione.
L.’Cazzo, non c’è carta ed io non ho la borsetta’ esclama Luciana ad alta voce. Denis le porge un fazzoletto da sopra la porta. Lei lo prende, è di stoffa, morbido e bianco. Si asciuga e lo fa scivolare dentro le labbra della vagina a cogliere i suoi umori interni. Mentre esce, con aria dispiaciuta, esclama:
L. ‘Mi spiace, te lo lavo e te lo ritorno.’
D. ‘Non scherzare, è una reliquia, un frammento sacro. Lo conserverò per sempre’ risponde Denis prendendo il fazzoletto. Luciana scoppia a ridere. Mentre tornano al tavolino notano parecchie coppie che si danno da fare sui divanetti più discosti, la serata ha decisamente preso quota.
Dopo un altro brindisi ed un altro giro di canna Luciana chiama Denis:
L. ‘Mi spiace rovinarti la serata, prendo un taxi e torno a casa. Domani devo lavorare, scusami’
D. ‘Non scherzare, domani ho la partita, andiamo via insieme. Salutiamo e via, si parte.’
Mentre escono il buttafuori saluta Denis, gridando: ‘Ciao bello, in bocca al lupo per la partita di domani. E mostrale la potenza del white mamba’ e chiude ridendo. Denis solleva il dito medio in segno di saluto. Luciana comprende che il soprannome riguarda l’aspetto sessuale, la cosa la incuriosisce.
Il parcheggio non è asfaltato e la donna per colpa dei tacchi, del bere e del fumare dev’essere sostenuta dal compagno che ne approfitta per palpare il seno a piena mano.
L. ‘Denis!! Sposta la mano!! Ti ho detto che potrei essere tua madre’ Luciana redarguisce Denis che, con l’espressione più da impunito che riesce a mostrare risponde:
D. ‘Ma non lo sei Lucy!! Per me sei una bella donna, e basta’ senza minimamente spostare la mano. Arrivati all’auto Luciana si siede dal lato passeggero mentre Denis sale dal lato guida. Lei non vuole lasciar cadere il discorso, non intende rovinare il primo rapporto serio della sua vita per le fantasie di un ragazzino arrapato
L. ‘Denis, ho visto quante ragazze ti sono venute a cercare. Belle ragazze, tra l’altro. E’ meglio per te se anziché perdere tempo con una vecchia come me ti concentri sulle tue coetanee. Oltretutto io ho un fidanzato, non sono libera!’
D. ‘Mia cara, io non sono geloso. A parte le battute tu mi piaci, tanto. Da quando ti ho vista la prima volta rappresenti il mio sogno erotico. La tua bocca, il tuo corpo, tutto di te mi fa impazzire. E per quanto concerne le ragazze. Io fino a poco più di un anno fa ero vergine e se fosse per le ragazze mie coetanee lo sarei ancora!! Quindi le saluto, ci parlo ma so che fanno solo parole. Io voglio la sostanza. Ne ho bisogno’ cala il silenzio in vettura. Denis riprende a parlare mentre guida verso casa di Luciana.
D. ‘Vedi Lucy le ragazzine fanno tante parole ma poi, quando si arriva al dunque. Si tirano indietro.’
L. ‘Mi sembra strano, tutti dicono che le ragazze di oggi sono troppo libere, che fanno sesso sempre prima. Tu mi dici il contrario, mi stupisci. Anche in disco, in bagno erano belle attive le ragazze e quelle che ti cercavano non mi parevano diverse’ risponde Luciana che non crede alla veridicità delle affermazioni del ragazzo.
D. ‘Lucy, fino ad un annetto fa tutte le ragazze che si trovavano con me, a tu per tu, appena si trattava di passare dai bacetti a qualcosa di più concreto scappavano’ Luciana è incredula.
L. ‘Mi sembra strano, perché dovrebbero scappare ‘.’ Tace improvvisamente, le si accende una lampadina. White mamba, il soprannome. Che sia un ragazzo dotato? Molto dotato? Ora la curiosità la assale ed un brivido le sale lungo la schiena. Nella sua vita l’importanza di Savino è stata enfatizzata dal fatto che lui fosse molto dotato, molto capace nel far godere le donne e molto porco. Da allora ha incontrato altri uomini con uccelli anche grossi ma non particolarmente capaci ad usarli, tanto da credere che il detto: ‘Non lungo che sfondi, né largo che otturi ma duro e che duri è il cazzo perfetto’ sia realistico. Ma se trovi un cazzo lungo, largo, duro e ben usato arrivi realmente ad un altro livello di piacere.
L. ‘Come mai scappavano di fronte a te?’ chiede con tono ingenuo. Hanno raggiunto casa sua, sono parcheggiati in strada.
D. ‘Il mio coso è piuttosto ingombrante e tante, vedendolo, si sono ritratte. Ecco il motivo’ risponde Denis con tono titubante, forse arrossisce ma con il buio non si nota. Luciana tace ed allora lui esplode in uno sfogo:
D. ‘Fino ad un annetto fa tutte le ragazze con cui ero stato, tutte ti giuro, quando sono arrivate a vedermi nudo o sono scappate o hanno fatto facce strane. Alcune, più coraggiose, che volevano far vedere di essere donne di mondo, hanno provato ad accarezzarlo ma quando hanno visto che dopo dieci minuti non venivo hanno pensato che non fossi normale, che non mi eccitassi. Invece è solo che ci metto tanto a venire, forse perché è lungo prima che butti fuori la sborra devo segarmi almeno dieci minuti, d’orologio. E sono lunghi. Sono lunghi per me, mi stufo di segarmi prima di sborrare quasi sempre. Il caso più divertente è capitato con una mia compagna di classe, lei era veramente innamorata di me ed ha voluto tener duro, si è impegnata alla grande e mi ha fatto sborrare. Ho fatto tanti di quegli schizzi, forti e densi. Le ho macchiato anche gli abiti. Ero mortificato, lei era arrabbiata, era tutta piena di sborra, tra i capelli, sul collo, sugli occhiali e sui vestiti. Non ci siamo più parlati. Ero disperato poi ho trovato la forza per confidarmi con un mio compagno di rugby. Mentre facevamo la doccia ho visto che aveva un arnese grosso quanto il mio e gli ho confidato i miei problemi. Mi ha detto di averli avuti anche lui fino a quando non ha cominciato a frequentare ragazze più grandi ed esperte, che sapevano gestire questi casi. Anzi mi ha detto che alcune donne cercano i superdotati. Mi ha fatto scopare con la sua ragazza, evidentemente era una storia di sesso e basta. Da lì ho preso il via. Ed ora preferisco le donne più esperte. Se poi sono belle come te, rappresentano il mio sogno’ conclude il racconto Denis. Luciana tace, è indecisa, teme di rovinare il suo rapporto con Carlo. E’ la prima volta da tanti anni che ha un rapporto così bello e profondo, ma la curiosità riguardo Denis è veramente forte. Decide di lasciar fare al destino, non cercherà di soddisfare la sua curiosità ma non si negherà l’opportunità se verrà casualmente. Denis osserva la donna, vede che si sistema i capelli, che morde le labbra. Chiari sintomi di turbamento, è il momento adatto per rischiare.
D. ‘Vorresti vederlo? Ti posso mostrare il mio coso, vedrai che non sto esagerando o fantasticando’ non attende risposta dalla donna, risposta che non arriverebbe, ma si slaccia la cintura, apre i calzoni e li cala. Indossa mutande parigamba elasticizzate che evitano sballottamenti al suo prezioso pene. Ma ora il cazzo è eccitato e spunta dall’elastico per alcuni centimetri, quando abbassa le mutande il cazzo, come una molla, scatta verso l’alto, duro e rigido. E’ lungo oltre venti centimetri ed è largo. Non è anormale ma è grosso, Luciana non si spaventa assolutamente, allunga la mano destra e lo stringe. E’ duro, molto duro ed è caldo.
D. ‘Allora? Esageravo?’ chiede Denis con tono malizioso, ha notato che la donna lo ha subito toccato.
L. ‘No, la natura è stata molto generosa con te. Ma non basta che sia grosso, devi anche usarlo bene.’risponde Luciana con tono malizioso.
D. ‘Sicuramente tu puoi insegnarmi tante cose’ risponde pronto Denis che non aspettava altro, ha già avuto donne che erano felici di assumere il ruolo di insegnanti. Insegnanti di pratiche sessuali molto piacevoli. Luciana fissa il giovane, teme le conseguenze dei suoi atti. Ma quel bastone di carne la attira e poi ‘si tratta solo di un ragazzino, saprò ben tenerlo a bada’ pensa la donna, mentre sente che la sua figa inizia ad inumidirsi. Si abbassa sull’uccello e lo infila in bocca, ne contiene circa un terzo. Lo succhia e scende a leccare l’asta e si spinge fino ai testicoli. Anch’essi duri. Denis infila una mano dentro la camicia di Luciana, un paio di bottoni saltano, ora il seno della donna è esposto ed è preda di una mano dell’uomo. Lei continua a salire e scendere sull’asta sporgendo la lingua dalla bocca ed usandola per leccare tutto il cazzo. Denis allunga l’altra mano arrivando alle cosce di Luciana che è inginocchiata sul sedile del passeggero. Risale fino alla vagina che trova bagnata ed aperta, pronta a ricevere le sue carezze, a quel contatto Denis non riesce ad esimersi dal fare una battuta:
D. ‘Lucy, mi sembra che tu sia piuttosto interessata all’insegnamento’ dice con tono ironico. Luciana non risponde, ha la bocca impegnata su quel magnifico cazzo. Gli pare che sia ulteriormente cresciuto in conseguenza del suo pompino. Lo vorrebbe dentro, ma in strada, qualcuno potrebbe vedere. Forse è meglio salire in casa, sicuramente si potrà fare le cose per bene.
L. ‘Saliamo’ non è una domanda, è un’affermazione.
Si ricompongono alle bell’e meglio, si baciano con passione ed entrano nel caseggiato.
D. ‘Quanti siete in questo condominio?’ chiede Denis.
L. ‘Al primo piano c’è lo studio del notaio ed al secondo ci sono solo io ed un appartamento vuoto. Siamo tranquilli.’ Risponde Luciana
D. ‘Bene! Molto bene’ così dicendo Denis la solleva e la porta in braccio fino all’appartamento. Il ragazzo è molto forte, lei si stringe al suo collo con le braccia e con le gambe si abbraccia al suo bacino. In questa posizione Denis le bacia i seni ed il collo mentre lei sfrega il bacino sui pantaloni dell’uomo, sentendo il turgore del cazzo sotto il tessuto. Arrivati alla porta dell’appartamento la donna cerca le chiavi nella sua borsa e le porge a Denis perché apra. Non si staccano, iniziano anche a baciarsi e lei sussurra:
L. ‘Sei un vero stallone, portami a letto. Fammi sognare.’ Lui non si fa pregare e si dirige verso la porta che presume essere della camera da letto, così è, la stende sul letto e si spoglia. Lei accende una luce sul comodino e lo osserva, ne ammira il fisico muscoloso ed i movimenti sicuri. Soprattutto ammira il suo pene duro, che si erge perfettamente parallelo al corpo dell’uomo:
L. ‘Sei molto bello, mi piaci. Vieni, baciami.’ Lo chiama. Denis si avvicina, le toglie la camicia e le stringe i seni con le mani, con forza facendola lamentare. Mai i capezzoli sono stati più duri, più svettanti di ora. La ribalta sul letto, si posiziona in mezzo alle gambe, scosta il tanga ed appoggia la cappella alla vagina. Umida e bollente, spinge lentamente dentro la donna che a sentire quel glande caldo che le entra dentro allargando le sue labbra è travolta da tremiti e brividi, senza preliminari, senza coccole. Puro sesso. E’ il primo orgasmo, ma la nottata si preannuncia lunga e densa di piacere. Denis si muove dentro Luciana, con colpi profondi e cadenzati, il seno della donna oscilla sotto i colpi irruenti, con un movimento eccitante. L’uomo è ulteriormente eccitato dal fatto che lei abbia acceso la luce, il vedere il corpo della donna posseduto è fonte di piacere di per se. Per alcuni, lunghi minuti si avverte solo il movimento ritmato dell’uomo che entra profondamente dentro la compagna, lei che è sempre così espansiva e rumorosa ora tace, morendosi le labbra per godere appieno della sensazione di riempimento che prova. Ma arriva, rapido, il secondo orgasmo:
L. ‘Dai, così, continua così!! SBATTIMI, STO PER GODERE, SEI GRANDE, DIO MIO COME SEI GRANDE!!’ la vagina si contrae intorno al pene e Luciana trema per i brividi che prova. E’ stupita, il ragazzo non accenna a rallentare né a godere. Con questo movimento la sta trascinando in un orgasmo continuo, un piacere che pare inarrestabile. Ha i singulti da tanto sta godendo. Vuole che l’uomo finisca, vuole sentirlo sborrare dentro di lei:
L. ‘FORZA STALLONE, VIENI, RIEMPIMI, FARCISCIMI CON LA TUA SBORRA CALDA. VOGLIO SENTIRTI VENIRE’ Luciana praticamente sta urlando, Denis non ha mai trovato una donna così scatenata. Sente la sborra salire, è pronto a venire.
L. ‘DAI!! SENTO IL CAZZO CHE SI INGROSSA, SBORRAMI DENTRO, RIEMPIMIIIIIIIIII, SIIIIIIIIIIIII, OH MIO DIO COME GODOOOOOOOOOOO’ è un orgasmo intensissimo per entrambi, Denis si lascia andare ad un prolungato ‘SIIIIIIIIIIIII’ che dura per tutto il tempo dei suoi schizzi e rimarca ognuno di essi. Luciana è colpita dalla quantità di sborra che il giovane emette e da quanto sia calda. Quell’invasione di denso liquido caldo le provoca un ulteriore incremento del piacere.
Denis si stende a fianco dell’amante, abbracciandola e baciandola. Attendono che il respiro riprenda regolarità e ne approfittano per rivivere le sensazioni appena provate. Luciana è colpita ma anche Denis è sorpreso da quanto la donna sia focosa.
Dopo qualche minuto, nel corso dei quali Denis ha ripreso ad accarezzare il seno di Luciana, la donna si solleva su un gomito ed osserva il ragazzo:
L. ‘Dio mio, come mi hai fatto godere. Erano anni che non provavo un piacere così forte. E come sei bello!! Mi piace il tuo corpo muscoloso e forte’ così dicendo Luciana si china a baciare il ragazzo, il bacio continua a lungo, lui allunga una mano ad accarezzare il sedere della donna. Lei scende a baciare il collo ed i capezzoli dell’uomo, a quel punto nota che dal pene, che si sta rilassando, è fuoriuscito del seme che forma una piccola pozza sulla pancia del ragazzo. Dagli occhi di Luciana subito parte un lampo voglioso:
L. ‘Cosa vedo, della cremina spersa. Vado subito a prendermene cura.’ si abbassa e aspira la sborra dalla pancia dell’uomo, quindi lecca l’ombelico per pulirlo e da li scende verso l’uccello. Sebbene a riposo è sempre di dimensioni rilevanti. Ma soprattutto quando lo infila in bocca (finalmente riuscirebbe a contenerlo tutto) riprende subito vigore. Tornando ad indurirsi.
D. ‘Se fai così mi fai eccitare di nuovo’ dice il ragazzo. Luciana è sconvolta dalla rapidità di ripresa del ragazzo. Beata gioventù.
L. ‘Anche io mi eccito’ risponde lei con voce arrochita dal desiderio. Si stende sull’uomo, aprendo le gambe. Sente il cazzo che continua a crescere e si appoggia alle labbra della figa.
L. ‘Ora proviamo una cosa nuova. Segui i miei consigli’ esclama Luciana leccando il collo del ragazzo. Guida il pene dell’uomo dentro di sé, scende lentamente come a cercare un punto particolare. Quando lo trova emette un sospiro ed inizia a muoversi piano, qualche centimetro su, ad estrarre il cazzo, e qualche centimetro giù ad infilarlo dentro di se. Si alza sopra l’uomo, inginocchiandosi e continuando questo movimento. Denis la osserva con occhi vogliosi, la donna è molto bella, il seno è magnifico, la pancia è piatta, le gambe sono toniche e terminano in un culo rotondo, perfetto. Il viso è bello e malizioso, la bocca carnosa le fornisce un aspetto leggermente volgare ma erotico ed eccitante. Sembra che stia eseguendo un lavoro delicato. Poi si lecca le dita della mano destra e le porta ad accarezzare il clitoride.
L.’ Sai cosa stai facendo? Stai per farmi squirtare. Muoviti solo di pochi centimetri dentro di me, dove ti ho portato io, ma veloce, veloce. Io mi massaggio il clito e vedrai che spruzzo. Così, si così, bravo veloce ma solo pochi centimetri. OHHHHHHHHHH, GODO, SBORRO, STO’ SBORRANDOO!!!’ Luciana esplode in un urlo di piacere e contemporaneamente un getto di liquido le fuoriesce dall’uretra bagnando Denis ed il letto. Lui è sorpreso dalla forza del getto e dall’intensità dell’orgasmo di lei che ora lo cavalca con ritmo frenetico, facendolo penetrare tutto dentro di lei. Lo cavalca a lungo, per diversi minuti, continuando a mugolare ed a incitare il partner.
L. ‘Si, mio Dio, godo da matti, sborro come una fontana. Sono la tua porca, la tua troia. Fammi tutto quello che vuoi, sono tua, solo tua’ dopo alcuni istanti il piacere cala e Luciana si accascia di fianco all’uomo.
L.’ Sono distrutta, mi hai fatto godere come da anni non godevo, non ne posso più’ e la donna scivola nel sonno. Denis non può dormire fuori, i genitori lo attendono. Quando è certo che la galoppata è finita si alza, peccato un secondo orgasmo se lo sentiva in canna. Ancora poco e avrebbe goduto anche lui. Sarà per la prossima volta, è quasi sicuro che questa non sarà l’unica volta che scopa con Luciana. Crede che la donna vorrà ripetere l’esperienza. Si porta in bagno e si lava. Tra i trucchi della donna nota un mascara con una confezione piuttosto grossa che gli ricorda un vibratore. Con un sorriso maligno lo prende, finisce di vestirsi, estrae il cellulare e si avvicina al letto. Luciana dorme, prona, abbracciata al cuscino. E’ nuda. Denis scatta un paio di foto, poi allarga le bambe della donna e fotografa la vagina da cui cola un rivolo di umori. Li raccoglie con un dito e li utilizza per bagnare la confezione di mascara. La avvicina al culo di Luciana e spinge dolcemente per fargli violare lo sfintere. La donna è rilassata e la confezione entra senza nessuna difficoltà Luciana mugola nel sonno e muove il sedere, ma così facendo, la confezione entra dentro di lei per oltre metà. Denis fatica a controllare le risate. Prende lo smartphone e immortala l’immagine, Luciana ha il mascara che entra nel suo culo oltre per metà della confezione. In preda all’eccitazione scatta almeno venti foto, anche a distanza ravvicinatissima. Quindi con la mano destra estrae il tubetto e con la sinistra cerca di filmare l’avvenimento. Torna in bagno, posa il tubetto e verifica, il filmato è venuto perfettamente. Esce dalla casa della donna e si dirige a casa, per dormire. E’ molto felice, è stata una serata indimenticabile.
Sono trascorsi circa dieci giorni da quando Luciana ha ceduto a Denis. E lei fatica a fare a meno del ragazzo, il sesso con lui è estremamente appagante. E la vigoria del ragazzo non è confrontabile con le sensazioni che le trasmette Carlo. Il problema è che Denis ha rapidamente capito di essere in una posizione di forza e, a causa di un carattere dominante, il rapporto tra la donna ed il ragazzo è sempre più sbilanciato verso di lui. E’ lui che impone gli incontri, è lui che comanda alla donna cosa fare, come e quando. Luciana, nonostante l’esperienza e l’età stà lentamente perdendo terreno, sempre meno riesce a mantenere il controllo della situazione. Questo si riflette in una crisi latente del rapporto con Carlo che percepisce il nervosismo dell’amante e il suo minore coinvolgimento. Luciana non voleva questo, è consapevole che la storia con Denis avrà vita breve ma non riesce a fare a meno del giovane, e quindi lo asseconda.
Carlo oggi ha deciso di andare a trovare Luciana al lavoro, nell’ultimo fine settimana la ha trovata irritabile e stranamente scostante. Non allegra e solare come suo solito. Magari è solo conseguenza del ciclo mestruale, ha pensato Carlo. Ma è strano perché lei è sempre stata piuttosto insensibile a questi sbalzi ormonali e nel periodo del ciclo ha anche, praticato il sesso senza imbarazzi, al limite variando le modalità di penetrazione nei giorni di flusso più intenso. Comunque ha preso l’auto, ha acquistato un bel mazzo di fiori e si è messo in strada. Purtroppo l’autostrada era intasata per un incidente e non è riuscito ad arrivare che alle tredici e trenta. Al negozio Lorella lo informa che Luciana è in pausa, forse è al bar. Quando lui esce per cercarla Lorella prende il telefono e compone il numero dell’amica. Ha notato che è andata via insieme a Denis e vuole avvisarla. ‘Telefono non raggiungibile’ avvisa una voce metallica, forse è fuori dal centro, le scrive un messaggio. Potrebbe contattare Denis, di cui ha il recapito, ma pensa sia meglio non mostrarsi troppo attenta alle vicende della capa. Carlo non trova la donna. E non può trovarla, è sul sedile posteriore della Golf di Denis le gambe allacciate ai fianchi dell’uomo ed il cazzo saldamente piantato dentro di lei. La macchina è parcheggiata dietro dei cespugli, nascosta alla strada, dove Luciana aveva condotto Carlo mesi prima. Denis è fuori dall’auto, con i calzoni abbassati mentre Luciana è sdraiata sul sedile con il culo appoggiato sul bordo. In tale posizione Denis la penetra profondamente, lei ha già avuto un primo orgasmo ed ora morde un asciugamano per non gridare tanto è forte il piacere che prova. Denis si aggrappa con le mani ai seni che sono all’aria aperta, esposti alle sue manipolazioni e la osserva con aria di superiorità:
D. ‘Godi, vacca. Tra poco ti riempio la figa, stringi queste gambe e fammi godere. Voglio riempirti.’ La apostrofa, lei non ha mai patito l’essere oggetto di appellativi crudi nei momenti d’intimità ma la rudezza di Denis è lo specchio della sua consapevolezza d’essere in una posizione di forza nel rapporto con la donna.
D. ‘Forza, stringi i muscoli della figa, dai che mi fai godere, vacca. Vuoi che ti riempia o no?’
Luciana è preda di un’eccitazione fortissima, di un orgasmo continuo che dura da alcuni minuti e vuole con tutta se stessa sentire l’esplosione di piacere dl ragazzo dentro di lei. Contrae i muscoli pelvici stringendo il cazzo e lo incita a venire, sta quasi gridando tanto è il piacere che prova:
L. ‘SIIIIIIII, RIEMPIMI, VIENIMI DENTRO. SBORRAMI IN FIGA STALLONE MIO!!’
Denis viene con parecchi getti di sborra che deposita dentro Luciana, lei ad ogni getto prova un brivido di piacere, un orgasmo che la porta a fremere con tutto il corpo. Un orgasmo che le toglie il respiro, che le fa vedere le stelle. Come potrebbe fare a meno di un piacere simile. E’ impossibile rinunciare a queste sensazioni. Mentre Luciana formula questi pensieri e riprende il controllo della respirazione e del proprio corpo, Denis estrae l’uccello che si sta ammosciando. Un grumo di sperma misto agli umori di Luciana esce dalla vagina e cade sul sedile:
D. ‘Cazzo, Lucy, mi stai colando sul sedile. Per fortuna che papà ha insistito per i sedili in pelle totale. Su dai una pulita con l’asciugamano’ ordina il ragazzo all’amante che pulisce il sedile e raccoglie lo sperma che le fuoriesce dalla vagina. Denis emette sempre una grossa quantità di sperma quando gode. Mentre Luciana è intenta a pulire il sedile e sé stessa Denis guarda l’ora:
D.’ Oh cazzo, sono quasi le due. Devo andare al prossimo appuntamento. Vieni a leccarmi l’uccello che devo chiudere i pantaloni.
Il cazzo è ancora sporco degli umori dei due amanti e dalla cappella è sgorgata un’ultima goccia di sperma. Luciana si avvicina e, restando seduta sull’auto, piega la schiena ed infila in bocca il pene dell’uomo. Quando è in posizione di riposo riesce ad introdurlo tutto dentro la bocca e a leccarlo con la lingua. Denis ha preso l’abitudine di farselo pulire così dopo una volta in cui è stata lei ad offrirsi.
D.’ Ohhh, che bocca calda hai Lucy. Non avessi quel cazzo d’appuntamento resterei qui a farmi fare un bel pompino. Lo faremo presto però, vero porcellina mia?’
Luciana mugola per manifestare la sua disponibilità. Una volta soddisfatto l’uomo lei si ricompone, abbassa la maglia, infila la gonna. Quindi prende la spazzola per sistemare i capelli ed accende il cellulare, subito arriva il messaggio di Lorella.
L. ‘Merda, Carlo mi aspetta in negozio’ esclama Luciana sorpresa, durante quell’ora di piacere aveva dimenticato l’esistenza dell’uomo.
D. ‘Chi, il tuo fidanzato-cornuto?’ ridacchia lui. Il fatto che lei abbia un altro affetto lo disturba, vorrebbe che lei fosse totalmente a sua disposizione, quindi cerca di deridere e sminuire il rivale tutte le volte che gli è possibile. Sono ormai davanti al parcheggio. Denis entra e parcheggia l’auto.
D. ‘Passami l’asciugamano!’ Ordina a Luciana che esegue, senza capire. Denis imbratta la mano destra con lo sperma raccolto da Luciana.
D. ‘Ora andiamo’ ordina scendendo dall’auto, prende Luciana sotto braccio e le sussurra ‘voglio proprio conoscerlo, e gli darò la mano con grande simpatia. La mano piena della sborra che ho lasciato dentro la sua fidanzata’ conclude ridacchiando. Luciana è pallida, cerca di riprendere colore massaggiandosi il volto,
Arrivano al negozio:
L. ‘Amore, devi avvisarmi quando vieni a trovarmi. Ti avrei atteso!’
C. ‘Voleva essere una sorpresa, ti ho portato i fiori, ma ho trovato un incidente in autostrada ed ho tardato’
D. ‘Mi scusi, è stata anche colpa mia. Mi presento mi chiamo Denis A. e sono il rappresentante della G. Ho iniziato da poco ed ho chiesto alla signora Luciana se voleva venire a pranzo con me nella trattoria appena fuori il centro commerciale. Sono stufo di mangiare panini’ Denis ha porto la mano a Carlo che la ha stretta. Ha la mano sudaticcia il ragazzo, forse è nervoso è il pensieero che formula Carlo tra sé e sé.
C. ‘Non ti preoccupare, la prossima volta, se si mangia bene, andiamo insieme tuti e tre magari’ risponde Carlo sorridente e gioviale. La conversazione è disinvolta, dopo qualche minuto. Denis si congeda, mentre esce si avvicina a Lorella e le dice:
D. ‘Grazie del messaggio, ti devo una pizza. A che ora esci stasera?’
Lo.’ Alle ventuno, faccio chiusura. Ma ho un fidanzato, non farti strane idee’
D. ‘Certo, lo so, è Marco. E’ un mio vecchio amico. Ma se lo conosco bene stasera è a casa a studiare. Alle nove sono qui fuori e decidiamo. A dopo.’ Che impunito, pensa Lorella, ma ha ragione, Marco studia per un ennesimo esame, è sempre impegnato quel secchione.
C. ‘Ragazzo simpatico’ commenta Carlo che vuole sentire il commento di Luciana.
L. ‘Si, un po’ troppo sicuro di sé. Ma devo ammettere che risveglia un certo istinto materno, mi fa tenerezza.’ Commenta Luciana, che si era preparata il commento durante il tragitto a piedi.
C. ‘Mi sembra interessato a Lorella.’ Insiste Carlo
L. ‘Chiedilo a lei, cosa vuoi che ne sappia io?’ reagisce acida Luciana
C. ‘Lorella, ti sta facendo il filo quel rappresentante?’ chiede Carlo con tono ironico
Lo. ‘Denis? Non credo, ha già troppi impegni. E’ molto corteggiato ed io ho un fidanzato.’ Risponde Lorella ridendo, ma questa frase fa arrossire Luciana che interrompe il dialogo:
L. ‘Senti amore, ora noi dobbiamo lavorare. Visto che sei venuto fin qui se vuoi, puoi aspettarmi. Io finisco alle diciotto. Andiamo a cena insieme e puoi dormire da me. Ti va bene?’ afferma con il suo sorriso più splendido, Carlo accetta felicemente. Si attende una bella serata.
Carlo e Luciana sono a casa della donna, che è silenziosa mentre prepara la cena. Teme che Carlo venga informato della sua reazione con Denis, inoltre si sente in colpa. La sua relazione con lui è così matura e completa, eppure è caduta tra le braccia di quel ragazzino spocchioso. E’ consapevole di essere in errore, ma non vuole ammetterlo. Decide di spargere qualche dubbio con Carlo, in modo da non chiudere la relazione ma da tenerlo sulla corda ed essere pronta nel caso la situazione precipitasse. Si, è la cosa migliore.
L. ‘Amore, ti preparo il caffè?’
C. ‘Sei silenziosa stasera, cosa ti turba?’
L. ‘Ma niente amore, sciocchezze.’ Silenzio, Carlo attende, è sicuro che lei debba dirgli qualcosa.
L. ‘Ti ricordi che quando ci siamo messi insieme ti ho promesso che non avrei mai fatto nulla alle tue spalle. Ora sono turbata, un uomo mi turba. Ecco’
C. ‘Ti turba quanto? Cosa vuoi dire, ne sei innamorata?’
L. ‘No amore, amo solo te. Ma quest’uomo non mi lascia tranquilla, dovevo dirtelo altrimenti tu avresti pensato chissà cosa’
C. ‘Vuoi che ti aiuti? Devo parlargli, dirgli di lasciarti tranquilla? Spiegami, non capisco!!’ Carlo inizia ad innervosirsi, la cosa non gli è chiara.
L. ‘No, tesoro. Ci penso io. Volevo solo che tu sapessi che se sono nervosa, irritabile è per questo motivo. Ma lo risolverò presto. Fidati’ e bacia l’uomo. Carlo risponde tiepidamente. Se la cosa non avesse importanza perché glie ne avrebbe parlato? Che sia una cosa di dominio pubblico e temesse i pettegolezzi?
C. ‘Ma lui chi è?’ insiste a domandare.
L. ‘Non è nessuno, è un cazzone che metto a posto, ti chiedo di darmi fiducia. Ora vieni a baciarmi’ lo attira Luciana, ma Carlo è dubbioso, irritato. Non ha voglia di far l’amore con lei. Ed in fondo anche lei è ancora appagata del tour de force pomeridiano e poi, farlo con Carlo non le potrebbe dare le stesse sensazioni. Ecco il problema, lei ormai dipende da quelle sensazioni, sono la sua droga.
Denis è nel parcheggio del centro commerciale, attende l’arrivo di Lorella scrutando tutte le commesse che escono felici di aver superato un’altra giornata di lavoro. Intanto naviga su Youporn, ecco quello che cercava, questa ragazza ricorda Lorella, viso leggermente squadrato, statura minuta, seno piccolo con capezzoli prominenti, belle gambe e bel sedere. Lorella appare leggermente più tornita ed ha i capelli castani e non biondi, ma le somiglia parecchio. Jessa Rhodes è il suo nome. Denis visiona un paio di filmati mentre attende quando la vede, stà uscendo e si dirige verso una Panda. Lui accende l’auto e la raggiunge, abbassa il vetro sfoderando il suo più bel sorriso:
D. ‘Ciao bella, come ti avevo promesso sono venuto a prenderti per offrirti la cena. O quello che preferisci.’
Lo. ‘Ciao Denis, sei gentile ma ho un ragazzo, lo sai’
D. ‘Che sta studiando a casa. Mentre io sono qui, dai solo una pizza, mica ti mangio.’ Insiste Denis
Lo.’ Non posso, se Marco lo scopre sono casini. E’ geloso’ risponde Lorella, incerta. Non muore dal desiderio di andare a casa a vedere la Tv, e sarebbe curiosa di capire cosa ha così colpito Luciana da preferire questo ragazzino vanitoso ad un bell’uomo come Carlo. Lei ha capito che tra loro c’è una storia ma non ne coglie il senso, si Denis è alto e muscoloso, ma è anche superficiale e egocentrico. E forse egoista.
D. ‘Allora ti faccio una proposta, ci mangiamo una pizza a casa mia, così nessuno ci vede. Tranquilla, ci sono i miei. E facciamo quattro chiacchiere tra amici. Ti racconto come conosco Marco’.La cosa sembra innocua e la curiosità è tanta.
Lo. ‘Okai, solo una pizza poi vado a casa. Vengo con la mia auto, ti seguo, così quando voglio andarmene sono libera.’
D. ‘Perfetto, che pizza ordino? O vuoi una farinata?’
Lo. ‘Si, buona idea la farinata. Ho fatto merenda alle cinque, non ho tanta fame’ risponde lei rasserenata. Chiama Marco e lei gli dice che sta andando a casa, che è stanca e si metterà subito a letto. Lui risponde che studierà fino al mattino, domani ha uno degli ultimi esami e punta all’ennesimo trenta e lode. Si salutano. Denis intanto ordina due pizze e due porzioni di farinata. Lorella è una ragazza qualunque, carina, non troppo alta, con un seno piccolo e sodo con qualche chiletto di troppo. Ma lo attrae il fatto che sia la ragazza di Marco, quello stronzo che lo ha steso in treno due anni fa.
Denis era suo amico fin dalle medie, ma quando lui ha iniziato a sfotterlo perché non passava gli esami l’amicizia si è incrinata, un giorno Denis si è stufato e, convinto di essere molto più alto e forte, ha cercato di menarlo. Ma Marco pratica judo da quando aveva otto anni e lo ha steso, gli amici sono intervenuti e lo hanno fermato per evitare che la cosa degenerasse. Ma da allora lui odia Marco. Vuole fargliela pagare e Lorella può essere lo strumento per riuscirci. Non vuole che lei lo lasci. No, vuole che lui si trovi un bel cesto di corna in testa. Quello stronzo.
Sono arrivati a casa di Denis, i genitori sono fuori, al giovedì vanno sempre a ballare con degli amici. Quindi lui e Lori sono soli.
D. ‘Vieni bellissima, andiamo sopra così saremo più tranquilli. I miei vivono al pian terreno ed al primo piano, io ho la mansarda tutta per me. Vieni’ le prende la mano, Lorella è titubante, la casa sembra deserta e la mansarda ” non l’aveva pensata. Ma dai, mica la violenterà, se grida arriva tutto il paese a vedere. Non facciamoci condizionare da quello che raccontano alla televisione, li sono grandi città, non paesi come questo. Arrivano le pizze, Denis le serve in tavola ed apre una bottiglia di moscato. La sua arma segreta. Suo nonno ha delle vigne, che non riesce più a seguire come un tempo. Ma gli danno del vino dal consorzio e lui lo imbottiglia per la famiglia. Denis ha studiato il suo ‘moscato speciale’ lo allunga con un terzo di vodka ed un cucchiaio di zucchero. E’ molto forte ma è difficile rendersene conto ed il sapore dolce piace alle ragazze ed alle donne, che si ubriacano con due bicchieri. Apre la bottiglia e propone un brindisi all’amicizia, Lorella beve un piccolo sorso, ma mangiando la farinata con il pepe ha sete e continua a bere piccoli sorsi. Quel moscato è proprio buono, e Denis è simpatico ed allegro, scherza, racconta aneddoti di quando era bambino o delle partite di rugby. Ha raccontato dei viaggi in treno con Marco, erano iscritti entrambi ad economia ma Marco è molto più studioso e bravo, lui non aveva voglia. Ha preferito mettersi a lavorare. Butta giù un mezzo bicchiere di moscato per dissetarsi, che sete che ha. Chissà perché trova così buffo tutto quello che Denis racconta.
Lo.’ Miiitoogli una curiositàààà’ chiede con tono incerto, strascicando le parole.
D. ‘Certo bellissima, qualsiasi cosa. Chiedi e ti sarà dato’
Lo. ‘Come mai hai tuuutttoooqyestosuccessooooo con le donneeee?’ Lorella biascica. Denis si avvicina a lei, si porta con la bocca vicino all’orecchio e le sussurra.
D. ‘E’ un segreto. Mai nessuna donna te lo dirà.’ Lorella è ancora più incuriosita, dal tavolo si spostano nel soggiorno del mini appartamento di Denis, lei si siede sul divano. Ha caldo, si sfila il maglioncino restando con jeans e camicia
D. ‘Ecco. Questa è una bella idea. Ogni capo di vestiario che tu ti togli io ti rivelo una parte del segreto.’
Lo. ‘Sei matto, vuoi vedermi nuda. Sei un pooooorcooooo’ ride Lorella, poi lo guarda e dice:
Lo. ‘Allora dimmi il primo, ho tolto il maglioncino’ e scoppia a ridere.
D. ‘Sei troppo furba. Ok Marzia la conosci no? Tua cugina, quella di cinquant’anni, divorziata. Lei è venuta con me perché gli facevo tenerezza, gli ricordavo suo figlio che era negli Usa.’
Lo. ‘Marzia è stata con teeee? Non ti credo, racconti un sacco di balleeee. E dammi da bere che ho sete e quel vinello è buonissssssiimissimooo’ Denis prepara un mezzo bicchiere, non vuole che si addormenti. Quindi prende il suo smartphone, apre la galleria foto e sceglie una foto di Marzia, seminuda, con le mammelle scoperte che gli lancia un bacio. La mostra a Lorella che è incredula.
Lo. ‘Cazzo, lei che è sempre in chiesa. E si è fatta fotografare. Che scemaaaaaaa. ‘Ormai la curiosità la divora. Chi altri è stata l’amante di Denis, è quasi sicura di Luciana, ma lei è troppo furba per lasciare una foto come traccia. Si apre la camicetta e la sfila. Si notano i capezzoli che puntano sulla stoffa, turgidi e grossi in rapporto ai seni. Lori continua: ‘Ora dimmi qualcos’altro, dimmi il tuo segreto, dai Deeeeeenis’
D. ‘Guarda, quest’altra foto, la conosci? E’Stella, la moglie di Ernesto il macellaio. Guarda che bel culo che ha. Lei è stata con me perché Ernesto la trascurava, era sempre in giro a comprare bestie, a fare fiere. E lei a casa, con la bimba.’ La foto mostra Stella inginocchiata, con il culo in alto e che guarda l’obiettivo con aria di sfida. Indossa un tanga ridottissimo e i grossi seni sono liberi. E’ su un letto, disfatto.
Lo. ‘Cazzoooo, la Stella. Minchia si vantava di essersi sposata vergine, di aver avuto solo l’Ernesto ed ora’.. Che espressione da porca!! Si vede che vuole essere scopataaaaa’ Ride Lorella.
Lo. ‘Certo che te ne sei sbattute tra paese e centro commerciale!!’ butta lì, alludendo a Luciana. Quello le interessa. ‘Ed ora, tolgo due scarpe e due foto. Ne hai ancora tante??’
D. ‘E no, bella. Due foto valgono due tette. Togli il reggiseno e ti mostro due foto che ti lasciano a bocca aperta, non le immagini nemmeno.’ Lorella è sempre più curiosa, slaccia il reggiseno ma non lo toglie, lo blocca con le braccia.
Lo.’Ora fammi vedere. Porcoooooooooo’ ha ancora un barlume di reattività.
Denis le porge il telefono ed un bicchiere con un dito di moscato, per prendere entrambi deve lasciar cadere il reggiseno. I capezzoli sono grossi, chiari ma durissimi per l’eccitazione che la sta colpendo. Ora è a seno scoperto, di fronte a Denis che inizia a vedere il traguardo a portata di mano.
D. ‘Ecco, guarda quelle due foto. Sono Enrica, la segretaria del centro commerciale e sua figlia, Michela che ha diciannove anni.’ Sono tutte e due sullo stesso letto e nella stessa posizione. Entrambe sono nude, in posizione fetale. Sembrano stanche, ma hanno un’espressione sognante.
Lo.’Dov’è il letto?’
D. ‘E’ il mio, è in camera. La madre l’ho scopata in pausa pranzo e la figlia il giorno dopo, ha tagliato scuola.’ Sogghigna Denis. Lorella è sempre più stupita, ma sente anche che, se Denis la volesse baciare lei accetterebbe, vorrebbe provare. Denis sembra leggerle nella mente. In realtà ha colto uno sguardo liquido, libidinoso. Si avvicina e la bacia, le bocche si uniscono e subito le lingue si intrecciano, si inseguono. Denis le palpa il seno, sodo e setoso. Gli piace molto, scende a succhiare il capezzolo, sente che Lorella si sta eccitando. Si porta al suo orecchio e le parla, mentre le lecca il lobo
D. ‘Se sfiliamo questi jeans ti faccio vedere le foto che ti interessano e ti svelo il segreto. Ci stai??’ Lorella è eccitata e ubriaca. Si alza in piedi, sfila le scarpe da ginnastica e toglie i jeans. Resta con delle mutandine di cotone bianche e le calze da tennis. Non cerca più di coprire il seno, anzi guarda Denis con espressione di sfida. Denis le porge le foto che tanto desiderava vedere, Luciana è sul letto di casa sua nelle prima si vede un oggetto che le spunta dal sedere, poi ve ne sono alcune in cui sta scopando con Denis. Sembra stia provando molto piacere. Intanto Denis è rimasto anche lui solo con le mutande, nere, elasticizzate, da cui si comprendono le dimensioni del suo pene. Dimensioni superiori al normale. Lorella ha avuto solo tre amanti ma un coso del genere lo ha visto solo nelle foto porno.
Denis si avvicina a lei, le prende la mano e la appoggia sul pacco mentre lui accarezza la vagina da sopra le mutandine.
D. ‘Luciana, come tutte le altre ha dato tanti motivi ma quello che la ha conquistata è questo. Senti com’è caldo, come pulsa, come ti desidera, vedrai che bello averlo dentro. Abbassa le mutande, guardalo bellissima, guardalo’ Lorella non ha bisogno di abbassare le mutande, le è sufficiente scostare l’elastico e la cappella spunta turgida e rosa. In quel momento riceve un messaggio. Si stacca a fatica dall’uomo:
Lo. ‘E’ mia madre che mi chiede perché tardo, cosa le dico?’
D. ‘Dille che sei a cena con delle colleghe, che arrivi per mezzanotte, che stia tranquilla.’ Lorella scrive senza neanche pensare, è inginocchiata sul divano, con il culo in alto che Denis accarezza, scendendo fino alla vagina che sente bagnarsi man mano che continua ad accarezzarla.
Lo. ‘Non riesco a scrivere, sono troppo ciucca. E tu mi distrai, fammi finire con calma, dai!!’
Denis non ci pensa neanche a fermarsi, le abbassa le mutande ed inizia a leccarle le chiappe, poi le allarga e lecca lo sfintere, quindi le allarga le gambe e riesce ad arrivare alla vagina che penetra il più possibile. La ragazza inizia ad ansimare. Finalmente termina il messaggio di risposta e getta via il telefono esclamando un ‘Ohhhhhhhhh’ di pura soddisfazione. All’improvviso Lorella ha un sussulto, si rende conto che stà per tradire Marco, cerca di alzarsi dal divano ma è malferma sulle gambe, Denis la sorregge, la bacia, lei apre la bocca. Dio come bacia bene. Sente una cosa calda che si appoggia alle labbra della vagina, sente le labbra che si aprono e si bagnano. Sente la cappella di Denis entrare in lei, calda, morbida e dura allo stesso tempo.
Lo.’OHHHH, MI PIACE!!’
Denis spinge lentamente in lei, entra fino in fondo. Con il pollice le inizia a massaggiare il clitoride, con l’altra mano le strizza un capezzolo, strappandole un leggero lamento. Lorella ormai ha perso il controllo, sta godendo, è incredibile, gode in modo fortissimo. Denis accelera il ritmo della penetrazione e continua a massaggiare il clitoride fino a quando non la sente venire, sente la vagina contrarsi in preda agli orgasmi. Gli stringe il capezzolo con ancora più forza, lei si lamenta.
D. ‘Tesoro, ti faccio male? Vuoi che smetta?’ chiede malignamente.
Lo. ‘NOO, NON FERMARTI, CONTINUA, MI PIACE, MI PIACEEEEEEEEE. MIO DIO!!’ l’orgasmo che la colpisce è forte, la lascia ansimante a guardare lo splendido corpo di Denis che la sovrasta. Si baciano, ora comprende Luciana, non ha mai provato nulla di simile. Denis la fa girare, la posizione con il bracciolo del divano sotto la pancia e le gambe pendenti a terra. Vuole incularla, è sicuro che Marco non la abbia mai posseduta in quel modo e vuole marchiarla a vita. Si inginocchia dietro di lei, continua a leccarle lo sfintere e la sente rilassarsi, è ancora euforica per l’orgasmo e mezza ubriaca. Le infila un primo dito, poi un secondo. Lei inizia a lamentarsi, piano, allora prende del burro che era sulla tavola, intinge le dita e torna a infilarle nel culo della ragazza, con dolcezza. Entrano senza sforzo, le muove dentro e fuori mentre con la mano sinistra le palpa un seno. Lorella si eccita, ha sempre ritenuto un atto contro natura il rapporto anale ma in questo momento prova piacere. Un senso di riempimento gradevole, nulla di doloroso.
D. ‘Bellissima, mentre ti accarezzo tu massaggiati davanti, il clitoride. Sarà ancora più piacevole, vedrai.’ Suggerisce Denis alla ragazza, lei esegue come in trance. Denis adegua il suo ritmo a quello della mano di Lorella, la ragazza sta venendo di nuovo. Lui ne approfitta, con la mano libera si lubrifica la cappella con una dose abbondante di burro, quindi toglie le dita, appoggia il glande e sussurra a Lorella;
D: ‘Spingi come se dovessi fare la cacca amore mio. Prova, prova.’ Lorella segue i suoi suggerimenti e l’uomo sente lo sfintere aprirsi ed il glande entra nella ragazza.
Lo. ‘ Ohhhhhhhhhhhh, mio dio, mio dio. Cosa sto facendo, mio dio è pazzesco’ si lamenta Lorella che però non smette di massaggiarsi il clitoride, Denis non dà peso alle rimostranze della ragazza, l’importante è che non provi dolore. Lui entra alcuni centimetri dentro la ragazza, senza forzare, non vuole che si irrigidisca. Inizia a muoversi lentamente pochi centimetri avanti e indietro, senza uscire totalmente. In questo modo stimola, come una carezza, i sensori del piacere situati nel suo canale anale. Un suo compagno di gioco, che studia medicina, gli ha spiegato che la penetrazione anale è limitata come profondità dalla conformazione del retto. Non solo ma è inutile entrare in profondità in quanto i sensori che donano piacere sono normalmente posizionati nella zona bassa, vicino allo sfintere. Quindi con questo movimento limitato Denis sta stimolando la ragazza in modo inusuale, la lentezza del movimento prolunga la durata e la posizione è comunque estremamente eccitante sia per Denis che per Lorella. Lui si trova sopra alla donna, la domina e vede il suo cazzo muoversi nel culo della donna, vede la sua mano sfregare i clitoride, vede i seni schiacciati sul divano ed il volto che ha un’espressione estatica, di puro godimento. Con la mano sinistra scatta un paio di foto badando a non farsi notare. Saranno un suo ricordo personale della serata.
Lorella è combattuta. Ha già provato alcuni orgasmi, con Marco tutto si limita ad un rapporto molto più veloce e l’orgasmo è intenso ma non duraturo. Questa sera è ormai molto tempo che il suo corpo è un alternarsi di picchi di piacere orgasmico e di un sottofondo di godimento diffuso che le piace moltissimo. Il sesso anale è sempre stato da lei considerato come una cosa impraticabile, dolorosa e sporca. Ma questa sera, con Denis, è venuto con naturalezza, come fosse una cosa normale. Non solo ma da tanto tempo (ha perso il senso del tempo) Denis si muove dentro di lei, con dolcezza e lei è come sul bordo di un’onda. Le piace essere scopata, anzi inculata, le piace stimolare il clitoride ma le sembra che debba ancora arrivare qualcosa, che debba ancora arrivare il meglio.
D. ‘Tutto bene bellissima? Sei comoda?’
Lo. ‘Si, è bellissimo, mi piace!’
D. ‘Vuoi che accelleri? Aumento il ritmo o la profondità? Cosa ti piace?’
Lo. ‘Non lo so, è la prima volta che faccio questo. Fai tu, mi fido di te! Mi sembra di essere vicina a venire. Credo. E’ ””’ incredibile’
Denis sorride, era vergine, proprio come pensava. Non avrebbe mai creduto sarebbe stato così facile, merito del vino, sicuramente. Ma ha una bella indole da troia la Lorella. Ora è il momento di allenare lo sfintere. Aumenta il ritmo ed estrae e reintroduce il cazzo, le prime volte Lorella si lamenta lanciando dei gridolini che però lasciano il posto in breve ad un ansito, sintomo dell’arrivo dell’orgasmo. Anche l’espressione del volto cambia, si morde le labbra, le apre a cercare aria, chiude gli occhi come a voler sentire il 100% delle sensazione che la colpiscono. Denis vuole possederla anche mentalmente, vuole che sia consapevole di cosa avviene:
D.’ Bellissima, vedo che ti piace prenderlo in culo. Mi piacciono le donne che non si fanno fermare da pregiudizi e paure, che sanno quello che vogliono. E tu sei così, PRENDI, PRENDI, TIENI, GODI, GODI bellissima’ con le parole sottolinea i suoi colpi. Lorella gode rumorosamente, ansimando e incitando il suo amante.
Lo. ‘SIIIIIIIIII, GODO, GODO, MIO DIO, COME GODO, MADONNA CHE PIACERE. NON HO MAI PROVATO NULLA DI SIMILE’ Denis si svuota nell’intestino dell’amante che, lentamente smette di fremere per il piacere. Denis estrae il cazzo ed osserva il buco di Lorella che resta aperto un paio di secondi e poi si richiude. Denis si mette di fianco alla ragazza:
D. ‘Bella, vieni ti accompagno in bagno. Vieni’ la solleva sostenendola. La accompagna nel suo bagnetto, Lorella arrossisce:
Lo. ‘Dovrei andare di corpo, scusami’
D. ‘Tranquilla è lo stimolo che provi normalmente dopo un rapporto anale, vieni siediti sul bidet, mentre ti lavi vedrai che eliminerei lo sperma da dentro e diminuirà.’ Lorella lo guarda incredula, ma quante cose sa questo ragazzo. Lui, per discrezione entra in doccia e si lava mentre lei utilizza il bidet. Dal culo effettivamente le cola una discreta quantità di sperma. La cosa le provoca ribrezzo ed eccitazione, le ricorda cosa è appena avvenuto.
D. ‘Vuoi che ti aiuti?’ la voce del ragazzo fa trasalire Lorella. Lui si è rapidamente sciacquato le parti intime ed ora è lì, dietro di lei che la osserva. Lei non solo è nuda. Ma non è mai stata in una situazione così intima ed imbarazzante con Marco.
Lo. ‘In che senso’ chiede lei, rossa come un pomodoro in volto:
D. ‘Ti spiego, devi lavarti un po’ anche internamente, l’ideale sarebbe un clistere. Se vuoi ho una peretta per l’uso’ spiega Denis, Lorella è color peperone, imbarazzatissima.
Lo. ‘No, grazie. Ci penso io a casa. Ora termino di sciacquarmi e parto.’ Dice finendo di lavare le pubenda rapidamente. Si alza e torna in sala per prendere i suoi indumenti. Anche Denis si è rivestito.
D. ‘Ti accompagno a casa. Non ti lascio tornare da sola, è quasi mezzanotte.’
Lo. ‘Non è il caso, abito vicino. E poi tu come torni? Io ho la mia macchina!’
D. ‘Non ti preoccupare, io torno in taxi, non ti lascio da sola a quest’ora.’ Chiude il discorso Denis. Lorella è colpita da questo gesto galante.
Mentre sono in vettura Denis ne approfitta per illustrare i suoi progetti su loro, è un momento delicato ma lui è istintivamente capace di trovare i termini adatti alla controparte.
D. ‘ Tesoro, ti ringrazio, è stata una serata splendida. Tu sei una ragazza splendida. La donna di cui potrei innamorarmi, la donna giusta per una storia seria!!’ dopo una pausa prosegue.
D. ‘Ma devo essere sincero con te, proprio perché sei così speciale non meriti menzogne. In questo momento non sono pronto per una storia esclusiva. Non riuscirei a portarla avanti con la fedeltà ed il rispetto che meriterebbe. Io so, cosa dovrei fare, ma oggi, con tutte le occasioni che mi si offrono non riesco a farlo. Cedo a qualche tentazione. Potrei magari resistere per qualche giorno ma poi cadrei in errore. E tu non lo meriti, tu meriti un ragazzo serio, innamorato e fedele che voglia e sappia costruire un futuro insieme. E’ vero?’
Lo. ‘Si, ma io non ti ho chiesto nulla’ risponde Lorella sorpresa dal discorso di Denis, pensava fosse una storia da una botta e via, aveva sbagliato, si era fatta scopare ma ora ci avrebbe messo una pietra sopra e tutto sarebbe stato superato.
D. ‘Lo so, tu sei fantastica ma mi piaci molto e non volevo pensassi fossi uno stronzo che voleva scoparti e basta. Lo so che dicono che sono così, a volte, con qualcuna è anche vero. Ma non me ne vanto e non è il tuo caso. Tu mi piaci realmente, vorrei restarti amico e vorrei sapessi che io ti amo.’ Lorella è sciolta dalle parole del ragazzo, una serata indimenticabile. Ecco cosa è stata. Lo bacia, lui risponde con passione e lei gli dice:
Lo. ‘Si, tranquillo, resteremo amici. Anche per me tu sei un ragazzo speciale. Un amico speciale. Ora devo andare. Ciao’ ultimo bacio ed entra nel condominio.
Denis fischietta, quello di stasera è solo l’inizio del palco di corna che vuole mettere in testa a Marco. Un palco molto ramificato e duraturo. Lorella sarà la sua trombamica e ne godrà ampiamente. Alla faccia di Marco.
Carlo dopo quello che le ha detto Luciana è turbato. Non crede che lo abbia informato preventivamente, se non fosse successo nulla con quest’altro uomo semplicemente avrebbe troncato senza dire nulla. Luciana gli ha mentito. O forse no. E’ dibattuto tra queste ipotesi, questa mattina ha salutato la donna ed è tornato a Torino a casa sua. Ha mal di testa, per tutto il viaggio è stato distratto da questi pensieri. Come potrebbe scoprire la verità. Si, ecco, la verità lo salverà. Come scoprirla. Ha un’idea, il suo amico cinese ha un nipote che è esperto in telefoni, a lui ha sostituito lo schermo. E lui ha letto di telefoni che spiano quello che fai. Chissà se esistono, vuole scoprirlo. Deve scoprirlo per non ammattire.
Carlo è davanti ad un negozietto nel centro storico, sembra abbandonato eppure Han gli ha detto di recarsi lì e di chiedere di Ugo. Entra, dentro vi sono due o tre clienti che aspettano e due commessi, un cinese ed un italiano. L’italiano si avvicina e gli chiede: ‘Ha bisogno?’
C. ‘Dovrei vedere Ugo, mi manda suo zio Han.’
‘E’ per un telefono?’ chiede il commesso.
C. ‘Ho bisogno di informazioni su dei programmi. Vorrei parlare con lui.’
‘Ok, si sieda ed attenda, dieci minuti e arriva’ termina il commesso indicandogli una sedia in un angolo. In mezz’ora nel locale sono entrate almeno venti persone, chi con il telefono rotto, chi per comprare e qualcuno è stato fatto accomodare nel retro e ne è uscito dopo qualche minuto. Entra un ragazzo cinese, che si rivolge a lui:
‘Sei tu l’amico di mio zioo? Ti chiami Carloo?’ un cinese con cadenza piemontese non lo aveva ancora mai trovato. Ugo lo fa entrare nel retrobottega, un laboratorio male in arnese ma con attrezzature che sembrano moderne. Carlo spiega che teme che la compagna lo tradisca e vuole avere la certezza. Ugo risponde:
U.’ Non sempre sapere le cose è benee!! A volte è meglio stare nell’ignoranza né. ‘Ma vista la decisione di Carlo gli spiega la situazione: è possibile comprare un programma che installato sul telefono di Luciana riferisca ad un altro telefono tutto quello che il primo fa. Telefonate, messaggi, foto, video. Tutto quello che esce dal telefono uno arriva in copia sul due. Che sentirà con un file audio le telefonate, vedrà le foto, leggerà i messaggi e potrà vedere i video. Il programma è piuttosto costoso, poi serve un altro telefono che riceva i messaggi con una sim che non sia attribuibile a Carlo. E bisogna installare la app sul telefono della donna da spiare. Ne parlano per oltre un’ora per definire i dettagli. Carlo paga 500 euro ad Ugo e dovrà versarne 1000 per il programma su una carta ricaricabile. Entro tre giorni avrà il programma. Per installarlo sul cellulare di Luciana dovrà accenderlo ed accettare l’aggiornamento di un programma chiamato ‘Magic Words’. Magari Luciana lo accetta spontaneamente, ma se lo rifiuta dovrà intervenire Carlo. Tutto complicato e costoso ma Carlo vuole sapere, vuole avere la certezza. Ugo lo guarda in modo compassionevole. Queste storie portano solo una montagna di grane.
Sabato Luciana e Carlo sono andati a cena. Ora sono a casa di lei, Luciana si sfila il vestito restando con indosso soltanto un perizoma trasparente e delle calze autoreggenti:
L. ‘Fa caldo, per essere ottobre fa molto caldo. Sarà anche colpa del vino amore. Tu non hai caldo?’ Carlo la trova bellissima e sexy e oggi anche più provocante, forse per compensare la notizia datagli tre giorni prima del suo ‘turbamento’ prodotto da un uomo che, per ora è misterioso. Se il suo pensiero torna a quello che Luciana gli ha detto tutta l’eccitazione di Carlo scema. La guarda piuttosto freddamente:
C. ‘Non trovo tutto questo caldo, copriti che ti prendi un accidenti. Io ti aspetto a letto.’ Luciana è offesa e incazzata. Ma come si permette di trattarla così. Chi si crede di essere. Se solo immaginasse quello che ha visto la notte scorsa quel letto, Denis si è fermato da lei dalle nove fino alle quattro di notte. La ha fatta godere innumerevoli volte ed in innumerevoli modi. Lei si sentiva in colpa verso Carlo e voleva farlo divertire. E lui si comporta in quel modo, presuntuoso e maleducato. Ora la dovrà pregare per poterla toccare, sa ben lei come trattare un cretino tale. Pensando così Luciana si infila un pigiama ed entra nel letto, dando la schiena all’uomo. In breve si addormenta, Carlo invece è sveglio, deve restare sveglio per prendere in mano il telefono di Luciana e consentire l’installazione dell’app spia. Finalmente sente il respiro della dona diventare regolare, addirittura russa leggermente, perfetto!! Si alza e si dirige in bagno, da li raggiunge il salone e, su un tavolino vede il telefono di Luciana, in carica. Lo prende in mano, è sudato per la tensione. Lo apre, non ha codice di blocco. Cerca le installazioni da aggiornare come gli ha spiegato Ugo e la trova: ‘Magic Words” vuole aggiornarsi. Accetti? Accetto. Ora l telefono riferirà a lui tutto quello che Luciana scriverà o dirà o filmerà o fotograferà. Scoprirà chi è il suo rivale, se esiste. Torna verso il letto e cerca di abbracciare la donna, che lo respinge. Offesa dal suo rifiuto della sera precedente. Pazienza, pensa Carlo, ne valeva la pena. Per la conoscenza e la verità.
Carlo sta rientrando a casa, finalmente. Domenica lui e Luciana avevano già prenotato in un centro termale e vi sono andati, ma l’atmosfera è stata molto fredda, lei offesa dal rifiuto di lui al sabato sera e lui arrabbiato per l’insorgere di elementi di disturbo all’interno della coppia. A sera hanno mangiato in casa ed hanno entrambi cercato un riavvicinamento, Carlo ha abbracciato la donna che non si è sottratta non volendo peggiorare ulteriormente la situazione. Si sono baciati e sono andati in camera da letto. Luciana contrariamente al solito non ha preso l’iniziativa e quindi Carlo la ha spogliata ed ha iniziato a leccarla. E’ stato un preliminare lunghissimo, per molti minuti Carlo ha leccato la donna e le ha stimolato il clitoride e l’ano. Alternativamente ed insieme. Finalmente lei ha raggiunto l’orgasmo, quindi ha tirato l’uomo a sé, gli ha preso in mano l’uccello e si è abbassata a leccarlo. Appena è stato duro Luciana è montata su Carlo guidando il cazzo dentro di se, quindi lo ha cavalcato mentre lui le leccava i seni e cercava di infilarle un dito nel culo. In breve Carlo è arrivato all’orgasmo, scaricandosi nella donna che si è nuovamente portata all’altezza del pene e lo ha succhiato e nettato perfettamente. Carlo non aveva preso aiuti chimici e non ha avuto una seconda erezione, quindi Luciana si è accoccolata vicino all’uomo e si sono addormentati. Al mattino si sono salutati ed ora Carlo spinge al massimo l’auto per arrivare a casa, non vede l’ora di verificare sul telefonino tutte le comunicazioni di Luciana. L’ansia lo divora, forse ha anche qualche linea di febbre. Il dubbio lo divora. Finalmente arriva a casa, sale all’appartamento ed apre la porta. Il telefono è occultato nello studio, lo prende e lo accende. Si siede su una poltrona ed attende. Nessun segno di vita. Cazzo, che sia una truffa?
Dopo alcuni minuti riceve un messaggio e, in rapida sequenza altri quattro o cinque. In ognuno è indicata l’attività del telefono di Luciana (se telefonata, messaggio o altro) verso quale telefono, identificato con il nome che appare in rubrica, ed eventuali file audio o video allegati. Se è una telefonata è un file audio che ha registrato tutta la conversazione. Il primo riguarda una telefonata con il titolare del negozio che sollecita l’invio degli ordini per la stagione invernale, il secondo è un messaggio di Marina, l’altra commessa, che avvisa un ritardo causato dal traffico. Il terzo è una telefonata di una certa Anna, cosa si dicono:
L. ‘Ciao amore, come stai?’
A. ‘Bene e tu? Passato bene il fine settimana?’
L. ‘Si, sono andata alle terme con Carlo’
A. ‘Tutto bene tra voi? Ha superato il fatto che tu abbia un altro?’
L. ‘Anna, non gli ho detto di avere un altro, gli ho detto che sono in una fase di turbamento. Comunque sta superandolo. Sabato era tutto sostenuto ma domenica ci ha già ripensato.’
A. ‘Be’ se l’alternativa è tra una sega da solo ed una scopata con una troia ‘. Immagino abbia scelto la seconda’ risponde Anna ridendo. Quel nome ricorda qualcosa a Carlo, chi cazzo è Anna. Deve ricordarlo.
L. ‘Sei sempre la solita volgare!’
A. ‘Lasciamo perdere, quando vedi il tuo amico? Ricordati che hai promesso di combinare un aperitivo.’
L. ‘Anna, so cosa ho promesso e ci sto lavorando. Fidati appena possibile te lo presento. Ma devo essere sicura che vada tutto nel verso giusto. Devo ancora verificare delle cose. Fidati!’
A. ‘Sai che mi fido come di me stessa. Ma è colpa tua, hai detto che ti ricorda il mio povero Savino e mi hai incuriosita, altrimenti sai che non ho mai messo il naso nei tuoi affari.’
L. ‘Ti giuro Anna, oltre ad averlo grosso lo usa da dio ed ha una fantasia irrefrenabile. Per questo mi ricorda Savino. Abbi pazienza e non te ne pentirai.’
A. ‘Spero solo che non sia frutto di qualche scopata fuori casa di Savino’ il tono di Anna è meditabondo
L. ‘Non credo, mi sembra che anche il padre sia ben messo. Così dicono e la madre è più il tempo che trascorre in chiesa che quello che trascorre a casa. Stai serena. Ora ti lascio devo lavorare.’
Carlo è sbigottito, come aveva capito Luciana lo tradisce. Lo tradisce, apparentemente per una storia di solo sesso. Ha capito chi è Anna, è la vedova di Savino l’uomo che aveva iniziato Luciana ai piaceri del sesso, che le aveva insegnato il significato del termine godere. Il porco che le aveva violato tutti i buchi e l’aveva fatta accoppiare con la moglie, la Anna della telefonata. Una porca come lui. In tutti i casi la situazione è più grave di quanto potesse immaginare. Se fosse un problema legata ad un uomo che le piace magari potrebbe cercare di migliorare il suo atteggiamento verso Luciana, dedicarle più tempo, essere più presente. Ma se è un problema di sesso, e più precisamente di dimensioni da cosa può intuire, diventa difficile superare questo aspetto.
Bling, nuovo messaggio. Carlo guarda l’orologio sono le dodici, si tratta di un file audio, una telefonata di sei minuti tra Luciana ed un certo Denis. Sarà lui il suo rivale? Ascolta le telefonata.
L. ‘ Ciao tesoro, sono contenta di sentirti!! Come stai?’ il tono di Luciana è quasi euforico, si capisce che è felice di sentirlo.
D. ‘Ciao, tutto bene nel weekend?’
L. ‘Tutto normale, solite cose’
D. ‘Solita scopatina veloce?’ ridacchia Denis
L.’ Denis, non essere impertinente’ al che il tono dell’uomo si indurisce.
D. ‘Ti ho fatto una domanda e mi aspetto una risposta. Precisa per cortesia.’
L. ‘Certo, nessuna novità. Una scopata normale’ la voce di Luciana è timorosa.
D. ‘Immaginavo, vuoi che ci vediamo?’
L. ‘Certo, quando vuoi!!’
D. ‘Ti è rimasta voglia allora’ solita risatina.
L. ‘Di te ho sempre voglia amore.’
D. ‘Brava, allora fai così. In pausa pranzo vai nel cesso del bar. Non quello del tuo negozio, quello del bar. Mi mostri come sei vestita e, se hai rispettato i miei desideri ti siedi sul cesso e ti sgrilletti. Ti infili le dita in figa e ti fotografi. E mi invii le foto. Capito tutto?’
L. ‘Denis non ””’ lui interviene.
D. ‘Allora ti infili due dita anche nel culo. E se continui a fare storie te le faccio succhiare. E se non lo fai non vengo a scoparti. Ti è chiaro adesso?’
L. ‘Certo, certo, scusami.’ Luciana balbetta quasi, si mangia le parole nella fretta di interrompere la rabbia di Denis.
D. ‘Brava, ora hai capito. Aspetto le foto, poi ti faccio sapere. Fai un bel lavoro e stasera ti premio. Ti do tanto di quel cazzo che dirai BASTAA!’ e chiude la telefonata ridendo.
Carlo è sconvolto, la cosa è molto peggio di come la immaginasse. Luciana appare succube di quell’uomo, Denis. Denis A. vediamo chi è, magari su Facebook. Lo rintraccia in fretta, è quel ragazzino, il rappresentante palestrato che ha conosciuto pochi giorni fa. Curiosa sui dati personali, ventitre anni tra pochi giorni, giocatore di rugby, dalle foto emerge un fisico scolpito ed una passione per le donne. Alcune foto lo riprendono in discoteca circondato da ragazze e donne. Cazzo, ventitre anni, lui a ventitre anni sfondava le porte tanto aveva il cazzo duro. Ora aveva bisogno del viagra per fare due scopate di fila. Gli viene da piangere, come competere con un rivale così??
Bling, nuovo messaggio. Alle tredici e undici. Un video di sei minuti. Carlo ha i sudori freddi e trema. Dopo alcuni istanti si decide ed apre il file, appare Luciana, è nel bagno di un locale pubblico, sicuramente il bar del centro commerciale. Si riprende allo specchio, è vestita come lui la ha vista al mattino: gonna beige lunga fino al ginocchio, camicia fantasia e scarpe decolletè. Entra in un bagno, apre la camicetta mostrando il seno sorretto da un reggiseno a balconcino, bordeaux, estrae i capezzoli dal pizzo. Quindi solleva la gonna mostrando che sotto indossa dei collant forati al centro, che Carlo conosce bene. E’ stato lui a farli scoprire alla donna, si sfila il perizoma, allarga le gambe ed inizia a sditalinarsi, freneticamente, in silenzio. Si avverte il rumore della porta del bagno che si chiude, qualcuno è uscito. Lei accelera la frizione, quindi infila due dita nella figa, le estrae e le introduce in bocca. Ha uno sguardo lubrico, voglioso. Infine infila le dita, umide di saliva dentro l’ano. Si vede Luciana fremere, sembra in preda ad un orgasmo che non può essere fisico, dev’essere indotto dalla situazione. Dev’essere mentale. Il telefono cade ed il video si interrompe. Bling messaggio di risposta da Denis: ‘Brava, stasera alle undici, dopo l’allenamento sono da te.’
Carlo è sdraiato sul letto, apatico, osserva il riflesso di se stesso sullo specchio a soffitto, non riesce neanche a seguire un filo logico di pensieri. Luciana lo tradisce, lo tradisce per puro piacere, cosa fare? Bling su quel maledetto cellulare è arrivato un nuovo messaggio, nel corso del pomeriggio Luciana ha ricevuto solo telefonate e messaggi inutili. Cazzate. Ma ora sono quasi le undici, l’ora dell’incontro con il suo amante. Guarda la notifica, infatti è lui:
D. ‘Sono quasi sotto casa tua. Ti sei preparata? Voglio il baby doll che ti ho regalato con quelle scarpe che abbiamo preso insieme. E due vibratori uno in figa ed uno in culo. Sceglili tu’ cazzo il ragazzo è un gran porco. D’altronde anche Carlo adora l’abbigliamento sexy. Bling è un video la risposta di Luciana, dura un paio di minuti. Lo apre.
Luciana si riprende, è seduta su una sedia in salotto, fa una panoramica sul corpo, indossa un baby doll in pizzo nero, trasparente e con delle aperture che lasciano i capezzoli scoperti. Niente mutande. E’ bellissima, il suo seno è splendido. Il trucco è piuttosto marcato. Ai piedi indossa delle scarpe di almeno quindici centimetri, con tacco a spillo e plateau, di vernice rossa. Molto sexy. Si avvicina il telefono e riprende un vibratore che introduce nel culo, è rosa e rugoso. Lo inserisce per almeno dieci centimetri e lo accende. Ripete la manovra con uno più grosso che infila nella vagina, è nero. Accende anche quello. Con voce arrochita dall’eccitazione dice: ‘Sono pronta, ti aspetto’. Il video termina. Carlo vorrebbe vomitare per sfogare il nervoso che lo colpisce. Non riesce ad addormentarsi, alle tre di notte riceve una nuova notifica. E’ un messaggio da Luciana a Denis. Lo legge: ‘Mi hai fatto morire. Ho goduto come non credevo fosse possibile. Grazie’ L’ennesima picconata all’autostima di Carlo. Prendere sonno, ora, sarà ancora più difficile
Oggi Denis ha trascorso la pausa pranzo con Luciana, hanno scopato ed ora lui ha deciso di dedicare qualche minuto a Lorella. Da quando sono stati insieme si sono solo parlati per telefono, è ora di riallacciare i contatti. La chiama e la invita a prendere un caffè, preferisce non corteggiarla davanti a Luciana. Si ritrovano al bar:
D. ‘Ciao bellezza, come va? E’ tanto che non parliamo con un po’ di calma.’
Lo. ‘Ciao Denis, è vero ma sei sempre così impegnato.’ Risponde lei con tono sarcastico. Denis finge di non comprendere.
D. ‘Vorrei proporti di andare in un locale vicino Milano, a bailar. Quando hai il giorno di riposo?’
Lo. ‘Domani, ma ti dimentichi che ho un fidanzato. Stasera ceno con lui.’
D. ‘Non ti porta a ballare?’
Lo.’Non può, deve preparare la tesi, la prossima settimana si laurea. Dopo cena mi riaccompagna a casa.’
D. ‘Ma allora è magnifico, tanto lì non possiamo entrare prima delle undici, quando lui ti lascia ti vengo a prendere ed andiamo via insieme’
Lo. ‘E a mia madre cosa dico?’ Denis nota che non dice che non vuole farlo, muove obiezioni fondate su problemi concreti ma risolvendoli pare disponibile.
D. ‘Puoi dire che dormi da un’amica. Io ti ospito’ risponde Denis con uno sguardo malizioso.
Lo. ‘Evitiamo, per che ora torneremmo?’
D. ‘Quando vuoi tu, ma penso intorno alle quattro’
Lo. ‘Questa estate sono già tornata a quell’ora. Vedo se è fattibile e ti scrivo’ risponde Lorella lanciandogli un bacio da lontano.
Un’ora dopo Lorella scrive a Denis: ‘Ok, ci vediamo alle undici sotto casa mia. Per le quattro devo essere a casa. Mi raccomando:’ non può dire di aver mentito alla madre dicendo che va in discoteca con Marco per festeggiare la fine degli esami. Adesso deve pensare a come fare per cambiarsi, non può andare a cena vestita da disco né andare in disco vestita da sfigata. E’ un problema risolvibile.
Alle dieci e mezza Denis è vicino casa di Lorella ad attenderla. Lei ha detto che lo chiama quando arriva, ma lui ha preferito essere pronto perché il viaggio fino a Milano richiede almeno quaranta minuti e le quattro arrivano in fretta. Ecco la vettura di Marco, una Polo. Parcheggiano sotto casa di Lorella, sul corso. Grazie all’illuminazione dei fanali Denis li vede che si baciano, lui le palpa i seni, cerca di infilare la mano sotto la maglia. La ragazza ricambia, Denis vede dei movimenti che lo portano a pensare che lei abbia estratto il cazzo del fidanzato dai pantaloni e gli stia facendo una sega. Sul viale più trafficato del paese. Che cretino è Marco, ma avrà paura delle aggressioni o dei grilli se va su qualche strada di campagna. Mentre Denis pensa questo vede Marco ribaltare la testa. Cazzo che orgasmo veloce. Si baciano nuovamente e dopo alcuni minuti Lorella scende. Entra nel palazzo, Marco parte. Dopo un minuto arriva un messaggio a Denis:
Lo. ‘Quando vuoi puoi venire a prendermi.’
D. ‘Esci sono qui fuori’ è la risposta del ragazzo.
Lorella esce e Denis è effettivamente parcheggiato dove, pochi istanti prima, era posteggiato Marco, Lorella sale sul Golf.
Lo. ‘Ciao, è tanto che aspetti?’
D. ‘No, dieci minuti. Se per le quattro dobbiamo essere tornati non potevo perdere altro tempo’ Lorella arrossisce, teme che Denis l’abbia vista appartarsi con Marco e fargli una sega. La ragazza indossa un cappotto, jeans e maglione, ma ha una borsa del centro commerciale.
Lo.’ Devo cambiarmi, mi metto dietro?’
D. ‘Mettiti davanti e ribalta il sedile, stai più comoda. Intanto metto il riscaldamento al massimo, così non prendi freddo’ Lorella esegue, mentre viaggiano si sfilale scarpe e le calze, quindi toglie i jeans restando con delle mutandine bianche, di cotone. Dalla busta prende dei leggings neri con un disegno fluorescente e li indossa, quindi infila un gonnellino elasticizzato color oro che arriva a mezza coscia. Sopra indossa una maglia nera formata da due fasce che si incrociano sul seno, con maniche lunghe ed una scollatura profonda. A completamento indossa della scarpe nere ed oro con tacco e plateau che la rialzano almeno di dodici centimetri
Lo.’ Come sto?’ chiede Lorella.
D. ‘Benissimo, ma si vede troppo il reggiseno bianco, sulla maglia nera sta male.’ è la risposta di Denis.
La ragazza solleva lo schienale e riprende il trucco.
D. ‘Valorizza di più gli occhi, sono così belli.’ Le consiglia Denis. La ragazza completa il trucco e raccoglie i capelli in alto.
D. ‘Sei bellissima, complimenti Lori. Mi piaci molto’
Lo. ‘Grazie, allora dici che devo togliere il reggiseno?’
D. ‘Fai tu, dico che si vede e sul nero non sta molto bene.’ Senza ulteriori commenti Lorella sgancia il reggiseno e lo sfila, subito i capezzoli risaltano sul tessuto dell’abito, tendendolo.
Arrivano alla disco in quaranta minuti, il parcheggio è enorme. Si dirigono all’ingresso dove attendono una decina di persone, la serata è fredda ed umida.
Lo.’Dovremo aspettare?’
D. ‘Non credo, ho riservato un tavolo.’
All’ingesso il buttafuori chiede se hanno riservato, controlla il nome e li fa passare. Un ragazzo dark in coda si lamentae il buttafuori, gentilmente, gli spiega che chi ha riservato può entrare, per gli altri serve l’ok della direzione, il locale non dev’essere troppo pieno. Denis osserva le persone in attesa, due sono ragazze con micro abito e giubbottino corto che tremano per il freddo. Dice a Lorella di avviarsi verso il guardaroba e si avvicina al buttafuori dicendogli:
D. ‘Guarda io avevo riservato per quattro, ma due amici mi hanno dato buca. Fai entrare le ragazze che tremano.’ Il buttafuori lo guarda negli occhi, sono alti alla stessa maniera, sorride, verifica la veridicità della parole di Denis e fa entrare le due ragazze avvisandole che devono ringraziare il ragazzo con il cappotto.
Denis e Lorella sono al guardaroba quando arrivano le due ragazze, hanno già sfilato i giubbottini ed indossano due mini abiti succinti, con calze velate. Una è scura di capelli con un seno importante, l’altra è una biondina con poco seno ma delle belle gambe. Ringraziano Denis che si schernisce, Lorella le guarda con freddezza e pilota Denis verso le cameriere che assegnano i tavoli. Mentre seguono la cameriera, una bella ragazza rumena che propone una bottiglia mentre li accompagna al tavolo, Lorella dice:
Lo. ‘Che troiette, e la bionda poi. Ti guardava e continuava a leccarsi le labbra, sembrava ti volesse mangiare’. Denis ride e propone di andare a ballare. La musica è un misto di stili differenti, comunque predomina il commerciale, Denis non ama molto ballare mentre Lorella lo adora, ma con Marco ha poche occasioni. Dopo una mezz’ora Denis si offre di andare al bar, Lorella accetta volentieri, ha sete. Al bar la coda è micidiale, mentre cerca il canale giusto Denis si sente rivolgere la parola:
M.’ Ciao Denis, scusa ma prima, con la tua ragazza non ho potuto ringraziarti per la tua gentilezza.’ è la biondina dell’ingresso.
D. ‘Figurati, non è niente. Tu e la tua amica stavate tremando di freddo, mi è sembrato il minimo.’
M. ‘Sei stato gentile, sei della zona?’
D. ‘No, arrivo da un comune vicino Casale, in Piemonte’ risponde Denis mentre cura il barman, dovrebbe toccare a lui.
M. ‘Però, bel viaggio per venire qui’ Denis passa l’ordine: due gin lemon, uno carico ed uno meno. Lui deve guidare mentre Lorella da ubriaca dà il meglio di sé.
D. ‘Per me è un giretto. Faccio il rappresentante e a volte faccio mezz’ora di macchina per prendere un caffè buono’ risponde il ragazzo. In quel momento nota che il top della ragazza ha il bottone di chiusura slacciato e uno dei capezzoli, alternativamente il destro o il sinistro, spunta dall’abito.
D. ‘Tesoro, ti si vedono i capezzoli’ sussurra Denis alla ragazza. Non è un puritano ma vuole vedere la sua risposta.
M. ‘Lo so, l’ho fatto apposta.’ Risponde sorridendo ‘Ma dimmi, tra le tue zone hai Vigevano?’ continua la ragazza.
D. ‘Certo, tutti i martedì sono a Vigevano. Perché?’
M. ‘Io sono di Vigevano, perché non ci troviamo? Sono sempre sola a casa al pomeriggio e potrei anche tagliare scuola o uscire prima. Faccio l’ultimo anno e sono maggiorenne.’ Risponde la ragazza leccandosi ancora le labbra. Denis prende un biglietto da visita e glielo porge.
D. ‘Chiamami lunedì e combiniamo. A proposito mi ricordi il tuo nome?’
M. ‘Manuela, Manu per gli amici. Ti chiamo di sicuro’ Denis le si avvicina e le parla all’orecchio:
D. ‘Manu non è che poi siamo a casa tua, e di colpo tu ti spaventi, ti ritrai, scappi. Non sei quel tipo di ragazzina vero?’ Lei sorride in modo lascivo e carezza il mento dell’uomo con un dito.
M. ‘Bello, l’estate scorsa io e la mia amica Ludo siamo andate una settimana in vacanza in Madagascar. Da sole. Ed abbiamo visto cose che credevamo esistessero solo nei documentari. Credimi. Vero Ludo?’ Ludo è dietro di lei, con il seno che sembra voler spaccare i lacci che lo contengono. Fa un cenno affermativo con la testa. Ragazza di poche parole.
D. ‘Ok, allora chiamami lunedì e combiniamo per il giorno dopo.’ Manu si sporge e bacia le labbra del ragazzo, quindi lo saluta e si allontana.
Al tavolo trova Lorella con un gruppo di ragazzi e ragazze.
Lo. ‘Ciao, pensavo ti avessero rapito. Questi ragazzi mi hanno chiesto se possono accamparsi sui nostri divanetti. Il locale è strapieno.’
D. ‘C’era mezzo mondo al bar. Certo, ciao io sono Denis.’ E si presenta sono quattro ragazzi e tre ragazze, studenti a Milano. Il giovedì è la sera degli universitari. L’atmosfera è piacevole, chiacchierano e ballano prendono un paio di bottiglie (per la gioia di Alina la cameriera) Denis vuole partecipare alla spesa ma rifiutano. Ad un certo punto propongono di ‘fumare’, Denis rifiuta, deve guidare e con il suo lavoro non può rischiare la patente. Ma è molto lieto che Lorella accetti, non immaginava fosse così intraprendente. Dopo un paio di tirate, effettivamente lo stile di ballo della ragazza è ancora più sciolto.
Le tre arrivano in fretta, Lorella si scusa con Denis ma devono partire. Salutano i nuovi amici e tornano verso l’auto. Il buttafuori batte il cinque con Denis e l’addetta al guardaroba sorride per la mancia che lui le lascia. Salgono in auto, Denis mette il riscaldamento a manetta e partono, Lorella sembra cotta, l’alcool, il fumo e la stanchezza pesano. Si tolgono i cappottie Lorella abbassa lo schienale, quindi inizia a parlare.
Lo. ‘Hai ragione, essere la tua ragazza è insostenibile. Stasera ne ho avuto la prova. Quando sono andata in bagno Francesca, la ragazza più rotondetta, è stata gentile ed è venuta con me. Dentro c’erano le due troiette dell’ingresso, la bionda mi ha detto ‘Haha, ho il telefono del tuo ragazzo e martedì me lo scopo.’ Al che ho risposto, sorridendo ‘Fai bene, è un gran bel giro di giostra a letto. Ma non è il mio ragazzo, il mio ragazzo è a casa a studiare, lui è il mio trombamico. Quando abbiamo la possibilità ci divertiamo. Lui è veramente bravo, credimi, ti divertirai’ La troietta è rimasta senza parole. Mentre uscivamo la Fra mi ha chiesto se avevo detto la verità e se poteva chiederti il numero, non lo aveva fatto per non mancarmi di rispetto ma se non stavamo insieme ci avrebbe provato volentieri con te’
D. ‘Adesso capisco perché mi ha palpato il culo quando ci siamo salutati.’ Ride Denis, quella Manu è proprio stronza, deve fargliela scontare. Il traffico è pressochè nullo, arrivano in fretta al paese. Denis gira in una strada poderale e ferma l’autoquindi si sporge verso Lorella e la bacia, lei risponde partecipe. Denis le scopre i seni ed inizia a leccarli.
D. ‘Se vuoi possiamo andare sotto casa tua. Magari sei più tranquilla’ chiede ironico mentre infila le mani dentro i leggings arrivando a carezzare la vagina. Lorella lo aiuta aprendo le gambe, sembra molto eccitata dalla situazione, dal fatto che Denis sia così cercato eppure preferisca lei.
Lo. ‘Cazzo, mi hai vista con Marco? Scusa ma è lui ad aver paura di andare fuori città, dice che c’è brutta gente’
D. ‘Ed ha ragione, ci sono io’ ride Denis pensando a Marco che è a letto, contento della sega che Lorella gli ha fatto e non immagina cosa stia succedendo in quel momento. Lorella nel mentre gli ha aperto i pantaloni ed ha estratto l’uccello, duro ed eccitato. Lo stringe con la mano e lo osserva. Denis chiede, ironico:
D. ‘Stai facendo dei confronti?’
Lo. ‘Si, Marco lo stringo in mano e spunta poco più della cappella, per te non bastano due mani, e la cappella è ancora fuori. Ed il tuo è un po’ più largo.’
D. ‘Ma lui viene in fretta quando lo seghi?’ indaga Denis curioso di conoscere questi aspetti intimi del rapporto tra Lorella e Marco. Lei arrossisce, inizia a segare lentamente l’amante. Denis intanto ha scostato le mutande e la masturba con due dita.
Lo. ‘Abbastanza. Non ho tanti metri di confronto. Tu resisti decisamente di più, soprattutto facendo l’amore’ Denis è felice che lei sia così aperta e disponibile, ha parecchie cose in mente ma dev’esserci collaborazione da lei.
D. ‘Bella, se vuoi ti spiego un trucco per farlo venire più in fretta. Tu ti abbassi sull’uccello e gli coli sopra della saliva. Quindi gli fai la sega, l’effetto di vederti compiere quel gesto e la lubrificazione della mano lo farà venire in tre colpi.’
Lo. ‘Vale anche per te?’ chiede Lorella ironica.
D. ‘Magari, lo sai che io sono lento a venire, te lo dico perché se non vuoi perdere tanto tempo a segarlo lo finisci in fretta.’
Lo. ‘OHHHHH, che bello, sto venendo. Certo che sei proprio un buon amico per Marcooooo’ risponde Lorella mentre il primo orgasmo la raggiunge.
D. ‘Posso rovinarti i leggings? ‘
Lo. ‘Cosa vuoi farmi?’ risponde lei ansimando
D. ‘Non si risponde ad una domanda con una domanda. Posso oppure te li devo togliere. ‘
Lo. ‘Vuoi far l’amore? Rovinali pure , costano otto euro.’
D. ‘Tu hai voglia di far l’amore?’ chiede Denis mentre prende un portachiavi dotato di coltellino, con quello taglia in cavallo dei leggings per un bel tratto. Quindi li tira verso l’alto, in tal modo l’apertura si allarga. Scostando le mutande la figa ed il culo di Lorella sono esposti ora.
Lo. ‘Si, ho voglia da quando sei venuto a prendermi, speravo che tu fermassi l’auto e mi scopassi mentre mi cambiavo.’
D. ‘Dovevi dirmelo, l’avrei fatto. Eri eccitata?’ così dicendo la guida a salire a cavalcioni sul suo uccello, lo appoggia alla vagina ed inizia ad introdurlo in lei riprendendo a baciare i seni ed il collo.
Lo. ‘Ohhhhhh, siiiiiiiiii ero eccitata in auto, ed ero eccitata mentre ballavamo ed ero eccitata quando in bagno ho parlato con la troietta. E sono eccitata ora.’ Denis è tutto dentro di lei, abbassa lo schienale del sedile e si muove dentro di lei che a sua volta lo cavalca restando in posizione eretta, gli occhi chiusi a godere le sensazioni che le trasmette la penetrazione. Denis è sorpreso da quanto lei sia partecipe pur essendo sobria, fare l’amore sembra piacerle molto.
D. ‘Tesoro sei bellissima, posso riprenderti? Ti prometto che dopo averla visto potrai distruggere il video, ma voglio tu veda quanto sei bella mentre facciamo l’amore insieme’ non attende risposta, accende il telefonino ed aumenta il ritmo della penetrazione. Il suo volto assume un’espressione inequivocabile, sta godendo!
Lo.’SIIIIIIIIIIIII, fai quello che vuoi. ””’. GODO, O DI MIO COME MI PIACEEEEE, STO GODENDO DI NUOVO’ anche lei accelera il ritmo della cavalcata e porta Denis ad eiaculare dentro di lei. Lei si abbassa sull’uomo e lo bacia. Dopo alcuni istanti si solleva dal partner ed un fiotto di sperma esce dalla vagina, colando sul sedile.
Lo. ‘Cazzo, ti ho macchiato il sedile. Hai qualcosa per asciugare?’ chiede lei dispiaciuta.
D. ‘Tranquilla, è pelle e non si macchia, tieni questo è un asciugamano per il sedile e, se vuoi per te.’ Lorella asciuga il sedile e passa l’asciugamano sulle sue intimità, per evitare macchie difficili da motivare.
Lo. ‘Vuoi asciugarti anche tu?’ chiede a Denis porgendo il pezzo di tessuto. Denis assume un’espressione da mascalzone impunito.
D. ‘Veramente di solito è la mia donna a pulirmi. Ma con la bocca, non con un asciugamano’ Lorella è basita dalla richiesta, esita, poi si abbassa ed inizia a leccare il cazzo, ingoiando le ultime gocce di sperma uscite dal meato. Inizia con titubanza ma progressivamente, al crescere della sua eccitazione, cresce la passione che impiega nell’operazione.
D. ‘Brava amore mio, proprio così bravissima. Tutto, leccalo tutto. A Marco lo lecchi?’
Lo. ‘Qualche volta lo chiede, ma non mi piace. E non ho mai ingoiato lo sperma. Prima di stasera’ ti farò abituare, pensa Denis mentre si gode il trattamento. Cazzo sono le quattro passate, la avvisa, non vuole sorgano ulteriori complicazioni.
Lo. ‘Merda, dobbiamo andare, mia madre incomincia a telefonare a tutti se tardo, muoviti, muoviti.’ Lorella è veramente preoccupata, partono di corsa. Lei si ricompone e sistema trucco e capelli.
Lo. ‘Il video tienilo, voglio fidarmi di te. Me lo mostri la prossima volta. A proposito quando scopi la troietta bionda devi punirla, non si è comportata bene dicendomi che si sarebbe scopata il mio ragazzo. Merita una lezione.’ Denis considera tre aspetti: primo parla già di prossima volta, secondo dà per scontato che lui la troietta l’avrebbe comunque scopata, terzo non gli interessa il video, l’importante è che non lo veda Marco. Molto meglio di ogni più rosea aspettativa che lui nutriva. Lorella è una sorpresa, una piacevole sorpresa.
D. ‘Siamo arrivati amore. Tranquilla, alla troietta ci penso io, poi ti faccio vedere che servizio le preparo. Per il resto quando ti chiamo?’ Lorella lo bacia e scende.
Lo. ‘Ti chiamo io. Presto. Anzi prestissimo’ e Lorella corre per entrare nel palazzo, la luce a casa sua è accesa, la madre la starà attendendo.
In qualche modo la settimana è passata per Carlo, ha cercato, senza riuscirci, di non seguire costantemente tutti i contatti tra Luciana e Denis, comunque è consapevole che lunedì, mercoledì e venerdì dopo gli allenamenti Denis è passato a casa della donna e che giovedì hanno trascorso insieme la pausa pranzo. Luciana è totalmente dipendente dal ragazzo, lo desidera sempre, continuamente ed è disposta a tutto pur di poterlo vedere. Sperare che sia disposta a rinunciare a lui per continuare il rapporto con Carlo è assolutamente privo di fondamento. Carlo è molto demoralizzato, mentre Luciana è allegra come suo solito. Sabato Carlo è andata a prenderla dopo il lavoro, la donna ha prenotato in un locale dove oltre a cenare esiste la possibilità di ballare, sono in compagnia di alcune colleghe di Luciana con i relativi mariti e compagni. In tutto sono una dozzina di persone. La serata è piacevole, Carlo pur essendo molto turbato riesce a non mostrare tale stato d’animo. Luciana, pur non essendo la più giovane, è sicuramente la donna più bella della compagnia e anche del locale. Indossa un vestito aderente, con la parte superiore celeste e la gonna nera. L’incrocio di due ali del busto forma la scollatura che è profonda e valorizza lo splendido seno di Luciana. La gonna è aderente, lunga fino al ginocchio. Le scarpe sono alte ma con un tacco comodo che le permette di ballare. Carlo non riesce a non immaginare quel corpo che tanto gli piace preda di Denis, sottomesso a lui. Questa immagine lo turba in modo starno, un misto di rabbia ed eccitazione. In fondo gli altri uomini presenti vorrebbero essere al posto di Carlo, lo invidiano. Che situazione strana. All’una il locale chiude e la compagnia si scioglie, Carlo e Luciana salgono in auto e si dirigono verso casa della donna. Lei apre il cappotto mostrando l’abito e chiede a Carlo se gli è piaciuto. Quindi alza il sedere e solleva la gonna fino a mostrare dove finiscono le calze ed inizia la carne. Arrivati a casa entrano nel palazzo, Luciana lo bacia, con la bocca scende sul collo e risali fino al lobo dell’orecchio, che mordicchia e lecca. Carlo allunga le mani a toccare i seni e poi il culo della compagna. Entrano nell’appartamento e lei gli slaccia i calzoni, li abbassa e si inginocchia di fronte a lui a leccare e succhiare l’uccello. La reazione non è la solita, il pene resta molle. Solitamente a Carlo diventava duro appena la donna si inginocchiava manifestando l’intenzione di praticare un pompino, ed ora invece niente. Dopo alcuni minuti di tentativi, nonostante Luciana usi tutta la sua abilità orale, è necessario constatare che l’erezione non si manifesta.
L. ‘Cosa c’è amore, stai bene?’ Carlo è umiliato, imbarazzato ed arrabbiato. Tutto insieme.
C. ‘Il problema è che non credo che tu sia semplicemente turbata da un altro uomo. Credo che tu te lo scopi. E questo mi disturba.’
L. ‘Senti, fin dall’inizio della nostra storia ti ho specificato che io pratico volentieri il sesso. Mi piace!! Non intendo rinunziarvi ora. Quindi mi dispiace molto per te ma dovrai fartene una ragione. Oppure poniamo fine alla nostra storia. Mi spiace ma non vi sono tante alternative.’ Luciana non intende scusarsi ne, tantomeno, rinunciare a Denis. Carlo lo sapeva bene, ma questa defaillance complica le cose. Non ci voleva. Cazzo! Pensa Carlo.
C. ‘Hai ragione, tu mi avevi avvisato ed avrei potuto trovarmi io nella tua situazione, ma per me si tratta di una situazione mai provata. E le reazioni non sono quelle che mi aspettavo. Neanche a livello fisico.’ Carlo cerca di ricucire con l’amante. Vorrebbe non perderla. Se possibile.
Vanno a letto, Carlo dorme poco e male mentre Luciana sembra riposare bene. In tal modo recupera anche le fatiche delle notti trascorse con Denis. Al risveglio lei, tutta allegra, si sfila la camicia da notte e, nuda, si posiziona sull’uomo per un sessantanove. Carlo ha sempre amato il sessantanove ed anche oggi vi si dedica con passione, sentendo Luciana bagnarsi. Ma il suo cazzo non si indurisce, Luciana ricorre al massaggio prostatico e poi prova ad introdurre delle palline anali nel culo del compagno. La cosa lo stimola, tanto che dall’uccello escono alcune gocce di sperma ma l’uccello resta molle. Luciana le lecca poi, dissimulando il nervosismo bacia Carlo e si fa la doccia. Apparentemente allegra come sempre. Carlo è molto umiliato. Dopo un brunch molto silenzioso, nonostante i tentativi di Luciana di intavolare una conversazione, alle quindici Carlo si scusa ma afferma di dover rientrare a casa. Luciana è sorpresa ma capisce quanto lui sia depresso, cerca ancora di consolarlo affermando che si tratta di una cosa temporanea ma dopo alcuni minuti Carlo esce di casa. Sale in auto e parte, ma si ferma subito dietro l’angolo. Nel baule ha il cellulare con cui spia le comunicazioni di Luciana. Lo accende e riceve parecchie notifiche, sono quasi tutte ininfluenti, ma due sono con Denis. La prima sono messaggi scambiati il sabato notte, verso mezzanotte:
D. ‘Ciao Lucy, dove sei con il tuo ganzo?’
L. ‘Ciao, sono al ”’. Con tutta la comitiva.’
D. ‘Bella serata??’
L. ‘Normale, tu dove sei? Che fai?’
D. ‘Siamo tuta la squadra al pub a festeggiare. Abbiamo vinto. Oh, Dick insiste per conoscerti, dobbiamo combinare. Sai che gli devo un grosso favore’
L. ‘Combiniamo con Anna, anche io devo un favore a lei. Facciamo un quartetto.’
D. ‘Ma ha cinquant’anni! E’ vecchia.’
L. ‘Vedrai, è meglio di tante giovani. Ed adora i cazzi grossi. Mi hai detto che Dick lo ha grosso come te, vero?’
D. ‘Si, ed ora è senza fidanzata. Non posso farlo andare avanti a seghe’
L. ‘Devo lasciarti, non posso scrivere troppo.’
D. ‘Ok, salutami il cornuto. AHAHAHAHAH’
La seconda notifica è una conversazione telefonica di pochi istanti prima. Appena lui era uscito da casa di Luciana lei aveva telefonato a Denis.
D. ‘Pronto?! Ciao, da dove mi chiami? Non dovevi essere con il cornuto oggi?’
L. ‘Si, dovevo. Ma lui se ne è andato, è tornato a casetta.’
D. ‘Come mai? Avete bisticciato perché non ti faceva godere?’ continua ridendo Denis
L. ‘Ci hai quasi preso. Non gli si è rizzato l’uccello.’
D. ‘Davvero? Ma è la prima volta o gli capita sovente.’
L. ‘Con me è la prima volta. Penso che sia lo stress di sapere che ho un altro uomo. Il cervello conta per il cinquanta per cento in una buona scopata. Me lo diceva sempre Savino’
D. ‘Doveva saperla lunga lui. E così il cornuto è partito. E tu mi chiami. O mi chiaVi?’ sghignazza Denis, la situazione pare divertirlo molto.
L. ‘Se tu sei libero preferirei la seconda. Che impegni hai?’
D: ‘Volevo guardare la partita in Tv, ma posso venire da te. Per le diciannove devo essere a casa che ceno con i miei. E’ l’unico impegno di oggi.’
L. ‘Allora vieni da me, abbiamo tre ore buone da passare insieme.’
D. ‘Ok, mi vesto e parto. Sono ancora in pigiama. Preparati anche tu, ti voglio porca come mai prima.’
L. ‘Contaci, ti aspetto.’
Si è consolata in fretta, la troia. Non perde tempo a prendere la sua razione di cazzo. Carlo è umiliato ed offeso. E’ indeciso se andarsene o restare. Dopo mezz’ora arriva Denis, indossa una tuta grigia ed un piumino. Suona il citofono e sale in casa. Manca poco alle sedici.
Sono passate da poco le diciotto e trenta quando lo vede uscire dal portone. Fischietta, ha un’aria appagata. Sale in auto e parte verso casa. Carlo pensa a come avranno trascorso quelle tre ore lui e Luciana, a come se la sia sbattuta. E’ stranito, gli gira la testa ma mentre pensa a Luciana sbattuta da quel ragazzino ha un’erezione. Esce dall’auto, Luciana gli ha lasciato una copia delle chiavi, in caso d’emergenza. Le prende ed apre il portone, sale silenziosamente al secondo piano, nessun rumore dall’appartamento di lei. E se entrasse e gli facesse una scenata? Se la picchiasse? Se la violentasse? A quel pensiero la sua erezione diventa così forte da essere fastidiosa. La casa è deserta. Introduce silenziosamente la chiave nella toppa ed apre, quando chiude un piccolo scatto si avverte. Si dirige verso la camera da letto, Luciana ha sentito qualcosa, chiama ad alta voce:
L. ‘Denis?? Sei tu?’ Carlo entra in camera.
C. ‘No, sono io.’ Luciana è sul letto, sdraiata mollemente, resta un attimo sorpresa, poi reagisce.
L. ‘Che cazzo fai in casa mia? Mi spii? Sei un guardone oltre che impotente?’ lo offende.
Carlo le salta addosso, lei indossa solo una vestaglia, sotto è nuda.
C. ‘Hai dimenticato di dire cornuto. Sono anche quello!’ la spinge a sdraiarsi sul letto, con le mani la tiene coricata e tenta di baciarla. Lei, a sorpresa apre le labbra. Il bacio diventa subito bollente mentre Carlo con la mano destra scende tra le gambe della donna, palpandola. La trova bagnata degli umori suoi e di Denis, sperma e secrezioni vaginali mischiati insieme. Il frutto dei rapporti consumati fino a pochi minuti prima. Luciana nel frattempo ha abbassato una mano a sentire la consistenza in mezzo alle gambe dell’uomo.
L. ‘Cosa sento qui. Ti eccita fare il violento, fare l’uomo che sottomette la donna, la punisce per i suoi tradimenti?’ Ma Carlo non risponde, è intento a masturbare Luciana, giocando con quella figa fradicia e piena di sperma. Come vittima di un’attrazione irresistibile Carlo si stacca dalla bocca della donna e si posiziona tra le gambe, inizia a leccare la figa prima con piccoli colpi dati con la punta della lingua, poi constatato che il gusto non è rivoltante e sentendo Luciana che freme sotto questa stimolazione lecca con maggior ardore e con la lingua che entra in profondità dentro la donna. Luciana inizia a smaniare:
L. ‘SIIIIIIIIIIIII, LECCAMI COSIIIIIIIIII. DAI CHE VENGO, DENTRO, LECCAMI DENTRO. CONTINUA CHE STO PER VENIRE’ allarga le gambe e preme la testa dell’uomo verso di se. In pochi istanti è attraversata da un orgasmo che la porta a tremare in modo incontrollabile. Le contrazioni dei muscoli pelvici spingono verso l’esterno anche i succhi depositati più in profondità dentro la vagina della donna, che Carlo continua a lappare in preda ad una eccitazione crescente. L’uccello è durissimo. Luciana continua a godere, con più tranquillità ma il godimento continua:
L. ‘Bravo, ora mettiti in modo che possa restituirti il favore. Dammi il tuo cazzo da succhiare.’ Carlo si gira e la donna inizia subito a succhiarlo.
L. ‘Come ti è venuto duro, ti ha eccitato leccare la mia figa piena della sborra di un altro?’ Carlo non risponde
L. ‘Rispondi, dimmi la verità porcone’ insiste Luciana mentre infila il dito indice nel culo dell’uomo.
C. ‘Si, mi sono eccitato a sapere che sei stata con un altro. Non mi è mai successo prima!’ risponde Carlo che è sorpreso dal suo stesso atteggiamento. Luciana si sporge e prende dal comodino un vibratore non molto grosso ne lungo, corrugato, in morbido silicone. Lo appoggia all’ano dell’uomo e lo spinge dentro, lentamente ma con regolarità. Carlo l’ha fatta spaventare ed ora vuole fargliela pagare, nessuno può permettersi di entrare in casa sua senza bussare. Altrochè se la pagherà, pensa Luciana mentre accende la vibrazione.
C. ‘Ohhhh, piano, fai piano.’ Si lamenta l’uomo che si sente riempito per la prima volta in vita sua, finora Luciana ha giocato con le dita o con delle palline che introduceva dentro di lui per stimolare la prostata. Ma ora, si tratta di un vero vibratore che gli provoca una sensazione nuova. Sommata al pompino che lei esegue magistralmente in breve Carlo arriva all’orgasmo e sborra nella bocca di Luciana che sembra ingoiare tutto con facilità. Gli pulisce le ultime gocce di sperma che escono dal meato e poi, mentre l’uomo si distende sul letto, per riprendersi, lei gli sale sopra. Senza parlare gli sfrega il petto con il suo seno, gli sfrega l’inguine con il suo inguine. Carlo sente il calore della vagina di Luciana massaggiare il suo pene, ormai flaccido. Lei sale lungo il corpo dell’uomo, gli prende le guance con una mano, facendogli aprire la bocca. Carlo la apre, convinto che la donna voglia semplicemente baciarlo, invece lei passa partedello sperma che ha raccolto con la bocca all’uomo. Carlo è sorpreso e choccato, ma la lingua di Luciana è dento la sua bocca, ormai la situazione è definita.
L. ‘Ingoia porcone, ho capito che la cosa ti eccita. Ora abbiamo capito che ti piace essere cornuto, non ti agitare, non sei l’unico. Quando un uomo fatica a soddisfare la sua donna cerca di soddisfarla per interposta persona. L’importante è accettare la situazione e vedrai che ci saranno degli aspetti positivi. Godrai alla grande porco.’ Carlo tace, effettivamente la certezza che Luciana ha scopato con un altro anziché provocargli un senso di repulsione, di schifo, lo ha eccitato. Ormai l’uomo ha ingoiato sia i succhi che riempivano la vagina della donna, sia lo sperma che lei gli ha passato.
L. ‘Lo hai visto arrivare?’
C. ‘Si, ero sotto, non riuscivo ad andarmene, volevo parlarti ma non sapevo cosa dirti quando ho visto arrivare quel ragazzo. E’ entrato in questo palazzo e qui abiti solo tu. E poi mi sono ricordato che era quel rappresentante che ho conosciuto alcuni giorni fa. E’ così giovane.’
L. ‘E’ anche bello, muscoloso.’ Interviene Luciana
C. ‘Si, muscoloso. E ho visto che si è fermato per molto tempo, tre ore quasi. Stavo impazzendo di gelosia, ti stavo perdendo. E la rabbia mi cresceva. Quando finalmente è andato via, aveva un’espressone così allegra. Si vedeva che avevate goduto insieme.’
L. ‘E molto, amore mio. E’ un grande scopatore, mi fa veramente godere molto.’ Lo stuzzica la donna.
C. ‘Allora sono salito, ero incazzato ti odiavo e ti amavo insieme. Volevo picchiarti e fare l’amore con te, volevo perdonarti e punirti. Tutto insieme. Poi, quando ho visto che eri qui, sul letto, languida, ancora fresca di orgasmo non ho capito più nulla. Ho agito per istinto. Scusami.’
L. ‘Non dovrei, ma ti perdonerò perché è la svolta che ci pemetterà di continuare il nostro rapporto. Senza questi avvenimenti la nostra storia era morta. Così ci consentirà di continuare su nuove basi, tu accetterai la situazione e, sono sicura, alla fine sarai più soddisfatto di prima. Sapessi quanti uomini hanno la moglie con l’amante, e vivono benissimo.’ Detto questo la donna bacia nuovamente Carlo che dapprima è titubante ma poi partecipa più convinto. I due si lasciano vincere dal sonno, Luciana totalmente appagata e Carlo nervoso ma sessualmente soddisfatto
Il lunedì mattina Carlo e Luciana devono separarsi, lei va al lavoro e lui tornerà a Torino. Ma prima Carlo deve dire una cosa all’amante:
C. ‘Ci ho pensato, questa notte. Vorrei conoscere Denis, è inutile che ipocritamente ci evitiamo, è meglio saltare il fosso e conoscerci meglio.’ Luciana è sorpresa da queste affermazioni, credeva che Carlo preferisse recitare la parte dell’uomo che lotta per la sua donna, non lo immaginava come un cuckold, un cornuto contento e partecipe.
L. ‘Devo parlarne con Denis. Sarà sorpreso, ti farò sapere se è d’accordo. Ciao amore mio’ e lo saluta con un bacio avviandosi verso il lavoro.
Carlo si è precipitato in auto ed ha acceso il telefono con il programma spia, dopo pochi istanti arriva un file audio, una telefonata tra Luciana e Denis di sette minuti.
L. ‘Ciao stallone, devo raccontarti una cosa incredibile.’
D. ‘Sono tutto orecchi.’ Luciana ripercorre gli avvenimenti della sera precedente. L’arrivo imprevisto di Carlo. Il suo ingresso aggressivo che l’aveva spaventata, la piega inattesa degli avvenimenti, con Carlo dedito a leccare la figa fradicia di sperma dell’amante da perfetto cuckold e l’erezione che questo gli aveva provocato. La sottomissione di Carlo ai voleri della donna., aveva concluso con la richiesta di Carlo d’incontrare il ragazzo, senza ulteriori motivazioni. Denis più che interloquire rideva, si spanciava dalle risate, l’atteggiamento ed i comportamenti di Carlo gli parevano degni di una commedia, di un cinepanettone. Anche Luciana ride, contagiata dall’ilarità del ragazzo. Quando hanno smesso di sbellicarsi dalle risa Denis riesce a rispondere all’amante:
D. ‘Guarda, è una cosa che non mi aspettavo e non ho mai considerato. Dammi qualche ora per pensarci. Ti richiamo dopo. Un bacio.’
La telefonata è finita, Carlo è umiliato ed incerto. Cosa fare, partire per tornare a Torino? Difficilmente l’appuntamento sarà per oggi quindi si mette in marcia, deluso e sollevato insieme.
Carlo ha traccheggiato tutta la mattina, lui che è sempre stato fin troppo attivo e deciso è in uno stato di prostrazione, incapace di prendere una decisione. Si è reso conto con angoscia che per lui è importante che Denis accetti, vorrebbe potergli parlare per spiegare la sua posizione. Anche se questo lo umilierebbe ancora di più. Alle tredici, mentre Luciana entra in pausa pranzo, gli arriva un nuovo messaggio audio, una telefonata di quattro minuti tra Denis e Luciana.
D. ‘Ciao Amore, ho pensato a quello che mi hai detto, del cornuto che mi vuole conoscere. Oggi è stata una giornata particolare, ho constatato di persona che è sempre positivo essere aperti alle nuove conoscenze. (risate di Denis) Ma questo è un altro discorso, non c’entra con noi, ho deciso che voglio capire a cosa mira il tuo fidanzato. Sono curioso, digli che sono disposto ad incontrarlo.’
L. ‘E dove devo dirgli?’
D. ‘Un posto neutro, ad esempio stasera dopo l’allenamento. Alle dieci finisco, possiamo fare alle dieci e trenta alla Trattoria del Peso. Quella ha la cucina aperta fino a tardi e così posso mangiare. Oppure domani alle venti, dopo il lavoro’
L. ‘Io domani lavoro fino alle ventuno, chiedo per stasera, sono anche io curiosa. Poi mi racconti cosa ti è successo di così sorprendente da farti diventare così aperto alle nuove conoscenze, come dici tu.’
D. ‘Certo, domani sera, se tutto va come dico io ti racconto. Dammi conferma per oggi. Ah, il fatto che ci sia lui non cambia il tuo ‘dress code’, sia ben chiaro.’
L. ‘No no, certo, sarò impeccabile. Un bacio’
Denis è particolarmente allegro perché Manuela, la ragazza conosciuta in discoteca giovedì lo ha contattato alle dieci, durante l’intervallo delle lezioni. Hanno combinato di incontrarsi l’indomani, martedì, alle dodici e trenta davanti alla scuola. Da lì si sposteranno a casa di Manu, lei ha precisato che è sempre libera in quanto la madre lavora fino a tardi ed il padre è andato via di casa, si prospetta un bel martedì, con una nuova preda per Denis. La cosa lo rallegra, era andato in disco per coltivare la relazione con Lorella ed ha avuto anche la possibilità di allargare la cerchia di amanti, è un periodo fortunato.
In quel momento suona il telefono di Carlo, è Luciana che lo informa della disponibilità di Denis ad incontrarlo. Si troveranno Carlo e la donna a casa di lei alle nove e mezza, dopo il lavoro della donna. Insieme andranno alla Trattoria del Peso dove troveranno Denis. Carlo è diviso tra timore ed euforia, loro vogliono capire che cazzo voglia lui, il problema è che lui non lo sa.
Alle ventidue Carlo e Luciana escono dalla casa di lei e si dirigono verso l’appuntamento con Denis, Carlo è pallido, quasi terreo. Luciana è splendida nella mise che ha scelto e che Carlo ha osservato in fase di preparazione: intimo estremamente sexy, trasparente e formato da un reggiseno a balconcino che lascia scoperti i capezzoli ed un tanga ridottissimo, collant con il cavallo aperto, gonna lunga (o meglio corta) a metà coscia, camicia aderente che pare faticare a contenere il seno della donna. Sopra a questa indossa una giacca di lana cotta ed un cappotto. Scarpe molto alte, su cui ancheggia in modo provocante. I capelli sono raccolti in uno chignon e il trucco è piuttosto scuro, provocante. Sembra una escort o una MILF in caccia. Carlo non la porterebbe in pubblico così abbigliata, ma chi decide non è lui. Per essere lunedì la trattoria è abbastanza affollata, gli assegnano un tavolo piuttosto centrale. Carlo non può fare a meno di notare gli sguardi che vengono rivolti a Luciana dai presenti. Dopo dieci minuti arriva Denis, indossa la tuta ed ha i capelli ancora umidi per la doccia. Saluta il gestore del locale e bacia Luciana sulla guancia, porge la mano a Carlo che è decisamente molto nervoso.
D. ‘Ciao, posso darti del tu vero? Avete già ordinato da mangiare? Io prendo una bistecca, qui fanno una tagliata molto buona. Con insalata. E voi?’ attacca Denis rivolgendosi al titolare del locale.
C. ‘Io prendo un primo, non ho molto appetito’
L. ‘Io prendo questo antipasto, il tortino. Mi sembra invitante.’ Da bere ordinano acqua. Mentre attendono l’arrivo delle ordinazioni Denis riprende a parlare, sembra quello meno in imbarazzo.
D. ‘Allora, eccoci qui. Ogni volta che la vedo Luciana è più bella, più eccitante. Sei d’accordo Carlo?’ Carlo annuisce. Il dialogo gira su argomenti più leggeri, il lavoro, lo sport. L’atmosfera si distende. Arrivano le ordinazioni e mangiano silenziosamente. Il locale si è svuotato, sono ormai le undici passate quando ordinano i caffè, il gestore porta anche tre bicchieri di limoncello, omaggio della casa.
Denis si avvicina a Luciana e le ordina di andare nel bagno, di sfilare il perizoma e di portarlo a Carlo.
D: ‘Mi raccomando, che sia profumato di te.’ Aggiunge sorridendo. Quindi si rivolge a Carlo.
D. ‘Adesso io vado a casa di Luciana. La cena è stata gradevole ma voglio concludere la serata in modo più gradevole, diciamo. E penso che anche Luciana se lo attenda. E tu? Cosa pensi di fare?’
C. ‘Non lo so, non volevo conoscerti con uno scopo. Ora sono ancora più confuso, pensavo di trovare uno stronzetto che avrei odiato e mi avrebbe aiutato a scaricare Luciana. Ecco la verità.
D. ‘Invece non sono abbastanza stronzo.’ Ironizza il ragazzo. ‘E poi una donna come Luciana non la trovi così facilmente. E’ veramente un’amante eccellente. Si vede che le piace scopare, e non ha paura a fartelo capire, a dirti cosa vuole. Finora non ne ho trovate molte così sincere, diciamo’
C. ‘E’ vero, io sono più vecchio ma anche io ne ho trovate con difficoltà, ed era quello che stavo cercando. Alla mia età un’amante focosa aiuta’ ammette Carlo. Luciana stà rientrando, ancheggia sui tacchi, sensuale. Mette in mano a Carlo un pezzo di stoffa, umida.
D. ‘Annusa, annusa profuma della nostra Luciana.’ Lo sollecita e provoca Denis.
L.’Mi sono eccitata a prepararlo, è umido della mia eccitazione.’ Aggiunge Luciana con tono caldo. Carlo annusa, forse è suggestione ma gli pare di percepire l’odore della vagina della donna.
D.’Bene, noi andiamo. Luciana la accompagno io a casa. Se tu vuoi venire io non ho nulla in contrario e tu?’ chiede Denis all’amante.
L.’Neanche io, basta che non faccia irruzioni a sorpresa’ risponde Luciana.
C. ‘Io ”’ ora decido. Offro io, voi andate pure’ risponde Carlo balbettando.
Denis prende Luciana per la vita, poggiando una mano sul culo ed esce salutando il ristoratore. Carlo paga, sale in auto e pensa. Dopo dieci minuti avvia l’auto e si dirige verso casa dell’amante. Non vuole rinunciare a lei. Per ora, se la situazione sarà sostenibile.
Sale le scale ed entra in casa, dalla camera da letto, che ha la porta aperta e la luce accesa si sente Luciana che ansima di piacere. Poi si sente la voce di Denis.
D. ‘Carlo? Non ti abbiamo atteso, non eravamo certi di vederti e Luciana dopo che si era masturbata in bagno non poteva aspettare oltre. Se vuoi assistere vieni pure, se preferisci fermarti in salotto’ vedi tu.’
L. ‘SIIIIIIIIIII, NON FERMARTI, NON FERMARTI. ””. VENGOOOOOOOOOO. OH COME VENGOOOOOOO’
Carlo a sentire le manifestazioni di piacere di Luciana sente crescere l’eccitazione. Si siede sul divano e si massaggia l’uccello attraverso i pantaloni. Luciana sembra continuare a godere, il sentirla godere così intensamente e di continuo stupisce Carlo. Con lui, nonostante il Viagra, ogni orgasmo era seguito da una pausa, da una fase di recupero, invece, ora, sono tredici minuti, settecentottantasecondi che gode, continuativamente. Sicuramente avranno cambiato posizione, mentre Carlo è assorto in questi pensieri sente finalmente la voce di Denis annunciare l’eiaculazione ormai vicina:
D. ‘Stò per venire, ora ti riempio, ti farcisco come una brioche porca che non sei altro. La vuoi la cremina di Denis troiona. Eccola, troia, eccola, eccola, eccola, eccola, eccola.’ Carlo presume che ad ogni esclamazione corrisponda un getto di sperma. Ogni volta che l’uomo sborra Luciana grida, letteralmente, di piacere.
Infine cala un silenzio rotto solo dal respiro affannoso di Luciana e da quello più profondo del ragazzo. Carlo si affaccia sulla porta della camera, i due sono sdraiati con lei che ha una gamba su quelle del ragazzo e lo abbraccia. Sono l’immagine dell’appagamento sessuale, Luciana, dopo aver normalizzato la respirazione scende lungo il corpo di Denis leccandolo ed arriva fino al suo uccello, lo pulisce dei residui di sperma ed inizia a succhiarlo, in breve inizia a pomparlo con voracità facendolo nuovamente eccitare.
D. ‘Ne vuoi ancora? Vedi Carlo è incontentabile, ne vuole ancora. ‘
L. ‘Si, ho ancora voglia di te. Dammi il tuo cazzo.’
Così dicendo Luciana sale a cavalcioni sul ragazzo e si impala sul suo uccello. Carlo constata che effettivamente Denis è dotato, molto dotato. Il cazzo è lungo almeno venti centimetri, è largo e soprattutto svetta rigido ed eccitato dopo pochi minuti dall’amplesso precedente. Mentre Luciana lo cavalca Denis gli stringe i capezzoli, facendola lamentare, ma dopo pochi minuti la donna ricomincia a godere.
D. ‘Girati, mostrati a Carlo, fai vedere quanto sei brava a scoparmi.’ Ordina a Luciana, che esegue, gira le spalle al ragazzo e ricomincia a cavalcare il suo pene, Carlo ora ha la vista frontale della donna, i seni che ballano al ritmo dell’amplesso, la bocca aperta a prendere aria, gli occhi sognanti e l’espressione estatica della donna. Sale e scende sull’asta di carne con ritmo regolare, mugolando di piacere.
D. ‘Carlo se vuoi approfittarne per una palpatina, o se vuoi farti una sega. Vedi tu.’ Suggerisce Denis. Carlo si avvicina e bacia Luciana, con una passione crescente, palpandole i seni, pizzicando i capezzoli.
L. ‘Amore vedi come mi scopa Denis, è incredibile, instancabile. Tu non puoi darmi una cosa così, e non puoi chiedermi di rinunciare a questo. Scusa ma ‘. GOOODOOO’ Luciana ha il corpo scosso dal piacere, Denis accelera il ritmo, la fa scendere alla pecorina e continua ancora per alcuni istanti, lunghissimi, in cui lei gode continuamente e bacia Carlo con una passione mai provata fino a quando Denis le viene dentro ancora una volta. Quando lui si stacca dalla vagina cola un rivolo di sperma.
D. ‘Vuoi favorire?’ chiede a Carlo che si è allontanato. Lui arrossisce e fa un cenno di diniego, non vuole fare la figura del frocio, già così la situazione è umiliante.
D. ‘Dai Lucy, datti da fare che devo andare a casa, domani lavoro. Fai un bel lavoretto di bocca, da brava vacca.’Luciana esegue, la presenza di uno spettatore la stimola ulteriormente, ad un certo punto infila due dita dentro di sé, le estrae coperte dello sperma dell’amante e le ingoia, leccandole e pulendole. Sia Denis che Carlo sono colpiti da questa provocazione. Luciana stà manifestando un lato esibizionista della sua personalità.
Denis si alza ed entra in bagno, piscia rumorosamente, si risciacqua l’uccello ed esce per prendere gli abiti. Si veste e si dirige verso la porta:
D. ‘Ciao ragazzi, io vado che domani devo alzarmi per lavorare. Voi continuate pure come se io fossi con voi. Ci sentiamo domani.’ Bacia Luciana ed esce.
La donna è sul letto, con il gomito sul cuscino, e fissa l’uomo. Con l’indice fa un gesto per chiamarlo a se. Carlo si avvicina, titubante, sale sul letto di fianco all’amante. Lei gli bacia il collo e sale fino all’orecchio dove sussurra:
L. ‘Dai amore, ho capito che vuoi leccarmi. Scendi, sono così calda che mi farai godere moltissimo. Non essere timido.’ Carlo è scossa dall’offerta.
C. ‘No, non sono un frocio. Non voglio. Sei matta?’ ma Luciana continua a baciarlo, gli apre la camicia e gli succhia un capezzolo provocandogli dei brividi.
L. ‘Fallo, sarà il nostro segreto, lo sapremo solo io e te. Non vuoi farmi godere anche tu come ha fatto Denis?’ Carlo bacia i capezzoli della donna, scende sulla pancia, lecca l’ombelico e continua a scendere. Arriva al clitoride, l’odore di sesso è fortissimo, con la lingua stimola il clitoride e subito Luciana sospira.
L. ‘Forza, leccamela, voglio venire sulla tua lingua. Muoviti, muoviti.’ La donna incita Carlo che pian piano, leccata dopo leccata, aumenta l’ampiezza del suo movimento e lo spinge in profondità dentro l’intimità dell’amante. E’ sconvolgente, stà leccando la figa della sua donna appena scopata da un altro. Lei continua ad incitarlo:
L. ‘Dai, più dentro, più dentro. Così, si, così, bravo. Tranquillo, non lo saprà nessuno, sarà il nostro segreto. Dai porcone lecca la sborra dalla mia figa.’ Questa frase è come una scossa elettrica, Carlo accelera il movimento della lingua e con un dito stimola l’ano di Luciana portandola all’orgasmo. Mentre gode Luciana tira a se Carlo, gli slaccia i calzoni, estrae il pene eccitato e lo infila in bocca. Quindi lo rovescia sulla schiena e lo pompa rumorosamente, famelicamente, infilandolo tutto dentro la bocca, lavorandolo con la lingua, succhiandolo. Con l’indice stimola l’ano di Carlo e, quasi subito, affianca il medio all’indice provocando un lamento dell’uomo che però subito arriva all’orgasmo. Sborra una, due volte e Luciana ingoia tutto, con aria soddisfatta. Lo bacia, la sua bocca contiene ancora gli ultimi resti della sborrata di Carlo.
Quindi si abbracciano, soddisfatti ed appagati, e si lasciano vincere dal sonno.
E’ trascorsa oltre una settimana dalla serata trascorsa in discoteca da Denis e Lorella. Hanno avuto occasione di sentirsi telefonicamente ma non sono più riusciti a vedersi, questo perché Marco si è laureato e quindi, essendo più libero, tutte le sere è andato a prendere la fidanzata al termine del lavoro. Denis è lusingato dal crescente nervosismo che manifesta Lori, ma evita di fomentarlo, il suo fine non è far saltare la coppia formata da Marco e Lorella, anzi vuole che la loro storia continui ma con un terzo incomodo. Lui. Lorella, comunque ha detto chiaramente di essere stufa delle attenzioni del fidanzato, lei era abituata a godere di una libertà che ora è minata dall’assiduità di lui, che, ad onor del vero, si comporta così nel tentativo di recuperare il tempo perso a causa dello studio.
E’ domenica sera quando Denis riceve una telefonata da Lorella, lui è rientrato a casa dopo aver trascorso il pomeriggio con Luciana. Carlo è a Parigi dalla figlia e comunque la storia a tre si è consolidata a tutto vantaggio del ragazzo che può scopare con Luciana quando vuole, con Carlo presente o meno. Infatti gli incontri in auto sono scomparsi, sostituiti da più comodi e soddisfacenti incontri a casa di Luciana ed anche a casa di Carlo, a Torino. Comunque ora è stanco ma soddisfatto e spera di poter nuovamente incontrare Lorella. E’ certo che lei stia prendendo una deriva molto interessante, lo cerca, lo vuole e le piace fare sesso con lui, ma è rassegnata al fatto che Denis non possa rivestire il ruolo di fidanzato ufficiale, ancora meno di marito.
Lo. ‘Ciao amore. Ho una bella notizia, Marco parte domani e torna martedì sera. Va a Milano per un colloquio di lavoro per una banca. Una selezione di gruppo. Gli pagano anche l’albergo, figurati. Possiamo vederci domani sera!!’ l’entusiasmo di Lorella è coinvolgente.
D. ‘Amore mio, il lunedì ho allenamento, ma per te faccio un’eccezione. Ti vengo a prendere fuori dal lavoro?’
Lo. ‘No, preferisco essere prudente. Vengo a casa tua, per le venti e trenta sono da te. Non vedo l’ora. Questi dieci giorni con Marco sempre tra i piedi sono stati interminabili’
D. ‘Povero Marco, voleva essere premuroso’ ride Denis
Lo. ‘Si, era in fregola! Altroché, voleva sempre toccarmi e che lo toccassi io eccetera eccetera. E poi è un cretino; a casa sua non possiamo andare per via della madre, casa mia è sempre affollata, in macchina dovremmo andare in posti isolati ma lui ha paura, insomma una pena.’
D. ‘Ahahahahah, Lori mi fai morire dal ridere. Sembra che racconti Stanlio ed Olio. Ahahahahah, e allora niente scopatina?’
Lo. ‘No, ho fatto come mi hai detto tu. Lo ho tenuto a dieta, una seghina al giorno ed una palpatina di tette, La figa la vede solo da lontano, così impara a liberarsi di quella rompicoglioni della madre, eh scusa.’ Denis sta ridendo a crepapelle, si immagina Marco tutto eccitato e Lorella che lo comanda a bacchetta.
Lo. ‘Domani vengo da te per le otto, tu hai dei genitori furbi, cazzo. Che si fanno i cazzi loro. Ciao amore a domani.’
D. ‘A domani Lori, oh, mettiti in tiro per me. Mi raccomando’ Lei riattacca senza rispondere.
Lunedì sera, serata fredda ed umida. Lorella avvisa con un messaggio Denis che le va incontro. Lorella non è una bellezza, alta un metro e sessanta, capelli castani, culo piuttosto pronunciato, una seconda di seno (forse abbondante) ed un viso ordinario, ha anche un accenno di pancia. La sua attrattiva maggiore è l’essere la fidanzata di Marco. Ma questa sera è in splendida forma, stivali neri, di pelle, alti e con tacco e plateau che la alzano di almeno quindici centimetri, tutta la sua figura ne guadagna. Il culo è evidenziato ed il fisico risulta slanciato dai tacchi. Il seno appare più pieno ed anche la vita è stretta ed eccitante. Indossa un abito di lana modellato sul corpo che evidenzia la figura. Il trucco è perfetto e valorizza il volto ed i capelli sono raccolti in una acconciatura, alta piuttosto elaborata.
D. ‘Lori, sei splendida!! In gran forma’
Lo. ‘Hai detto che mi volevi in tiro’ risponde Lorella ridendo, felice della reazione di Denis. E’ lieta di sentirsi apprezzata, in realtà temeva di non essere all’altezza di un partner così desiderato e corteggiato.
La madre di Denis ha preparato una cena leggera, un arrosto tiepido, insalata e torta salata.
D. ‘Apriamo una bottiglia?’ propone Denis che la volta precedente ha utilizzato il suo Moscato corretto vodka. Oggi forse è superfluo ma è sempre meglio abbondare nelle misure di sicurezza.
Lo. ‘Stavolta solo un bicchiere, la scorsa volta ho avuto mal di testa per due giorni. Buonissimo il Moscato ma mi ha steso’ ride Lorella.
Durante la cena la ragazza chiede:
Lo. ‘Hai poi incontrato quella ragazza della discoteca?’ Denis sogghigna.
D. ‘Manu, si. Già al lunedì mi ha cercato per telefono. Durante la pausa delle lezioni. Aveva proprio voglia di incontrarmi dopo quello che gli avevi detto tu. Abbiamo combinato per il martedì alle dodici e trenta. Siamo andati a casa sua, deve appartenere ad una famiglia molto benestante, ha un appartamento splendido. Mi è saltata addosso e abbiamo scopato. Era molto soddisfatta, poi mi sono ricordato di quello che mi avevi detto’.’ E così dicendo prende il suo cellulare, cerca un file e lo apre porgendo il telefono a Lorella.
Si vede la ragazzina nuda, stesa su un letto molto spazioso. Delle manette pelose bloccano le mani alla testiera del letto e le caviglie alla pediera. In bocca un morso con una palla rossa le impedisce di gridare.
Lo. ‘Ma questa attrezzatura è tua?’ chiede sbalordita. Denis ride.
D. ‘Nooooo, è della madre. Me la ha mostrata Manu, quello che vedi adesso è mio.’ Il video continua.
Denis estrae dalla tasca del cappotto delle mollette per fogli, nere. Si trovano in ogni ufficio, la molla è piuttosto robusta.
Denis spiega alla ragazza che si è comportata male, ha cercato di offendere Lorella. Il fatto che non ci sia riuscita non è una scusante valida. Il tentativo è stato offensivo ed ora lui la punirà, così dicendo piazza una molletta intorno al capezzolo destro, prendendo una bella porzione di seno. La ragazza pianta un urletto ma non è particolarmente sconvolta. Allora la seconda viene messa da Denis in modo da pizzicare solo il capezzolo sinistro. Ora l’urlo è decisamente più sincero e convinto,Denis stacca la molletta destra e la sostituisce con la terza. Quest’ultima ha dei dentini per evitare lo scivolamento dei fogli ed una molla più forte. Quando la piazza sul seno destro il tentato urlo di Manu è veramente forte, lei si dimena per il dolore tanto che Denis, preoccupato, la toglie. La ragazza ha gli occhi pieni di lacrime ed è spaventata. Denis le spiega che deve scusarsi sinceramente con Lorella e deve evitare in futuro di fare la bulla con persone che non conosce, le slaccia il morso e Manuela, piangendo, si scusa con Lori promettendo che non si comporterà mai più così stupidamente. Il filmato termina. Lorella è turbata da questo spettacolo, l’immagine di ragazzone di Denis ne esce molto cambiata.
Lo. ‘Cazzo Denis, era sconvolta la troietta.’ Denis ride.
D. ‘Non ti preoccupare, dopo questo trattamento me la sono ancora ripassata un attimo ed ha superato tutto. Guarda mi ha scritto un messaggio il giorno dopo!’E porge nuovamente il telefono a Lorella, il testo del messaggio dice: ‘Ciao stallone, i miei hanno una cascina nel Monferrato. Se vuoi un fine settimana organizziamo. Anche la tua amica, mi raccomando!! Un bacio al tuo pistone!!’. Lorella ride, sollevata. A quel punto un altro pensiero la colpisce, si alza e si porta davanti al ragazzo, che è ancora seduto, quindi si abbassa e lo bacia.
Lo.’Grazie di aver pensato a me. E’ stato un bel gesto.’ Denis la abbraccia e la tira verso di sé continuando a baciarla. Le apre la cerniera facendo scendere il vestito, sotto indossa un corsetto che stringe la vita e sostiene il seno. I capezzoli sono già eretti, eccitati. Il tutto è completato da collant neri. Le mani di Denis corrono lungo il corpo della ragazza, insinuandosi dentro i collant ed arrivando a toccare la vagina, già umida per l’eccitazione. Anche Lorella apre i pantaloni del compagno estraendo il pene, che svetta eccitato.
Lo. ‘Sono andata dall’estetista, mi ha depilato totalmente.’ Annuncia Lori all’amante.
D. ‘Brava, mi piace la patatina glabra.’ In quel momento suona il cellulare della ragazza, che guarda chi è il chiamante.
Lo.’Cazzo, è Marco. Proprio ora sto coglione’ e fa per spostarsi e rispondere ma Denis la blocca.
D. ‘No amore, ho un’idea. Mettiamolo dentro e rispondi a Marco mentre sono dentro di te.’
Lo. ‘Ma sei matto!! Come faccio a parlare come se nulla fosse mentre mi scopi’
D. ‘Non ti scopo, lo mettiamo dentro ma resto fermo. Te lo giuro. Dai proviamo, fammi felice!’
Lo. ‘Tu sei matto, e porco. Un porco matto!!’ ride Lorella. Il telefono smette di squillare, Lorella spera che la situazione sia ormai superata ma Denis è deciso. La prende per mano, apre un cassetto dove trova delle forbicine. Con quelle taglia il cavallo dei collant, un taglio lungo che scopre vagina ed ano. Appare un tanga trasparente. Umido per l’eccitazione di Lorella. Denis si siede sul divano e tira Lorella perché si sieda su di lui, la vagina sfrega sul suo cazzo. Denis le lecca i seni, sale verso il collo e le dice:
D. ‘Ecco, ora mettilo dentro e poi chiama Marco. Chissà cosa voleva dirti, magari è importante. Dai, fallo!!’ il tono è volitivo, caldo ma deciso. Lorella si alza sulle punte dei piedi, prende l’uccello del ragazzo con la mano destra. E’ caldo e duro, Lo appoggia sulle labbra della vagina e si abbassa lentamente. Il cazzo entra in lei facendola provare dei brividi di eccitazione, Denis le succhia i capezzoli con forza tanto che lei mischia gli ansiti d’eccitazione con piccoli lamenti, quando arriva in fondo emette un sospiro forte. Di piacere, di sorpresa, di eccitazione; il tutto insieme. Denis non attende oltre:
D. ‘Dai Lori, chiama Marco. Sono curioso di sapere cosa voleva raccontarti.’ Sorride maligno
Lo. ‘Sei un porco, un porco insaziabile. Ma mi piaci da morire.’ Denis si distende, godendosi lo spettacolo della ragazza impalata su di lui che chiama il fidanzato. Compone il numero:
Lo. ‘Marco?! Ho visto che mi hai cercata. Mi stavo docciando e non ho fatto in tempo. Ora sono pronta. Dimmi com’è andata la giornata? ””.Ah, molto bene!! Addirittura ti hanno già proposto l’assunzione. Ma è magnifico, complimenti tutti i tuoi sacrifici stanno per essere premiati. Sono felice, e cosa ti hanno proposto? ””.. Ah, Milano,”’.da subito ””.. certo è un’occasione unica ””.. certo ”’. Lo capisco ””per noi sarà un nuovo sacrificio, tu sarai lontano. Ah ””..pensavi questo. ””E’ una sorpresa ”””’..devo pensarci ”””’ ne parlerò con i miei ””’certo, certo. Ora vai amore. Buona serata!’ Lorella si affretta a chiudere la telefonata e si lascia andare ad un lamento prolungato:’ OHHHHHHHHHHHHH, PORCO, SEI UN PORCO, UN MAGNIFICO PORCO MA CHE COSA STAI FACENDO!?!’ Denis a metà telefonato ha iniziato a contrarre e rilassare i muscoli pelvici. In tal modo il pene si gonfia di qualche millimetro e si sgonfia. Questo movimento, per quanto piccolo, ha eccitato Lorella dandole un senso di riempimento totale.
D. ‘Io? Niente, mi tengo in allenamento. Alleno i muscoli’ risponde Denis con espressione allegra.
Lo.’Bene, allora adesso fai qualcosa. Scopami che ho voglia, scopami forte, voglio godere.’ Denis non si fa pregare e si muove dentro Lori con forza. In pochi minuti la porta all’orgasmo ma lui non è ancora venuto, si solleva tenendola a se e la gira mettendola di schiena sul divano, le solleva le gambe portandole all’altezza delle sue spalle e riprende a scoparla con colpi profondi e cadenza regolare. Dopo pochi minuti lei ricomincia a vibrare per il piacere che prova, per Denis è il momento giusto per insegnarle come comportarsi.
D. ‘Ti piace Lori?’
Lo.’Siiiiiii’
D. ‘Allora dillo Lori, fammi capire che ti piace, che mi desideri. Non chiuderti in te stessa.’
Lo. ‘Ma se tremo come una foglia, cosa devo fare di più’ ribatte la ragazza. Denis estrae il cazzo ed attende prima di reintrodurlo.
D. ‘Devi dirmi che lo vuoi, che vuoi il mio cazzo, che vuoi essere scopata’ e dopo queste parole entra in lei profondamente.
Lo.’SIIIIIIIIIIIII, CHE BELLO, SCOPAMI, SCOPAMI, VOGLIO ESSERE SCOPATA, VOGLIO IL TUO CAZZO. FOTTIMI FORTE, CAZZO CHE VOGLIO GODERE!!’ Lorella conclude quasi gridando. Denis accelera il ritmo e conclude venendo dentro di lei che grida tanto è il piacere che prova. Dopo alcuni secondi si stacca dall’amante e si porta a fianco della sua bocca porgendole l’asta, lei capisce e la ingoia, la lecca, la pulisce tutta.
D: ‘Ti piace leccarmi la sborra Lori?’
Lo. ‘Si, si’ riesce solo a mormorare lei, ancora travolta dai tremiti.
D. ‘A Marco non leccarlo, mi raccomando. La tua bocca è solo mia, ricordati’ Lorella lo fissa con occhi lucidi di piacere e fa un cenno di assenso.
Si spostano in camera da letto e dopo alcuni minuti sono in grado di chiacchierare.
D. ‘Allora, cosa voleva dirti Marco?’
Lo. ‘Che la selezione di oggi è andata molto bene. Domani vogliono già assumerlo. Il problema è che il lavoro è a Milano, nell’ufficio investimenti centrale. Un bel posto ma lui vorrebbe che io andassi con lui a vivere a Milano. Ed io sono scettica. Non sono pronta. In questo istante poi”’ dopo quello che ho passato con te, non ho molta voglia di vivere con lui’ conclude ridendo. Denis tace, sembra pensieroso, poi si posiziona tra le gambe di lei, in ginocchio. Sfrega la sua cappella sulle labbra della vagina, il cazzo gli si indurisce quasi istantaneamente. Lorella dice:
Lo. ‘Ma di nuovo? Hai di nuovo voglia? Sei insaziabile!!’
D. ‘Tu non hai voglia? La tua figa è fradicia, dimmi che non hai voglia e me ne vado. Ma ora non ti credo, sei FRADICIA DI VOGLIA’ rimarca Denis provocandola, mentre dice queste parole introduce i primi centimetri dentro di lei, che inizia subito a fremere.
Lo. ‘Oh, mio Dio. Mio Dio che bello. Scopami, porco, vuoi che ti dica che voglio essere scopata vero? Ed allora te lo dico, fottimi, fottimi voglio godere di nuovo. Porco sbattimi!!’ Denis esegue, in capo ad alcuni minuti la porta all’orgasmo, quindi la gira prona, le infila il cuscino sotto la pancia, vuole di nuovo godere del suo culo. Nel comodino ha un lubrificante, con due dita le lubrifica lo sfintere, lei non si oppone, questa volta non è ubriaca è ben consapevole. Appoggia la cappella e le intima:
D. ‘Ora spingi come dovessi cagare, così si apre lo sfintere. Ecco, così!!’ ed entra dentro di lei, attende che lei si abitui al senso di riempimento poi la provoca ulteriormente.
D. ‘Ora muoviti tu, decidi tu quanto in profondità ti entro, come ti piace. Fammi sentire cosa vuoi, come vuoi che ti inculi, forza Lori, muoviti.’ La ragazza è sorpresa, lentamente inizia a muoversi avanti ed indietro, poi inizia ad accelerare, ad ansimare, a manifestare piacere, eccitazione. Si sta inculando da sola, Denis è come un vibratore di carne, caldo e piacevole, ma è lei che si incula secondo le sue sensazioni ed i suoi desideri. E’ veramente eccitante.
D. ‘Hai un culo fantastico Lori, bello sodo. Ti ricordi che ti avevo spiegato che devi massaggiarti il clitoride mentre ti inculo. Così godi di più.’ Le ricorda Denis, fa seguire le parole ad una pacca sul sedere che sorprende la ragazza
Lo. ‘Ohi, fa piano!’ Denis molla un’altra pacca al culo di Lorella che scivola in avanti tanto che solo la cappella di Denis resta dentro di lei, Denis la prende per i fianchi e la fa arretrare.
D. ‘Masturbati e smetti di lamentarti. Scommetto che ti piace essere sculacciata’ dopo queste parole Denis, tenendosi aggrappato ai fianchi della donna inizia a muoversi con più velocità, i movimenti oscillatori di Lorella e l’avanti ed indietro di Denis si sommano, ogni penetrazione è lunga e profonda, il piacere raggiunge Lorella improvvisamente, è un piacere differente da quello prodotto dalla penetrazione vaginale, è la somma della masturbazione, della penetrazione anale e del piacere mentale prodotto dalla consapevolezza di compiere un atto non comune, non praticato da tutti. Mentre Lorella viene Denis riprende a sculacciarla ed lei ad ogni colpo risponde con un urlo di piacere.
Lo. ‘SI ”’.. GODO ”””SI ”” SI ””’..MI PIACE ””’..DIO MIO COME MI PIACE’ . Denis estrae l’uccello e si corica di fianco alla ragazza. Lei ha un’espressione decisamente sconvolta, sta ancora masturbandosi il clitoride per far terminare le onde dell’orgasmo con lentezza. Denis medita sulla telefonata di Marco, sulla risposta da dare, sui consigli per Lorella, nel frattempo la ragazza si sta riprendendo, lo bacia e scende lungo il suo corpo fono ad arrivare in mezzo alle gambe. Inizia a leccargli l’uccello, a succhiarlo, Denis è molto sorpreso, non avrebbe mai creduto che lo avrebbe fatto, è proprio assatanata questa sera, si gode alcuni istanti di quel trattamento e la visione di Lori che lo succhia. E’ realmente eccitante con quegli stivali lucidi, le calze nere che ha aperto sul cavallo e quel bustino nero che ne valorizza la figura. Vuole darle la sua visione per il loro futuro, una visione che devono condividere:
D. ‘Amore ho pensato a quello che ti ha detto Marco. Non conosco la tua opinione, ma il trasferirti a Milano comporta il cercare un nuovo lavoro, lasciare gli amici, la famiglia. E’ un impegno.’
Lorella sta succhiando la cappella ed infila l’asta in bocca fin dove le è possibile, quindi risale seguendola con la lingua.
Lo. ‘Infatti non ho voglia di spostarmi a Milano.’ Denis riprende.
D. ‘Ragioniamo insieme, Marco sta diventando un buon partito, un bel lavoro, un bello stipendio. Milano è una bella città, piena di divertimenti, di ragazze. Se tu non lo segui rischi che una troietta dell’est gliela faccia annusare e lo irretisca. Sappiamo che lui è un bambinone sull’argomento, così dopo tutti i sacrifici fatti anche da te mentre studiava tu resti con un pugno di mosche’ Lorella smette di leccare, tiene il bastone di Denis in mano segandolo lentamente ma ascolta cosa lui stia dicendo, non capisce dove voglia andare a parare.
D. ‘Secondo me sarebbe giusto che Marco e tu fissaste la data di matrimonio, a quel punto tu ti sposterai a convivere con lui ma con la certezza di avere già una obiettivo sicuro. La mamma di Marco, tra l’altro non approverebbe la convivenza ed anche i tuoi ne sarebbero tranquillizzati.’
Lo. ‘Ma stai scherzando?? Abbiamo appena fatto l’amore e mi proponi di sposare l’uomo che tradisco? Ma cosa ti dice il cervello? Io voglio lasciarlo!’ reagisce lei.
D. ‘E cosa ottieni? Diventi la mia ragazza? Dopo una settimana sei folle di gelosia, io ieri sera ho scopato con Luciana, domani vado da una cliente che vuole mostrarsi casa sua, e probabilmente non ci fermeremo alla casa ma approfondiremo la conoscenza. Tu cosa diresti? Saresti felice? Non credo. Guarda Luciana, io sono il suo amante ma si tiene stretto Carlo come fidanzato ufficiale. Fedele, affidabile, benestante, io non ho nessuna di queste qualità.’
Lo. ‘Ma io voglio te, non Marco’ ribatte la ragazza.
D. ‘E mi hai e mi avrai sempre. Scoperemo sempre, come stasera, anche quando sarai a Milano, per me non è un problema spostarmi e la tua famiglia è sempre qui, verrai a trovarla. Ma non confondere il piacere con l’amore, con il futuro, pensa che vita potresti avere a Milano con un marito che guadagna molto. Potresti anche smettere di lavorare, dedicarti a quello che ti piace.’ Denis si azzittisce, si rende conto che parla come un piazzista. Stà spingendo troppo Lorella verso questa soluzione, che lui gradisce perché vorrebbe dire che Marco avrebbe una moglie che scopa con lui, la sua vendetta sarebbe perfetta, oltre ogni aspettativa.
Lo. ‘Guarda non so. Perché spingi per questa soluzione? Cosa cazzo te ne frega?’
D. ‘Lo dico per te, ti voglio bene e sarei felice di saperti sistemata e felice.’ Lorella si tranquillizza.
Lo.’Ok, ci penserò. Ora devo scappare è quasi mezzanotte. ‘
D. ‘Ti seguo con la mia macchina così siamo più tranquilli.’ Lorella apprezza questa galanteria.
Lo.’Grazie, sei un amore.’ E si alza dirigendosi verso il bagno.
Dopo due giorni, mercoledì sera, Lorella telefona a Denis. E’ tardi.
Lo. ‘Ciao, ho bisogno di vederti, di parlarti. Quando è possibile?’
D. ‘Dimmi tu, io mi libero. Domani sera o a pranzo’ risponde Denis, mezzo addormentato. Questa sera non è andato da Luciana, vuole recuperare le forze dormendo.
Lo. ‘Al mattino a che ora parti?’
D. ‘Domani alle otto e trenta ma posso organizzarmi e partire dopo.’
Lo. ‘Io entro alle dieci, possiamo vederci prima?’
D. ‘Ok, allora vieni qui tu, a casa mia. Per le otto, otto e mezza.’
Lo. ‘Ok, grazie domattina sono da te. Grazie.’ E chiude la telefonata.
Il giovedì mattina Lorella alle otto chiama Denis:
Lo.’ Sono qui’ Denis le apre il cancello e lei sale fino al secondo piano della villetta con la scala esterna. Denis la fa accomodare, il suo appartamento è caldo mentre fuori le auto sono coperte dalla prima brina. Lorella si sfila il giubbotto, indossa jeans e scarpe da ginnastica con un maglioncino nero. Il trucco è curato ma l’abbigliamento non la valorizza, sembra una ragazzina sfigata.
Lo. ‘Scusa ma sono nella merda. Sono nella merda. Ho parlato con mamma e lei ritiene che la tua idea, non leho detto che è tua ovviamente, sia perfetta. L’ideale per me e per tutti, il problema è Marco. Io ero convinto avrebbe mostrato titubanza, timore, invece m’ha detto che è un’idea splendida, che trova giusto che io sia tutelata, che lui è ben felice di sposarmi. A Maggio dell’anno prossimo, ha specificato. Ora cosa cazzo faccio? Io ho paura, non lo amo, non lo desidero, non voglio sposarlo’ Lorella parla rapidissima, senza pause e poi scoppia a piangere. Denis la abbraccia per consolarla.
D. ‘Tesoro, devi fare quello che desideri. Io e tua madre pensiamo che sia un peccato buttare via tutti i sacrifici che in questi mesi hai condiviso con Marco’
Lo. ‘Mesi, sono due anni ormai.’ Sbotta Lorella, Denis ringrazia mentalmente il padre, lo ha obbligato a seguire un corso di ‘Linguaggio del corpo’ ed ora lo apprezza. Lorella si torce le mai, si morde le labbra. E’ effettivamente scossa, nervosa, deve calmarla.
Lo. ‘Oltretutto Marco mi ha portato un regalo da Milano. Una borsa di Vuitton. Autentica. Una mia amica mi ha detto che costa oltre millecinquecento euro. La cosa mi ha mandato ancora più nel panico. Lui mi regala una cosa così ed io mi faccio sbattere da un suo amico! Sono in pieno pallone!’
D. ‘Tesoro, tu puoi essere fedele a Marco da subito se ritieni che lo meriti e se è quello che desideri. Ma non credere che tutte le mogli siano fedeli. Ti ho fatto vedere quante mogli sono passate nel mio letto. Ed i mariti non lo sanno, ovviamente. L’importante è che tu non manchi di rispetto a lui e non gli tolga nulla. Fino ad oggi non hai mai fatto rinunciare lui a qualcosa per soddisfare te stessa, non è vero?’ La ragazza annuisce, sta smettendo di piangere.
D. ‘Marco, in questo momento ti offre un avvenire solido e piacevole. Perché vuoi regalare tutto questo alla prima troietta che passa. E poi magari lo cornifica lo stesso, non credere. Sei d’accordo? ‘ Lorella ha smesso di mordersi le labbra, ora si accarezza i capelli, e si sta rilassando, pensa, assimila quello che Denis le dice. Il corpo si rilassa, è meno contratto.
D. ‘Amore mio, oggi un matrimonio non è per sempre. Se la storia andrà bene, magnifico, se dovesse non soddisfarti potrai sempre concluderla. Magari con una liquidazione o una rendita. Perché sprecare tutto questo?’ Lorella si lecca le labbra. La franchezza di Denis nell’affrontare la situazione la colpisce.
Lo. ‘E noi?’ domanda.
D.’Decidi tu, è tutto nelle tue mani, possiamo smettere di vederci, possiamo vederci saltuariamente. E’ una decisione solo tua, che non deve complicarti la vita.’ Lorella lo abbraccia.
Lo. ‘Grazie. Sei molto generoso. Domani devo andare a Milano con Marco per vedere un appartamento in affitto ed ero proprio turbata. Dovevo capire cosa dirgli. Ora sono più serena, ho quasi fame.’
D. ‘Ti offro un caffè, lo preparo con la moka, e dei biscotti.’ Risponde Denis dirigendosi verso l’angolo cottura.
Venerdì sera, Denis è sotto casa di Lorella. Sono le dieci, dopo mezz’ora vede sopraggiungere la Polo di Marco. E’ come con il cazzo, entrambi hanno Volkswagen ma quella di Denis è più grossa e performante. Pensa Denis ridacchiando, in realtà è teso, vuole capire cosa attendersi da Lorella. Ha il dubbio che la sceneggiata della mattina precedente fosse al solo fine di capire se lui l’avrebbe sputtanata o se poteva essere suo complice. Ma lei aveva già deciso di accettare la proposta di Marco. L’auto si ferma, Lorella bacia Marco, un bacio con la lingua, che dura alcuni secondi. Poi chiude la porta e si dirige verso l’androne di casa. Denis le manda un messaggio:
D. ‘Non salire in casa.’ Dopo aver chiuso il portone lei risponde:
Lo.’Dove sei?’
D. ‘Qui, sotto casa tua. Se vuoi ci vediamo’ la porta del condominio si apre, Lorella si guarda intorno e corre verso l’auto di Denis. Indossa stivaletto con un tacco largo, calze nere, una gonna a portafoglio, piuttosto corta, ed un piumino. Capelli raccolti e trucco curato completano il tutto, è carina. Sale in auto:
Lo. ‘Ciao, non ti aspettavo!’
D. ‘Andiamo a casa mia?’ inutile perdere tempo in discorsi inutili, lei lo guarda, sorpresa. Poi lo bacia, con una furia crescente, è una risposta positiva. In pochi minuti sono nella casa di Denis, lui le sfila il giubbotto, le toglie la maglia lasciandola con il bustino nero che la valorizza. Troia, si è messa in tiro per Marco.
Le sfila la gonna e prende le forbici per aprire i collant.
Lo. ‘Non vuoi che li sfili?’
D. ‘No, te li romperò fino a che non imparerai a mettere quelli aperti. Chiedi a Luciana dove li compra’ Lorella è seduta sul divano, a gambe aperte, Denis è in ginocchio di fronte a lei. Taglia i collant con le forbicine, sposta il perizoma trasparente che copre la sua intimità e porta la lingua a lambire prima il clitoride e poi a scendere verso le labbra della vagina. La sente già umida, eccitata, non aspetta oltre, si alza calando i pantaloni ed estraendo il pene, turgido e paonazzo per l’eccitazione. Lo appoggia sulla vagina della ragazza ed è quasi risucchiato dentro di lei. La solleva prendendola sotto le cosce, il pene esce dalla sua intimità ma Lorella lo prende con la mano destra e lo guida nuovamente dentro di sé. Emette un lungo ansito misto di piacere ed eccitazione. Denis la interroga:
D. ‘Oggi hai scopato con Marco?’ chiede mentre la scopa con movimenti regolari e continui del bacino.
Lo. ‘Ohhhhh, sei gelosoooo.’ Risponde lei, Denis ride.
D. ‘No, voglio solo farti notare la differenza.’ Spiega perfidamente, Lorella è talmente eccitata che i suoi succhi colano fuori dalla vagina.
Lo. ‘Sei uno stronzo. Ohhhhhhhhhhh, uno stronzo. Oh mio dio, come fai a farmi godere così, sto’ per venire.’ Denis rallenta il ritmo, vuole soddisfare una curiosità.
D. ‘Cosa avete fatto oggi? Raccontami Lori, forza.’
Lo. ‘Siamo andati a Milano, abbiamo visitato tre appartamenti. Uno ci piaceva e lo abbiamo bloccato. Tra una settimana Marco inizia a lavorare e deve spostarsi. Poi mentre tornavamo a casa Marco mi ha chiesto di fermarmi in un hotel che è famoso perché ha delle camere a tema, non sono riuscita a rifiutare, poverino, era così tenero. E così siamo andati in questo posto. Carino, pulito. E poi siamo tornati a casa.’
D. ‘Idea carina. E quanto tempo siete stati al motel?’ Denis ricomincia ad aumentare il ritmo, lei gli artiglia le spalle e stringe le gambe sui fianchi. Inizia ad essere stanca ma l’insieme stanchezza/eccitazione le provoca sensazioni sconvolgenti. Anche Denis inizia ad essere affaticato ma vuole portare a termine la cavalcata e l’interrogatorio.
Lo. ‘MIO DIO, dalle quattro, cinque fino alle otto, nove.’ Quindi quattro ore in tutto. Denis accelera, vuole farla godere.
D. ‘E quante volte hai goduto?’ insiste perfido.
Lo.’MIO DIO, ORA GODO, ORA STO’ GODENDO. NON SO, NON RICORDO DUE VOLTE, FORSE TRE. MA MAI COSI’, MAI COSI’. MI FAI IMPAZZIRE COSI” Denis ha un’espressione trionfante, Lorella non ha la minima intenzione di rinunciare al piacere che lui le dà, vuole il marito bravo e ricco e l’amante che la scopa. E’ in suo pugno.
D. ‘Ti piace vero? E dillo, dillo allora, non fare la verginella timida. Fammi vedere quanto sei vogliosa’ Lorella è in preda all’orgasmo da oltre un minuto. E’ stanchissima.
Lo. ‘Si, godo, mi fai godere. Sono la tua porca. Ti prego mettimi giù, non ce la faccio più. Mettimi sul letto’
Denis la posa delicatamente sul letto, la aiuta a distendersi e torna a posizionarsi tra le sue gambe, la scopa alla missionaria con un ritmo frenetico, vuole possederla, vuole sentirla sua. Lorella inizia quasi subito a tremare per il piacere e smania per l’orgasmo prolungato.
Lo. ‘OHHHHHHHHH. SI ”” SI ””’ COSI’ ””’.SCOPAMI ”””..SCOPAMI ‘.. COSI”.
Denis gode nella ragazza e raggiungono l’orgasmo insieme, baciandosi, leccandosi e gridando in contemporanea. Denis si accascia su di lei, quindi estrae il pene che si stà infiacchendo e la abbraccia. Restano così per parecchio tempo, Lorella deve recuperare le forze ed anche Denis è appagato. La prima a riprendersi è la donna:
Lo.’ Cazzo, mi hai fatto morire. Ho goduto da morire, davvero. Ad un certo punto mi è mancato il fiato, credevo di soffocare, il cuore batteva forte. Terribile. Meraviglioso e terribile’ bacia i pettorali del ragazzo, gli lecca i capezzoli. Poi inizia a scendere, la mano di Denis la spinge verso il basso, lecca l’ombelico, arriva all’inguine, alza lo sguardo a fissare Denis, lui sorride, lei scende a leccare la cappella, a succhiare le ultime gocce di sperma, poi lecca tutto il pene nella sua lunghezza, come si trattasse di un gelato, portando la lingua fuori della bocca.
Lo. ‘Minchia, si sta di nuovo indurendo. Incredibile!’ esclama Lorella sorpresa dalla velocità con cui il pene di Denis torna ad indurirsi.
D. ‘Vieni, salimi sopra. Ficcatelo in culo’ ordina Denis,
Lo.’Come?’
D. ‘Hai capito benissimo, salimi sopra ficcandolo in culo. Voglio incularti adesso.’
Lo. ‘Mi farà male così, hai sempre usato un lubrificante’ Denis si stende verso il comodino, apre il cassetto e prende un flacone di lubrificante porgendolo alla ragazza. Lei lo prende, premendolo raccoglie il gel sulla mano destra e lo sparge sul pene dell’amante, soprattutto sul glande.
D. ‘Molto brava, mettilo anche su di te.’ Lorella arrossisce, poi si decide e porta la mano, unta del prodotto, a lubrificare lo sfintere. L’immagine della ragazza che si prepara all’inculata eccita Denis, che la incita:
D. ‘Dentro, lubrificati dentro non solo l’esterno.’ Lorella è paonazza, esita poi aggiunge ancora gel sulla mano e massaggia lo sfintere fino ad introdurre prima una e poi due dita dentro di se. Chiude gli occhi, l’espressione del volto evidenzia che anche lei è eccitata dal contesto, Denis la incalza.
D. ‘Dai, infilalo dentro. E sgrillettati, così godi di più’ vorrebbe aggiungere un appellativo di Troia che trova adeguato alla situazione ma si contiene, potrebbe reagire male. L’importanza è la sostanza delle cose più che l’etichetta che gli si da’.
Lorella è a cavalcioni sull’amante, muove in bacino in modo da posizionare il glande sullo sfintere, si allargale chiappe con le mani e si lascia calare.
D. ‘Spingi come se dovessi cagare, così lo sfintere si apre’ le rammenta Denis. Infatti il glande entra dentro Lorella senza sforzi particolari. Lei continua a scendere fino a sentirsi riempita, quindi si alza e scende nuovamente. Denis si gode lo spettacolo di questa donna che si impala su di lui, masturbandosi.
D. ‘Lori, ti masturbi spesso?’
Lo. ‘Come? Perché?’ lei è sorpresa da questa domanda.
D. ‘Perché la prima volta si vedeva che non eri abituata a masturbarti, ora sembri molto più pratica’ Lori tace.
Lei si muove lentamente, è stanca, Denis la aiuta muovendo il bacino, poi le dice;
D. ‘Sei stanca? Alzati, mi metto dietro di te così è meno faticoso per te. Dai, muoviti’ Lorella esegue come in trance. Denis ne approfitta per prendere un giocattolo nel cassetto, ha avuto un’idea che vuole mettere in pratica.
D. ‘Lori, ho pensato di farti un regalo. Questo è un mio amico, si chiama Bunny, il coniglietto dalle lunghe orecchie. Diventerà un tuo GRANDE amico. Lui ti stimola dentro e con le orecchie ti massaggio la clitoride. Ha questo bel telecomando con tanti bei programmi sia per la parte interne che per le orecchie, ti aiuto a posizionarlo o lo fai da sola?’ Lori è incerta, non ha mai usato un vibratore ma Denis la incalza, le guida la mano ad inserire il fusto dentro la figa fino al punto in cui le orecchie sono a contatto con la clitoride. Quindi con il telecomando lo accende. Il fusto inizia a muoversi dentro Lorella dolcemente e le orecchie vibrano. La ragazza spalanca gli occhi, la sensazione è nuova, molto gradevole. Denis la posiziona alla pecorina, si posiziona dietro di lei, appoggia il fallo e le ordina di spingere, lei ubbidisce e il cazzo le entra dentro senza sforzo apparente. Denis con una mano sui fianchi guida il ritmo della ragazza mentre con la mano destra accarezza la schiena, il seno, il collo, facendola rabbrividire, Lorella è colta dal panico improvvisamente:
Lo. ‘Denis, togliti, togliti mi scappa la pipì, non riesco a tenerla. TOGLITI CAZZO!!’
D. ‘Stai calma, non è pipì, stai squirtando. Non ti preoccupare, rilassati e goditi le sensazioni tanto ho un telo impermeabile sotto le lenzuola. Ho dovuto metterlo dopo che ho buttato via un materasso’ mentre dice questo Denis aumenta il ritmo dell’inculata e cambia il ritmo del coniglietto accelerandolo sia per il fusto che per le orecchie. Lorella morde il cuscino per non gridare tanto il piacere è forte ed il corpo ha dei sobbalzi violenti. Dalla figa le esce un getto di umori abbondante, Denis decide che è il momento di venire, incrementa ancora il ritmo e gode dentro il culo della donna che, subito dopo, si lascia cadere sul materasso, estraendo il vibratore. Per alcuni minuti Lorella deve riprendere il controllo della respirazione, Denis si rilassa. Il letto è zuppo degli umori di Lorella.
D. ‘Che scopata!! Grandiosa!!’ esclama Denis che poi continua. ‘Oggi è stata una giornata intensa, con il superlavoro a cui ti ha sottoposta Marco sarai stanca’ specifica ironico.
Lo. ‘Sei uno stronzo, sai benissimo che non c’è paragone. Tu mi hai fatta morire di piacere, lui ‘.’
D. ‘Ha fatto la sua scopatina coniugale. Abituati.’ Termina la frase Denis con cattiveria, Lorella tace, sfatta.
Lo. ‘Posso docciarmi? Sono bagnata e piena di sborra.’
D. ‘No, amore, voglio che tu dorma così, con i miei ricordi su di te. Ti doccierai domattina, stanotte sentirai i miei profumi sopra e dentro di te.’ Il tono di Denis non ammette repliche, aiuta la ragazza ad alzarsi e rivestirsi. Dal culo le cola dello sperma che lui raccoglie con due dita che le porge da leccare, lei ubbidisce. Denis le infila il vibratore nella borsa.
D. ‘Tienilo, magari ti servirà’ lei arrossisce. Salgono in macchina, Denis le chiede:
D. ‘Cosa ti ha detto il tuo capo? Ti trasferisce?’
Lo.’Si, dopo l’epifania vado in un negozio in un centro commerciale vicino Milano. Marco invece inizia a lavorare già tra otto giorni a Milano.’
D. ‘Bene, avremo due mesi in cui potremo frequentarci più facilmente’ nota Denis.
Lo. ‘Sei un maiale. E’ vero comunque, ma dovremo fare attenzione a che nessuno dubiti di nulla. Mi raccomando’
D. ‘Tranquilla, staremo attenti, io sono abituato. A proposito di attenzione e abilità mi rispondi sul masturbarsi?’ Lorella avvampa.
Lo.’Come?’
D. ‘Hai capito benissimo. Mi sembri abituata a masturbarti, da quando?’
Lo. ‘Da quando ti frequento ”’ alcune notti mi sono svegliata ””’ ti sognavo ed ero eccitata ”” non riuscivo ad addormentarmi ”””.. allora per calmarmi ho provato ””’.. e dopo dormivo meglio.’ Lori spiega a bassa voce, titubante. Denis invece ha un tono allegro.
D. ‘Da stasera con il coniglietto farai delle dormite da fine del mondo. Vedrai’ Sono arrivati sotto casa di Lorella, si baciano e lei scende dirigendosi verso casa, cammina con le gambe aperte, sente colare lo sperma di Denis dai suoi orifizi e la cosa la disturba.
Siamo ai primi giorni di Dicembre, questo sabato sera Luciana e Denis sono invitati a cena a casa di Carlo a Torino. Carlo ha organizzato la cosa per usufruire dell’impianto di registrazione che ha in camera da letto registrando il loro incontro. Il loro menage a trois è ormai stabile, Denis svolge il ruolo di maschio dominante ma non si comporta in modo aggressivo verso Carlo, sembra lo consideri come un amico invadente da sopportare. Purtroppo si sono aggregati Dick, l’amico di Denis che vantava un credito con lui avendogli ‘prestato’ la sua fidanzata quando Denis non riusciva a battere chiodo ed era ancora vergine,ed Anna. Anna è la vedova di Savino, l’uomo che insegnato il sesso a Luciana, ha oltre cinquant’anni ma sembra sia molto attiva, sessualmente. E Carlo è preoccupato perché Luciana non ne ha mai parlato con lui, mentre sembra che la signora sia ansiosa di ‘conoscere’ Denis.
Denis in questo momento è alla guida, sulla vettura ci sono Luciana, Anna e Dick. L’atmosfera è scherzosa, Anna è una persona simpatica e pronta alla battuta. A volte volgare ma simpatica, Luciana in compagnia dell’amica è a sua volta più sciolta. Dick adora le battute volgari e si trova nel suo ambiente ideale. Lui invece è perso nei suoi pensieri. E’ ormai oltre un mese che Marco si è trasferito a lavorare a Milano e questo ha facilitato la frequentazione tra lui e Lorella. La ragazza è cambiata, molto più disinvolta e disinibita. Una vera donna da letto. Non gli nega nulla ed è sempre partecipe. L’unico aspetto su cui non transige è la riservatezza, proprio con questa motivazione si sono incontrati quasi esclusivamente a casa del ragazzo in orari particolari. La mattina presto o la sera tardi. Lui adora gli incontri della domenica. Marco torna a casa per il fine settimana per stare con la ragazza, che comunque alla domenica lavora praticamente sempre. Alla fine del lavoro Lorella saluta Marco che parte per rientrare a casa e si fionda a casa di Denis per scopare. La mamma crede che pranzi con il fidanzato mentre invece si gode l’uccello dell’amante. Denis è particolarmente lieto di questa soluzione che incrementa il suo sollazzo.
Arrivati sotto casa di Carlo lo avvisano per telefono e lui apre il cancello del parcheggio sotterraneo, lui prende l’ascensore per andare incontro agli ospiti, anche su Luciana conosce molto bene la strada. Arrivato in garage può osservare i quattro invitati, chi lo colpisce di più è Anna. Capelli neri raccolti con una pinza, trucco pesante, molto scuro, indossa un corpetto di pelle chiuso con tiranti sul davanti che sembra prossimo a scoppiare per la pressione del seno. Probabilmente una quinta, bianco latte. Una gonna di pelle, lunga al ginocchio, calze nere e stivali di pelle nera con tacchi da battona. Non dimostra cinquant’anni ma è molto volgare. Porta una borsa, ovviamente nera, enorme ed un cappotto appoggiato sul braccio.
Luciana è molto bella, sul braccio ha un bellissimo cappotto in panno beige, indossa un abito marrone che ne fascia il corpo, termina a mezza coscia con un riporto di pizzo. La scollatura è molto profonda, tanto che i seni sono contenuti a stento. Ai piedi indossa stivali in tinta con tacco alto ma largo. Denis indossa pantaloni e maglia aderente per valorizzare i muscoli del corpo. Dick è impressionante, alto più di Denis, sarà un metro e novantacinque, ma più robusto. Peserà cento venti chili, ha un visto da anglosassone, chiaro con capelli biondi e un’espressione simpatica.
C. ‘Benvenuti, sono lieto di avervi qui.’ Li saluta cordialmente Carlo, che si presenta con tutti. Lo sguardo sarcastico di Anna lo colpisce, quando bacia Luciana sulla guancia sente un commento incomprensibile da parte di lei che però provoca l’ilarità di Dick. L’ascensore è per quattro, Carlo attende che uno dei ragazzi si dica disponibile a salire con un secondo viaggio ma interviene Anna:
A. ‘Carletto, fai il perfetto ospite, fai salire noi quattro e tu raggiungici in seguito’ Carlo odia quel diminutivo e non capisce per quale motivo fare così visto che poi dovrebbero aspettarlo davanti l’uscio di casa. Ma Anna ribatte che Luciana è sicuramente in grado di aprire casa, fa questa affermazione con un ampio sorriso che ha lo scopo di porre termine alla discussione. Carlo sorride a sua volta e porge le chiavi a Luciana, i quattro salgono sull’ascensore e si dirigono all’ultimo piano. L’ascensore resta occupato per quasi due lunghissimi minuti, poi si libera. Carlo lo chiama e poi sale a sua volta, la porta di casa è chiusa. Si innervosisce, bussa, poi suona il campanello. Sente un rumore di tacchi dietro la porta, quindi arriva Anna ad aprirgli. I quattro si sono accomodati Denis sul divano con Luciana mentre Dick osserva una foto di Giulia.
A. ‘Bella casa Carletto, bella vista e anche l’arredamento è di mio gusto!’ dichiara Anna ad alta voce.
Dick. ‘Chi è questa fighetta?’ chiede il ragazzo indicando la foto, dove lei è effettivamente molto bella, indossa un abito da sera bianco, corto, sandali molto alti che la slanciano ed è truccata in modo perfetto. Forse troppo marcato ma perfetto. Aveva vent’anni ed era pronta per una festa di compleanno.
C. ‘E’ mia figlia’ risponde Carlo asciutto.
A. ‘Dick lascia perdere, è una ragazzina non va bene per te. Tu hai bisogno di donne vere.’ Dichiara Anna accarezzando le braccia dell’uomo. Interviene Luciana, ridendo:
L. ‘Veramente al matrimonio di Elisa aveva un fidanzato che era un modello nero altissimo e muscoloso’ Carlo arrossisce, quella relazione, che ora è terminata, non era di suo gradimento.
Dick. ‘Se è abituata all’uomo nero io non la spavento di certo’ ride Dick a cui si accodano gli altri. Carlo, rabbioso si dirige verso la cucina, li sente continuare a ridere facendo battute a doppio senso sulle qualità degli uomini di colore. Per cena ha comprato sushi per l’aperitivo, preparerà un risotto come primo ed ha già preparato uno stracotto di vitello come secondo. Prende il vassoio del sushi e quello dei bicchieri per il prosecco. In salotto Denis abbraccia Luciana e la sua mano sfiora il seno della donna, mentre la gonna è risalita fino a mostrare la balza che orna l’orlo della calze. Dick e Anna stanno ancora parlando delle dimensioni del pene dei negri. Anna propone un brindisi al padrone di casa, tutti si uniscono. Carlo si è pentito di aver organizzato la serata ed ora un brivido gli percorre la schiena. Si accommiata dicendo che dove preparare il risotto e li chiamerà appena pronto. Dick dichiara di non amare quelle ‘cosette da frocio’ riferendosi al sushi e Anna, ridendo, lo imbocca. Mentre Carlo unisce il riso al soffritto ed alla salsiccia, attende che si colori, lo sfuma con il vino bianco. Quindi unisce il brodo ed attende la cottura. Sente che gli ospiti ridono di gusto, l’argomento non è chiaro. Assaggia il riso, è quasi pronto, lo manteca con del burro e del formaggio grana. Perfetto, lo versa nella zuppiera, tiepida e si dirige verso la sala da pranzo avvisando che è pronto. Denis gli si rivolge:
D. ‘Carlo, stavamo ridendo perché Anna ha detto che è in grado di definire le qualità amatoriali di un uomo da atteggiamenti, posture, movimenti. Lui li valuta come Trip Advisor da zero a cinque. La precisone al cento per cento la ha da un bacio, oppure da una scopata!’ e tutti scoppiano a ridere. ‘Allora adesso ci bacia tutti e poi ci dà i voti, più tardi ci dirà se si è sbagliata oppure no. Dai Anna, facci vedere cosa sai fare.’ Anna si avvicina con movenze feline a Denis, guarda Luciana che fa un cenno di assenso con la testa e bacia il ragazzo. E’ un bacio lungo e profondo, pare interminabile. Si vedono chiaramente i movimenti delle loro lingue che si inseguono nelle bocche. Anna si stacca e si asciuga le labbra
A. ‘Minchia, niente male.’ Si dirige verso Carlo e ripete la manovra, Carlo vuole abbracciarla per girarla ma lei lo ferma e continua la sua ‘prova’.
A. ‘Bravo Carletto, vali tra due e tre. Non è male, è la sufficienza. Devi darci dentro, comunque.’ Quindi si porta davanti a Dick e lo bacia, le mani del ragazzo salgono lungo le gambe, sollevano la gonna mostrando che i collant sono del tipo preferito da Carlo, quelli con apertura al cavallo. Nel caso di Anna l’aperura è molto ampia e permette di ammirare i suoi glutei, sodi e separati al centro dal filo del tanga. Carlo nota che il bacio si prolunga e Denis ne approfitta per estrarre una delle mammelle di Luciana dall’abito e leccarla. Quando il bacio termina Anna decreta:
A. ‘WOW, con un bacio così ingravidi una donna!! Dick merita cinque per la passione e Denis cinque per la tecnica. Carletto farai fatica a mantenere la sufficienza con una concorrenza così.’ Tutti ridono, tranne Carlo che è imbarazzatissimo. Serve i risotti e tutti iniziano la cena. Anna monopolizza la serata.
A. ‘Non vi spiace se apro un po’ il corpetto, vero? Le mie due amiche preferite stanno scoppiando.’ Dice aprendo il bustino, ha notato che Luciana ha un seno scoperto e non vuole essere da meno.
A. ‘Allora, Carletto hai già preso il tuo aiuto chimico?’ chiede con un sorriso. Carlo sbianca, neanche Luciane è a conoscenza del fatto che lui usa il Viagra.
C. ‘Come? Cosa vuoi dire?’
A. ‘Dai, è chiaro che usi il Viagra o Cialis o altro. Lo hai già preso? Perché stasera ti serve, non vorrai avere un calo di prestazioni!!’ Carlo è bianco come la tovaglia, che sappiano tutti della sua defaillance con Luciana? Tutti ridono, anche lui si unisce alla risata, ma Anna non lo molla.
A. ‘Allora vai a prenderlo tu o devo cercarlo io? Dov’è, in bagno, nel comodino, nella tua scrivania?’ Carlo raccogli e i piatti e torna in cucina. Luciana lo segue:
L. ‘Cos’hai? Stiamo scherzando, Anna è un po’ pesante ma lo fa per creare un’atmosfera allegra. Non vorrai rovinarla!! Continua così e torniamo a casa mia, così possiamo divertirci in pace senza musi lunghi! Su, vai a prendere le pastiglie, lo immaginavo le avessi prese dopo quel calo di virilità. Dai non fare il timido, facciamo quattro risate tutti insieme.’ Carlo si rassegna e si sposta in bagno dove ha nascosto la scatola di Viagra, la prende e torna in sala da pranzo. Luciana ha servito lo stracotto, mentre Denis ha aperto il corpetto di Anna che ora ha le due tette all’aria. Non sono naturali, non a cinquant’anni. Sembrano il seno di una vent’enne, duro, sodo, grosso. Ha capezzoli grossi e areole scure su una pelle lattea, sono almeno una quinta. Anche Denis le osserva ammirato. Luciana serve i commensali, Carlo si siede e appoggia sul tavolo la confezione di pillole blu. Anna la prende in mano:
A. ‘Però, Viagra da 100 mg, preferisci non correre rischi eh, Carletto? Dai prendila che così sei pronto per il dopo cena.’ Intorno alla tavola tutti ridacchiano delle battute cattive di Anna, Carlo si sente umiliato ma impotente. Non può cacciarli di casa, salvo alienarsi del tutto Luciana. Apre la confezione e prepara una capsula.
A. ‘Prendine due, con due torelli come questi, è meglio se abbondi!’ aggiunge ad alta voce ridendo la donna; visto che Carlo esita, sperando che stiano scherzando, Dick prende la confezione e prepara una seconda capsula che gli porge. Carlo le ingoia. Entrambe. Intanto Anna attira Dick sul suo seno, che lui succhia e lecca prontamente. Quindi chiede che cosa ci sia come dolce.
D. ‘Ho detto io di non prenderlo, sono tutti zuccheri semplici che fanno solo male!!’ dichiara mentre attira a sé Luciana e la bacia. Anna scuote la testa:
A. ‘Va bene, mi procurerò il mio dolce preferito. La crema di maschio appena fatta. Quella che voi ignoranti chiamate sborra insomma’ conclude la frase ridendo, anche Dick si unisce alla risata, eccitato dall’ipotesi di essere il donatore di crema alla signora. Infatti Anna si sposta dalla sedia, fa arretrare il ragazzo e si inginocchia in mezzo alle sue gambe. Gli apre la cerniera dei pantaloni e estrae il pene del ragazzo. Non è completamente eccitato ma è già di dimensioni notevoli. Una luce d’eccitazione si accende negli occhi di Anna che si cala sul pene cercando di ingoiarlo tutto. Il pene si indurisce, è lungo come quello di Denis ma è più largo. E’ veramente notevole. Anna riesce ad ingoiare metà di quello scettro, lo succhia con grande impegno, tanto che Dick rovescia la testa all’indietro manifestando la sua soddisfazione.
Dick. ‘Minchia che bocca. E’ proprio una pompinara questa troia. Dai puttanona, voglio sborrarti in bocca!! Denis questa assomiglia a KendraLust, una delle mie porno star preferite. Ed è troia come lei!!’ Denis fa capire ad Anna che anche lui gradirebbe questo trattamento e la donna si posiziona come la collega lavorando con la bocca sull’organo sessuale del ragazzo. Carlo si sente decisamente di troppo, per darsi un contegno ritira i piatti portandoli in cucina. Ritorna dopo alcuni minuti richiamato dai grugniti di Dick che stà godendo nella bocca di Anna. E’ un orgasmo animale, Anna fatica a contenere e ingoiare la quantità di sperma che il ragazzo erutta. Quando Carlo raggiunge la sua sedia Anna si sta alzando, si guarda intorno, vede Carlo e gli si avvicina sorridendo. Lo bacia a lungo, profondamente passandogli parte dello sperma che ancora aveva in bocca. Carlo è scioccato, non riesce a sottrarsi ma si rende conto di essere in una situazione di sudditanza psicologica. Non gli è mai capitato.
A. ‘Bravo Carletto!! Ingoia tutto da bravo frocetto. Sono incerta, voglio capire se sei un frocio tardivo, che deve ammettere di essere un culattone, o un sottomesso che gode ad essere umiliato. Ma oggi lo scopriremo, stai tranquillo!’ la voce di Anna è roca, eccitante. Carlo sbatte le palpebre e riesce a balbettare.
C. ‘Non sono frocio, amo le donne!’
A. ‘Lo vedremo Carletto, lo vedremo. Intanto non ti allontanare mai più da dove siamo noi senza autorizzazione. Se devi andartene chiedi il permesso, anche fosse per pisciare. Ti è chiaro, Carletto?’ Carlo annuisce in silenzio.
A. ‘Bravo, così mi piaci.’ Anna si sposta, e si toglie il corpetto ormai aperto, la gonna ed il perizoma. Restando in calze e stivali neri. E’ decisamente provocante per l’età, che non dimostra assolutamente. Intanto Luciana si è sfilata l’abito e sta cavalcando Denis, gridando per il piacere. Ha già avuto almeno due orgasmi e raggiunge il terzo mentre Denis le riempie la figa di sperma.
Anna prende sotto braccio Dick e Carlo e si dirige verso la camera da letto.
A. ‘Carletto facci vedere la camera dei giochi.’ Entrano in camera da letto e Anna si affaccia sul bagno annesso. ‘Guarda guarda. Il nostra Carletto vuole vedere le fighe che pisciano’ ride Anna indicando la tazza alla turca. Dick si affaccia per vedere mentre Luciana conosce bene la casa e Denis chiede chiarimenti a lei. Carlo pensa che le telecamere situate in camera sono partite, stanno riprendendo tutto, speriamo che lo spettacolo sia di livello.
Anna esce dalla camera, ritorna in salotto dove prende la sua borsa e incita Denis e Luciana a seguirla. Rientrata in camera si avvicina a Carlo, ha movenze da felino, Carlo sente un brivido lungo la schiena.
A.’Carletto, ora inizieremo a giocare insieme. Tu vuoi giocare con me? Ti assicuro che dopo questa sera ti conoscerai molto meglio, scoprirai cose di te stesso che non immagini neanche. Ma non vorrai rovinare la serata a tutta la compagnia, vero? Allora, iniziamo?’ Carlo si sente osservato, soprattutto da Dick che ha un sorriso maligno. Con un’espressione nervosa fa un cenno di assenso, titubante in realtà. Anna apre la sua borsa e prende qualcosa, si avvicina nuovamente all’uomo e lo bacia, struscia i seni contro il suo petto, quindi le prende la mano sinistra, la porta dietro la schiena e applica una manetta al polso, quindi gli porta anche il polso destro e lo lega insieme.
A. ‘Così ti sarà impossibile masturbarti Carletto, ti voglio pimpante, non voglio che sprechi energie.’ Dice Anna ridendo, tutti si accodano alla sua battuta, ridendo e schiamazzando. Quindi si avvicina all’uomo, gli lecca il collo, si abbassa sui talloni aprendogli i calzoni, li cala fino alle ginocchia e chiude la cintura in modo che non possano scendere oltre. In tal modo Carlo è obbligato a camminare come un pinguino, anche perché se dovesse cadere non potrebbe nemmeno attenuare la caduta con le mani. La situazione è piuttosto umiliante per lui, che si domanda perché cazzo si è impegolato in questa situazione. Anna gli abbassa anche le mutande e commenta l’erezione dell’uomo:
A.’ Guardate Carletto com’è eccitato! Ti piace essere sotto il mio controllo, vero porcellino. Vedrai come ti farò divertire!!’ Anna ha sempre un approccio, ironico, derisorio, che scatena l’ilarità soprattutto di Dick che si diverte molto a vedere quell’uomo, più vecchio di lui, che dovrebbe essere esperto e sicuro di sé, dominato dalla donna. Anna è scatenata, ha conquistato il centro della scena.
A.’Ora vi mostro qualcosa di fuori dal comune.’ Così dicendo si stende sul letto, supina, con la testa che ciondola sul bordo del materasso. Chiama quindi Denis affinché si avvicini, il ragazzo è nudo con il pene parzialmente eccitato.
A. ‘Vieni qui, bel ragazzo, lo posso usare un poco, vero amore?’ chiede la donna a Luciana che fa un cenno affermativo ridendo, ha capito cosa passa per la testa dell’amica. Denis è davanti alla donna, che lo attira verso di sé. Introduce il cazzo del ragazzo in bocca e lentamente lo attira verso di sé in modo da farlo entrare in profondità. L’uccello entra e Anna si muove in modo da consentirgli l’accesso alla gola. La scena è impressionante, la gola si gonfia mostrando fin dove arriva la cappella. Denis si immobilizza, come è possibile non provare l’impulso di vomitare? Come riesce a respirare? Anna lo tira ancora verso di sé e il pene entra fino ai coglioni dentro la donna, quindi Denis si ritrae lentamente ma decisamente. La situazione è eccitante e sconvolgente al tempo stesso, lui è’ sotto choc, una cosa del genere era fuori dai suoi pensieri. L’atmosfera è silenziosa, la rivitalizza Anna che si inginocchia sul letto e scherza:
A.’Allora ,sono brava oppure no?’ Luciana, che è sul letto vicino a lei le prende la testa tra le mani e la bacia, il lungo bacio lesbico riesce a alleggerire l’atmosfera. Anna rovescia l’amica sul letto e le due donne continuano a baciarsi, la mano di Anna scende ad accarezzare l’intimità di Luciana, le dita trovano la vagina ancora piena dello sperma di Denis. Anna ha un lampo negli occhi, quindi si avvicina all’orecchie dell’amica e le sussurra qualcosa, lei sorride e acconsente. Anna, quindi si solleva su un gomito:
A.’Dick, aiuta Carletto a leccare la sua amata Lucy. Lei dice che sei molto bravo con la lingua, è il momento di dimostrarlo.’ Dick è venti centimetri più alto e trenta chili più robusto di Carlo, prende il colletto della camicia dell’uomo e lo ‘aiuta’ ad arrivare ai piedi del letto. Gli altri presenti ridono, Carlo è quasi sollevato da terra.
A.’ Bravo, ora inginocchiati sul tappetino.’ Carlo ci riesce a fatica, senza l’ausilio delle mani i suoi movimenti sono incerti ed insicuri. A quel punto Anna invita Luciana a scivolare sul letto fino a mettere le gambe intorno al collo dell’uomo, lei si sposta fino a quando la sua figa è a contatto con la bocca di Carlo che viene spinto da Dick verso la donna. La vagina è umida, eccitata ed aperta. L’esterno è bagnato dai suoi umori e dai residui dell’orgasmo di Denis,che sono abbondanti come sempre.
Carlo si trova con la testa dentro l’amante, dapprima estrae la lingua e lecca il clitoride con titubanza ma in breve,anche dietro agli incitamenti di Luciana ed Anna, lecca sempre più in profondità suggendo il seme dell’amante della compagna. Il gusto non gli risulta rivoltante, il problema è soprattutto a livello mentale, Carlo si sente sottomesso ed umiliato. E tutti i presenti ne sono consapevoli.
Nel mentre Denis ha di fronte a se lo spettacolo offerto da Anna, accucciata sul letto bacia Luciana ed offre il suo sedere alla vista. Sopra le fosette del fondo schiena vi è un tatuaggio tribale, molto visibile. La cosa eccita Denis che allarga le natiche e sfrega la sua cappella contro la vulva della donna. Il sedere di Anna è bello, sodo e perfetto nella sua rotondità. Denis constata che la vagina è già eccitata, mentre lui la accarezza con il pene sente le grandi labbra aprirsi e l’interno umido e caldo sembra volerlo attirare dentro di se. Anna, a questo atto, si illanguidisce:
A.’ Siiiiii, dai, fammelo sentire dentro. Scopami, scopami. Fammi godere, Luciana mi ha detto che sei un grande scopatore, dimostralo. Fottimi’ Anna si muove agevolando l’entrata del ragazzo che scherza con lei entrando solo con la cappella e uscendo subito. Allunga le mani a stringere le mammelle della donna, e la sua stretta è progressivamente più forte, tanto da strapparle un lamento. Nel momento stesso in cui lei lamenta il dolore prodotto dalla stretta ferrea delle dita del ragazzo, Denis le entra nella vagina, completamente, rapidamente. Ed inizia a muoversi in lei con un ritmo frenetico. In breve Anna inizia a godere, muovendo il suo fondoschiena per ampliare le sensazioni di piacere che prova. E grida di piacere, oh se grida:
A. ‘SIIIII, SCOPAMI, SCOPAMI, COSIIIIIIIIIIII. FOTTIMI FOTTIMI, FOTTIMI, FOTTIMI’ Anna, come anche Luciana è stata abituata da Savino a manifestare ampiamente il proprio piacere, in tal modo solleticano l’orgoglio del maschio che le possiede e ne amplificano la soddisfazione. Ma ora è realmente percorsa da brividi di piacere forti ed inusuali. Denis oltre ad essere dotato ha una resistenza superiore al normale, riesce a fottere una donna per più tempo prima di godere a sua volta. La situazione è molto eccitante, Dick sposta Carlo, si posiziona tra le gambe di Luciana e la penetra, la donna è eccitata dal cunnilingus prolungato che Carlo le ha praticato e, nonostante il membro di Dick abbia dimensioni notevoli, la penetrazione le provoca subito dei brividi di piacere. Dick la fotte con grande passione e rapidità. A differenza di Denis è meno controllato ma più istintivo. Luciana gode di questo trasporto che percepisce e prova un primo, rapido, orgasmoma Dick continua fino ad eiaculare dentro la donna. E questo porta i due ad un orgasmo simultaneo che li lascia soddisfatti ma provati fisicamente.
Anna, nel frattempo ha goduto più volte, finalmente anche Denis arriva all’orgasmo e la quantità di sperma che erutta dentro la donna la lascia senza parole, appagata e disfatta dal piacere provato.
Dick sale sul letto (era infatti in piedi davanti a Luciana) e si inginocchia porgendo il pene da leccare a Luciana, lei comprende cosa lui desideri e lo lava con la lingua, con cura e passione. Stessa cosa esegue Anna sul pene di Denis.
A.’Cazzo, che scopata. Erano anni che non godevo come con voi due, ragazzi. Una cosa indimenticabile. Porca troia, sono piena come un uovo. Ma quanta ne avete ragazzi? Sembra che siano settimane che non scopate!’ Denis e Dick ridono. Carlo è un semplice spettatore, Anna si ricorda di lui.
A.’Carletto, vieni qui che ti faccio vedere quanto mi hanno riempita. Povero, fai fatica a camminare, ci penso io, vengo io da te. Però, sei bello eccitato porcellino. Lucy, guarda come ce l’ha duro il nostro Carletto, gli piace vederci scopate da due ragazzoni come loro. Vieni, vieni a leccarmi, senti come mi ha riempita quel cazzone di Denis’ Anna si siede sul bordo del letto, con le gambe che penzolano fuori, allarga le cosce ed aiuto Carlo a posizionarsi in modo da leccarla. L’uomo ha le mani e le gambe ancora legate, comunque viene attirato da Anna verso la sua intimità ed incoraggiato a leccarla. L’odore di sesso che percepisce è intenso, la figa di Anna è depilata e dalla vulva esce un filo di liquido misto di umori della donna e sborra degli amanti. Carlo lecca dapprima l’interno cosce e poi sale, leccando anche questo liquido ed arrivando alla vulva, dove inizia a leccare le labbra esterne per introdursi sempre di più dentro di esse. Anna gode di questo trattamento e si lascia cadere sul letto, Luciana le si avvicina ed inizia a baciarla e a leccarle i seni. E’ chiaro che le donne hanno un forte legame tra loro, intanto Dick e Denis ritornano in sala da pranzo per bere e rifocillarsi.
Luciana lecca il collo di Anna e le due parlano tra loro, a bassissima voce, quindi Anna raggiunge l’ennesimo orgasmo:
A.’Bravo Carletto, me lo diceva Luciana che con la lingua sei bravo, continua, lavorami il clitoride che sto per venire, SIIIIIIIIIIIII, COSIIIIIIIIIIIIIIII, NON SMETTERE, DAI, DAI CHE GODOOOOOOOOOOO’ . La donna si rilassa, mentre Luciana si avvicina a Carlo e lo masturba:
L.’Amore vuoi godere? Sei tanto carico, lo sento, da quanto tempo ce l’hai duro? Mezz’ora o di più? Il Viagra ti ha fatto bene. Cosa dici Anna, gli faccio una sega?’
A.’ No, amore. Ho un’idea migliore, sali sul letto, troiona.’ Luciana esegue, l’amica la posiziona alla pecorina quindi sposta le mani di Carlo sul davanti, ma sempre chiuse con le manette, e lo aiuta a posizionarsi dietro Luciana.
A.’Dove lo vuoi troiona, nel culo o in figa?’ domanda all’amica.
L.’Essendo più piccolo lo sento di più in culo, dai che lo aiuto a entrare.’ E così dicendo prende il cazzo dell’uomo e lo guida verso lo sfintere. Carlo è eccitatissimo ed inizia a spingere subito, entrando tutto dentro l’amante. Con le mani si aggrappa ai seni, ai fianchi, le tira i capelli. Cerca di godere di quel corpo, non nota Anna che è tornata a prendere qualcosa in borsa. E’ un plug anale, non molto grosso ma termina con una coda di peluche. Prende anche un lubrificante. Si porta con la bocca di fianco all’orecchio dell’uomo e gli parla, con una voce calda, roca e provocante.
A.’Ora vedrai cosa ti faccio, ti trasformo nel mio cagnolino’ Carlo, si ferma, un brivido gli corre lungo la schiena. Anna lo spinge a piegarsi sul corpo di Luciana, gli guida le braccia intorno al corpo della donna (che lo asseconda ‘infilandosi’ nel suo abbraccio) e poi a scendere fino al clitoride di Luciana. Carlo lo titilla, entusiasta di sentire le intimità umide ed eccitate dell’amante e di stimolarle in contemporanea con la penetrazione. Lui è ormai inconsapevole di cosa lo circonda, l’eccitazione degli avvenimenti, la lunga attesa, le limitazioni al movimento lo hanno portato in una fase d’eccitazione per cui è concentrato unicamente sull’amante che stà possedendo. Tutto il resto è sparito, non esiste. Non nota l’armeggiare di Anna che lubrifica il plug, lo avvicina al suo sfintere ed inizia a spingere. Appena Carlo si rende conto della situazione si blocca, cessa di fottere Luciana, è spaventato. Anna gli sussurra:
A.’Non gridare o ti applico il morso alla bocca e poi uso un plug più grande, più grande del cazzo di Dick. Ti consiglio di rilassarti, è più piacevole.’ Dopo questa frase spinge il plugche entra nell’ano fino alla base. Carlo si sente violato, sottomesso fisicamente e psicologicamente, non può opporsi né estrarlo. Pronuncia un lamento prolungato, ma Luciana lo richiama alla realtà.
L.’Fottimi, dai muoviti fottimi che lo sento ancora più grosso. Non lo hai mai avuto così grande, fottimi, FOTTIMI!!’ Carlo riprende a muoversi dentro di lei, con un ritmo rabbioso. Cerca di riaffermare la propria virilità e la propriacondizione di uomo che domina le donne, che le possiede. Anna accende il vibratore del plug. A quel punto l’orgasmo che sopraggiunge per Carlo è devastante, eiacula tre o quattro getti, potenti come da tempo non succedeva. Luciana è a sua volta colta da un piacere incredibile, trema, urla e si dimena. Quindi si accascia sul materasso. Denis e Dick sono sulla porta, osservano la scena richiamati dai rumori e dagli urli.
Anna sorride e spegne il movimento vibratorio, ma non estrae il fallo, anzi accarezza la coda sintetica e le gambe di Carlo provocandogli nuovi brividi. La serata non è ancora finita.
Maggio è arrivato con una rapidità impressionante. Lorella vive vicino a Milano da inizio anno, insieme a Marco. Tra una settimana si sposeranno e lei è tornata a casa, come in tutti i fine settimana, per vedere la madre e le amiche. Questa sera è previsto il suo addio al nubilato a cui partecipano le sue amiche e Luciana. La sua ex-capa si è praticamente invitata da sola, ma effettivamente è stata anche quella che si è attivata maggiormente per organizzare la serata. Luciana è pronta per uscire e deve sorbirsi le ultime raccomandazioni della madre:
M.’Tesoro, ma devi proprio fare questa cosa dell’addio al nubilato? Non mi sembra una cosa tanto bella. Marco cosa ne pensa?’
Lo.’Mamma, sono cinque mesi che vivo con Marco, domenica prossima mi sposo. Lasciami fare sta cosa. L’hanno fatta anche le mie amiche. Marco fa il suo addio al celibato mercoledì, viene apposta a Casale!’
M.’Ma chi viene, quante siete, dove andate?’
Lo.’Ma’, stai calma. Siamo una diecina, c’è anche la Maria che è sposata da due anni, ed ha fatto l’addio al nubilato, e la Sandra che lo ha fatto l’anno scorso.’
M.’A che ora rientri?’
Lo.’Ma’, non rompere, vai a dormire. Torno per le cinque o le sei. Domani non lavoro ed è una serata speciale, forse andiamo in discoteca. Ciao, vado che sono in ritardo’ e così dicendo Lorella esce e scende le scale con la madre che le ricorda di fare attenzione e di non bere. Ha indossato una gonna lunga, bianca, ed una camicia senza maniche anch’essa bianca. Per essere in tema nuziale. Sotto casa sono già riunite le amiche che la accolgono con un applauso ed un mare di complimenti. Effettivamente Lorella è dimagrita di almeno cinque chili, quella brutta pancetta che le rovinava la figura è sparita ed è pronta per le foto in bikini alle Seychelles dove andranno in viaggio di nozze. La comitiva sale su tre vetture e si avvia, Lorella deve indossare un velo sul capo e una mascherina che copre gli occhi, tipo quelle degli aerei. Tutto perché sia una vera sorpresa.
La festa è preparata in un pub dove hanno riservato una sala con impianto musicale. La cena è particolare: pollo, patatine ed hamburger con grandi quantità di birra. Il dolce è una torta con raffigurata una sposa che insegue il marito con un mattarello, come bevanda vengono portati dei boccali di birra da litro dove viene annegato un bicchiere di wiskey americano. Una bomba pensata da Luciana per allentare i freni inibitori.
L.’E’ arrivata il mio regalo, vado a prenderlo!’ mentre le altre ragazze hanno portato dei regali a Lorella (libri sul matrimonio o sul sesso, lingerie, un mattarello) Luciana ha detto che il suo regalo sarebbe arrivato più tardi. Ha invitato due maestri di ballo latino-americano per offrire una serata divertente alla sposa ed alle amiche. Sono ragazzi molto sensuali ed hanno portato con loro un ragazzino che ha un fisico scolpito. E’ meno sciolto nel ballo ma resta quasi subito a torso nudo attirando gli sguardi delle donne.
I ballerini coinvolgono tutte le ragazze, soprattutto la futura sposa, ma Luciana nota che Lorella controlla frequentemente il cellulare. Attende notizie da Denis, le si avvicina in un attimo di tranquillità e le porge una busta:
L.’Da parte di Denis’ le strizza l’occhiolino. Nel biglietto vi è scritto che Denis, terminato l’allenamento la attende a casa di Luciana. Lorella ha bevuto più del solito e non è lucidissima ma non le è chiaro il motivo per cui Denis la aspetta a casa di Luciana.
Lo.’Allora tu sai della storia tra me e Denis! Mi spiace, non volevo’.. è stata una cosa imprevista’
L.’Stai tranquilla amore. Non posso di sicuro pensare che Denis abbia solo me come amante. Lui è uno stallone selvaggio, non si può ingabbiare. E tu sei così dolce che sono contenta di voi due’ risponde Luciana abbracciandola. Lorella è quasi commossa a sentire queste affermazioni.
Lo.’Grazie, grazie Lucy. Sono contenta che tu lo sappia, il fatto di non poterlo dire a nessuno mi pesava tanto’ intanto si avvicina il capo dei ballerini che chiama la sposa per una lambada. La stringono in mezzo lui ed il suo socio e si strusciano contro di lei. Lorella arrossisce mentre le ragazze la prendono in giro, sente l’eccitazione di uno dei ballerini e si ritrae, tornando a sedersi, quel comportamento la infastidisce, sebbene si senta allegra ed alticcia.
Dopo la mezza il titolare del locale viene ad avvisare che a breve deve chiudere. Dopo poco i ballerini spengono la musica e consegnano alle ragazze un opuscolo della loro scuola di ballo. Tutte vogliono ovviamente frequentarla, ma nessuna lo farà. Solo Maria, che invece ha scambiato il recapito telefonico con il ragazzino che ballava a torso nudo è sicura che lo rivedrà. E probabilmente a breve.
Le ragazze si salutano con le ultime battute nel parcheggio del pub, Lorella verrà riaccompagnata da Luciana. Le due salgono sulla Ypsilon della donna e si avviano verso il centro, verso casa di Luciana.
L.’Come stai Lorella? Sei felice di vedere Denis?’
Lo.’Sono un po’ nervosa. Tra breve mi sposo e mi incontro con un altro uomo. Che mi piace, oltretutto. E poi ci sei tu, presente. Sono molto nervosa’ risponde incerta, ridacchiando. Luciana estrae dalla borsa una bottiglietta e gliela porge. Denis le ha spiegato che Lorella ha la ciucca allegra; se non esagera dopo aver bevuto è più disponibile e intraprendente.
L.’Bevi un sorso, ti tranquillizzerà.’ Anche Lorella è conscia di questa sua tendenza a perdere i freni inibitori dopo aver bevuto. Ma crede che questa serata richieda una maggior disponibilità, quindi beve una bella sorsata e poi una seconda.
Lo.’Buono, mi ci voleva proprio’ ora ha gli occhi decisamente lucidi. Dopo qualche minuto Lorella riprende a parlare, il tono è lievemente alterato dall’alcol, è incerto.
Lo.’ Lucy, mi spieghi come ci poniamo questa sera nei confronti di Denis?’
L.’Tesoro, Denis vuole che sia una serata indimenticabile per te! Qualcosa troveremo, vedrai. Non mi dire che non hai mai avuto una amica del cuore con cui parlavate di sesso, di piacere, insomma di queste cose. Con cui magari hai provato a vedere se effettivamente le carezze di una donna sono diverse da quelle di un uomo. Se sono più piacevoli o no’ risponde la donna ridendo e facendole l’occhiolino. Lorella balbetta una risposta incerta ed arrossisce.
Lo.’ No.o.oo, non proprio’ Luciana ride.
L.’Le bugie non le sai proprio dire. Racconta dai!’
Lo.’Quando ero piccola, per alcune estati sono andata al mare con mia zia e sua figlia. Lucia ha la mia età, eravamo in camera insieme e ci raccontavamo le nostre paure, le curiosità e le piccole esperienze. A volte ci siamo toccate a vicenda. Niente di che, piccole cose’ Lorella vorrebbe tenere la bocca chiusa ma non ci riesce, con sua cugina non ne hanno mai più parlato. Ma è stato allora che ha imparato ad accarezzarsi, a masturbarsi. Luciana ha colto l’imbarazzo della ragazza, ha capito che è un suo segreto che probabilmente non ha condiviso con nessuno. Sorride per tranquillizzarla.
L.’Tranquilla Lory, anche io ho avuto le mie prime esperienze con una mia compagna di classe, avevo paura di arrivare al mio primo fidanzato e di non essere capace di baciarlo. Quindi mi sono allenata con una compagna di classe. Tua cugina viene al matrimonio?’
Lo. ‘Certamente, lei, sua mamma, suo papà ed il suo fidanzato.’ Luciana cambia argomento.
L. ‘Siamo quasi arrivate, vuoi salire da Denis vestita così? Non credo apprezzi gonnellone e camicette.’
Lo.’Ma sotto sono molto sexy’ balbetta Lorella che non aveva considerato questo aspetto quando si è vestita per la serata.
L.’Magnifica idea!! Togliti gonna e camicia, ti presenterai super sexy a Denis, lo lascerai senza parole!!’
Lo. ‘Ma sarei praticamente nuda!’ obietta la ragazza che ha ancora un barlume di lucidità.
L.’Sopra puoi mettere quel trench che ho sul sedile posteriore, lo tengo nel caso di acquazzoni, andrà benissimo. E poi nel mio palazzo vivo solo io! Forza che siamo quasi arrivate, muoviti.’ Lorella si spoglia, sotto gli abiti indossa un corpetto che stringe in vita e spinge i seni, lasciano di capezzoli scoperti. Oltre a quello indossa un perizoma di rete molto fitta. Il tutto di colore bianco. Completa la mise un paio di scarpe magnifiche, tacco dodici ma un plateau alto anteriore che le rende comode. Un incrocio di cinghietti le lega al piede ed alla caviglia. Sono bianche con dei cristalli luminosi. Luciana ne è colpita.
L.’Che belle scarpe!! Sono quelle che indosserai al matrimonio?’ Lorella risponde ridacchiando, ancor alterata dagli alcolici.
Lo.’Ti piacciono? Si sono quelle per il matrimonio, mi hanno suggerito di indossarle un po’ per abituarmi. Sono molto belle, mi slanciano ma non sono difficili da indossare, hai visto che riesco anche a ballare’ intanto sono arrivate a casa di Luciana.
L. ‘Sono magnifiche, vieni scendi. Andiamo su che Denis ti aspetta.’ Lorella con indosso quel trench che a malapena copre le natiche e quelle scarpe sembra una troia che stia raggiungendo un cliente. Luciana la fa entrare nel palazzo e salgono al secondo piano.
L.’Ecco mettiti, qui, davanti alla porta. Apri l’impermeabile, di più, mostra le tette, forza. Così, brava!! Faresti tirare l’uccello ad un morto, sei bellissima. Ora suono il campanello’ e così dicendo Lucy suona il campanello e si mette a lato della porta. Denis apre e resta folgorato da quanto sia provocante Lorella, l’impermeabile aperto aggiunge un tocco di erotismo alla ragazza.
D. ‘Sei splendida!! Vieni dentro tesoro’ Lorella entra ancheggiando sensualmente. In salotto, sul divano, è seduto anche Carlo. Lorella, si copre chiudendo il trench, sorpresa. Denis la abbraccia, rassicurante.
D. ‘Tranquilla amore, Carlo è come se non ci fosse. D’altronde è il compagno di Luciana, non potevo mica cacciarlo di casa! Ma è praticamente muto e non fa nulla che possa darti fastidio. Vero Carlo?’ lui fa un cenno di assenso, dopo la serata a casa sua con Anna e Dick è emersa ancora più chiaramente la sua predisposizione per un ruolo contemplativo e ormai parla pochissimo e solo se interrogato. Denis sfila l’impermeabile a Lorella.
D. ‘Guardate che bella che è Lorella, ha un culo che canta tanto è bello. E tutto il suo corpo è un inno all’amore. Vieni a vedere Luciana che bella che è la nostra Lorella’ e così dicendo invita Luciana ad avvicinarsi.
L. ‘Hai visto che belle scarpe? Come la slanciano e le valorizzano il culo? Sono quelle che indosserà per il matrimonio. Non trovi che siano molto eccitanti?’ Luciana fa notare al ragazzo le scarpe che indossa Lorella.
D. ‘Belle, ma non sono audaci per un matrimonio? Non sono da ” zoccola?’ chiede Denis per provocare Lorella. Intanto le bacia il collo, le spalle e scende verso il seno. Luciana si avvicina e le palpa il seno, strizzando un capezzolo con forza crescente, provocando un lieve lamento.
L. ‘Sono da zoccolona, ma Lorella vuole fare la zoccolona. O mi sbaglio’ mentre afferma queste cose Luciana scende con una mano ad accarezzare la ragazza in mezzo alle gambe.
L. ‘Infatti è già tutta eccitata, è fradicia la nostra zoccolona’ insiste Luciana che in fondo un certo astio verso la giovane rivale lo prova. Ma ha dovuto accettare le richieste dell’amante. Denis con un gesto invita Carlo e riprendere gli avvenimenti, come d’accordo tra loro. Lorella piange silenziosamente, Denis lo nota e la interroga:
D. ‘Amore mio, perché piangi? Cosa ti turba?’
Lo. ‘Mi sento in imbarazzo, qui con altre persone che ci vedono. Pensavo saremmo stati soli. Non me la sento’ la ragazza ha la voce incerta, tremolante. Denis invece è assertivo.
D. ‘Amore mio, tra una settimana ti sposerai con Marco. E’ la cosa giusta per te,lo capisco, ma non pensi di dover fare qualcosa anche per me? Di dovermi ringraziare del fatto che non ho voluto incidere nella tua vita. Mi sono limitato a farti scoprire l’amore, il piacere sessuale. Senza chiedere nulla in cambio. E’ ora che mi dimostri un po’ di riconoscenza! E poi Carlo e Luciana sono le persone giuste, riservate e gradevoli. Preferiresti una serata con Dick?’
Lo. ‘No! Lui è un chiacchierone, per carità! Ma non potevamo stare noi due da soli?’
D. ‘Amore mio, voglio che tu faccia quanto ti chiedo, che ti comporti da troiona. Come ricompensa dei miei sacrifici. D’altronde è chiaro che ti piace scopare, adori essere la mia donna. Ed ora sarai la mia troia, ubbidiente, appassionata e porca. Mi renderai orgoglioso di te che, stasera, sarai una vera femmina da letto. Con me, con Carlo e con Luciana. Dovranno complimentarsi con te per la tua porcagine!! Vero che lo farai per me?’
Lorella è terrea in volto, si sente incerta, spaventata. Ma è anche eccitata, Lorella la ha masturbata durante tutto il colloquio e Denis le ha titillato lo sfintere entrando in lei con un dito. Si asciuga le lacrime e china la testa in segno di assenso.
D. ‘Andiamo in camera, saremo più comodi ragazze’ decide Denis e porta Lorella a stendersi sul letto, Luciana le monta sopra ed inizia a leccarla e ad accarezzare le sue intimità. Denis incita Lorella a rendere il servizio alla donna.
D. ‘Dai Lory, non fare la timida. Fammi fare bella figura con Luciana, datti da fare. Falla godere, brava così, leccale la figa e sali fino al culo, molto brava. Lubrificalo bene che poi gli metti un dito dentro. Ecco così, brava, molto brava. Ora muovilo, fotti il culo di questa troia, fottilo che le piace e intanto leccale il clitoride che gode la troia. Siete due troie!’ Denis dirige l’azione di Lorella guidandola dapprima a leccare e poi a penetrare Luciana, la quale come conseguenza di questo trattamento inizia a godere. A sua volta si impegna per provocare l’orgasmo in Lorella. Carlo riprende tutta la scena. Denis, eccitato si porta tra le gambe di Lorella e fa cenno a Luciana di guidare il suo membro dentro la figa della ragazza. Mentre Denis scopa Lorella, Luciana lecca il clitoride di lei e i testicoli dell’uomo. Il rapporto dura a lungo, Lorella raggiunge più volte l’orgasmo, quando anche Denis è prossimo all’eiaculazione estrae il pene e si porta davanti alla bocca di Lorella facendole bere lo sperma che fuoriesce con getti poderosi. Luciana netta l’organo sessuale di Denis e raccoglie il seme che Lorella non è riuscita ad ingoiare. L’atmosfera si è decisamente riscaldata, Carlo ha ripreso tutto. Denis lo interroga.
D. ‘Allora Carlo cosa ti sembra della nostra Lorella? Una bella ragazza vero? La trovi eccitante?’ Carlo muove la testa in cenno di assenso, sa che sono domande pleonastiche, Denis sta perseguendo il suo disegno. Infatti il ragazzo prosegue
D. ‘Ora Lorella sai cosa farai? Visto che Carlo è così gentile ed eccitato tu gli tirerai fuori il cazzo dai calzoni e gli farai un bel pompino. Con tutta l’abilità di cui sei capace. E senza dimenticarti un bel massaggio alla prostata che Carlo adora sempre. Forza, datti da fare che se ti comporti bene ti ricompenso!’ il sorriso di Denis è perfido, vuole che Lorella si renda conto di essere una puttana, la sua puttana. Vuole che Marco sposi una giovane troia. Luciana e Carlo sono parte del piano. Lei tra l’ubriacatura e il piacere che gli ha procurato Denis non è più lucida. Denis la gira alla pecorina e lei, docilmente, si avvicina a Carlo che abbassa i calzoni e gli porge l’uccello eccitato. Lei lo infila in bocca ed inizia un pompino. Luciana si posiziona dietro la ragazza e la lecca incitandola.
L.’Dai troia, fai un bel lavoro di bocca al nostro Carlo. Fallo venire!! Mettigli un dito in culo che gli piace, e muovilo su e giù! Così, dai, pompalo, pompalo che stà per sborrare. E ingoia tutto zoccola che non sei altro’ Luciana gli tiene la testa premuta contro il pene di Carlo. Lui è prossimo all’orgasmo. Denis si posiziona dietro Lorella e la penetra alternando colpi lenti e profondi a colpi rapidi e più superficiali. Luciana infila un dito nel sedere della ragazza, torcendolo e muovendolo e con l’altra mano spinge sul pube portando il punto g a sfregare sull’uccello che la penetra. In breve Lorella è travolta da un orgasmo fortissimo di cui non capisce l’origine e che coinvolge tutto il suo corpo. Solo con Denis prova sensazioni simili, trema in preda a brividi fortissimi mentre succhia l’asta di Carlo come se da quell’atto dipendesse la salvezza del mondo intero. L’uomo eiacula e lei ingoia tutto il seme senza staccarsi da lui fino a quando è lui a doversi sottrarre, ormai sfiancato.
Denis ne approfitta, si toglie da dentro la ragazza e si sdraia con la sua spada di carne svettante. Invita Lorella
D. ‘Vieni, montami sopra. Ficcatelo in culo ora, voglio trapanarti il culo troia!!’ non è mai stato volgare con Lorella nel timore di perderla, ora gode ad umiliarla, ad offenderla. Lei esegue, inarca la schiena per consentire la penetrazione, poi si abbassa sull’amante che inizia a muovere il bacino, fottendola.
Lo.’Ecco, hai raggiunto il tuo scopo. Ora hai quello che volevi. E che io ho voluto darti.’ Denis è sorpreso da questa affermazione.
D. ‘Cosa vuoi dire?’ chiede mentre continua a muoversi con l’asta saldamente dentro il retto della ragazza.
Lo. ‘Io so da sempre che tu odi Marco. E so il motivo; lui si è vantato tante volte di averti sbattuto a terra. Tu hai voluto fottergli la ragazza e poi hai deciso che era meglio se si sposava una troia. La tua troia!! Era una vendetta ancora più completa, più tremenda. Ma mi hai fatto godere così tanto che non sono riuscita a dirti ‘Ora basta’ ti ho sempre detto si. Lo ho fatto per godere della tua magnifica asta. Guardami, porco. Le scarpe e il bustino che ho addosso li indosserò domenica, per il matrimonio. E sapranno del sesso con te, sapranno del tuo odore. Sei contento?’ Loredana aveva capito il piano di Denis ma non si è opposta per godere del sesso con quel ragazzo. Questa consapevolezza eccita Denis che esplode in un orgasmo fortissimo, eruttando dentro il culo dell’amante.
D. ‘SIIIIIIIII, TOIA, TI FARCISCO DI SBORRA, TI FACCIO IL CLISTERE DI SPERMA. SEI LA MIA TROIA. E SE VORRAI GODERE COSI’ DOVRAI TORNARE DA ME! QUEL COGLIONCELLO NON RIUSCIRA’ A FARTI PROVARE SENSAZIONI COME QUESTE!! ZOCCOLA, PUTTANA, PUTTANA’ Lorella rovescia gli occhi e quasi sviene per il piacere che prova. E’ travolta da un orgasmo che coinvolge l’aspetto mentale e la lascia senza forze. Anche Denis si gode le sensazioni che attraversano il suo corpo, si sente appagato e soddisfatto.
Dopo qualche minuto Lorella si riprende:
Lo.’E’ ora che rientri a casa. Chi mi accompagna?’ Denis decide che saranno lui e Carlo a riportarla a casa. Lorella si reca in bagno per una rapida abluzione che elimini i segni più evidenti dei rapporti sessuali. Si guarda allo specchio, il trucco è disfatto. Spera che la madre non si svegli al suo rientro. Indossa gonna e camicia che Luciana ha portato in casa e saluta la sua amica. Si vedranno al matrimonio tra otto giorni.
Carlo guida l’auto mentre Denis sale dietro insieme a Lorella. I due iniziano a baciarsi selvaggiamente,
D. ‘Avevi capito tutto, sei proprio una donna splendida!’
Lo.’Sono una troia, Denis. Ho tradito Marco in modo ignominioso e volgare. Ho fatto tutto quello che volevi, ho bevuto la sborra di Carlo, ho fatto l’amore con Luciana. Ma ho goduto in modo pazzesco. Non sono pentita. Chissà se godrò mai in modo altrettanto travolgente!’ Denis ha estratto il pene e si masturba.
Lo. ‘Cosa vuoi fare? Non ti è bastato quello che abbiamo fatto?’
D.’ Hai detto che indosserai queste scarpe per il matrimonio, bene sfilale che voglio benedirle’ Lorella lo guarda, ha idea di cosa voglia dire ma esegue. Le scarpe sono molto belle, eleganti e sexy. Lorella aiuta Denis a segarsi, lo aiuta con le mani e poi con la bocca. Arrivano sotto casa di Lorella che il ragazzo non ha ancora goduto.
Lo. ‘Cosa vuoi fare, porco. Vuoi sporcarle con la tua sborra? Vuoi marchiarle con il tuo seme?’
D. ‘No! Voglio riempire le tue scarpe con la mia sborra, così quando le indosserai sentirai ancora l’umido del mio spermae ti ecciterai, mi rimpiangerai e ricorderai questa serata. Da porca quale sei!!’
Denis inizia a godere esborra dirigendo i getti dentro le scarpe da matrimonio di Lorella. Al termine della eiaculazione Lorella lecca il glande, suggendo le ultime gocce che escono dal meato. Lo fissa negli occhi mentre compie questo gesto, trasmettendo all’uomo la sensazione che lei partecipa a quel gesto di sfregio nei confronti del futuro marito. Quindi con due dita la ragazza spalma il seme su tutta la soletta, con un gesto elegante solleva il piedino ed indossa prima una e poi la seconda scarpa, quindi bacia il ragazzo, saluta distrattamente Carlo ed esce dirigendosi verso casa.
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?