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Racconti Erotici Etero

La madre della mia ragazza

By 13 Settembre 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo è il mio primo racconto di esperienza personale, e in verità non credo di essere tanto bravo nello scrivere quanto nel raccontare, però voglio provarci.

Tutto ebbe inizio circa un anno fa. Io ho solo 18 anni ed ero fidanzato con una ragazza di nome Angela. Andavo spesso a casa sua a trovarla, tanto è vero che i genitori ormai mi conoscevano, ma non sapevano che io fossi il ragazzo…almeno credo. Un pomeriggio di Febbraio salii da lei sapendo di non trovare nessuno, e così fu. Con tanto di calma iniziammo a baciarci sul divano in soggiorno. Le dissi se volevamo andare nella sua camera da letto e lei acconsentì. Iniziai a baciarla sul collo, salivo e scendo, le sfioravo le carnose labbra rosse, e con una mano le carezzavo il braccio, le prendevo il viso dolcemente…e senza accorgersene (credo) lei si ritrovò praticamente nuda. Aveva un seno molto grande, mi piaceva da morire, ed io mi divertivo da matti a stuzzicarle i capezzoli, a lambire ogni centimetro del suo corpo. Quel giorno ero piu’ che propenso a godermi ogni singolo attimo.La feci distendere sul letto e le alzai le gambe, ed era lì la sua passerotta davanti ai miei occhi, io ero fermo immobile ad osservarla, ogni volta era come se fosse la prima, oh quanta bellezza, il solo odore riusciva ad avvolgermi in una voglia di dolcezza e di frenetico erotismo,la volevo tutta per me. Quel giorno addirittura pensai di trascurarmi per dare tutto a lei. Inizia a leccarle l’intero coscia, pian piano salivo molto delicatamente, fino ad arrivare al monte di venere. Le davo dei piccoli colpetti con la punta della lingua, e con le dita cercavo il suo ano per stuzzicarlo un pò. La sentivo ogni secondo sempre piu’ umida, ed intanto io mi divertivo a farla godere. Continua così per diversi minuti fino a quando lei non arriva. A quel punto si alza improvvisamente e mi abbraccia, e riprese a baciarmi. Dopo poco, mi fece alzare, mi sbottonò i jeans e mi disse: “Lo voglio!”. A queste sue parole, lo sentii pulsare in una maniera incredibile, voleva esplodere. Lo cacciai fuori tutto bello duro, nelle sue modeste forme, ed iniziò a leccarmelo…saliva e scendeva…leccava la punta del pene per poi scendere e risalire. Quando sentì che stavo per arrivare la fermai, non era ancora giunto il momento. La feci alzare dal letto e la feci sedere sulla mie gambe, penetrandola da dietro. Mi disse di fare con molta calma, perchè non era ancora abituata a questo tipo di esperienza. Allora io con un dito iniziai a massaggiarle l’ano come si deve, e con la mano sinistra la passerotta. Stavamo godendo senza ancora iniziare una vera e propria penetrazione, c’è da dire che io personalmente tengo molto ai preliminari. Ignari di tutto entrò la madre in casa, e sentendo dei rumori in camera della figlia, sbirciò. Probabilmente stette lì alcuni minuti e noi continuammo senza saperlo, quando improvissimente sentimmo la porta muoversi, notammo la sua presenza ed a quel punto essendo sgamata entrò facendoci una partaccia incredibile e chiamando me porco e la figlia troia, ed io mi ritrovai in una situazione di imbarazzo, ma soprattutto col pisello da fuori e ancora in presenza di una bella eccitazione. Una vergona indescrivibile. La figlia prese le sue cose e la madra le disse di scendere e che avrebbero fatto i conti dopo. Nel frattempo rimanemmo soli in casa io e la madre di Angela. Angela quando uscì dalla porta della cameretta, si voltò e mi vide con uno sguardo freddo e distaccato. Io mi ricomposi nel frattempo che rimasi solo con Anna. Passano alcuni minuti di silenzio e lo sguardo della signora si fa piu’ dolce quanto intrigante, non sembrava piu’ arrabbiata, anzi molto calma.Mi fa cenno di sedermi sul divanetto nel soggiorno. Qualcosa cominciavo a sospettare, lei continuava a guardarmi, a scrutare il mio sguardo e il mio membro ormai floscio, infatti pensai: “Ma questa non stacca gli occhi dalla lampo del mio jeans, mah chi la capisce”.All’improvviso mise una mano sul mio ginocchio, e lo accarezzava senza dire nulla ed io rimasi di sasso e tanto curioso di vedere cosa facesse. Mentre continuava a toccarmi il ginocchio con movimenti circolari; il mio cazzo continuava a farsi duro ed io non riuscivo a fermare l’eccitazione del momento, avevo vergogna che iniziasse a notarsi la deformazione sul jeans, come poi accadde. Mi chiese da quanto tempo andava avanti la storia tra me e la figlia, ed io le risposi che ormai erano diversi mesi. Mi disse:

– Vi ho visto mentre facevate le voste cose, sai?
Ed io le risposi: – Ci dovete scusare, però non vi abbiamo sentito arrivare e in fondo ciò che avete visto penso siano cose normali tra ragazzi e ragazze alla nostra età.
– Lo so. Disse lei.

Con aria molto calma e serena. Poi aggiunse:

– Come ti sembro nonostante i miei 45 anni?
– Siete una bella donna però non vi seguo signora Anna.

Si fece un pò rossa ed aveva le mani sudate, si vede che la mammina si fosse eccitata parecchio a vedere la figlia. Intanto la sua mano si faceva sempre piu’ premente, ed io preso dall’imbarazzo, mi stavo alzando, ma lei prendendomi la mano

– Resta un pò voglio parlarti.

A quel punto, dopo essermi seduto, lei si alzò e andò a prendere due bicchieri di Thè. Forse voleva solo spezzare il ghiaccio o semplicemente valutare bene la situazione.

– Prendi un bicchiere, fa molto caldo, lo senti anche tu?

In effetti la casa era molto calda, loro erano abituati a tenere i riscaldamenti accesi notte e giorno. Mi sentivo molto rilassavo, nonostante l’accaduto, ed ero seduto con le gambe un pò divaricate. In quel momento lei si avvicina a me, mi da un bacio sul collo e mette una mano sul mio cazzo. E’ stata una cosa veloce, senza avere neanche il tempo per rendermiconto di cosa stesse succedendo. Con le mani sbottono’ bottone dopo bottone, e mi caccio’ l’uccello fuori. Mi stava facendo una sega, e molto lentamente, così lentamente che potevo sentire un brivido percorrermi la schiena. Immaginatevi la scena, stavo col cazzo da fuori, e la madre della mia ragazza che me lo toccava, una cosa incredibile in quel momento e tutt’ora se ci penso ancora a quella prima volta non riesco a farmi capace. Arrivai presto, sarà stato quel mix di sensazioni e di “paura” che avevo in quel momento. Inizio’ a bere tutto il mio nettare, e nel frattempo ne io ne lei ci scambiavamo una parola. Si fermò. Mi fece alzare e si tolse la gonna; mise una gamba sul divano e l’altra sul pavimento, e potevo ammirare la sua fica bella polposa. Mi prese la mano mi avvicinò a lei, e mi disse di leccargliela come ho fatto con la figlia. Senza dire nulla, mi sono prestato a questo suo desiderio, a questa sua voglia. Poi si girò, si piegò leggermente in basso e mi fece leccare l’ano, mentre con l’altra mano io presi ad accarezzarle la passerà solitaria. Mi sentivo come un giocattolo erotico, ogni sua richiesta io ubbidivo, e per ultima richiesta mi disse di strusciarle il cazzo, il faccia, sulla fica, e di leccarle i piedi. Detto fatto. Ma quel giorno non andammo oltre, si ricompose, ci baciammo per diversi minuti e mi disse sussurrandomi nell’orecchio:

– Fai finta che non sia successo nulla, sono sempre la signora Anna che conoscevi, magari da adesso potremmo condividere qualche cosa in piu’, siamo “amici” nel sociale, tra la gente, davanti a mia figlia, ma voglio godere insieme a te quando siamo soli.

Piu’ o meno queste parole mi disse, ed io le sorrisi baciandola ancora.
Era solo l’inizio, magari presto vi racconterò qualche altra esperienza che ho avuto con la signora Anna. Dopo essermi lasciato con Angela, i rapporti sono diminuiti anche con Anna, perchè ovviamente non avevo piu’ alcun pretesto per salire a casa sua,ne tanto meno lei ne per potermi vedere. E poi perchè sinceramente, volevo provare qualcosa di nuovo, cambiare un pò aria…

Magari potreste scrivermi qualche commento, sarò felice di leggerli. Le critiche sono sempre un momento per crescere, e aiutano a migliorare. Così magari avrò qualche incitamento a scriverne altri di racconti.
(Il Potere)

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