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La maturità, il mare, sempre lei…

By 18 Luglio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Una mattina di luglio, con una mano mi asciugo la fronte, tutto inutile, la tensione che si prova il giorno dell’orale della maturità non ha eguali, sono certo di portarmi dietro questo momento per tutta la vita. Il corridoio della scuola é quasi deserto, ogni tanto qualche studente sull’orlo di una crisi di nervi mi passa davanti senza alzare lo sguardo da terra, d’altra parte anche io non sono messo diversamente, sono seduto su questa sedia, appena fuori dall’aula, aspettando di essere convocato al patibolo. Ho provato e riprovato tutte le possibili posizioni del corpo, ho accavallano le gambe, ho incrociato le braccia, ho fatto delicatamente scrocchiato il collo. Adesso non so più cosa inventarmi, non so dove appoggiare le mani, non so come reggermi la testa, continuo a sudare cercando di concentrarmi e di ripetere il discorso imparato memoria da recitare tutto d’un fiato ai professori. Il tempo é rallentato, i miei pensieri ormai non esistono più, ho perso totalmente quel poco di autonomia che avevo, i 30 gradi della scuola mi stanno lentamente uccidendo, mi sento spacciato, senza forze per reagire.
La porta si apre.
Marika esce dall’aula con un sorriso a 32 denti, non dice niente, leggera come l’aria mi passa davanti con lo sguardo sognante, fa qualche passo ancora, poi si blocca e senza smettere di sorridere mi fa l’ occhiolino..
Tutto d’un tratto la temperatura dell’aria mi sembra accettabile rispetto alla temperatura interna.. é sempre così, quella ragazza mi ha sempre fatto impazzire, quest’anno in particolare, dopo quel pompino sulle scale non riesco proprio a togliermela dalla testa. Un occhiolino é bastato per accendere in me un fuoco incredibile, sento il Cazzo che inizia ad ingrandirsi, poi ricordo… l’orale!
Mi alzo ed entro in aula, nessuna paura, nessun blocco, nessuna esitazione, recito perfettamente la mia parte, la prof d’inglese prova a fare la stronza ma la fulmino immediatamente con lo sguardo, ripensa alla domanda &egrave mi chiede altro.. finito.. non é niente rispetto alla sofferenza dell’attesa, oppure, Marika mi ha salvato, pensavo a lei e tutto é scivolato via.
Volo letteralmente fuori dalla scuola, Marika é lì, seduta sulle scale che parla con alcune amiche, mi avvicino con in fronte un ” non me ne frega un Cazzo di niente e di nessuno”, lancio il mia zaino per terra, non mi servirà mai più, mi avvento su di lei prendendola da dietro e la bacio sul collo.
Apre la bocca, sembra piacerle, non smette tuttavia di sorridere davanti alle facce stupefatte dee amiche che non riescono esattamente a capire chi io sia e cosa cavolo stia facendo, per quanto ne sanno loro lei é fidanzata, ma non con me. La sollevo a forza e la costringo ad alzarsi, poi la giro e la bacio in bocca, non aspetto che sia lei ad aprire le labbra, non voglio capire quanto é disponibile, la mia lingua si infila immediatamente nella sua bocca, lei finalmente chiude gli occhi…e si lascia andare.
Le amiche sono ancora davanti a noi esterrefatte, forse pensavano che fosse semplicemente uno sfogo per la fine della maturità, non immaginavano che ci potesse essere dell’altro.
Io la stringo più forte, le cingo la schiena, prima di scendere verso le natiche, anche lei riponde bene, una sua mano di infila sotto la mia maglietta e mi accarezza la schiena, poi scende, mi prende una natica e la stringe a sé, verso il suo bacino. Io non so più cosa sta succedendo, ho perso completamente il controllo.
I commenti a amiche si fanno più forti adesso
, “oh se volete scopare ditelo!” “Volete una mano a spogliarvi? “… no grazie, faccio da solo…
Non devo perdere l’occasione, ho davanti tutta un’estate libera, senza assolutamente niente da fare, smetto di baciarla, mi avvicino al suo orecchio e le dico “vieni al mare con me”. Marika non si &egrave ancora tolta dalla faccia sorriso estasiato che aveva quando ho finito l’esame, accetta immediatamente, la prendo per mano e corriamo verso la mia macchina.
Sono circa tre quarti d’ora dalla scuola alla spiaggia, devo solo cercare di resistere fino lì… poi mi prenderò la mia ricompensa, di un anno intero.
Saliamo in macchina, faccio appena in tempo ad accendere il motore &egrave sento la sua mano sulla cerniera dei miei pantaloni, passo il primo incrocio, ed eccola che é riuscita ad estrarre completamente il mio membro che svetta verso l’alto, arrivando quasi a toccare il volante.
Lei lentamente lo scappella, é già perfettamente lubrificato e Marika può continuare agevolmente il suo lavoro di mano, io continuo a guidare ma sento i suoi meravigliosi occhi nocciola che continuano a fissarmi, mentre la sua mano lentamente mi procura piacere.
Passa qualche interminabile minuto e finalmente siamo fuori città, le strade adesso sono deserte e la fame di Marika può essere finalmente saziata, si allarga leggermente la cintura fino a permetterle di piegarsi verso di me, ed eccola, ancora una volta, come quella mattina a scuola, la sua meravigliosa esperienza nello spompinare, allarga la bocca, fa entrare il mio Cazzo, e la stringe solo quando ha fatto praticamente sparire tutti i 18 cm dentro la sua bocca, impazzisco, sento la sua lingua intorno al membro, sento il lento massaggio del suo palato, il movimento della mano che accompagna ogni apertura e chiusura delle labbra.
Fortunatamente la strada &egrave dritta, rimango concentrato con entrambe le mani sul volante mentre il suo lavoro di bocca diventa sempre più indimenticabile, la guardo un attimo e noto che con la’altra sua mano si sta facendo un ditalino, non é possibile, qui, in macchina mentre guido.
Accosto velocemente, poi le prendo la testa con entrambe le mani e le scarico in bocca tutto lo sperma che aveva smosso con il suo pompino.. la sento deglutire, due volte, scarico ancora, deve mandare giù una terza volta.. é stato incredibile.. alza la testa, sorride ancora, é un angelo, non una ragazza.
Riprendo a guidare, ma la sua voglia non sembra essersi placata, entro breve si tira giù gli shorts e ricomincia a massaggiarsi la figa, adesso la vedo chiaramente, nessun pelo, liscia e meravigliosa, la sua testa buttata leggermente all’indietro e la schiena inarcata, una smorfia di piacere.. decido di aiutarla e sposto la mano dal cambio alle sue labbra, quelle in basso, e inizio a massaggiare.
Inizia a gemere, “mmmmm”, “siiiii”, “così, lento, perfettooooo,”… non mi guarda, tiene gli occhi chiusi, completamente assorta. Sembra che si stia avvicinando all’orgasmo, sento i muscoli che iniziano ad irrigidirsi, ma d’un tratto mi devo fermare, siamo arrivati al mare.
Entrambi senza dirci niente ci togliamo i vestiti, io rimango in mutande, lei in biancheria intima, siamo senza costumi, ma per oggi va bene così. Scendiamo dalla macchina &egrave iniziamo a correre all’impazzata verso l’acqua, la gente ci guarda, ma a nessuno sembra strano che due ragazzi corrano come matti per fare il bagno, in pochi credo abbiano notato che nessuno di noi aveva il costume.
L’acqua non é fredda, nessun trauma, continuo a correre finche posso, finché non tocco più con i piedi, poi mi volto e aspetta Marika.. lei molto sensuale si avvicina lentamente e ancora una volta infila la sua lingua dentro la mia bocca, mentre con la mano destra mi tocca immediatamente il Cazzo.
Nuotiamo ancora un po’, fino agli scogli, sono le 13 passate e non cé quasi nessuno in acqua, facciamo il giro dietro in modo da mettere gli scogli tra noi e la spiaggia, qui siamo al riparo, nessuno può vederci.
Tiro immediatamente fuori l’uccello, non possiamo più aspettare, lo isso bene posizionando l’elastico delle mutande proprio sotto i coglioni, Marika fa scendere le spalline del reggiseno, mostrando la sua bella seconda, dio quanto le sta bene, una proporzione perfetta tra il suo fisico minuto e il suo piccolo seno. Ne prendo uno e lo bacio … ma lei non mi lascia continuare, mi fa rialzare lo sguardo, mi spinge la schiena contro uno scoglio e tenta di penetrarsi… allora impugno il mio Cazzo e mentre con una mano le dirigo il culo verso di me, con l’altra le agevolo l’impalatura. é incredibile, grazie all’acqua scivola immediatamente dentro, sgrana gli occhi, apre la bocca, l’ha decisamente sentito arrivare fino in fondo, la troia.
Inizia a muoversi, prima lentamente, poi accelera, adesso l’acqua schizza ovunque grazie al suo movimento irruento, io sono quasi immobile, tento di accompagnarla ma i suoi affondi sono poderosi, spinge senza fermarsi, sempre fino in fondo, ad ogni colpo sento il Cazzo sbattere violentemente dentro di lei, quasi come se si dovesse rompere. Ma non succede e lei continua, continua, continua, le sue tette si muovono dolcemente seguendo il ritmo delle onde, &egrave incredibile, la ragazza più bella della scuola sta montando come una forsennata il mio Cazzo..
Ad un tratto di ferma, mi gira e si mette con la faccia verso lo scoglio, poi si sposta leggermente le mutande e mi dice una frase che ogni uomo vorrebbe sentirsi dire almeno una volta bella vita:”sfondami il culo”… non me lo lascio ripetere, adesso prendo io in mano la situazione, le punto bene il membro sull’ano, e senza complimenti spingo più forte che posso.. lei grida, io le tappo la bocca con una mano mentre con l’altra le tengo la figa.. inizio a muovermi… le infilo anche due dita nella figa per non farle mancare niente…contiuo a sbatterla ancora, la bacio sul collo, poi inizio a sgrillettarla violentemente nella figa mentre la penetro nel culo…lei urla, forte questa volta, eccolo, il suo meraviglioso orgasmo, inarca inarca ancora di più schiena, urla… il sogno della mia vita.. &egrave qui, adesso..decido di non trattenermi, vengo anch’io e le riempio il culo con tutta la sborra che ho in corpo, fino in fondo, rimango dentro.. ancora un po’… poi mi rendo conto che può essere solo l’inizio di un’estate incredibile…

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