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Racconti Erotici Etero

La finestra di fronte

By 10 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi &egrave venuta improvvisamente voglia di raccontare questa piccola ma interessante e per me eccitante avventura avvenuta la scorsa estate durante le vacanze.
Mi chiamo Alessia, sposata da diversi anni ormai, ho 33 anni, altezza media con un fisico ben proporzionato e tutte le curve al punto giusto, il seno della seconda misura piccolino ma con due grossi capezzoli molto pronunciati, un culetto ben rotondo e formoso.
Come preannunciato in apertura siamo con mio marito al mare in Liguria per le vacanze estive la prima settimana passa tranquilla senza nessuna situazione particolare….insomma le solite cose, la spiaggia, qualche serata fuori con gli amici, nulla di straordinario.
Le giornate scorrevano tranquille, ricordo perfettamente era il secondo martedì del mese di agosto, la sera prima avevamo fatto tardi per cui abbiamo recuperato il sonno perduto la mattina seguente alzandoci da letto verso le 11. Vista l’ ora non avevamo voglia di andare in spiaggia, decidiamo così, nonostante la giornata molto soleggiata, di restare a casa a mangiare e poi scendere tranquillamente nel pomeriggio.
Nell’ attesa mi sdraio comunque sul terrazzino di casa a prendere un po’ di sole, indosso un bikini che avevo comprato solo qualche giorno prima di colore azzurrino, il reggiseno coi laccetti semitrasparente che lasciava intravvedere i capezzoli, le mutande a perizoma che si infilavano perfettamente nelle natiche lasciando in bella mostra le chiappe ormai abbronzate.
Mi sdraio su un asciugamano mettendomi di schiena slaccio il reggiseno per non avere poi il segno dei laccetti che rovinano l’ abbronzatura; resto così fino verso l’ una, girandomi di tanto in tanto e bagnandomi leggermente il corpo con un po’ d’ acqua così da poter attenuare gli effetti del caldo.
Arrivata l’ ora di pranzare, mi allaccio il reggiseno e vado in cucina, tirando fuori dal frigo poche cose, giusto solo per mangiare qualcosina, il termometro segnava più di 36 gradi l’ afa era diventata quasi insopportabile.
Ci sediamo a tavola mangiucchiando qua e là alcune rimanenze della cena precedente, giusto l’ indispensabile per non trovarsi a metà giornata coi morsi della fame, beviamo un paio di bicchieri di vino bianco, un caff&egrave, prima di ripulire tutto e mettere via le vivande.
Non appena abbiamo finito, mio marito, mi chiede se voglio andare con lui al bar che deve comprare le sigarette, sarà stato per il caldo mischiato coi due bicchieri di vino, ma non avevo proprio voglia di uscire così gli dico di andare pure sapendo che si sarebbe comunque fermato un po’ leggendo il giornale e facendo quattro chiacchere con gli esercenti nostri amici.
Passano pochi minuti , suona il citofono, pensano che lui si fosse dimenticato qualcosa rispondo….si dimmi?…..ciao, sono Luigi, scendete?
Preciso che Luigi &egrave un amico che di recente abbiamo conosciuto alla spiaggia, con il quale di solito ci troviamo io e mio marito durante la giornata a conversare di varie sciocchezze tipiche del periodo estivo, oltretutto lui &egrave una persona simpatica sempre con la battuta pronta; fisicamente alto 1,70 circa, capelli molto corti scuri, pur facendo sport non longilineo ma neanche grasso insomma con un po’ di pancetta, ecco. Sia il busto che le gambe, avendolo visto in costume, pelose ma senza eccessi. Occhi castani molto svegli e furbetti. Nell’ insieme direi una bella persona e molto piacevole.
‘……Ciao, Luigi, guarda mio marito &egrave sceso per le sigarette, ma dovrebbe tornare tra non molto, vuoi salire per un caff&egrave nel mentre?….. Ok, va bene apri che salgo………
Detto questo, ero ancora in bikini con perizoma, ond&egrave farmi proprio vedere così spogliata vado in camera a prendere un pareo da avvolgermi a vita, nero, devo dire abbastanza trasparente alla luce, ma non faccio caso più di tanto e vado alla porta per aprirgli.
‘..Ciao, Luigi come stai?…….io bene e tu sempre più gnocca…..
Scoppiamo in una risata simultanea, ci diamo due baci sulla guancia.
‘.scemo non prendermi in giro……..ma scherzi!!! &egrave vero guarda che figa che sei!!!….
Il tono della conversazione era scanzonatorio come mille altre volte, ero abituata alle battute di Luigi per cui continuammo amabilmente la nostra conversazione in cucina mentre aspettavamo che si facesse il caff&egrave. La casa del mare non &egrave molto grande, in cucina abbiamo un piccolo tavolo da quattro persone che spingiamo contro il muro per lasciare più passaggio in mezzo. Io mi siedo al centro così da essere comoda nei movimenti, Luigi alla mia destra, sono seduta spostata verso di lui con le gambe accavallate verso destra, lui con la schiena poggiata contro il muro e le gambe verso le mie che quasi si sfiorano.
Mi alzo andando verso i fornelli, insomma questo pareo copre veramente ben poco, prendo le tazzine, poi piegandomi leggermente in avanti per versare il caff&egrave, sentivo Luigi stranamente silenzioso, come avesi gli occhi anche dietro la nuca, vedevo, sentivo il suo sguardo su di me.
Pensavo…..insomma non sono molto coperta, ma mi vede in costume tutti i giorni, vero che alla spiaggia non indosso mai bikini così sexy e soprattutto col perizoma..però……
Mi giro risedendomi a tavola e porgendogli la tazzina…….grazie, Alessia…..prego…..
Sorseggiamo con tranquillità conversando di nuovo pacatamente per 5 minuti. Devo precisare che la cucina esposta a sud prende il sole tutto il giorno per cui a quell’ ora diventa una specie di forno, il caldo era davvero insopportabile anche se ero in bikini e lui con un costume a pantaloncino rosso ed una maglietta bianca visibilmente inumidita dall’ inevitabile sudore.
La camera da letto invece essendo l’ unica dell’ appartamento esposta dalla parte opposta, verso l’ interno del cortile, resta sempre quella più fresca durante la giornata. Lo spazio interno tipico delle case per le vacanze &egrave minimale, un letto matrimoniale due comodini da notte, un armadio appendiabiti; il letto &egrave posto orizzontalmente ad una grande finestra che da sul cortile interno dello stabile. Questo ha la forma di una elle, dalla parte dove stiamo noi più basso di un piano rispetto all’ altra ala, la finestra della camera da letto risulta per cui essere a pochi metri di distanza dalle finestre dei servizi di due altri appartamenti dello stesso piano e del superiore. Dalle finestre così disposte si vede tranquillamente reciprocamente all’ interno.
La spiegazione così particolareggiata, solo per farvi capire meglio quanto poi &egrave in divenire nel contesto del racconto.
‘..Luigi, fa un caldo tremendo, andiamo in camera che &egrave più fresco……va bene Alessia…….
Immagino cosa possa pensare per la testa ad un attento lettore, ma in realtà furono parole pronunciate in totale ingenuità rispetto a quello che da lì a poco sarebbe avvenuto.
Entriamo in camera da letto, io davanti e lui subito alle mie spalle, mi sdraio sulla parte destra del letto, per intenderci quella proprio sotto la finestra aperta, la tapparella &egrave abbassata solo per metà; sono distesa a pancia in giù con il culo in bella mostra per niente coperto dal perizoma e parzialmente velato dal leggero pareo, la testa poggiata al cuscino reclinata verso di lui. Luigi &egrave seduto affianco a me semi sdraiato con la schiena poggiata tra il cuscino e la spalliera con la gamba sinistra piegata a novanta gradi come sostegno e l’ altra pendula giù dal bordo del letto.
Parliamo, ridendocela, di alcune situazioni divertenti capitate nei giorni precedenti e schernendo spettegolando un po’ alcune persone della spiaggia, l’ atmosfera allegra e spensierata ci rilassa; lui si distende, come scivolando, sempre più affianco a me. Sbadigliamo ambedue, ‘……che sonno che ho…..sarai stanca, cos’ &egrave? Troppo sesso in questi giorni?…….scherzosamente Luigi pronunciava queste parole…… eh già proprio così!! (sospiro scherzosamente con un sorriso).
Tengo a precisare che non sono solita bere per cui i due bicchieri di vino mi avevano resa leggermente brilla, lasciandomi uno stato vagamente sonnolente e svampito.
Giro il viso sprofondando la faccia nel cuscino, passano un paio di minuti senza dire nulla……….Alessia, Alessia, dormi? Sussurra Luigi. Non gli rispondo facendo finta di dormire. Sento il suo sguardo su di me. Stavolta serio a bassa voce…….cazzo che fica sei!!!!……
Ho avuto sentendo quelle parole un leggero ed impercettibile tremito, lasciandomi sfuggire, senza poter essere vista un mezzo sorriso, insomma ad una donna piace sempre sentirsi apprezzata dall’ altro sesso. Inaspettatamente sento la sua mano vicinissima alla mia coscia sinistra, prima impercettibilmente poi in maniera più decisa poggia su di me; resta fermo così per qualche istante poi vedendo mancanza di reazione da parte mia, si fa più audace, inizia a scorrere con la mano su e giù carezzando la mia gamba con delicatezza ma anche decisione. Niente, ero impassibile, sempre dissimulando un presunto intorpidimento dei miei sensi. Mi massaggia l’ esterno della gamba, poi sopra e nell’ interno coscia salendo fino all’altezza del pareo, sento che mano a mano lo spinge più su e lo scosta delicatamente fino a issarlo oltre il perizoma. Volevo proprio vedere fino a dove si poteva spingere la sua impudenza, ero praticamente col culo nudo. Lui imperterrito proseguiva con le sue audaci carezze adesso arrivando a sfiorare la base del mio culo muovendo verso l’ interno a lambire con le dita la mia micina coperta solo da pochi millimetri di stoffa ormai umidicci.
Ormai per lui l’ eccitazione aveva superato i limiti della prudenza, continuava a carezzarmi lungo la gamba senza più parlare, ma potevo sentire il suo respiro spezzato, potevo chiaramente immaginare il suo fervore che saliva. Adesso si ferma titubante alcuni secondi proprio sulla parte alta della mia coscia, ‘.chissà cosa sta pensando?…mi chiedevo continuando nella mia farsa, lentamente lui sale con la mano, lentamente fino a poggiare il palmo completamente sulla mia chiappa sinistra nuda, la palpa con foga, la prende tra le sue dita e la stringe delicatamente, lo stesso trattamento dopo tocca all’ altra parte, ormai senza freni mi massaggia vigorosamente il culo la sua mano fruga ovunque, sento che si infila anche sotto il perizoma….devo dire che mi piace questa cosa…..pensavo tra me.
La sua mano corre lungo la schiena massaggiandomi, si infila sotto i laccetti del reggiseno, con un po’ di difficoltà da parte sua sento che li scioglie, prima l’ uno e poi l’ altro, spingendoli ai lati, libera la parte esterna della mia tetta, adesso si abbassa per guardala meglio, resta schiacciata sul materasso, ma lui resta qualche secondo così ad ammirarla. Si fa sempre più vicino sento il suo respiro caldo sul mio corpo, si &egrave disteso affianco a me, a pochi centimetri, ritorna con la mano sul mio culo riiniziando il massaggio interrotto in precedenza, mi palpa il culo con foga stringendolo tra le sue dita, la sua mano si insinua sotto il perizoma e corre col dito medio lungo il solco delle mie natiche arrivando a poggiarlo sul buco del culo. Seguendo la parte che ormai mi ero imposta, faccio finta di sistemarmi nel sonno, allargando leggermente le gambe, come fosse un gesto incondizionato, giro la testa verso di lui restando con gli occhi ben serrati. Luigi resta completamente immobile per alcuni secondi, come se aspettasse per vedere se mi destavo, vistosi poi sicuro che non mi ero svegliata, riprende a muoversi, sento il polpastrello del suo dito medio che fa una leggera pressione sul mio buchetto, si muove circolarmente, poi si ferma e spinge delicatamente come a volerlo violare. Con gli occhi socchiusi vedo il suo viso trasfigurato, gocce di sudore che rigano il suo volto, la sua mano sinistra infilata nei pantaloncini che ormai non riescono più a celare la sua erezione, dai movimenti che fa si intuisce un primitivo tentativo di segarsi. Con un sapiente movimento di dita mi ha ormai scostato di lato il perizoma ed &egrave sceso col dito a massaggiare la mia figa, trovandola ormai umida di umori per l’ eccitazione che ormai mi aveva pervasa completamente. Gioca con le labbra della figa pizzicandole, allargandole e correndo col dito medio lungo il solco trovando il tutto ben lubrificato dai miei umori vaginali. Prende i liquidi della mia figa e col dito medio li spalma sul buchetto del culo, sento il suo dito che ora spinge con maggior vigore rispetto a prima e la punta inizia leggermente ad aprire il mio orifizio. Le dita si insinuano sempre più decise anche nella mia figa umida le infila dentro una ad una come a volerle lubrificare tutte; vedo che con l’ altra mano spinge i suoi pantaloncini in basso tirando fuori il suo cazzo, che tiene saldamente in mano quasi se lo stesse stritolando, ha un cazzo non lunghissimo, infatti fuoriesce appena dalla mano che lo impugna, ma largo, con una grossa cappella violacea, non si sta segando ma se lo schiaccia con decisione. Le dita che ormai mi infila fino in fondo nella figa provocano dei fremiti di piacere dentro di me, cerco comunque di mantenere la mia parte, facendo finta di niente ma ormai anche Luigi non può non sospettare la mia finzione; si avvicina alla mia bocca guardandomi fisso, sento il suo respiro sulle mie labbra, si tiene saldo il cazzo in mano e con l’ altra mi infila tre dita in figa contemporaneamente muovendosi subito velocemente avanti e indietro scopandomi. Chiaramente era troppo per continuare nella farsa, mi lascio andare in un ‘..mmmmm….di piacere aprendo la bocca, Luigi che non aspettava altro, coglie l’ occasione per infilarci la lingua che saetta nella mia bocca leccandomi ovunque, la lingua le labbra ed io infervorata rispondo a mia volta slinguandolo con passione mentre tiene le dita infilate nella figa.
La situazione ormai era al di fuori di ogni falsità e controllo………mmmmm chiudi la finestra che ci vedono………..ma Luigi con tono stranamente (per come lo conoscevo ovvio) autoritario….che ti frega, stai zitta……così dicendo infilandomi le tre dita il più a fondo possibile e strappandomi un gridolino di piacere, avvinghiandomi per non farmi muovere………….mmmm dai non fare lo stronzo che mi conoscono chiudi………senza un attimo di esitazione si mette coi gomiti sulla mia schiena con ambo le mani prende le chiappe allargandomi e mettendo in bella vista il buco del culo……….tanto il tuo vicino &egrave dall’ inizio che ti guarda dalla finestra, ormai lo sa che sei una troia!!!……no!!! chiudi stronzo che vergogna!!!!!…….cercavo di divincolarmi ma lui mi teneva saldamente ferma in quella posizione, continuava ad allargarmi le chiappe come volesse strapparmele, si avvicina con la faccia al culo ed inizia a leccarmi il buco………..che porco bastardo che sei!!!!!! dai che mi conosce!!!!………..ma imperterrito continuava a leccare, si alzava leggermente e mi sputava sul culo e sul buco, una, due tre, quattro volte, spalmando lo sputo con le mani su tutto il mio culo; ‘………..no dai deficiente!!! lo incontro tutti i giorni, poi pensa che sono una puttana!!!!…………..con un mezzo ghigno…….pensa giusto!!!sei una puttana!!!…….. senza pensarci ulteriormente su Luigi mi da uno schiaffo sul culo….adesso zitta puttana!!!…..e mi infila il dito medio tutto nel buco del culo. Lo spinge fino in fondo sempre tenendomi ferma, inizia a muoversi scopandomi velocemente il culo col dito e sbattendo la mano contro le chiappe ‘…..mmmm…………… mugolavo e mi piaceva, vedendo che mi ero rilassata Luigi si sdraia accanto a me, ricomincia a slinguarmi con foga e tenendo fermo tutto il dito nel culo. Prende la mia mano e con la sua la guida sul suo cazzo…….stringi troia!!!!dai più forte puttana!!!…….come dicevo prima il suo cazzo non era grande ma davvero durissimo, io facevo come mi ordinava, stringendolo con tutte le mie forze in mano………bravissima troia!!!!………. avvicina di nuovo la faccia al mio culo e ci sputa nuovamente sopra mentre aveva ancora il dito infilato, mi spalma sul culo tutto lo sputo e senza remore stavolta mi infila due dita in culo!……….ahi, ahi fa male! Fa male! Toglile!………ti fa male troia?…………si,si toglile………e Luigi le spinge ancora più dentro, ormai farfugliando…….non te né frega un cazzo, bastardo?………NO!!…….
Si sdraia nuovamente accanto a me, che ero ormai pervasa dal piacere, avvicinandosi all’ orecchio….girati troia, fatti guardare in faccia dal tuo vicino che adesso ogni volta che ti incontra ti immaginerà con due dita infilate nel culo ed un cazzo in mano, fagli vedere quanto sei troia, avanti!…… Ogni limite della moralità, ogni pudore, anche la vergogna era ormai vinta, mi girai verso la finestra, finalmente potei vedere anche io ciò che fino a quel momento avevo sperato fosse solo una fantasia perversa del mio amico Luigi: era lì! Imbalsamato alla finestra del bagno, con aria sbigottita e la bava alla bocca che si gustava lo spettacolo. Avevo sperato fino all’ ultimo, ma le mie illusioni si erano rivelate vane. Il mio vicino di casa si stava gustando lo spettacolo fuori programma! Per qualche secondo chiusi gli occhi sperando che fosse un sogno, ma Luigi mi incalzava…..lo hai visto puttana come ti guarda arrapato mentre fai la porca?……..si…..risposi con un filo di fiato ed un impercettibile movimento della testa in segno di assenso ‘….ti piace fargli vedere che lo prendi nel culo, vero troia?………si, mi piace………….sei una gran troia!! dillo avanti!!!…… sono una troia…….più forte che non ti sente………….sono una troia!!!……….
Senza pudore, guardavo il vicino di casa che si godeva in anteprima le mie avventure sessuali, un uomo sulla sessantina, stempiato e grassoccio, il classico canottiera bianca e pantaloni corti, con l’ aria trasandata, insomma non certo il tipo d’ uomo che solitamente pervade le fantasie sessuali di una donna, ma posso assicurare che se in quel momento fosse stato con noi in camera, ero così eccitata, che mi sarei fatta fare da lui qualunque cosa, gli avrei succhiato il cazzo senza ritegno.
Luigi era veramente infervorato……..adesso girati col culo verso la finestra mettendoti alla pecorina….. ormai no obbiettavo neanche più, mi limitavo ad eseguire i suoi comandi, mi giro mostrando il culo alla finestra, mi metto in ginocchio sul letto aprendo oscenamente le gambe, avevo messo praticamente in vetrina tutte le mie intimità. Luigi di fronte a me mi prende nuovamente il culo e lo allarga così come la figa per far vedere tutto bene all’ occasionale spettatore.
Mi prende la mano destra posizionandola sulla figa allargata………..masturbati per il vicino, troia!……infilati le dita dentro dai!!!facci vedere quanto sei porca!!!!……..Luigi spingeva la mia mano guidandola nella masturbazione facendomi infilare prima una, poi due, tre dita nella figa ed infine tutta la mano……….cazzo, zoccola ti sei infilata tutta la mano nella figa! Che gran porca che sei! Chissà quanti cazzi ti sei presa per essere così sfondata!……….così dicendo mi prende la mano, poggiandomela sul culo ormai dilatato………infilati il dito medio nel culo, troia!…….e senza possibilità di replica me lo spinge dentro. Ero tutta nuda, di fronte ad un mio amico, ed al vicino di casa che mi guardavano mentre mi infilavo un dito in culo, non avrei mai immaginato di trovarmi in quella situazione sconvolgente ma al tempo stesso indescrivibilmente eccitante, ero già venuta diverse volte, ma continuavo ad essere talmente bagnata che sentivo gli umori che dalla figa mi colavano lungo le gambe, quasi come se mi stessi pisciando addosso.
Luigi continuava a guardarmi con aria famelica……stai così troia, col dito medio nel culo, ti stai mandando a fare nel culo da sola, adesso chi &egrave lo stronzo, zoccola?……….ficcatelo fino in fondo da brava, facci vedere quanto sei puttana…….adesso te lo ficco in bocca, sicuramente sarai una gran pompinara, vero? Ti fai infilare il cazzo in bocca da tutti, puttana!…….si mi piace fare i pompini……
Luigi mi prende la testa per i capelli e alzandomi leggermente mi infila tutto il cazzo in bocca, anche se più che un pompino quello che voleva era scoparmi in bocca come fosse la figa o il culo. Mi tiene la nuca da dietro ed inizia a scoparmi la bocca con grande veemenza, a stento trattenevo i conati di vomito, il suo cazzo mi arrivava in gola. La cosa incredibile era che stavo facendo la porca con un amico della spiaggia e di fronte al vicino che sicuramente avrebbero parlato ed io non avrei più potuto uscire di casa senza prendermi della troia, ma in quel momento non me né importava nulla.
Dopo circa cinque minuti Luigi………..adesso ti faccio il pieno puttana, ti faccio bere due litri di sborra, ahhhhhh siiiiiii!……….Non so se fossero due litri, ma di sicuro era una quantità di sborra notevole, che da brava pompinara mi sono bevuta tutta con gusto; Luigi scarico si &egrave adagiato ed io gli ho ripulito per bene il cazzo con la lingua passandola per bene sulla cappella e poi lungo il cazzo strusciandomelo in faccia inzuppato di un misto di sborra e saliva.

Graditi commenti a maliziosetta.to@gmail.com

slp

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